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Mese: Gennaio 2019

Paolo Rossi al De Micheli è Il Re Anarchico e I Fuorilegge di Versailles

Da: Comune di Copparo Servizio Comunicazione

Riprende la Stagione di Prosa con il gradito ritorno a Copparo di Paolo Rossi che questa sera (venerdì 11 gennaio) alle ore 21 porta sul palco “Il Re anarchico e i fuorilegge di Versailles”, commedia scritta e diretta dallo stesso Paolo Rossi. Con lui Renato Avallone, Marianna Folli, Marco Ripoldi, Chiara Tomei e con Francesca Astrei, Caterina Gabanella; musiche eseguite dal vivo Emanuele Dell’Aquila e Alex Orciari.
Paolo Rossi ci immerge nella Versailles del 17 febbraio del 2020 dove sono in vigore le regole del Re anarchico sul teatro:
1) È proibito raccontare in qualsiasi forma una storia se non la si è vissuta più o meno direttamente
2) È doveroso per il commediante essere anche improvvisatore
3) Il testo è la corda sospesa nel nulla, ma lui ama il vuoto e non cerca l’equilibrio ma l’inciampo
4) Vada come vada, per il teatrante la vita è stare sul palco, tutto il resto è solo una replica della stessa noiosa comicità
P.S. Ci sarebbero altre 44 regole, ma in questo foglietto non ci stavano…
Paolo Rossi, il più imprevedibile e incisivo degli attori comici italiani, qui presente non solo nella veste di autore, ma anche di regista e interprete, prosegue il lungo viaggio attorno al pianeta Moliere, con Il re anarchico e i fuorilegge di Versailles – Quinta stagione completa. Il re anarchico e i fuorilegge di Versailles è il racconto di un sogno, attraverso cui la compagnia arriva finalmente a destinazione, è un varietà onirico di diversi numeri e di diversi livelli di espressioni artistiche, che spaziano dalla prosa alla musica. Ancora una volta si incrociano con le visioni del tempo presente la storia del conflitto tra il potere e i fuorilegge, intesi come coloro che vivono ai margini della strada e non hanno voce, il bilico tra la scena e la vita, tra il teatro e il potere. Uno spettacolo di teatro, sogno, speranza, parola, musica e… risate.
Paolo Rossi ricorda che lo spettacolo non è assolutamente nè la ripresa di “Stasera si recita Moliere”, nè tantomeno della “Recita di Versailles”, ma la puntata successiva, l’ultima che continua la serie e la prima stagione completa su Moliere a riprova che la serialità l’ha inventata Shakespeare e non Netflix.
Lo spettacolo è un varietà onirico, patafisico, metafisico, direi meglio, surreale ma a tempo inverso. La trama dovrebbe restare quella di una compagnia teatrale italiana che deve raggiungere Versailles, inteso come luogo simbolico e terra di fuorilegge. I tempi, pur parlando dell’oggi, non sono i nostri e quindi non è teatro di cronaca né di memoria, bensì un teatro che immagina il passato per ricordarsi il futuro che ci aspetta. Lo stile è quello dello spettacolo sempre in prova di una “banda” di attori ben cosciente che fuori dal teatro ormai tutti recitano meglio di loro. Nel titolo, il re anarchico non è il cattivo maestro che insegna il disordine ma colui che conosce e sa governare le regole del caos.
Biglietteria 0532 864580.

Balletto di Milano, la seduzione arriva sulle punte

Da: Balletto di Milano

Arriva a Ferrara dopo aver conquistato migliaia di spettatori nel mondo. La vie en rose … Bolero è una serata di danza davvero speciale, nell’interpretazione di una delle maggiori compagnie italiane: il Balletto di Milano, che torna al Teatro Nuovo il 1° febbraio dopo il successo dello scorso anno con Romeo e Giulietta.
Balletto simbolo del Balletto di Milano, La vie en rose è stato creato nel 2010 per essere dedicato, anche se arricchito da brani di altri famosi interpreti della canzone francese, a Charles Aznavour.
Canzoni indimenticabili come La Bohème, Toutes les visage de l’amour, Les comédiens, Hier encore, Sur la table sul palcoscenico diventano storie, in una straordinaria versione danzata che stupisce, diverte, emoziona… Dans tes bras chiude la prima parte e, con il suo sottofondo musicale inconfondibile fa da preludio al Bolero di Ravel. Il celeberrimo brano, il cui ritmo ossessivo celebra la seduzione, va in scena in una versione coreografica di straordinario impatto. Corpi sinuosi prendono vita e intrecciano una danza che trascina nel crescendo musicale fino al sorprendente finale.

BALLETTO DI MILANO in LA VIE EN ROSE… BOLERO
musiche di M. Ravel e autori vari – coreografie Adriana Mortelliti
TEATRO NUOVO DI FERRARA
venerdì 1° febbraio ore 21
biglietteria online: www.vivaticket.it – www.ticketone.it
www.ballettodimilano.com

Indifferenza, maschera senza pietà

L’indifferenza è diventata uno dei volti umani più diffusi, una brutta maschera imperturbabile, fredda, distaccata, indecifrabile, indossata ormai con naturalezza e a volte inconsapevolezza, a smentire tutto ciò che servirebbe a creare relazioni umane sostenibili, giuste e costruttive. E’ uno stato che annulla, azzera, elimina, nasconde profondamente emozioni, sentimenti, neutralizzando e paralizzando le risorse valoriali che abbiamo in noi, ferendo ed emarginando chi ci sta davanti, creando più sofferenza di quanta ne possa talvolta provocare qualsiasi altra reazione attiva. L’indifferenza ha in sè un carico di aggressività che sa dove colpire e mira all’annientamento dell’altro, negandogli l’esistenza e il valore umano.

E’ difficile credere nell’atteggiamento di totale indifferenza di un essere umano che respinge e tacita qualsiasi propensione emotiva nei confronti di un altro, eppure fatti e avvenimenti che ci giungono quotidianamente ci riportano e ci forniscono triste conferma del livello di insensibilità, noncuranza e distanza tra appartenenti al genere umano, per quanto diversi nelle loro peculiarità. A volte scatta un primitivo meccanismo di autodifesa al quale ci si aggrappa per allontanare ‘l’altro’, vissuto come ‘pericoloso estraneo’, svilendo intelligenza e anni di evoluzione; in altre circostanze l’indifferenza diventa la risposta all’esasperazione e prende il posto di qualsiasi altra reazione che esaurirebbe ogni nostra energia. Resta il fatto, sempre e comunque, che l’indifferenza costituisce una delle peggiori facce di un’umanità in difficoltà, disorientata davanti a cambiamenti epocali, piegata da eventi che spesso sfuggono a comprensione e controllo, diffidente, incattivita, impoverita e depauperata del patrimonio di valori e sentimenti che l’hanno sorretta in epoche passate e che ora sembrano in zona d’ombra.

L’indifferenza è l’ottavo vizio capitale che affossa ogni speranza e aggredisce ogni aspetto pubblico e privato delle nostre esistenze, da qualsiasi angolazione la si consideri, impedendoci di essere semplicemente umani. Antonio Gramsci sosteneva: “L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Vivo, sono partigiano!” Liliana Sagre, senatrice a vita, sopravvissuta ad Auschwitz, in una dichiarazione Ansa ha dichiarato: “Il razzismo e l’antisemitismo non sono mai sopiti. Oggi il razzismo è tornato fuori così come l’indifferenza generale, uguale oggi come allora, quando i senza nome eravamo noi ebrei. Oggi percepisco la stessa indifferenza per quelle centinaia di migranti che muoiono nel Mediterraneo”. E Papa Francesco, nell’udienza del 17 ottobre scorso, ha sottolineato: “Per annientare un uomo basta ignorarlo. L’indifferenza uccide. Ogni volta che esprimiamo disinteresse per la vita altrui, ogni volta che non amiamo, in fondo disprezziamo la vita”.
Quando si parla di indifferenza è facile confondere il termine con ‘tolleranza’ e strumentalizzarne il senso per fornire giustificazioni alle implicazioni negative, ignorando volutamente che esiste una netta differenza fra lo svuotamento emotivo indotto dall’indifferenza e l’intenzionalità contenuta nell’atteggiamento tollerante. Un monito comune viene da ciò che Martin Luther King e Albert Einstein sottolineavano. Il primo sosteneva che “la nostra vita comincia a finire il giorno che diventiamo silenziosi sulle cose che contano”; il secondo scrive che “il mondo non è minacciato dalle persone che fanno il male, ma da quelle che lo tollerano”.

Il tema dell’indifferenza viene trattato magistralmente nel romanzo d’esordio di Alberto MoraviaGli indifferenti’ del 1929. Uno spaccato narrativo che si svolge nell’arco di 48 ore e racconta della famiglia Ardengo, composta dalla madre Mariagrazia e dai figli Carla e Michele. Una miriade di altri personaggi che entrano ed escono dalle vicende, rafforzando o svilendo la vita dei personaggi principali, rappresentano con il loro ambiente borghese alla deriva, l’indifferenza come degradazione dell’uomo che, rassegnato e sconfitto, rinuncia a vivere. Inerzia morale, squallidi compromessi, noia che impedisce slanci e stimoli, passività esistenziale, superficialità verso i valori più veri e profondi insiti nell’essere umano, misere bassezze, sono i segnali forti del declino ineluttabile e senza appello. Un film cult degli anni Settanta, ‘I cannibali’ di Liliana Cavani, costituisce una delle icone dell’indifferenza rappresentata sul grande schermo. Liberamente ispirato all’Antigone di Sofocle, è ambientato in un futuro distopico in cui si può riconoscere senza sforzo la nostra epoca. In un regime totalitario, le strade di una grande città sono ricoperte dei cadaveri dei ribelli. La gente passa accanto ai poveri corpi senza degnarli di uno sguardo, transitando frettolosa e assente. Un’indifferenza indotta dal regime che ha posto il veto di rimuovere i dissidenti, a cui la gente si è assuefatta in fretta. Antigone vuole seppellire il fratello, contro il parere della famiglia e, aiutata da un misterioso straniero, nel tentativo di rimuovere il corpo, viene arrestata, torturata e uccisa dalla polizia insieme a chi l’ha affiancata. Diventeranno simbolo per molti giovani che, su loro esempio, recupereranno i cadaveri e li seppelliranno. Siamo in una grande città, ma l’indifferenza è un veleno trasversale che può raggiungere anche le periferie dove, comunque, esiste ancora una sottile rete di rapporti e relazioni ancora (fino quando?) a misura d’uomo, un venirsi incontro nonostante tutto, uno slancio che nel bisogno fa leva su sani sentimenti di reciproco aiuto, sostegno e comprensione.
La pena che i buoni devono scontare per l’indifferenza alle cose pubbliche è quella di essere governati dai malvagi”, scriveva Socrate, e lo scotto è davvero pesante.

