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Giorno: 2 Maggio 2016

Ricostruita la storia genetica dei sapiens europei dell’Era glaciale. Lo studio pubblicato sulla rivista “Nature”

da: ufficio comunicazione ed eventi UnifeLa sepoltura dell'Uomo di Villabruna

Un team composto dai maggiori paleogenetisti attuali, Quaomei Fu, Johannes Krause, Svante Pääbo e David Reich, rispettivamente dell’Accademia Cinese delle Scienze a Beijing, del Max Planck Institute for the Science of Human History, del Max Max Planck Institute of Human Genetics e dell’Università di Harvard, ha concluso un ambizioso progetto di ricerca sul patrimonio genetico degli Uomini Anatomicamente Moderni dell’Era Glaciale in Europa. Questi studi hanno permesso di tracciare un quadro dei flussi migratori e dell’evoluzione della popolazione europea per oltre 30mila anni, prima della Rivoluzione Neolitica, che ora saranno pubblicati nella rivista ‘Nature’.

Circa 45mila anni fa i primi sapiens iniziarono a penetrare in Europa, a quel tempo sottoposta alle condizioni climatiche dell’ultima glaciazione, con la massima espansione dei ghiacciai tra 25 e 19mila anni fa. L’archeologia del Paleolitico descrive ampiamente il modo di vita, le economie, l’arte e la comunicazione simbolica di quelle genti, attestando profondi rinnovamenti culturali che precedentemente erano stati ricondotti solo ipoteticamente a movimenti di popolazioni. Ora, grazie all’analisi del genoma di 51 individui rappresentanti delle popolazioni vissute nell’Eurasia del Pleistocene, è stato possibile tracciarne l’evoluzione genetica e correlarla ai principali cambiamenti culturali. Viene rivelata la scomparsa e la riapparizione di un gruppo che forma parte della popolazione degli europei attuali, viene descritto il processo che ha portato gli Europei ad assimilare un patrimonio genetico ereditato da genti del Vicino Oriente, e viene finalmente attestato come l’ammontare del DNA neandertaliano nel nostro genoma moderno, sia diminuito progressivamente nel corso del tempo, risultato di una selezione naturale che ha permesso di eliminarne gli effetti svantaggiosi. Lo studio ha anche rivelato l’esistenza di due popolazioni che hanno parzialmente contribuito a disegnare il DNA degli attuali europei. Inoltre, una delle due ricompare alla fine della glaciazione. Il dato più sorpendente si riferisce tuttavia a un vasto fenomeno migratorio avvenuto 14mila anni, quando una popolazione di provenienza sud-orientale si diffuse rapidamente nel nostro continente, plasmando il DNA degli europei per oltre 6mila anni, fino alla Rivoluzione Neolitica 8-7,5mila anni fa. A questo stravolgimento genetico non manca un contributo riconducibile a flussi migratori provenienti dall’oriente centro-asiatico.

In questo quadro entra a pieno titolo l’eccezionale contributo paleogenetico fornito dall’Uomo del Villabruna, un individuo maschile inumato 14mila anni fa presso l’omonimo Riparo nel Comune di Sovramonte, nelle Dolomiti Venete. “Si tratta della più antica sepoltura delle Dolomiti – afferma Marco Peresani, docente di Culture del Paleolitico all’Università di Ferrara – scoperta nel 1988 da un team diretto dal prof. Alberto Broglio. La sua scoperta non è casuale: le Alpi orientali italiane e l’intera regione dolomitica furono teatro di progressivi cambiamenti ambientali alla fine del Pleistocene che supportarono la colonizzazione da parte dell’Uomo del Paleolitico, esploratore di regioni vergini e ricche di selvaggina. Ai primi insediamenti collocati al margine della pianura e frequentati da cacciatori di stambecchi, alci, uri e bisonti, si aggiunsero i primi campi di caccia estivi. Il pioniere di questa vasta colonizzazione alpina fu proprio l’Uomo dei Ripari Villabruna. Lo scheletro venne rinvenuto adagiato in una fossa, disteso con le braccia lungo i fianchi, associato a un corredo funerario e a grandi pietre dipinte. La sua importanza è anche legata alla dentatura di questo individuo, paziente del più antico caso di intervento dentale nell’evoluzione umana.
“Lo studio pubblicato su Nature – conclude Peresanimette in luce il patrimonio paleoantropologico e archeologico paleolitico italiano dimostrando quanto sia fondamentale il contributo della nostra ricerca in campo internazionale, a prescindere dalle talora insormontabili difficoltà di finanziamento sul lungo periodo”.

I principali finanziamenti alla ricerca sulla paleogenetica dell’Europa provengono dal Max Planck Society, Krekeler Foundation, German Research Foundation/DFG (grant KR 4015/1-1), Baden Württemberg Foundation, National Science Foundation (HOMINID grant BCS-1032255), National Institutes of Health (grant GM100233) and Howard Hughes Medical Institute.

Testo di Stephanie Dutchen adattato da Marco Peresani

Presentato a Bologna “La notte non fa più paura”, il film sul sisma in Emilia

da: ufficio stampa Gruppo Partito Democratico Assemblea Legislativa Emilia-Romagna

Zappaterra (PD): “Prodotto culturale importante di cui le nostre Istituzioni devono andare orgogliose”.

Alla presenza dell’Assessore regionale Palma Costi, dell’attore protagonista Stefano Muroni, della produttrice esecutiva Ilaria Battistella, dell’ideatore Samuele Govoni e della produttrice Maria Rita Storti – assente, per ragioni professionali, il regista Mauro Cassini – questa mattina è stato presentato a Bologna, nella sede della Regione Emilia-Romagna, il film “La notte non fa più paura”.

Il lungometraggio, girato in appena dieci giorni a Mirabello, ripercorre i fatti di maggio 2012, quando le scosse del terremoto ferirono l’Emilia e i suoi abitanti.

“Da allora, come sottolineato in conferenza stampa anche dagli autori e interpreti del film, molto è stato fatto per la ricostruzione fisica del nostro territorio, ma un pezzo di ricostruzione deve riguardare anche la comunità e la psicologia di chi ha subito direttamente quel trauma. Quando ero Presidente della Provincia di Ferrara e per la prima volta mi è stato presentato questo progetto, non immaginavo che il risultato sarebbe andato così tanto oltre le mie aspettative. – ha commentato la Consigliera regionale Marcella Zappaterra – ‘La notte non fa più paura’ è un prodotto culturale importante, di cui le nostre Istituzioni devono andare orgogliose. Sono contenta di aver dato fiducia a questo progetto e al gruppo di giovani emergenti che l’ha realizzato, accreditandosi come professionisti capaci e autorevoli”.

“Il lungometraggio è già stato portato a Ferrara, in anteprima, davanti al pubblico delle scuole e ha riscosso un grande successo. Ora, mi auguro davvero che arrivi anche l’apprezzamento del pubblico e della critica” ha concluso la Consigliera PD ferrarese.

Il 20 maggio – data ovviamente non casuale – ‘La notte non fa più paura’ sarà proiettato per la prima ufficiale al Cinepark Apollo di Ferrara; il 29 maggio seguirà un’altra proiezione ufficiale al Cinepark di Cento. Il film da domani sarà anche in concorso al 67° Valdarno Cinema Fedic.

Sabato 7 maggio i “Take 6” in concerto per il Ravenna Jazz 2016

da: ufficio stampa Ravenna Jazz

Ravenna Jazz 2016, per la sua seconda serata al Teatro Alighieri (sabato 7 maggio alle ore 21), si affida ai Take 6: un ensemble vocale in cui classe, raffinatezza ed eleganza esecutiva sono poste al servizio della più emozionante black music, a cavallo tra gospel e R&B. Le voci di Joey Kibble, Mark Kibble, Alvin Chea, Claude McKnight, David Thomas e Khristian Dentley sono da quasi trent’anni all’apice del successo grazie alla loro ricchezza timbrica e al vivido senso del ritmo. Biglietti: intero da 25 a 15 euro; ridotto da 22 a 12.

Viene dalla tradizione soul anche la musica del cantante e chitarrista Moris Pradella, che si esibirà alla Pasticceria Ferrari alle ore 18:30 per un nuovo concerto Aperitif (a ingresso gratuito).

In giornata ci si potrà inoltre imbattere nei Funk Off. In attesa del loro concerto al Teatro Alighieri dell’8 maggio, la marching band effettuerà tre street parades per il centro cittadino, tutte con partenza da Piazza del Popolo: alle ore 12, alle 16 e alle 19:45.

Ravenna Jazz è organizzato da Jazz Network con la collaborazione degli Assessorati alla Cultura del Comune di Ravenna e della Regione Emilia-Romagna, con il contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, con il sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e con la partecipazione della SIAE.

I Take 6 sono campioni di un genere molto radicato nella cultura musicale statunitense, l’ensemble vocale crossover: partiti dal gospel, sono poi approdati al doo wop, al jazz e l’R&B.

L’avventura dei Take 6 inizia nel 1980 all’Oakwood College di Huntsville in Alabama, come formazione amatoriale, dapprima sotto il nome di The Gentlemen’s Estates e poi di Alliance. Per anni il gruppo, soggetto a continui cambi di formazione in base all’andirivieni degli studenti, si è esibito nelle chiese locali e all’interno del campus.

Il coro mutò il nome in Take 6 nel 1987, quando fu messo sotto contratto dalla Warner Bros. Il primo disco uscì nel 1988: Take 6 volò nelle top ten, vinse due Grammy e fu disco di platino. In una scena musicale in cui non mancavano certo formazioni di questo tipo, i Take 6 furono subito capaci di salire alla ribalta per la ricchezza armonica del loro impasto vocale e lo spumeggiante senso del ritmo. Attirarono anche l’attenzione di star come Quincy Jones, Ella Fitzgerald, Al Jarreau e Stevie Wonder, che vollero esibirsi con loro.

Per un breve periodo, a partire dal loro terzo disco, i Take 6 aggiunsero della strumentazione alla loro musica, per poi ritornare al formato del puro coro a cappella. A questo recupero delle origini appartiene l’album The Standard (2008), col quale i Take 6 per la prima volta si dedicarono a un repertorio decisamente jazz.

Moris Pradella ha studiato pianoforte in conservatorio ma, ‘folgorato’ da Jimi Hendrix, si è imposto soprattutto come cantante e chitarrista. Lo hanno particolarmente messo in luce le recenti collaborazioni con Mario Biondi (come corista) e coi Quintorigo (per i quali è stato voce solista proprio nel progetto dedicato alle musiche di Hendrix). Ma ha lavorato anche con James Thompson, Silvia Mezzanotte, Ivana Spagna, Adriano Molinari e ha fatto parte della band della trasmissione di Rai Uno Domenica in… 7 giorni. Oltre al rock più graffiante ha dimostrato un particolare interesse per il pop d’alto profilo, come si ascolta nel suo mini album d’esordio.

Informazioni
Jazz Network, tel. 0544 405666, fax 0544 405656
e-mail: ejn@ejn.it
website: www.ravennajazz.org

Prezzi
Teatro Alighieri:
Biglietti: platea e palchi I-II-III ordine intero € 25, ridotto 22; palchi IV ordine e galleria intero € 20, ridotto 18; loggione intero € 15, ridotto 12. Diritti di prevendita: maggiorazione del 10% sul prezzo dei biglietti venduti on-line e presso IAT Ravenna e IAT Teodorico (diritti esclusi per la vendita presso l’Alighieri).

Riduzioni valide per under 25, over 65, soci Touring Club Italiano, soci Combo Jazz Club di Imola.

Indirizzi e Prevendite
Teatro Alighieri:
Via Mariani 2, tel. 0544 249244: giorni feriali ore 10-13, giovedì anche ore 16-18, biglietteria giorni di spettacolo dalle ore 20.
Prevendita: Biglietteria del Teatro Alighieri; tutte le agenzie e filiali della Cassa di Risparmio di Ravenna; IAT Ravenna, Piazza San Francesco 7, tel. 0544 35404; IAT Teodorico, Via delle Industrie 34, tel. 0544 451539; IAT Cervia, Via Evangelisti 4, tel. 0544 974400; biglietteria on-line: www.crossroads-it.org, www.teatroalighieri.org, www.erjn.it, www.ravennajazz.org.

Pasticceria Ferrari, Via Gordini 11, tel. 0544 213038, info@pasticceriaferrari.it, www.pasticceriaferrari.it

Pubblicati i bilanci 2015 del gruppo Holding Ferrara

da: ufficio stampa Portavoce del Sindaco di Ferrara

Si sono tenute in data 29 aprile 2016 le Assemblee di approvazione dei bilanci dell’anno 2015 di Holding Ferrara Servizi Srl e delle società controllate Ferrara Tua Srl (nata dalla fusione di Amsefc Spa e Ferrara TUA Spa), Amsef Srl, AFM Farmacie Comunali Srl, Acosea Impianti Srl e STU Ferrara Immobiliare Spa. Tutte le società hanno chiuso l’esercizio 2015 in utile, come dal seguente prospetto:

Società Risultato esercizio 2015
ACOSEA IMPIANTI SRL € 604.471,21
FERRARA TUA SRL € 102.651,72
AMSEF SRL € 256.178,10
AFM SRL € 317.331,55
STU FERRARA IMMOBILARE SPA € 10.481,34
HOLDING FERRARA SERVIZI SRL  € 2.856.690,13

 

I risultati delle singole società si riverberano poi nel bilancio di Holding Ferrara Servizi srl, che sviluppa un utile di esercizio di € 2.856.690,13.

