da: Cristina Ronagnloli
DUNA NUOVA CAMPAGNA DI SCAVO DELL’ANTICA SAN VENENZIO
Comune di Copparo, Soprintendenza e Gaf collaboreranno per l’indagine
archeologica
Comune di Copparo, Soprintendenza Archeologia Emilia Romagna e Gruppo
Archeologico Ferrarese insieme per la valorizzazione del patrimonio
archeologico del territorio. Un nuovo incontro istituzionale, mercoledì
13 gennaio, ha sancito il consolidamento della collaborazione, con
l’obiettivo di proseguire lo scavo l’antica pieve di San Venanzio di V –
VII secolo dC.
La campagna di indagine del 2019 ha portato alla luce nel letto del
Canale Naviglio le fondazioni di un edificio di culto e dodici sepolture
a inumazione, i cui corredi hanno consentito di datare il complesso, il
quale, per le sopravvenute modifiche del corso d’acqua, è poi stato
abbandonato intorno al IX secolo, trasferendosi nella ‘nuova’ pieve
scavata l’estate scorsa nei campi di Coccanile.
Ora l’intendimento è esplorare un nuovo quadrante alla ricerca
dell’angolo del fronte della struttura per determinarne la forma e
l’ampiezza, dal momento che si presenta di dimensioni maggiori della
successiva e probabilmente a tre navate. Un progetto che ha illustrato
Chiara Guarnieri della Soprintendenza Archeologia, belle arti e
paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena,
Reggio Emilia e Ferrara, affiancata dagli archeologi Flavia Amato e
Marco Bruni, da Letizia Bassi, direttrice del Gaf, Gianfranco Mascellani
e l’ispettore onorario Liviano Palmonari.
Il nuovo scavo coprirà una superficie di cinque metri per cinque,
interessando parte della strada bianca in fregio al canale. Prevede uno
sbancamento, seguito dal ripristino della porzione.
Come ha confermato il sindaco Fabrizio Pagnoni, con l’assessore Bruna
Cirelli, l’Amministrazione comunale sosterrà questa operazione con
risorse economiche e con un supporto di ordine tecnico circa il
ripristino e il seguente collaudo della strada, confermati dalla
responsabile del settore tecnico comunale Giulia Tammiso e da Alessandro
Cirelli di Patrimonio.
All’indagine forniranno un importante contributo di forza lavoro i
volontari del Gaf, anima anche dell’attività che a luglio ha portato
alla luce la pieve cosiddetta San Venanzio 2: un sito straordinario per
la chiarezza con cui sono leggibili le fondazioni di 11 per 6,5 metri,
edificate su una piccola mota precedentemente utilizzata, come
testimoniano i materiali di recupero anche di età romana.
«La sinergia messa in campo – ha spiegato il primo cittadino –
testimonia l’importanza di queste campagne archeologiche per la
ricostruzione della storia del nostro territorio e per la sua
valorizzazione. Un arricchimento del patrimonio di conoscenza e
documentazione delle nostre radici, che saranno importanti anche per il
nostro futuro, in un’ottica di fruizione, anche turistica, delle
eccellenze copparesi».
«Copparo sta divenendo un centro di crescente rilevanza archeologica –
ha riferito Chiara Guarnieri -. I rinvenimenti, molto ravvicinati, delle
due pievi altomedievali hanno avuto, anche per la loro unicità, una
risonanza che ha travalicato provincia e regione, vista l’importanza
nell’ambito della storia della chiesa settentrionale. Inoltre, altri
saggi di scavo potrebbero rivelare notevoli novità in tema di
parcellizzazione del territorio in età romana».
Il nuovo scavo di San Venenzio 1 inizierà al termine del percorso
burocratico amministrativo e dopo aver consultato il Consorzio di
Bonifica circa il regime delle acque del Naviglio, verosimilmente fra
febbraio e marzo.

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Riceviamo e pubblichiamo
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)