BORDO PAGINA
La Luna con gli occhi a mandorla

2019: l’anno nuovo vola già nello spazio, sulla Luna con un evento di importanza epocale. Dopo già due ‘missioni felici’ allunate negli anni scorsi, la Cina (Progetto Chang’e) conquista nuovamente il nostro satellite, concretizzando in certo senso per la prima volta il già leggendario volo musicale dei Pink Floyd, ‘The Dark Side of The Moon’. La missione cinese Chang’e 4 è allunata, infatti, e per la prima volta in assoluto nella faccia eternamente nascosta “dark” della Luna fantastica dell’Ariosto e delle storiche imprese del progetto americano Apollo (poco importa se ancora dei matti parlano di Fiction nel 2018!).

La Cina entra a pieno diritto nel futuro dell’era spaziale e infatti già si parla di una clamorosa inedita base lunare (Chang’e 5 nel corrente 2019?) persino pare imminente battendo sui tempi le pur analoghe basi annunciate da tempo, americane e russe.
E’ nata ancor di più certa geopolitica spaziale, ora, tuttavia nessun omaggio a qualsivoglia complottismo o idealismo ipocrita: il Potere, eventualmente anche bellico, piaccia o meno, fa parte della natura umana e già sulla Terra il Pacifismo o l’Anarchismo astratti generano sempre in realtà più rischi che svolte paradisiache per l’umanità, dipende sempre da quale Potere?

Semmai alcune considerazioni: da tempo l’era spaziale è ancora in boccio per il futuro con prospettive rivoluzionarie, tra la scoperta degli esopianeti e la nascente space economy, officine orbitali e turismo civile inclusi, si veds il genio di Ellon Musk e altri. L’Italia stessa, sembra a volte incredibile, visto certo eterno passatismo nazionale, e all’avanguardia. Tre giovani scienziate italiane protagoniste anche per l’ultima impresa della Nasa, con la sonda New Horizons, dopo dodici anni giunta a fotografare ai confini del sistema solare, l’asteroide Pupazzo di Neve, Ultima Thule.
In generale sempre protagonista l’Agenzia Spaziale Italiana (polemiche a parte con il caso Battiston ancora recente) non solo in Europa, infatti: e sempre dall’Italia in emersione il gruppo futuribile di Adriano Autino, anche a Houston a fine anno, di Space Renaissance, con numerosi rami internazionali. Oltre ad altre news futuribili nel settore spaziale d’altri gruppi futuristici sempre più in primo piano, per non parlare di già celebri astronauti italiani, la Cristoforetti e altri.

Tornando alla Cina, già nel settore con diverse imprese, sorprende ancora una volta di più la rigenerazione postcomunista di questa antica e gloriosa civiltà, caratterizata da vertici spirituali storici, Confucio, Lao Tze ecc.
Da diverso tempo nuova superpotenza mondiale economica anche con le tecnologie elettroniche di massa: ora piaccia o meno, nell’ancora paradosso di una immensa nazione ufficialmente sempre comunista, la bandiera anche di Piazza Tienanmen sventola sulla Luna.
E certo the dark side of the moon e la storia spirituale della Cina, in tale paradossologia storica, sono rivelatori. La via Cinese allo Spazio segnala memi “Umanistici” del XXI secolo, e ancor di più: solo matti vetero materialistici da pochi neuroni…, non captano, come prevedevano scienziati visionari e scrittori di fantascienza come Asimov, Clarke e Bardbury (oltre ovviamente a Kubrick) certo sublime siderale, persino, in certo senso, codificato nel DNA, e energia inesauribile per il vero progresso dell’umanità.

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I primi risultati del sondaggio ex Cercom a Comacchio

Da: Ufficio Stampa – Ascom Ferrara

Escono i primi dati sul sondaggio promosso da Ascom Confcommercio a Comacchio sul futuro dell’ex Cercom. L’iniziativa era stata lanciata il 12 dicembre scorso sulla base associativa della sede costiera contattata via mail e telefonicamente da Ascom.
Tre erano i quesiti: il primo era “Ritieni che la riqualificazione area ex Cercom sia utile ?”; la seconda domande era: “Pensi che il futuro insediamento possa comportare rischi sul piano ambientale e della salute (ad esempio congestione traffico…); ed infine “Consideri che un rischio ambientale (anche moderato) possa impattare negativamente sulla cartolina della nostra Costa, del Delta ed in generale sul nostro Turismo ?”
Dal primo lotto (per l’esattezza al 9 gennaio sono 135 le imprese intervistate) risulta chiara la tendenza che sia necessario intervenire – in via di principio generale – sulla riqualificazione dell’area in oggetto: in questo senso si esprime il 63 % degli intervistati.
Quando però si entra in specifico sulle preoccupazioni future generate dal progetto – al centro di vibrate polemiche in questi mesi – si evidenziano perplessità e dubbi. La percentuale di chi ritiene possa esservi un rischio ambientale e per la salute sale al 73%.
Dato che si conferma nell’ultima domanda dove la quota di chi teme contraccolpi negativi sul piano dell’immagine turistica rimane stabile al 73%.

“Insomma la linea di tendenza nei nostri associati – riassume il direttore di Ascom Ferrara, Davide Urban – stante queste prime indicazioni sono abbastanza evidenti: il progetto ipotizzato dall’amministrazione comunale non convince i nostri imprenditori intervistati, almeno questo primo lotto, temono in particolare negative ripercussioni sul piano ambientale, della salute e turistico, insomma sulla nostra cartolina d’immagine (e non solo). Sono indicazioni, sulle quali riteniamo ci si debba confrontare con serenità ma con grande attenzione. Siamo contrari a qualsiasi ipotesi o progetto calato dall’alto e che già suscita preoccupazioni nella nostra base associativa”

Fabbri, Cestari, Tomasi (LEGA): “RIMBORSI Agli Azzerati Carife: Grande Successo Della Lega Al Governo Dopo Anni Di Battaglie A Fianco Delle Associazioni”

Da: Ufficio Stampa Lega Nord Emilia Romagna

“Gli Azzerati hanno ragione: purtroppo per i ferraresi nel 2015 al governo non c’era la Lega altrimenti, per Carife, molto probabilmente, le cose sarebbero andate in modo diverso e i risparmiatori sarebbero stati tutelati come sta succedendo oggi con Carige. In ogni caso i rimborsi per i cittadini vittime del crac Carife e del Salvabanche ci sono e verranno erogati per sanare, almeno in parte, i gravissimi danni causati dal Pd. Questo è un nostro grande risultato ottenuto dopo tre anni di battaglie a fianco dei ferraresisu tutto il territorio e a breve incontreremo i cittadini per spiegare come, con semplicità, potranno ottenere quello che è loro dovuto dopo tre anni di battaglie della Lega su tutto il territorio”.

Alan Fabbri, capogruppo Lega Nord in Regione Emilia Romagna, insieme ai deputati Emanuele Cestari e Maura Tomasi, commenta i risultati confermati dalla Manovra di governo per il rimborso dei risparmiatori truffati.

“Per la prima volta vengono riconosciuti seriamente i diritti degli azionisti che verranno rimborsati con un acconto del 30% della cifra inizialmente investita, mentre gli obbligazionisti passano dall’80% al 95% nella quota dei rimborsi”, si tratta di un “risultato storico per il nostro territorio e per le famiglie che tanto a lungo hanno subito le politiche della sinistra sentendosi oltretutto chiamare speculatori daMarattin e da tutto il Pd ferrarese, mentre chiedevano giustizia”, aggiunge il capogruppo.”Ora che i risultati concreti sono arrivati desidero ringraziare tutte le associazioni del territorio che hanno combattuto questa battaglia per tre lunghissimi anni e alle quali abbiamo sempre dato il nostro più solido appoggio”.

Per Cestari e Tomasi “i rimborsi ai risparmiatori traditi erano un atto dovuto che finalmente la Lega al governo ha reso concreto e acopertura dei rimborsi abbiamo stanziato un budget di 1,6 miliardi in tre anni” e “non abbiamo dimenticato anche chi ha pagato più degli altri questa sciagura economica e coloro che hanno un ISEE inferiore ai 35000 euro troveranno una corsia preferenziale nelle procedure di rimborso che saranno definite dal MEF”.

Sull’argomento interviene anche Enrico Scarazzati presidente della Lega Consumatori di Ferrara: “Andiamo avanti con positività e determinazione, quello che è stato raggiunto è un risultato importante e ora si tratta di attendere i decreti attuativi e avviare le procedure per ottenere i rimborsi”, spiega Scarazzati. “La nostra associazione insieme a tutto in nostro staff di tecnici sarà di supporto ai cittadini per dare tutti i chiarimenti necessari e seguirli passo passo nelle procedure”, aggiunge il presidente. E conclude: “Ai nostri associati invieremo una comunicazione specifica, ma la nostra disponibilità è a 360 gradi, siamo aperti a sostenere con competenza i procedimenti di tutte le vittime del crac, azionisti e obbligazionisti”.

