11 Ottobre 2022

DIARIO IN PUBBLICO
Nel nome di Georgia/Giorgia

Gianni Venturi

Tempo di lettura: 3 minuti

 

Lentamente ritornando alla ‘normalità’ dopo incidenti e malattie rifletto al futuro (politico) che mi/ci aspetta e dall’inconscio emerge una vecchia canzone che qualcuno ha regalato a mia madre: Georgia on my mind.

La ricerco ed ecco le notizie di base legate al cantante che la portò al successo mondiale negli anni Sessanta del Novecento, Ray Charles [Qui]:

Georgia on my mind (La Georgia nei miei pensieri) è la traccia numero due del quarto album di Ray Charles, The Genius Hits The Road (concept album ispirato a diversi luoghi degli Stati Uniti), pubblicato nel settembre del 1960. Il brano è stato scritto nel 1930 da Stuart Gorrell (testo) e Hoagy Carmichael (musica). È la canzone ufficiale dello Stato della Georgia, negli Stati Uniti.

Ma quel nome e quella canzone sono ormai legati alla futura Presidente del Consiglio a cui dovrebbe essere applicato il senso dell’ultimo verso:
“Ho detto solo una vecchia canzone
tiene la Georgia nei miei pensieri”

Certo qual è la vecchia canzone? Quella che la distribuzione degli incarichi nel nuovo governo possa ripetere (non so se in peggio o in meglio) l’andazzo degli ultimi anni tra politica ed esigenze espresse del Paese.

E il su e il giù nel favore popolare di personaggi francamente mediocri (e non parlo solo della parte a cui non va la mia convinzione politica, ma anche di quella a cui è andato – più per un dovere che per una partecipazione sentita – il mio voto).

L’età, quella che per una perversione medica è diventato un abborrimento linguistico e morale, la fragilità, mi induce a ricordare non solo figure politiche estremamente carismatiche fino a quel Berlusconi che ora è un pupazzo mediatico di cui si ricordano solo dentiere, pseudo mogli e cagnolini bianchi, ma che un tempo ebbe il suo peso politico di straordinaria importanza.

E ora la Georgia/Giorgia che farà? Ripeterà gli stessi modelli da lei combattuti appoggiandosi alle sue originali convinzioni tra Vox e Orbàn? Oppure accoglierà in forma prudente i suggerimenti che gli arrivano dall’Europa e dal mondo?

Al di là della deprecabile uscita della ministra francese, a cui Mattarella da par suo ha tappato la bocca, mi turba la possibilità fattasi quasi certezza nei sondaggi e commenti di oggi di affidare a un ‘tecnico’ il ministero della Cultura.

Se pensiamo alla ‘tecnicità’ della cultura il campo diventa un’immensa landa di offerte, proposte e soluzioni diversissime. Si pensi solo al ruolo del Museo o alla conservazione e uso delle biblioteche, degli archivi, di tutto quell’immenso patrimonio che fa l’unicità dell’Italia e della sua cultura.

Ecco allora che il ministro non può essere che un politico, che affiderà a seconda della competenza a tecnici la risoluzione dei problemi o le proposte da attuare. Non lasciamoci ingannare dal duraturo o effimero successo di una ricerca!

E nella mia ‘Ferara’ è capitato che si sia svolto di recente un convegno su Ariosto, autore a cui ho dedicato parte del mio lavoro scientifico. Sembra però che negli ambienti universitari – spesso causa di molti mali o scelte francamente non condivisibili – non sia stato giudicato abile a tenere una conferenza o una presidenza di seduta. Helas!

Non vorrei che un tecnico al ministero della Cultura si organizzasse secondo la tecnica universitaria (e parlo per cognizione di causa…). Di ‘tecnici’ ne abbiamo a iosa e alcuni di gran nome; ma io credo che qui si potrebbe veramente rafforzare e giustificare il ruolo dei politici finalmente in rapporto con le esigenze del suo ‘popolo’.

