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Mese: Marzo 2018

Maria

di Carla Sautto Malfatto

Non sono mai riuscita a crederti
compassata regina sul trono,
altèra statua tra le sofferenze,
sdolcinata immagine sul Calvario
nella candida pelle da nobildonna,
impassibile nel ruolo immacolato
scivolare sulla terra senza alzare polvere.
Ti vedo
nelle madonne del Caravaggio,
serena ma sfinita dal parto,
la mano sul ventre ancora gonfio,
le braccia avvezze alle fatiche del pane,
del telaio e del bucato;
dal viso che non s’arrossa più al sole,
dai piedi callosi
per le lunghe strade all’acqua e al mercato;
dal canto, dal ballo e dal riso
di giovane mamma
che gioca, prega e insegna;
le amiche e i desideri;
innamorata, indisposta, turbata, stanca;
e t’immagino furiosa
mentre a stento gli uomini
ti tengono e ti sorreggono
scomposta negli abiti, nei lineamenti
e nei capelli grigi, urlare
al cielo i tuoi perché,
mentre inchiodano la tua Carne,
senza potergli togliere un po’ di dolore
senza poter almeno morire…
e ancora ninnare il corpo deposto
del tuo figlio così strano,
così Dio da perdonare dalla croce.
Così vecchia e più curva,
abbracciandoti nelle spalle gelide,
un lamento lungo fino al sepolcro
e nel ritorno, vuota.
Io ti credo nella tua difficile umanità,
nella santità che non sapevi di avere,
in quella felicità dei giorni dopo
che, ecco, non è più terrestre.

(Carla Sautto Malfatto – tutti i diritti riservati)

MEMORABILE
‘Colori di Comacchio. Nel delta del Po’

Siamo in primavera e nel weekend pasquale. Ecco perciò un immancabile ebook turistico (ma non solo) a disposizione: ‘Colori di Comacchio. Nel Delta del Po’, di Riccardo Roversi, pubblicato da Tiemme Edizioni Digitali (www.tiemme.onweb.it) e disponibile nel web. Provvisto di essenziali notizie storiche e corredato da 50 fotografie “multicolori” di Comacchio (FE) e della foce adriatica del più lungo fiume italiano, questo minuzioso e sorprendente libello traccia un gradevole e prezioso percorso in quella che è definita la “piccola Venezia” e in una delle aree naturalistiche più affascinanti d’Italia e d’Europa.

I DIALOGHI DELLA VAGINA
Essere liberi!

Dopo un anno e mezzo di silenzio, un come stai? non è un approccio, è un atto di sfondamento alla cassaforte dei rancori. A quel numero, S. aveva associato una suoneria diversa e non l’aveva più sentita dal giorno in cui lui le aveva comunicato, per messaggio, che voleva un’altra vita.
Come stai scritto da lui non era un gesto di interesse, un pensiero gentile, ma la richiesta di attenzione, una pretesa di indulgenza, la convinzione di esercitare ancora qualche potere su di lei.
Il messaggio era arrivato al momento giusto, quando cioè lui era già stato ridimensionato, svuotato di un fascino solo apparente e visto con distacco.
Senza il filtro dell’amore e con l’aiuto del tempo, le persone appaiono molto diverse, spesso altre, irriconoscibili e sicuramente più autentiche. In quel messaggio S. leggeva presunzione, voglia di conferma di essere l’uomo grande che davvero lui credeva di essere, quello che con l’epifania di un messaggio pensa di sconvolgerti ancora una volta. Ma si sbagliava. S., che non lo aveva mai cercato in tutti quei mesi, gli aveva scritto ciò che pensava e della liberazione da quella sua presenza che l’aveva abitata per molto tempo. Il messaggio, inaspettato, era stato la prova che lui non era più niente, nemmeno un sussulto.
E da abile manipolatore, non tollerando una reazione che non gli lasciava margini, si complimentava con S. per la ‘rivincita serale’. Come a dire che le aveva dato anche questa possibilità, un piccolo sfogo, una rivincita da poco che tanto non lo avrebbe toccato.
“La mia rivincita è iniziata quando ho smesso di amarti, e non è da questa sera” aggiungendo anche come lei ora lo vedeva: un piccolo uomo tronfio.
Non serviva altro, lui rispose con faccine che ridono perchè le parole di S. potevano solo essere ridicolizzate, respinte con una faccina stupida per renderle meno vere.
S. sapeva di averlo spiazzato e di non essere stata, per la prima volta, corrispondente alle attese di un uomo che si aspetta un eterno sì.

Vi è mai successo di capire il momento esatto in cui avete abbandonato qualcuno? Quando, cioè, l’altra persona ha smesso definitivamente di fare presa su di voi? Qual è stato il segnale che vi ha dato la prova di essere liberi?

Potete mandare le vostre lettere a parliamone.rddv@gmail.com

Ciclo di conferenze dedicato alla mostra “Stati d’animo. Arte e psiche tra Previati e Boccioni”

Da organizzatori

Palazzo dei Diamanti presenta una nuova proposta culturale invitando autorevoli nomi del mondo scientifico, musicale e letterario a parlare di stati d’animo, in occasione della mostra omonima aperta fino al 10 giugno.

Gli stati d’animo della fin de siècle sono al centro di un ciclo di conferenze che approfondiscono, da punti di vista differenti, l’interesse che al passaggio tra Ottocento e Novecento spinge scienziati, letterati e musicisti ad esplorare i labirinti del cuore, in sintonia con il percorso degli artisti.

Prosegue il viaggio nell’immaginario degli anni inquieti ed esaltanti, parallelamente alla mostra Stati d’animo. Arte e psiche tra Previati e Boccioni, con tre focus nel mese di aprile che si addentreranno nelle relazioni tra scienza e arte, per voce del neuroscienziato cognitivo Vittorio Gallese, tra gli scopritori dei neuroni specchio e delle basi fisiologiche dell’empatia, per poi immergersi nella musica degli stati d’animo, con la conferenza-concerto di Giovanni Bietti compositore e divulgatore musicale, celebre autore della trasmissione radiofonica di Rai Radio 3 “Lezioni di musica”, e infine gettare uno sguardo alla letteratura del profondo con l’intervento di Marco Bazzocchi, uno dei massimi esperti in ambito italiano tra Otto e Novecento nelle sue connessioni con i fenomeni artistici

Giovedì 5 aprile, ore 17.00
Sala Estense
Empatia ed esperienza estetica. Una prospettiva neuro scientifica
Vittorio Gallese

Negli ultimi decenni le neuroscienze hanno manifestato un crescente interesse nei confronti dell’arte e dell’estetica. La ricerca in quest’ambito è volta a studiare il sistema cervello-corpo per comprendere in cosa consista l’esperienza estetica degli oggetti che oggi denominiamo ‘artistici’. La nozione di ‘estetica’ è declinata secondo la sua originale etimologia: aisthesis, cioè percezione del mondo attraverso il corpo. I risultati delle ricerche suggeriscono che il nostro rapporto empatico con le immagini ha una forte base corporea, perché il corpo ne è lo strumento principale di ricezione. Queste recenti acquisizioni consentono di affrontare i temi dell’arte e dell’estetica da una prospettiva nuova che indaga insieme le risposte del cervello e del corpo, mettendo in luce le componenti ‘invisibili’ indotte dal visibile.

Vittorio Gallese è Professore Ordinario di Psicobiologia presso il Dip. di Medicina e Chirurgia, Unità di Neuroscienze, dell’Università di Parma, Professor in Experimental Aesthetics all’Institute of Philosophy della School of Advanced Study della University of London, Adjunct Senior Research Scholar al Dept. of Art History and Archeology, Columbia University, New York, USA e Einstein Fellow alla School of Mind & Brain della Humboldt University di Berlino. È coordinatore del Dottorato di Ricerca in Neuroscienze e Direttore della Scuola Dottorale di Medicina e Chirurgia dell’Università di Parma. Neuroscienziato, tra i suoi contributi principali vi è la scoperta assieme ai colleghi di Parma dei neuroni specchio, e l’elaborazione di un modello neuroscientifico dell’intersoggettività, la Teoria della Simulazione Incarnata. La sua produzione scientifica è attestata da oltre 230 pubblicazioni internazionali, dalla pubblicazione di due libri in qualità di autore e di tre libri in qualità di curatore. Ha vinto il Premio Grawemeyer per la Psicologia per l’anno 2007, ha ricevuto la Laurea Honoris Causa dall’Università Cattolica di Lovanio, Belgio nel 2010, l’Arnold Pfeffer Prize for Neuropsychoanalysis a New York nel 2010 e il Premio Musatti della Societa Italiana di Psicoanalisi nel 2014.

Giovedì 12 aprile, ore 17.00
Sala Estense
Musica degli affetti, musica dei sentimenti, musica degli stati d’animo
Giovanni Bietti

Una delle caratteristiche più forti e specifiche della musica occidentale, a partire almeno dal secondo Cinquecento, è sempre stata considerata la capacità di penetrare e rivelare le emozioni, le sensazioni, l’interiorità, di rendere eloquente ed espressivo ciò che con le parole non si riesce a dire, «dar voce al silenzio», come scrive Wagner. Ma l’esplorazione della sfera intima prende, nel corso dei secoli, nomi differenti: nell’epoca barocca si parla di “affetti”, alla fine del Settecento e per gran parte dell’Ottocento di «sentimenti», mentre alla fine del secolo si affaccia l’idea dello “stato d’animo”, spesso mutevole, irrequieto e in continua trasformazione. E a queste diverse definizioni corrispondono, naturalmente, poetiche e tecniche musicali profondamente differenti tra loro.
La conferenza, condotta anche con un gran numero di esempi al pianoforte, prenderà in esame questi aspetti del linguaggio musicale, seguendo le loro trasformazioni attraverso le epoche.

Giovanni Bietti è compositore, pianista e musicologo ed è considerato uno dei migliori divulgatori musicali italiani. È una delle più note voci radiofoniche delle “Lezioni di musica” (seguitissima trasmissione settimanale di Rai-RadioTre), e ha pubblicato libri dedicati a Mozart (Laterza, 2015), a Beethoven (Laterza, 2013) e al Sinfonismo Viennese (Edizioni Estemporanee, 2012). Il suo ultimo libro, Lo spartito del mondo (Laterza, 2018), è dedicato alla multiculturalità, alla capacità della musica di far dialogare tra loro culture diverse: un argomento molto attuale, e non solo in ambito artistico.
Tiene regolarmente Lezioni-Concerto, direttamente al pianoforte, presso molti dei più prestigiosi Enti italiani: Teatro alla Scala, Teatro La Fenice, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro Regio di Torino, Teatro Petruzzelli di Bari, Teatro Massimo di Palermo, Teatro Bellini di Catania, Festival Mito-Settembre Musica di Torino e Milano, Bologna Festival, Teatro Lirico di Cagliari, Ravello Festival, Teatro Regio di Parma, Sferisterio di Macerata, Teatro delle Muse di Ancona, Teatro Valli di Reggio Emilia, Festivaletteratura e Orchestra da Camera di Mantova, Orchestra Sinfonica Siciliana.

Lunedì 16 aprile, ore 17.00
Sala Estense
Arte, letteratura e indagine nel profondo alle soglie della modernità
Marco Bazzocchi

Mito, sogno e malinconia. Il mito, come ripresa di una unità dell’uomo con il cosmo, la malinconia, come nuova condizione della modernità che si espande dall’interiorità femminile a quella maschile, il sogno, come condizione specifica della nuova analisi psichica di primo Novecento.
Il percorso partirà da Malombra di Fogazzaro e da Fosca di Tarchetti per arrivare al Fuoco di d’Annunzio, con riferimenti anche alla cultura francese, in particolare a Proust.

Marco Bazzocchi, critico letterario e saggista, è docente di Letteratura italiana contemporanea e Letteratura del Romanticismo nella Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università di Bologna, Presidente del Corso di laurea in lettere e Delegato alle iniziative culturali di Ateneo. È stato visiting professor presso l’Université de Montréal e ha partecipato a un progetto di scambio Italia-Marocco sotto la Direzione del MAE.
Tra le sue pubblicazioni, uscite anche in Francia e in Spagna, si segnalano gli studi sull’opera poetica e letteraria di Giovanni Pascoli, Giacomo Leopardi e Pier Paolo Pasolini. I suoi interessi preponderanti sono volti ad approfondire le interconnessioni tra la letteratura italiana contemporanea, antropologia e arti visive. Da questi interessi sono scaturite mostre e testi critici, dagli interventi sullo scultore Adolfo Wildt a quelli sul Liberty.
È membro rappresentante della Regione Emilia-Romagna dell’Accademia Pascoliana di S. Mauro, socio dell’Accademia dei Filopatridi di Savignano e Direttore scientifico della Casa Rossa di A. Panzini del Comune di Bellaria. Fa parte del comitato direttivo della rivista internazionale “Studi pasoliniani” ed è direttore della “Rivista pascoliana”.

Aldo Moro a quarant’anni dal suo assassinio

Da organizzatori

Il rapimento e l’assassinio per mano delle Brigate rosse, nel 1978, hanno finito per concentrare in quella fine tragica la memoria di Aldo Moro. Nell’intento di riscoprire nella sua interezza questo significativo protagonista della storia italiana, l’incontro intende invece tratteggiarne un profilo biografico completo: l’intellettuale, il giurista, il credente (e dirigente delle associazioni cattoliche), il costituente, il politico, lo statista. Dal 1959 al 1978, Moro fu il principale perno della Dc e del sistema politico italiano, costruendo prudentemente e pazientemente gli esperimenti del centro-sinistra e della «solidarietà nazionale». Per lui erano ambedue strumenti per realizzare nelle condizioni possibili l’obiettivo dello Stato democratico e sociale avanzato indicato nella prima parte della costituzione. Fu anche statista in quanto esercitò con frutto ruoli operativi in cui si cimentò con le possibilità di cambiare concretamente il paese: a lungo presidente del Consiglio, fu poi ministro degli Esteri. La sua esperienza assunse negli ultimi anni un carattere drammatico, non solo per il violento epilogo, ma anche per la crescente difficoltà nel tenere assieme Stato e società, innovazione e tradizione, cambiamento e coesione, in un sistema sociale e politico messo a dura prova dalla transizione degli anni Settanta.

Programma incontri del mese di Aprile 2018
organizzati dall’Istituto Gramsci e dall’Istituto di Storia Contemporanea

GIOVEDÌ 5 APRILE
Biblioteca Ariostea dalle ore 17.00 alle 19. 00
ALDO MORO A QUARANT’ANNI DAL SUO ASSASSINIO
Riflessioni sul suo ruolo di statista e di politico
Conferenza di Guido Formigoni, docente di Storia contemporanea, Università IULM di Milano
Introduce Anna Quarzi
Il rapimento e l’assassinio per mano delle Brigate rosse, nel 1978, hanno finito per concentrare in quella
fine tragica la memoria di Aldo Moro. Nell’intento di riscoprire nella sua interezza questo significativo
protagonista della storia italiana, l’incontro intende invece tratteggiarne un profilo biografico completo:
l’intellettuale, il giurista, il credente (e dirigente delle associazioni cattoliche), il costituente, il politico, lo
statista. Dal 1959 al 1978, Moro fu il principale perno della Dc e del sistema politico italiano, costruendo
prudentemente e pazientemente gli esperimenti del centro-sinistra e della «solidarietà nazionale». Per lui
erano ambedue strumenti per realizzare nelle condizioni possibili l’obiettivo dello Stato democratico e
sociale avanzato indicato nella prima parte della costituzione. Fu anche statista in quanto esercitò con
frutto ruoli operativi in cui si cimentò con le possibilità di cambiare concretamente il paese: a lungo
presidente del Consiglio, fu poi ministro degli Esteri. La sua esperienza assunse negli ultimi anni un
carattere drammatico, non solo per il violento epilogo, ma anche per la crescente difficoltà nel tenere
assieme Stato e società, innovazione e tradizione, cambiamento e coesione, in un sistema sociale e politico
messo a dura prova dalla transizione degli anni Settanta.

VENERDI 6 APRILE
Biblioteca Ariostea dalle ore 17.00 alle 19. 00
Per il ciclo “La società degli individui – Famiglie”
ALLE ORIGINI DELLA FAMIGLIA BORGHESE:
I QUATTRO LIBRI “DE FAMILIA” DI LEON BATTISTA ALBERTI
Conferenza di Marco Bertozzi
Presenta Angela Ghinato
Leon Battista Alberti (1404-1472) scrisse i quattro libri della famiglia tra il 1433 e il 1437 circa. Il testo,
dopo una diffusione manoscritta all’epoca dell’autore, restò inedito e poco conosciuto fino all’Ottocento,
quando uscì in numerose edizioni e ristampe, registrando poi l’interesse di illustri storici e sociologi come
Werner Sombart e Max Weber, all’inizio del Novecento. Si tratta di un dialogo, scritto in volgare, che si
svolge tra alcuni esponenti della ricca famiglia degli Alberti, che da Firenze era stata esiliata. Nel primo
libro si parla dell’educazione dei figli; nel secondo del matrimonio e dell’unità della famiglia; nel terzo
dell’economia e della buona amministrazione della casa; nel quarto delle relazioni di amicizia con altre
famiglie (di pari grado e potere). Questo capolavoro letterario di Leon Battista Alberti rappresenta un
autentico manifesto della civiltà umanistica, un dialogo straordinario che mostra ormai tratti caratteristici
della nostra Modernità.

