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Giorno: 22 Maggio 2019

Terzo e ultimo incontro rassegna Compleanno d’autore – Biblioteca Tresigallo

Da: Biblioteca di Tresigallo
Venerdì 24 maggio, alle ore 21.00, terzo appuntamento della rassegna “Compleanno d’autore”. Ospite della serata la scrittrice ferrarese Gaia Conventi.

Nata a Goro nel 1974, Gaia Conventi vive a Copparo dove spesso collabora con le iniziative della Biblioteca Comunale. Ha iniziato a pubblicare romanzi nel 2003 e quasi tutte le sue storie sono ambientate a Ferrara e nella provincia. Venerdì sera presenterà il cosiddetto Tris estense: “Misfatto in crosta con cane fetente”, “Giallo di zucca, nuovo di zecca” e “Pasticcio padano”, tre romanzi gialli dalla marcata vena ironica, che hanno come protagonisti Luchino Girondi, fotografo della scientifica e Poirot, il suo pastore belga.

Il rinascimento a Ferrara – Lectio Magistrali di Vittorio Sgarbi

Da: Apollo Cinepark
Venerdì 24 maggio alle ore 21.00 Vittorio Sgarbi presenta la Lectio Magistralis “Rinascimento a Ferrara” all’Apollo Cinepark di via del Carbone (ingresso gratuito).
Ferrara rappresenta uno dei massimi centri del Rinascimento, ospitando uno dei più importanti cicli pittorici del ‘400 che fu commissionato da Borso D’Este a quella che Roberto Longhi definì poi “Officina Ferrarese”: Cosmè Tura, Francesco del Cossa, Boccaccio Bocaccino, Dosso Dossi, Carlo Bononi fra i tanti.
Partendo dall’Officina, Vittorio Sgarbi attraverserà la storia dell’arte che ha lasciato la sua impronta a Ferrara dall’Officina alla pittura metafisica di De Chirico: un viaggio lungo dopo quattro secoli e mezzo, per raccontare il nostro patrimonio storico artistico locale e nazionale, alla ricerca del “bello” e della cultura in tutte le sue sfaccettature.
“Non c’è, probabilmente, nella storia umana e nella sua espressione attraverso l’arte, momento più alto e fervido d’invenzioni in cui gli artisti danno vita a quello che è stato chiamato, con conferente definizione, “Rinascimento”. – afferma lo stesso Vittorio Sgarbi – Sono gli anni delle meraviglie, in cui l’artista si sfida, in un continuo superarsi… e tutto questo nella nostra Ferrara”.

Italia in Comune al confronto con Fridays For Future

Da: Informazioni Alberto Bova
Ieri 21 maggio il movimento ferrarese Fridays For Future ha chiamato al confronto pubblico i candidati sindaco alle amministrative del 26 maggio. In rappresentanza del candidato sindaco della lista Italia in Comune – Ferrara Concreta Alberto Bova, si è seduta al tavolo dei relatori la candidata al Consiglio Comunale Rossella Zadro. “L’acqua è un tema importantissimo – spiega Zadro – su cui si sono giocate e si giocano guerre in tutto il mondo e si giocheranno, se non interveniamo. Le reti idriche italiane hanno una perdita media del 30-40%, è assolutamente necessario un piano di investimenti per ridurre le perdite e monitorare in continuum gli inquinanti emergenti, collaborando con gli enti preposti per un vero governo del territorio”.
“Nel nostro programma – continua Zadro – abbiamo inserito il nuovo bando per le gare di assegnazione della raccolta e smaltimento rifiuti, che è scaduto a novembre 2017. Serve infatti poter inserire nuove clausole per la qualità ambientale e una vera tariffa puntuale”. Ferrara è una città virtuosa, che vanta l’86% di raccolta differenziata, di cui solo il 46% viene però effettivamente riciclato: “è un problema serio – evidenzia – basti pensare che il 40% della plastica non è davvero riciclabile. Serve ricerca e innovazione per dare seconda vita al plastmix e bisogna allargare la gamma dei prodotti recuperabili”. Italia in Comune si impegna poi nella dismissione dell’amianto, “una minaccia gravissima ancora presente ovunque”. Altro ambito di intervento deve essere “il controllo dell’inquinamento prodotto dai piccoli artigiani e imprenditori. Le grosse aziende sono monitorate e hanno efficientato i processi produttivi, ma sono preoccupata per le PMI, che ignorano le nuove norme perché non sono nelle condizioni di aggiornarsi o investire in nuovi sistemi”.
Il territorio emiliano romagnolo soffre però di un rischio di desertificazione, e questo pone in primo piano una “attenta progettazione a lungo termine – continua Zadro – del verde pubblico, una vera e propria infrastruttura essenziale per la qualità della vita e il contrasto al clima”. Italia in Comune propone di estendere il verde pubblico del Parco Urbano fino al Po e di incentivare l’adozione della aree verdi da parte dei cittadini, per la costruzione di una cintura urbana verde che mitighi le zone fortemente cementificate.
Per quanto riguarda la mobilità sostenibile, “dobbiamo anzitutto fare i conti con un Governo che ha tagliato i fondi per il trasporto pubblico, ma implementare i gli spostamenti da e per le periferie della città è fondamentale. Vogliamo la costruzione di parcheggi scambiatori e piste ciclabili che colleghino la cintura della città, prima fra tutti quella indispensabile per Cona”.

A Ferrara arriva il Mercatino della Coperta

Da: Ufficio Stampa
Domenica 26 maggio torna il Fè nel Baule e i giardini del grattacielo di Ferrara – a poche centinai di metri dalla stazione ferroviaria – sono pronti ad indossare di nuovo gli abiti vintage del noto mercatino dell’usato dalle finalità di recupero e riuso, con una bella novità. Arriva, infatti, accanto agli stand degli adulti, il Mercatino della Coperta, un’area dove i più piccoli possono divertirsi in uno dei giochi più amati di sempre: vendere e acquistare giocattoli, fumetti, piccoli oggetti e tanto altro. Un’esperienza ritenuta dagli esperti un banco di prova estremamente educativo per il bambino, che riceve riconoscimento e gratificazione da un’attività da lui interamente ideata, gestita e condotta, imparando anche il concetto di riciclo delle proprie cose non più utilizzate.
In questo caso con qualcosa in più, la solidarietà: una parte del ricavato sarà, infatti, devoluto all’Unicef Ferrara, che collabora con questa edizione del Fè, offrendo supporto alla manifestazione.
L’invito alla partecipazione è stato inoltrato a tutte le scuole primarie della zona, ma tutti i bambini che lo desiderano possono partecipare, fino ad esaurimento degli spazi.
“Quella del mercato della coperta è un’iniziativa che abbiamo già felicemente sperimentato in passato con il Fè in Fiera – spiegano gli organizzatori – e non escludiamo di riproporla per il futuro. Ci piacerebbe che anche in questa occasione i giardini del grattacielo si riempissero di famiglie con bambini, e di quell’atmosfera di festa che abbiamo sperimentato in altre simili occasioni”.
Il mercato della coperta si terrà dalle 9 alle 12.30 all’interno del Fè nel Baule (dalle 6 alle 16). I bambini devono essere accompagnati dai genitori. In caso di maltempo la manifestazione sarà rimandata alla prossima edizione del Fè nel Baule (23 giugno 2019). Per aggiornamenti: pagina FB Fè nel Baule; per iscrizioni si può chiamare al 334.9100903.

Intervento di Andrea Maggi sui progetti di vita indipendente

Da: Ferrara Cambia
ANDREA MAGGI: “DOBBIAMO SOSTENERE I PROGETTI DI VITA INDIPENDENTE PER I DISABILI. VOUCHER ALLE ASSOCIAZIONI CHE AFFITTANO APPARTAMENTI PER ESPERIENZE DI VITA FUORI DALLA FAMIGLIA DI ORIGINE

“E’ necessario dedicare maggiore attenzione alle persone in condizione di disabilità. Occorre seguire le migliori pratiche per realizzare una Città a misura di disabile, potenziando i servizi ed il sostegno anche economico alle famiglie”. Così Andrea Maggi – Capolista di “Ferrara Cambia”, la lista civica di Alan Fabbri, interviene sui servizi ai disabili. E’ necessario che i progetti di vita in autonomia che consentono ai ragazzi con disabilità intellettiva di risiedere in appartamenti, con l’assistenza di tutor qualificati, fuori dalla famiglia di origine nella prospettiva del “dopo di noi”, abbiano agevolazioni e non siano costretti a pagare interamente i costi di affitto degli appartamenti.

Occorre – prosegue Maggi – promuovere ed incentivare anche economicamente la creazione di questi progetti che favoriscono la massima autonomia possibile, danno sollievo ai familiari di ragazzi e persone con disabilità non grave e consentono a queste persone di affrontare in maniera autonoma ma tutelata, i normali aspetti della vita quotidiana.
Vita indipendente e autonoma devono essere i cardini sui quali lavorare in questo settore così delicato ma che deve meritare, da parte degli amministratori pubblici, la massima attenzione e sostegno.

IS Einaudi sperimenta nuove aree espressive

Da: Organizzatori
IS Einaudi sperimenta nuove aree espressive. Fashion e RAP le due tematiche.
Due quinte presenteranno progetti cine-tv molto elaborati.

Si sperimentano nuove forme di produzione e comunicazione cine-televisive ed i giovani maturandi dello storico Istituto Tecnico Einaudi di Ferrara dell’indirizzo Grafica e Comunicazione, non temono di misurarsi con la crescente competizione nazionale ed internazionale che li aspetterà al varco dopo questa nuova maturità tecnica.
Presto saranno presentati due filmati che scaturiscono da un lavoro di progettazione molto lungo ed accurato, iniziato in ottobre 2018, con Organizzazione dei Processi Produttivi nel settore cine-tv, in collaborazione e condivisione con le altre materie professionalizzanti del corso di Grafica e Comunicazione. 

Le due classi, 5H e 5G sono già impegnate anche nel celebre StudenTG del prof. Benedetti che da anni realizza eccellenti produzioni per le news interne al plesso scolastico ed anche per gli eventi della città con relazioni esterne anche verso aree professionalizzanti più ampie in ambito.

La novità dei due nuovi filmati sta nella progettazione: “…si tratta di un percorso molto impegnativo per i ragazzi che si sono dovuti abituare anche a realizzare rendicontazioni economiche simulate per l’impresa, tabelle di comparazione tecnica, relazioni anche molto ampie…per poi approdare al progetto dei filmati comprensivo di tutto l’iter tecnico (dall’idea allo storyboard…) fino alla produzione vera e propria su set predefiniti o creati ad hoc…in tal caso la scuola stessa ed anche per gentile concessione il Bar Gallery di Ferrara…”, ci racconta il prof. Quaiotti, docente della materia in questione.
Determinante anche la gentile concessione di un fashion brand svizzero che ha prestato abiti e borse per la realizzazione del filmato che è una simulazione in piena regola di uno spot pubblicitario nell’ambito luxury: “…due allieve sono state scelte per simulare un pomeriggio di relax in una città elegante e moderna; abbigliamento esclusivo realizzato con opere d’arte originali e con due borsette davvero particolari in grado di sviluppare oltre 479 milioni di combinazioni artistico-cromatiche…da vedere…”, continua il docente. 

Una produzione di respiro anche internazionale, di certo molto efficace.
Il secondo progetto, invece, è un videoclip musicale del cantante e rapper Juan Tavano dal titolo “Vision”: “…in questo caso il lavoro interpretativo è stato importante anche per impersonare il cantante e simulare un suo live in alcuni momenti salienti della sua carriera artistica…”, conclude il docente.
Un lavoro davvero impegnativo per questi giovani che si accingono ad affrontare anche una nuova maturità, ma che hanno dimostrato di poter anelare a livelli davvero molto alti, per un futuro tutto da scrivere e da vivere.

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Riqualificazione del quartiere Giardino: iniziativa con Modonesi, Gnassi al Grattacielo

Da: Informazioni Aldo Sindaco
Tra i punti centrali di Aldo Modonesi, candidato sindaco alle elezioni comunali di domenica prossima 26 maggio, c’è la riqualificazione di un intero quartiere e giovedì sera 23 maggio presenterà le proposte in merito ai cittadini. Alle ore 21.00 l’appuntamento è nella sala polivalente del Grattacielo (lato nord, viale Cavour 189) e insieme a lui interverrà il Sindaco di Rimini Andrea Gnassi, oltre a residenti del quartiere e speaker che porteranno testimonianze ed esperienze utili a disegnare il nuovo quartiere Giardino.
“Un quartiere universitario, in cui i residenti storici possono convivere con giovani e nuove famiglie. Un quartiere ben collegato con gli altri poli della città e non solo, visto che ospita la stazione ferroviaria. Un quartiere dove poter avviare o consolidare attività commerciali e servizi ai cittadini affinchè sia un quartiere ben presidiato e vivace. Un quartiere sicuramente più bello, più sicuro e che offre potenzialità che vanno pianificate e sostenute. Sono orgoglioso che a portare la testimonianza di quanto sta facendo nella sua città ci sia Andrea Gnassi, primo cittadino di Rimini. – sottolinea Modonesi, che aggiunge – Quando ci sono delle criticità il punto di partenza è riconoscerle. Poi non basta denunciare o cavalcare l’onda della paura e delle emozioni. Bisogna ragionare e mettere a sedere attorno a uno, dieci, cento tavoli coloro che possono collaborare per portare soluzioni. Ecco quello che proponiamo ai ferraresi e ai residenti del quartiere per il futuro Giardino”.

Chiusura campagna elettorale movimento 5 stelle giovedì 23 maggio ore 17:00

Da: Organizzatori
Giovedì 23 Maggio alle ore 17,00 presso il palco in Piazza Trento e Trieste verranno presentati da Tommaso mantovani, candidato Sindaco i candidati al consiglio comunale delle prossime elezioni. In questa occasione Claudio Fochi, unico Ferrarese candidato alle elezioni Europee presenterà il proprio programma elettorale. Al termine, ai cittadini partecipanti verrà offerto un aperitivo di ringraziamento.

Italia in Comune al confronto con ASPPI

Da: Informazioni Alberto Bova
“Dobbiamo avere il coraggio di dire che la perdita di valore degli immobili in alcune zone della città è dovuta a chi fa speculazione sulla paura della gente”. Il candidato sindaco per la lista Italia in Comune – Ferrara Concreta Alberto Bova interviene con queste parole al dibattito organizzato ieri 21 maggio dall’associazione sindacale piccoli proprietari immobiliari (A.S.P.P.I.) di Ferrara, e spiega: “oggi un appartamento di 80mq al Grattacielo è in vendita a 7860 euro. Ma che sia percezione o paura effettiva, quella del cittadino riguardo alla cosiddetta zona GAD è un’istanza che il sindaco non può non cogliere. Certo, l’amministrazione non può fare da sceriffo, ma deve mettere in campo azioni per la sicurezza e la riqualificazione: occupare i luoghi, arginare lo spopolamento e incentivare i negozi di vicinato. Nel nostro programma abbiamo infatti inserito degli incentivi per le piccole attività nelle frazioni e nelle periferie: il rimborso a bando di TARI e IMU a seconda del fatturato, comunque sotto i 100.000 euro”.

Un altro ambito di intervento dell’amministrazione deve essere sull’aumento del flusso degli universitari: “un fenomeno positivo – chiarisce Bova – dovuto ad una intuizione del Rettore dell’Ateneo ferrarese. Ma è indispensabile un dialogo con i proprietari di immobili: la pubblica amministrazione deve incentivare un canone di locazione calmierato e permettere, con incentivi, l’affitto anche per chi ha una fascia di reddito medio bassa”.

Rinviata al 26 maggio la Straburana. Tutti in bici per la Straburana: quattro percorsi con arrivo all’Idrovoro delle Pilastresi

Da: Ufficio Stampa
BONDENO (FERRARA), 22-05-2019.
Il maltempo che continua a imperversare sul nostro territorio ha convinto gli organizzatori della “Straburana” a rinviare l’evento cicloturistico a domenica 26 maggio. La classica “sbiciclata” in bonifica è aperta a tutti e si snoda seguendo le ciclabili presenti nel bacino idrografico Burana-Volano. Anche quest’anno saranno quattro le partenze simultanee (dalle province di Bologna, Modena, Ferrara e Mantova) con arrivo all’impianto Idrovoro Pilastresi a Stellata di Bondeno. Il percorso ferrarese partirà da Ferrara alle 10,30 e, passando per Vigarano, giungerà a Bondeno per le 11,30 e proseguendo in direzione Stellata, con arrivo previsto attorno a mezzogiorno. «Se il meteo ci darà una mano – dice il vicesindaco con delega alla promozione del territorio, Simone Saletti – l’evento più importante nel periodo dedicato alle bonifiche saprà calamitare come sempre una grande partecipazione di pubblico. Si tratta – continua Saletti – di una manifestazione tesa a far conoscere ai cittadini l’importanza delle opere idrauliche presenti sul territorio, tra le quali “le Pilastresi”, che sono uno dei complessi più importanti d’Europa». La giornata sarà un mix di divertimento, cicloturismo e socializzazione, la cui adesione è completamente gratuita. Così come gratuiti saranno il ristoro all’arrivo, i gadget consegnati ai partecipanti e la visita guidata all’Impianto Idrovoro delle Pilastresi. Con estrazione di numerosi premi messi a in palio dagli sponsor. In concomitanza con la “biciclettata”, l’Idrovoro delle Pilastresi sarà il ritrovo per il terzo raduno denominato: “Un bel Po… in Vespa” e del 2° “Grande raduno di auto d’epoca”, organizzato grazie alla collaborazione dell’immancabile club Vecchie Ruote di Bondeno.