 



Periscopio
Dai primi giorni di febbraio, in cima al “vecchio” ferraraitalia, vedete la testata periscopio, il nuovo nome del giornale. Nelle prossime settimane, nel sito troverete forse un po’ di confusione; infatti, per restare online, i nostri “lavori in corso” saranno alla luce del sole, visibili da tutti i lettori: piccoli e grandi cambiamenti, prove di colore, esperimenti e nuove idee grafiche. Cambiare nome e forma, è un lavoro delicato e complicato. Vi chiediamo perciò un po’ di pazienza. Solo a marzo (vi faremo sapere il giorno e l’ora) sarà pronta la nuova piattaforma e vedrete un giornale completamente rinnovato. Non per questo buttiamo via le cose che abbiamo imparato e scritto in questi anni. Non perdiamo il contatto con la nostra Ferrara: nella home di periscopio continuerà a vivere il nome ferraraitalia e i contenuti locali continueranno a essere implementati. Il grande archivio di articoli pubblicati nel corso degli anni sarà completamente consultabile sul nuovo quotidiano. In redazione abbiamo valutato tanti nomi prima di scegliere la testata “periscopio”: un occhio che cerca di guardare oltre il conformismo e la confusione mediatica in cui tutti siamo immersi. Con l’intenzione di diventare uno spazio ancora più visibile, una voce più forte e diffusa. Una proposta informativa sempre più qualificata, alternativa ai media mainstream e alla folla indistinta dei social media.Un giornale libero, senza padrini e padroni, di proprietà dei suoi redattori, collaboratori, lettori, sostenitori. Nei prossimi giorni i nostri collaboratori, i lettori più fedeli, le amiche e gli amici, riceveranno una mail molto importante.Contiene una proposta concreta per diventare insieme a noi protagonisti di questa nuova avventura. Versando una quota (anche modesta) e diventando comproprietari di periscopio, oppure partecipando all’impresa come lettori sostenitori. Intanto periscopio ha incominciato a scrutare… oltre il filo dell’orizzonte, o almeno un po’ più in là dal nostro naso. Buona navigazione a tutti.

Chi non ha ricevuto la mail e/o volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@ferraraitalia.it

L’autore

Gianni Venturi

Gianni Venturi è ordinario a riposo di Letteratura italiana all’Università di Firenze, presidente dell’edizione nazionale delle opere di Antonio Canova e co-curatore del Centro Studi Bassaniani di Ferrara. Ha insegnato per decenni Dante alla Facoltà di Lettere dell’Università di Firenze. E’ specialista di letteratura rinascimentale, neoclassica e novecentesca. S’interessa soprattutto dei rapporti tra letteratura e arti figurative e della letteratura dei giardini e del paesaggio.
Gianni Venturi

Ti potrebbe interessare:

  • “IO SONO GLI ALTRI”
    READING DI PRIMAVERA

  • diario in pubblico parole nuove

    Diario in pubblico /
    Parole nuove

  • NON DIRE, MOSTRA
    Interviene Luciana Passero: 3 aprile, ore 17 alla Biblioteca Ariostea

  • Mediterranea è sbarcata a Ferrara

  • Per certi versi /
    Il viale della mente

  • presto di mattina cerva aurora

    Presto di mattina /
    La cerva dell’aurora

  • NATURE URBANE E SPAZI PUBBLICI
    Secondo Incontro sulla Città che Vogliamo: lunedì 27 marzo alle 17

  • Gli operai GKN in piazza per “rompere l’assedio”
    (tutte le puntate di una lunga storia di lotta)

  • Cinquemila litri di acqua:
    critica alle critiche agli ambientalisti imbrattatori

  • Storie in pellicola
    Living: vivere alla ricerca del tempo perduto

L'INFORMAZIONE VERTICALE

CONTATTI
Articoli e informazioni a: redazione@periscopionline.it
Lettere e proposte di collaborazione a: direttore@periscopionline.it
Sostenitori e sponsor a:
Periscopio
Testata giornalistica online d'informazione e opinione, registrazione al Tribunale di Ferrara n.30/2013

Seguici: