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Il Dragone d’oro per il miglior lungometraggio a “Sweetwater”, dedicato alla vita di Nat Clifton. Miglior docu “Sisters of Ukraine”, la guerra vista con gli occhi delle suore che aiutano i profughi

Sabato 24 settembre si è conclusa l’ottava edizione del Ferrara Film Festival, “un grande successo dal punto di vista mediatico e qualitativo”, dice Maximilian Law, Direttore Artistico del Festival. “Abbiamo avuto una partecipazione tre volte superiore a quella del 2022, sfiorando le 30mila presenze tra proiezioni, eventi e convegni che si sono susseguiti tra Teatro Nuovo e Cine Village. Il livello dei film proiettati e degli ospiti arrivati al Festival si è alzato moltissimo, basti pensare a Giancarlo Giannini a cui è stato assegnato il Dragone D’Oro alla Carriera, a Manuela Arcuri, Edoardo Leo, Stefano Fresi, Jeremy Piven, Martin Guigui, Kevin Reynolds, Martina Stella, Daniele Taddei e ai tantissimi ospiti italiani e internazionali. Questa edizione svolta in una nuova “casa” ci ha portato più al centro della città, ed è stata una chiave vincente. È un ottimo presupposto per fare un’edizione 2024 ancora più di successo”.

Due le giurie che hanno avuto il compito di assegnare i Golden Dragons di questa edizione: la Giuria Principale, presieduta da Daniele Taddei, Amministratore degli Stabilimenti Cinematografici Studios e composta da Martina Stella, Francesco Montanari, Luca Ribuoli (regista di Speravo de morì prima, La mafia uccide solo d’estate e di Call My Agent), Nicoletta Ercole (costumista che ha curato per oltre 150 film per cinema e televisione, membro dell’Academy Awards – Oscar – e degli EFA – European Film Academy), Tonino Zera (scenografo di Il primo re, L’incredibile storia dell’Isola delle Rose, Vallanzasca – Gli angeli del male, e vincitore del premio Campari Passion For Film alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia per il film The Palace di Roman Polanski) e Roberto Rocco (fotografo e direttore della fotografia di Angelo nero, Un bacio nel buio e Beauty Centre); la Giuria FEDIC (Federazione Italiana dei Cineclub) che ha invece giudicato i cortometraggi formata dal Presidente Lorenzo Caravello (Presidente Fedic) e da Laura Biggi (Consigliere nazionale Fedic e Responsabile Fedic Scuola), Gianluca Castellini (Consigliere nazionale Fedic e Direttore di Sedicicorto Film Festival di Forlì), Maurizio Villani (Presidente Cineclub Fedic Ferrara) e Roberto Fontanelli (Vice Presidente Cineclub Fedic Ferrara).

Ecco i vincitori dei Golden Dragon Awards e le dichiarazioni dei premiati.

Premiere Event 2023 – Best Feature Film: “Sweetwater”, di Martin Guigui, con Everett Osborne, Jeremy Piven, Cary Elwes.

Nat ‘Sweetwater’ Clifton entra nella storia come il primo afroamericano a firmare un contratto NBA, cambiando per sempre il modo in cui si gioca il basket.

“A Ferrara ho passato dei momenti incredibili. Sono davvero onorato che il pubblico e la giuria abbiano apprezzato il film nella sua interezza. Non vedo l’ora di tornare, perché il Festival è stata per me un’esperienza eccezionale”. Jeremy Piven

“Da italiano è un onore ricevere questo premio per un film come Sweetwater. Sapere di essere tra gli italiani che hanno avuto un riconoscimento a livello mondiale mi riempie di enorme soddisfazione e orgoglio”. Massimo Zeri, Direttore della fotografia

Premiere Autore 2023 – Best Feature Film: Tre Storie In Bottiglia, di Giuseppe Gandini con Massimo Olcese, Ignazio Oliva, Christian Borromeo

In una magica ‘enoteca’ le bottiglie di vino raccontano storie. Due avventori e l’Oste assaggiano tre vini diversi e, magicamente, tre storie iniziano a intrecciarsi lentamente.

“Questo premio dimostra che “nemo profeta in patria” non è sempre per forza un detto valido. Devo davvero ringraziare tutti quelli che mi hanno sempre supportato, in particolare la mia famiglia. Tutti coloro che hanno lavorato al film lo hanno fatto con serietà e professionalità come si fa nelle più grandi produzioni. Speriamo che questo sia il primo passo perché il film possa essere presto in distribuzione”. Massimo Gandini

Best Director of Feature Film 2023: Martin Guigui, per Sweetwater

Regista, produttore, produttore esecutivo, sceneggiatore e compositore di musica per film e televisione. Tra i suoi film: 11 settembre: Senza scampo (2017), The Bronx Bull (2016), Beneath the Darkness (2012), My X-Girlfriend’s Wedding Reception (2001).