Il gruppo Holding Ferrara Servizi Srl trasferirà al Comune come da preventivo utili per € 1.200.000, che si sommano ad ulteriori trasferimenti per canoni e concessioni per oltre € 1.400.000.

Durante le Assemblee sono stati evidenziati i fatti salienti che hanno caratterizzato l’esercizio 2015 per ciascuna società, in particolare:

Holding Ferrara Servizi – si è concluso il progetto di inserimento lavorativo iniziato a fine 2013 attraverso tirocini formativi a sostegno di situazioni fortemente svantaggiate, coinvolgendo circa 60 persone, inserite per sei mesi nelle aziende operative dei gruppo.  Tale esperienza sarà ripetuta nel 2016.

Amsef Srl – si conferma come l’azienda leader del settore funebre con una quota di mercato del 68,82% in città e del 61,95% nel forese. L’apertura della sede di Cona nei pressi dell’Ospedale si è rivelata una scelta strategica importante, che sta dando i risultati sperati.

Ferrara Tua Srl – L’esercizio è stato caratterizzato dalla fusione tra Amsefc Spa e Ferrara T.U.A. Spa avvenuta a fine dicembre, con effetti retroattivi dall’1/1/2015, che ha portato alla nascita della nuova società Ferrara Tua Srl.  I settori di attività Cimiteriale e Parcheggi hanno registrato nel 2015 una ripresa in termini di ricavi, proseguendo nel trend positivo iniziato a fine 2014. In particolare è entrato in funzione il nuovo impianto di cremazione, tecnologicamente più avanzato e di minore impatto ambientale, che ha richiesto un importante investimento, così come si è provveduto alla sostituzione degli impianti del parcheggio Centro Storico. Da segnalare il forte gradimento da parte della cittadinanza dei sistemi di pagamenti della sosta tramite le App Sostafacile e Telepass, oltre all’attivazione di un servizio di presidio e assistenza alla clientela in alcuni parcheggi della città.

AFM Farmacie Comunali Srl – attraverso gli 11 punti vendita dislocati in tutta la città continua il presidio del territorio rendendo accessibile il servizio a tutta la collettività. L’apertura del punto vendita “Porta Mare Servizi” dedicato ai prodotti parafarmaceutici e per l’erogazione di servizi aggiuntivi ha permesso di dare ai cittadini un servizio migliore, che sta riscuotendo il gradimento dell’utenza.

Giovedì 5 maggio la presentazione della ricerca “Denatalità e infertilità: problemi e prospettive” presso la Biblioteca Ariostea

da: Unione Donne in Italia

GIOVEDÌ 5 MAGGIO 2016 alle ore 15.30 presso la Sala Agnelli della Biblioteca Ariostea di Ferrara (via Scienze, 17) verrà presentata la ricerca-indagine svolta dal Gruppo Salute Donna dell’UDI di Ferrara sul tema Denatalità e infertilità: problemi e prospettive.

Il calo delle nascite è un fenomeno in aumento, che pone interrogativi sulle cause e sui possibili percorsi di soluzione. Le cause, complesse e molteplici, sono di natura socio-culturale, politica, ambientale, biologica, e soprattutto hanno sempre a che fare con le difficoltà che le donne affrontano nelle scelte di procreazione.

Per questo il Gruppo Salute Donna ha deciso di indagare sul fenomeno della denatalità in Italia e in particolare in provincia di Ferrara attraverso analisi mirate e la somministrazione di questionari rivolti alle donne.

Il programma dell’incontro prevede gli interventi delle componenti del Gruppo Salute Donna e di Fabrizio Corazza del Dipartimento Materno-infantile dell’Azienda USL Ferrara.

L’incontro ha il patrocinio del Comune di Ferrara e dell’Azienda USL di Ferrara.

Nell’occasione sarà distribuita la pubblicazione della ricerca.

L’ascella è il posto dove si sviluppa potenzialmente e maggiormente un cancro al seno

Una causa principale potenziale del cancro al seno è l’utilizzo di ANTI-TRASPIRANTI.
La maggioranza dei prodotti sul mercato sono una combinazione di
anti-traspiranti e deodoranti.
Guardate, la composizione dei prodotti che avete in casa. Se ce ne
sono che contengono cloridrato di alluminio (anche i deodoranti)
bisogna buttarli via e trovare altre marche che non hanno componenti a
base di alluminio. Ce ne sono sul mercato..Il cloridrato di alluminio sarebbe la causa di numerosi cancri al seno.Il corpo umano ha solo poche zone suscettibili di eliminare le tossine :
dietro alle ginocchia, dietro alle orecchie, tra le gambe e le ascelle.
Le tossine vengono eliminate sotto forma di sudorazione. Gli
anti-traspiranti impediscono questa sudorazione, quindi EVITANO la
missione del corpo che consiste nell’eliminazione delle tossine attraverso le ascelle.
Queste tossine non scompaiono. Sono trattenute nelle ghiandole linfatiche che si trovano sotto alle braccia.
La maggioranza dei cancri al seno iniziano in questa regione superiore al seno.
Gli uomini sono meno suscettibili di sviluppare questo tipo di
malattia perché anche se utilizzano anti-traspiranti, questi vengono
trattenuti in superficie dai peli delle ascelle e non vengono applicati direttamente sulla pelle.
Le donne che si rasano sotto le ascelle accrescono il rischio di piccole ferite causate dalla lametta e applicando questo prodotto subito dopo la rasatura permettono ai prodotti chimici di penetrare
più facilmente nel corpo. Per favore, informate tutte le donne e gli uomini che conoscete !
Il cancro al seno prende proporzioni veramente allarmanti! Se con questa nota, possiamo evitarne qualcuno..Per favore, permettete a questa nota di continuare a fare il giro del mondo !
È la nostra candela per la lotta contro il cancro.

La Fiera del Birdwatching a Comacchio chiude con quindicimila visitatori: successo crescente e grande soddisfazione del pubblico

da: organizzatori

COMACCHIO. L’ottava edizione della Fiera Internazionale del birdwatching e del turismo naturalistico, che si è conclusa ieri (1 maggio) a Comacchio, è stata ancora una volta un successo. E questo nonostante per ragioni di calendario sia durata un giorno in meno, non ci sia stato il ponte come di consueto, e abbia subito un primo maggio freddo e piovoso. I numeri però sono lì a testimoniare un interesse sempre crescente verso il turismo ambientale in tutte le sue espressioni.

Quindicimila presenze nei tre giorni di esposizione, con visitatori che sono giunti anche da Lombardia, Piemonte, Lazio, Sicilia e Campania. Oltre 70 espositori provenienti dall’Italia e da 6 paesi europei, 3.000 fotografie provenienti da ogni parte del mondo che hanno partecipato al concorso “Acqua dolce, acqua salata” realizzato in collaborazione con il Cadf Acquedotto del Delta. E le escursioni hanno fatto il pieno: sia quelle in barca, che in bici e a piedi, nelle valli, in città e in tutti i percorsi naturalistici del Delta ferrarese ma anche ravennate. “Oltre 200 soci provenienti da tutta Italia – conferma un soddisfatto Fulvio Mamone Capria, presidente Lipu (Lega italiana protezione degli uccelli) – hanno partecipato all’assemblea nazionale della Lipu e hanno apprezzato il contesto naturalistico di Comacchio”. Via video è intervenuto in diretta il ministro dell’ambiente Galletti che ha parlato della possibilità di far diventare il Parco del Delta parco nazionale, in unione con il Veneto. La Lipu ha premiato inoltre Maurizio Santoloci, Magistrato di Cassazione, giudice per le indagini preliminari a Terni, per “l’incessante azione di promozione della legalità ambientale e di contrasto dei reati a danno della natura e dell’ambiente. Un bilancio straordinario – prosegue il presidente – soprattutto di ragazzi e bambini che hanno frequentato i nostri laboratori didattici e sui quali la Lipu intende programmare una forte azione di educazione e di sensibilizzazione ambientale”. Molto apprezzate anche le iniziative di Ebn (European birding network) rivolte agli young birder, di Legambiente e del WWF.

Naturalmente soddisfatti il presidente e il direttore di Delta 2000, Lorenzo Marchesini e Angela Nazzaruolo, che hanno organizzato la Fiera in collaborazione con il Comune di Comacchio e le province di Ferrara e Ravenna. E non mancano i commenti di Mauro Conficoni, consigliere delegato, che afferma come il birdwatching e il turismo slow rappresentino una importante componente per lo sviluppo turistico per destagionalizzare l’offerta dell’intero territorio da Cervia fino a Goro.

Ma l’importanza della Fiera del Birdwatching non è solo legata al territorio. Per tre giorni a Comacchio si sono dati appuntamento alcuni tra i più importanti ambientalisti, fotografi e studiosi di fama internazionale. E Comacchio è stato il luogo in cui si è fatto il punto sullo stato di salute del pianeta. Comacchio sempre più capitale di un mondo, quello della natura, dell’ambiente e della sostenibilità, che in futuro sarà il solo mondo possibile.

“Siamo davvero soddisfatti – commentano gli operatori del territorio – l’interesse per il territorio e per le escursioni è stato altissimo e nemmeno il maltempo del primo maggio ha fermato i turisti e l’impressione che hanno del territorio è davvero moto alta e questo per noi è un ottimo biglietto da visita”. “Veniamo da sempre a questa fiera – spiega un espositore del settore dell’ottica, che rappresenta uno dei brand leader presente in fiera con i suoi modernissimi cannocchiali – perché ci sono tutte le migliori associazioni di birdwatcher ma ci sono anche le famiglie con i bambini e quindi un importante veicolo promozionale per il futuro del settore”.

La Primavera Slow comunque non ci conclude qui. Fino al 26 giugno, in tutti i Comuni del Parco del Delta ferrarese e ravennate, proseguono le iniziative e le escursioni legate

al territorio. Per la Fiera del Birdwatching, invece, appuntamento al 2018 con grandi novità.

Tutti i vincitori dei concorsi di fotografia

La Fiera del Birdwatching ha anche premiato i migliori fotografi che hanno partecipato ai concorsi in programma. Cominciamo da “Acqua dolce, acqua salata” organizzato da Delta 2000 in collaborazione con il Cadf spa Acquedotto del Delta. Oltre 3000 fotografie in gara provenienti da ogni parte del mondo. Nella sezione Delta del Po, primo classificato Matteo Mantovani, secondo Melchiorre Pizzola e terzo Cristian Cavallari. Per la sezione Uomo ha vinto Luca Concas che ha preceduto il croato Zvonimir Tanocki e Attilio Costa. La sezione Mondo ha visto l’affermazione di Susewhewage Dhanuska dello Sri Lanka che ha preceduto l’indiano Debdata Chakraborty. Il primo premio della giuria del pubblico è invece andato in Russia e precisamente a Vadim Ostricov.

Il Fotofestival Asferico, concorso internazionale di fotografia naturalistica, realizzato in collaborazione con Afni (Associazione Fotografi Naturalisti Italiani), uno dei più importanti del mondo, ha visto la partecipazione di oltre 17.000 immagini di oltre 800 fotografi provenienti da ogni parte del mondo e in particolare da Italia, Spagna, Austria e Germania. Le foto sono state ospitate in una bellissima mostra a Palazzo Bellini.

Sabato 7 maggio il concerto di beneficenza “Un Pranzo per Biglietto” presso la Basilica di San Giorgio fuori le mura

da: organizzatori

LyondellBasell e l’orchestra Antiqua Estensis di Ferrara, in occasione del Santo co-Patrono di Ferrara, San Maurelio, già Vescovo della Città estense, organizza Un Pranzo per Biglietto, Primo Concerto di Beneficenza presso la Basilica di San Giorgio fuori le mura (Piazzale San Giorgio, 29 – Ferrara) ore 20:30, in collaborazione con la Parrocchia di San Giorgio e la Caritas di Ferrara.

Parteciperanno l’Orchestra ANTIQUA ESTENSIS, i cori CRYSTAL TEARS e EUPHONE’ con vari strumenti e cantanti solisti che saranno diretti dal MO Stefano Squarzina.

Per accedere al concerto, invece del consueto biglietto, ogni ospite dovrà offrire un alimento a scelta – pasta, riso, olio, scatolame di vario tipo, zucchero, qualsiasi altro prodotto a lunga conservazione – che sarà donato alla CARITAS di Ferrara per la gestione della mensa.