Rifondazione comunista è presente alle europee con la sinistra

Da: Rifondazione Comunista Ferrara
Rifondazione Comunista della Federazione di Ferrara, sostiene la lista “la Sinistra” alle europee, inoltre è presente ad Ostellato con la lista “Sinistra Civica” con la nostra candidata-sindaca Daniela Fuschini, già segretaria PRC del Circolo locale.
Che cosa fare alle elezioni europee e alle amministrative di Ferrara?
Alle europee non esiste alcun dubbio, voteremo ed invitiamo a votare la lista “la Sinistra”. Si tratta dell’esito di una convergenza di più forze politiche, sociali, di movimento cui Rifondazione Comunista ha dato il suo contributo. E’ una lista che si contrappone alle forze liberiste che in questi anni hanno perseguito politiche di austerità, di impoverimento sociale, di distruzione dei diritti sociali e del lavoro. E’ una lista opposta alle forze che hanno scatenato una guerra tra poveri invece che opporsi alle ingiustizie, ai privilegi, alle grandi ricchezze. Votare per questa lista significa dare forza al cambiamento in Europa e dare forza all’unica lista di Sinistra in Italia.
Lo stesso avremmo voluto che fosse per le elezioni amministrative di Ferrara.
Come Rifondazione abbiamo partecipato alla costruzione di una Lista Civica di Sinistra, unita, forte e credibile e di riferimento per i cittadini; uno schieramento unitario, largo, coerentemente alle scelte fatte in campo europeo. Quindi una lista per la difesa dei diritti del lavoro, contro le privatizzazioni, No Tav, No Cispadana, alternativa in primis al centrodestra, al Pd, al M5S. Cosa che purtroppo non si è concretizzata positivamente per responsabilità di vario genere, da parte di forze che hanno deciso di stare alla finestra o ad assumere il ruolo di sostegno del centro-sinistra. Una situazione che ha reso impossibile la presentazione di una lista a livello cittadino; per questi motivi alle amministrative Rifondazione Comunista non è presente non per mancanza di volontà o scelta di desistenza ma, di fatto, per l’impossibilità a partecipare alla tornata elettorale non essendoci le necessarie condizioni. Non sosterremo nessuna lista, né con il nostro simbolo, né all’interno di liste civiche che non si configurano, a nostro avviso, come in discontinuità con l’amministrazione precedente, pur ribadendo la nostra posizione di forte contrasto e alternatività alle destre populiste e xenofobe.
Ci abbiamo provato fino all’ultimo, ma purtroppo abbiamo scontato anche una mancanza di coraggio da parte di altri soggetti che inizialmente si erano resi disponibili, ma che poi hanno cambiato rotta rispetto alla proposta di un’intesa realmente civica e di Sinistra. Di fronte alla realtà dei fatti risulta incomprensibile come una parte della sinistra ferrarese, invece di lavorare per una propria autonomia, ancora si presti a fare da stampella al partito democratico. Le liste che si pongono alternative allo stesso risultano poco credibili in tal senso; ci chiediamo come possa configurarsi in discontinuità un’assessora della Giunta Comunale uscente del PD, non avendo quasi mai fatto opposizione alla stessa, in cinque anni di mandato. Noi non abbiamo interessi particolari da difendere, anche se altri soggetti sembrano aver tratto vantaggio dal “far saltare tavoli” di una lista civica unitaria di matrice esplicitamente di Sinistra”, né crediamo che la politica si esaurisca con le competizioni elettorali, per cui continueremo a lavorare per una proposta larga, ma al tempo stesso autonoma e indipendente dal centro-sinistra, da costruirsi sul campo delle vertenze e delle pratiche sociali, della difesa dei beni comuni e della partecipazione, sia a livello nazionale che sui singoli territori. Dall’altro rifiutiamo modalità settarie ed autoreferenziali che danneggerebbero ulteriormente i tentativi di unione a Sinistra e continueremo a lavorare in questo senso, come avviene in altre città.
Alla fine citando il recente articolo di Girolamo De Michele, ricordiamo che non tutti sono disponibili a vendersi l’anima o a tradire se stessi per uno scranno.
Il nostro impegno sarà nel senso di proseguire il lavoro di costruzione di un movimento conflittuale una proposta politica unitaria di tutta la sinistra antiliberista e di alternativa così come stiamo facendo per le europee.

Appuntamento con il “Quizzone”. Prosegue l’impegno della polizia municipale nel divulgare l’educazione stradale tra i giovani

Da: Ufficio Stampa
BONDENO (FERRARA), 22-05-2019.
La Polizia Municipale dell’Alto Ferrarese, anche quest’anno, è stata impegnata in una vera e propria formazione sul campo dei giovani nell’ambito della sicurezza stradale: dai piccolissimi delle scuole per l’infanzia alle scuole medie. Mercoledì 15 maggio si è svolta all’Istituto “Bonati” la prova finale del percorso che ha coinvolto gli studenti delle seconde classi, attraverso lezioni teoriche e incontri con gli agenti. Per il terzo anno consecutivo, la prova finale è stata caratterizzata dal divertente “quizzone”. In pratica, un gioco in due fasi dove una delegazione di ogni classe ha dovuto prima rispondere nel minor tempo possibile ad un quiz a risposta chiusa; poi, nella seconda fase, prenotarsi per prima raggiungendo di corsa un campanello per rispondere ad una domanda posta da uno degli agenti presenti. «Questi agenti – ha ricordato la docente Mesini, che ha aderito al progetto – sono una vera e propria risorsa del nostro territorio». Per la cronaca, nella gara è risultata vincitrice la 2° E, ma lo scarto tra le quattro classi è stato veramente minimo, a testimoniare la buona riuscita del lavoro di formazione svolto dall’assistente capo Monica Galliani e dagli agenti scelti Irene Zerbini e Alessandro Lodi. Le quattro classi coinvolte nel progetto sono state premiate con una coppa dall’ispettore Stefano Massari Stefano e dall’assessore alla scuola Francesca Aria Poltronieri: «Dobbiamo ringraziare i nostri agenti della Polizia Municipale – ha ricordato l’assessore – che sanno trasmettere questa facciata amichevole, avvicinando i ragazzi al proprio ruolo, dimostrando il proprio spirito al servizio del cittadino». Ai ragazzi, invece, ha rivolto un altro messaggio: «Siate severi con gli adulti – ha ammonito Poltronieri – e sgridateli se non rispettano le norme del Codice della strada». L’impegno di quest’anno, della Polizia Municipale nelle scuole si concluderà il 31 maggio, con la “passeggiata educativa” che coinvolgerà i bambini della scuola materna.

L’appello al voto dei professionisti della sanità di Gente AModo

Da: Informazioni Aldo Sindaco
Domenica 26 maggio a Ferrara andremo a fare una scelta importantissima con forti ricadute per i nostri concittadini. Come professionisti della sanità abbiamo sentito di spenderci in prima persona candidandoci al consiglio comunale per la lista Gente AModo a sostegno di Aldo Modonesi sindaco. Lo abbiamo fatto per condividere idee ed esperienze e perché Aldo Modonesi ha garantito un forte impegno per migliorare i servizi sociosanitari a favore dei ferraresi.
Ferrara è in una condizione di privilegio, come tutta la Regione Emilia-Romagna, in quanto a servizi sanitari, ma le criticità non mancano. A partire dal quadro demografico con molti anziani e pochi bambini. Ecco perché pensiamo sia necessario intervenire anche in ambito sociale in modo da prevenire il disagio e ridurre i costi della sanità: non si può parlare di servizi sanitari senza coinvolgere la comunità e l’ambiente, forti determinanti della salute.
Promuoviamo la Casa della Salute Cittadella San Rocco come luogo ideale per l’integrazione dei professionisti sanitari e sociali e come sede di erogazione di servizi che potranno ridurre gli accessi impropri al Pronto Soccorso di Cona (ambulatori di guardia medica e ambulatori della cronicità).
Proponiamo l’infermiere di comunità e il medico di famiglia nelle frazioni e quartieri per avvicinare i cittadini ai servizi, soprattutto anziani fragili.
Sosteniamo l’integrazione fra le due aziende sanitarie per rendere più efficiente ed efficace il sistema sanitario provinciale soprattutto sui tempi di attesa per gli interventi chirurgici a minore complessità.
Sosteniamo la collaborazione con l’Università per favorire l’aumento e la permanenza a Ferrara degli studenti e dei professionisti della salute mettendo a disposizione servizi (abitazioni,trasporti…).
Rafforziamo la domiciliarità sanitaria e sociosanitaria (assegni di cura, interventi di supporto sociale) soprattutto al momento del ritorno a casa dopo il ricovero ospedaliero.
Siamo convinti che sia importante l’impegno per l’area dei minori con la collaborazione della Pediatria di Famiglia che ha contribuito a raggiungere ottime coperture vaccinali nell’infanzia.
Ribadiamo l’importanza strategica del coinvolgimento delle associazioni di volontariato che operano nell’ambito sociosanitario e del Terzo Settore.
Aldo Modonesi ha costruito un programma credibile e puntuale che va ben oltre questi punti e noi siamo a disposizione sua e dei ferraresi a costruire una sanità più efficace ed efficiente, vicina alle persone e ai loro bisogni.

Mostra “Animali sparuti-spariti” Liceo Artistico Dosso Dossi

Da: Organizzatori
Il progetto ANIMALI, Sparuti Spariti del Liceo Artistico “Dosso Dossi” nasce in collaborazione con il Museo di Storia Naturale di Ferrara ed è tra i vincitori dell’ottava edizione del Concorso di idee per la valorizzazione dei beni culturali “Io Amo i Beni Culturali” promosso dall’Istituto dei Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna. Esso ha lo scopo di valorizzare il patrimonio e l’attività scientifica del museo e di sensibilizzare il giovane pubblico nei confronti della tutela dell’ambiente e della conservazione di molte delle principali specie animali a rischio. Grazie a questa collaborazione, gli studenti del Liceo hanno dato vita ad una serie di elaborati grafico-visivi capaci di sintetizzare, ma contemporaneamente esprimere con chiarezza, il concetto di estinzione e salvaguardia delle specie. Attraverso la realizzazione di una serie di “Pittogrammi animali” gli studenti hanno prodotto un percorso a tema all’interno del Museo, una serie di laboratori didattici condotti con gli alunni della Scuola Media “De Pisis”, una mostra temporanea presso la Sala Espositiva Dosso Dossi, un sito internet e un volume. Il 23 maggio gli studenti della classe 5E del Liceo Artistico accoglieranno la classe 1D della Scuola Media De Pisis per condurre con loro una mattinata di laboratori sul tema della conservazione della specie. Le attività prevedono una visita guidata al museo durante la quale i giovani studenti percorreranno le sale alla ricerca di una serie di animali selezionati, scopriranno il loro stato di conservazione, potranno consultare le loro schede multimediali tramite lo smartphone e sperimentare una seduta di disegno. A seguire saranno condotti nei laboratori artistici del Liceo in via Bersaglieri del Po dove potranno cimentarsi in un laboratorio di serigrafia artigianale e realizzare una loro personale locandina sui “pittogrammi animali”. L’esperienza si concluderà con un secondo incontro il 6 giugno e la visita alla mostra temporanea allestita per l’occasione presso la Sala Espositiva Dosso Dossi, dove sarà possibile scoprire il processo creativo del progetto, gli schizzi e i bozzetti che hanno portato alla realizzazione dell’omonimo volume e assistere a una presentazione agita condotta dagli studenti del Liceo. La mostra sarà aperta al pubblico venerdì 31 maggio con inaugurazione alle ore 12:30, via Bersaglieri del Po 25b, e resterà visibile fino al 9 giugno dalle 15:00 alle 18:30 (tramme domenica 2 giugno).

Presentazione libro La strada di Marco

Da: Biblioteca Berra
La Biblioteca del Comune di Riva del Po – Loc. Berra organizza con l’Amministrazione comunale, il Gruppo di lettura, l’Associazione cultura e spettacolo berrese e la coop. Le pagine, la rassegna “A libri aperti. Incontri con l’autore”, nell’ambito del Maggio dei Libri 2019.
Ultimo appuntamento sabato 25 maggio ore 17.00 alla Sala Conferenze di Via Piave 69 a Berra. Giovannino Bellini (Gruppo di Lettura biblioteca di Berra) e Anja Rossi (Il Resto del Carlino) dialogano con Nicola Bianchi, autore di La strada di Marco. Storia di un ragazzo, di una curva maledetta e di una battaglia giudiziaria da Ferrara a Strasburgo: il “caso Coletta” (Faust, 2018), recentemente ristampato. Saranno presenti Antonella Finotti e Daniele Coletta, genitori di Marco. Seguiranno interventi e testimonianze.

Il libro – Nel settembre 2005 il giovane Marco Coletta, uscendo di strada in un tratto non protetto da guardrail, ha perso la vita nel canale Raffanello (Baura). I genitori di Marco hanno intrapreso una battaglia giudiziaria per fare chiarezza sulle responsabilità legate all’assenza di quella protezione, installata peraltro sette mesi dopo la morte del figlio. Nel libro si parla di questa battaglia ma anche di chi era Marco, attraverso le parole di chi lo ha conosciuto e non può dimenticarlo.
Scritto dal giornalista di Portomaggiore Nicola Bianchi, il libro è stato presentato presso librerie e biblioteche di Ferrara e provincia.

Ferrara 23 maggio | Ritmi afro e mediterranei a Un fiume di musica con Kalenda do sol e Camelot Combo

Da: Informazioni Wunderkammer
Contaminazioni, aperture, finestre sul Mediterraneo. La nuova puntata di Un fiume di Musica è giovedì 23 maggio sul piazzale di Palazzo Savonuzzi (via Darsena 57 a Ferrara) che si affaccia sulla darsena, vedrà protagonisti Kalenda do sol con Flavio Piscopo, percussioni e voce, Lele Barbieri, batteria, Corrado Calessi, tastiere, Roberto Poltronieri, basso, Ambra Bianchi, flauto, Stefania Bindini, saxofono, e Camelot Combo. I due progetti sono uniti dal comune sguardo verso la musica afro, la musica etnica e alla “world music”. L’evento è a ingresso libero.

Kalenda do sol è un progetto nato molto tempo fa e che diede alla luce un lavoro discografico nel 1999 con brani originali di Flavio Piscopo con una serie di brani uniti dalla matrice mediterranea. Un percorso che parte da Napoli, con un brano dedicato all’isola di Procida, e viaggia alla volta di misconosciute etnie, abbracciando i Tablao di Siviglia, pulsante centro del flamenco. Restando in Spagna si passa all’Alma Latina, tango etnico e sanguigno, oppure ci si sposta nel sud Italia, facendo tappa nella garganica Peschici. La scaletta sarà arricchita infine da Muezzin, brano dal sapore medio orientale, e da African Brother a consolidare il forte legame tra le culture africane che si affacciano sul Mediterraneo. Interpreti d’eccezione di questo viaggio sonoro saranno Ambra Bianchi al flauto, Stefania Bindini al sax tenore, Roberto Poltronieri al basso elettrico, Corrado Calessi alle tastiere, Lele Barbieri alla batteria e Flavio Piscopo alle percussioni e alla voce.

Camelot Combo è un gruppo composto da rifugiati africani richiedenti asilo, nato da più di un anno grazie alla sinergica collaborazione tra CIDAS Cooperativa Sociale e AMF Associazione Musicisti di Ferrara. Il loro repertorio è formato da brani originali, basati su ritmiche afro e a tratti tribali, canti tradizionali nigeriani, ma anche atmosfere ambient e Afro beat, con l’ausilio prezioso delle tastiere di Corrado Calessi e la direzione di Flavio Piscopo.

Musica, cibo, socialità. Anche nel 2019 la musica torna a scorrere lungo il fiume Volano di Ferrara, con la quarta edizione di Un Fiume di Musicae con un programma ricco di buona musica e ricette prelibate. Dal 16 maggio al 15 agosto, il tratto di darsena di fronte Palazzo Savonuzzi in via Darsena, 57 si trasformerà in una vivace piazza sul fiume grazie agli aperitivi musicali e i saggi organizzati dalla Scuola di Musica Moderna-AMF.

