Divertimento in Riviera, rilancio e regole per un settore strategico
da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna
Oggi incontro in Regione col presidente Bonaccini, l’assessore al Turismo Corsini e Gianni Indino, presidente regionale del Silb. Entro l’autunno un pacchetto di proposte per gli imprenditori del settore
+Una strategia condivisa per valorizzare il mondo del divertimento nel pieno rispetto delle regole. Il tema, di particolare attualità dopo la vicenda legata al Cocoricò di Riccione che ha colpito il settore del divertimento, è stato affrontato e sviluppato questa a mattina nella sede della Regione, in viale Aldo Moro, nel corso di un incontro che ha visto coinvolti il presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, l’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini e Gianni Indino, presidente regionale dell’Associazione italiana imprese di intrattenimento da ballo e di spettacolo (Silb).
Oggi a Bologna è stato fatto il punto rispetto alla necessità di una valorizzazione delle imprese della filiera del divertimento, componente strutturale dell’offerta turistica nella Riviera adriatica, ed è stato convenuto un incontro con i gestori dei locali, che si terrà entro l’autunno. Agli imprenditori del divertimento verrà presentato un pacchetto di proposte. Tra queste, con l’obiettivo di valorizzare le imprese del settore che generano ricchezza e occupazione, una campagna di promozione tesa a promuovere la componente turistica legata al divertimento e la definizione di una serie di regole.
“L’incontro di stamattina – ha commentato l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini – è parte di una strategia che vede la Regione guidare un percorso, insieme al Silb, finalizzato a valorizzare il mondo del divertimento nel pieno rispetto delle regole, riportando nella giusta dimensione un elemento fondamentale della nostra offerta turistica”.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)