LUNEDÌ 9 APRILE
Biblioteca Ariostea dalle ore 17.00 alle 19. 00
Per il ciclo “I colori della Conoscenza”
“VEDERE L’INVISIBILE: LA POESIA DI RAINER MARIA RILKE”.
Ne parla Giuliano Sansonetti Docente Unife
Introduce Daniela Cappagli Insegnante
Marina Cvetaeva ebbe a definire la poesia di Rainer Maria Rilke “una topografia dell’anima”,
dunque – per stare al nostro titolo – una topografia dell’Invisibile per eccellenza. Il nostro tentativo
sarà perciò di leggere l’itinerario poetico di Rilke dal Libro d’ore alle Elegie duinesi, per citare le
sue opere più celebri, come un progressivo, tenace addentrarsi nell’invisibile per mostrarlo. Ci
sembra infatti che mai come per Rilke valgano le parole di Manzoni che Franco Fortini amava
citare a proposito della poesia: «Un vero veduto dalla mente per sempre o, per parlare con più
precisione, irrevocabilmente»

MARTEDI 10 APRILE e MARTEDI 17 APRILE
Per il ciclo “I colori della Conoscenza”
LABORATORI DIDATTICI
Istituto di Storia Contemporanea, Vc. Santo Spirito 11, Ferrara ore 17.00-19.00
PRIMO LEVI, I SOMMERSI E I SALVATI
Il contesto storico-culturale. I temi e i contenuti. La lingua.
Due incontri di due ore condotti dal direttore dell’Istituto Gramsci Fiorenzo Baratelli,
con la partecipazione della docente Daniela Cappagli
(è richiesta l’iscrizione)

VENERDI 20 APRILE
Biblioteca Ariostea dalle ore 17.00 alle 19. 00
Per il ciclo “La società degli individui – Famiglie”
LA FAMIGLIA NELLA COSTITUZIONE ITALIANA E LE RIFORME DEGLI ANNI ‘70
Conferenza di Manuela Paltrinieri e Paolo Veronesi
Coordina Roberto Cassoli
Quale significato va attribuito alle norme che la Costituzione italiana dedica alla famiglia? Quali scenari
intesero prefigurare i Costituenti? In questa prospettiva vanno inquadrate le “grandi riforme” legislative degli
anni ’70: esse hanno infatti rappresentato un vero e proprio cambio di scena e avviato un percorso che non si è
ancora esaurito.

La newsletter del 29 marzo 2018

Da Ufficio Stampa del Comune di Ferrara

 

MUSEI CIVICI – Il lunedì dell’Angelo porte aperte ai visitatori

Aperture e variazioni d’orario dei musei cittadini in occasione delle festività pasquali 2018

29-03-2018

In occasione delle prossime festività pasquali, i musei civici di Ferrara (Palazzina di Marfisa d’Este, Museo del Risorgimento e della Resistenza, Casa di L. Ariosto, Museo della Cattedrale e Museo di Storia naturale) resteranno chiusi al pubblico nella giornata di domenica 1 aprile (Pasqua) e saranno invece aperti nella giornata del 2 aprile (lunedì dell’Angelo) con i consueti orari.

Palazzo Bonacossi (chiuso anch’esso il giorno di Pasqua) sarà invece aperto con orario prolungato lunedì 2 aprile dalle 9 alle 18.

Per informazioni e orari di apertura dei singoli musei: tel. 0532 244949; www.artecultura.fe.it

 

CASTELLO ESTENSE – Il 31 marzo e l’1 e 2 aprile apertura prolungata e visite guidate

Week end pasquale ricco di appuntamenti al Castello Estense di Ferrara

29-03-2018

In occasione delle festività pasquali 2018, sabato, domenica e lunedì, il Castello Estense di Ferrara, sarà aperto dalle 9.30 con orario prolungato fino alle 18.30 (chiusura della biglietteria alle 17.45; ultimo biglietto con visita alla torre alle 17.15).
Molte le iniziative previste, rivolte ad adulti e bambini, per conoscere più da vicino il monumento simbolo della città e la mostra allestita nelle preziose sale dell’ala sud e dei camerini.

Questo il programma dettagliato dei giorni 31 marzo, 1 e 2 aprile 2018:
alle ore 11.00 – 12.00 – 14.00 – 15.00 e 16.00 visite guidate al Castello, compresa la mostra della Collezione Cavallini Sgarbi.
Alle 15.30 si terrà una visita teatrale a cura di TeatrOrtaet intitolata “Ritratto di Lucrezia Borgia. Chiaroscuri del mito ferrarese” dedicata alle vicende della vita di una delle più famose dame della corte estense, moglie di Alfonso I d’Este, abile politica, accorta diplomatica e amante delle arti.

Alle 16.30, è prevista inoltre una speciale visita guidata, a cura di Itinerando, dedicata alla “Collezione Cavallini Sgarbi. Da Niccolò dell’Arca a Gaetano Previati” per scoprire più da vicino la straordinaria ricchezza, le curiosità e gli aneddoti delle oltre 130 opere esposte, dipinti e sculture di grande importanza per la storia dell’arte italiana dalla fine del Quattrocento alla metà del Novecento.

Solo la domenica di Pasqua, alle 10.00, è in programma un laboratorio didattico per famiglie (bambini dai 5 ai 10 anni),  a cura di Senza Titolo, intitolato “Ritratto di famiglia”:
un misterioso forziere contenente antichi oggetti, immagini, documenti e abiti accompagnerà i partecipanti alla scoperta delle storie racchiuse tra le mura del Castello; un’esperienza rivolta ad adulti e piccini per condividere ricordi e creare insieme uno scrigno speciale in cui custodire il vissuto e le memorie della propria famiglia.

Infine, in tutte e tre le giornate sarà possibile effettuare un giro in barca nel fossato (dalle 10 alle 13 e poi dalle 14 alle 17), per ammirare il monumento da un insolito punto di vista.

Per informazioni sulle tariffe e prenotazioni, chiamare il numero 0532 299233 o scrivere all’indirizzo: castelloestense@comune.fe.it

(Comunicazione a cura dell’U.O. Castello Estense del Comune di Ferrara – www.castelloestense.it)

 

CONFERENZA STAMPA – Martedì 3 aprile alle 11.30 nella chiesa di San Giuliano (piazza Repubblica)

Presentazione di Riaperture Photofestival Ferrara

29-03-2018

Il vicesindaco e assessore alla Cultura e al Turismo Massimo Maisto interverrà martedì 3 aprile 2018 alle 11.30 nella chiesa di San Giuliano (piazza Repubblica) alla conferenza stampa di presentazione della seconda edizione di Riaperture Photofestival Ferrara, in programma dal 6 all’8 e dal 13 al 15 aprile.
All’incontro con i giornalisti sarà il direttore del festival Giacomo Brini, presidente dell’associazione Riaperture, a presentare il programma della rassegna, gli ospiti e le novità della manifestazione che riapre con la fotografia spazi chiusi di Ferrara.

Per info: Fabio Zecchi, stampa@riaperture.com, cell. 348 9211531.

GALLERIE D’ARTE MODERNA – Giovedì 5 aprile alle 17 primo incontro in sala Estense (piazza Municipio 14)

Ciclo di conferenze dedicato alla mostra “Stati d’animo”

29-03-2018

Giovedì 5 aprile 2018  alle 17 nella sala Estense (piazza Municipio 14) ci sarà il primo appuntamento del ciclo di conferenze dedicato alla mostra “Stati d’animo. Arte e psiche tra Previati e Boccioni” in corso a palazzo dei Diamanti. In questa occasione il neuroscienziato Vittorio Gallese, che è tra gli scopritori dei neuroni specchio, parlerà di “Empatia ed esperienza estetica. Una prospettiva neuro scientifica”.

Gli interventi sono in programma giovedì 5 aprile, giovedì 12 aprile e lunedì 16 aprile sempre alle 17 in sala Estense a Ferrara e puntano a offrire punti di vista diversi su una materia così trasversale dando spazio ad autorevoli voci del dibattito scientifico-culturale per affrontare il tema degli ‘stati d’animo’ sotto il profilo delle neuroscienze, della musica e della letteratura.

Si ricorda, inoltre, che sono in programma le aperture straordinarie di Palazzo dei Diamanti in occasione delle imminenti festività a partire da sabato 31 marzo. Per approfondire andare alla pagina di CronacaComune all’indirizzo www.cronacacomune.ithttp://www.cronacacomune.it/notizie/33286/palazzo-dei-diamanti-aperture-serali-straordinarie-nelle-festivita-pasquali-e-ponte-del-1-maggio.html.
“Stati d’animo. Arte e psiche tra Previati e Boccioni Ferrara”, Palazzo dei Diamanti, corso Ercole I d’Este, Ferrara, 3 marzo-10 giugno 2018, tutti i giorni ore 9-19

COMUNICATO a cura di Gallerie d’arte moderna e contemporanea – Fondazione Ferrara Arte
Palazzo dei Diamanti presenta una nuova proposta culturale invitando autorevoli nomi del mondo scientifico, musicale e letterario a parlare di stati d’animo, in occasione della mostra omonima aperta fino al 10 giugno.

Gli stati d’animo della fin de siècle sono al centro di un ciclo di conferenze che approfondiscono, da punti di vista differenti, l’interesse che al passaggio tra Ottocento e Novecento spinge scienziati, letterati e musicisti ad esplorare i labirinti del cuore, in sintonia con il percorso degli artisti.
prosegue il viaggio nell’immaginario degli anni inquieti ed esaltanti, parallelamente alla mostra “Stati d’animo. Arte e psiche tra Previati e Boccioni”, con tre focus nel mese di aprile che si addentreranno nelle relazioni tra scienza e arte, per voce del neuroscienziato cognitivo Vittorio Gallese, tra gli scopritori dei neuroni specchio e delle basi fisiologiche dell’empatia, per poi immergersi nella musica degli stati d’animo, con la conferenza-concerto di Giovanni Bietti compositore e divulgatore musicale, celebre autore della trasmissione radiofonica di Rai Radio 3 “Lezioni di musica”, e infine gettare uno sguardo alla letteratura del profondo con l’intervento di Marco Bazzocchi, uno dei massimi esperti in ambito italiano tra Otto e Novecento nelle sue connessioni con i fenomeni artistici

Giovedì 5 aprile, ore 17, sala Estense –Empatia ed esperienza estetica. Una prospettiva neuro scientifica” a cura di Vittorio Gallese
Negli ultimi decenni le neuroscienze hanno manifestato un crescente interesse nei confronti dell’arte e dell’estetica. La ricerca in quest’ambito è volta a studiare il sistema cervello-corpo per comprendere in cosa consista l’esperienza estetica degli oggetti che oggi denominiamo ‘artistici’. La nozione di ‘estetica’ è declinata secondo la sua originale etimologia: aisthesis, cioè percezione del mondo attraverso il corpo. I risultati delle ricerche suggeriscono che il nostro rapporto empatico con le immagini ha una forte base corporea, perché il corpo ne è lo strumento principale di ricezione. Queste recenti acquisizioni consentono di affrontare i temi dell’arte e dell’estetica da una prospettiva nuova che indaga insieme le risposte del cervello e del corpo, mettendo in luce le componenti ‘invisibili’ indotte dal visibile.
Vittorio Gallese è Professore Ordinario di Psicobiologia presso il Dip. di Medicina e Chirurgia, Unità di Neuroscienze, dell’Università di Parma, Professor in Experimental Aesthetics all’Institute of Philosophy della School of Advanced Study della University of London, Adjunct Senior Research Scholar al Dept. of Art History and Archeology, Columbia University, New York, USA e Einstein Fellow alla School of Mind & Brain della Humboldt University di Berlino. È coordinatore del Dottorato di Ricerca in Neuroscienze e Direttore della Scuola Dottorale di Medicina e Chirurgia dell’Università di Parma. Neuroscienziato, tra i suoi contributi principali vi è la scoperta assieme ai colleghi di Parma dei neuroni specchio, e l’elaborazione di un modello neuroscientifico dell’intersoggettività, la Teoria della Simulazione Incarnata. La sua produzione scientifica è attestata da oltre 230 pubblicazioni internazionali, dalla pubblicazione di due libri in qualità di autore e di tre libri in qualità di curatore. Ha vinto il Premio Grawemeyer per la Psicologia per l’anno 2007, ha ricevuto la Laurea Honoris Causa dall’Università Cattolica di Lovanio, Belgio nel 2010, l’Arnold Pfeffer Prize for Neuropsychoanalysis a New York nel 2010 e il Premio Musatti della Societa Italiana di Psicoanalisi nel 2014.

Giovedì 12 aprile, ore 17, sala Estense – Musica degli affetti, musica dei sentimenti, musica degli stati d’animo” a cura di Giovanni Bietti
Una delle caratteristiche più forti e specifiche della musica occidentale, a partire almeno dal secondo Cinquecento, è sempre stata considerata la capacità di penetrare e rivelare le emozioni, le sensazioni, l’interiorità, di rendere eloquente ed espressivo ciò che con le parole non si riesce a dire, «dar voce al silenzio», come scrive Wagner. Ma l’esplorazione della sfera intima prende, nel corso dei secoli, nomi differenti: nell’epoca barocca si parla di “affetti”, alla fine del Settecento e per gran parte dell’Ottocento di «sentimenti», mentre alla fine del secolo si affaccia l’idea dello “stato d’animo”, spesso mutevole, irrequieto e in continua trasformazione. E a queste diverse definizioni corrispondono, naturalmente, poetiche e tecniche musicali profondamente differenti tra loro.
La conferenza, condotta anche con un gran numero di esempi al pianoforte, prenderà in esame questi aspetti del linguaggio musicale, seguendo le loro trasformazioni attraverso le epoche.
Giovanni Bietti è compositore, pianista e musicologo ed è considerato uno dei migliori divulgatori musicali italiani. È una delle più note voci radiofoniche delle “Lezioni di musica” (seguitissima trasmissione settimanale di Rai-RadioTre), e ha pubblicato libri dedicati a Mozart (Laterza, 2015), a Beethoven (Laterza, 2013) e al Sinfonismo Viennese (Edizioni Estemporanee, 2012). Il suo ultimo libro, Lo spartito del mondo (Laterza, 2018), è dedicato alla multiculturalità, alla capacità della musica di far dialogare tra loro culture diverse: un argomento molto attuale, e non solo in ambito artistico. Tiene regolarmente Lezioni-Concerto, direttamente al pianoforte, presso molti dei più prestigiosi Enti italiani: Teatro alla Scala, Teatro La Fenice, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro Regio di Torino, Teatro Petruzzelli di Bari, Teatro Massimo di Palermo, Teatro Bellini di Catania, Festival Mito-Settembre Musica di Torino e Milano, Bologna Festival, Teatro Lirico di Cagliari, Ravello Festival, Teatro Regio di Parma, Sferisterio di Macerata, Teatro delle Muse di Ancona, Teatro Valli di Reggio Emilia, Festivaletteratura e Orchestra da Camera di Mantova, Orchestra Sinfonica Siciliana.

Lunedì 16 aprile, ore 17, sala Estense – Arte, letteratura e indagine nel profondo alle soglie della modernità” a cura di Marco Bazzocchi
Mito, sogno e malinconia. Il mito, come ripresa di una unità dell’uomo con il cosmo, la malinconia, come nuova condizione della modernità che si espande dall’interiorità femminile a quella maschile, il sogno, come condizione specifica della nuova analisi psichica di primo Novecento.
Il percorso partirà da Malombra di Fogazzaro e da Fosca di Tarchetti per arrivare al Fuoco di d’Annunzio, con riferimenti anche alla cultura francese, in particolare a Proust.
Marco Bazzocchi, critico letterario e saggista, è docente di Letteratura italiana contemporanea e Letteratura del Romanticismo nella Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università di Bologna, Presidente del Corso di laurea in lettere e Delegato alle iniziative culturali di Ateneo. È stato visiting professor presso l’Université de Montréal e ha partecipato a un progetto di scambio Italia-Marocco sotto la Direzione del MAE.
Tra le sue pubblicazioni, uscite anche in Francia e in Spagna, si segnalano gli studi sull’opera poetica e letteraria di Giovanni Pascoli, Giacomo Leopardi e Pier Paolo Pasolini. I suoi interessi preponderanti sono volti ad approfondire le interconnessioni tra la letteratura italiana contemporanea, antropologia e arti visive. Da questi interessi sono scaturite mostre e testi critici, dagli interventi sullo scultore Adolfo Wildt a quelli sul Liberty. È membro rappresentante della Regione Emilia-Romagna dell’Accademia Pascoliana di S. Mauro, socio dell’Accademia dei Filopatridi di Savignano e Direttore scientifico della Casa Rossa di A. Panzini del Comune di Bellaria. Fa parte del comitato direttivo della rivista internazionale “Studi pasoliniani” ed è direttore della “Rivista pascoliana”.

VIABILITA’ E COMMERCIO – Provvedimenti in vigore in centro storico il 31 marzo, 1 e 2 aprile, 5 e 6 maggio, e 2 e 3 giugno 2018

Per la ‘Fiera di cose d’altri tempi’ tre week-end con limitazioni alla circolazione sull’asse corso Martiri-corso Porta Reno

29-03-2018

In occasione dello svolgimento della ‘Fiera di cose d’altri tempi, oggetti da collezione e dell’artigianato’ nella nuova collocazione sperimentale in corso Porta Reno a Ferrara, l’Amministrazione comunale ha previsto limitazioni alla circolazione sull’asse corso Martiri-corso Porta Reno nei primi week end dei prossimi mesi di aprile, maggio e giugno, con l’intento di facilitare l’afflusso pedonale, anche turistico, in centro storico.

Questi nel dettaglio i provvedimenti previsti nei giorni: 31 marzo, 1 e 2 aprile (dalle 6,00 del sabato alle 24,00 del lunedì), 5 e 6 maggio, e 2 e 3 giugno 2018 (dalle 6,00 del sabato alle 24,00 della domenica):

– Corso Martiri della Libertà, piazza Savonarola, piazza Cattedrale, piazza Trento Trieste, corso Porta Reno (tratto da via C. Mayr a piazza Cattedrale), via Amendola (tratto da c.so Porta Reno a via Gobetti): istituzione del divieto di circolazione a tutti i veicoli ad eccezione di:
. operatori su area pubblica assegnatari dei posteggi necessari allo svolgimento della loro attività;
. residenti con possibilità di ricovero in area privata fuori dalla sede stradale;
. turisti ospiti delle strutture di ricezione raggiungibili solamente dalle vie sopra elencate;
. mezzi di soccorso e di polizia;
. taxi limitatamente dalle ore 21,00 alle ore 08,00 del giorno successivo.

