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Mese: Marzo 2018

“Il monastero delle ombre perdute”

Da ufficio stampa Eventi Ferrara

Sabato 3 marzo alle 18.00

Presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino

Libreria Ibs+Libraccio di Ferrara

Marcello Simoni presenta il libro

“Il monastero delle ombre perdute”

(Einaudi)

Dialoga con l’autore Camilla Ghedini

Catacombe, idoli dall’aspetto sconvolgente, donne bellissime e dalle parentele ingombranti. In un Seicento quanto mai gotico, l’inquisitore Girolamo Svampa è chiamato a indagare su un mistero che scuote i vertici del potere papale.

9788806228699_0_0_300_75.jpgRoma, giugno 1625. La giovane Leonora Baroni entra con uno spasimante nelle catacombe di Domitilla, ma qui s’imbatte nel cadavere di un uomo e, con uguale orrore, in una donna dalla faccia di capra. Due giorni dopo l’inquisitore fra’ Girolamo Svampa, in esilio in Toscana, riceve la visita di padre Francesco Capiferro, segretario dell’Indice, che ha l’incarico di riportarlo nell’Urbe per far luce sul delitto. Nominato commissarius nonostante l’opposizione di Gabriele da Saluzzo, suo storico nemico, lo Svampa, aiutato dal fedele Cagnolo Alfieri, inizia l’inchiesta prendendo contatti con la famiglia di Leonora, e subito comprende che il terreno su cui dovrà muoversi è parecchio scivoloso. Questa, infatti, è figlia di Adriana Basile, celebre cantante e sorella del grande scrittore napoletano Giambattista, che a causa di una fiaba finisce con l’essere pericolosamente coinvolto nella vicenda. A complicare le cose, il «circolo delle donne cantanti» raccolto intorno a Adriana e la sorella di quest’ultima, Margherita, un personaggio enigmatico, dai molteplici talenti, che per lo Svampa sembra nutrire un interesse particolare. MARCELLO SIMONI (Comacchio, 1975) è stato archeologo e bibliotecario. Con Il mercante di libri maledetti (2011), il suo romanzo d’esordio, è rimasto per oltre un anno in testa alle classifiche e ha vinto il 60° Premio Bancarella. Un successo confermato da La biblioteca perduta dell’alchimista, Il labirinto ai confini del mondo, L’isola dei monaci senza nome, La cattedrale dei morti, L’abbazia dei cento peccati, L’abbazia dei cento delitti, L’abbazia dei cento inganni e L’eredità dell’abate nero. Per Einaudi Stile Libero ha pubblicato Il marchio dell’inquisitore, dove compare per la prima volta il personaggio di Girolamo Svampa. È tradotto in venti Paesi. «Lo Svampa si avvicinò con passi leggeri e si chinò su padre Capiferro per controllarne il respiro. Non gli era mai capitato di osservarlo cosí da vicino e per la prima volta fece caso alla sua fronte nobile, ben distesa, e al naso aquilino. Raramente si soffermava sui tratti fisici delle persone e ancor piú di rado ne conservava memoria. A quel genere di particolari, fin troppo comuni e ripetitivi, ne preferiva di piú astratti, derivati dalle sensazioni e dai contesti legati alla gente con cui aveva a che fare. Come se ogni singolo individuo si riducesse a una nebulosa di pensieri, colori e odori che di tanto in tanto entravano in collisione con lui, costringendolo a prenderne atto. Si rialzò e ripiegò verso l’uscita. Per il momento, il suo piano di vendetta doveva attendere. Tanto valeva occuparsi del caso per cui era stato richiamato a Roma».

Marcello Simoni, ex archeologo, laureato in Lettere, svolge attualmente il lavoro di bibliotecario. Ha pubblicato diversi saggi storici, ha partecipato all’antologia 365 racconti horror per un anno, a cura di Franco Forte (2011). Altri suoi racconti sono usciti per la rivista letteraria «Writers Magazine Italia». Con Il mercante di libri maledetti (Newton Compton 2011), il suo primo romanzo, ha vinto il Premio Bancarella. Nel 2012 sempre con Newton Compton ha pubblicato La biblioteca perduta dell’alchimista, nel 2013 Il labirinto ai confini del mondo e L’isola dei monaci senza nome. Del 2014 è L’abbazia dei cento peccati, e nello stesso anno il suo racconto “La prigione delle anime” appare nell’antologia Delitti di Capodanno, sempre per Newton Compton.

Per informazioni Ibs+Libraccio

Ferrara, Piazza Trento e Trieste, Palazzo San Crispino

eventife@libraccio.it – Tel. 0532241604

Giochi matematici del Mediterraneo

Da organizzatori

Anche quest’anno l’Istituto d’istruzione superiore “L.Einaudi” di Ferrara ha preso parte ai Giochi Matematici del Mediterraneo, ma a differenza delle altre edizioni, i ragazzi del Tecnico sono stati affiancati anche dai colleghi del Professionale. Tale competizione stimola i giovani ad approcciarsi alla matematica, da sempre materia ostica e poco amata. Problemi di logica, matematica del cittadino e quesiti matematici in generale impegnano gli studenti che cercano di mettere in atto quanto appreso, unitamente ad un pizzico di intuizione.
Il giorno 23 febbraio u.s., dopo aver superato le selezioni interne di Istituto e provinciali, gli studenti dell’Einaudi hanno disputato la fase regionale a Bologna, confrontandosi con colleghi di altre scuole, licei compresi.
Sara Pivari della classe 1H ha conquistato un ottimo secondo posto nella categoria classe prima superiore, bravi anche Giovanna Mastroianni, Lisa Vignali e Nicolò Mazzini, rispettivamente 4^,5^ e 6^ classificati.
Nella categoria classi seconde, nessun podio ma quasi tutti entro il decimo posto: Federica Turchi, Martina Marella, Giulia Ambrosini e Alessia Decembrino, rispettivamente 6^, 8^, 9^ e 10^ classificate.
Complimenti a tutti i partecipanti ed un arrivederci all’edizione del prossimo anno!