Best Lead Actor in Feature Film 2023: Massimo Olcese, per Tre Storie In Bottiglia, di Giuseppe Gandini

Attore e comico genovese lo ricordiamo in A.N.I.M.A. (2019), Rapiscimi (2019), Infernet (2016), Ti stimo fratello (2012).

“Sono molto emozionato di ricevere questo premio, che è il primo che ricevo nel ruolo di attore. Devo ringraziare Giuseppe Gandini e tutti gli attori giovani e alcuni alla loro prima esperienza, perché sono stati bravissimi”. Massimo Olcese

Best Lead Actress in Feature Film 2023 – Premio Lyda Borelli: Lucrezia Lante Della Rovere, per L’incantevole Lucrezia Borgia

Il racconto “pop” del regista Carlo Alberto Biazzi dedicato alla vita della nobildonna estense, tra le donne più controverse della storia. Nel film Lucrezia Lante della Rovere racconta la storia di Lucrezia Borgia come la più grande telenovela del Rinascimento. Inseguita da voci e pettegolezzi, Lucrezia vive tra favola e l’incubo.

Premiere Docu 2023 – Best Feature Film: Sisters Of Ukraine, di Mike Dorsey

Due volontari di Barcellona si recano in un convento nell’Ucraina Occidentale dove le suore stanno aiutando i rifugiati dopo l’invasione russa.

Best Soundtrack 2023 – Premio Radio Bruno: Sweetwater

La colonna sonora del film vincitore spazia dal jazz al blues al rock’n’roll.

Best Short Film Director 2023: Luca Maria Piccolo, per Soluzione Fisiologica, con Stefano Accorsi

Il regista si dedica in particolare alla scrittura e alla regia di cortometraggi. Nel 2019 ha vinto il premio Solinas alla migliore sceneggiatura con “Arrusi”. Nel 2021 è assistente alla regia di Ferzan Özpetek e Gianluca Mazzella per la serie TV “Le Fate Ignoranti”. Il film racconta quella che sembra un’ordinaria telefonata tra un uomo e un sex worker, ma che nasconde un intento ben più complesso. Un gesto di profonda comprensione. Un atto di amore incondizionato.

Premiere Event 2023 – Best Short Film – Premio “Weshort”: The Screens, di Erik Champney, con Harvey Lipman, Randy Borruso

Un paziente di un ospedale psichiatrico familiarizza con uno sconosciuto visitatore e capisce che potrebbero condividere una inquietante connessione.

Premiere Autore 2023 – Best Short Film: Midnight Ride, di Alessandro Farrattini Pojani, con Nancy Farino, Alessandro Maria Rossi, Matthew Coulton

Un fattorino italiano spacciatore di droga ricorre alla rapina in un locale di burrito nel sud di Londra dopo che gli sono stati rubati la bicicletta e la droga, senza sapere che potrebbe essere lui a essere preso in giro per tutto il tempo.

Il Ferrara Film Festival è realizzato con il sostegno del Comune di Ferrara, Regione Emilia-Romagna, Ministero Della Cultura, Renault Italia, Mercatorum, Italo, OroPuro Caffè, Archivio Vittorio Cini e il sostegno di UNICEF Italia nel settore umanitario. Riuscita la partnership con Studios, rappresentata durante il Festival dai Gianluca Melillo Muto in qualità di Managing Partner.

Martina Stella, foto in copertina, e altre foto della premiazione di Valerio Pazzi

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Simonetta Sandri

E’ nata a Ferrara e, dopo gli ultimi anni passati a Mosca, attualmente vive e lavora a Roma. Giornalista pubblicista dal 2016, ha conseguito il Master di Giornalismo presso l’Ecole Supérieure de Journalisme de Paris, frequentato il corso di giornalismo cinematografico della Scuola di Cinema Immagina di Firenze, curato da Giovanni Bogani, e il corso di sceneggiatura cinematografica della Scuola Holden di Torino, curato da Sara Benedetti. Ha collaborato con le riviste “BioEcoGeo”, “Mag O” della Scuola di Scrittura Omero di Roma, “Mosca Oggi” e con i siti eniday.com/eni.com; ha tradotto dal francese, per Curcio Editore, La “Bella e la Bestia”, nella versione originaria di Gabrielle-Suzanne de Villeneuve. Appassionata di cinema e letteratura per l’infanzia, collabora anche con “Meer”. Ha fatto parte della giuria professionale e popolare di vari festival italiani di cortometraggi (Sedicicorto International Film Festival, Ferrara Film Corto Festival, Roma Film Corto Festival). Coltiva la passione per la fotografia, scoperta durante i numerosi viaggi. Da Algeria, Mali, Libia, Belgio, Francia e Russia, dove ha lavorato e vissuto, ha tratto ispirazione, così come oggi da Roma.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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