– Corso Porta Reno (tratto compreso tra via Ragno e piazza Cattedrale): istituzione del divieto di fermata ambo i lati eccetto i veicoli degli operatori su area pubblica necessari allo svolgimento della propria attività;

– Corso Martiri della Libertà, piazza Savonarola, piazza Cattedrale, piazza Trento Trieste: istituzione del divieto di fermata eccetto i veicoli degli operatori su area pubblica necessari allo svolgimento della propria attività;

Inoltre
– in piazza Savonarola e corso Porta Reno: sospensione delle esistenti area di sosta taxi;
– in largo Castello (lato muretto, esclusivamente se libero da altre manifestazioni od occupazioni); piazza Castello (compatibilmente con la presenza di altre manifestazione od occupazioni); corso Ercole I d’Este (tratto compreso tra via Padiglioni e piazza Torquato Tasso) su ambo i lati; largo Castello (tratto compreso tra via Borgo dei Leoni e l’attuale area di sosta taxi, con contestuale sospensione della presente area di carico e scarico): istituzione area di sosta taxi;
– in piazza Travaglio sul fronte opposto ai c.n. 4, 6 e 14: istituzione di area sosta taxi per 3 veicoli, con parziale sospensione degli stalli di sosta dei motocicli.

La circolazione degli autorizzati all’interno dell’area interessata dai provvedimenti dovrà avvenire esclusivamente a passo d’uomo.

Il transito veicolare nell’area di mercato potrà essere comunque consentito solo in funzione e compatibilmente allo svolgimento dello stesso, a condizione che sia assicurata e salvaguardata la sicurezza e l’incolumità pubblica.

I residenti del comparto di via Gobetti saranno autorizzati a transitare in entrata ed uscita dalla via Vaspergolo in direzione della piazza Travaglio.

>> Le linee del trasporto pubblico dovranno adottare le opportune deviazioni dandone tempestiva informazione all’utenza.

In allegato scaricabile l’ordinanza di viabilità completa:

VIABILITA’ – Provvedimenti in vigore dal 30 marzo al 2 aprile

Modifiche alla circolazione in piazza XXIV Maggio per ‘Street food Fiesta Loca’

29-03-2018

Per consentire lo svolgimento a Ferrara della manifestazione ‘Street food Fiesta Loca’ organizzata dalla ‘Ass. Promozione e Sapori D’Europa’ dalle 16.00 del 30 marzo alle 24.00 del 2 aprile 2018 sono previste modifiche alla viabilità:

– in piazza XXIV Maggio (anello interno) divieto di circolazione a tutti i veicoli (ad eccezione dei mezzi autorizzati per l’allestimento delle strutture);

– in piazza XXIV Maggio, tratto compreso fra via Podgora e via Pasubio, lungo il solo lato adiacente ai giardini: divieto di fermata (eccetto i mezzi facenti parte della manifestazione).

CONFERENZA STAMPA – Giovedì 29 marzo alle 12, nella sala dell’Arengo della residenza municipale di Ferrara – FOTO e DOCUMENTAZIONE

Presentazione della sfida Italia-Belgio, in campo al Mazza per le qualificazioni ai mondiali di calcio femminile

29-03-2018

[Aggiornamento del 29-3-2018] – Nelle foto alcuni momenti della presentazione, svoltasi giovedì 29 marzo 2018 nella residenza municipale di Ferrara, della partita Italia – Belgio, gara valida per le qualificazioni al prossimo Campionato del Mondo di calcio femminile che si svolgerà in Francia nel 2019.

All’incontro sono intervenuti l’assessore allo Sport Simone Merli, il presidente della Spal Walter Mattioli, il patron Simone Colombarini, il commissario tecnico Milena Bertolini e in rappresentanza della FIGC il capo delegazione della Nazionale femminile Barbara Facchetti.

>> DOCUMENTAZIONE E FOTO scaricabili in fondo alla pagina 

 

 

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[Cronacacomune del 23-3-2018] Si giocherà martedì 10 aprile allo Stadio “Paolo Mazza” di Ferrara (calcio d’inizio alle 18, diretta Raisport+HD) Italia – Belgio, gara valida per le qualificazioni al prossimo Campionato del Mondo di calcio femminile che si svolgerà in Francia nel 2019.

L’incontro sarà presentato giovedì 29 marzo alle 12, nella sala dell’Arengo della residenza municipale di Ferrara (piazza Municipio 2), nel corso di una conferenza stampa alla presenza del sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani, dell’assessore allo Sport Simone Merli, del presidente della Spal Walter Mattioli, del patron Simone Colombarini, del commissario tecnico Milena Bertolini e in rappresentanza della FIGC dal capo delegazione della Nazionale femminile Barbara Facchetti.

 

COMITATO PROVINCIALE ORDINE E SICUREZZA PUBBLICA – In Prefettura bilancio e disposizione delle iniziative

Vigilanza e controlli: rafforzamento delle misure nel periodo pasquale

29-03-2018

(Comunicato a cura della Prefettura di Ferrara)
All’esame del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica il rafforzamento delle misure nel periodo pasquale e l’esame dell’ultima operazione “ad alto impatto” nella città di Ferrara.
Presieduta dal Prefetto di Ferrara Michele Campanaro, si è tenuta (mercoledì 28 marzo 2018, ndr) una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che ha affrontato i temi delle misure di sicurezza e vigilanza da attuarsi in occasione delle festività nel periodo pasquale.
Presenti alla riunione, gli amministratori dei Comuni di Ferrara e Comacchio, il Questore, i Comandanti Provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, il Comandante della Sezione Polstrada, il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco, il Responsabile del Servizio di emergenza medica 118 ed i rappresentanti provinciali di Ascom e Confesercenti.
Nel corso della riunione, è stato disposto dal Prefetto il rafforzamento del dispositivo generale di prevenzione, in funzione del contrasto della cosiddetta “criminalità diffusa”, unitamente a quello di controllo del territorio, sensibilizzando adeguatamente i servizi di vigilanza e sicurezza a protezione degli obiettivi sensibili, con particolare attenzione alle aree ed ai luoghi connotati da significativo afflusso di persone, in particolare alle aree ove sono ubicate chiese, santuari e simboli della cristianità e dove si svolgono le tradizionali cerimonie religiose, nonché a tutti gli altri luoghi di culto delle diverse confessioni presenti sul territorio.
Mirati servizi sono stati, altresì, disposti presso gli esercizi della grande distribuzione presenti in provincia, che registrano in questo periodo un notevole afflusso di pubblico.
Il Prefetto ha anche chiesto alle Forze dell’Ordine, nel periodo pasquale, il massimo impegno nell’attività di contrasto al fenomeno dell’abusivismo e della contraffazione, ottenendo l’impegno dei rappresentanti provinciali di Ascom e Confesercenti nell’attività di massima sensibilizzazione verso i propri iscritti.
E’ stato, infine, fatto il punto sui risultati dei nuovi servizi straordinari di controllo interforze, svoltisi nella serata del 27 marzo scorso nella città di Ferrara e concentrati, in particolare, nella cosiddetta zona GAD, in prossimità della stazione ferroviaria.
A distanza di pochi giorni dalla precedente operazione “ad alto impatto” disposta in Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, il dispositivo dispiegato ieri ha visto complessivamente coinvolte 52 unità, territoriali e non, tra Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Locale, oltre ai militari dell’Operazione “Strade Sicure” ed a 2 unità cinofile specializzate per la ricerca di stupefacenti, che hanno agito su più fronti in modo coordinato.
Sono state controllate 94 persone, di cui 35 stranieri; sono stati verificati 6 esercizi pubblici e oltre 800 veicoli. All’esito delle attività, sono stati sottoposti a sequestro oltre 150 grammi di sostanze stupefacenti e sono state arrestate 3 persone.
Nell’ambito di competenze specifiche, inoltre, Guardia di Finanza e Polizia Locale hanno proseguito nelle verifiche amministrative sugli affitti e sulle persone domiciliate in zona, con particolare attenzione ai cc.dd. Grattacieli del GAD.
Nella circostanza sono state identificate 18 persone, di cui 1 irregolare, e contestate 5 situazioni di subaffitto “in nero”.
Il Prefetto ha, quindi, rinnovato ai vertici delle Forze di Polizia vivo apprezzamento per lo svolgimento del servizio e per i risultati ottenuti, che rafforzano il senso di fiducia della comunità ferrarese verso le Istituzioni.

CONFERENZA PROVINCIALE PERMANENTE – In Prefettura l’incontro sui modelli organizzativi di security

Sicurezza, il prefetto con i 23 sindaci per pianificare le pubbliche manifestazioni

29-03-2018

(Comunicato a cura della Prefettura di Ferrara)
I modelli organizzativi di security e di safety sul tavolo della Conferenza provinciale permanente con i 23 Sindaci della provincia di Ferrara.

Il sistema della sicurezza che presiede allo svolgimento delle pubbliche manifestazioni è stato al centro della riunione della Conferenza provinciale permanente, tenutasi quest’oggi (giovedì 29 marzo 2018, ndr) in Prefettura.
Su questi temi il Prefetto, dr. Michele Campanaro, affiancato dai vertici provinciali delle Forze dell’Ordine, dei Vigili del Fuoco e del 118, ha incontrato il Presidente della Provincia e Sindaco di Ferrara, avv. Tiziano Tagliani, insieme con gli altri 22 Sindaci del territorio ferrarese.
“Come per la sicurezza urbana – ha ricordato introduttivamente il Prefetto – anche il sistema della sicurezza che presiede allo svolgimento delle pubbliche manifestazioni richiede la massima sinergia istituzionale e la più stretta collaborazione di tutte le sue componenti, da quelle statali a quelle espressione di poteri locali e territoriali”.
In questa ottica, sono stati illustrati i contenuti delle direttive ministeriali che mirano a realizzare un’efficace interazione tra ambiti operativi diversi, ma strettamente connessi, come quello dei profili di security, che attengono alla tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, di competenza del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica, e quello dei profili di safety, inerenti invece la verifica della conformità tecnica degli allestimenti e della compatibilità degli spazi con i partecipanti agli eventi, legati alle attività delle Commissioni Provinciale e Comunali di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo.
Agli amministratori presenti è stato, quindi, fornito un utile strumento di sintesi sia sull’iter procedurale da seguire in vista dello svolgimento di una manifestazione pubblica, che sugli adempimenti correlati.
Infine, sulla falsariga del percorso di recente avviato in ambito di sicurezza urbana, il Prefetto ha anticipato agli amministratori locali la organizzazione di incontri decentrati nelle cinque macro-aree omogenee della provincia (Ferrara capoluogo, Alto ferrarese, Basso ferrarese, Copparese ed Argentano-portuense), per una condivisione dei modelli organizzativi di security e di safety negli specifici ambiti territoriali.

Sul bilancio positivo di Hera

di Caterina Ferri

29-03-2018

Ho letto in questi giorni sugli organi di informazione la notizia del bilancio positivo di Hera, un’ottima notizia, purchè questo significhi maggiori investimenti e attenzione ai cittadini Ferraresi. Partendo dall’evitare disservizi quotidiani, come quello di cui sono stata informata ieri. Ultimo, in ordine di tempo, la mancanza di sacchi blu e gialli alla stazione ecologica ubicata vicino alla sede dei Vigili del Fuoco di Ferrara. Motivo per cui, chi ne avesse avuto bisogno, stando a quanto replicato dagli operatori a precisa domanda, sarebbe stato costretto a recarsi presso la sede Hera, dall’altra parte della città. Un’azienda come Hera non può permettersi una simile mancanza, soprattutto a fronte di un progetto – il potenziamento della raccolta differenziata con l’introduzione del sistema a calotta – che prevede e richiede lo sforzo dei cittadini, oltre all’impegno dell’Amministrazione comunale. Le stazioni ecologiche devono essere rifornite, sempre. Abbiamo adottato politiche ecologiche e ambientali premianti per i cittadini virtuosi. E i cittadini virtuosi, che hanno cambiato le loro abitudini per rispettare le regole, non debbono subire simili disagi. Giudico la crescita di Hera positiva, ma non può passare il messaggio – il rischio è reale – che ciò avvenga a discapito dell’interesse dei cittadini. Queste criticità debbono essere subito superate, così come il rafforzamento della raccolta dell’organico e il ripensamento dei servizi porta a porta soprattutto per i locali del centro storico.

Caterina Ferri, assessore all’Ambiente del Comune di Ferrara

Agricoltura. Verso la nuova Pac. Le Regioni e i produttori di ortofrutta chiedono all’Ue di mantenere invariate le risorse e rafforzare l’Ocm. La presidente Areflh, Caselli: “Importante in questa fase ancora di elaborazione ribadire le richieste di un comparto che in Europa vale 50 miliardi di euro e che vede l’Emilia-Romagna tra le Regioni di punta”

Da ufficio stampa regione Emilia-Romagna

L’incontro a Bruxelles col deputato europeo Herbert Dorfmann, col capo dell’unità della Commissione Ue, Joao Onofre e con la rappresentanza della rete femminile del comparto ortofrutticolo nel corso dell’assemblea annuale di Areflh

Bologna – Lo stato di avanzamento della Pac, la nuova Politica agricola comune, e un confronto sul comparto dell’ortofrutta con le proposte della rete delle Regioni e dei produttori del settore (Areflh).
Il punto su questi temi è stato fatto a Bruxelles con Herbert Dorfmann, deputato europeo e membro della commissione agricoltura e sviluppo rurale dell’europarlamento e con Joao Onofre capo unità settore ortofrutta della Commissione europea, nel corso dell’assemblea annuale di Areflh, attualmente presieduta dall’assessore all’agricoltura della Regione Emilia-Romagna, Simona Caselli.

“Siamo in un momento cruciale per la definizione della futura Pac e dei programmi di sostegno per il settore dell’ortofrutta- ha commentato Caselli-. Entro fine maggio sarà definita la proposta di bilancio e di regolamento della Commissione europea. È pertanto importante presentare le richieste e le proposte delle Regioni e dei produttori in questa fase ancora di elaborazione. Da questo punto di vista associazioni di respiro europeo come l’Areflh rappresentano uno strumento fondamentale per potere fare sentire la propria voce presso la Commissione europea. Questo organismo è infatti un interlocutore riconosciuto e ascoltato dalla Commissione, come dimostrano i risultati ottenuti nell’anno passato per la crisi delle pesche e delle nettarine con la modifica del regolamento che ha consentito di aumentare i volumi di ritiro dal mercato e il recepimento degli stessi fondi di mutualizzazione. Importante è ora dare attuazione con criteri uniformi e chiari a questo importante strumento di difesa del reddito dei produttori”.

È infatti entrata nel vivo la definizione del bilancio della Ue e dei nuovi regolamenti che stabiliranno il quadro della Pac per il periodo 2021-2027. Il 2 maggio si svolgerà la seduta della Commissione europea che approverà la proposta di bilancio pluriennale con le risorse destinate alle diverse politiche dell’Unione, mentre il 28 maggio è prevista l’approvazione dei regolamenti che dovranno poi essere sottoposti al vaglio del Parlamento e del Consiglio europeo.

Al centro del dibattito i rischi del taglio delle risorse destinate alla Pac, nonostante la posizione contraria della Commissione agricoltura del Parlamento europeo, a causa dell’uscita della Gran Bretagna che contribuiva per 12 miliardi di euro all’anno al bilancio europeo.

A questo proposito Areflh, ha ribadito la richiesta di mantenere invariate le risorse per l’agricoltura in modo particolare per l’organizzazione comune di mercato dell’ortofrutta (Ocm), un comparto che grava solo del 3,5% sul bilancio pur rappresentando più del 20% della produzione agricola europea per un valore complessivo di 50 miliardi di euro. Inoltre, dopo 20 anni di esperienze positive, Areflh punta ad un ulteriore rafforzamento delle organizzazioni dei produttori e delle loro associazioni, per migliorare la qualità e l’offerta ai consumatori, a partire dall’innovazione.

L’assemblea è stata anche un’occasione di confronto tra le associazioni dei produttori dei paesi membri dell’Areflh e Joao Onofre, a capo dell’unità della Commissione europea dell’ortofrutta, sulle modalità di applicazione del nuovo regolamento ‘Omnibus’ ai fondi di mutualizzazione e di gestione delle crisi. Nel corso della tavola rotonda, guidata sempre dalla presidente Caselli, Ibrahim Saadeh a nome delle associazioni delle organizzazioni dei produttori (Aop) dell’Emilia-Romagna ha illustrato un esempio di applicazione che sarà valutato dalla Commissione come possibile modello per aprire la strada a livello nazionale ed europeo.

L’assemblea si è conclusa con la presentazione, di Giulia Montanaro, dell’associazione italiana ‘Le donne dell’ortofrutta’ e con il lancio della proposta di una rete federata in Europa dedicata a imprenditrici e professioniste della filiera, per promuovere una visione europea al femminile dell’ortofrutta.

Areflh e la filiera dell’ortofrutta: 150 miliardi di euro in Europa, oltre 1 miliardo in Emilia-Romagna
Nata nel 2002 con sede a Bordeaux, Areflh è la rete europea delle principali Regioni (19 tra Belgio, Francia, Grecia, Spagna e Italia che partecipa con Emilia-Romagna, Basilicata, Piemonte, Valle d’Aosta e Provincia autonoma di Trento) e delle organizzazioni dei produttori ortofrutticoli (22 associazioni di organizzazioni). Dal 2016 è presieduta dall’assessore regionale Caselli.

Il comparto dell’ortofrutta in Europa rappresenta il 21% della produzione agricola per un valore di 50 miliardi di euro che, se si considera l’intera filiera compresa la trasformazione industriale, arriva a 150 miliardi. Il settore riunisce 3,4 milioni di aziende, quasi un quarto di tutte quelle della Ue.
In Emilia-Romagna il settore ortofrutticolo vale 1 miliardo e 100 milioni di euro, l’11% del valore nazionale (il 26% dell’agricoltura regionale) e interessa una superficie totale di 120mila ettari, con 22mila aziende.