Programma del concerto

Prima parte

Johann Sebastian Bach (1683 – 1750)
CONCERTO in Re minore per 2 Violini, Archi e Basso Continuo BWV 1043
Vivace – Adagio – Allegro
Violini: Sofia De Falco, Matteo Sartori

Dietrich Buxtehude (1637 – 1707)
MEMBRA JESU NOSTRI PATIENTIS SANCTISSIMA BuxWV 75
Per Soli, Coro e Orchestra d’Archi
N. 1 Ad Pedes – Ecce super montes pedes
N. 2 Ad genua – Ad ubera portabimini
N. 3 Ad manus – Quid sunt plagae iste
N. 4 Ad Latus – Surge amica mea
N. 5 Ad Pectus – Sicut modo geniti
N. 6 Ad Cor – Vulnerasti cor meum
N. 7 Ad Faciem – Illustra faciem tua
Soprano: Elettra De Biasi, Marianna De Biasi

Seconda parte

Giovanni Battista Pergolesi (1710 – 1736)
CONCERTO in Sol maggiore per Flauto, Violini e Basso Continuo
Allegro – Largo – Presto
Flauto: Laura Trapani

Antonio Vivaldi (1678 – 1741)
GLORIA in Re maggiore RV 589 per Soli, Coro a 4 Voci miste e Orchestra
N. 1 Gloria – Allegro
N. 2 Et in terra pax hominibus – Andante
N. 3 Laudamus te – Allegro
N. 4 Gratias agimus tibi – Adagio
N. 5 Propter magnam gloriam – Allegro
N. 6 Domine Jesu – Largo
N. 7 Domine Fili Unigenite – Allegro
N. 8 Domine Deus, Agnus Dei – Adagio
N. 9 Qui tollis peccata mundi – Adagio
N. 10 Qui sedes ad dexteram – Allegro
N. 11 Quoniam tu solus Sanctus – Allegro
N. 12 Cum Sancto Spiritu – Allegro
Soprano: Silvia Marcolongo, Magda Iazzetta
Contraltista: Lorenzo Venturoli
Oboe: Maria Eleonora Di Nino
Tromba: Pasquale Paterra

Altri partecipanti:
Coro Polifonico Crystal Tears di Belluno (preparatore M° Stefano Squarzina)
Coro Polifonico Euphoné di Ferrara (Preparatore M° Silvia Marcolongo)
Orchestra d’archi “Antiqua Estensis” di Ferrara diretta dal M° Stefano Squarzina.
Violini: Eunsaem An, Carlotta Travaglini, Simone Baroni, Michele Rimondi, Matteo Sartori, Stefano Franzoni, Edoardo Piva, Floriana Stefano, Francesco Menini, Giulio Tobia Signorile, Pasquale De Pinto
Viole: Martina Sartori, Marta Fergnani
Violoncelli: Luca De Falco, Franco Sartori
C.basso: Alessandra Bozza
Cembalo: Marco Ghirotti

L’orchestra “Antiqua Estensis”, che da qualche anno svolge attività artistica musicale, è formata principalmente da giovani musicisti ferraresi agli ultimi anni di conservatorio o già diplomati assieme a musicisti con lunga esperienza musicale che hanno contribuito alla preparazione e all’organizzazione degli eventi.

Ludovico Ariosto incontra i lettori

da: Istituto Storia Contemporanea Ferrara

In Biblioteca Ariostea il poeta estense presenta per la prima volta l’Orlando furioso.

L’umanità che canta l’Orlando furioso è ancora viva, a cinque secoli dalla sua prima pubblicazione. Giovedì 4 maggio, alle 17.30, andrà in scena alla Biblioteca Ariostea la terza e penultima tappa del progetto “Per conto di Ariosto”, che vedrà il cantautore Matteo Pedrini calarsi sempre più nelle vesti del poeta estense, affiancato dalla voce salda di Alessandro Tagliati. Alle loro spalle, rispettivamente dell’autore esordiente e del suo testo in carne e ossa, ci saranno i giornalisti Matteo Bianchi e Irene Lodi, l’ufficio stampa che ha ideato il piano editoriale del Furioso stesso, immaginandolo nuovamente tra la gente: «Se, come il viso, si mostrasse il core, / tal ne la corte è grande e gli altri preme, / e tal è in poca grazia al suo signore, / che la lor sorte muteriano insieme» (Canto XIX, 2).

Il poema cavalleresco torna afferrabile, scansando l’approccio accademico e il tenore dei salotti. Non che sia stato messo da parte dalla critica o apprezzato da pochi, ma “Per conto di Ariosto” intende rendere il Furioso più appetibile e divulgabile, specie ai ragazzi, e lo fa mettendosi a confronto con il panorama contemporaneo. Oltre agli ostacoli che un poeta emergente potrebbe incontrare oggi con media ed editori, senza contare i compromessi “imposti” per una certa fama, i contenuti proposti si rifanno all’attualità e all’evoluzione letteraria che il genere fantastico ha avuto negli ultimi decenni. Perché Ludovico Ariosto sceglierebbe ancora la poesia e non la prosa? Oppure, chi lo influenzerebbe e quali potrebbero essere i suoi miti letterari? Queste sono solo due delle domande a cui lo staff ariostesco proverà a rispondere, continuando a volgersi al Rinascimento. Non a caso, l’intervento del cantastorie ferrarese in libreria era su “Cosa leggeva Ariosto prima di chiudere gli occhi”, ispirandosi al titolo della prossima mostra a Palazzo dei Diamanti, nonché rimarcando la sinergia costante tra istituzioni locali e associazioni culturali.

Il progetto di comunicazione, già patrocinato dal Comitato per le celbrazioni incaricato dal Mibact, è stato organizzato grazie al Comune di Ferrara e all’Istituto di Storia Contemporanea, che hanno messo a disposizione spazi, strumenti e competenze. Partner dell’iniziativa sono Cassa Padana, Barber Shop Sandra, la Trattoria le Nuvole e l’editore parmense Diabasis.

I riferimenti web e social
Pagina Facebook – https://www.facebook.com/percontodiariosto/
Sito Internet – https://orlandofurioso500.org/
Profilo Instagram – @orlandofurioso500
Profilo canale YouTube –  orlandofurioso500

Copparo: accensione impianti di riscaldamento negli edifici pubblici e privati fino al 10 maggio

da: ufficio comunicazione Comune di Copparo

A cause delle basse temperature registrate in questi giorni, delle valutazioni meteorologiche che prevedono il permanere per i prossimi giorni, di temperature al di sotto della media stagionale e del persistere di una notevole umidità, il sindaco Nicola Rossi ha autorizzato l’accensione degli impianti di riscaldamento negli edifici pubblici e privati nell’ambito del territorio comunale, fino al 10 maggio prossimo compreso, invitando la cittadinanza a limitare l’accensione nelle ore più fredde, ricordando l’obbligo di legge di non superare comunque la temperatura di + 20° C negli ambienti, prevedendo un funzionamento degli impianti per un massimo di 7 ore giornaliere, così come indicato dalla normativa di legge.

Sicura: al via un ciclo di incontri informativi sul territorio

da: ufficio stampa Portavoce del Sindaco di Ferrara

Ai nastri di partenza un ciclo di incontri nel territorio  per parlare di sicurezza e informare i cittadini su come vivere in maggiore  tranquillità nella  propria abitazione e comunità.

“La tutela della sicurezza – ha spiegato il Sindaco Tiziano Tagliani –  è un tema molto sentito dalla popolazione e l’Amministrazione comunale lo considera uno dei suoi obiettivi prioritari. A questo scopo abbiamo deciso di impegnare 100 mila euro per promuovere, incoraggiare e sostenere le iniziative finalizzate ad incrementare la sicurezza delle abitazioni private, con l’erogazione di un contributo per favorire l’adozione di mezzi di difesa (impianti di allarme, inferriate,grate, porte di sicurezza, ecc…) per il contenimento e tutela del fenomeno predatorio contro la proprietà privata. Ma non possono essere solo le telecamere della videosorveglianza, che andremo a potenziare, o i vari sistemi di sicurezza nelle abitazioni a contrastare i fenomeni delinquenziali:serve una coscienza civica diffusa nuova. “

A questo scopo l’Amministrazione ha  messo a punto il progetto “COMUNITA’ SI-CURA” che tende al perseguimento di più obiettivi :– incontri informativi sul territorio per parlare di prevenzione dei reati predatori, di come prevenire le truffe, della collaborazione sulla sicurezza urbana ed il decoro;– la promozione del “controllo di vicinato”;- la realizzazione di un bando per la concessione di contributi per l’installazione di sistemi di allarme e sicurezza presso le abitazioni private

“Le forze dell’ordine presidiano il territorio con grande impegno –  spiegano l’Assessore alla Sicurezza Urbana Aldo Modonesi e l’Assessore al Decentramento Simone Merli – ma spesso la loro attività non viene colta adeguatamente, mentre capita che, specialmente dalle zone di periferia, vi siano preoccupazioni e timori  che come comunità dobbiamo affrontare insieme. Abbiamo necessità di confrontarci ed ideare soluzioni che migliorino le condizioni di benessere delle comunità locali, creando reti di sostegno e il recupero di quella coesione sociale che vuol dire fare rete tra vicini di una stessa strada, di uno stesso quartiere per realizzare insieme un controllo informale delle proprie vicinanze. Da qui la decisione di promuovere incontri andando direttamente nelle frazioni, per far sentire ai cittadini la vicinanza delle istituzioni e delle forze dell’ordine, spiegare ciò che viene fatto per proteggerli, presentare alcune proposte operative, ascoltare le loro proposte e dare consigli per prevenire i pericoli”.

Il primo incontro è  martedi 3 maggio alle ore 18 nella sala Parrocchiale di Pontelagoscuro dove interverranno gli assessori comunali per presentare il progetto “comunità si-cura” e i rappresentanti della Polizia, di Stato, dei Carabinieri e della Polizia Municipale che parleranno della loro attività sul territorio, forniranno informazioni utili ed alcuni accorgimenti necessari per rendere le abitazioni più sicure.

Negli incontri verrà distribuito un  pieghevole contenente una serie di indicazioni per come proteggersi dai furti in casa, quali i contatti di pronto intervento e i riferimenti utili per accedere al bando.

Gli incontri proseguiranno toccando, via via, diversi centri abitati del Comune di Ferrara.

Infrastrutture e patrimonio artistico culturale, sbloccati lavori per un miliardo in Emilia-Romagna. Regione digitale, piano da 255 milioni per la banda ultra larga

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Dal Cipe, via libera alla Campogalliano-Sassuolo, al completamento del Servizio ferroviario metropolitano di Bologna, al recupero di beni ecclesiastici e pubblici danneggiati dal sisma a Ferrara, Modena, Reggio Emilia, al completamento del Meis di Ferrara e a fondi per il patrimonio culturale di Bologna, fra cui il portico di San Luca. E la Giunta approva l’infrastrutturazione digitale di tutti i territori.

Bologna – E’ di un miliardo di euro il valore complessivo delle opere sbloccate in Emilia-Romagna dal Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) nella riunione di ieri a Roma, alla quale ha partecipato il presidente della Regione, Stefano Bonaccini. Provvedimenti che riguardano infrastrutture come il collegamento autostradale Campogalliano-Sassuolo (valore complessivo dell’opera 506 milioni) e il completamento del Servizio ferroviario metropolitano e filoviarizzazione di Bologna (372 milioni), il completamento del Museo nazionale dell’Ebraismo e della Shoah (Meis) di Ferrara (25 milioni), fondi per il recupero di beni ecclesiastici e pubblici danneggiati dal sisma del 2012 nelle province di Reggio Emilia, Modena e Ferrara, il Ducato estense (70 milioni) e per il patrimonio artistico-culturale di Bologna, fra cui Santuario di San Luca (2 milioni) e la basilica di Santa Maria dei Servi, il complesso monastico del Corpus Domini, la chiesa di San Giacomo (8 milioni).

Nell’ultima seduta, la Giunta regionale ha poi approvato il piano da 255 milioni per l’Emilia-Romagna digitale, con la connessione attraverso banda ultra larga garantita in tutti i territori entro il 2020.