Filo rosso del progetto saranno gli appuntamenti settimanali del giovedì sera in darsena, dove si potrà ascoltare la musica suonata dal vivo dagli insegnanti della Scuola di Musica Moderna. Diversi repertori e differenti sonorità si avvicenderanno una settimana dopo l’altra, sempre affiancati da una ricca offerta enogastronomica. Il ristorante La Romantica (via Ripagrande 36 Ferrara) e Da Maria pasta fresca (via Ripagrande 138 Ferrara) prepareranno ogni settimana un menu diverso, spaziando dalle ricette tradizionali ai piatti vegetariani e vegani, alla cucina più sperimentale.

Un Fiume di Musica è un progetto curato dall’ AMF – Scuola di musica moderna di Ferrara, in collaborazione con il Consorzio Wunderkammer (di cui l’AMF fa parte), con il patrocinio del Comune di Ferrara e la partecipazione di Nena battello fluviale. Il progetto Un Fiume di Musica è la colonna portante di Smart Dock, un più ampio e corale percorso di rigenerazione urbana della darsena, ideato e coordinato dall’APS Basso Profilo dal 2015. La creazione di un giardino di alberi da frutta per la darsena ha avviato il progetto nella primavera di quattro anni fa. Un’azione concreta che ha trasformato in maniera sensibile l’aspetto di questo tratto di darsena per lungo tempo trascurato. Oltre a proporre buona musica e aperitivi da gustare in compagnia, Un Fiume di Musica è anche un invito a riscoprire e riconquistare il fiume, un appello rivolto alla città e in modo particolare a chi abita il quartiere Darsena-Giardino.

+Europa: mercoledì 22 seconda e ultima distribuzione di semi di cannabis

Da: Organizzatori
Legalizzare la cannabis! Seconda e ultima distribuzione di semi di cannabis in piazza.

Domani mercoledì 22 maggio, alle ore 21.30, al Volto del Cavallo in corso Martiri della Libertà, +Europa Ferrara allestirà un tavolo dove per la seconda e ultima volta verranno distribuite confezioni contenenti semi di cannabis, fino ad esaurimento scorte. Si tratta di semi di canapa di ottima qualità e con alti livelli di thc. Si tratta di un prodotto per collezionisti. A tutti comunicheremo i rischi e si corrono per usi diversi dal collezionismo.

Salvini vuole chiudere tutti i negozi di cannabis legale. Questi i numeri del mercato legale della cannabis light: 10.000 addetti e 1500 imprese che sarebbero da buttare in mezzo a una strada dall’oggi al domani solo perché non piacciono al nostro ministro dell’Interno.

Ma attenzione, c’è uno studio sul mercato delle droghe leggere in Italia che dimostra che l’apertura dei cannabis shop ha provocato una riduzione dello spaccio in Italia del 14% e conseguentemente del fatturato delle mafie per almeno 100 milioni di euro. “Abbiamo scoperto – affermano gli studiosi – che la legalizzazione della cannabis light ha portato a una riduzione del 14% dei sequestri di marijuana illegale per punto vendita e a una riduzione dell’8% della disponibilità di hashish. I calcoli su tutte e 106 le province italiane prese in esame suggeriscono che i ricavi perduti dalle organizzazioni criminali siano in una forchetta stimata tra i 90 e 170 milioni di euro all’anno. Si stima inoltre che la vendita di cannabis light abbia portato a un calo di circa il 3% degli arresti per reati di spaccio”.

+Europa procederà anche a raccogliere firme «Per chiedere al parlamento di legalizzare la cannabis»; questo il testo dell’appello:
«È ora di riaccendere un dibattito serio e responsabile sulla legalizzazione della cannabis.
I cittadini italiani si sono espressi molte volte a favore di questo tema ma da troppo tempo aspettano una risposta dal Parlamento.
È ora di piantarla con l’ipocrisia. Legalizzare la cannabis significa mettere fine agli affari delle mafie, significa riconoscere ai cittadini la libertà di consumare in modo più sicuro e responsabile, la libertà di curarsi o di intraprendere un’attività economica nella piena legalità».

Aldo Modonesi: “Il futuro di Ferrara passa anche dall’industria dei big data”

Da: Informazioni Aldo Sindaco
Una parte dell’ex macello comunale ospita da alcuni mesi il data center più grande della regione Emilia-Romagna: un’opportunità a disposizione di enti pubblici e soggetti privati che va assolutamente sfruttata per la crescita economica del tessuto cittadino. Ne hanno parlato proprio nella sede di via Trenti il candidato sindaco Aldo Modonesi insieme all’assessore regionale Patrizio Bianchi, alla candidata in consiglio comunale per il Partito Democratico Caterina Ferri e a Riccardo Maiarelli, industriale del settore informatico e presidente di Open1 Srl che ha contribuito alla realizzazione del data center che è di proprietà pubblica, ma gestito attraverso una partnership pubblico privata.

“Questa infrastruttura rappresenta un’opportunità per le imprese e per una pubblica amministrazione sicura ed efficiente. In più occupa un bene comunale in disuso che è stato riqualificato. Si estende su 1000 metri quadri di area interna per apparati e locali tecnici e 745 metri quadri di area esterna per gruppi frigo ed elettrogeni” ha ricordato Caterina Ferri.
“È il primo data center dell’Emilia-Romagna per velocità nativa: grazie ai suoi 100Gb. – ha puntualizzato Riccardo Maiarelli – Rappresenta in generale un’opportunità per le imprese locali che necessitano di potenza di calcolo, sicurezza e affidabilità dei sistemi informatici, velocità di connessione e rispondenza alle ultime normative di sicurezza informatica che sono diventate stringenti”. “Tutti elementi necessari per fare impresa con i big data, che sono già un nuovo settore industriale – ha aggiunto Patrizio Bianchi – Avere un data center nella nostra città significa poter essere competitivi per le imprese. Come Regione abbiamo avviato un dialogo con IBM per portare qui un loro significativo investimento”.
“Siamo vicini al Tecnopolo e allo ‘snodo’ della rete Lepida, un’ area che potrebbe conoscere un forte sviluppo. Sogno che quest’area, così vicina al polo tecnologico, possa diventare un campus dove il tema dei big data possa essere sviluppato, in strettissima collaborazione con l’Università. È una tipo di industria che per iniziare richiede spesso meno investimenti immobiliari rispetto ad altre, abbiamo un’Università che può specializzarsi su questo fronte, abbiamo un’ imprenditoria che su questo versante è matura e pronta ad accogliere nuove sfide. E a Bologna sorgerà il nuovo centro europeo di meteorologia, dobbiamo fare sistema e scommettere in questa direzione” è l’auspicio di Aldo Modonesi.

Edilizia Sanitaria. Calvano e Zappaterra: “20 milioni a Ferrara per riqualificazioni e nuove tecnologie all’avanguardia”

Da: PDStampa
“Strutture all’avanguardia, efficienti, dotate di tutti i confort. Pensate e realizzate in base alle esigenze di chi ci lavora e, prima ancora, dei pazienti. La Regione Emilia-Romagna è pronta ad investire, tra nuovi ospedali e riqualificazioni, un “pacchetto” da oltre 300 milioni di euro, resi disponibili dal riparto nazionale. Arriveranno fondi anche a Ferrara”. A dirlo sono i consiglieri dem ferraresi Paolo Calvano e Marcella Zappaterra.

“Sono in arrivo diversi milioni di euro nel ferrarese, che fanno parte di un piano straordinario di interventi che punta a rafforzare la sanità dell’Emilia-Romagna, guardando all’oggi e anche al futuro – spiegano – Alla provincia di Ferrara nello specifico sono destinati: 13 milioni all’Asl per la riqualificazione della Casa della salute ex anello San Rocco, 4 all’Azienda ospedaliera universitaria per l’adeguamento e il rinnovo delle apparecchiature tecnologiche e altri 3 milioni di euro all’Asl per spostare gli ambulatori di via Boschetto presso l’anello del Sant’Anna e per nuove tecnologie negli ospedali territoriali.
Un totale quindi di 20 milioni che verranno investiti in sanità nel ferrarese. Crediamo che con ospedali all’avanguardia si possa rispondere in modo più efficiente ed efficace alle nuove esigenze organizzative e funzionali per chi lavora ma anche per i pazienti stessi”.

Dunque un programma straordinario da Piacenza a Rimini, passando anche per Ferrara che vedrà strutture, costruite ex novo o da riqualificare, dotate delle più moderne tecnologie e di tutti i comfort; nuovi reparti ospedalieri e, ancora, Case della salute e hospice per le cure palliative.