I modelli organizzativi di security e di safety sul tavolo della Conferenza provinciale permanente con i 23 Sindaci della provincia di Ferrara

Da ufficio stampa Prefettura di Ferrara

Il sistema della sicurezza che presiede allo svolgimento delle pubbliche manifestazioni è stato al centro della riunione della Conferenza provinciale permanente, tenutasi quest’oggi in Prefettura.
Su questi temi il Prefetto, dr. Michele Campanaro, affiancato dai vertici provinciali delle Forze dell’Ordine, dei Vigili del Fuoco e del 118, ha incontrato il Presidente della Provincia e Sindaco di Ferrara, avv. Tiziano Tagliani, insieme con gli altri 22 Sindaci del territorio ferrarese.
“Come per la sicurezza urbana – ha ricordato introduttivamente il Prefetto – anche il sistema della sicurezza che presiede allo svolgimento delle pubbliche manifestazioni richiede la massima sinergia istituzionale e la più stretta collaborazione di tutte le sue componenti, da quelle statali a quelle espressione di poteri locali e territoriali”.
In questa ottica, sono stati illustrati i contenuti delle direttive ministeriali che mirano a realizzare un’efficace interazione tra ambiti operativi diversi, ma strettamente connessi, come quello dei profili di security, che attengono alla tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, di competenza del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica, e quello dei profili di safety, inerenti invece la verifica della conformità tecnica degli allestimenti e della compatibilità degli spazi con i partecipanti agli eventi, legati alle attività delle Commissioni Provinciale e Comunali di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo.
Agli amministratori presenti è stato, quindi, fornito un utile strumento di sintesi sia sull’iter procedurale da seguire in vista dello svolgimento di una manifestazione pubblica, che sugli adempimenti correlati.
Infine, sulla falsariga del percorso di recente avviato in ambito di sicurezza urbana, il Prefetto ha anticipato agli amministratori locali la organizzazione di incontri decentrati nelle cinque macro-aree omogenee della provincia (Ferrara capoluogo, Alto ferrarese, Basso ferrarese, Copparese ed Argentano-portuense), per una condivisione dei modelli organizzativi di security e di safety negli specifici ambiti territoriali.

Giornata internazionale dell’autismo

Da ufficio stampa coordinamento nazionale diritti umani

Il 02 apriledi ogni anno si celebra la Giornata mondiale dell’autismo. La giornata è stata istituita dall’assemblea generale dell’ONU nel 2007 con l’obiettivo di sensibilizzare la comunità internazionale sulle caratteristiche e manifestazioni di tale patologia.
Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani ritiene fondamentale continuare a rimarcare l’importanza dell’azione didattica, soprattutto laddove siano presenti casi di BES e DSA, allo scopo di valorizzare le differenze e incrementare l’inclusione, armonizzando le specificità di ogni studente. A tal proposito, ci si augura che vengano messe a disposizione in tutte le scuole risorse finanziarie e umane da impiegare tempestivamente nelle diverse eventualità formative. Sarebbe opportuno che il MIUR incrementasse i finanziamenti per potenziare al meglio le competenze specifiche degli educatori e dei docenti, necessarie per rispondere con prontezza ai bisogni delle famiglie e degli studenti.
Consideriamo la scuola come fattore di riscatto, crescita, affrancamento e di emancipazione per tutti gli allievi; specialmente per chi affronterà un percorso di vita e di studio da condurre con maggiore attenzione, ma proprio per questo foriero di speranza e autonomia.
Le famiglie confidano negli sforzi delle istituzioni e delle persone perché i loro cari vengano accompagnati nel loro iter formativo con rispetto, motivazione e responsabilità. Non si possono disattendere tali aspettative: una società civile cresce con l’apporto di tutti.
Il Coordinamento nazionale dei docenti della disciplina dei diritti umani invita a cogliere l’occasione per creare nelle classi uno spazio di riflessione sulle possibilità di comunicazione alternative a quelle convenzionali, come disegno; attività laboratoriali-ludiche; musica e fotografia con lo scopo di ritrovarci tutti uniti lungo il cammino dell’apprendimento e della crescita.

Ferrara in Jazz – Programma Aprile 2018

Da ufficio stampa Jazz Club Ferrara

PROGRAMMA MARZO – APRILE 2018

MAIN CONCERTS
Venerdì 2 marzo, ore 21.30
In collaborazione con Crossroads jazz e altro in Emilia-Romagna
Chris Speed Trio
Chris Speed, sax tenore
Chris Tordini, contrabbasso
Dave King, batteria

Sabato 3 marzo, ore 21.30
In collaborazione con REVERB
New York Gipsy All Stars
Ismail Lumanovski, clarinetto
Tamer Pinarbasi, kanun
Marius van den Brink, tastiere
Panagiotis Andreou, basso elettrico
Engin Gunaydin, batteria

Sabato 10 marzo, ore 21.30
In collaborazione con Crossroads jazz e altro in Emilia-Romagna
Lunar Trio Meets David Murray
David Murray, sassofono
Greg Burk, pianoforte
Marc Abrams, contrabbasso
Enzo Carpentieri, batteria

Venerdì 16 marzo, ore 21.30
Iverson – Sanders – Rossy
Ethan Iverson, pianoforte
Joe Sanders, contrabbasso
Jorge Rossy, batteria

Sabato 17 marzo, ore 21.30
Vincent Herring Soul Chemistry
Vincent Herring, sax alto
David Kikoski, pianoforte
Essiet Okon Essiet, contrabbasso
Joris Dudli, batteria

Sabato 24 marzo, ore 21.30
Logan Richardson Quintet
Logan Richardson, sax alto
Justus West, chitarra
Igor Osypov, chitarra
DeAndre Manning, basso
Ryan Lee, batteria
Venerdì 30 marzo, ore 21.30
In collaborazione con Produzione Culturale
Scott Henderson Trio
Scott Henderson, chitarra
Romain Labaye, basso elettrico
Archibald Ligonnière, batteria

Sabato 31 marzo, ore 21.30
In collaborazione con Crossroads jazz e altro in Emilia-Romagna
Linda May Han Oh
Greg Ward, sax alto
Matthew Stevens, chitarra
Linda May Han Oh, contrabbasso e basso elettrico
Artur Hnatek, batteria

Sabato 7 aprile, ore 21.30
Eddie Gomez Trio
Salvatore Bonafede, pianoforte
Eddie Gomez, contrabbasso
Eliot Zigmund, batteria

Venerdì 13 aprile, ore 21.30
Flavio Boltro BBB Trio
Flavio Boltro, tromba e elettronica
Mauro Battisti, contrabbasso
Mattia Barbieri, batteria e percussioni

Sabato 14 aprile, ore 21.30
Marcus Strickland Twi-Life
Marcus Strickland, sassofoni
Mitch Henry, tastiere
Kyle Miles, basso elettrico
Charles Haynes, batteria

Sabato 21 aprile, ore 21.30
Chihiro Yamanaka Electric Female Trio
Chihiro Yamanaka, pianoforte e piano elettrico
Ilaria Capalbo, basso elettrico
Karen Teperberg, batteria

Martedì 24 aprile, ore 21.30
In collaborazione con Ferrara Musica
Bill Frisell – Thomas Morgan Small Town Duo
Bill Frisell, chitarra
Thomas Morgan, contrabbasso

Sabato 28 aprile, ore 21.30
Nels Cline Four featuring Julian Lage
Nels Cline, chitarra
Julian Lage, chitarra
Jorge Roeder, contrabbasso
Tom Rainey, batteria

MONDAY NIGHT RAW
Sotto la sigla Monday Night Raw, mutuata dal colorito vocabolario del wrestling americano, i lunedì sera del Torrione si trasformano in un autentico ring sul quale si sfideranno, fino all’ultimo match, giovani protagonisti della scena jazzistica contemporanea nazionale ed internazionale. In apertura di serata l’accattivante selezione musicale di Willygroove, France, Andreino e Gil Dj farà da sfondo al goloso aperitivo a buffet del wine-bar del Torrione. Segue il concerto Tip of The Day, la jam session aperta dagli allievi e dai docenti del Dipartimento Jazz del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara.

Lunedì 5 marzo, ore 21.30
O.N.G. Crash + Ken Vandermark
Gabriele Mitelli, tromba e elettronica
Ken Vandermark, sax tenore
Enrico Terragnoli, chitarra
Gabrio Baldacci, chitarra baritono
Cristiano Calcagnile, batteria

A seguire…

Tip of The Day
In collaborazione con il Dipartimento Jazz del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara
Roberto Manuzzi, sax
Davide Fasulo, tastiere
Lorenzo Locorotondo, tastiere
Daniele Nieri, basso elettrico
Riccardo Guidarini, batteria

Lunedì 12 marzo, ore 21.30
Pericopes + 1
Emiliano Vernizzi, sax tenore
Alessandro Sgobbio, pianoforte e piano elettrico
Nick Wight, batteria

A seguire…

Tip of The Day
In collaborazione con il Dipartimento Jazz del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara
Carletto Spanò, chitarra
Francesco Zaccanti, contrabbasso
Lorenzo Gollini, batteria

Lunedì 19 marzo, ore 21.30
Hobby Horse
Dan Kinzelman, sax tenore, clarinetto ed elettronica
Joe Rehmer, contrabbasso ed elettronica
Stefano Tamborrino, batteria ed elettronica

A seguire…

Tip of The Day
In collaborazione con il Dipartimento Jazz del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara
Andrea Bonetti, pianoforte
Fabio Mazzini, chitarra
Stefano Pesare, basso elettrico
Pietro Vicentini, batteria

Lunedì 26 marzo, ore 21.30
Incontro con l’autore
Presentazione di “Racconti molesti” di Francesco Cusa

+

Live
Francesco Cusa Trio Meets Carlo Atti
Carlo Atti, sax tenore
Gianni Lenoci, pianoforte
Ferdinando Romano, contrabbasso
Francesco Cusa, batteria

A seguire…

Tip of The Day
In collaborazione con il Dipartimento Jazz del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara
Chiara Morreale, voce
Lorenzo Locorotondo, tastiere
Riccardo Sindona, chitarra
Stefano Galassi, basso elettrico
Francesco Bressan, batteria

Lunedì 9 aprile, ore 21.30
Rex Kramer
Piero Bittolo Bon, sax alto
Stefano Dallaporta, contrabbasso
Andrea Grillini, batteria

A seguire…

Tip of The Day
In collaborazione con il Dipartimento Jazz del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara
Arrangers Night a cura della Classe di Arrangiamento Jazz del professor Morgante

Lunedì 16 aprile, ore 21.30
Frank Martino Disorgan Trio
Frank Martino, chitarra ed elettronica
Claudio Vignali, pianoforte e tastiere
Niccolò Romanin, batteria e batteria elettronica

A seguire…

Tip of The Day
In collaborazione con il Dipartimento Jazz del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara
Antonio Cavicchi, chitarra
Matteo Balcone, basso elettrico
Gianfilippo Invincibile, batteria

Lunedì 23 aprile, ore 21.30
Quilibrì
Andrea Ayace Ayassot, sax soprano
Enrico Degani, chitarra classica
Claudio Riaudo, percussioni

A seguire…

Tip of The Day
In collaborazione con il Dipartimento Jazz del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara
Claudio Francica, chitarra
Francesco Zaccanti, contrabbasso
Pietro Vicentini, batteria

SOMETHIN’ELSE
Incursioni al di fuori della consueta programmazione jazzistica con serate dedicate ad altri linguaggi espressivi, dalla musica classica, al teatro musicale, all’elettronica.
Venerdì 9 marzo, ore 21.30
In collaborazione con Teatro Off e Progetto LAUTER
Il salotto di Clara
Elisabeth Brauß, pianoforte
Nicola Bruzzo, violino
Letture a cura di Ferrara Off
Venerdì 20 aprile, a partire dalle ore 20.00
In collaborazione con Reverb & FP Artists
Matteo Scaioli + DJ Herva Live Set & Dj Set

Venerdì 27 aprile, ore 21.30
In collaborazione con Produzione Culturale
Bungaro “Maredentro Live”

THE TOWER JAZZ COMPOSERS ORCHESTRA
La Tower Jazz Composers Orchestra nasce come naturale reazione a catena ed evoluzione di due progetti pilota che hanno preso forma durante le scorse stagioni (The Tower Jazz Workshop Orchestra e The Unreal Book), ne consegue che il progetto rappresenti una sintesi dei precedenti, ma con una formazione e un repertorio più definiti. Sotto la direzione di Piero Bittolo Bon e Alfonso Santimone, il progetto mira alla realizzazione di una big band “elastica” che permetta ai singoli musicisti di sperimentare collettivamente la propria vena compositiva e le proprie idee musicali.

Sabato 23 marzo, Lunedì 30 aprile, ore 21.30
The Tower Jazz Composers Orchestra
Marta Raviglia, voce
Alfonso Santimone, direzione, pianoforte ed elettronica
Piero Bittolo Bon, direzione, sax alto, clarinetto basso e flauti
Sandro Tognazzo, flauto
Glauco Benedetti, tuba
Mirko Cisilino, Pasquale Paterra, Gabriele Cancelli, trombe
Filippo Vignato, Federico Pierantoni, Lorenzo Manfredini, tromboni
Gianluca Fortini, clarinetti e sax alto
Tobia Bondesan, sax tenore
Filippo Orefice, sax tenore, clarinetto e flauto
Beppe Scardino, sax baritono, sax alto e flauto
Luca Chiari, Riccardo Morandini, chitarra
Federico Rubin, piano elettrico
Alessandro Garino, pianoforte
Stefano Dallaporta, contrabbasso e basso elettrico
Andrea Grillini, Simone Sferruzza, batteria
William Simone, percussioni

BOLDINI SOUNDS JAZZ
Grazie alla neonata collaborazione con il Cinema Boldini e Arci Ferrara, con Boldini Sounds Jazz il Jazz Club si propone di divulgare il patrimonio musicale afroamericano anche attraverso la settima arte. Nei mesi di febbraio, marzo e aprile, saranno proiettate nella sala di via Previati tre “pellicole” a tema ad un costo agevolato.

Martedì 27 marzo, ore 21.00
Ornette: Made in America
Regia di Shirley Clarke
Versione restaurata con sottotitoli in italiano

Martedì 17 aprile, ore 21.00
The Connection
Regia di Shirley Clarke
Versione restaurata con sottotitoli in italiano

N.B Le proiezioni si tengono al Cinema Boldini in via Gaetano Previati, 18 – Ferrara. È previsto un ingresso a € 5 ed un ridotto a € 4 riservato agli studenti del Conservatorio “G. Frescobaldi”, agli iscritti alla Scuola di Musica di Ferrara e ai possessori dei biglietti di Ferrara Musica.

INFORMAZIONI
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com

Infoline e prenotazione cena 0532 1716739 (dalle 12.30 alle 19.30)

Tranne ove diversamente specificato, tutti i concerti si svolgono al Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara.

Il Jazz Club Ferrara è affiliato a Endas, l’ingresso è riservato ai soci.

PRESIDENZA
Andrea Firrincieli

DIREZIONE ARTISTICA
Francesco Bettini

UFFICIO STAMPA
Eleonora Sole Travagli
e-mail press@jazzclubferrara.com; solejazzclubferrara@gmail.com
cell. 339 6116217

Lega Nord: “diplomatici russi espulsi dall’Italia, allarme rosso turismo in Romagna”

Da ufficio stampa Gruppo Lega Nord Emilia e Romagna

I consiglieri regionali Liverani e Pompignoli e l’onorevole Morrone: “Il governatore Bonaccini, appena tornato dalla missione a Mosca per rilanciare la riviera romagnola, chieda ragione della doppia espulsione dei funzionari russi al dimissionario Governo Gentiloni. Presenteremo un’interrogazione alla Giunta”

“E’ un allarme rosso quello lanciato dagli operatori turistici della Riviera romagnola. Un allarme rosso che rilancia quello lanciato negli ultimi giorni dai tour operator russi, che denunciano la preoccupazione e l’indignazione dei loro concittadini rispetto all’espulsione dei 113 diplomatici dai Paesi dell’Occidente a seguito dell’avvelenamento di un ex spia russa e di sua figlia avvenuto a Londra. Il rischio che i turisti russi, la prossima estate, possano disertare la Riviera romagnola è oggi, più che mai, attuale”. Portavoce di quello che potrebbe rivelarsi un bagno di sangue in termini di presenze turistiche e, dunque, di introiti, sono i consiglieri regionali della Lega Nord, Andrea Liverani e Massimiliano Pompignoli e l’onorevole Jacopo Morrone.

“Il clima in Russia non è affatto buono: la popolazione, che ha appena votato in massa per Putin, si sente offesa dall’atteggiamento di tutto l’Occidente, sono spaventati da una decisione (quella dell’espulsione dei 113 diplomatici del Cremlino) che giudicano senza senso. Da qui i loro timori rispetto al trascorrere le prossime vacanze estive in terra di Romagna” spiegano i tre leghisti.

“La vicenda dell’espulsione dei diplomatici russi, poi, nella nostra regione sta assumendo i toni della farsa: appena due settimane fa, infatti, il governatore della Regione, Stefano Bonaccini, è andato in missione a Mosca con l’intento consacrato di rilanciare il nostro territorio come meta di turismo. Una missione guidata da buoni propositi che, alla luce dell’espulsione dei due diplomatici russi dall’Italia, rischia di essere vanificata nella sua interezza. Al di là dell’atteggiamento della Lega, da sempre contraria alla politica del nostro governo centrale di imporre dazi e sanzioni alla Russia – rincarano Liverani, Pompignoli e Morrone – è evidente come ora il problema delle ripercussioni economiche sul nostro territorio, dovute all’espulsione dei due diplomatici, non possa che essere risolto da Bonaccini. E’ bene che il Governatore dell’Emilia-Romagna, infatti, chieda ragione della doppia espulsione a quel Governo che, oltre ad essere del suo colore politico, ha licenziato una decisione così importante nonostante fosse dimissionario”. “Su questa vicenda intendiamo andarci a fondo e nei prossimi giorni presenteremo un’interrogazione circostanziata alla Giunta per vedere di risolvere il problema prima dell’arrivo dell’estate e dell’afflusso dei turisti russi, che lo scorso anno, in Romagna, hanno superato le 220mila presenze, in aumento del 25,3% rispetto al 2016” chiosano i leghisti.

Sabato 31/3 la contrabbassista LINDA MAY HAN OH firma l’ultimo appuntamento di Crossroads & Ferrara in Jazz 2018

Da ufficio stampa Jazz Club Ferrara

Jazz Club Ferrara in collaborazione con Crossroads

presenta

Sabato 31 marzo, ore 21.30
Crossroads & Ferrara in Jazz
Linda May Han Oh
Greg Ward, sax alto
Matthew Stevens, chitarra
Linda May Han Oh, contrabbasso e basso elettrico
Artur Hnatek, batteria

Sabato 31 marzo, a chiudere la fortunata triade di concerti firmati Crossroads & Ferrara in Jazz 2018 è Linda May Han Oh. La creativa contrabbassista di origini malesiane, altresì nota per la fruttuosa militanza a fianco di Pat Metheny, si presenta al Torrione a capo del proprio quartetto completato da Greg Ward al sax alto, Matthew Stevens alla chitarra e Artur Hnatek alla batteria.