La stagione di Ferrara Off riprende con un doppio appuntamento

Da: Associazione culturale Ferrara Off

Dopo la pausa natalizia, riprendono le attività culturali del Teatro Ferrara Off (Viale Alfonso I d’Este 13) con lo spettacolo ‘SIGNORINA, lei è un maschio o una femmina?’ di Gloria Giacopini e Giulietta Vacis, in scena sabato 12 gennaio alle 21.00. Un monologo ironico e divertente per riflettere sulle tematiche legate alla violenza di genere. “Essere donna non è facile – dice Gloria Giacopini, interprete dello spettacolo – specialmente quando non se ne accorge nessuno, che sei una donna. Ecco come inizia lo spettacolo. Se da bambina ti insegnano che ti deve piacere il rosa perché sei una femmina, ma a te piace terribilmente il blu, cosa succede? E se ti avevano detto che le femmine hanno la voce fatata e tu quando parli sembri il Gabibbo, cosa significa? Il mondo sembra andare in tilt e di conseguenza anche tu finisci per non riconoscerti più. Ecco che una sottile, spesso irriconoscibile violenza si insinua già tra i banchi di scuola dell’asilo, dove l’accidentale dimenticanza del grembiulino rosa può bastare a mettere in crisi un’intera identità. Non sarà che tutte queste classificazioni ci fanno dimenticare gli individui che siamo, riducendo la visuale sul concetto di identità?” Con vivacità e ironia lo spettacolo cerca di trovare una risposta a queste domande.
Domenica 13 gennaio alle 17.30 invece, torna a Ferrara Off Giacomo Cossio che, in occasione della mostra ‘Courbet e la natura’ appena conclusasi presso Palazzo dei Diamanti, dedica questo quarto e ultimo incontro con il pubblico a Jannis Kounellis e alla profonda influenza che i lavori di Courbet hanno avuto sulle opere di questo artista. Nel lavoro di Kounellis c’è qualcosa di epico ma anche di profondamente concreto e realista come negli autoritratti di Courbet, così pieni di chiaroscuri e di inquieta realtà. L’appuntamento, con ingresso a offerta libera, è patrocinato da Ferrara Arte.
L’ingresso allo spettacolo ‘SIGNORINA, lei è un maschio o una femmina?’ è di 10 € per i soci Ferrara Off, 6 € studenti Unife, 8 € soci under30, 5 € soci under18, 12 € non soci (inclusa tessera associativa 2018/19). È consigliata la prenotazione. Maggiori informazioni su www.ferraraoff.it o chiamando il numero 333.6282360.

Il Liceo Artistico “Dosso Dossi” apre le porte ai futuri artisti

Da: Liceo Artistico Dosso Dossi

Visite guidate in aule e laboratori per conoscere l’offerta formativa del Liceo
Il liceo Artistico “Dosso Dossi” apre le porte. La sede di via Bersaglieri del Po 25b, dopo la pausa natalizia e in prossimità della chiusura delle iscrizioni, riprende l’attività di orientamento durante il prossimo fine settimana: sabato 12 gennaio dalle 15.00 alle 17.30 e domenica 13 gennaio dalle 10.00 alle 12.00
Durante le aperture gli ospiti potranno visitare i locali della scuola accompagnati da insegnanti e studenti e partecipare alle attività di presentazione della scuola offerte agli alunni delle classi terze medie e alle loro famiglie, interessati a conoscere le proposte formative in modo diretto ed approfondito.
I docenti accoglieranno gli ospiti per esporre le varie attività che si svolgono nel liceo, rispondere alle domande dei futuri alunni e dei loro genitori, fornire materiale informativo ed illustrativo ed accompagnarli nella sala espositiva che raccoglie e racconta alcuni dei più interessanti lavori artistici degli studenti.
La visita alla scuola si articolerà in una passeggiata tra gli spazi dell’antico palazzo storico “Ca’ di Dio” San Cristoforo dei Bastardini che si caratterizzano per la presenza di laboratori nei quali lo studente sviluppa la propria capacità progettuale ma anche aule, spazi aperti di condivisione allo studio e un’importante biblioteca in rete aderente al sistema Opac.
Per ulteriori informazioni e per scoprire le ulteriori proposte progettuali e attività didattiche/formative del Liceo Artistico, è possibile consultare il sito web della scuola: www.aleottidosso.gov.it

Adesione alla convenzione promossa dal Tribunale di Ferrara per lo svolgimento di Lpu

Da:Comune di Comacchio – Segreteria Generale

A partire dalla fine del 2018, anche il Comune di Comacchio ha aderito alla convenzione promossa dal tribunale di Ferrara sui “lavori di pubblica utilità”, che prevede lo svolgimento di un’attività concordata quale condanna sostitutiva della pena comminata per i seguenti reati previsti dal Codice della Strada: Art. n.186 “guida sotto l’influenza dell’alcool” e Art. n.187 “guida in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti”.

Il LPU (lavoro di pubblica utilità) consiste nella prestazione di un’attività non retribuita a favore della collettività da svolgere presso lo Stato, le regioni, le province, i comuni o presso enti e organizzazioni di assistenza sociale o volontariato, per maggiori informazioni è possibile contattare il Servizio Personale del Comune di Comacchio.

Impiantistica sportiva: finanziato il progetto dalla Regione Emilia-Romagna per 280 mila €

Da:Comune di Copparo Servizio Comunicazione

Finanziato il progetto dello Stadio Decimo Preziosa, in arrivo i fondi dalla Regione. «Siamo felicissimi – interviene Martina Berneschi, vicesindaco e assessora allo Sport – questo finanziamento della Regione Emilia-Romagna, pari a 280 mila € ci permette di realizzare un progetto che di euro ne vale complessivamente 400 mila e che prevede la distesa del nuovo materiale per la pista di atletica, che – prosegue Berneschi – è una delle poche piste di atletica presenti sul territorio provinciale. Il progetto prevede anche il completo rifacimento dell’illuminazione dello stadio, con la sostituzione delle attuali lampade con corpi illuminanti a tecnologia led, che offrono una qualità di luce ottimale e soprattutto permettono un risparmio energetico. A proposito di risparmio energetico – conclude Martina Berneschi – saranno effettuati lavori di efficientamento degli spogliatoi e l’abbattimento di barriere architettoniche per utenti con disabilità».
L’impegno della Regione in materia di impiantistica sportiva interessa 39 Comuni, la provincia di Ferrara è interessata per 5 Comuni fra cui Copparo.
Mettere a disposizione una impiantistica sportiva qualificata è il modo migliore per garantire a tutti il diritto di fare sport ma soprattutto quello di prendersi cura della salute delle persone.

Si allarga la maxioperazione di rinnovamento del patrimonio sportivo: dalla Regione altri 8,6 milioni di euro per l’impiantistica.

Da: Regione Emilia-Romagna

Lo stanziamento complessivo si aggiunge ai 30 milioni già erogati e permette di scorrere la graduatoria dei progetti presentati dai Comuni con il bando regionale del 2018. In totale, gli interventi finanziati salgono a 136 e riguardano l’intero territorio. Nel ferrarese fondi per Voghiera, Copparo, Vigarano Mainarda, Codigoro e Fiscaglia. Il sottosegretario Manghi: “Garantito il finanziamento a quasi l’80% dei progetti ammessi al contributo, un grande risultato”. Rimane forte l’impegno per l o sport nel 2019: 2,7 milioni per la pratica sportiva e motoria e 4,4 per i grandi eventi, dal Giro d’Italia ai Campionati europei di calcio under 21. In totale, 15,7 milioni

Bologna – Si allarga la maxioperazione di rinnovamento e ristrutturazione del patrimonio sportivo dell’Emilia-Romagna avviata dalla Regione nel 2018. La Giunta guidata dal presidente Stefano Bonaccini ha infatti stanziato altri 8,6 milioni di euro, inseriti nel bilancio 2019 e pluriennale 2019-2021, permettendo così la realizzazione ulteriori 39 progetti di ampliamento, miglioramento o realizzazione di nuove strutture nei territori, dedicate a tutte le discipline e all’attività motoria in generale: campi da gioco, palazzetti, spazi polivalenti, piscine, palestre, scolastiche e non.

Le risorse si aggiungono ai 30 milioni di euro che nel luglio scorso avevano permesso all’esecutivo regionale di finanziare già 97 progetti attraverso il bando a cui i Comuni avevano partecipato in massa. Con i fondi aggiuntivi, già stanziati e quindi già disponibili, è stato possibile scorrere ulteriormente la graduatoria del bando, portando a 136 i progetti sostenuti dalla Regione, per interventi in altrettanti Comuni in tutte le province, da Piacenza a Rimini. Il contributo regionale copre il 50% della spesa ammissibile ma per i Comuni rientranti nelle zone montane e nelle aree interne arriva al 70%.

Provincia di Ferrara – 710 mila euro per 5 progetti.

Gli interventi riguardano: il Comune di Voghiera, con un contributo di oltre 55 mila euro per l’adeguamento degli spogliatoi del campo sportivo di calcio Gualdo-Ducentola (costo complessivo dell’intervento 120 mila euro); il Comune di Copparo con un intervento di 280 mila euro per la manutenzione straordinaria ed efficientamento energetico dello Stadio comunale D. Preziosa, impianto sportivo per la pratica dell’atletica leggera e del calcio (intervento complessivo di 400 mila euro); il Comune di Vigarano Mainarda con 60 mila euro per la qualificazione e miglioramento dell’impianto sportivo di via Ariosto (costo complessivo 120 mila euro); il Comune di Codigoro a cui sono assegnati 150 mila euro per la riqualificazione energetica, impiantistica ed opere di ristrutturazione della piscina comunale (totale dei lavori 300 mila euro);il Comune di Fiscaglia a cui vanno 165 mila euro per i lavori di riqualificazione centro sportivo comunale della località Massa Fiscaglia (costo complessivo 331 mila euro).

“Dopo pochi mesi- afferma il presidente Bonaccini, che ha la delega allo Sport-rispettiamo l’impegno che avevamo preso di fronte alla grande partecipazione dei territori, quello cioè di aumentare le risorse disponibili per poter sostenere ancor più progetti dei Comuni. L’operazione, di portata già straordinaria e forse unica nel suo genere a livello nazionale, diventa ora ancor più importante e attiverà un investimento complessivo ben superiore ai 100 milioni di euro. Aggiungiamo quasi altri 9 milioni di euro perché crediamo che mettere a disposizione una impiantistica sportiva nuova o riqualificata per gli emiliano-romagnoli, dai bambini e i ragazzi agli adulti e agli anziani, sia il modo migliore per garantire loro il diritto di fare sport, attività motoria, esercizio fisico. Di dare ancor più fiducia e sostegno a un mondo fatto di associazioni, società sportive e tantissimi volontari, nel quale- chiude il presidente della Regione- possono essere rafforzati i valori dello stare insieme e il fare comunità”.