Shelter, film doc di Enrico Masi, è la storia migrante di Pepsi. A Bologna l’anteprima italiana con Human Rights Nights il 29 maggio

Da: Ufficio Stampa Rizoma
La storia delle persone migranti è quella di Pepsi, rifugiata transessuale che rivendica il suo diritto di essere al mondo.

Shelter: Farewell to Eden, nuovo film doc di Enrico Masi e della casa di produzione bolognese Caucaso, è l’attualissima e dolorosa storia di Pepsi, militante transessuale nata nel Sud delle Filippine in un’isola di fede musulmana. Dal Mindanao alla “giungla di Calais”, rincorre il riconoscimento di un diritto universale, vivendo l’odissea dell’accoglienza in Europa.
Human Rights Nights, festival dedicato ai diritti umani in programma alla Cineteca di Bologna, ospita la prima italiana di Shelter mercoledì 29 maggio alle 20.00, mentre il 13 giugno il documentario comincerà la distribuzione nazionale con Istituto Luce Cinecittà, anche nella versione doppiata da Eva Robin’s. Shelter ha già partecipato a tre importanti appuntamenti europei: in concorso al CPH: DOX Festival di Copenaghen, terzo maggiore appuntamento mondiale per il cinema documentario, lo storico Cinéma du Réel di Parigi, presentato in Competizione internazionale, e il BFI Flare di Londra, dove il British Film Institute presenta il meglio della produzione internazionale a tematica LGBT. Il film, inoltre, è stato nominato per il Doc Alliance Award presentato a Cannes quest’anno.
“Mi sono creata sette nomi diversi, ma l’ottavo nome, il mio vero nome, è quello che non userò.” Sono le parole con cui Pepsi apre Shelter, definendo un individuo in transizione, che dopo aver lavorato per oltre dieci anni nella Libia di Gheddafi come infermiera, è costretta a seguire il flusso dei rifugiati in Europa. Sostiene il colloquio per la richiesta del diritto d’asilo a Bologna e prosegue quindi per la Francia, attraversando il passo della morte sulle alture di Ventimiglia. Pepsi non mostra il suo volto, e questo rende la sua storia ancora più ampia e universale, rappresentativa della condizione di migliaia di persone migranti. Il suo è un viaggio dai toni mitologici, dove anche i luoghi si celano e si confondono, si sovrappongono e si richiamano fra loro, assegnando allo spazio dove la persona si trova a essere una dimensione quasi incidentale. Shelter offre la visione di un’esistenza e di tante altre, ricordando come ognuna di queste sia “un ingrediente di questo pianeta”. Pepsi, d’altra parte e proprio per queste condizioni, non è una persona smarrita e rivendica il suo diritto di essere al mondo.
Shelter: Farewell to Eden, è stato girato nel corso di tre anni fra Sardegna, Emilia, Liguria, le Alpi Marittime e Parigi. La regia di Enrico Masi e la fotografia di Stefano Croci esplorano memorie e spazi onirici, dalle luci del Mediterraneo agli accampamenti del ponte di Ventimiglia, all’apparizione del toro bianco, in Sardegna, che richiama il mito di Europa, tutto viene saldamente ancorato alla realtà dal racconto di vita di Pepsi. Il documentario completa la trilogia dedicata ai Mega Eventi, dove The Golden Temple (2012) mostrava l’impatto delle Olimpiadi di Londra sulla popolazione e il territorio, e Lepanto (2016) guardava al Brasile trasformato, in pochi anni, prima dai Mondiali e poi dalle Olimpiadi. Con Shelter il “grande evento” è quello della crisi umanitaria, e il legame si rinforza nella resistenza e resilienza che tutti i protagonisti della trilogia esercitano nei confronti di avvenimenti travolgenti. “Shelter – dice il regista – in qualità di film e quindi di oggetto chiuso in se stesso, a sua volta corrisponde a un rifugio, un luogo sicuro che custodisce la storia di Pepsi, ciò che lei ha voluto raccontare a noi, ciò che è accaduto sulla sua pelle.”

Teatro e salute: il progetto “Il teatro e il benessere” al Caregiver Day 2019 a Ferrara

Da: Balamòs Teatro – Associazione Culturale
Anche quest’anno il tradizionale appuntamento con il Caregiver Day: un momento di confronto tra familiari, medici, operatori socio-assistenziali e sanitari, operatori teatrali, studiosi di teatro, figure istituzionali, rappresentanti del Terzo Settore, aperto a tutta la cittadinanza.
La giornata è organizzata nell’ambito delle iniziative promosse dalla Regione Emilia Romagna attraverso una apposita legge a favore di chi si prende cura di persone non autosufficienti (i cosiddetti “caregivers”) e si svolgerà Giovedì 23 Maggio 2019, dalle ore 15.00, presso la Sala dei Comuni del Castello Estense di Ferrara.
Una parte della giornata è dedicata al progetto “Il teatro e il benessere”, un’innovativa esperienza di laboratorio teatrale che nell’anno 2018 ha coinvolto persone con malattie neurodegenerative, loro famigliari, operatori del settore, gli allievi del laboratorio del Centro Teatro Universitario di Ferrara “Linguaggi dell’attore e del teatro” e una donna detenuta dal laboratorio teatrale “Passi Sospesi” alla Casa di Reclusione Femminile di Giudecca (Venezia), entrambi diretti da Michalis Traitsis, regista e pedagogo teatrale di Balamòs Teatro e responsabile del progetto “Il teatro e il benessere” insieme a Patrizia Ninu, educatrice professionale, in un percorso fisico ed emotivo all’interno del quale poter esprimere sensazioni, emozioni e pensieri legati al lavoro di cura, sia dal punto di vista del curante che dell’assistito.
Il percorso teatrale nel primo trimestre del 2018 ha coinvolto il gruppo nel riallestimento dello spettacolo teatrale “Altrove” che è stato presentato il 26 Marzo alla Sala Estense di Ferrara nell’ambito della Giornata Mondiale del Teatro. Il laboratorio è stato ripreso nel mese di Settembre e si è concluso nel mese di Dicembre con la presentazione dello spettacolo teatrale “Che cos’è l’amor… Epistolari d’amore”, il 14 Dicembre alla Sala Estense di Ferrara.
Durante il percorso di laboratorio è stata prodotta una documentazione fotografica a cura di Andrea Casari e un video documentario a cura di Marco Valentini che saranno presentati al Caregiver Day 2019 di Ferrara, da Michalis Traitsis.
In seguito ci sarà l’intervento di Guido Di Palma, docente di Istituzioni di storia del teatro e dello spettacolo, Università di Roma La Sapienza, dal titolo “Lo sguardo e l’ombra – Teatro sociale e pedagogia”.
Ingresso libero.

Alan Fabbri: “Università: corsi di agraria a Ferrara. Finalmente formeremo i nostri giovani sul territorio”

Da: Elettorale Lega Nord

“La terra e l’agricoltura sono una nostra grande ricchezza, un patrimonio che deve essere valorizzato e trasmesso ai giovani. Crediamo che per garantire alla tradizione agricola che ci contraddistingue un futuro positivo con il valore aggiunto dell’innovazione, sia necessario che l’Università di Ferrara possa arricchirsi di corsi della Facoltà di Agraria per crescere qui i futuri imprenditori e tecnici dell’agroalimentare”.
Così Alan Fabbri è intervenuto questa mattina alla Conferenza Stampa organizzata da Fratelli d’Italia.
“Vogliamo che i nostri giovani si formino sul territorio, per mantenere qui i saperi e attrarre le nuove capacità perchè questo è il modo giusto per garantire un futuro all’agricoltura ferrarese”, spiega Fabbri. “L’agricoltura, l’allevamento e la produzione enogastronomica fanno parte della nostra tradizione e sono una risorsa fondamentale in termini economici. Le nostre aziende offrono prodotti eccellenti di riconosciuta qualità intorno ai quali, da amministratori, costruiremo un sistema di valorizzazione e promozione importante e finalmente strutturato”, spiega Fabbri. “Prima ancora, però, dobbiamo sostenere le nostre aziende, non solo in termini economici ma anche garantendo loro un futuro. E il futuro evidentemente passa dai giovani e dalle nuove generazioni che vorranno investire e lavorare in questo settore”, spiega il candidato. “Ecco allora la necessità di avere a Ferrara corsi universitari dedicati alla materia, capaci di formare i nostri ragazzi e di attrarre studenti anche dal resto d’Italia”, aggiunge il candidato. E’ evidente come “la presenza di corsi dedicati all’agricoltura e all’allevamento, uniti ad una attività di ricerca scientifica di alto livello, quale è quella che contradddistingue il nostro glorioso Ateneo, dove anche io ho avuto l’onore di laurearmi, avrà ricadute positive su tutto il settore, delle quali vedremo gli effetti a lungo termine”.