Infrastrutture

Collegamento autostradale Campogalliano-Sassuolo (“Bretella”): autorizzata la defiscalizzazione
Il Cipe ha autorizzato, in base all’articolo 18 della legge 183 del 2011, le misure di defiscalizzazione per l’affidamento in concessione del collegamento autostradale Campogalliano-Sassuolo (che collega la A 22 e la SS 467 “Pedemontana”). Ciò significa che il concessionario dell’opera, AutoCS (aggiudicatario della gara), non pagherà allo Stato le imposte per il periodo di tempo necessario a mantenere l’equilibrio economico-finanziario dell’intervento infrastrutturale. In seguito a questo provvedimento, acquisterà piena efficacia la Convenzione per la concessione, già sottoscrittatra il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e la società AutoCS, che prevede, oltre alla Campogalliano-Sassuolo, il raccordo alla tangenziale di Rubiera. Il valore complessivo dell’opera è di 506 milioni di euro, di cui 215 milioni di contributo pubblico.
Sono previsti 31 anni di concessione, di cui 4 per la realizzazione dell’asse principale tra la A 22 e la SS 467. La lunghezza complessiva della bretella è di 15 km, comprensiva di 2 gallerie artificiali, 8 viadotti e 5 svincoli, e dei due assi secondari di collegamento alla tangenziale di Modena, 3,5 km comprensiva di 2 viadotti, 2 sottopassi ferroviari e 2 svincoli, e di raccordo alla tangenziale di Rubiera, 1,4 km di lunghezza e comprensiva di 1 viadotto, 1 sottopasso ferroviario e di un ponte sul torrente Tresinaro. E’ inoltre prevista la variante alla SS 9 Via Emilia in corrispondenza dell’abitato di Rubiera (6,5 km).
La società AutoCS SpA è costituita da un’associazione di imprese tra Autostrada del Brennero SpA, Impresa Pizzarotti & C. SpA, Coopsette Soc. Coop., Oberosler Cav. Pietro SpA, Consorzio Stabile COSEAM Italia SpA, Edilizia Wipptal SpA e Cordioli & C. SpA.

Progetto integrato Bologna – Completamento SFM e filoviarizzazione
Sempre nella seduta di ieri del Cipe, sono stati sbloccati 236,7 milioni di euro (su un costo complessivo dell’opera di 372,647 milioni di euro), per procedere al completamento del sistema delle fermate urbane del Servizio ferroviario metropolitano (SFM) di Bologna, in modo da assicurare anche una adeguata accessibilità, le relative connessioni ciclopedonali con la città, la riorganizzazione della rete del trasporto pubblico urbano, puntando sull’integrazione con la rete ferroviaria.

In  particolare, si prevede:

– la costruzione di 4 nuove fermate SFM (Prati di Caprara, Zanardi, Borgo Panigale Scala, San Vitale-Rimesse), l’adeguamento di 2 fermate esistenti (San Ruffillo e Fiera) e la realizzazione delle relative opere di accessibilità;

– lo sviluppo di un progetto per una migliore riconoscibilità e segnalamento delle stazioni;

– l’acquisto di materiale rotabile ferroviario per il servizio del bacino bolognese, ovvero 19 elettrotreni Stadler,di cui 12 comprati dalla Regione con 80,2 milioni e già in esercizio; gli altri 7 in corso di fornitura;

– l’estensione della rete di filovie lungo le direttrici portanti del rete del trasporto pubblico locale, garantendo la connessione con le fermate ferroviarie presenti e previste nel territorio;

– l’acquisto di 55 mezzi filoviari moderni e confortevoli, indispensabili per convertire la parte di flotta di mezzi pubblici attualmente in esercizio ad alimentazione diesel.

Il costo complessivo dell’intervento è di 372,647 milioni di euro, di cui 236,70 milioni a carico dello Stato. La Regione interviene con un finanziamento di 112,59 milioni di euro (delibere 1116/2012 e 1429/2012).

Sulla cifra mancante per completare l’intervento, 5 milioni sono già stati anticipati al Comune con legge dello Stato (244 del 2007) per la progettazione. Il Comune li ha trasferiti a Tper per la progettazione. L’interramento della linea ferroviaria Portomaggiore-Bologna (41 milioni di euro), già approvata in sede di Conferenza di servizi, sarà oggetto di un ulteriore finanziamento.

Patrimonio artistico-culturale

Il Cipe ha assegnato 1 miliardo di euro, a carico del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) 2014-2020, al ministero dei Beni e delle attività culturali per il finanziamento del Piano “Turismo e cultura” finalizzato ad un’azione di rafforzamento dell’offerta culturale e di potenziamento della fruizione turistica, con interventi per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale e per la messa in rete delle risorse culturali materiali e immateriali, con particolare riguardo al  Sistema museale italiano.

In questo quadro, per quanto riguarda l’Emilia-Romagna sono stati destinati 70 milioni al recupero dei beni culturali ecclesiastici e pubblici danneggiati dal sisma nelle province di Ferrara, Modena e Reggio (Ducato Estense), 25 milioni al Museo nazionale dell’Ebraismo e della Shoah, per il completamento integrale dell’unica struttura interamente dedicata alla Memoria dell’Olocausto. E ancora, a Bologna 2 milioni per il restauro e riqualificazione del portico del Santuario di San Luca lesionato dal sisma del 2012, altri 8 milioni per il restauro e la valorizzazione della basilica di Santa Maria dei Servi, del complesso monastico del Corpus Domini e della chiesa di San Giacomo.

Banda ultra larga al 100% per l’Emilia-Romagna: l’accordo tra Regione e ministero dello Sviluppo Economico vale 255 milioni

L’Emilia-Romagna connessa in banda ultra larga al 100% entro il 2020. Tutto questo grazie a un accordo tra Regione e Governo (ministero dello Sviluppo economico), in base al quale verranno spesi sul territorio 255 milioni di risorse pubbliche. L’accordo consentirà di garantire interventi in tempi rapidi, utilizzare nuove strategie e tecnologie di scavo, valorizzare tutte le infrastrutture già realizzate tramite LepidaSpA (società in house della Regione), azzerare le diversità tra zona e zona a livello di copertura. Dei 255 milioni di euro, 180 sono messi a disposizione dal Governo, i rimanenti dalla Regione Emilia-Romagna, attraverso i Fondi europei Fesr (26 milioni) e Feasr (49 milioni). Il Piano è stato approvato dalla Giunta regionale nella sua ultima seduta.

Ferrara ospita il convegno di Anms “Educazione e governance dei Musei scientifici del futuro”

da: ufficio stampa del Comune di Ferrara

Martedì 3 maggio dalle 9 alla sala Estense. Alle 11 firma di un accordo di collaborazione con il sistema museale nazionale presente il ministro Franceschini.

Martedì 3 maggio alle 11, nell’ambito del convegno “Educazione e governance dei Musei scientifici del futuro” (che si aprirà alle 9) organizzato dal Museo di Storia Naturale di Ferrara e dall’Associazione nazionale dei Musei Scientifici, si terrà, alla presenza del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini, la cerimonia di sottoscrizione tra MIBACT, MIUR, ANCI e ANMS dell'”Accordo attuativo dell’Accordo di collaborazione per la valorizzazione e l’integrazione dei musei scientifici nel sistema museale nazionale” definito a Torino il 12 novembre 2015.

L’intesa è finalizzata a promuovere la cultura dei musei scientifici italiani, sostenendone le attività di tutela e valorizzazione dei beni culturali in essi conservati.

Il risultato atteso è l’integrazione della rete dei musei scientifici nel sistema museale nazionale, costituito sia dai musei e dai luoghi della cultura afferenti ai Poli museali regionali, sia da quelli di proprietà di soggetti pubblici e privati.

Le linee programmatiche e strategiche dell’accordo intendono:
a) favorire progetti culturali mirati a promuovere efficaci attività di tutela, conservazione, ricerca, valorizzazione e di ottimizzazione della fruibilità del patrimonio culturale custodito dai musei scientifici;
b) incentivare gli investimenti nel patrimonio culturale scientifico museale come fattore portante dello sviluppo sostenibile del territorio, sensibilizzando i cittadini verso tale patrimonio museale scientifico, anche attraverso progetti di crowdfunding;
c) favorire il processo di valorizzazione del “museo diffuso”, attraverso la realizzazione di un unico museo virtuale;
d) pianificazione delle azioni necessarie a richiamare l’attenzione delle istituzioni cui afferiscono i musei scientifici sulla corretta conservazione delle collezioni, favorendo altresì la ricerca e il ruolo educativo, culturale e sociale di tali musei;
e) porre in essere iniziative tese a mettere a sistema le azioni per la salvaguardia del patrimonio culturale scientifico, per il suo allineamento agli standard internazionali di adeguatezza, attraverso lo studio dei modelli adottati dai vari Paesi europei;
f) favorire le attività di coordinamento tra Musei scientifici, avviate dall’ANMS in collaborazione con altre Istituzioni;
g) dare impulso al progetto CollMap relativo al Censimento e mappatura delle collezioni naturalistiche italiane, avviato dall’ANMS grazie al sostegno economico del MIUR, per riunire virtualmente le collezioni naturalistiche dei Musei di storia naturale, facilitando il reperimento di materiale di studio e sviluppando l’implementazione del database ad oggi già realizzato;
h) favorire lo sviluppo di un piano di comunicazione locale, nazionale e internazionale, atto a promuovere i valori che i musei scientifici esprimono sotto il profilo della didattica, dello studio, della ricerca. Particolare attenzione dovrà essere dedicata ai rapporti con i media locali, nazionali e internazionali;
i) favorire, anche attraverso successivi accordi, la partecipazione del MIUR e di altri Ministeri, nonché di ulteriori soggetti pubblici e privati all’attuazione del presente Accordo, al fine di elaborare un piano di sviluppo culturale che includa questo particolare segmento del sistema museale nazionale, promuovendone altresì l’integrazione nel processo di valorizzazione delle infrastrutture e dei settori produttivi collegati;

L’accordo di collaborazione durerà tre anni ed è rinnovabile per altri tre anni. Il testo integrale dell’accordo è scaricabile qui.

Questo il programma del Convegno

Elica DNA Museo Il Convegno sarà l’occasione per discutere sul futuro dei nostri Musei, con una riflessione sulle vie da percorrere per mantenere vive le tradizioni storico-scientifiche, attualizzando al contempo i contenuti attraverso un costante aggiornamento delle strategie comunicative e dei metodi educativi.

Ore 9 – 13.30 Sessione del mattino

Saluti delle Autorità: Massimo Maisto, Vicesindaco del Comune di Ferrara

Introduce e coordina – Fausto Barbagli (Presidente ANMS)

Nuovi musei delle scienze per nuove opportunità culturali, sociali e urbanistiche Stefano Mazzotti (Museo civico di Storia Naturale, Ferrara)

Non facciamone una questione di numeri Michele Lanzinger (MUSE – Museo della Scienza, Trento)

Il Giardino della Biodiversità di Padova: Un dialogo fecondo tra passato e futuro Telmo Pievani (Università di Padova)

Ore 11: Sottoscrizione dell’Accordo Attuativo tra MIBACT, MIUR, ANCI e ANMS alla presenza del Ministro On. Dario Franceschini.

Musei della Scienza, Science Center, Parchi dell’innovazione: Le “Case” della comunicazione della scienza nella società della conoscenza Luigi Amodio (Città della Scienza, Napoli)

Il Museo civico di Storia Naturale “Giacomo Doria” di Genova: i suoi prossimi 150 anni Giuliano Doria (Museo civico di Storia Naturale, Genova)

Zoom sull’umanità. Il Museo di Antropologia ed Etnologia dell’Università di Firenze tra rinnovamento e tradizione scientifica Guido Chelazzi (Università di Firenze)

Ore 13.30 – pausa pranzo

Ore 15 – 16.30 – Sessione pomeridiana

Le collezioni scientifiche quali strumenti di comprensione e di conservazione della biodiversità: problematiche di conservazione e prospettive di utilizzo per i musei italiani Franco Andreone (Museo regionale di Scienze Naturali, Torino)

Un Museo di Storia Naturale oggi: nuovi linguaggi, collaborazioni, professionalità per nuoviobiettivi. L’esperienza di Venezia Luca Mizzan (Museo di Storia Naturale, Venezia)

Discussione

Ore 16.30 – Assemblea dei Soci ANMS

A Unife si parla di Canetti e Freud e di enigma della massa

da: ufficio comunicazione ed eventi Unife

Mercoledì 4 maggio alle ore 16 presso l’Aula L del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Ferrara, (via Paradiso, 12), si terrà il seminario “L’enigma della massa: Canetti e Freud”, organizzato da Marco Bertozzi, docente di Filosofia di Unife.

Relatore dell’appuntamento sarà Filippo Domenicali, assistant de recherche presso l’ Institut D’etudes Avancees-Collegium de Lyon, che aveva conseguito il dottorato di ricerca nell’Ateneo estense.

Quello della massa costituisce un enigma a cui tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento numerosi studiosi hanno cercato di fornire una soluzione – commenta il Prof. BertozziSono anni nei quali vere e proprie folle oceaniche fanno il loro ingresso sulla scena politica e sociale degli stati europei, generando scompiglio e alimentando l’inquietudine degli osservatori.  Filosofi, sociologi e psicologi cominciano ben presto ad occuparsi di questi nuovi fenomeni sociali emergenti, nel tentativo di elaborare teorie in grado di rendere conto dei meccanismi che ne regolano la nascita e lo sviluppo. A questo tema di ricerca hanno legato il loro nome alcuni tra i teorici più importanti dell’epoca, come Gustave Le Bon, Scipio Sighele e Gabriel Tarde,  ma anche Elias Canetti e Sigmund Freud, questi ultimi fornendo modelli di spiegazione peraltro diametralmente opposti e inconciliabili. Obiettivo del seminario sarà approfondire la giustificazione che ne viene offerta in due delle loro opere capitali: ‘Massa e potere’ (1960) e ‘Psicologia delle masse e analisi dell’io’ (1921)”.

