Per Forza Italia uscire dallo stallo non significa abbandonare l’Europa
Situazione quantomeno caotica quella che si è creata in questi ultimi mesi, dal post voto, al mancato Governo-Conte, fino all’incarico a Cottarelli che difficilmente raccoglierà una maggioranza in grado di sostenerlo, prospettandosi così un’altra consultazione elettorale dopo l‘estate.
In tutto questo è bene chiarire il ruolo di Forza Italia che da subito si è posta in maniera critica verso un’alleanza, quella Lega – M5S, estranea agli schieramenti elettorali. Partiti contraddistinti da valori e programmi ben diversi, come emerso in modo palese dalla confusione dei documenti programmatici presentati, unitamente a un premier designato non eletto e dal cv poco convincente.
Non siamo tra quelli che invocano l’impeachment per il Presidente della Repubblica, ma pure ci saremmo aspettati un comportamento diverso da Mattarella nella fase precedente al pesante veto su Savona.
L’unica strada che non è stata percorsa è stata quella di un incarico a un esponente del Centro Destra, anche lo stesso Salvini, per poter trovare in Parlamento i voti necessari, a fronte della maggioranza relativa che gli Italiani hanno affidato alla coalizione.
Conseguentemente lascia alquanto perplessi che, a poche ore dall’incarico, Cottarelli abbia già pronta la lista dei ministri da presentare al Colle, come se fosse una soluzione tenuta in caldo già da un po’.
Forza Italia, quale forza centrista e liberale, si ritiene perno della coalizione di Centro Destra, ancora di più ora che è caduta ogni ingiusta barriera nei confronti del Presidente Berlusconi.
Dopo i fallimenti di Letta-Renzi-Gentiloni, l’improvvisazione del M5S, consideriamo quello di Centro Destra l’unico schieramento credibile in grado di risollevare le sorti di un Paese sempre più in balia dell’instabilità e della confusione istituzionale.
Lo diciamo ora, come lo abbiamo sostenuto prima e dopo le elezioni: poniamo la massima attenzione alla tutela dei risparmiatori e delle imprese italiane, così come la permanenza nell’area Euro. Puntare i piedi a Bruxelles per i nostri diritti, così come vogliamo fare, non significa abbandonare un progetto nel quale continuiamo a credere malgrado i tanti passi falsi compiuti dalla UE negli ultimi anni. Da lì passa l’unico futuro percorribile per noi e per le prossime generazioni.
Paola Peruffo
Coordinatrice provinciale
Forza Italia Ferrara

Sostieni periscopio!
Riceviamo e pubblichiamo
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)