Studio Uno rinviato al 12 aprile causa maltempo

Da ufficio stampa Comune di Copparo

L’allerta meteo emanata dalla Protezione civile della regione Emilia-Romagna ha portato la direzione del teatro comunale De Michele a rinviare lo spettacolo Studio Uno al prossimo 12 aprile, l’appuntamento era per questa sera (venerdì 2 marzo). Rimangono validi i biglietti già acquistati sino ad oggi.

Una chiacchierata con Riccardo, il ‘Ricky’ di Casa Surace

Sono uno dei fenomeni mediatici del momento. Con i loro video divenuti virali, hanno conquistato tutta l’Italia dei social e con i loro tormentoni sono riusciti ad arrivare fino al teatro Ariston quest’anno. Stiamo parlando di Casa Surace, casa di produzione video, la cui pagina facebook vanta più di un milione di followers. E proprio uno dei personaggi principali, il ‘milanese’ Ricky ha accettato di fare una chiacchierata con FerraraItalia.

Com’è nata l’avventura di casa Surace?
Casa Surace è una vera e propria casa, o meglio lo era.
Casa Surace era la casa di Paolo e Simone Petrella – fondatore e regista della società – ed era la classica dimora di amici dove si facevano le feste in pieno stile americano: bottiglie del discount e musica trash. La pagina Facebook era nata proprio per dar sfogo a questo spirito goliardico e i primi video erano veramente fatti in maniera spontanea e home made. Io e Pasqui (al secolo Bruno Galasso, ndr) siamo sbarcati a Casa Surace come molti per le feste, ma la nostra prima apparizione in un video arriva con ‘Il Primo Maggio ai tempi del social network’ in cui io interpretavo FaviJ, famoso youtuber polentone, e Pasqui un grafico pugliese. Da lì nacquero i nostri personaggi e l’idea di sviluppare un format che parlasse dei fuorisede e del Sud e Nord.

Parlaci un po’ del Riccardo pre Casa Surace e del Riccardo di oggi.
Prima di scoprire che potevo stare tranquillamente davanti a una telecamera, ho sempre pensato e sognato di finire dall’altro lato, infatti ho studiato e lavorato per un lungo periodo come operatore, regista, videomaker, montatore, insomma un tuttofare dell’audiovisuale. Mi sono laureato in lingue (inglese e spagnolo) e ho lavorato a lungo come fotografo e videomaker, continuando a coltivare la mia passione per la musica, suonando la chitarra in vari gruppi, facendo occasionalmente il dj, organizzando serate e facendo radio, in particolare io e Bruno gestivamo una web radio in cui facevamo in coppia un programma comico ricco di imitazioni e dialetti, da lì è nata la nostra coppia comica dagli scambi veloci e serrati.

Com’è nato il tuo personaggio?
Mio nonno era di Tarcento, un paesino vicino Udine, e mio padre ha vissuto a lungo a Milano. Adorava quella città e ne parlava sempre, anche un po’ con rammarico. Fin da quando ero piccolo a tavola volavano aneddoti, battute e racconti con accento meneghino. Crescendo scoprii Aldo, Giovanni e Giacomo e la loro comicità, imparavo a memoria i loro spettacoli teatrali e tutte le battute dei loro film, in particolare mi piaceva molto Giovanni e la sua comicità pungente e riuscivo a imitarlo quasi alla perfezione, credo che sia così che abbia perfezionato il mio dialetto milanese nonostante io abbia vissuto tutta la mia vita in mezzo a pizze, soli e mandolini.

Avete una casa di produzione? Come funziona il vostro lavoro?
Casa Surace ormai è una società strutturata che collabora con una agenzia di produzione media digitali, la Netaddiction, che ci aiuta con le proposte lavorative. Surace srl si divide in tre microgruppi. La produzione, che si occupa della logistica e di tutto quello che serve per girare un video dalla location alla scenografia alle comparse etc. etc. nonché di comunicare con il brand e di stabilire un rapporto lavorativo coerente. La parte autoriale, che si occupa della stesura e delle idee dei video, la scrittura dei post, delle foto meme etc. Infine una parte attoriale, che interpreta le idee della parte autoriale e si occupa di interagire con i fan e di gestire gli eventi live, quali presentazioni, incontri etc. Queste tre aree si incontrano e interagiscono. Spesso chi fa produzione è anche un attore, chi fa l’attore è anche autore e chi scrive i video spesso si occupa anche di parlare con i brand, insomma siamo davvero una bella famiglia, e poi c’è nonno Andrea.

Quest’anno Sanremo, progetti futuri?
Sanremo per noi è stato un punto di arrivo che ha consacrato il nostro essere riconosciuti in ambito nazionale, essere ingaggiati dalla Rai per gestire i social ufficiali di Rai 1 e del Festival è stata una grande soddisfazione (web: lo stai facendo nel modo giusto). Però è stato anche un punto di partenza: partecipare all’evento televisivo più visto d’Italia ti mette in una posizione dalla quale poi puoi solo continuare a salire. L’avventura con la Rai è stata molto positiva e divertente e non escludiamo di continuare la nostra collaborazione, abbiamo scoperto di poter essere anche degli entertainers, i quali se la cavano anche al di fuori del web, quindi un obbiettivo nel breve periodo sarà sicuramente quello di arrivare a fare spettacolo utilizzando altri media. Come dice il detto: “non importa che tu stia in radio al Cinema o in TV, starai sempre sciupato a Nonna!”