“I fondi stanziati nel triennio 2019-2021 – precisa il sottosegretario alla Presidenza della Giunta, Giammaria Manghi- permetteranno in particolare di erogare il contributo regionale a tutti i progetti che hanno raggiunto almeno i 40 punti di valutazione. Arriveremo così a finanziare 136 progetti sui 175 che sono in graduatoria, circa il 78% dei progetti in graduatoria: quasi 8 su 10, un risultato veramente importante, per una Regione che ha fatto dello sport, a partire da quello di base, una priorità vera, con investimenti inediti per quantità, cui aggiungere la qualità dei progetti e il lavoro di squadra svolto insieme ai territori, di grande efficacia”.

Presenti all’incontro anche i sindaci di Berceto (Pr) Luigi Lucchi e di Castel Novo ne’ Monti (Re) Enrico Bini e l’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Novafeltria (Rn), Fabio Pandolfi, che hanno ringraziato la Regione per i contributi ricevuti che offrono l’opportunità di qualificare l’impiantistica sportiva e consentono di realizzare eventi per rilanciare il territorio.

Nel corso del 2019 la Regione sarà impegnata nel rafforzare la collaborazione con le scuole, con le federazioni, le società, gli operatori e gli enti locali.

Dal presidente Bonaccini arriva anche la notizia della conferma quest’anno dei fondi per i bandi a sostegno delle manifestazioni sportive e dei progetti di sensibilizzazione alla pratica motoria e sportiva, con uno stanziamento di 2,7 milioni di euro.

2019, anno di grandi eventi sportivi

Il 2019 sarà un anno importante anche per la promozione dei grandi eventi, che sono anche strumenti strategici di valorizzazione dei territori e di attrazione turistica e per i quali il bilancio regionale prevede uno stanziamento di 4,4 milioni di euro. Tra questi spiccano: il Giro d’Italia, con la grande partenza da Bologna e le cinque tappe previste regione che interesseranno Bologna, Riccione, Ravenna, Modena e Carpi, oltre a San Marino; il Campionato Europeo di Calcio Under 21, con le partite che si giocheranno a Reggio Emilia, Bologna, Cesena e nella Repubblica del Titano; le final four del Campionato Primavera di calcio (Reggio Emilia); il campionato italiano di ciclismo (Appennino Parmense); la Beach volley World League (Cervia-Pinarella) e l’Iron Man (Cervia).

“Iniziative che rappresentano straordinarie opportunità per arrivare a centinaia di migliaia di persone e di sportivi- conclude il presidente Bonaccini- ma anche per far conoscere i nostri splendidi territori, portando valore aggiunto all’economia regionale attraverso un settore, quello turistico, che sta registrando una crescita record ormai da tre anni. Ma anche appuntamenti suggestivi attraverso i quali raccontare le nostre eccellenze, facendolo con lo sport, in discipline in cui l’Emilia-Romagna ha regalato agli appassionati italiani e di tutto il mondo così tante squadre e campioni leggendari”

biblioteca-ariostea

Inesauribile Melencolia. Chiavi e ricchezza del capolavoro düreriano

Da: Segreteria di direzione Isr / Biblioteca di studi rinascimentali

lunedì 14 gennaio 2019 ore 17

Biblioteca Ariostea Via delle Scienze, 17 Ferrara
Sala Agnelli
Presentazione del libro di Elena Filippi

Marsilio, 2018
Dialogano con l’Autrice Marco Bertozzi, Alberto Giorgio Cassani
L’opera più enigmatica di Dürer non ha smesso di ispirare e provocare artisti, intellettuali, osservatori attenti. Questo studio ci guida a cogliere in essa un motivo filosofico mai esplorato prima: la figura principale non è Melancholia, come vuole la lettura consueta, né Geometria (Panofsky), né Astronomia (Schuster), bensì Philosophia. Nata in Grecia dallo stupore melanconico, cresciuta in ambito cristiano, è approdata al nord grazie a una translatio della cultura umanistica promossa da Massimiliano I d’Asburgo, il più potente fra i committenti di Dürer e primo sovrano europeo a puntare decisamente sul potere mediatico delle immagini. L’autrice offre un’indagine esaustiva e originale sull’incisione più famosa del mondo riconosciuta dalla critica come «l’immagine delle immagini».
A cura dell’Istituto di Studi Rinascimentali e dei Musei di Arte Antica di Ferrara, in collaborazione con Ferrara Arte.

Calvano: “Altri 710mila euro per l’impiantistica sportiva ferrarese. Finanziati i progetti di Copparo, Voghiera, Vigarano Mainarda, Codigoro e Fiscaglia”

Da: Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico

Prosegue l’impegno della Regione Emilia-Romagna sullo sport. Sono in arrivo altri 8,6 milioni per l’impiantistica, che si aggiungono ai 30 milioni già impegnati nel 2018.

«Complessivamente, il bando attivato nel 2018 permetterà interventi in 136 Comuni da Piacenza a Rimini – spiega il consigliere regionale Paolo Calvano –. I nuovi progetti finanziati saranno 39 e 5 riguarderanno il ferrarese. I fondi sono iscritti al bilancio 2019 e al pluriennale 2019-2021. A Ferrara, tra i progetti già finanziati e quelli che saranno finanziati arriveranno in totale 3.046.550 euro. Con le nuove risorse sarà possibile allargare il numero dei progetti ammessi a contributo. Nei mesi scorsi erano stati confermati quelli che riguardavano la riqualificazione della cittadella dello sport a Ferrara, la ristrutturazione della piscina comunale del centro sportivo “Zardi” a Portomaggiore, il progetto del comune di Comacchio per l’impianto sportivo coperto per beach tennis e le palestre fitness e quello del comune di Cento relativo alla nuova tribuna e all’adeguamento sismico delle strutture del palazzetto dello sport, oltre che l’intervento nell’impianto sportivo di calcio di Sant’Agostino».

Ecco cosa prevedono i fondi stanziati nel triennio 2019-2021, che nel ferrarese sono pari a 710mila euro per 5 progetti: «l’adeguamento degli spogliatoi del campo di calcio Gualdo-Ducentola nel comune di Voghiera (55mila euro), la manutenzione straordinaria dello Stadio Comunale “D.Preziosa” e della pista di atletica di Copparo (280mila euro) – prosegue Calvano –. Il miglioramento dell’impianto sportivo di Vigarano Mainarda (60mila euro), la riqualificazione della piscina comunale di Codigoro (150mila euro) e del centro sportivo comunale di Massa Fiscaglia (165mila euro). Mettere a disposizione una impiantistica sportiva qualificata credo sia il modo migliore per garantire a tutti il diritto di fare sport ma anche quello di prendersi cura della salute delle persone»

Omaggio jazz al mitico Django Reinhardt allo Spirito (Ferrara)

Da: Organizzatori

Sabato 12 gennaio allo Spirito di Vigarano Mainarda (Ferrara)

presenta

SAMY DAUSSAT ITALIAN PROJECT
Per il primo concerto di Tutte le Direzioni il chitarrista parigino
rende omaggio al mitico Django Reinhardt e allo stile jazz manouche

Sarà un tuffo nella Parigi degli anni ’20 e ’30, con i suoi ritmi frenetici e le melodie romantiche in pieno stile manouche-Gipsy Jazz, suonato nelle sale da ballo francesi, a dare il via al nuovo anno di Tutte le Direzioni, rassegna musicale targata Il Gruppo dei 10. Anche per l’edizione 2019, la sede prescelta è l’accogliente Spirito di Vigarano Mainarda (Ferrara). Sarà, infatti, Samy Daussat Italian Project a portare la musica allo Spirito, sabato 12 gennaio, come anticipazione della nuova stagione musicale del Gruppo dei 10.

Dal felice incontro tra la musica americana e la tradizione europea nacque il jazz europeo anni Trenta capitanato da Django Reinhardt, genere musicale partito dall’Hot Club de France con il suo quintetto, divenuto assai popolare e ancora oggi molto seguito in tutto il mondo e che sabato Samy Daussat Italian Project riproporrà per il pubblico dello Spirito.

Samy Daussat, chitarrista parigino, è tra i più autentici rappresentanti della tradizione di Django Reinhardt. Oltre che essere la spalla al ben noto Tchavolo Schmitt, ‘eroe’ contemporaneo della chitarra manouche, Samy Daussat è fantastico solista e portavoce del più autentico stile di Reinhardt. Assai attivo sulla scena parigina e spesso invitato nei festival internazionali in tutto il mondo, Daussat ripercorre l’era dello swing francese anni ’30, omaggiando il grande chitarrista zingaro e Stephane Grappelli, l’impareggiabile violinista che con Django animava il ‘Quintette du Hot Club de France’. Per l’occasione allo Spirito di Vigarano Mainarda, Samy Daussat (chitarra solista) sarà affiancato da Mattia Martorano, virtuoso del violino, Mattia Martorano all’altro violino, Luca Pisani al contrabbasso, Martino Salvo e Carlo Stupiggia alle chitarre d’accompagnamento.

Il locale apre l’american bar alle ore 20, il concerto inizia alle 21.30. Possibilità sia di cena alla carta che di ingresso ‘easy’ che prevede, con 20 euro compreso al biglietto per il concerto, una consumazione (cocktail o calice di vino) con stuzzicheria artigianale e, a fine spettacolo, la ‘spaghettata informale di mezzanotte’. Per informazioni e prenotazioni: Spirito, 0532.436122 e 339.4365837. Il Gruppo dei 10 è anche su Facebook.

Comunicato stampa: “Notte Nazionale del Liceo Classico” – V edizione

Da: Organizzatori

Venerdì 11 gennaio 2019 il Liceo Classico “L. Ariosto” di Ferrara parteciperà alla quinta edizione della Notte Nazionale del Liceo Classico. L’evento, che si svolgerà dalle ore 18.00 alle 24.00 in ben 433 licei classici su tutto il territorio nazionale, è nato da un’idea del prof. Rocco Schembra, docente di Latino e Greco in Sicilia, è sostenuto dal Miur e si avvale del partenariato di RAI Cultura e RAI Scuola. La manifestazione ha lo scopo di dimostrare che il curricolo del liceo classico è pieno di vitalità e gli studenti che lo frequentano sono motivati e ricchi di talenti e abilità che la scuola contribuisce a valorizzare. Anche il liceo “Ariosto” aprirà, dunque, le porte alla cittadinanza che, in quelle sei ore straordinarie, potrà assistere a una maratona di lettura sul tema dei diritti, a rappresentazioni teatrali, interventi musicali, video, degustazioni a tema ispirate al mondo antico, ideati e realizzati dagli studenti. La prima parte della serata sarà dedicata alla presentazione del volume, recentemente pubblicato per i tipi della Mondadori, La scuola giusta. In difesa del liceo classico; sarà presente l’autore Federico Condello, professore ordinario di Filologia Classica presso l’Università degli Studi di Bologna.

Odissea Sea Watch e Sea Eye, mobilitazione a Ferrara per l’apertura di un porto sicuro

Oggi, 9 gennaio alle 18,30, Presidio in piazza Municipale Il Gad – Gruppo anti discriminazioni – si rivolge alla “città che non si rassegna all’odio” contro questa “disumanità programmata”.

“Aprite i porti, subito, perché lasciare in mare a morire degli esseri umani non ci rende né più sicuri né più ricchi”. L’appello del Gad per chiedere l’apertura immediata di un porto sicuro per le navi di Sea Watch e Sea Eye è già stato accolto da più di trenta organizzazioni della vita politica e civile di Ferrara, pronte a scendere ancora in piazza per “rivendicare la dignità degli uomini e delle donne che attraversano il Mediterraneo affinché possano essere libere di costruirsi un futuro in Europa”.
Un appello che si farà sentire durante il presidio #Apriteiporti, convocato dal gruppo Gad per mercoledì 9 gennaio alle 18.30 in piazza Municipale dopo due settimane e mezzo di odissea in cui vivono 49 migranti, recuperati il 22 dicembre in mare dalle navi delle Ong Sea Eye e Sea Watch.
“Queste 49 persone, tra cui 7 bambini, però non sono ancora salve, perché nessun porto sicuro è stato aperto dagli Stati europei, nessun Governo europeo ha scelto l’umanità e la solidarietà ma l’indifferenza e la barbarie – commentano i promotori del sit-in ferrarese -. Dal 22 dicembre entrambe le imbarcazioni sono costrette a vagare per il Mediterraneo in attesa di un approdo sicuro, di un porto accogliente. Gli equipaggi sono esausti, le persone salvate in mare, dopo essere scappate dall’inferno libico, sono allo stremo. La situazione di stallo è drammatica, le condizioni meteo marine e la situazione medica a bordo delle navi sempre più pericolose”.
“Il Governo Conte continua a dichiarare ‘porti chiusi’, seguendo una retorica securitaria di propaganda fondata sull’odio” denuncia il gruppo Gad che non ‘salva’ il resto dell’Europa: “Tutti i Governi europei si rivelano incapaci di risolvere questa emergenza e dimostrano ancora una volta la loro disumanità ‘programmata’, seguendo la strada di politiche discriminatorie, paradigmi escludenti, criminalizzazione della solidarietà e dei/delle migranti”.
“Sono anche questi gli effetti del Decreto Sicurezza. Lasciare in mare a morire degli esseri umani non ci rende né più sicuri né più ricchi” ribadiscono i promotori della mobilitazione che, per questi motivi, tornano a “chiedere con forza anche ai sindaci della nostra provincia, a partire dal sindaco Tiziano Tagliani, di disobbedire al Decreto Sicurezza in ottemperanza al dettato costituzionale. Uno dei modi per sollevare eccezione di costituzionalità è infatti proprio il conflitto tra poteri dello Stato. È ora il momento di difendere la nostra Costituzione”.

 

Ecco le sigle che aderiscono al presidio, ma le adesioni sono ancora aperte e rivolte alla “Ferrara che non si rassegna all’odio”:

Non Una di Meno – Ferrara
Arcigay Ferrara
Partito della Rifondazione Comunista – Ferrara
Agedo A Ferrara
Cittadini del Mondo
Occhio ai Media
Famiglie Arcobaleno
Arci Ferrara
PortAmico
Fiom
Associazione Viale K
Gruppo Locale Mons. F. Franceschi
MeetingPoint
Arcilesbica Ferrara
Cdlt Cgil Ferrara
Coro delle mondine di Porporana
Anpi Ferrara
Sinistra Italiana Ferrara
Acli Provinciali Ferrara
Azione Cattolica Ferrara-Comacchio
Orto Condiviso Ferrara
Comitato Unicef Ferrara
Gruppo Emergency Ferrara
Rinascita Cristiana
Ferrara Bene Comune
Pci-Federazione di Ferrara
Agesci Ferrara
Masci Ferrara
Amnesty International Ferrara
Comitato Acqua Pubblica – Ferrara
ferraraincomune
Libera Ferrara
Centro Donna Giustizia

Fossalta, premiazione della mostra piccoli presepi del Natale

Da: Organizzatori

Domenica 13 gennaio, alle 17 presso la Chiesa di Fossalta in via Volano 184, si terrà la cerimonia di consegna del riconoscimento ai partecipanti della tradizionale Mostra di Piccoli Presepi del Natale promossa dall’Associazione Volontari Iniziative Parrocchiali (A.V.I.P.) di Fossalta. L’incontro di premiazione delle 41 creazioni artistiche che hanno arricchito l’edizione 2019 della mostra vedrà la presenza di Mons. Giancarlo Perego, Vescovo della Diocesi di Ferrara – Comacchio e di Nicola Rossi, Sindaco di Copparo ed altri rappresentanti del Comune. Il grande presepe artistico di Fossalta sarà visitabile su prenotazione fino alla fine di gennaio ‘19.

Rifiuti abbandonati: agricoltori “spazzini” nelle campagne

Da:Ufficio stampa e comunicazione Cia – Agricoltori Italiani Ferrara

Abbandoni eccezionali durante le festività. Per l’associazione servono isole ecologiche dedicate dove conferire gratuitamente

FERRARA – “Il periodo delle festività natalizie significa, per gli agricoltori ferraresi, fare il doppio lavoro: svolgere la consueta attività agricola e quella di operatori ecologici e ambientali impegnati a raccogliere i mucchi di rifiuti abbandonati nei campi e lungo le strade”. Questo il commento di Stefano Calderoni, presidente provinciale di Cia – Agricoltori Italiani Ferrara, dopo le molte segnalazioni degli agricoltori del territorio sulla grande quantità di rifiuti abbandonati nelle campagne e sulla loro costante attività di raccolta e consegna alle isole ecologiche. Una consegna che è anche onerosa.

“Durante le festività si producono più rifiuti e le nostre aziende agricole finiscono per diventare delle discariche, più di quanto lo siano già durante tutto il resto dell’anno. Lo scorso aprile, con la campagna di sensibilizzazione regionale “Ripuliamo la campagna”, avevamo già segnalato fortemente il problema, ma non è seguita alcuna iniziativa da parte delle aziende che si occupano della raccolta e gestione dei rifiuti per impedire questo scempio. Ora – continua Calderoni – la misura è colma, perché non solo è uno schifo vedere cartoni, sacchi di plastica e addirittura scarti animali lasciati sui nostri fondi, nei fossi e sulle strade. Ma quei rifiuti diventano un nostro problema e siamo noi a doverli smaltire, con tutto ciò che questo comporta a livello di tempo perso e soldi spesi. Perché i rifiuti prodotti da un’azienda agricola sono considerati speciali e paghiamo per lo smaltimento, anche se non li abbiamo prodotti noi.

“A nostro avviso – conclude Calderoni – il problema dei rifiuti abbandonati dovrebbe riguardare l’intera comunità, a partire dai nostri amministratori, che si dovrebbero indignare per l’estrema inciviltà e il danno ambientale provocato. Noi agricoltori siamo già impegnati costantemente nella tutela idrogeologica dell’ambiente e siamo disposti a dare una mano per far sì che la nostra campagna, casa nostra, rimanga pulita. Ma abbiamo bisogno che questo ruolo di tutela sia riconosciuto e in tal senso suggerisco che vengano aperte delle oasi ecologiche sul territorio, dove gli agricoltori che raccolgono i rifiuti possano conferirli, senza dover pagare di tasca propria per il continuo lavoro di pulizia del territorio.”

Alla città che invecchia serve un patto del lavoro per attirare i giovani

Se c’è un problema che riguarda Ferrara, questo ha a che fare con le dinamiche demografiche. Ferrara è popolata da anziani. Lo è la sua provincia, dove – com’è noto – esiste un’area, una specie di quadrangolo delle Bermuda costituito dai comuni di Copparo, Berra, Ro e Jolanda, nella quale i giovani scompaiono nel nulla e l’età media tocca vette inespugnabili, attorno e oltre i 52 anni di età. Ma lo è anche nel comune capoluogo. I numeri parlano chiaro: età media 49 anni, un pelo più alta addirittura della media provinciale che, secondo i dati della Regione Emilia-Romagna, si ferma a 48,9 anni, e comunque molto sopra la media regionale di 46 anni. La media europea di 42,8 anni sembra appartenere a un’altra dimensione.
Ma quello che preoccupa forse maggiormente sono due dati più specifici: quasi il 15% degli abitanti nel capoluogo estense ha almeno 75 anni di età e solo il 17,1% ha tra i 15 e i 34 anni d’età. In quest’ultimo caso si tratta della percentuale più bassa (dati Istat) tra tutti i capoluoghi di provincia d’Italia. Se poi vogliamo usare un indicatore demografico più sofisticato possiamo fare riferimento al cosiddetto indice di dipendenza strutturale, che mette in relazione la popolazione in età lavorativa con quella in età non lavorativa (meno di 15 anni e più di 64). In pratica ci dice quanti residenti ‘pesano’ sulle spalle di 100 concittadini che sono in condizione di lavorare. Ebbene, arrotondando i decimali, si tratta di 54 persone in Europa, 56 in Italia, 59 in Emilia-Romagna e ben 62 e mezzo a Ferrara.