Gruppo Hera, già raggiunti nel 2015 gli obiettivi europei su recupero imballaggi e smaltimento in discarica

da: ufficio stampa Hera

Approvato nei giorni scorsi dall’Assemblea dei Soci il Bilancio di Sostenibilità 2015 del Gruppo. Attenzione al territorio e alle comunità, in un’ottica di valore condiviso, e centralità dell’economia circolare: sono solo alcuni elementi di un quadro in continuo miglioramento che proietta il Gruppo alle sfide per il futuro

Dalla centralità dell’economia circolare alla crescente ricchezza distribuita sul territorio, dall’attenzione all’innovazione all’impegno per l’efficienza energetica. Sono solo alcuni dei tantissimi elementi illustrati dal Gruppo Hera nel Bilancio di Sostenibilità 2015, approvato nei giorni scorsi dall’Assemblea dei Soci insieme ai risultati economici.
Pubblicato anche online all’indirizzo http://bs.gruppohera.it/, in una veste grafica ulteriormente rinnovata, il nuovo bilancio consente ai diversi interlocutori di individuare rapidamente tutte le informazioni più importanti e di “toccare con mano”, con la massima trasparenza e chiarezza, i risultati raggiunti nei vari campi che confermano l’attenzione della multiutility per il territorio e per le imprese locali, che crescono insieme al Gruppo in un’ottica di valore condiviso.

Diminuisce il ricorso alla discarica (8,6%) e aumenta la raccolta differenziata (55,4%). Già raggiunti gli obiettivi europei di riciclo degli imballaggi
Ottimi risultati emergono anche dagli indicatori sulla sostenibilità ambientale, che fanno del territorio servito da Hera un’eccellenza a livello nazionale ed europeo.
Crescono, infatti, i numeri della raccolta differenziata, che passa dal 54% del 2014 al 55,4% del 2015 (superiore alla media nazionale che è al 45,2%), con 356 chilogrammi pro capite di rifiuti differenziati. Un dato ancora più rilevante se si considera che nel territorio servito dal Gruppo Hera oltre il 94% dei rifiuti differenziati viene effettivamente recuperato e con costi generalmente inferiori alla media italiana per le famiglie, come evidenziato da due ricerche di Cittadinanzattiva e di Ref Ricerche. Inoltre, in Italia tra i dieci migliori capoluoghi di provincia per raccolta differenziata pro capite con più di 100 mila abitanti la metà è gestita da Hera (tra cui Ferrara), mentre Bologna è la terza migliore città italiana tra quelle con oltre 300 mila abitanti.
Infine, nel territorio servito dal Gruppo il risultato 2015 del 66% di riciclo degli imballaggi è già superiore all’obiettivo europeo al 2025 (pari al 65%), mentre il ricorso alla discarica è sceso all’8,6%, un dato ampiamente al di sotto della media italiana (34%) e di quella europea (28%) ma soprattutto migliore rispetto allo stesso obiettivo europeo al 2030 del 10%.
Sul fronte dell’economia circolare si inseriscono anche le iniziative incentrate sul riuso dei prodotti e promosse dal Gruppo, in collaborazione con Last Minute Market e le principali onlus del territorio: ad esempio, “CiboAmico” ha consentito nel 2015 di donare quasi 8.600 pasti non consumati nelle mense aziendali (di cui oltre 1.200 a Ferrara). Con altri progetti come “Cambia il finale” sono state raccolte oltre 710 tonnellate di materiali ingombranti (a fronte di circa 4.600 ritiri effettuati), mentre grazie a “FarmacoAmico” sono state recuperate in totale circa 21 mila confezioni di farmaci non scaduti.

L’impegno di Hera per l’efficienza energetica: oltre il 70% della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e assimilate e 2.200 Tep risparmiati nel 2015
Prosegue l’impegno del Gruppo Hera nella produzione energetica green: nel 2015 il 73,4% della produzione di energia elettrica di Hera è venuto da fonti rinnovabili (biogas da digestori o depuratori, fotovoltaico, ecc.) o assimilate alle rinnovabili (come la cogenerazione). Un ruolo importante è giocato dal teleriscaldamento, che nel 2015 ha registrato un aumento del 17% del quantitativo di energia termica venduta rispetto all’anno precedente e una crescita nelle unità abitative servite, arrivate a quasi 84 mila.
Il Gruppo ha inoltre pianificato, nell’ambito della certificazione energetica Iso 50001 (conseguita nel 2015 anche da AcegasApsAmga e Marche Multiservizi), la riduzione del 3% entro il 2017 dei propri consumi di energia primaria con cento interventi. Quelli già realizzati nel 2015 hanno portato a un risparmio di quasi 2.200 tonnellate equivalenti di petrolio, che corrispondono al consumo di oltre 4.300 appartamenti e, associando il risparmio di CO2, alle emissioni di 1.800 auto. Nell’ambito dell’illuminazione pubblica, Hera utilizza lampade a basso consumo nell’84% dei punti luce gestiti. Consumi ridotti anche per gli impianti semaforici, gestiti con 7.357 lanterne a led, pari al 77% del totale.

Il settore idrico tra investimenti e acqua di qualità. Oltre 11.000 i clienti assistiti dal Fondo Fughe
Su un totale di 345,9 milioni di euro di investimenti lordi sulle reti nel 2015, ben 127,2 milioni sono andati al settore idrico, di cui 6,6 milioni per la provincia di Ferrara, con un incremento della qualità del servizio. Con circa 350 mila analisi effettuate nel 2015, l’acqua del rubinetto nei territori serviti da Hera si conferma di ottima qualità e a basso costo. Sono 11.033, inoltre, i cittadini che nel 2015 hanno beneficiato del Fondo Fughe (di cui 2.040 nella provincia di Ferrara), istituito da Hera per tutelare i clienti nei casi di perdite occulte sull’impianto di proprietà, cioè a valle del contatore, con un rimborso medio pari a oltre 1.300 euro.

Importanti ricadute per il territorio e per i fornitori, appalti assegnati nel 67% dei casi con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa
Il Bilancio di Sostenibilità 2015 conferma l’importante ruolo del Gruppo Hera nel tessuto in cui opera: considerando anche i 526,1 milioni di forniture locali, il valore economico complessivamente distribuito sul territorio nel 2015 sale a 1.647,8 milioni (+3,5% rispetto al 2014), di cui quasi 78 milioni nella provincia di Ferrara. L’impatto occupazionale generato nel 2015 dalla multiutility ha raggiunto un totale di quasi 14.200 unità: infatti, agli 8.553 dipendenti del Gruppo si aggiunge un indotto di 5.646 unità generato dalle forniture.
E’ importante inoltre evidenziare che i rapporti di collaborazione con 44 cooperative sociali hanno consentito l’inserimento lavorativo di 686 persone svantaggiate, di cui quasi 590 in Emilia-Romagna.
Nel 2015 il 67% degli affidamenti è stato aggiudicato preferendo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa al posto del massimo ribasso e assegnando il punteggio anche in base a indicatori di sostenibilità ambientale e sociale.
Questi sono solo alcuni dei risultati che confermano l’attenzione della multiutility per il territorio e per le imprese locali, che crescono insieme al Gruppo in un’ottica di valore condiviso.

Pari opportunità, formazione e sicurezza sul lavoro al primo posto
Per quanto riguarda le nuove assunzioni, solo nel 2015 sono entrati a far parte del Gruppo Hera 320 nuovi lavoratori, di cui 257 con contratto a tempo indeterminato (oltre 80 con meno di 30 anni). Aumenta costantemente la presenza femminile, che ha raggiunto quasi il 24% del totale dei lavoratori a tempo indeterminato (un dato che sale oltre il 30% considerando i ruoli direttivi), senza contare che oltre il 44% degli impiegati assunti lo scorso anno sono donne. Questi importanti risultati sono stati raggiunti anche grazie alle azioni messe in campo per la conciliazione vita-lavoro, tra cui le politiche per i congedi parentali, l’esperienza dei nidi aziendali e interaziendali e dei centri estivi.
Anche formazione e sicurezza presentano un trend in miglioramento: nel 2015 sono state erogate ai lavoratori oltre 31 ore di formazione pro capite all’anno, un dato più che doppio rispetto alla media delle altre utility (pari a 14,3). Anche grazie a questo investimento sono stati raggiunti risultati sempre più positivi nella prevenzione degli infortuni, come evidenziato dall’indice di frequenza sceso a 20,6 (-9% rispetto al 2014).

L’importanza dell’innovazione per il Gruppo
Il ruolo centrale dell’innovazione, nella visione del Gruppo Hera, ha trovato conferma nel rapporto “Smart City Index” di Ernst & Young, che analizzando i progetti innovativi ha collocato Ferrara nella parte alta della classifica relativa ai 116 capoluoghi italiani. All’avanguardia per la sperimentazione dei contatori multibusiness avviata lo scorso anno nel modenese, Hera continua l’installazione dei misuratori gas di nuova generazione su tutto il territorio, con una copertura dei clienti gas prevista al 16% già a fine 2016.
Con oltre 79 mila download e l’estensione a tutti i comuni serviti dalla multiutility, si è pienamente affermato il Rifiutologo, la prima app gratuita pensata per i cittadini per aiutarli a fare meglio la raccolta differenziata e inviare le segnalazioni direttamente ai servizi ambientali. Al passo coi tempi e la tecnologia, a fine 2015 i clienti di Hera che hanno scelto la bolletta elettronica hanno raggiunto quota 267 mila.
Nel 2015, infine, si è svolto il primo Innovation Day, promosso da Hera per incontrare 13 start up del territorio che puntano sull’innovazione, selezionate sulla base dei loro progetti e della possibile comunanza con le attività del Gruppo.

Carla Sautto Malfatto vince il “Premio Consiglio dei Ministri” per la sua lirica “Accelerazione” al XIX Concorso Internazionale di Poesia “Il Saggio – Città di Eboli”

da: Carla Sautto Malfatto

Alla scrittrice ferrarese Carla Sautto Malfatto è stato attribuito il “Premio Consiglio dei Ministri” per la sua lirica “Accelerazione” al XIX Concorso Internazionale di Poesia “Il Saggio-Città di Eboli” (SA) indetto dal Centro Culturale Studi Storici di Eboli, di cui presidente il Cav. Giuseppe Barra. Altissimi e numerosi i patrocini tra cui, oltre a quelli istituzionali, quelli della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO e l’Università degli Studi di Salerno. La lirica di Sautto, che si è distinta tra le 772 pervenute al concorso nella sezione “Poesia in lingua italiana”, tratta di una visione surreale e accelerata della vita di ognuno di noi, che porterebbe a valutarne meglio l’esiguità ed insieme l’importanza, e di come il proprio destino, considerato solo nostro, incida invece pesantemente su quello di altre persone (poesia edita – tutti i diritti riservati).

ACCELERAZIONE
Se vedessimo all’acceleratore la nostra vita,
come in certi documentari sulla natura,
sarebbe ben poca cosa
e ne trarremmo insegnamento
dello spazio di tempo esiguo da noi solcato
e dall’altro, insieme a noi,
e dall’inezia da noi mossa.
Ci smarriremmo meno, credo,
nell’inutilità di tanta acredine spesa
ad incidere sulle stesse parole e sul gesto
con giri concentrici, affondando nell’infruttuoso.
Forse, un passo in più nel cielo
l’avremmo fatto, consapevoli
della pochezza della sabbia nella clessidra.
Certo, uno sguardo in più intorno a noi
nell’evoluzione delle stesse vite
che come la nostra corrono e s’impennano
sui fotogrammi veloci ed impetuosi.
E ci troveremo, umanità,
stretti dal destino che credevamo solo nostro
e ne carpiremo l’essenza del boccio
ogni giorno
e assaporeremo, anche se salato, meglio,
il misero grano di sabbia
che pur il nostro, e l’altrui passo,
smuove.

Domenica 8 maggio un concerto anteprima del Bologna Jazz Festival con Dave Liebman e Richie Beirach

da: ufficio stampa Bologna Jazz Festival

In attesa della sua undicesima edizione, che si svolgerà il prossimo novembre e che già sta prendendo forma, il Bologna Jazz Festival ‘esce allo scoperto’ con un inedito concerto di primavera del quale saranno protagonisti Dave Liebman (sassofoni) e Richie Beirach(pianoforte). L’appuntamento con questi due maestri del jazz moderno è per domenica 8 maggioall’Oratorio di San Filippo Neri (ore 21:15).

In occasione del concerto verrà ufficialmente lanciata la nuova Bologna Jazz Card 2016-2017illustrata da Gianluigi Toccafondo. Numerosi i vantaggi legati alla Card, evidenti sin da subito: il costo del biglietto del concerto è di 30 euro, ma a chi già possiede la Bologna Jazz Card 2015-2016 e a chi sottoscrive quella nuova si applicherà un biglietto ridotto del costo di soli 5 euro.

