L’UMANITÀ TRADITA
Invito al flash mob: sabato 4 marzo, ore 17 in Piazza Municipale
Tempo di lettura: 2 minuti
L’Umanità tradita: perché non sono stati salvati?
Il controllo delle frontiere significa non soccorrere una nave piena di bambini? Se stanno annegando sono immigrati clandestini o sono naufraghi?Naturalmente secondo il ministro Piantedosi la responsabilità è delle vittime, persone spericolate che mettono a rischio le vite dei loro bambini, invece di tenerli al sicuro nei lager turchi o libici, foraggiati dai governi italiani, o sotto le bombe in Siria o tra attentati e assurde imposizioni in Afganistan. O nel continente africano saccheggiato dal colonialismo, dalle multinazionali dove dal cacao al coltan tutto finisce nei Paesi ricchi, in cambio casomai di armi con cui funestare interi Paesi.
Sono questi i luoghi sicuri?
Le politiche di chiusura hanno dimostrato di essere fallimentari, favoriscono solo il traffico di esseri umani.
• siano aperti canali legali e sicuri d’ingresso in Europa
• siano evacuati i campi di detenzione in Turchia come in Libia
• Italia ed Europa mettano in mare missioni di soccorso istituzionale
• le navi della flotta civile, delle ONG possano operare senza ostacoli e criminalizzazione.
In terra
Muore anche
Di impotenza
Rete per la Pace Ferrara
Riceviamo e pubblichiamo
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it
Lascia un commento