Proposte estive del Comune di Comacchio per bimbi, ragazzi, ma anche anziani ed invalidi

Da: Stampa
Un’offerta che abbraccia tutte le esigenze!!!
Il Comune di Comacchio da sempre attento alle diverse esigenze dei propri cittadini, grandi e piccini, ha promosso iniziative atte a creare momenti di svago e socialità durante tutta l’estate 2019:
 - Il Servizio Politiche Educative anche quest’anno ha attivato una pluralità di centri estivi per i bambini/e ragazzi/e del suo Comune a partire dai 3/16 anni: Campi solari pulcini, campi solari junior, soggiorni settimanali in campeggio, in montagna e da quest’anno la novità in agosto del “Summer lab” con l’offerta di laboratori di inglese, teatro, e manipolazione!
Durante la lunga e meritata pausa estiva, anche per il 2019, i nostri bimbi e ragazzi potranno ritrovarsi facendo attività divertenti, ma anche formative! Un’occasione per condividere del tempo insieme ed un valido supporto alle famiglie. I volantini con i dettagli e gli orari sono disponibili in tutte le scuole del territorio e contengono tutte le informazioni necessarie per le famiglie. Sono presenti anche online sulla pagina facebook del Comune!
Per le iscrizioni ai centri ricreativi estivi quest’anno non si effettueranno in Comune ma presso il soggetto gestore cooperativa sociale “Girogirotondo” via Mons. Menengazzi 21 a Comacchio – tel. 0533/313372. I moduli per le iscrizioni sono già disponibili e scaricabili dal sito comunale. Il Comune di Comacchio ha aderito inoltre al progetto regionale “Conciliazione vita lavoro” che prevede contributi per le famiglie che possiedono i requisiti previsti dal bando FSE. Le domande si presentano in Comune, presso l’Ass.to alle Politiche educative via Agatopisto, 3 – Comacchio – tel. 0533/318703 – 706 – 783 – 702.

 - I Servizi Socio-Assistenziali hanno definito il programma dei soggiorni estivi termali per anziani ed invalidi 2019.
Si svolgeranno nelle località termali di Castrocaro (giugno-luglio), Pinzolo (agosto), Abano Terme (settembre ottobre). Per partecipare a tali soggiorni sarà necessario trovarsi in età pensionabile, avere la residenza nel Comune di Comacchio come requisito di precedenza per l’assegnazione dei posti. Per ulteriori dettagli è possibile contattare Il servizio al numero 0533-310115 oppure scrivere all’indirizzo: margherita.guidi@comune.comacchio.fe.it

Comacchio (FE), Medicina e societa al tempo di Napoleone. Il 25 maggio a Palazzo Bellini

Da: Organizzatori
Comacchio. Una città tra mito e scienza
Medicina e Società al tempo di Napoleone
25 maggio 2019, dalle ore 9,30
Palazzo Bellini, Via Agatopisto, 5
Comacchio (FE)
La prestigiosa sede dell’ottocentesco Palazzo Bellini, dal nome dell’imprenditore locale Luigi Bellini senior (1831-1908) che ne fu l’originario proprietario, ospita un interessante incontro che esplora il tema del rapporto tra medicina e società nell’età napoleonica, tra scienza e intrigo
Introduce:
Caterina Cornelio, Direttrice Museo Delta Antico
Intervengono
Aniello Zamboni
Dal “motu proprio” (1771) di Clemente XIV, all’editto di Eugenio Napoleone (1811)
Maurizio Marcialis
Il rilievo dell’Ospedale degli Infermi
Gian Luca Lodi
Medicina e umanità a Comacchio a fine Settecento
Riccardo Modestino
La medicina come scienza dell’uomo ai tempi di Napoleone
Maurizio Pajola
L’acquisto delle Valli: la concretizzazione di un sogno e la realizzazione di un impianto salifero
Aniello Zamboni
“Comacchio turbata da un morbo crudele”
Alessandro Bondesan
La carta napoleonica del Basso Po, poi detta “Carta austriaca”
Ingresso libero
L’incontro è promosso da Comune di Comacchio, Museo del Delta Antico, Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara in collaborazione con Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena Reggio Emilia e Ferrara
Al termine dei lavori verrà offerto un aperitivo dall’Associazione Italiana Sommelier Delegazione di Ferrara

Celebrazioni del cinquecentenario dalla morte di Biagio Rossetti

Da: Organizzatori
Nell’ambito delle celebrazioni per il cinquecentenario della morte di Biagio Rossetti, giovedì 23 maggio 2019, dalle 10.00 alle 18.00, si terrà, nel Salone d’Onore di Palazzo Tassoni del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Ferrara, una Giornata di studio dedicata a Biagio Rossetti secondo Bruno Zevi.
La Giornata di Studi è organizzata dal Comitato tecnico scientifico per le Celebrazioni dei cinquecento anni dalla morte di Biagio. Rossetti, dal Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Centenario della nascita di Bruno Zevi, dalla Fondazione Giorgio Bassani con la collaborazione del Dipartimento di Architettura della Università di Ferrara e del Comune di Ferrara.
La Giornata di Studio proporrà 9 contributi, tra cui le testimonianze di Valeriano Pastor e Gianni Berengo Gardin, che analizzeranno l’architettura di Biagio Rossetti secondo la lente di lettura di Bruno Zevi: nel 1956 l’architetto ideò l’esposizione Identità di Biagio Rossetti, tenutasi nel Teatro Comunale di Ferrara, in cui Zevi esaltò il valore e il ruolo del grande antesignano rinascimentale, celebrandolo come “primo urbanista moderno europeo” e rivalutandone il ruolo, fino ad allora sottostimato, nella storia dell’architettura occidentale.
L’allestimento, curato da Valeriano Pastor – coadiuvato da Luciano Perret e Vittorio Clauser – mescolava i rilievi metrici degli edifici alle fotografie di Gianni Berengo Gardin e ai plastici di Costantino Dardi, fondendo i materiali secondo un linguaggio inedito e dal forte impatto espressivo, che fornì nuove chiavi di lettura per l’interpretazione della città storica.
Alla mostra seguì presto la pubblicazione della monumentale monografia pubblicata da Einaudi: Biagio Rossetti architetto ferrarese. Il primo urbanista moderno europeo.
Nel 2018, alla Fondazione Bruno Zevi di Roma, è stata presentata la mostra omonima Biagio Rossetti secondo Bruno Zevi, per proporre una riflessione storica e critica su quell’esperienza della cultura architettonica postbellica, raccontando lo straordinario progetto critico, espositivo ed editoriale, con materiali inediti quali i disegni e gli schizzi di Pastor raccolti nel suo prezioso taccuino, le lettere, i provini originali delle foto della mostra scattate di Gianni Berengo Gardin, oltre a un ricco apparato fotografico.
A conclusione della giornata di studio saranno pubblicati gli atti del convegno.

Appello al voto del candidato consigliere comunale Nardone (Insieme!)