E’ chiaro che nel tempo una situazione demografica di questo tipo diventa insostenibile.
Non c’è solo l’aspetto strettamente economico, derivante dal numero sempre più limitato di persone che producono reddito. E neppure soltanto quello che deriva dalla necessità di rispondere ai particolari bisogni di assistenza di una popolazione sempre più anziana: assistenza famigliare, case di riposo, ecc.
Un aspetto spesso sottovalutato è infatti quello che riguarda la particolare fragilità sociale del segmento più anziano della popolazione, che si sente inevitabilmente più indifeso e quindi esposto a qualsiasi forma di minaccia e di criminalità. Soprattutto se accade, come accade a Ferrara, che oltre 11.000 persone con 65 o più anni di età, prevalentemente donne, vivano sole.
E’ una condizione che alimenta quasi inevitabilmente diffidenza e prevenzione verso tutto ciò e tutti coloro che vengono percepiti come ‘diversi’ o comunque potenziali portatori di una minaccia, reale o presunta che sia.
Forse è anche per questo, non solo per effetto di una propaganda interessata a ottenere qualche dividendo in termini di consenso, che cresce la sensibilità ai temi della sicurezza, nonostante il numero di delitti, come testimoniano i dati delle forze dell’ordine, sia da anni in costante calo.
La percezione è sicuramente distorta, ma non c’è dubbio che essa si fondi anche su una condizione oggettiva di fragilità e di isolamento che riguarda una parte crescente di cittadini.
Proprio per questo sarebbe sbagliato liquidare questi stati d’animo semplicemente come immotivati o incongrui, piuttosto bisognerebbe essere consapevoli della necessità di affrontarli su diversi versanti: su quello della sicurezza in senso stretto, ma anche su quello della riduzione del senso di solitudine e di isolamento che colpisce le frange più deboli della popolazione.

Un altro tema che ha bisogno di una maggiore focalizzazione è quello che riguarda le politiche per incentivare la crescita della popolazione giovanile.
Avere più giovani non significa solo avere più risorse umane da valorizzare nel mondo del lavoro, significa anche far crescere e qualificare sia la domanda, sia l’offerta di beni e servizi, compresa quella culturale, significa in ultima istanza rendere più dinamica e vivace la vita urbana e dunque innalzarne per tutti la qualità.
Le misure per favorire la genitorialità, a partire dalla qualificazione dei servizi per l’infanzia, sono certamente meritorie, ma non è realistico pensare che si torni mai più ai quozienti di natalità di 50 anni fa. Sarebbe molto più importante cercare di mantenere sul territorio i giovani che già ci vivono, o perché ci sono nati oppure perché sono arrivati qui provenendo da altre parti del nostro Paese o addirittura del mondo.

Un tema delicato, da questo punto di vista, è certamente quello delle soluzioni abitative.
Già da tempo questo costituisce un ostacolo importante per molti giovani che non riescono, anche se occupati, a soddisfare il loro legittimo bisogno di autonomia.
A Ferrara la situazione è recentemente diventata ancora più difficile da un lato per effetto dell’aumento delle matricole universitarie e dall’altro per la destinazione di una parte crescente dell’offerta abitativa alla locazione a breve termine rivolta soprattutto ai turisti.
In questo quadro gli unici sostegni pubblici esistenti sono quelli regionali destinati a giovani che vogliano acquistare o ristrutturare casa.
Particolari soluzioni e facilitazioni sono poi previste per gli studenti fuori-sede e questo è certamente importante per un ateneo, come quello estense, nel quale è altissima la percentuale di studenti che hanno la residenza in un’altra regione.
Ma non c’è nulla per chi, già residente o comunque non più studente, non abbia la possibilità o semplicemente la voglia di vincolarsi a un acquisto. Molto opportunamente il ‘Patto per il Lavoro-Giovani più‘ recentemente sottoscritto a livello regionale tra Regione, enti locali, università e parti sociali prevede tra l’altro che “sarà valutata la possibilità di realizzare interventi di sostegno alla locazione di immobili da parte di giovani che, in coppia o singolarmente, intendono avere un’abitazione autonoma senza dover ricorrere all’acquisto di un’immobile”. Ebbene, Ferrara sarebbe senz’altro il luogo ideale nel quale sperimentare questo tipo di intervento.

Amici, soprattutto

Quando vedrete il film di Olivier Nakache ed Éric Toledano, ‘Quasi Amici‘, e lo splendido interprete Omar Sy, non potrete, come è successo a me, evitare di ripercorrere tutta la filmografia di questo meraviglioso attore. Lo faremo allora insieme, andando a ritroso rispetto a ‘Quasi Amici’ (vincitore del David di Donatello come miglior film nel 2012) ma anche in avanti. Il film, del 2011, racconta la storia vera di Philippe Pozzo di Borgo (François Cluzet) e di Abdel Yasmin Sellou (nel film è Driss, Omar Sy): il primo è erede della nobiltà corsa, proprietario di un enorme patrimonio immobiliare discendente anche del casato Moët et Chandon; il secondo è un immigrato algerino (non senegalese come nel film) con qualche problemino dovuto a difficoltà economiche e integrazione.

Philippe è tetraplegico, immobilizzato su una fredda sedia a rotelle in seguito a un incidente di parapendio avvenuto nel 1996 e sprofondato in una profonda e cupa depressione dopo la morte della moglie Béatrice nel 1999. In tale frangente l’uomo si era messo in cerca di un badante, appello cui aveva risposto Abdel Sellou / Driss, un personaggio po’ sfrontato (oltre che svitato) e dichiaratamente e spudoratamente interessato ai sussidi statali.

Percorriamo, allora, sorridendo, la storia di un’amicizia vera, reale e anche un po’ surreale, una convivenza durata dieci anni fatta di rispetto e divertimento, anche nella sofferenza. Segno che anche nelle difficoltà, una presenza positiva e costruttiva può risollevare gli animi più provati. Fra scherzi, umorismo e laissez-faire – laissez-vivre, i due amici complici corrono ad alta velocità su una nera Maserati quattro porte, sfuggono alla polizia. Driss riesce a far divertire Philippe facendogli dimenticare i suoi problemi fisici, spesso offendendolo scherzosamente e facendogli rivivere emozioni ormai perdute, come il fare una passeggiata notturna alla luce delle stelle, rivedere il mare, ascoltare musica soul e funk o il fumare tabacco o cannabis.

Gli amici di Philippe sono contrari alla presenza di Driss, ritenendo il ragazzo pericoloso per via dei suoi precedenti penali, ma Philippe non si preoccupa del passato del suo compagno-amico poiché è l’unico che lo tratta come una persona e non come un malato. Al punto che lo incoraggia anche a intrattenere una relazione epistolare con una donna di nome Éléonore, che vive al nord della Francia. Non senza sorpresa.

Oggi, Philippe vive in Marocco, a Essaouira, con la seconda moglie Kadhija e i due figli, grazie ad Adbel è riuscito a risollevarsi dalla depressione, è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere alla Legione d’onore ed è attivista contro l’eutanasia con il movimento Soulager mais pas tuer. Abdel ha un suo allevamento avicolo in Algeria.

Quasi amici, di Olivier Nakache e Éric Toledano, con François Cluzet, Omar Sy, Anne Le Ny, Audrey Fleurot, Dorothée Brière-Meritte, Francia, 2011, 112 mn.

Coldiretti: riapre l’ Agrimercato di campagna amica Ferrara a Grisù

Da: Coldiretti Ferrara

Tornano da domani, mercoledì 9 gennaio, i produttori agricoli di Coldiretti al mercato nella ex caserma dei vigili del fuoco di Ferrara in Via Poledrelli.

Dopo la pausa delle festività di fine anno ritorna da domani, mercoledì 9 gennaio, dalle 8.00 alle 13.00 l’Agrimercato di Grisù, il mercato contadino coperto di Ferrara, che si tiene ogni mercoledì in Via Poledrelli, con ingresso da Via Ortigara, nella ex caserma dei vigili del fuoco, con i produttori agricoli che portano sui loro banchi i prodotti di stagione della filiera corta: frutta e verdura invernale, confetture, vino, miele, riso, carne e salumi, formaggi.

Venite a trovarci per gustare i prodotti freschi dal campo alla tavola!
 

Presentato in Prefettura il programma delle manifestazioni organizzate in occasione delle celebrazioni del Giorno della memoria.

Da: Addetto Stampa Prefettura di Ferrara

E’ stato presentato oggi in Prefettura il programma delle manifestazioni organizzate in occasione delle celebrazioni del “Giorno della memoria”, istituito con Legge 20 luglio 2000, n. 211, in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti.
Il programma delle manifestazioni è stato messo a punto in seno al “Comitato Provinciale 27 gennaio” di Ferrara, presieduto dal Prefetto, dr. Michele Campanaro, cui hanno preso parte il Sindaco di Ferrara, Avv. Tiziano Tagliani, il Presidente della Comunità Ebraica di Ferrara, ing. Andrea Pesaro, il Direttore del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah. dr.ssa Simonetta Della Seta, il Presidente dell’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara, dr.ssa Anna Maria Quarzi, oltre ai rappresentanti dell’Università di Ferrara, dell’Ufficio scolastico provinciale e delle Forze di Polizia territoriali.
«Il calendario di iniziative di quest’anno – ha affermato il Prefetto – è davvero di grande spessore, per la qualità delle personalità che saranno protagoniste dei numerosi momenti comuni di narrazione e di riflessione, e sono convinto che sarà particolarmente apprezzato dalla comunità ferrarese, storicamente molto sensibile al tema delle persecuzioni razziali e agli orrori delle deportazioni durante il secondo conflitto mondiale».
Uno degli appuntamenti più attesi nella ricca agenda di eventi è quello di venerdì 11 gennaio, al Teatro Nuovo di Ferrara, quando la Senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta al campo di concentramento di Auschwitz, incontrerà gli studenti delle scuole della provincia di Ferrara per testimoniare loro gli orrori e le atrocità dell’Olocausto.
Momento centrale del programma complessivo è la cerimonia solenne di consegna delle medaglie d’onore del Presidente della Repubblica ai famigliari di due ex internati ferraresi, uno militare e l’altro civile, nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto durante il secondo conflitto mondiale, che avrà luogo nella giornata del 25 gennaio, nel salone delle carte Geografiche del Museo Archeologico Nazionale di Ferrara. In occasione della cerimonia, il Direttore dell’Istituto Parri di Bologna, dr. Luca Alessandrini, terrà una relazione sul tema “Discriminazione e persecuzione”, a ricordo della promulgazione delle leggi razziali del 1938.
«Proprio la comunità ferrarese – ha evidenziato il Prefetto – ha pagato un importante contributo alle tragedie umane dello sterminio del popolo ebraico e dei deportati ed internati militari e civili», ricordando che sono complessivamente 372 i riconoscimenti del Capo dello Stato attribuiti sinora a cittadini ferraresi deportati.