Il Bologna Jazz Festival è organizzato dall’Associazione Bologna in Musica in convenzione con Comune di Bologna e con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Carisbo, Gruppo Unipol e del main partner Gruppo Hera.

Dave Liebman e Richie Beirach hanno attraversato oltre quarant’anni di jazz moderno ottenendo grandi consensi e percorrendo brillanti carriere individuali lungo le quali hanno ripetutamente collaborato. Un loro apprezzato sodalizio è rappresentato dallo storico quartetto “Quest”, completato da Ron McClure e Billy Hart, ma ancor più rilevante è la loro collaborazione in duo, iniziata nel lontano 1975.

Il loro incontro musicale è caratterizzato dall’alternanza tra uno spiccato lirismo espressivo, dalle atmosfere raccolte e riflessive, e un altrettanto evidente sperimentalismo, in cui largo spazio viene dedicato all’improvvisazione. Standard e composizioni originali vengono proposte in un flusso che è dominato dal magistrale interplay fra due menti musicali sofisticate, producendo un risultato che giunge a vertiginose altezze.

L’inizio dell’attività professionale di Dave Liebman (nato a New York nel 1946) fu in un gruppo con Pete La Roca, Chick Corea e Steve Swallow: era il 1969. Poco dopo si aggiunsero esperienze significative al fianco di Dave Holland ed Elvin Jones, mentre tra il 1972 e il 1974 fece parte della band elettrica di Miles Davis, partecipando agli album On the Corner, Dark Magus e Get Up with It. Da allora la sua vena creativa, soprattutto come leader, non è mai venuta meno e si è manifestata in un’ampia varietà di stili, anche se la sua fama si è comunque consolidata soprattutto per le prove nel solco di una tradition in progress.

Di Richie Beirach, nato a New York nel 1947, allievo di Lennie Tristano, si ricordano in particolare le prestigiose collaborazioni con Stan Getz e Chet Baker.

Oratorio di San Filippo Neri: Via Manzoni 5, Bologna

Informazioni:
Associazione Bologna in Musica
tel.: 334 7560434
e-mail: info@bolognajazzfestival.com
www.bolognajazzfestival.com

Concerto di Dave Liebman & Richie Beirach Duo
Biglietto intero: 30 euro
Tariffa speciale possessori della Bologna Jazz Card 2015-2016 e nuovi soci Bologna Jazz Card 2016-2017: 5 euro

Tariffe Bologna Jazz Card 2016-2017
(valida dal 1 maggio 2016 al 30 aprile 2017)
Socio Gold: 50 euro
Socio Ordinario: 25 euro
Socio Young (fino a 26 anni): 10 euro

Da martedì 2 a giovedì 4 maggio il documentario “Leonardo da Vinci – Il genio a Milano” all’Apollo

da: ufficio stampa Apollo Cinepark

All’Apollo Cinepark per tre giorni, da martedì 2 a giovedì 4 maggio, arriva “LEONARDO DA VINCI – IL GENIO A MILANO”, il soggiorno milanese, le opere e le leggende sull’artista più ammirato di tutti i tempi.

Pittore, scultore, scienziato, musico, esperto di anatomia e di fisica, botanico, architetto, inventore: superando lo spirito del suo tempo, Leonardo viene oggi identificato con l’immagine del Genio. Era un uomo poliedrico l’artista di Vinci e lo dimostrano l’immenso patrimonio di studi e opere che ci ha lasciato, oltre alla lettera in cui, nel 1482, si presenta a Ludovico il Moro, signore di Milano.

Così, partendo dalla mostra a Palazzo Reale organizzata da Skira e Comune di Milano nei mesi di Expo, Rai Com, Skira e Codice Atlantico hanno deciso, in collaborazione con Pirelli e Confagricoltura, di lavorare congiuntamente per raccontare in un docufilm proprio gli anni trascorsi da Leonardo a Milano, toccando i diversi aspetti della sua vita e della sua arte, approfondendo le caratteristiche della città del tempo, le personalità degli artisti che gli sono stati vicini, senza trascurare naturalmente le molte leggende che lo riguardano.

Leonardo da Vinci. Il Genio a Milano esplora il soggiorno cittadino dell’artista, offrendo la chiave per trasformare in quadri cinematografici i numerosi scenari leonardeschi di Milano: il Castello Sforzesco, il Museo della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci”, la Basilica di Santa Maria delle Grazie, i Navigli, la Vigna di Leonardo sino al celebre Cenacolo. Il film – in cui verranno mostrate e raccontate opere come La Belle Ferronnière, laDama con l’ermellino, la Vergine delle Rocce, il Ritratto di musico, ilSan Giovanni Battista, l’Ultima Cena – arriverà nelle sale di tutto il mondo distribuito da Nexo Digital e sarà in programma in Italia il 2, 3 e 4 maggio all’interno del progetto della Grande Arte al Cinema che sta conquistando un pubblico sempre più vasto.

Coinvolgendo Pietro Marani – curatore della mostra – alcuni tra i massimi esperti di Leonardo a livello mondiale e autori che ne hanno esplorato la personalità – Claudio Giorgione, Maria Teresa Fiorio, Richard Schofield, Vittorio Sgarbi, Daniela Pizzagalli – è nata infatti una storia capace di aprire nuove prospettive e svelare mondi straordinari.

Il film “Leonardo da Vinci. Il Genio a Milano” è prodotto da Rai Com, Skira e Codice Atlantico e in associazione con Maremosso in collaborazione con Pirelli e Confagricoltura. Distribuito da Nexo Digital nell’ambito della stagione de “La Grande Arte al Cinema” in collaborazione con MYmovies.it.

La fragola “Flavia-pvr” si fa strada in Spagna

da: ufficio stampa Consorzio Italiano Vivaisti

Una varietà particolarmente adatta alla coltivazione integrata e biologica.

Nuovo successo per il programma breeding fragola del CIV. Cresce l’interesse in Spagna per la varietà Flaviapvr. Gli impianti di prova stanno confermando le buone performance della varietà, sia dal punto di vista agronomico che commerciale, e per l’anno prossimo si stanno programmando impianti pilota di buon impatto commerciale da parte di gruppi importanti. Prodotta nel Centro ricerche del CIV (Consorzio Italiano Vivaisti), Flaviapvr è una varietà precoce caratterizzata da una pianta con elevata resistenza ad oidio e alle malattie fogliari e radicali in genere. Adatta a terreni stanchi anche senza fumigazione. Buona adattabilità alla pratica del ristoppio ed alla coltivazione biologica o con basso impatto ambientale.

Frutto dal sapore eccellente, molto dolce, con bassa acidità. Percezione di dolcezza prolungata e intensa. Alta percentuale di frutti di qualità extra. Epoca di Raccolta: Molto precoce BRIX: 8,8 -11,5. Consistenza e shelf life ottime.

La fragola Flaviapvr – come peraltro anche le varietà Clery pvr (leader in Francia, Centro-Nord Europa e tra le più coltivate nei paesi dell’Est), Joly pvr (molto apprezzata in Belgio) e Murano pvr (divenuta varietà benchmark di Sainsubry’s UK) – sono una conferma della bontà ed efficacia del programma breeding fragola del CIV, attivo dal 1984 su quattro linee di ricerca: fragole per ambienti a clima temperato mediterraneo, per ambienti a clima continentale, rifiorenti e varietà adatte alla trasformazione industriale. Utilizzo di tecniche classiche, OGM-FREE (assenza di organismi geneticamente modificati) e sviluppo di nuove varietà che garantiscano produzioni elevate e frutti di ottima qualità, assieme ad una naturale rusticità e vigoria delle piante, costituiscono obiettivi primari del CIV per offrire al mercato nazionale e a quelli internazionali non solo la qualità ma il massimo della eco-sostenibilità.

La pianta Flaviapvr – grazie alle proprie innate caratteristiche di buon vigore e rusticità – si caratterizza per una produzione a basso impatto ambientale (es. contenuto Carbon Footprint CFP grazie a minor numero di trattamenti in campo) particolarmente adatta alla coltivazione a produzione Integrata nonché biologica, oltre ovviamente a quella convenzionale.

“CIV si contraddistingue – sottolinea il Presidente Pier Filippo Tagliani – per nuovi sviluppi varietali di fragole con alti requisiti di sostenibilità ambientale. Il nostro obiettivo è dare una sempre più concreta ed efficace risposta alla crescente domanda da parte dei consumatori di prodotti di qualità in ambito ambientale/salutistico, sociale ed economico per una piena soddisfazione della intera filiera, dal produttore al cliente finale”.

Camera di Commercio: 5 i tirocini già attivati presso le imprese ferraresi all’interno di crescere in digitale, il progetto promosso dal Ministero del Lavoro, Unioncamere e Google

da: ufficio stampa Camera di Commercio di Ferrara

Govoni: “Per i ragazzi un’occasione da cogliere al volo, anche perché, al termine del tirocinio retribuito, avranno la possibilità di avere una chance in più di trovare lavoro”.
Tutti i tirocini, finanziati nell’ambito del piano Garanzia Giovani, sono rimborsati con un contributo pari a 500 euro al mese ed hanno una durata di 6 mesi.

Proseguono le attivazioni da parte della Camera di commercio di Ferrara dei tirocini all’interno del progetto Crescere in digitale, promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e attuato da Unioncamere in partnership con Google, per diffondere le competenze digitali tra i giovani e nel contempo avvicinare al web le imprese, in particolare piccole e medie.

Sono 5 i giovani che hanno già firmato il proprio progetto di tirocinio e già dalle prime settimane di maggio avranno la possibilità di iniziare il proprio percorso formativo confrontandosi con le sfide quotidiane delle imprese che li ospiteranno e mettere a frutto le competenze acquisite nel percorso di formazione online sul digitale, realizzato da Google su www.crescereindigitale.it. Tutti i tirocini, finanziati nell’ambito del piano Garanzia Giovani, sono rimborsati con un contributo pari a 500 euro al mese ed hanno una durata di 6 mesi.

Nel complesso, da settembre ad oggi sono oltre 53 mila i giovani iscritti attraverso la piattaforma www.crescereindigitale.it; oltre 4800 hanno completato tutto il corso. 2441 sono le imprese interessate ad ospitare un tirocinante. Le imprese che decideranno di assumere il giovane al termine del tirocinio potranno beneficiare di incentivi fino a 12.000 euro.

Crescere in digitale
Il progetto  Crescere in digitale, progetto promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e attuato da Unioncamere in partnership con Google – è rivolto ai giovani iscritti al programma  Garanzia Giovani, che potranno accedere, senza alcun costo, al percorso di formazione disponibile sulla piattaforma www.crescereindigitale.it. L’iniziativa punta a rafforzare l’occupabilità delle ragazze e dei ragazzi italiani ed a favorire la digitalizzazione delle PMI, attraverso un percorso formativo composto da diverse fasi: 50 ore di training online, laboratori sul territorio e oltre 3.000 tirocini rimborsati a 500€ al mese nelle imprese italiane.

Mercoledì 4 maggio Augusto Schianchi e Maura Franchi presentano il libro “Democrazia senza” presso la Libreria Ibs Libraccio

da: ufficio stampa Ibs Libraccio Eventi Ferrara

Mercoledì 4 maggio alle ore 17:30, presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino Libreria Ibs+Libraccio di Ferrara, in collaborazione con il quotidiano on-line Ferraraitalia, Augusto Schianchi e Maura Franchi presentano il libro “Democrazia senza” (Diabasis, 2016).

Dialoga con gli autori Patrizio Bianchi, Assessore Coordinamento delle politiche europee Regione Emilia-Romagna.

Coordina Sergio Gessi, Direttore di FerraraItalia.

La democrazia appare sempre di più un meccanismo inceppato: alcune premesse su cui essa si fonda stanno evaporando, a partire dal venire meno della sovranità nazionale. Oggi di democrazia si discute molto, perché emergono, e non solo in Italia, problemi di natura diversa, ma convergenti nel fare scivolare la democrazia verso terre incognite e forse persino verso derive autoritarie. Mentre si moltiplicano le analisi sui fenomeni che segnalano le difficoltà della democrazia, come la disaffezione al voto e l’emergere dei populismi e sui sistemi di funzionamento della rappresentanza, resta la necessità di un discorso che colga i nessi tra i diversi nodi della crisi stessa. In questo libro tentiamo di costruire una rete di connessioni tra i problemi emersi, partendo da ciò che la democrazia ha perso nel corso degli anni. Le promesse di eguaglianza sono svanite; il progresso tecnologico ha depauperato le prospettive di un lavoro per tutti; la fiducia degli elettori è sprofondata nell’astensione; la sovranità nazionale si è rivelato un baluardo fragile nei riguardi del sistema finanziario globale. Non è che la democrazia farà a meno anche della politica? È all’insieme delle questioni attorno a cui si condensa la crisi della democrazia che intendiamo rivolgere lo sguardo, non con l’intento di proporre ricette miracolistiche, ma con la presunzione di contribuire ad una riflessione che vada oltre i luoghi comuni.