Da: Informazioni Aldo Sindaco
A pochi giorni dal voto credo e mi auguro che i candidati Sindaco in campo
e i programmi presentati abbiano chiarito due punti: da un lato chi ha
un’idea concreta di governo della città e del Comune nella sua estensione
da nord a sud e da est ad ovest, dall’altro invece chi non ha niente da
proporre, tanto meno risposte da dare, continuando ad accendere fuochi e a
vendere fumo, accampandosi sopra ad un paio di questioni continuando ad
ingigantirle e strumentalizzarle spingendo sulla pancia dei cittadini,
anche qui ancora senza nessuna risposta concreta, facendo l’unico esercizio
a loro gradito cioè puntare il dito contro l’Amministrazione uscente.
Per candidarsi a governare una città o un Paese, servono competenza e
programmi non chiacchere.
Servono programmi concreti e non rappresentazioni teatrali, alcune anche
raccapriccianti come si sono viste e sentite in queste sere prima del voto,
in quello che il Centro-Destra ha trasformato da confronto elettorale in un
palcoscenico dove dare spettacolo ad ogni occasione, usando slogan
volgarità verbale, atteggiamenti fortemente rappresentativi di chi non
ha rispetto per le Istituzioni, per la Democrazia e per i Cittadini ai
quali non si può vendere fumo quando ci si propone nel ruolo di primo
cittadino.
Tutto questo alla ricerca di una visibilità fine a se stessa che non può
certo derivare per molti dei loro candidati, dal merito o dai contenuti dei
loro programmi, tanto meno dall’aver dimostrato conoscenze e competenze
adeguate per il ruolo che si sono proposti di fare: il Sindaco di Ferrara.
A questo punto punto credo che nella mente, nel cuore e nella penna di ogni
Ferrarese per amore del proprio territorio, del futuro della città e per
quello dei propri cari, l’imperativo debba essere quello di contribuire nel
dare un sindaco alla città capace di formare una giunta degna della nostra
storia e della nostra tradizione, per affrontare le sfide e il percorso di
cinque anni di legislatura nei quali serve governare il nostro territorio.
Credo che la giusta sintesi sui punti legati alla sanità, a ripristinare i
contatti con il territorio e le frazioni, le politiche per la scuola,
turismo, università, sviluppo, sicurezza siano racchiusi nel programma di
Aldo Modonesi e che lui stesso abbia la stoffa necessaria per fare il
sindaco, sulla scia e la tradizione dei grandi sindaci che questa città ha
avuto.
Mi appello anche al mondo sindacale. Delegati e delegate,
Segreterie dei tre grandi sindacati confederali dite con forza e sostenete
il candidato del centro sinistra a tutela dei valori fondanti del movimento
sindacale stesso. A questo proposito sottolineo il grande lavoro che sta
svolgendo il Segr. gen della CGIL di Ferrara Cristiano Zagatti a cui da
delegato mi piacerebbe si unisse forte e chiara la voce di tutte le
Categorie nel lanciare il messaggio: non consegnare la Città, il Comune
nelle mani del centro destra xenofobo e razzista.
Fra cinque anni faremo una valutazione critica anche severa e sull’operato
di un candidato Sindaco al quale oggi è fondamentale dare fiducia.
Diversamente il rischio sarebbe consegnare la città alla lega di Fabbri e
Lodi.

Assistenza anziani, Peruffo: “Ferrara il distretto più vecchio d’Europa”

Da: Forza Italia Ferrara
Secondo i dati nazionali, l’assistenza domiciliare agli anziani non è adeguata alle reali necessità e registra troppe disomogeneità sociali.
Attualmente, a livello nazionale, sono assistiti a domicilio soltanto 3 over 65 su 100, con 3 milioni di persone affette da disturbi cronici e disabilità che necessitano di cure continuative a domicilio.

A Ferrara le cose non migliorano, essendo il distretto di appartenenza (Centro Nord, comprendente anche Copparo, Tresignana e altri comuni) il più vecchio d’Europa, con un indice di vecchiaia del 277,3 contro il 177 della Regione Emilia Romagna.

Il problema è molto serio perché il Servizio Sanitario non è in grado oggi – e lo sarà ancor meno nell’immediato futuro – di curare queste persone negli ospedali, già oggi in sofferenza, con i Pronto soccorso presi d’assalto, per lo più proprio da anziani.
Nel 2030 si stima che saranno 8 milioni gli anziani con almeno una malattia cronica grave e di questi, 5 milioni saranno disabili.

Nella pratica stiamo continuando a curare i nostri anziani in modo sbagliato, perché ancora gestiamo la cronicità negli ospedali, con costi straordinariamente superiori rispetto a gestioni più virtuose. Per superare questo stallo è necessario un fronte comune tra pubblico e privato nel campo dell’assistenza domiciliare, per consentire alla popolazione anziana di essere assistita con professionalità tra le mura domestiche, vicino ai propri affetti e in continuità con le abitudini di vita.

Il compito della politica non è quello di identificare un unico modello di organizzazione delle cure domiciliari per tutto il territorio nazionale, quanto quello di individuare delle strategie per rafforzare e modernizzare l’assistenza domiciliare quale strumento innovativo di welfare, unica ciambella di salvataggio per il nostro Servizio Sanitario.

La stella cadente

E’ sempre complicato intravedere il momento esatto – perché c’è quel momento, esiste, ma di solito ce ne accorgiamo sempre in ritardo – quando un astro ascendente inverte la rotta. Quando un cavallo vincente si trasforma in un probabile perdente.
Notte di San Lorenzo o meno, non è facile beccare in flagrante la caduta di una stella. Eppure…
A me sembra – e mi prendo tutta la responsabilità di azzardare questo pronostico – che la storia di Matteo Salvini, l’uomo nuovo e grande regista della nuova Lega, sia oggi arrivata a un punto di svolta. Drammatico e inaspettato. Dopo aver raggiunto lo zenit dei consensi, il leader maximo sta forse per imboccare la parabola discendente. Non è ancora il viale del tramonto – il suo partito incasserà dalle urne un cospicuo dividendo elettorale – ma in questi ultimi giorni qualcosa si è spezzato. Il suo bel giocattolo si è rotto. Basta guardare la sua faccia, sempre meno tranquilla, i suoi occhi inquieti, le sue parole sempre più secche, per capire come la sua capacità animale di parlare e interpretare il ventre molle del popolo italiano sia venuta meno. Le contestazioni di piazza, gli striscioni pieni di ironia, l’onda negativa che monta sui suoi amati social sono una plastica conferma di un incipiente declino.

Che è successo? Per non perdermi in ragionamenti tra il politico e il sociologico, ho girato la domanda a un vecchio amico, contadino di professione da più di cinquant’anni, ricevendone una risposta disarmante, tanto semplice quanto saggia: “Prima io lo ascoltavo, ma adesso ha proprio esagerato”.
Matteo Salvini, prima di andare al governo, e anche dopo, ha scelto di puntare tutto su un ambo secco, su due soli numeri della roulette mediatica. Sull’Europa ladrona e sulla sicurezza. L’Europa, la sua moneta e i suoi burocrati, affamavano l’Italia. I profughi, gli immigrati, gli zingari, rubavano il pane agli italiani. “Prima gli italiani” è stato uno slogan che ha fatto breccia in un Paese impoverito dalla crisi e dove l’opposizione politica e sindacale si era liquefatta. Gli italiani avevano mal di pancia, e quella pancia vuota, quel diffuso disagio sociale ed economico vedeva nella ricetta Salvini una sorta di riscatto.
La battaglia contro i ‘poteri forti’ sembrava funzionare: anche quando la Lega, andando al governo, era diventata essa stessa un potere forte. E funzionava anche ‘la linea del Piave’, l’esibizione della fermezza e dei suoi simboli: i porti chiusi e la ruspa sui campi nomadi. Si moltiplicavano i capri espiatori e i traditori della patria: le ong diventavano, prima complici degli scafisti, poi scafisti esse stesse. Così il sindaco Lucano andava perseguito. Così anche la magistratura diventava complice del complotto contro Matteo Salvini: lui, unico paladino della autarchica sicurezza.

Da qui l’escalation. Quando anche anche l’Onu si è permessa di criticare il suo Decreto in-Sicurezza, Matteo Salvini ha sbeffeggiato l’Onu. E quando Papa Francesco ha ripetuto i suoi appelli all’accoglienza, anche per lui ha usato parole sprezzanti.
Ma Salvini vuole, deve alzare il tiro. Quando qualche giorno fa, nel grande comizio-flop di Milano cui aveva invitato i leader populisti e xenofobi di tutta Europa, ha baciato la statuetta della Madonna in una sorta di casareccio Gott mit uns, la stella di Salvini ha fatto un vero e proprio capitombolo. Tutto il mondo cattolico, nelle sue mille voci, lo ha attaccato duramente per aver usato per bassi scopi elettoralistici un simbolo sacro. E sono piovute le critiche: dal Segretario di Stato del Vaticano Parolin, a ‘Famiglia Cristiana’, a ‘Civiltà Cattolica’. E naturalmente il quotidiano ‘Avvenire’, insieme a tutti gli altri organi di stampa.

Ha proprio ragione il mio amico contadino: Salvini ha esagerato.
Non so se l’abbia fatto senza accorgersene, preso dalla foga del suo credo propagandistico. O, al contrario, perché si sia accorto lui stesso che il vento stava cambiando – che le pance incominciavano a collegarsi ai cervelli – e abbia deciso quello che fanno tutti i giocatori incalliti che, dopo una lunga striscia vincente, incominciano inesorabilmente a perdere, puntata su puntata: e allora non riescono a far altro che alzare la posta, all’infinito. O la va o la spacca.
Il 26 maggio Matteo Salvini uscirà probabilmente vittorioso. Ma non abbastanza. Non come pensava e sperava. Perché per lui l’ombra del declino sarà già arrivata. Non per questo sarà meno pericoloso. Chi ha paura di perdere tutto, di solito non si ritira. Anzi, può scegliere di battere una via diversa, una strada che non ha più nulla a che fare con la democrazia.

In copertina: illustrazione di Carlo Tassi

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