Auto elettriche in ztl e area pedonale

Da: Fiab Ferrara – Amici della Bicicletta

“Tropa grazia sant’Antoni”, in pochi giorni si è passati dalla locale richiesta di mezz’ora di parcheggio gratis in centro a una norma di legge nazionale che prevede il parcheggio libero in ztl e zone pedonali per auto elettriche e ibride, grazie al famigerato comma 103 della legge di Bilancio 2019.

Fiab Nazionale ha già espresso, assieme ad altre quaranta associazioni, la sua netta contrarietà a trasformare le piazze dei centri storici italiani in parcheggi e come Fiab Ferrara ribadiamo il nostro no a un provvedimento che ci riporta indietro di cinquant’anni, anche se rimane difficile trovare le parole per commentare queste disposizioni di legge che di fatto ci allontanano dagli altri paesi europei.

Le auto elettriche, dal punto di vista dell’impatto fisico, sono esattamente uguali alle auto alimentate da combustibili fossili, vale a dire ingombrano il suolo pubblico allo stesso modo e soprattutto se investono un pedone o un ciclista, lo mandano all’ospedale esattamente come un veicolo diesel o benzina.

Fiab Ferrara lavora per ridurre le auto in centro storico, salvaguardando ovviamente i residenti, soprattutto per un problema di sicurezza e di vivibilità della città.

Provando a sintetizzare il provvedimento infilato (occhio alla “manina”) nella legge di Bilancio, vediamo che non prevede l’eco-tassa sulle auto diesel, conferma gli incentivi all’acquisto di automobili elettriche con 140 milioni di euro, mentre nessun contributo è previsto per la mobilità in bicicletta fatto salvo due milioni inseriti nel progetto “Autostrade Ciclabili” (un pietoso velo sulla terminologia usata per il titolo). Ciliegina sulla torta l’articolo 1, comma 103, della Legge di Bilancio 2019 che prevede per le automobili elettriche e ibride la possibilità di entrare nelle aree pedonali e nelle ZTL. Sempre e comunque.

Di fatto vengono abolite le aree pedonali. Solo qualche settimana fa alcuni sindaci discutevano sulla chiusura alla circolazione delle bici in determinate aree pedonali (Fiab è ovviamente contraria); con questo provvedimento del governo sarà ancora vietato entrare nelle suddette aree pedonali in bicicletta, ma vi si potrà accedere a bordo di auto elettriche o ibride. Cioè si potrà arrivare in macchina fin sotto il Duomo e perché no? Attraversare il ponte levatoio e parcheggiare nel cortile del Castello Estense. Se questo è il “cambiamento”…

Il sottosegretario Michele Dell’Orco ha dichiarato che “nel primo provvedimento utile” sistemeranno tutto. C’è da sperare che l’ennesima pezza non sia peggio dell’ennesimo buco.

Fondazione regionale vittime reati. Sei nuove richieste accolte tra Piacenza, Parma, Modena, Bologna, Ferrara e Forlì.

Da:Regione Emilia-Romagna

Fondazione regionale vittime reati. Sei nuove richieste accolte tra Piacenza, Parma, Modena, Bologna, Ferrara e Forlì. Trentuno i casi trattati nel 2018: 70 persone aiutate con oltre 207mila euro di contributi erogati. Ed entrano due nuovi soci: il Comune di San Possidonio (Mo) e l’Università di Parma. Bonaccini e Lucarelli: “Non lasciamo sole le persone, aiuto vero e segnale di vicinanza dalle istituzioni”

L’attività della Fondazione nell’anno appena concluso: i casi di aiuto più numerosi riguardano episodi di violenza di genere in famiglia. Sostegno a 27 donne, 4 uomini e 39 minorenni colpiti da gravi episodi criminali. I Comuni capoluogo aumentano la quota di adesione e la Regione conferma anche per il 2019 i 150mila euro del 2018, che aveva pressoché raddoppiato rispetto ai precedenti 90mila. In 15 anni, sostegno a oltre 700 persone con quasi 3 milioni di euro

Bologna – Ci sono le storie di tre donne aggredite e abusate la scorsa estate. Il primo caso riguarda una ragazza torturata e violentata per ore a Parma, il secondo una giovane donna aggredita nel garage di casa sua a Zocca (Mo), il terzo una donna violentata a Piacenza nel bar dove lavorava. E poi ci sono tre storie di maltrattamenti in famiglia, di papà che picchiano le mamme.
Piacenza, Parma, Modena, Bologna, Ferrara, Forlì: sono questi i territori dai quali sono venute le ultime sei istanze accolte dalla Fondazione regionale vittime dei reati, per le quali sono stati erogati altrettanti aiuti economici. Nel caso delle tre giovani donne abusate, oltre al sostegno psicoterapeutico, la Fondazione ha finanziato anche le cure sanitarie; per i casi di maltrattamenti è stato erogato un contributo per l’affitto della nuova casa – dopo l’uscita di mamme e figli dalle case-rifugio che le avevano ospitate nel momento dell’emergenza -, per la ripresa della scuola dei bambini e per l’avvio di un percorso professionale con l’obiettivo di rendere le mamme economicamente autonome e in grado di provvedere alla famiglia.

Sei storie drammatiche chiudono il bilancio di un anno impegnativo per l’ente nato il 12 ottobre del 2004 per volontà della Regione Emilia-Romagna, delle Province e dei Comuni capoluogo con l’obiettivo di portare un aiuto immediato e concreto alle vittime dei reati più gravi o dei loro famigliari. Gli ultimi casi e il bilancio 2018 dell’attività della Fondazione sono stati presentati oggi dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e da Carlo Lucarelli, presidente della Fondazione stessa.

“Stare dalla parte delle vittime è un atto di civiltà doveroso e necessario- afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini-. Schierarsi con loro per testimoniare, con atti concreti e immediati, che le istituzioni non lasciano solo chi ha subito un reato grave è il senso del nostro impegno nella Fondazione. Per questo ho deciso di portare da 90 a 150mila euro il contributo regionale annuo, confermato per tale importo anche nel 2019. La Fondazione e il suo presidente Lucarelli, a cui va il mio ringraziamento, dimostrano che una comunità solidale, pronta a intervenire in modo semplice e veloce per aiutare concretamente chi deve ripartire nella vita di tutti i giorni dopo un evento traumatico, è possibile. E per continuare ad aiutare le vittime e le loro famiglie, rivolgo un appello a tutte le istituzioni, gli enti pubblici e privati, fino ai singoli cittadini, a impegnarsi e a contribuire, ognuno come può, per sostenere la Fondazione, unica nel suo genere in Italia. La Regione c’è e sono sicuro che tutti insieme, noi emiliano-romagnoli, possiamo continuare a fare la differenza”.

“Sosteniamo tutte le vittime di reati gravissimi che avvengono nella nostra regione- sottolinea il presidente della Fondazione, Carlo Lucarelli- con l’obiettivo di risolvere rapidamente e in concreto i problemi che queste persone si trovano ad affrontare e con il desiderio di far arrivare un segnale di vicinanza da parte delle istituzioni, proprio quando la violenza subita le porta ad avvertire un forte senso di impotenza e di solitudine. Non scegliamo noi quando intervenire- prosegue – sono i sindaci a dover fare il primo passo per segnalare quello che avviene nelle loro comunità, facendoci arrivare le loro istanze, anche se la Fondazione stessa si relaziona con le amministrazioni quando la cronaca riporta fatti di particolare gravità”.

Nel 2018 accolte 31 istanze, 70 persone coinvolte e un aiuto immediato per ripartire: erogati 207mila euro

Sono 70 le persone che nell’anno appena trascorso hanno trovato ascolto e sostegno dalle istituzioni emiliano-romagnole: 27 donne, 4 uomini e 39 minorenni colpiti da gravi episodi criminali hanno ricevuto un aiuto dalla Fondazione regionale per le vittime dei reati, che ha erogato complessivamente 207mila euro.

Nel complesso i casi accolti sono stati 31. Circa la metà, 15, sono casi legati a episodi di violenza di genere nelle relazioni di intimità e sono stati sostenuti con 100.940 euro pari al 49% del totale. I fondi sono serviti a potenziare la rete dei servizi e a consolidare i progetti di autonomia per le donne con i loro bambini: dalle spese per la nuova casa, ai percorsi scolastici dei figli, al sostegno psicologico. Altre 4 istanze accolte sono sempre legate a violenza di genere ma in questo caso messa in atto da sconosciuti e sono state finanziate con 13mila euro (il 6,3% del totale).
Ancora 4 casi, con l’erogazione di 24.700 euro (l’11,9%), hanno riguardato bambini o ragazzi vittime di maltrattamenti o violenza sessuale. I fondi sono stati richiesti dai sindaci soprattutto per sostenere le vittime nei percorsi psicologici necessari a superare le violenze subite. Infine, 8 istanze sono venute in soccorso di persone che hanno subito la perdita di un familiare o hanno riportato gravi lesioni da reati dolosi che le hanno coinvolte direttamente. In loro favore sono stati erogati 69mila euro, pari a un terzo del totale.