Domani il film “Francofonia” di Aleksandr Sokurov al Cinema Boldini per la rassegna dedicata agli inediti

da: Arci Ferrara

Sarà Francofonia di Aleksandr Sokurov il film che aprirà la rassegna dedicata agli inediti, martedì 3 maggio alle ore 21.00.

Francofonia è la storia di due uomini molto particolari: Jacques Jaujard, direttore del Museo del Louvre di Parigi dal 1940, e il gerarca nazista Conte Wolff-Metternich, responsabile dei beni artistici nella Francia occupata durante la Seconda Guerra Mondiale. Com’è noto, Jaujard salvò numerose opere d’arte dalla razzia nazista.

Come succedeva con Arca Russa, Francofonia racconta il viaggio in uno tra i musei più ricchi al mondo, il Louvre, e rilegge le vicende che l’hanno visto protagonista durante l’occupazione della Francia e la breve vita del governo di Vichy. Tra i personaggi coinvolti nella narrazione ci sono il conte Franz Wolff-Metternich (Benjamin Utzerath) e Jacques Jaujard (Louis-Do de Lancquisang). Il primo è il vertice del Kunstschutz, organo tedesco creato per proteggere il patrimonio artistico francese e trasferirlo nel Reich; il secondo è il direttore del Louvre, che ha gestito il trasferimento da tutti i musei della Francia, rendendosi collaboratore del regime nazista ma nel contempo scongiurando la distruzione di tanta bellezza. Distruzione che aveva invece colpito parte dell’Hermitage, museo russo per eccellenza, che Sokurov aveva raccontato in Arca Russa. Francofonia è quindi una storia di complicità, di rununcia a un po’ di libertà per salvaguardare il proprio passato, ma è soprattutto il racconto di un’istituzione fondamentale con una funziona storica e sociale delicata. Un museo, infatti, comunica molto più della somma dei tesori che contiene perché ognuna di esse ha un motivo per trovarsi lì. La guerra è una di quelle ragioni e i paesi sconfitti da un impero, spesso, sono saccheggiati delle loro opere migliori. Lo stesso Napoleone, che Sokurov tratta con ironia e bonaria condiscendenza, rivendica la sua influenza nella formazione dell’idendità francese attraverso l’arte con la quale ha popolato le stanze del Louvre. Francofonia è anche un meta-film perché spesso il regista interagisce con i personaggi, mantenendo però la stessa compostezza che fino a un momento prima aveva pervaso la sola voce narrante (in italiano è quella di Umberto Orsini). Attraverso la personificazione degli ideali della Rivoluzione, infine, Sokurov rivendica il legame tra lotta politica, arte e popolo, fattori inscindibili che determinano la fisionomia – anche contraddittoria –
di una nazione.

Il film sarà proiettato in versione originale con sottotitoli in italiano.
Ingresso 5 euro.

La rassegna proseguirà martedì 10 maggio alle ore 21.00 con il film di Charlie Kaufman – Anomalisa.

Allenarsi a fare impresa

da: Giovanni Bucchi

Martedì 3 maggio Conversazione Imprenditoriale con Maurizio Vandelli.

(Forlì, 2 maggio 2016) – Cosa spinge una persona a lasciare un posto di lavoro stabile e garantito per trasformarsi in un imprenditore? Perché c’è chi decide di rinunciare alla propria sicurezza professionale per intraprendere un’avventura imprenditoriale che all’inizio presenta molte incertezze? E in che modo un imprenditore viene aiutato ad affrontare le sfide che la sua attività gli presenta? Sono tutte domande alle quali si cercherà di dare risposta nell’ambito della Conversazione Imprenditoriale organizzata da CDO Romagna e in programma domani, martedì 3 maggio 2016, a Ferrara. Alle ore 18.30 al Best Western Palace Inn di via Eridano 2, la Compagnia delle Opere incontra infatti Maurizio Vandelli, titolare de La Palestra, nel corso della conferenza dal titolo “Allenarsi a fare impresa. Fare impresa tra corpo e mente, realtà e sogno, strategia ed innovazione e un equilibrio, fortunatamente, sempre instabile”.
Maurizio Vandelli racconterà la sua storia personale e professionale, a partire dalla decisione di lasciare il lavoro sicuro da insegnante per intraprendere un’attività imprenditoriale, fino a spiegare le ragioni alla base del successo della sua azienda. Sarà anche l’occasione per approfondire alcune tematiche legate all’attività di impresa (clienti, collaboratori e prodotto).
L’evento rientra tra le Conversazioni Imprenditoriali organizzate dall’Associazione in tutta la regione, un format ideato da CDO per raccontare, attraverso il confronto con imprenditori e professionisti, come ancora oggi sia possibile intraprendere e rischiare per creare ricchezza e sviluppo per la propria impresa.

Per informazioni e iscrizioni: segreteria@cdoromagna.it / www.cdoromagna.it

I BUONI ESEMPI
Una scuola che fiorisce come un giardino

da: Istituto Comprensivo Statale “G. Perlasca” – Ferrara

Alla Tumiati un progetto per riscoprire e amare il verde. Ospite d’onore il sindaco Tiziano Tagliani.SAM_0988

Immaginate un’aula didattica all’aperto. Una scuola che fiorisce come un giardino. Ravvivata da giovani aceri, ontani, un frassino e profumatissime piante aromatiche. Attraversata da nuovi battiti d’ali.

“Per fare un giardino…” servono le piccole mani di 203 alunni, unite a quelle più forti dei genitori e degli insegnanti della scuola primaria Tumiati, da mesi all’opera per trasformare il verde intorno all’edificio di via Bosi in un parco vivo e accogliente. Basta aprire gli occhi per ammirare come il progetto “Per fare un giardino…” sia oggi una realtà, che cresce giorno dopo giorno insieme alle piantine e ai nuovi alberi, ravvivato dal cinguettio degli uccellini.

Il “battesimo” dei nuovi alberi è previsto per il 5 maggio alle ore 15.30. Una festa “in famiglia” introdotta dal preside dell’I.C. Perlasca Stefano Gargioni con canti e ringraziamenti per sottolineare il lavoro di gruppo di adulti e bambini della scuola: da chi ha progettato il parco, alla “bassa manovalanza”, dai “beni di conforto” ai vivaisti e agli amici delle piante.

IMG-20160412-WA0004Il 13 maggio, alle ore 10, sarà la volta della cerimonia ufficiale, il taglio del nastro organizzato in collaborazione con il Comune di Ferrara e Hera, con ospite d’onore il sindaco Tiziano Tagliani. Gli studenti saranno dapprima coinvolti in un laboratorio didattico di semina, poi ci si riunirà per celebrare l’avvenuta piantumazione degli alberi e intonare insieme un canto. Una mattina speciale per valorizzare un percorso pluriennale avviato nell’autunno 2015 con il dissodamento dell’area e approfondito nell’inverno con attività di trapianto e moltiplicazione di piante; intensificato a primavera con la semina di piantine da fiore, la piantumazione di alberi e arbusti, l’allestimento di aiuole e zone protette. Proposto dalle insegnanti Rita Roboni e Ilaria Pasti, il progetto si propone di sensibilizzare gli alunni alla cura di uno spazio verde, sviluppando un senso di appartenenza al proprio territorio. Alunni, famiglie e insegnanti hanno dedicato il sabato mattina ai lavori più intensi; durante la settimana scolastica i bambini a rotazione sono stati coinvolti nella cura delle piante, nella semina e innaffiatura. Ad aprile in tutte le classi una settimana è stata dedicata all’albero, simbolo della vita, con letture, laboratori e attività a tema. Gli alunni hanno inoltre proposto e votato i nomi per i nuovi ospiti del parco della scuola, che ora hanno una propria “identità”: alberi appena piantati, che cresceranno nei prossimi mesi insieme agli alunni.

IMG-20160412-WA0005Come ricorda un detto zen, tra le tre cose essenziali da fare nella vita ce n’è una semplice, naturale e condivisibile: “piantare un albero”. Un gesto altruistico, puro. Profondamente educativo.

 

 

Una serata all’insegna della beneficenza segna la conclusione dei festeggiamenti del Ferruccio Lamborghini Anniversary

da: organizzatori

Tra le celebrazioni del Centenario di Ferruccio, un’asta di beneficenza ideata dall’imprenditore Tonino Lamborghini, erede della famiglia: il ricavato a favore della Fondazione Zanandrea di Cento (FE).

30 Aprile 2016, Budrio (BO) – Si è svolta questa sera all’Accademia dei Notturni di Budrio (BO) l’elegante cena conclusiva per celebrare il successo del Ferruccio Lamborghini Anniversary, svoltosi dal 28 al 30 Aprile.
A coronare la serata, un’asta di beneficenza il cui ricavato andrà a finanziare uno dei progetti della Fondazione Zanandrea, un Centro Socio Riabilitativo Diurno che accoglie 25 utenti, offrendo ospitalità diurna ed assistenza qualificata attraverso interventi mirati e personalizzati, sostenendo e supportando le famiglie alleggerendole nella gestione quotidiana, perseguendo l’integrazione sociale degli ospiti con l’ambiente esterno, e offrendo servizio infermieristico, fisioterapia, musicoterapia, laboratori per attività manuali e creative.
Madrina d’eccezione della serata e dell’intero evento è stata Clarissa Burt, top model e attrice di fama internazionale, oggi anche imprenditrice, produttrice, stilista, beauty editor. L’asta è stata coordinata dalla casa d’aste toscana Maison Bibelot, punto d’incontro e di riferimento per collezionisti e operatori di arte antica e contemporanea, dell’antiquariato e del gioiello.
All’asta, a cui hanno partecipato i numerosi Club Lamborghini e i clienti del Gruppo Tonino Lamborghini di tutto il mondo, sono stati battuti oggetti personali appartenuti a Ferruccio Lamborghini, come: la chiave originale della Topolino con cui partecipò alla Mille Miglia nel 1948, la penna stilografica Aurora 88 che usava per firmare i suoi documenti, il regolo calcolatore che teneva sempre nel taschino, una medaglia d’oro del centenario della Cassa di Cento, una cinepresa degli anni ’50 usata nei suoi viaggi internazionali o uno degli accessori fashion che indossava spesso per accogliere i suoi clienti VIP, la cravatta marrone della Sartoria Savini. Il pezzo più prezioso, l’orologio Universal Geneve in oro, è stato battuto per ultimo all’asta per un valore di 2.000 euro, aggiudicato dal malesiano Dato’ Victor Hoo, partner del figlio di Ferruccio, Tonino Lamborghini, nei Club lounge a marchio in Cina e Singapore. Felicissimo il Presidente della Fondazione Zanandrea, Giorgio Bonzagni, per il ricavato finale della serata: 8450 euro che saranno devoluti ai nuovi progetti del Centro Diurno Socio Riabilitativo “Pilacà” in via Baruffaldi 2/C a Cento di Ferrara.
Un’asta fortemente voluta da Tonino Lamborghini, che proprio due anni fa ha inaugurato il Museo dedicato alla memoria di suo padre in quella che fu la sede di una delle aziende di famiglia, e che racconta un aneddoto personale legato alla Fondazione Zanandrea, quando ancora era un orfanotrofio maschile:

“Il ricordo di alcuni compagni di scuola che provenivano dall’orfanotrofio Zanandrea è ancora vivo in me: non indossavano abiti adatti alla stagione, né possedevano giochi o avevano una merenda da poter mangiare all’intervallo come tutti gli altri. Poter oggi contribuire ai progetti di questa struttura è per me motivo di grande orgoglio e sono sicuro che anche mio papà lo sarebbe stato: un uomo che ha dato tanto all’industria italiana, ma anche al territorio in cui è nato e cresciuto. Un uomo che non ha mai dimenticato le sue umili origini e la sua incredibile umanità.”

TONINO LAMBORGHINI
Il Gruppo Tonino Lamborghini è stato fondato nel 1981 dal commendator Tonino Lamborghini, erede della famiglia Lamborghini. Oggi il Gruppo ha sede nello splendido “Palazzo del Vignola”, villa rinascimentale alle porte di Bologna realizzata dal famoso architetto Jacopo Barozzi, detto “Il Vignola”.
Traendo ispirazione dal suo heritage familiare e dalle sue esperienze professionali nel campo dell’ingegneria meccanica e del design automobilistico, il comm. Lamborghini ha creato un “lifestyle experience brand” con un’ampia gamma di prodotti di lusso: orologi, occhiali, cellulari, profumi, complementi d’arredo, abbigliamento, accessori sportivi, prodotti beverage, hotel a 5 stelle, lounge e ristoranti a marchio.
Da oltre 30 anni, Tonino Lamborghini interpreta un universo di stile italiano, rimanendo fedele alla tradizione e all’heritage della famiglia Lamborghini. Tutti i prodotti si contraddistinguono per il simbolo del “Toro che carica” su sfondo rosso.
Il Gruppo Tonino Lamborghini ha una mission molto chiara: esportare la passione e lo spirito della cultura italiana sotto forma di prodotti dal design unico e distintivo, ispirato al design industriale italiano e all’heritage meccanico della famiglia Lamborghini. Design dal carattere senza compromessi, stile innovativo e italianità, uniti al leggendario retaggio di un mito senza tempo: questi i valori che caratterizzano il marchio Tonino Lamborghini e conquistano i clienti in tutto il mondo.