Sabato 31 marzo (inizio ore 21.30), a chiudere la fortunata triade di concerti firmati Crossroads & Ferrara in Jazz 2018 è Linda May Han Oh. La creativa contrabbassista di origini malesiane si presenta al Torrione in quartetto affiancata da Greg Ward al sax alto, Matthew Stevens alla chitarra e Artur Hnatek alla batteria.
Nata in Malesia da genitori cinesi, Linda May Han Oh è cresciuta in Australia. Per chiudere il cerchio geografico, da una decina d’anni è di base negli States, dove si è inserita nella scena jazz che conta. Ma ripartiamo dall’Australia. Linda arriva al basso elettrico in piena adolescenza, dopo avere appreso il pianoforte e il fagotto. Il jazz fa già parte della sua dieta musicale, a fianco del rock. Prima ancora che il grande pubblico si accorgesse della sua sensazionale musicalità, l’ambiente jazzistico l’aveva già ben valutata: nel 2008 ha ricevuto il premio della ASCAP per giovani compositori jazz, nel 2009 una menzione d’onore alla Thelonious Monk Bass Competition, nel 2010 il Bell Award come giovane artista australiana dell’anno ma anche il primo posto come stella nascente del contrabbasso nel referendum dei critici di DownBeat. Nel frattempo aveva completato il suo percorso formativo alla Manhattan School of Music, ed era pronta per ‘andare al lavoro’. Nel 2009, con Entry, debutta come leader su disco (in compagnia di Obed Calvaire e Ambrose Akinmusire: giovani promesse tutte pronte a esplodere sulla scena internazionale). Da allora, oltre a portare avanti le sue formazioni, è diventata una delle prime scelte nella comunità jazzistica newyorkese: l’hanno voluta nei propri gruppi Joe Lovano, Steve Wilson, Vijay Iyer, Dave Douglas, Kenny Barron, Geri Allen, Terri Lyne Carrington. E da un paio d’anni è la bassista del quartetto di Pat Metheny.
La cena alla carta anticipa il concerto. È consigliata la prenotazione allo 0532 1716739 dalle ore 12:30 alle ore 19:30. Info su www.jazzclubferrara.com

INFORMAZIONI
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com

Per informazioni e prenotazione cena 0532 1716739 dalle ore 12:30 alle ore 19:30.

Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso è riservato ai soci.

DOVE
Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Con dispositivi GPS è preferibile impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.

COSTI E ORARI
Intero: 20 euro
Ridotto: 15 euro (la riduzione è valida prenotando la cena al Wine Bar, accedendo al solo secondo set, fino ai 30 anni di età, per i possessori della Bologna Jazz Card, per i possessori di MyFe Card, per i possessori della tessera AccademiKa, per i possessori di un abbonamento annuale Tper, per i possessori di biglietti Italo Treno da/per Ferrara, per i possessori di Jazzit Card e Bologna Jazz Card, per gli alunni e docenti del Dipartimento Jazz del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara, per gli iscritti ad Unife).

Intero + Tessera Endas: 25 euro
Ridotto + Tessera Endas: 20 euro

NB Non si accettano pagamenti POS

Apertura biglietteria: 19.30
Cena a partire dalle ore 20.00
Primo set: 21.30
Secondo set: 23.00

DIREZIONE ARTISTICA
Francesco Bettini

UFFICIO STAMPA
Eleonora Sole Travagli
e-mail: solejazzclubferrara@gmail.com ; press@jazzclubferrara.com
cell. + 39 339 6116217

UFFICIO STAMPA CROSSROADS
Daniele Cecchini
e-mail: dancecchini@hotmail.com

Cultura. Stanziati 2,5 milioni per la promozione culturale nel 2018: la Regione apre oggi il bando per progetti di Comuni, associazioni e istituzioni

Da ufficio stampa regione Emilia-Romagna

Particolare attenzione ai progetti di dimensione sovralocale e che favoriscano l’aggregazione tra più soggetti. Tra i temi l’arte contemporanea, la creatività giovanile ma anche la diffusione della cultura della legalità, la cittadinanza responsabile, l’intercultura e il dialogo interreligioso. Le domande entro il 16 aprile

Bologna – Bologna – Ammontano a 2,5 milioni di euro, per il 2018, le risorse stanziate dalla Regione per la promozione culturale in Emilia-Romagna a favore di Comuni, associazioni e istituzioni. Prende il via la presentazione dei progetti per l’anno in corso, in attuazione della Legge regionale 37 del 1994.
Novità di quest’anno è la nuova modalità per la domanda di contributo, che dovrà essere presentata esclusivamente tramite l’applicativo Sib@c, seguendo le indicazioni delle Linee guida utente Sib@c (che prevedono per l’accesso a Sib@c la registrazione a uno dei due sistemi di gestione delle identità Federa o Spid).

Saranno sostenuti, in particolare, i progetti che prevedono attività e iniziative di dimensione sovralocale, coerenti con le finalità e gli obiettivi della legge regionale indicati nel Programma degli interventi del triennio 2016-2018.
L’intento è quello di favorire il recupero e la valorizzazione sia della cultura popolare, della storia e delle tradizioni locali emiliano-romagnole che di altre culture, presenti in Emilia-Romagna. Inoltre, si punta a sostenere la realizzazione di interventi e progetti per promuovere le espressioni dell’arte contemporanea, la creatività giovanile e la valorizzazione di nuovi talenti. E ancora, il sostegno della diffusione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile, oltre che iniziative per favorire l’intercultura e il dialogo interreligioso.
Anche quest’anno, la Regione promuove la realizzazione di progetti integrati, favorendo l’aggregazione e l’interazione tra vari soggetti anche ai fini dell’ottimizzazione della spesa.

La presentazione del progetto e la domanda di contributo dovranno essere caricate sulla piattaforma SIB@C da oggi 29 marzo 2018 alle ore 15,00 del 16 aprile 2018.
Il bando all’indirizzo https://spettacolo.emiliaromagnacreativa.it/it/bando/l-r-37-94-avviso-attivita-promozione-culturale-anno-2018/

Per informazioni relative al funzionamento della piattaforma informatica Sib@c è possibile contattare gli operatori via mail a infosibac@regione.emilia-romagna.it. Le richieste di informazioni nel merito dei contenuti progettuali vanno inviate esclusivamente via mail a promocultura@regione.emilia-romagna.it.

Strade. Dopo il dissesto da maltempo, dalla Regione piano straordinario da 31 milioni di euro per la manutenzione e il miglioramento dell’intera rete di quelle comunali e provinciali, da Piacenza a Rimini, in montagna e pianura

Da ufficio stampa regione Emilia-Romagna

Al via interventi su 12.600 chilometri di tratti stradali. La ripartizione dei fondi ai territori

Bologna – Dopo l’ondata eccezionale di maltempo delle settimane e dei mesi scorsi, che ha provocato non pochi disagi alla viabilità regionale e ai cittadini da Piacenza a Rimini con richieste di aiuto da parte dei sindaci e degli amministratori locali, la Regione interviene con un piano straordinario da 31 milioni di euro per i lavori di manutenzione e miglioramento degli oltre 12mila e 600 chilometri di strade comunali e provinciali dell’Emilia-Romagna – nelle aree di montagna come in quelle di pianura.
Il programma, con il dettaglio degli investimenti, è stato presentato nella sede della Regione, a Bologna, dal presidente Stefano Bonaccini, dagli assessori alla Mobilità e infrastrutture, Raffaele Donini, e alla Difesa del suolo, Paola Gazzolo. La soddisfazione nel commento inviato dal presidente regionale di Upi Emilia-Romagna, l’Unione delle Province, Giammaria Manghi.

“I sindaci hanno sostenuto uno sforzo straordinario per far fronte all’ondata eccezionale di maltempo degli ultimi mesi e per limitare i disagi dei cittadini e delle comunità locali- afferma Bonaccini- e noi, come avevamo promesso, non li abbiamo lasciati soli. Insieme a loro, dopo avere ascoltato i territori, abbiamo deciso di intervenire subito con uno sforzo altrettanto straordinario: 31 milioni di euro per risistemare le strade di tutto il territorio, da Piacenza a Rimini, e ripristinare la piena viabilità. Ma non basta. Oltre alla richiesta dello stato di emergenza nazionale, che abbiamo inviato al Governo nelle settimane scorse, stiamo mettendo a punto un piano straordinario anche contro il dissesto del territorio, a partire dalle frane, perché è con la prevenzione- conclude il presidente della Giunta- che possiamo e dobbiamo rispondere alla legittima domanda di sicurezza delle nostre comunità locali”.

“In rappresentanza di tutte le Province emiliano-romagnole saluto con particolare apprezzamento e gratitudine il Piano straordinario di interventi a favore della rete stradale comunale e provinciale disposto dalla Regione Emilia-Romagna- commenta il presidente regionale dell’Upi, Manghi-. È noto che l’assenza di risorse adeguate per la manutenzione della cospicua rete stradale esistente ha rappresentato negli ultimi quattro anni il problema centrale con cui in particolare le Province si sono dovute confrontare nella quotidianità, anche in relazione alle responsabilità che a tal riguardo attengono amministratori e personale dipendente. Le cifre messe a disposizione- conclude Manghi- consentiranno, unitamente al Piano 2018-2020 disposto dal Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, di avviare un lavoro serio e significativo con al centro la sicurezza stradale che mai, nel passato recente, era stato possibile”.

“Il sostegno all’Appennino e alla vita delle sue comunità sono una delle priorità della Giunta regionale: dall’avvio del mandato abbiamo investito 14 milioni per il solo Fondo regionale della montagna e nel prossimo triennio, entro il 2020, ne mettiamo a disposizione altrettanti- sottolinea l’assessore Gazzolo-. Si tratta di finanziamenti certi a disposizione delle Unioni di comuni, che potranno utilizzarli con più rapidità attraverso programmi triennali per interventi di fondamentale rilevanza come la sistemazione e il miglioramento della rete viabilistica”.

“Dal 2015 ad oggi abbiamo stanziato oltre 50 milioni di euro per la manutenzione straordinaria delle strade provinciali e comunali- spiega l’assessore Donini-, per venire incontro alle necessità degli enti locali. Insieme alle province e ai comuni presenteremo nelle prossime settimane allo Stato un piano per la manutenzione stradale e difesa del suolo che sia adeguato alle esigenze del territorio, per migliorare la circolazione e la sicurezza della rete stradale dell’Emilia-Romagna. Una funzione che deve essere esercitata dalle Province con la massima efficacia”.

Gli interventi sulle strade provinciali

Quasi 10 milioni di risorse regionali (9 milioni 820mila euro, di cui 3 milioni già stanziati) sono destinati agli oltre 1.858 chilometri di strade provinciali dell’Emilia-Romagna.

In particolare, sono previsti interventi sui 274 chilometri di strade provinciali a Bologna (finanziati con 1.449.291 euro in tutto); 131 chilometri delle strade di Ferrara (691.795 euro); 209 chilometri di Forlì-Cesena (1.105.688 euro); 306 chilometri di Modena (1.618.403 euro); 307 chilometri di Parma (1.623.047 euro); 233 chilometri di Piacenza (1.230.782 euro); 163 chilometri di Ravenna (863.480 euro); 186 chilometri di Reggio Emilia (980.596 euro); 49 chilometri di strade provinciali di Rimini (259.917 euro).

La manutenzione delle strade comunali di montagna

La Giunta ha poi approvato il riparto di 7 milioni di euro per la manutenzione straordinaria dei 10.804 chilometri di strade delle Unioni e Comuni di montagna, stanziati nell’ambito del Piano operativo del Fondo sviluppo e coesione infrastrutture 2014-2020.

Si aggiungono poi 6 milioni di euro del Fondo regionale per la montagna per 23 fusioni o Unioni di Comuni montani.

Questa la ripartizione territoriale dei 13 milioni di euro complessivi disponibili nel 2018 per la manutenzione straordinaria.

In provincia di Piacenza le risorse sono destinate ai 1.652 chilometri di strade comunali per un importo complessivo di 1.639.892 euro: nell’Alta Val Tidone (95.812 euro per 128 chilometri di rete viabilistica), Valli Trebbia e Luretta (782.505 euro per 879 chilometri), Alta Val Nure (503.736 euro per 419 chilometri), Valnure Valchero (78.145 euro per 82 chilometri) e all’Alta Val d’Arda (179.694 euro per 143 chilometri).

Nel parmense i fondi andranno ai 1.591 chilometri di rete viaria, per un importo complessivo di 1.843.455 euro, dei Comuni delle Valli Taro e Ceno (1.071.592 euro per 957 chilometri) e all’Appennino Parma Est (771.863 euro per 634 chilometri).

In provincia di Reggio Emilia le risorse sono destinate ai 1.234 chilometri di strade comunali, per un importo complessivo di 1.476.532 euro, nella Val d’Enza (84.211 euro per 57,6 chilometri), nell’Appennino reggiano (1.191.384 euro per 1.001 chilometri) e Tresinaro Secchia (200.937 euro per 176 chilometri).

Nel modenese i fondi andranno ai 1801 chilometri di strade per un importo complessivo di 1.958.380 euro, nei Comuni del Distretto ceramico (480.176 euro per 507 chilometri), del Frignano (1.155.783 euro per 990 chilometri) e delle Terre di Castelli (322.421 euro per 303 chilometri).

In provincia di Bologna le risorse sono destinate ai 2.587 chilometri, per un importo complessivo di 3.061.373 euro, di rete stradale del Reno Lavino Samoggia (640.415 euro per 474 chilometri), Appennino bolognese (1.357.805 euro per 1.256 chilometri), Alto Reno Terme (135.244 euro per 98 chilometri), Valli Savena Idice (625.965 euro per 521 chilometri), Nuovo circondario imolese (301.944 euro per 237 chilometri).

In provincia di Ravenna, 446.666 euro andranno ai 367 chilometri di strade comunali della Romagna Faentina, nel riminese 679.272 euro sono destinati ai 569 chilometri nei Comuni della Valmarecchia.

In provincia di Forlì-Cesena, sono previsti fondi per i 1.001 chilometri,per un importo complessivo di 1.894.116 euro, di rete viaria comunale nella Romagna Forlivese (1.036.153 euro per 508 chilometri), per la Valle del Savio (619.200 euro per 302 chilometri) e Rubicone e Mare (238.763 euro per 190 chilometri).

Sempre dal Fondo regionale per la montagna, 4 milioni saranno utilizzabili nel 2019 e altri 4 nel 2020. È stato fissato il termine del 18 maggio come scadenza per la presentazione dei Programmi triennali di investimento da parte di ciascuna Unione di Comuni./BG

Il presidente Bonaccini: “Per noi la sobrietà è un pilastro e un valore irrinunciabile, se siamo andati contro la sensibilità anche di una sola persona chiediamo scusa”

Da ufficio stampa regione Emilia-Romagna

“Lo abbiamo dimostrato tagliando i costi della politica, combattendo gli sprechi, azzerando le auto blu, cancellando i vitalizi. Nessuna legge infranta e nessun euro speso dalla Regione. Vogliamo stare vicini ai territori ed essere ovunque ci chiamino”

Bologna – In merito alla vicenda degli spostamenti per missioni istituzionali dei componenti la Giunta regionale, il presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, rilascia la seguente dichiarazione:

“Come ci viene riconosciuto dagli stessi che ci muovono critiche (legittime), con la mia Giunta abbiamo tagliato i costi della politica come nessun altro, 15 milioni in meno con la prima legge di questa legislatura, azzerato le auto blu, combattuto gli sprechi e fatto della sobrietà il tratto distintivo del nostro modo di amministrare e governare, a partire dall’essere quelli che si sono per primi cancellati il vitalizio per sempre. Anche nella vicenda delle multe relative agli spostamenti che i componenti la Giunta hanno effettuato in tre anni, dal 2015 al 2017, con l’auto guidata dal solo autista dipendente della Regione, ora andato in pensione, non ci sono stati privilegi: nessuna legge è stata infranta e non un euro è stato speso dall’Ente. Dopodiché, parliamo di una ventina di multe su oltre mille spostamenti, tutte missioni istituzionali, per stare, come ho detto fin dal primo giorno, vicini al territorio ed essere ovunque ci chiamino. Complessivamente centinaia di migliaia di chilometri percorsi se consideriamo anche gli spostamenti con le nostre auto personali. E proprio perché giriamo l’Emilia-Romagna in lungo e in largo, è capitato di tardare e di non voler mancare agli appuntamenti, così come i ricorsi presentati alle Prefetture sono stati fatti seguendo le istruzioni sulle notifiche arrivate, come chiunque può fare. Ripeto: nessuno privilegio e favore perché siamo o ci sentiamo la Regione, per dirla con chiarezza. E così come l’essere nei territori, ascoltare la società regionale ci sembra normale, altrettanto è sembrato all’Amministrazione il poter fare ricorsi sulle multe, senza gravare in alcun modo sulla collettività in caso di non accoglimento da parte delle Prefetture, come in alcuni casi è successo. Ed è normale per me, per noi, chiedere scusa se nel fare questo siamo andati contro la sensibilità della nostra comunità, quella emiliano-romagnola, anche di una sola persona. Convinti di stare facendo un serio lavoro in tutti i settori, dalla sanità alle politiche sociali, dalla crescita all’occupazione proprio per la nostra comunità, coinvolgendo territori e parti sociali. Tanto resta da fare, ma, ne sono certo, lavorando insieme l’Emilia-Romagna ce la fa”.

programma ciclo conferenze dedicate alla mostra “Stati d’animo e aperture straordinarie Palazzo dei Diamanti

Da organizzatori

Palazzo dei Diamanti presenta una nuova proposta culturale invitando autorevoli nomi del mondo scientifico, musicale e letterario a parlare di stati d’animo, in occasione della mostra omonima aperta fino al 10 giugno.

Gli stati d’animo della fin de siècle sono al centro di un ciclo di conferenze che approfondiscono, da punti di vista differenti, l’interesse che al passaggio tra Ottocento e Novecento spinge scienziati, letterati e musicisti ad esplorare i labirinti del cuore, in sintonia con il percorso degli artisti.

