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Sistema ospitalità da sostenere ed incentivare, no ad innalzamento Tasse: l’intervento di Fipe Provinciale

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da: ufficio stampa Ascom Ferrara

“Ritengo che anche un Comune – e nello specifico Ferrara – debba affrontare la sua gestione con criteri aziendali aggiungo da azienda privata – è la considerazione di Matteo Musacci presidente provinciale della Fipe Confcommercio e prosegue – in particolare di fronte alla realizzazione di eventi, manifestazioni od in generale di investimenti effettuati dall’ente Pubblico è opportuno che vi sia sempre una precisa analisi rispetto ai risultati e sono del parere che prima di intervenire con innalzamenti fiscali sia sempre necessaria una scrupolosa spending review.
Se prendiamo un considerazione a livello generale il comparto turistico e facciamo un analisi rapida dei dati vediamo che anche ad aprile appena trascorso (rispetto al medesimo periodo del 2014) i numeri sono tutto tranne che confortanti: la città di Ferrara vede un dato negativo con il 10,8 % in meno sugli arrivi ed addirittura un 13,4 % in meno sulle presenze.
Se poi consideriamo il primo quadrimestre dell’anno in corso (rispetto al 2014) si vede purtroppo consolidato un segno meno del 5% (presenze) e del meno 5,5 (sugli arrivi). Con questa situazione, preoccupante, il Comune dovvrebe intervenire ed adoperarsi semmai ad incentivare il comparto turtistico in senso lato (dai pubblici esercizi al ricettivo alberghiero ed extralberghiero) per sostenere gli imprenditori. Con un quadro del genere che significa ripercussioni negative per tutto il tessuto di accoglienza della città (alberghi, negozi, bar, ristoranti, bed & breakfast…) c’è da pensare come significherà una manovra locale che ha il sapore amaro anzi amarissimo di appensantire il prelievo dalle tasche di cittadini ed aziende. Così mentre in chiave nazionale si respira maggiore fiducia, od almeno sembra, a Ferrara piove sul bagnato” conclude il presidente Musacci.

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ASCOM FERRARA



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)