FONDAZIONE ZANANDREA
La Fondazione Don Giovanni Zanandrea di Cento, attiva da anni nel settore dei servizi alla persona, ha sede proprio al centro della città, con un bel giardino che fa da cornice al Monumento dei Caduti.
Nasce nel 1918 come “orfanotrofio maschile” destinato ad accogliere, in particolare, i figli di quanti erano morti per causa di guerra e nel 1941 viene formalmente riconosciuto quale Ente Morale con amministrazione autonoma e inquadrato fra le Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza (I.P.A.B.).
Nel 1946 dopo la ristrutturazione di una parte dei locali danneggiati dai bombardamenti del secondo conflitto mondiale, viene ufficialmente inaugurata la sede dell’Ente che inizia l’attività accogliendo i primi quindici ragazzi. L’apertura e la direzione dell’Istituto furono affidate al rev. Prof. Don Giovanni Zanandrea che dedicò gran parte della propria vita a questa missione; proprio per questo la Fondazione ne prese il nome. Il numero degli assistiti fino al 1946 è variato da 15 a 120 ragazzi.
Nel 1984 iniziano, in via sperimentale, le attività del Centro Diurno per portatori di handicap nell’intento di dare concreta risposta ad una particolare esigenza socio-assistenziale del nostro territorio.
Prosegue anche l’attività educativa residenziale per minori che viene sostanzialmente trasformata in “Gruppo Famiglia”, una comunità che accoglie i ragazzi in una struttura e in un contesto molto simile all’ambiente familiare in cui gli educatori vivono costantemente a contatto con i minori.
E’ nel 1998 che la Fondazione entra a fa delle Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale, ONLUS, ampliando l’oggetto sociale dell’Ente, e assumendo l’attuale denominazione di “Fondazione Don Giovanni Zanandrea – Onlus”.
Attualmente siamo un Centro Socio Riabilitativo Diurno che abbiamo denominato “CENTRO PILACÀ”, con 18 addetti, fra educatori, operatori sanitari, e personale amministrativo, che accoglie quotidianamente oltre una ventina di persone con disabilità. Il Centro Pilacà, autorizzato per 25 utenti, offre ospitalità diurna ed assistenza qualificata attraverso interventi mirati e personalizzati, sostiene e supporta le famiglie alleggerendole nella gestione quotidiana, persegue l’integrazione sociale degli ospiti con l’ambiente esterno, offre trasporto da e per il domicilio, servizio infermieristico, fisioterapia, musicoterapia, laboratori per attività manuali e creative.
Nella prospettiva di migliorare la qualità di vita, di crescita personale e benessere dei nostri ospiti stiamo attivando due nuovi progetti indirizzati al Teatro e al Lavoro.
Alla fine dello scorso anno, abbiamo progettato “ACTOR ZANANDREA”, un percorso educativo che utilizza l’arte come veicolo di crescita. In particolare la musica, la corporeità (il ballo, il movimento), e la recitazione permettono ai ragazzi del centro di vivere in maniera intensa e controllata le proprie emozioni, aumentando il proprio livello di autonomia e autostima. Tutto questo si può racchiudere in un’opera teatrale ad hoc studiata dai nostri professionisti con il supporto attivo di un regista teatrale e un compositore musicale.
Il secondo progetto dedicato al Lavoro, denominato CSO (Centro Socio Occupazionale), nasce come laboratorio protetto ed è concepito come luogo di formazione al fine di favorire l’inserimento nel mondo del lavoro per coloro che non ne avrebbero l’opportunità in piena autonomia.
In collaborazione con alcune realtà aziendali del territorio, il CSO ha realizzato l’assemblaggio di piccole parti in plastica per il completamento di diversi prodotti finiti.
Inoltre stiamo inserendo due nuove attività per il confezionamento di bustine di zucchero e di capsule per il caffè.
Nell’ottica di creare sempre più opportunità lavorative per i nostri ragazzi, siamo in continua ricerca di partnership con aziende sensibili alle nostre iniziative.

Le iniziative di maggio dell’Istituto Gramsci di Ferrara

da: Istituto Gramsci Ferrara

MERCOLEDÌ 4 MAGGIO ORE 17.30 LIBRERIA IBS-LIBRACCIO
Maura Franchi e Augusto Schianchi presentano “Democrazia senza”
Coordina Sergio Gessi, Direttore di Ferraraitalia
Un saggio di Augusto Schianchi e Maura Franchi, “Democrazia senza”, si interroga sulla crisi della democrazia.
Una crisi di cui si riconosce l’evidenza, ma sui cui rimedi non vi sono opinioni concordi.
La democrazia appare sempre di più un meccanismo inceppato: alcune premesse su cui essa si fonda sembrano venute meno a partire dal venir meno della sovranità nazionale. Le promesse di eguaglianza sono svanite, il progresso tecnologico ha eroso le prospettive di un lavoro per tutti, la fiducia degli elettori e`sprofondata nell’astensione, la sovranità nazionale e` un baluardo fragile nei riguardi del sistema finanziario globale.

Venerdì 6 MAGGIO 2016 ore 16,30
Sala Arengo –Piazza Municipio – Ferrara
Cittadinanza Generativa – La lotta alla povertà Rapporto 2015
Il “welfare generativo” prefigura politiche capaci di andare oltre l’assistenzialismo e la “cittadinanza generativa” rappresenta un cambio di paradigma verso nuovi modi di essere società. Intervengono: Tiziano Vecchiato, Alberto Bellelli, Chiara Sapigni, Angela Alvisi, Laura Roncagli, Chiara Bertolasi, Raffaele Rinaldi, Roberto Marchetti
Coordina: Roberto Cassoli

GIOVEDÌ 19 MAGGIO ORE 17 BIBLIOTECA ARIOSTEA
Ciclo “le parole della democrazia”
BUROCRAZIA
Conferenza di Giuseppe De Rita
Presentazione: Tiziano Tagliani
A cura di Istituto Gramsci di Ferrara e Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara

VENERDÌ 27 maggio ore 17 Biblioteca Ariostea
Ciclo “Le parole della democrazia”
SPERANZA
Conferenza di Nicola Alessandrini
Introduce Manuela Paltrinieri
A cura di Istituto Gramsci di Ferrara e Istituto di Storia Contemporanea

Da martedì 3 a sabato 7 maggio Wang Zhixiang sarà a Ferrara per insegnare Taijiquan, Qigong e altri aspetti della cultura tradizionale cinese

da: organizzatori

Il M° Dr. Wang Zhixiang sarà a Ferrara, da martedì 3 a sabato 7 maggio 2016 compresi, per insegnare Taijiquan, Qigong e altri aspetti della cultura tradizionale cinese.

Il Maestro Wang è nato nel 1959 a Shanghai, dove si è laureato in Medicina Tradizionale Cinese e dove pratica arti marziali dall’età di 13 anni. Oltre che in molti altri Paesi europei, il Maestro sta diffondendo i suoi insegnamenti anche in Italia, tramite la Italian Wang Academy (IWA).

Con il coordinamento del referente IWA, M° Amedeo Marcello Vancini, anche a Ferrara si terranno alcuni incontri, dedicati a:
 Taijiquan di stile Yang;
 applicazioni marziali del Taijiquan attraverso tecniche di Tuishou e Sanshou;
 Qigong per migliorare la salute;
 massaggio tradizionale cinese Tuina;
 calligrafia cinese;
 altri aspetti della cultura tradizionale cinese.

Il Maestro Wang sarà ospitato presso il Centro olistico per il benessere “Progetto 21”, la Palestra comunale di Poggio Renatico, il Centro studi “Eta Beta” e l’Associazione “Vento sull’Acqua”. Il calendario degli incontri con gli ultimi aggiornamenti è sempre consultabile alla pagina Facebook della Italian Wang Academy a Ferrara: https://www.facebook.com/NoiTaiJiQuanFerrara/events

Per maggiori informazioni, contattare il M°Amedeo Marcello Vancini:
 328 8682964 (cellulare e Whatsapp)
 amedeo.vancini@gmail.com
www.facebook.com/NoiTaiJiQuanFerrara/

Salvabanche: alziamo la voce, ci stanno rubando la vita! Una serie di conferenze durante il mese di maggio

da: No Salva-Banche di Ferrara e Bologna

Siamo ad un punto topico della rappresentazione della tragedia “decreto salva-banche”. Il governo ha finalmente emanato il decreto sul “rimborso”, le virgolette sono d’obbligo, dei risparmiatori. La montagna ha partorito il topolino, ma è ormai noto a tutti, sotto i riflettori degli organi dell’informazione di regime anche un topolino può assumere le sembianze di un elefante.

Lo diciamo molto chiaramente prima di offrire un ragionamento più sottile: rifiutiamo senza esitazioni la soluzione prospettata dal governo rispetto al risarcimento dei nostri risparmi per una ragione molto semplice: il risarcimento, come sosteniamo da tempo, deve essere completo e generalizzato, deve cioé coprire l’interezza dei risparmi espropriati indipendentemente dallo strumento finanziario di cui si era in possesso. È di una semplicità imbarazzante che solo se si è in malafede si fatica a comprendere: vogliamo indietro tutto ciò che è nostro!

E dire che anche così sarebbe poco, perché nessuno potrà risarcirci della angoscia, della paura, della precarietà, della rabbia afona che un’intera classe di politici, di banchieri e di corrotti ci ha costretti ad ingoiare in questi mesi. Nessuno potrà risarcirci del furto di vita che abbiamo subito e continuiamo a subire quotidianamente.

Non c’è proprio nessuno da ringraziare, come invece sostiene con insopportabile paternalismo Matteo Renzi riferendosi al ministro dell’economia Padoan, per le poche briciole che il governo con questo decreto intende offrirci: la nostra dignità non è in vendita perché è ciò che ci ha dato la determinazione per opporci a questo scellerato esproprio.

Si tratta di briciole perché i rimborsi riguarderanno, contrariamente a quanto viene propagandato sugli organi dell’informazione, solo casi parziali e circoscritti – ai cui peraltro daranno una parte esigua-, tagliando fuori una parte rilevante delle persone e delle famiglie espropriate, alcune delle quali saranno costrette ad affrontare un costoso e probabilmente infinito arbitrato.

Con questo decreto il governo pensa di riuscire a smobilitarci, di dividerci per esercitare il suo comando, di fiaccare la nostra battaglia. Noi invece dimostreremo che sapremo rispondere in modo unitario contro il decreto salva-banche e contro la farsa del rimborso.

Un’ultima considerazione finale: questo decreto sul risarcimento, del tutto insufficiente come già sottolineato, è una nostra conquista, è ciò che abbiamo saputo strappare con i nostri mesi di lotta. Si tratta di un punto di arrivo della nostra mobilitazione che però non ci accontenta ma che allo stesso tempo ci conferma che la strada intrapresa è quella giusta, perché porta a risultati concreti.

Con questo spirito lanciamo due iniziative a Ferrara, dove il fallimento Carife ha devastato il tessuto sociale e a cui l decreto di venerdì scorso non concede nulla, come è successo ad Arezzo con il crack di Banca Etruria, o come è accaduto in altri territori con il fallimento o la crisi di Carichieti, Banca delle Marche e Banca Popolare di Vicenza.

– 3 maggio ore 21 presso Casa Cini, Via Boccacanale di Santo Stefano 24 incontro pubblico di preparazione e lancio della manifestazione

– 4 maggio ore 15 di fronte la fondazione Carife (via Cairoli 13) conferenza stampa per il lanciare la manifestazione pubblica di sabato

-7 maggio ore 15 Piazza Castello manifestazione pubblica per far sentire la nostra voce di rabbia e indignazione. (A differenza della precedente indicazione il raduno si terrà in piazza Castello e non più in Piazza del Municipio per mancata autorizzazione)

Queste iniziative rappresentano il primo momento di un percorso di mobilitazione a Ferrara, in collegamento con i risparmiatori degli altri territori, per riavere ciò che è nostro.

Non dovranno essere strumentalizzate da nessun partito, associazione di categoria, sindacato o movimento, perché sono completamente auto-organizzate. Quindi in piazza quel giorno non dovranno esserci altri simboli politici, ma soltanto il simbolo “No Salva-Banche” insieme ai nostri slogan. Quel giorno ciò che dovrà contare è esclusivamente il protagonismo dei risparmiatori espropriati dal governo e dalle banche. Dimostreremo che abbiamo la forza e la capacità di essere dove non si aspettano di trovarci e di continuare a mobilitarci per riprenderci ciò che ci spetta.

Abbiamo ascoltato la nostra dignità, continueremo a batterci con ogni mezzo necessario finché non ci verrà restituito tutto!

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