Prosegue il viaggio nell’immaginario degli anni inquieti ed esaltanti, parallelamente alla mostra Stati d’animo. Arte e psiche tra Previati e Boccioni, con tre focus nel mese di aprile che si addentreranno nelle relazioni tra scienza e arte, per voce del neuroscienziato cognitivo Vittorio Gallese, tra gli scopritori dei neuroni specchio e delle basi fisiologiche dell’empatia, per poi immergersi nella musica degli stati d’animo, con la conferenza-concerto di Giovanni Bietti compositore e divulgatore musicale, celebre autore della trasmissione radiofonica di Rai Radio 3 “Lezioni di musica”, e infine gettare uno sguardo alla letteratura del profondo con l’intervento di Marco Bazzocchi, uno dei massimi esperti in ambito italiano tra Otto e Novecento nelle sue connessioni con i fenomeni artistici

Giovedì 5 aprile, ore 17.00
Sala Estense
Empatia ed esperienza estetica. Una prospettiva neuro scientifica
Vittorio Gallese

Negli ultimi decenni le neuroscienze hanno manifestato un crescente interesse nei confronti dell’arte e dell’estetica. La ricerca in quest’ambito è volta a studiare il sistema cervello-corpo per comprendere in cosa consista l’esperienza estetica degli oggetti che oggi denominiamo ‘artistici’. La nozione di ‘estetica’ è declinata secondo la sua originale etimologia: aisthesis, cioè percezione del mondo attraverso il corpo. I risultati delle ricerche suggeriscono che il nostro rapporto empatico con le immagini ha una forte base corporea, perché il corpo ne è lo strumento principale di ricezione. Queste recenti acquisizioni consentono di affrontare i temi dell’arte e dell’estetica da una prospettiva nuova che indaga insieme le risposte del cervello e del corpo, mettendo in luce le componenti ‘invisibili’ indotte dal visibile.

Vittorio Gallese è Professore Ordinario di Psicobiologia presso il Dip. di Medicina e Chirurgia, Unità di Neuroscienze, dell’Università di Parma, Professor in Experimental Aesthetics all’Institute of Philosophy della School of Advanced Study della University of London, Adjunct Senior Research Scholar al Dept. of Art History and Archeology, Columbia University, New York, USA e Einstein Fellow alla School of Mind & Brain della Humboldt University di Berlino. È coordinatore del Dottorato di Ricerca in Neuroscienze e Direttore della Scuola Dottorale di Medicina e Chirurgia dell’Università di Parma. Neuroscienziato, tra i suoi contributi principali vi è la scoperta assieme ai colleghi di Parma dei neuroni specchio, e l’elaborazione di un modello neuroscientifico dell’intersoggettività, la Teoria della Simulazione Incarnata. La sua produzione scientifica è attestata da oltre 230 pubblicazioni internazionali, dalla pubblicazione di due libri in qualità di autore e di tre libri in qualità di curatore. Ha vinto il Premio Grawemeyer per la Psicologia per l’anno 2007, ha ricevuto la Laurea Honoris Causa dall’Università Cattolica di Lovanio, Belgio nel 2010, l’Arnold Pfeffer Prize for Neuropsychoanalysis a New York nel 2010 e il Premio Musatti della Societa Italiana di Psicoanalisi nel 2014.

Giovedì 12 aprile, ore 17.00
Sala Estense
Musica degli affetti, musica dei sentimenti, musica degli stati d’animo
Giovanni Bietti

Una delle caratteristiche più forti e specifiche della musica occidentale, a partire almeno dal secondo Cinquecento, è sempre stata considerata la capacità di penetrare e rivelare le emozioni, le sensazioni, l’interiorità, di rendere eloquente ed espressivo ciò che con le parole non si riesce a dire, «dar voce al silenzio», come scrive Wagner. Ma l’esplorazione della sfera intima prende, nel corso dei secoli, nomi differenti: nell’epoca barocca si parla di “affetti”, alla fine del Settecento e per gran parte dell’Ottocento di «sentimenti», mentre alla fine del secolo si affaccia l’idea dello “stato d’animo”, spesso mutevole, irrequieto e in continua trasformazione. E a queste diverse definizioni corrispondono, naturalmente, poetiche e tecniche musicali profondamente differenti tra loro.
La conferenza, condotta anche con un gran numero di esempi al pianoforte, prenderà in esame questi aspetti del linguaggio musicale, seguendo le loro trasformazioni attraverso le epoche.

Giovanni Bietti è compositore, pianista e musicologo ed è considerato uno dei migliori divulgatori musicali italiani. È una delle più note voci radiofoniche delle “Lezioni di musica” (seguitissima trasmissione settimanale di Rai-RadioTre), e ha pubblicato libri dedicati a Mozart (Laterza, 2015), a Beethoven (Laterza, 2013) e al Sinfonismo Viennese (Edizioni Estemporanee, 2012). Il suo ultimo libro, Lo spartito del mondo (Laterza, 2018), è dedicato alla multiculturalità, alla capacità della musica di far dialogare tra loro culture diverse: un argomento molto attuale, e non solo in ambito artistico.
Tiene regolarmente Lezioni-Concerto, direttamente al pianoforte, presso molti dei più prestigiosi Enti italiani: Teatro alla Scala, Teatro La Fenice, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro Regio di Torino, Teatro Petruzzelli di Bari, Teatro Massimo di Palermo, Teatro Bellini di Catania, Festival Mito-Settembre Musica di Torino e Milano, Bologna Festival, Teatro Lirico di Cagliari, Ravello Festival, Teatro Regio di Parma, Sferisterio di Macerata, Teatro delle Muse di Ancona, Teatro Valli di Reggio Emilia, Festivaletteratura e Orchestra da Camera di Mantova, Orchestra Sinfonica Siciliana.

Lunedì 16 aprile, ore 17.00
Sala Estense
Arte, letteratura e indagine nel profondo alle soglie della modernità
Marco Bazzocchi

Mito, sogno e malinconia. Il mito, come ripresa di una unità dell’uomo con il cosmo, la malinconia, come nuova condizione della modernità che si espande dall’interiorità femminile a quella maschile, il sogno, come condizione specifica della nuova analisi psichica di primo Novecento.
Il percorso partirà da Malombra di Fogazzaro e da Fosca di Tarchetti per arrivare al Fuoco di d’Annunzio, con riferimenti anche alla cultura francese, in particolare a Proust.

Marco Bazzocchi, critico letterario e saggista, è docente di Letteratura italiana contemporanea e Letteratura del Romanticismo nella Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università di Bologna, Presidente del Corso di laurea in lettere e Delegato alle iniziative culturali di Ateneo. È stato visiting professor presso l’Université de Montréal e ha partecipato a un progetto di scambio Italia-Marocco sotto la Direzione del MAE.
Tra le sue pubblicazioni, uscite anche in Francia e in Spagna, si segnalano gli studi sull’opera poetica e letteraria di Giovanni Pascoli, Giacomo Leopardi e Pier Paolo Pasolini. I suoi interessi preponderanti sono volti ad approfondire le interconnessioni tra la letteratura italiana contemporanea, antropologia e arti visive. Da questi interessi sono scaturite mostre e testi critici, dagli interventi sullo scultore Adolfo Wildt a quelli sul Liberty.
È membro rappresentante della Regione Emilia-Romagna dell’Accademia Pascoliana di S. Mauro, socio dell’Accademia dei Filopatridi di Savignano e Direttore scientifico della Casa Rossa di A. Panzini del Comune di Bellaria. Fa parte del comitato direttivo della rivista internazionale “Studi pasoliniani” ed è direttore della “Rivista pascoliana”.

Palazzo dei Diamanti
Aperture serali straordinarie
Festività pasquali e ponte del 1 maggio

Sabato 31 marzo e domenica 1 aprile, in occasione delle festività pasquali, tutti i ferraresi e i turisti presenti in città avranno l’opportunità di visitare la mostra Stati d’animo. Arte e psiche tra Previati e Boccioni fino alle ore 22.30 (chiusura della biglietteria ore 22.00). Sarà così possibile ammirare le opere dei protagonisti della scena artistica tra Otto e Novecento – dai maestri del simbolismo e divisionismo, Segantini, Previati e Pellizza, a quelli dell’avanguardia futurista, Balla, Carrà e Boccioni – fino a tarda sera.

Anche sabato 28 aprile, in occasione del ponte del 1 maggio, il pubblico avrà l’occasione di lasciarsi sedurre dalla materia mutevole e inafferrabile degli stati d’animo fino alle ore 22.30 (chiusura della biglietteria ore 22.00).
Altre aperture straordinarie sono previste il 19 maggio, in occasione della Notte dei Musei, quando la rassegna chiuderà le porte alle ore 24 (chiusura biglietteria ore 23.30), venerdì 1 giugno e durante l’ultimo week-end di mostra, dall’8 al 10 giugno fino alle 22.30.

Nelle serate di apertura, alle ore 21.00, sono previste delle visite guidate per singoli visitatori con ritrovo nel giardino di Palazzo dei Diamanti 15 minuti prima della visita. La prenotazione della visita guidata è obbligatoria.

Ricordiamo inoltre che sarà possibile visitare l’esposizione anche il 2 aprile (Lunedì dell’Angelo), 25 aprile, 1 maggio e 2 giugno, con orario continuato dalle 9 alle 19.

Per informazioni e prenotazioni: 0532 244949, www.palazzodiamanti.it, facebook.com/palazzodiamanti

100Cene per Emergency

Da ufficio stampa Emergency – Gruppo di Ferrara

Anche quest’anno il gruppo ferrarese di Emergency partecipa alla campagna nazionale #100 cene per Emergency.

La cena si terrà presso il Fienile di Baura, in via Raffanello 79, sabato 7 aprile alle 20.00
con un delizioso menu elaborato in collaborazione con La Vegana

L’iniziativa 100Cene per Emergency attraversa tutte le regioni d’Italia, coniugando il piacere della buona tavola con la possibilità di sostenere il Programma Italia di Emergency, un insieme di progetti sul territorio nato per rendere concreto il diritto alla cura per tutti anche nel nostro Paese.

La Repubblica italiana tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti, dice la Costituzione italiana.

Eppure, nella pratica, questo diritto è spesso disatteso: migranti, stranieri e sempre più italiani si trovano in condizioni vulnerabili e non hanno accesso alle cure.

La partecipazione alla cena, oltre a mangiar bene e sostenere Emergency, darà anche la possibilità di incontrare i volontari e gli operatori e scoprire da vicino il lavoro dell’associazione.
Per maggiori informazioni e per le prenotazioni (obbligatorie) contattare il gruppo:
E-MAIL ferrara@volontari.emergency.it
TEL. 333 9940136

Iniziative del mese di aprile

Da ufficio stampa Istituto Gramsci Ferrara

1.GIOVEDÌ 5 APRILE 2018 BIBLIOTECA ARIOSTEA FERRARA ORE 17-19

ALDO MORO A QUARANT’ANNI DAL SUO ASSASSINIO Riflessioni sul suo ruolo di statista e di politico

Conferenza di Guido Formigoni, docente di Storia contemporanea, Università IULM di Milano

Introduce Anna Quarzi

Il rapimento e l’assassinio per mano delle Brigate rosse, nel 1978, hanno finito per concentrare in quella fine tragica la memoria di Aldo Moro. Nell’intento di riscoprire nella sua interezza questo significativo protagonista della storia italiana, l’incontro intende invece tratteggiarne un profilo biografico completo: l’intellettuale, il giurista, il credente (e dirigente delle associazioni cattoliche), il costituente, il politico, lo statista. Dal 1959 al 1978, Moro fu il principale perno della Dc e del sistema politico italiano, costruendo prudentemente e pazientemente gli esperimenti del centro-sinistra e della «solidarietà nazionale». Per lui erano ambedue strumenti per realizzare nelle condizioni possibili l’obiettivo dello Stato democratico e sociale avanzato indicato nella prima parte della costituzione. Fu anche statista in quanto esercitò con frutto ruoli operativi in cui si cimentò con le possibilità di cambiare concretamente il paese: a lungo presidente del Consiglio, fu poi ministro degli Esteri. La sua esperienza assunse negli ultimi anni un carattere drammatico, non solo per il violento epilogo, ma anche per la crescente difficoltà nel tenere assieme Stato e società, innovazione e tradizione, cambiamento e coesione, in un sistema sociale e politico messo a dura prova dalla transizione degli anni Settanta.

A cura di Istituto Gramsci e Istituto di Storia contemporanea di Ferrara

2.VENERDI 6 APRILE BIBLIOTECA ARIOSTEA FERRARA ORE 17-19

ALLE ORIGINI DELLA FAMIGLIA BORGHESE: I QUATTRO LIBRI “DE FAMILIA” DI LEON BATTISTA ALBERTI

Conferenza di Marco Bertozzi

Presenta Angela Ghinato

Leon Battista Alberti (1404-1472) scrisse i quattro libri della famiglia tra il 1433 e il 1437 circa. Il testo, dopo una diffusione manoscritta all’epoca dell’autore, restò inedito e poco conosciuto fino all’Ottocento, quando uscì in numerose edizioni e ristampe, registrando poi l’interesse di illustri storici e sociologi come Werner Sombart e Max Weber, all’inizio del Novecento. Si tratta di un dialogo, scritto in volgare, che si svolge tra alcuni esponenti della ricca famiglia degli Alberti, che da Firenze era stata esiliata. Nel primo libro si parla dell’educazione dei figli; nel secondo del matrimonio e dell’unità della famiglia; nel terzo dell’economia e della buona amministrazione della casa; nel quarto delle relazioni di amicizia con altre famiglie (di pari grado e potere). Questo capolavoro letterario di Leon Battista Alberti rappresenta un autentico manifesto della civiltà umanistica, un dialogo straordinario che mostra ormai tratti caratteristici della nostra Modernità.

Per il ciclo “La società degli individui – Famiglie” a cura di Istituto Gramsci e Istituto di Storia contemporanea di Ferrara

3.LUNEDÌ 9 APRILE BIBLIOTECA ARIOSTEA FERRARA ORE 17-19 ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ “VEDERE L’INVISIBILE: LA POESIA DI RAINER MARIA RILKE”.

Ne parla Giuliano Sansonetti Docente Unife

Introduce Daniela Cappagli Insegnante

Marina Cvetaeva ebbe a definire la poesia di Rainer Maria Rilke “una topografia dell’anima”, dunque – per stare al nostro titolo – una topografia dell’Invisibile per eccellenza. Il nostro tentativo sarà perciò di leggere l’itinerario poetico di Rilke dal Libro d’ore alle Elegie duinesi, per citare le sue opere più celebri, come un progressivo, tenace addentrarsi nell’invisibile per mostrarlo. Ci sembra infatti che mai come per Rilke valgano le parole di Manzoni che Franco Fortini amava citare a proposito della poesia: «Un vero veduto dalla mente per sempre o, per parlare con più precisione, irrevocabilmente»

Per il ciclo “I colori della Conoscenza” a cura di Istituto Gramsci e Istituto di Storia Contemporanea

4.MARTEDI 10 APRILE e MARTEDI 17 APRILE ORE 17-19 LABORATORI DIDATTICI

presso l’Istituto di Storia Contemporanea, Vc. Santo Spirito 11, Ferrara (è richiesta l’iscrizione)

PRIMO LEVI, I SOMMERSI E I SALVATI. Il contesto storico-culturale. I temi e i contenuti. La lingua.

2 incontri di 2 ore condotti da Fiorenzo Baratelli, Direttore Istituto Gramsci, con la partecipazione di Daniela Cappagli, Insegnante.

Per il ciclo “I colori della Conoscenza” a cura di Istituto Gramsci e Istituto di Storia Contemporanea

5.VENERDI 20 APRILE BIBLIOTECA ARIOSTEA FERRARA ORE 17-19

LA FAMIGLIA NELLA COSTITUZIONE ITALIANA E LE RIFORME DEGLI ANNI ‘70

Conferenza di Manuela Paltrinieri e Paolo Veronesi

Coordina Roberto Cassoli

Quale significato va attribuito alle norme che la Costituzione italiana dedica alla famiglia? Quali scenari intesero prefigurare i Costituenti? In questa prospettiva vanno inquadrate le “grandi riforme” legislative degli anni ’70: esse hanno infatti rappresentato un vero e proprio cambio di scena e avviato un percorso che non si è ancora esaurito.

Manuela Paltrinieri è laureata in Filosofia presso l’Università di Parma. Collabora con l’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara.

Paolo Veronesi insegna Diritto costituzionale presso l’Università di Ferrara. È autore di tre monografie e ha altresì curato numerosi volumi e pubblicato saggi e articoli sulle principali riviste di diritto pubblico.

Per il ciclo “La società degli individui – Famiglie” a cura dell’Istituto Gramsci e dell’Istituto di Storia contemporanea di Ferrara

L’Italia ha un alto debito pubblico: il nuovo dogma cui nessuno può obiettare

A che scopo impegnarsi, studiare, verificare i dati, verificare le teorie e i risultati pratici delle politiche economiche passate se basta la frase “l’Italia ha un alto debito pubblico” per stoppare qualsiasi opposizione e far partire l’applauso?
In nome del debito pubblico e del rispetto dei cosiddetti parametri europei qualsiasi sacrificio non è più tanto indigesto da accettare e nessuna motivazione può essere altrettanto seria per sfidare il dogma. La discussione finisce in quel momento: all’enunciazione di quella frase tutti zittiscono, come quando il prete in chiesa dice “preghiamo” e cala il silenzio tra i fedeli.
Un rito a cui non ci si può sottrarre a meno di non voler uscire dal Tempio. E dopo l’enunciazione si può accettare persino la cancellazione di quei diritti per i quali intere generazioni passate hanno lottato: pensioni, salari decenti, articolo 18. E allo stesso tempo piegarsi alle tutele crescenti e al retributivo, anche se tutto questo costa la condanna di intere generazioni future, che comunque attribuiscono la colpa della loro sfortuna a tutti coloro che li hanno preceduti e non a chi ha legiferato, tramato, si è arricchito e continua a dispensare consigli nei talk show.
Lo stesso Monti, uno dei padri della nostra austerità, si meravigliava del fatto che una riforma recessiva come quella della Fornero fosse stata accettata senza manifestazioni di piazza o proteste particolari. Oggi non solo è possibile far passare senza problemi riforme dannose e inutili, ma è anche possibile che chi le legifera possa meravigliarsi a posteriori dell’accondiscendenza e della docilità dei cittadini.

I nuovi politici, o presunti tali, e l’informazione tutta impara e si semplifica la vita allineandosi al potere ed elogiando la semplificazione. Salvini che “ingiuria” il limite del 3% diventa un “estremista” e un “populista”, mentre Monti che ha impoverito i sogni e il futuro di una generazione diventa un “moderato” degno degli applausi del pubblico di Floris.
Se qualche timida domanda si leva sul perché abbiamo un così alto debito pubblico si risponde come si risponderebbe a un bambino che ignora le cose della vita: “è stata la corruzione bellezza”. Mai un approfondimento che dal punto di vista dell’economia, e perché no della politica economica, abbia un senso logico.

Se provassimo però a mettere da parte la poca voglia di obiettività dei politici e la scarsa capacità informativa dei presentatori tv e volessimo cominciare a ragionare seriamente sul debito pubblico, si potrebbero utilizzare i seguenti dati:

  • il debito pubblico è esploso dagli anni Ottanta passando da meno del 60% storico a oltre il 120% del 1992. Nel 1981 abbiamo rinunciato, grazie a Ciampi e Andreatta, al controllo della nostra Banca Centrale per cui abbiamo cominciato a pagare interessi enormi sui nostri Titoli di Stato, a prescindere e al netto di qualsiasi tipo di politica economica o spreco sia stato perpetrato ai nostri danni. Parliamo di oltre 3.000 miliardi di euro ‘regalati’ soprattutto ai mercati finanziari e agli speculatori internazionali;
  • l’Italia non ha speso troppo in quanto la spesa pubblica totale dell’Italia fin dagli anni Sessanta è stata inferiore alla media della spesa degli altri paesi europei in rapporto al Pil (dati: Ministero dell’Economia e delle Finanze);
  • dal 1992 e fino al 2016 l’Italia ha fatto surplus di bilancio continui, a eccezione del 2009, quando ha fatto un deficit di poco più di 13 miliardi di euro, totalizzando un surplus di quasi 761 miliardi di euro (dati Ministero dell’Economia e delle Finanze). Soldi sottratti alla spesa pubblica, cioè sanità, istruzione, sociale e usati per pagare gli interessi di cui ai punti precedenti;
  • a fine 2017 Bankitalia deteneva più di 330 miliardi di debito pubblico italiano (dati: Bankitalia). Ciò pone la domanda: ma se il proprio debito viene ricomprato, perché continua ad essere conteggiato?

Tutti i dati indicano che quello di cui avremmo bisogno è un’inversione di tendenza, un’opera di leale condivisione con i cittadini italiani delle verità contabili e delle disastrose scelte di politica economica e dei loro riflessi negativi sul sociale. Scelte fatte finora, ma che troppi partiti e movimenti vogliono continuare a fare in futuro.
Abbiamo bisogno di persone che sappiano ma anche che capiscano e che poi ci dicano come e perché è stato ipotecato il nostro futuro, andando oltre il muro della frase “abbiamo un così alto debito pubblico”.
L’accettazione come verità inconfutabile e non superabile del limite psicologico del debito e dei non scientifici parametri di Bruxelles sul deficit impedisce di attuare quelle politiche sociali e di aiuto ai cittadini che ne hanno assoluto bisogno e rende persino difficile comprendere il perché dell’esistenza dello Stato.
Limiti che, oltre a non essere scientifici, non sono accettati da tanti economisti che meriterebbero più attenzione da parte degli organi di informazione e dei cittadini stessi. Economisti, anche premi Nobel, che attribuiscono il perdurare della crisi e la stagnazione dell’economia proprio alla scelta di dedicarsi all’abbattimento dei debiti pubblici e al rispetto di parametri avulsi dalla realtà.
L’austerità impedisce la crescita e non la stimola e questo sistema di ignoranza economica che ci sta guidando da anni ha reso possibile l’impoverimento generale a favore di un aumento spropositato delle disuguaglianze nel mondo e in Europa, dove si è passati da una crescita media del 5% dei primi decenni dell’ultimo dopoguerra a un asfittico zero virgola dei tempi moderni e dopo l’affermazione delle politiche neoliberiste.

Forse siamo a una piccola svolta, i cittadini hanno rivoluzionato il loro modo di votare dando voce ai ‘populisti’ e agli ‘estremisti’, cioè a quelli che vorrebbero più attenzioni per il popolo e più logica nei rapporti internazionali. Forse anche Floris smetterà di invitare Monti e la Fornero in trasmissioni da one man show e rispetterà il fatto che più del 50% dei cittadini hanno votato contro e per la cancellazione delle loro politiche. Ma forse, e purtroppo, tutto questo sarà inutile se non smettiamo di applaudire i cattivi samaritani.

Sanità. Istituto Demoskopika, Emilia-Romagna prima in Italia per efficienza del sistema sanitario. L’assessore Venturi: “Orgogliosi di questo risultato, che premia il nostro impegno per assicurare ai cittadini strutture e servizi sempre migliori”

Da ufficio stampa regione Emilia-Romagna

La regione guida la classifica nazionale stilata sulla base dell’Indice di performance sanitaria, con otto indicatori valutati. “Un traguardo conseguito anche grazie a tutti coloro che lavorano nella nostra sanità per garantire questi livelli di assistenza”

Bologna – Emilia-Romagna prima in Italia per efficienza del sistema sanitario. A sancirlo, l’Istituto Demoskopika, che ha condotto l’indagine per il terzo anno consecutivo rendendo noti i risultati oggi.

“Non possiamo che essere orgogliosi di questo risultato- sottolinea l’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi- che premia l’impegno di questa Regione per assicurare ai cittadini strutture e servizi sempre migliori. E, al tempo stesso, rende merito al lavoro svolto dai professionisti del nostro sistema sanitario, operatori, infermieri, medici e dirigenti, a cui va il mio personale ringraziamento”.

L’analisi è stata realizzata sulla base del cosiddetto Indice di performance sanitaria, che tiene conto di molteplici indicatori: soddisfazione sui servizi sanitari, mobilità attiva e passiva, risultato d’esercizio, disagio economico delle famiglie per spese sanitarie “out of pocket”, spese legali per liti da contenzioso e da sentenze sfavorevoli, costi della politica e speranza di vita. E l’Emilia-Romagna guida appunto la classifica delle Regioni, di cui solo 6 vengono considerate “sane”.

“Un’ulteriore prova che quando parliamo di un sistema sanitario d’eccellenza- aggiunge Venturi- lo facciamo a ragion veduta e non ce lo diciamo da soli. Questo riconoscimento, dunque, conferma che la strada imboccata è quella giusta, ma non ci fermiamo qui. Continueremo ad investire per ammodernare, ristrutturare e aprire nuovi ospedali, realizzare altre Case della Salute e acquistare nuove apparecchiature diagnostiche. E continueremo a rafforzare il personale del sistema sanitario pubblico, portando avanti quel piano che soltanto negli ultimi due anni ci ha permesso di assumere 5.000 persone a tempo indeterminato. Lo abbiamo detto dal primo giorno- chiude Venturi- che lavorare per una sanità sempre più efficiente sarebbe stata, assieme alla creazione di nuova e buona occupazione, una delle nostre priorità. Risultati come questo ci spronano a fare, per il futuro, ancora meglio e ancora di più”. /EC

La newsletter del 28 marzo 2018

Da ufficio stampa Cronaca Comune

 

CONFERENZA STAMPA – Venerdì 30 marzo alle 12, sala dell’Arengo della residenza municipale di Ferrara

Presentazione di “Camminiamo insieme” per celebrare la Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo

28-03-2018

Venerdì 30 marzo alle 12, nella sala dell’Arengo della residenza municipale di Ferrara, si terrà la conferenza stampa di presentazione della camminata “Camminiamo Insieme”, promossa in occasione della “Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’autismo” (2 aprile) a cura dall’associazione ‘Dalla terra alla luna”.

All’incontro con i giornalisti interverranno le assessore alla Sanità/Servizi alla persona di Ferrara Chiara Sapigni, ai Servizi alla Persona di Cento Grazia Borgatti e ai Servizi Sociali di Codigoro Cinzia Martelossi, i direttori del Dipartimento Salute Mentale Ausl Ferrara Paola Carozza, del distretto Sud-Est Romana Bacchi e del distretto Ovest Nicoletta Natalini e la presidente dell’associazione ‘Dalla terra alla luna” Laura Pezzini.

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Giovedì 29 marzo alle 17 incontro a cura dell’associazione ‘Terra Ferma’

‘Quel tanto che basta’ per trovare la serenità secondo Maria Rosa Pizzi

28-03-2018

Si muove tra ricordi d’infanzia e nuove emozioni familiari il libro di Maria Rosa Pizzi ‘Quel tanto che basta’ che giovedì 29 marzo 2018 alle 17 sarà presentato nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via delle Scienze 17, Ferrara). L’incontro, patrocinato dal Comune di Ferrara, e curato dall’associazione di volontariato onlus ‘Terra Ferma’ di Ferrara, sarà coordinato da Malvina Zanella Montanari, presidente della stessa associazione. Dialogheranno con l’autrice Maria Alberta Saletti, che ha scritto la prefazione, e Sonia Testoni, che proporrà alcune riflessioni sulla resilienza. Interverranno inoltre l’assessora comunale ai Servizi alla persona Chiara Sapigni, la direttrice della Scuola di specializzazione di Endocrinologia dell’Università di Ferrara Maria Rosaria Ambrosio ed Elena Marescotti del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Ferrara.

In allegato scaricabile a fondo pagina la locandina dell’incontro

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Il libro propone persone ed avvenimenti di un’infanzia felice che diventa sfondo integratore all’autrice, madre di persona con disabilità, e alla sua Famiglia; insieme trovano nella resilienza la capacità di trasformare le difficoltà in amore autentico. Sono tanti i personaggi del libro: nonna Telene che rivela un segreto custodito per anni, Maria Rosa e Tullio che un annuncio inaspettato manda nel panico, la loro figlia Silvia, ancora adolescente, che cresce in fretta con una consapevolezza già adulta. E soprattutto lui, Dario, bambino inatteso. Apparentemente chiuso ai rapporti con le persone, riesce a far emergere la parte migliore di chi gli sta accanto aprendo orizzonti inaspettati dove anche il più piccolo gesto, un sussurro, uno sguardo, un contatto lieve diventano parte di un universo di emozioni che accolgono i nostri pensieri più nascosti e al tempo stesso legano ciascuno di NOI al mondo. Maria Rosa accompagna spesso il figlio Dario alla Bordocchia, la fattoria dove è nata e, in questo luogo sospeso, i ricordi della sua infanzia si intrecciano con i ricordi dell’infanzia di Dario, episodi lieti e tristi che la pianura accoglie e restituisce rigenerati. Infine, le figlie di Silvia, Giulia e Ilaria, che con la loro esuberanza e la spontaneità nel rapportarsi a Dario portano un messaggio di speranza dove la “diversità “appartiene ad ognuno per diventare un modo di vivere, importante e profondo. Sullo sfondo la campagna ferrarese con i suoi canali, con il Po e le sue golene misteriose.
Il libro, come afferma l’autrice, è dedicato a quanti cercano un luogo dell’anima, reale o immaginario, dove trovare “QUEL TANTO CHE BASTA” di serenità.

Maria Rosa Pizzi è nata nella fattoria “la Bordocchia” nel comune di Copparo e a nove anni si è trasferita con la famiglia nel vicino paese di Berra. Laureata in lettere presso l’Università di Bologna, ha insegnato nella scuola media di Berra per tutta la durata del suo percorso lavorativo. Nel 2009 con il marito Tullio e il figlio Dario si è trasferita a Thiene in provincia di Vicenza, dove abita tuttora, accanto alla famiglia della figlia Silvia.

 

INTERPELLANZE – Presentate dal gruppo Gol in Consiglio comunale

Richieste in merito a taglio d’erba in via Manini e ristrutturazione scuola in via Boschetto

28-03-2018

Queste le interpellanze pervenute agli uffici comunali:

– il consigliere Rendine (gruppo Giustizia Onore Libertà in Consiglio comunale) ha interpellato il sindaco Tiziano Tagliani e l’assessore ai Lavori pubblici Aldo Modonesi in merito al taglio dell’erba in via Manini;

– il consigliere Rendine (gruppo Giustizia Onore Libertà in Consiglio comunale) ha interpellato il sindaco Tiziano Tagliani e l’assessore al Patrimonio Roberto Serra in merito alla ristrutturazione della scuola in via Boschetto.

>> Pagina riservata alle interpellanze/interrogazioni presentate dai Consiglieri comunali e relative risposte (a cura del Settori Affari Generali/Assistenza agli organi del Comune di Ferrara) all’indirizzo www.comune.fe.it/index.phtml?id=5216

CULTURA – Sabato 7 aprile alle 17.30 l’inaugurazione alla Galleria Dosso Dossi (via Bersaglieri del Po 25)

“Claudio Gualandi: la mia Ferrara” in mostra tele e bozzetti

28-03-2018

Sabato 7 aprile 2018 alle 17.30 alla Galleria Dosso Dossi (via Bersaglieri del Po 25, Ferrara) si terrà l’inaugurazione della mostra “Claudio Gualandi: la mia Ferrara nell’illustrazione e nel prodotto di comunicazione” con la presentazione del critico Lucio Scardino. La mostra, che ha il patrocinio del Comune di Ferrara, rimarrà allestita fino a domenica 22 aprile 2018, visitabile tutti i giorni ore 10.30-12.30 e 16-19.

COMUNICATO a cura degli organizzatori
Ritorna ad esporre Claudio Gualandi
 e questa volta sceglie di farlo presso la Galleria Dosso Dossi di Ferrara. La sala espositiva del Liceo artistico è, infatti, il luogo di interscambio ideale con gli studenti che, in quella scuola, si preparano per fare della loro arte un mestiere.
Gualandi quindi – lui stesso ex allievo del Dosso Dossi, poi grafico pubblicitario (memorabili i manifesti per il Buskers Festival prodotti dal suo studio) – porta in mostra l’applicazione della sua arte illustrativa di prodotti di comunicazione e ci svela anche quel percorso di progettazione, solitamente destinato a rimanere nascosto in archivio. Insomma dal layout al prodotto finito.
Dal 7 al 22 aprile sarà possibile vedere, oltre alle grandi tele, create in libertà, della sua Ferrara “rumorosa” – e altre città, dalla Lombardia alla Sicilia – i bozzetti realizzati per una committenza (Felisi Bags & Belts, Unindustria Ferrara, Coferasta, Dondi Home…) che ha intuito la diretta capacità comunicativa della narrazione grafica nelle illustrazioni di Gualandi.
Claudio Gualandi con una sua operaFra gli altri va ricordato il telo parlante per la copertura del cantiere di restauro del palazzo Ex MOF. Non manca qualche inedita veduta cittadina richiesta da committenze private.
Con uno stile inconfondibile e gusto teatrale nella costruzione compositivamette in scena città, palazzi e monumenti affollati da un mondo bizzarro dove si muovono personaggi mai casuali, che «sulla trama di un canovaccio sempre connesso al passato e al presente – come spiega Claudio Gualandi – ne raccontano le avventure e se riesci ad isolare una figura, a seguire i suoi movimenti, puoi trovare il filo della storia…».
Tutte le opere sono caratterizzate da “grande definizione e politezza di segno” come le definì l’architetto Carlo Bassi, che molto ha scritto dell’artista e a lui è dedicata con affetto la mostra.
La presentazione della mostra è a cura del critico e storico dell’arte Lucio Scardino.
Per info: Claudio Gualandi, info@studiogualandi.it, tel. 333 2924974, sito web www.studiogualandi.it

VIABILITA’ – Provvedimenti in vigore venerdì 30 marzo

Temporanee sospensioni della circolazione in città per le processioni del Venerdì Santo

28-03-2018

In occasione della processione religiosa della Via Crucis organizzata dalla Parrocchia della Sacra Famiglia, di via Bologna, nella serata di venerdì 30 marzo 2018, dalle 20,30 alle 22,30 nelle strade cittadine inserite nel percorso del corteo la circolazione dei veicoli sarà sospesa per il tempo strettamente necessario a consentirne il passaggio. Le vie interessate saranno: via Sitti, via Delfini, via dello Zucchero, via Argine Ducale, via A.Bolzoni, via Trentini, via Leati, via Delfini, via Sitti, con conclusione in piazzetta Sitti.

 

Per consentire il passaggio della processione della Via Crucis organizzata dalla Parrocchia di San Benedetto, nella serata di venerdì 30 marzo dalle 21 è prevista la temporanea sospensione della circolazione dei veicoli (per il tempo strettamente necessario allo svolgimento della manifestazione) lungo il percorso da piazzale San Benedetto, attraverso corso Biagio Rossetti, via Pavone, via Arianuova, via M. M. Boiardo e arrivo nel piazzale di San Benedetto.

 

E’ prevista per le 20,45 del 30 marzo la partenza della processione del Venerdì Santo organizzata dalla Parrocchia di Santa Maria Nuova e San Biagio che richiederà la sospensione temporanea della circolazione per il tempo strettamente necessario al passaggio del corteo lungo il percorso: via Lucchesi, via Capo delle Volte, via Calcagnini, via Aldighieri, via Garibaldi, con ritorno in via Aldighieri.

 

In programma alle 16,30 del 30 marzo è invece la processione del Venerdì Santo organizzata dalla Parrocchia del Corpus Domini di via Torboli, con sospensione temporanea della circolazione per il tempo strettamente necessario al passaggio del corteo lungo il percorso: via Torboli, via Zerbinati, via Aeroporto, via Pisani, via Stefani, via Pico Cavalieri, via Torboli e arrivo alla Chiesa del Corpus Domini.

 

Per consentire il passaggio della processione della Via Crucis organizzata dalla Parrocchia di Santa Caterina Vegri di via Pacinotti, nella serata di venerdì 30 marzo dalle 20,30 è prevista la temporanea sospensione della circolazione dei veicoli (per il tempo strettamente necessario allo svolgimento della manifestazione) lungo il percorso: via Pacinotti (ciclabile), attraversamento via Pomposa, via Chendi, via Belgio e conclusione in piazzale Palestina.