Gli aiuti hanno raggiunto quasi tutte le province, a parte quella di Ravenna, dalla quale non sono arrivate istante nel 2018. Sono state 7 le istanze accolte nella provincia di Ferrara (tra queste, 4 per maltrattamenti su donne o minori e 3 per omicidio compiuto o tentato), 5 a Forlì-Cesena (tutte per violenza di genere) e a Modena (di cui 3 per omicidi o rapine), 4 a Reggio Emilia e a Bologna, 3 a Piacenza, 2 a Parma, 1 a Rimini.

In 15 anni, dal 2004, le persone aiutate dalla Fondazione sono state 710 – di cui 109 uomini, 284 donne e 317 minorenni -, attraverso la concessione di contributi per quasi 3 milioni di euro.

La Fondazione cresce: anche il Comune di San Possidonio (Mo) e l’Università di Parma entrano a far parte dei soci. E a bilancio nel 2019 previsti circa 200mila euro

L’ultima Assemblea dei soci di fine novembre della Fondazione regionale, oltre alle nuove sei istanze, ha deliberato due nuovi ingressi e ha approvato il bilancio preventivo 2019.

Dopo l’adesione a inizio anno delleUnioni di Comuni Val d’Enza, nel reggiano, e Pedemontana Parmense – che seguivano quelle diCarpi, Terre d’Argine,Novi di Modena,Sassuolo eImoladegli scorsi anni -, sono entrati a far parte della Fondazione regionale vittime di reato il Comune di San Possidonio, nel modenese, e l’Università di Parma. Quest’ultima una acquisizione particolarmente significativa, perché si tratta del primo ateneo che decide di entrare in Fondazione e, in assoluto, del primo socio che non coincide con un ente locale.

È stato inoltre approvato all’unanimità il bilancio preventivo per il 2019, con l’impegno di tutti i Comuni capoluogo a elevare la loro quota da 5.000 a 7.500 euro, mentre Bologna versa 10mila euro e la Regione che conferma i 150mila euro già erogati per il 2018. In totale, quindi, la Fondazione potrà contare il prossimo anno su oltre 220mila euro, quasi il doppio di quanto previsto a inizio 2018, per aiutare le vittime e le loro famiglie. / BB

Per informazioni: http://www.regione.emilia-romagna.it/fondazione-per-le-vittime-dei-reati

Proiezione speciale al Cinema Boldini: gli uccelli, regia di Alfred Hitchcock

Da: Ufficio stampa Arci Ferrara

GLI UCCELLI, regia di Alfred Hitchcock

(THE BIRDS, USA/1963 – 119′)

IL CINEMA RITROVATO AL CINEMA – RESTAURO 4K

Ingresso 5 euro

Mercoledì 9 gennaio alle ore 21.00 arriva al Cinema Boldini – in versione originale con sottotitoli in italiano- GLI UCCELLI, 50° film di Alfred Hitchcock e nuovo classico restaurato distribuito dalla Cineteca di Bologna nelle sale italiane grazie al progetto Il Cinema Ritrovato.

In un negozio di animali di San Francisco, s’incontrano e si conoscono l’avvocato Mitch Brenner e la ricca e famosa Melanie Daniels, figlia dell’editore di un grande giornale. Mitch finge di scambiarla per una commessa e le domanda una coppia di “inseparabili” (Love Birds) per il compleanno della sorellina Kathy. Melanie, indispettita ma anche affascinata, decide di recapitargliela di persona, per fargli una sorpresa. Non trovandolo in città si spinge fino a Bodega Bay, dove l’uomo passa i fine settimana con la madre e la sorella. Qui, però, Melanie viene inspiegabilmente attaccata da un gabbiano alla testa. Ed è solo il primo di una serie di attacchi inquietanti degli uccelli, sempre più numerosi e feroci, contro gli abitanti della cittadina.

Da una novella di Daphne du Maurier, sceneggiata da Evan Hunter, uno dei capolavori di Hitchcock; attraverso una serie di scene in apparenza banali, un ritratto apocalittico della stupidità della specie umana e una raffigurazione delle sue paure più profonde. Probabilmente il regista volle racchiudere la sua spiegazione di questi eventi incomprensibili nella scena del ristorante in cui l’anziana esperta di ornitologia sentenzia: “Gli uccelli non sono aggressivi, portano bellezza su questa terra. Sono gli esseri umani invece che rendono insopportabile la vita su questo pianeta. Gli uccelli popolano questo pianeta, il primo l’archaeopteryx viveva 140 milioni di anni fa. Strano che abbiano cominciato solo adesso la loro guerra… contro l’umanità”.

Gli uccelli va ricordato per la straordinaria prova di talento del suo regista, ma anche di tutta la troupe che lo circondava. Per mesi i collaboratori di Hitchcock stettero a San Francisco per filmare uccelli dal vero. Ben 370 trucchi di ripresa, quasi tre anni di preparativi a causa della complessità tecnica, numerose innovazioni nel campo del suono, delle riprese e degli effetti speciali furono sperimentati in un tempo in cui la computer graphic e l’animazione digitale erano lontane da essere applicate al live action. Il film è anche l’esordio di Tippi Hedren, che per undici anni aveva fatto la modella a New York.

Per informazioni:
Sala Boldini, via Previati 18 – Ferrara
www.cinemaboldini.it – www.arciferrara.org
Tel. Cinema (sera) – 0532.247050
Arci Ferrara – 0532.241419

L’Europa guiderà e salverà Ferrara, anche alle elezioni comunali

Da: Coordinatore Gruppo +Europa di Ferrara

Sarà l’Europa a salvare Ferrara, a guidarla contro sovranisti, nazionalisti e euroscettici. Molti a Ferrara credono che sarà la Lega a vincere le elezioni comunali del maggio 2019, che si terranno in contemporanea con le elezioni europee. Ma l’Europa potrebbe salvarci da questa, a oggi, possibilità. Infatti sta crescendo nelle persone la fiducia nell’Europa e nell’europarlamento. E’ quanto rileva l’Eurobarometro in un sondaggio flash commissionato dal Parlamento Europeo e condotto a inizio dicembre. La percentuale della fiducia è pari al 64% contro il 49% registrato un anno fa. In aumento anche gli italiani che hanno un’immagine positiva dell’UE, ora il 42%, rispetto al 31% del dicembre di un anno fa, con le risposte negative in diminuzione dal 36% al 31%.

A questo proposito, presto il Gruppo +Europa di Ferrara si rivolgerà a tutti i cittadini di Ferrara e a tutti i candidati a sindaco del centro sinistra per la creazione di un fronte europeista, che oltrepassi gli schieramenti e le liste civiche e di partito, che dimostri di essere maggioranza in città, maggioranza pro-Europa e maggioranza anche nelle future elezioni comunali. Chiederemo a tutti loro di partecipare anche ad una battaglia più ampia, di civiltà, europea, oltre le chiusure antistoriche di sovranisti e nazionalisti. E’ fondamentale incoraggiare un sentimento che, come confermano i sondaggi, già sta emergendo nelle persone: per il crescente sentimento europeista e anche per lo schieramento europeista del centro sinistra.

Da lunedì 14 gennaio chiuso per lavori il ponte Marighella a Copparo

Da:Ufficio Stampa Provincia di Ferrara

Da lunedì 14 gennaio chiude al transito il ponte Marighella lungo la Sp 4 a Copparo.
L’ha chiesto la ditta Co.Ve.Ma di Castelfranco Emilia (Modena), che sta eseguendo i lavori di messa in sicurezza del ponte. Un cantiere il cui costo è di 300mila euro, tutti a carico della Provincia, proprietaria della struttura.
La richiesta di chiusura è stata fatta in un primo tempo per mercoledì 9 gennaio, ma poi l’accordo con l’amministrazione provinciale è stato raggiunto su lunedì 14, per dare maggiore preavviso e, quindi, ridurre il disagio agli utenti della strada.
Lo stop al transito rimane valido, per il momento, per la restante durata dei lavori, cioè per i prossimi quattro mesi.
Sarà cura della Provincia posare la segnaletica di cantiere, indicando la viabilità alternativa suggerita.
La chiusura – fa sapere la ditta – è stata chiesta alla Provincia per svolgere i lavori in sicurezza, per quanto riguarda le maestranze coinvolte, e con la massima celerità possibile.

Richiedenti asilo. Il sindaco deve registrarlo all’anagrafe

Da: Ufficio stampa

Al Sindaco di Ferrara

Al Presidente del Consiglio Comunale di Ferrara

Oggetto: interpellanza sull’iscrizione all’anagrafe dei richiedenti asilo.

Il sottoscritto consigliere comunale

PREMESSO
che il sedicente “decreto sicurezza” ha recentemente introdotto modifiche alle norme riguardanti i richiedenti asilo che ne impedirebbe – secondo l’interpretazione ministeriale – l’iscrizione anagrafica nei registri comunali.
RICORDATO
che il buon senso, la statistica e le ricerche dimostrano che garantendo percorsi legali di inserimento si evitano devianze verso comportamenti illegali; che la residenza è un diritto soggettivo dell’individuo.
RILEVATO
• che è in corso un dibattito a livello nazionale sulla costituzionalità del decreto richiamato in premessa e sull’applicabilità delle norme da parte dei Comuni;
• che numerosi Sindaci hanno annunciato di non voler applicare la norma che negherebbe la residenza alle persone richiedenti asilo,anche con l’intenzione di sollevare in sede giurisdizionale l’eccezione di costituzionalità della stessa.
CONSIDERATO
che in un parere legale curato da L’altro diritto, Centro di documentazione su carcere, devianza e marginalità presso l’Università di Firenze (che si allega) si sostiene che “i sindaci debbano continuare a fare le iscrizioni anagrafiche dei richiedenti asilo [in quanto] il Decreto Salvini non prevede l’abolizione
del diritto dei richiedenti asilo di iscriversi all’anagrafe, ma solo l’abrogazione della procedura
semplificata di iscrizione”.
INTERPELLA IL SINDACO
al fine di chiedere:
• che tipo di valutazione legale ha fatto il Comune rispetto alla novità normativa, anche alla luce del
parere qui allegato;
• quali siano le intenzioni del Sindaco rispetto all’iscrizione anagrafica dei richiedenti asilo.