 

Nella serata di venerdì 30 marzo è infine prevista anche la processione organizzata dalla Comunità di Sant’Agostino che, a partire dalle 20,30, richiederà la sospensione temporanea della circolazione per il tempo strettamente necessario al passaggio del corteo lungo il percorso: via Gandini, sottopasso, via Labriola, via Carducci, piazza dei Poeti, viale Krasnodar, con arrivo sul sagrato della Chiesa di Sant’Agostino.

 

Intervento Zappaterra Po a Codigoro

Da Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico

I consiglieri regionali Marcella Zappaterra e Paolo Calvano, hanno presentato un question time in Assemblea Legislativa all’assessore regionale all’Ambiente, Paola Gazzolo, l’attuazione in tempi celeri dell’iter progettuale per il dragaggio del Po a Codigoro, in provincia di Ferrara.

L’assessore Gazzolo ha sottolineato come “la progettazione chiara e definitiva degli interventi sia la precondizione per definire un adeguato quadro delle fonti di finanziamento al quale la Regione parteciperà in base alle competenze”.
Risposta che non ha lasciato del tutto soddisfatta la consigliera Zappaterra. “Lo sarò – ha spiegato in aula la consigliera ferrarese – quando il problema sarà risolto. Mi preoccupa l’attuale mancanza di documentazione, dato che la questione è nota da molto tempo. La situazione, che persiste da un anno e mezzo, ora ha assunto carattere d’emergenza ed il mancato intervento precluderà a breve la navigabilità e le attività economiche a essa connesse”. Per quanto riguarda invece la banchina di Codigoro, un’opera che ha finalità prettamente turistiche, “l’Agenzia regionale, ha spiegato l’assessore, si è resa disponibile a redigere il progetto”.

Rafforzamento misure di sicurezza durante il periodo pasquale

Da ufficio stampa Prefettura di Ferrara

All’esame del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica il rafforzamento delle misure nel periodo pasquale e l’esame dell’ultima operazione “ad alto impatto” nella Città di Ferrara.

Presieduta dal Prefetto di Ferrara Michele Campanaro, si è tenuta una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che ha affrontato i temi delle misure di sicurezza e vigilanza da attuarsi in occasione delle festività nel periodo pasquale.
Presenti alla riunione, gli amministratori dei Comuni di Ferrara e Comacchio, il Questore, i Comandanti Provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, il Comandante della Sezione Polstrada, il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco, il Responsabile del Servizio di emergenza medica 118 ed i rappresentanti provinciali di Ascom e Confesercenti.
Nel corso della riunione, è stato disposto dal Prefetto il rafforzamento del dispositivo generale di prevenzione, in funzione del contrasto della c.d. “criminalità diffusa”, unitamente a quello di controllo del territorio, sensibilizzando adeguatamente i servizi di vigilanza e sicurezza a protezione degli obiettivi sensibili, con particolare attenzione alle aree ed ai luoghi connotati da significativo afflusso di persone, in particolare alle aree ove sono ubicate chiese, santuari e simboli della cristianità e dove si svolgono le tradizionali cerimonie religiose, nonché a tutti gli altri luoghi di culto delle diverse confessioni presenti sul territorio.
Mirati servizi sono stati, altresì, disposti presso gli esercizi della grande distribuzione presenti in provincia, che registrano in questo periodo un notevole afflusso di pubblico.
Il Prefetto ha anche chiesto alle Forze dell’Ordine, nel periodo pasquale, il massimo impegno nell’ attività di contrasto al fenomeno dell’abusivismo e della contraffazione, ottenendo l’impegno dei rappresentanti provinciali di Ascom e Confesercenti nell’attività di massima sensibilizzazione verso i propri iscritti.
E’stato, infine, fatto il punto sui risultati dei nuovi servizi straordinari di controllo interforze, svoltisi nella serata del 27 marzo scorso nella città di Ferrara e concentrati, in particolare, nella c.d. zona GAD, in prossimità della stazione ferroviaria.
A distanza di pochi giorni dalla precedente operazione “ad alto impatto” disposta in Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, il dispositivo dispiegato ieri ha visto complessivamente coinvolte 52 unità, territoriali e non, tra Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Locale, oltre ai militari dell’Operazione “Strade Sicure” ed a 2 unità cinofile specializzate per la ricerca di stupefacenti, che hanno agito su più fronti in modo coordinato.
Sono state controllate 94 persone, di cui 35 stranieri; sono stati verificati 6 esercizi pubblici ed oltre 800 veicoli. All’esito delle attività, sono stati sottoposti a sequestro oltre 150 grammi di sostanze stupefacenti e sono state arrestate 3 persone.
Nell’ambito di competenze specifiche, inoltre, Guardia di Finanza e Polizia Locale hanno proseguito nelle verifiche amministrative sugli affitti e sulle persone domiciliate in zona, con particolare attenzione ai cc.dd. Grattacieli del GAD.
Nella circostanza sono state identificate 18 persone, di cui 1 irregolare, e contestate 5 situazioni di subaffitto “in nero”.
Il Prefetto ha, quindi, rinnovato ai vertici delle Forze di Polizia vivo apprezzamento per lo svolgimento del servizio e per i risultati ottenuti, che rafforzano il senso di fiducia della comunità ferrarese verso le Istituzioni.

Maggiore autonomia. Il presidente Bonaccini porta in Europa la via costituzionale dell’Emilia-Romagna

Da ufficio stampa regione Emilia-Romagna

Il presidente della Regione interviene a Strasburgo al Congresso delle autorità locali e regionali del Consiglio d’Europa:”L’ascolto dei territori è sempre più necessario in un’Europa che deve ripensarsi in un’ottica di sviluppo e coesione sociale, di politiche per il lavoro e per l’occupazione, di ricerca e innovazione, uscendo da logiche solo finanziarie e di bilancio”

Bologna – Arriva in Europa la via costituzionale per avere una maggiore autonomia scelta dall’Emilia-Romagna. Questa mattina, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, è intervenuto al Palazzo d’Europa di Strasburgo alla 34esima Sessione del Congresso delle autorità locali e regionali del Consiglio d’Europa, che rappresenta gli enti locali dei 47 Stati membri del Consiglio stesso, invitato a parlare come presidente della Regione Emilia-Romagna e dell’Associazione Italiana del Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa (AICCRE).

Bonaccini ha illustrato il percorso fatto dalla Regione Emilia-Romagna per ottenere una autonomia rinforzata sulla base dell’articolo 116 della Costituzione, che al comma III consente l’attribuzione alle Regioni a statuto ordinario di ulteriori “forme e condizioni particolari di autonomia” attraverso una legge dello Stato approvata a maggioranza assoluta, sulla base di un’intesa fra il Governo e la Regione interessata. Accordo preliminare che il presidente della Regione ha sottoscritto lo scorso 28 marzo a Roma col Sottosegretario agli Affari regionali, Gianclaudio Bressa, delegato dal presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, rispettando le indicazioni e il mandato conferito dall’Assemblea legislativa regionale e dalle rappresentanze economiche, sociali e istituzionali dell’Emilia-Romagna riunite nel Patto per il Lavoro, parti sociali coinvolte fin dall’inizio dalla Regione: un traguardo storico, mai raggiunto prima in Italia. Traguardo condiviso con Lombardia e Veneto, che come l’Emilia-Romagna hanno sottoscritto un Accordo preliminare analogo con il Governo dopo aver portato avanti insieme, tutte e tre le Regioni, il negoziato con l’esecutivo nazionale.

Durante il suo intervento, il presidente della Regione ha poi sottolineato l’importanza di “dare ascolto ai territori: è sempre più necessario farlo in un’Europa che deve ripensarsi in un’ottica di sviluppo e coesione sociale, di politiche per il lavoro e per l’occupazione, di ricerca e innovazione, uscendo da logiche solo finanziarie e di bilancio”.

Marchetti (LN): “autismo e pet therapy: finalmente, dopo 21 anni, via libera ai fondi per le famiglie”

Da ufficio stampa Gruppo Lega Nord Emilia e Romagna

La Regione ha approvato la Risoluzione presentata dal consigliere leghista: “Via libera al regolamento attuativo della Legge del 97. Una risposta concreta a un problema messo da parte da troppi anni, che aiuterà i disabili e allevierà le loro famiglie”

Finalmente il via libera è arrivato. Certo, è costato 21 anni di attesa, di speranze tradite, di fatiche psichiche e finanziarie, ma alla fine non possiamo che brindare a questo risultato: l’assemblea legislativa della Regione ha approvato, all’unanimità, la Risoluzione presentata dalla Lega Nord, primo firmatario il consigliere Daniele Marchetti, grazie alla quale l’ente di Viale Aldo Moro licenzierà a stretto giro di posta il Regolamento che darà attuazione alla Legge Regionale 29/97 che ha per destinatari le persone svantaggiate.
“Sono infatti 21 anni – spiega Marchetti – che le famiglie di persone portatrici di handicap stanno aspettando il regolamento che desse attuazione alla norma regionale che prevede che la Regione, anche d’intesa con le federazioni delle associazioni delle persone con disabilità, promuova studi, ricerche e progetti relativi all’addestramento e all’utilizzo dei cani di accompagnamento per disabili”.
“La Risoluzione della Lega che impegnava la Giunta a definire nel più breve tempo possibile indicazioni operative a livello regionale per quanto riguarda gli interventi assistiti con gli animali (IAA), oggi ha dunque ottenuto il via libera. Si tratta di una risposta concreta a un problema messo da parte da troppi anni, che aiuterà i “disabili” e le loro famiglie, costrette sino ad oggi a significativi esborsi economici per far addestrare, a loro spese appunto, i cani-guida da accompagnamento” commenta il consigliere leghista.
“L’utilizzo di questi cani – spiega Marchetti – aiuterà notevolmente tutti i disabili, non solo i non vedenti, a vivere un’esistenza più autonoma con evidenti riflessi positivi anche a livello di relazioni sociali, come nel caso di bambini con disturbi dello spettro autistico (Pet therapy). Pertanto è legittimo che, a distanza di 21 anni dall’approvazione della Legge Regionale, i famigliari delle persone diversamente abili ottengano finalmente l’appoggio previsto dal dettato della norma, che sino a oggi era rimasta lettera morta”.
Le Legge del 1997, infatti, dispone che “la Regione conceda contributi alle organizzazioni di volontariato e alle associazioni di promozione sociale (iscritte nei rispettivi registri regionali) per la realizzazione di progetti e corsi per l’addestramento e l’utilizzo dei cani di accompagnamento dei disabili” conclude Marchetti.

Sabato 31 marzo Weekend di Pasqua in battello alla scoperta del Po di Primaro a Ferrara

Da ufficio stampa Info Wunderkammer

Un modo differente di festeggiare la Pasqua, a bordo di un battello alla scoperta dello storico corso del Po di Primaro. Sabato 31 marzo inaugura il ciclo di viaggi con il battello Lupo, organizzato dall’Associazione Fiumana.

Partenza da Wunderkammer, in via Darsena 57 (Ferrara) alle 15, ritorno previsto alle 17.45. ‘Alla scoperta del Po di Primaro’ sarà un modo differente di conoscere il fiume giardino, un ambiente sorprendente, ancora sconosciuto agli stessi abitanti della città. Il percorso con il battello Lupo proseguirà anche dopo le feste pasquali, ogni sabato pomeriggio fino al 21 aprile 2018.

La prenotazione è indispensabile. Per informazioni e prenotazioni: 328.2161442, georg@fiumana.org. Altri progetti su www.fiumana.org. E’ possibile anche seguire l’evento su Facebook: Viaggio con il Lupo.

Venerdì 30/3 SCOTT HENDERSON, stella del fusion e leader dei mitici Tribal Tech torna al Torrione

Da Ufficio Stampa Jazz Club Ferrara

Venerdì 30 marzo, ore 21.30
In collaborazione con Produzione Culturale
Scott Henderson Trio
Scott Henderson, chitarra
Romain Labaye, basso elettrico
Archibald Ligonnière, batteria

Scott Henderson, geniale chitarrista fusion, leader dei mitici Tribal Tech e sideman di fiducia per influenti jazzisti quali Joe Zawinul e Chick Corea, torna in scena al Torrione – venerdì 30 marzo – accompagnato da un nuovo pirotecnico trio completato da Romain Labaye al basso elettrico e Archibald Ligonnière alla batteria. Appuntamento in collaborazione con Produzione Culturale.

Scott Henderson, geniale chitarrista fusion, leader dei mitici Tribal Tech e sideman di fiducia per influenti jazzisti quali Joe Zawinul e Chick Corea, torna in scena al Torrione – venerdì 30 marzo, inizio ore 21.30 – accompagnato da un nuovo pirotecnico trio completato da Romain Labaye al basso elettrico e Archibald Ligonnière alla batteria. Appuntamento in collaborazione con Produzione Culturale.
Con la sua carica energetica, i suoi torrenziali fraseggi ed il consueto sfoggio di groove e tecnica chitarristica, Henderson varcherà di nuovo il confine tra jazz, blues e rock che lo ha reso celebre nell’ultimo trentennio.
Scott Henderson (West Palm Beach, 1954) cresce a pane e rock and roll, e inizia a calcare i palcoscenici della Florida del Sud sin da giovane, ispirato dalle note di Jimmy Page, Jeff Beck e Jimi Hendrix…sarà tuttavia l’approcio al jazz a forgiare quel personalissimo linguaggio che oggi riconosciamo sin dalle prime battute.
Terminati gli studi alla Florida Atlantic University, Henderson si trasferisce a Los Angeles dove si fa strada con l’Elektric Band di Chick Corea, a fianco di Jean–Luc Ponty e dei Zawinul Syndicate. Il consacramento di stella del firmamento fusion avviene infine a metà degli anni ’80 con la creazione dei Tribal Tech, il cui ultimo album, Tribal Tech X, risale al 2012.
La cena alla carta anticipa il concerto. È consigliata la prenotazione allo 0532 1716739 dalle ore 12:30 alle ore 19:30. Info su www.jazzclubferrara.com

INFORMAZIONI
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com

Per informazioni e prenotazione cena 0532 1716739 dalle ore 12:30 alle ore 19:30.

Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso è riservato ai soci.

DOVE
Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Con dispositivi GPS è preferibile impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.

COSTI E ORARI
Intero: 25 euro
Ridotto: 20 euro (la riduzione è valida prenotando la cena al Wine Bar, accedendo al solo secondo set, fino ai 30 anni di età, per i possessori della Bologna Jazz Card, per i possessori di MyFe Card, per i possessori della tessera AccademiKa, per i possessori di un abbonamento annuale Tper, per i possessori di biglietti Italo Treno da/per Ferrara, per i possessori di Jazzit Card e Bologna Jazz Card, per gli alunni e docenti del Dipartimento Jazz del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara, per gli iscritti ad Unife).

Intero + Tessera Endas: 30 euro
Ridotto + Tessera Endas: 25 euro

NB Non si accettano pagamenti POS

Apertura biglietteria: 19.30
Cena a partire dalle ore 20.00
Primo set: 21.30
Secondo set: 23.00

DIREZIONE ARTISTICA
Francesco Bettini

UFFICIO STAMPA
Eleonora Sole Travagli
e-mail: solejazzclubferrara@gmail.com ; press@jazzclubferrara.com
cell. + 39 339 6116217

Alan Fabbri (LN): “autonomia e protezione civile: Bonaccini chieda la competenza a Roma”

Da Ufficio Stampa Lega Nord Emilia Romagna

“La Protezione Civile deve diventare competenza regionale. E’ questa l’unica vera strada per potenziare il servizio e renderlo ancor più efficace e adeguato alle emergenze territoriali, sempre più frequenti e gravi. Con l’autonomia la gestione diretta può diventare realtà. Il presidente Bonaccini inserisca la Protezione Civile tra le competenze da chiedere a Roma. Tutto il resto sono palliativi”.

Alan Fabbri, capogruppo Lega Nord Emilia Romagna, interviene sul tema Protezione Civile, dopo la presentazione delle novità del Codice Nazionale, approvato il 29 dicembre scorso dal Consiglio dei ministri.

“Sono state annunciate nuove risorse in arrivo con il Fondo regionale, attività mirate al potenziamento del sistema regionale e la valorizzazione del ruolo del volontariato e della comunicazione ai cittadini. Perchè inevitabilmente, trattandosi di un servizio che agisce sui territori le indicazioni, anche ministeriali vertono su un’organizzazione il più possibile territoriale delle attività”, continua Fabbri. “E’ una questione di buon senso: la protezione di un territorio deve essere organizzata e gestita da chi il territorio lo consce al meglio. Allora perchè non puntare all’autonomia vera e propria?”, prosegue il capogruppo.

La Protezione civile è una delle competenze che il Veneto chiederà nel percorso verso l’autonomia regionale “mentre la materia concorrente non è mai stata inserita tra quelle che il presidente, Stefano Bonaccini, ha dichiarato di voler chiedere a Roma”, aggiunge Fabbri.

Eppure una gestione diretta darebbe importanti risultati: “Con l’autonomia la Regione avrebbe maggiori poteri nell’ambito del governo del territorio, potrebbe migliorare ulteriormente le opere relative alla messa in sicurezza idrogeologica e quelle per la prevenzione dei disastri naturali”, spiega ancora il capogruppo. “Inoltre in caso si calamità naturali avrebbe maggiori spazi di manovra nella gestione dei soccorsi, delle emergenze e più poteri e risorse” nella fase di ricostruzione. “Perchè allora rimanere indietro? Abbiamo sollecitato Bonaccini ad inserire il maggior numero di competenze possibili tra quelle che la Regione Emilia Romagna deve rivendicare per sè, in regime di autonomia, il presidente si è limitato invece ad avanzare proposte blande che tralasciano aspetti concreti e fondanti, come questo”, aggiunge Fabbri. “Le ricadute di una gestione autonoma del servizio sarebbero immediate e concrete, anche per gli aspetti di tutela dell’ambientale e dell’ecosistema che il presidente ha inserito nel programma dell’autonomia. Bonaccini compia il passo completo e dimostri le sue vere intenzioni chiedendo l’assegnazione di questa competenza”.