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Mese: Maggio 2015

Palio: presentazione dei Campioni al Poggiolo dell’Arengo

da: ufficio stampa Ente Palio città di Ferrara

Domani, giovedì 28 maggio, alle 21.00 si terrà la Presentazione dei Campioni alla Città, durante la quale le otto Contrade del Palio di Ferrara mostreranno putte, putti, staffieri e fantini dal Poggiolo dell’Arengo a Palazzo Comunale, affacciandosi sul sagrato della Cattedrale.

Ricerca e innovazione in Medicina: al via l’ottava edizione del Premio giornalistico “Riccardo Tomassetti”: Roma, 27 maggio 2015

da: organizzatori

Il Premio è dedicato ai migliori articoli e servizi su ricerca e innovazione in campo medico-sanitario e realizzato grazie al sostegno di MSD Italia.

I giovani giornalisti che al 1° gennaio 2015 non abbiano compiuto 35 anni hanno tempo fino al 15 novembre 2015 per inoltrare le candidature al Premio, promosso anche quest’anno dal Master “La Scienza nella Pratica Giornalistica” (SGP) della Sapienza Università di Roma.

Informazioni e bando online su www.premiotomassetti.it

Parte anche quest’anno il Premio giornalistico “Riccardo Tomassetti”, giunto all’ottava edizione. Il Premio è riservato ai giovani giornalisti under 35, che con il loro lavoro contribuiscono a promuovere nel nostro Paese le tematiche relative ai progressi e all’espansione delle conoscenze bio-mediche e dello sviluppo di tecnologie sempre più sofisticate, che hanno portato al progressivo miglioramento dei livelli di salute, in particolar modo proprio nel campo della Ricerca e dell’Innovazione in Medicina.

Il Premio, intitolato alla memoria del giornalista scientifico scomparso nel 2007 a soli 39 anni, ha l’obiettivo di riconoscere e stimolare l’impegno dei giovani giornalisti nella divulgazione della cultura scientifica in Italia e vuole essere un omaggio allo stile, al rigore e alla capacità di divulgare le notizie in campo medico-scientifico.

Promosso dal Master di I Livello “La Scienza nella Pratica Giornalistica” (SGP) della Sapienza Università di Roma e sostenuto da MSD Italia, il Premio giornalistico “Riccardo Tomassetti” – Ricerca e Innovazione in Medicina, è dedicato ad articoli e servizi giornalistici, formato testo, audio o video, realizzati dal 1° gennaio al 15 novembre 2015. Il miglior servizio si aggiudicherà un premio di 2.000 euro.

Quest’anno, nell’ambito dell’iniziativa, viene istituito il Premio speciale Nuove Prospettive in Virologia. Il miglior servizio di taglio giornalistico (testo, audio, video), che affronti con chiarezza di linguaggio e competenza di contenuti i temi relativi a innovazioni terapeutiche, ricerche scientifiche e questioni sociali connesse con la Virologia, riceverà un premio di 1.000 euro.

Patrocinanti del Premio giornalistico “Riccardo Tomassetti” quest’anno sono: Anlaids – Associazione nazionale per la lotta contro l’Aids, C. I. C. A. Coordinamento Italiano Case Alloggio per persone con HIV/AIDS, Nadir – Hiv Treatment Group, associazione patient based, NPS Italia onlus – Network Persone Sieropositive, ed EpaC onlus – Associazione Pazienti con Epatite C.

Sarà una giuria rappresentata da giornalisti esperti ad assegnare i premi entro la fine del 2015.

Per maggiori informazioni sul Premio si può visitare il sito: www.premiotomassetti.it.

Comacchio: un grande evento in collaborazione con RAVENNA FESTIVAL. ARPA DI LUCE sul Trepponti con premio speciale

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

E’ un evento senza precedenti quello che andrà in scena per tre giorni sul Trepponti (venerdì 29, sabato 30 e domenica 31 maggio, dalle ore 21, con INGRESSO GRATUITO), attraverso il quale l’Amministrazione Comunale, avvalendosi della straordinaria collaborazione con RAVENNA FESTIVAL, alza il sipario sulla ricchissima rassegna culturale estiva “Sogni d’arte 2015”, nel segno della musica, del cinema, delle mostre e naturalmente del teatro.
“Arpa di luce: Mirabil uso” è l’imponente installazione luminosa e sonora, curata da “Ravenna Festival”, che accenderà l’atmosfera sul Trepponti, quale omaggio all’Anno internazionale della luce.
Per meglio avvicinare il pubblico a questo singolare evento che unisce luce e suono nel luogo monumentale più rappresentativo della città lagunare, venerdì 29 maggio si svolgeranno le prove aperte al pubblico con performances musicali di Pietro Pirelli.
Come ha sottolineato Franco Masotti, direttore artistico di Ravenna Festival, durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento, svoltasi il 7 maggio scorso, “bisogna partire dalle suggestioni e dalla bellezza del luogo per poterle esaltare.
L’arpa di luce è un’installazione che unisce arti visuali e musica, richiamandosi a figure rinascimentali. Luca Danese, l’architetto progettista del Trepponti era ravennate – ha proseguito Masotti -, grande ammiratore di Galileo.”Una grande arpa interattiva a raggi laser sarà tesa tra le due torri del ponte dei Trepponti ed ogni corda sarà collegata ad un generatore di suono che impalpabilmente potrà essere suonato mediante un sistema di pendoli, che il pubblico potrà mettere in movimento.
Come si è detto, sono previste anche le performances musicali di Pietro Pirelli, alle quali si uniranno quelle di Wisan Gibran (oud) e di Lorenzo Serafin (contrabbasso) nella sera di sabato 30 maggio prossimo. Il “mirabil uso” evocato dal nome dell’evento altro non è che la citazione tratta dalla “Gerusalemme Liberata” di Torquato Tasso, laddove viene descritta la tecnica di cattura delle anguille nelle valli di Comacchio.
“Arpa di luce” pertanto riprodurrà figure rinascimentali, ma creerà altre suggestioni visive, in omaggio al prodotto ittico per eccellenza che ha reso famosa in tutto il mondo la Città di Comacchio. “Ravenna Festival”, rassegna culturale di altissimo spessore, che ha in Cristina Mazzavillani Muti una guida d’eccezione, metterà inoltre in palio due biglietti per uno spettacolo a scelta fra quelli in programmazione al “Pala De Andrè”.
Il premio sarà destinato alla foto legata all’installazione sul Trepponti e che avrà entrambi gli Hastag (#instaCom_arpadiluce e #ravennafestival).
Sarà proclamata vincitrice dalla giuria 10 giorni dopo l’evento “Arpa di Luce: Mirabil uso” e si chiamerà “Premio Speciale ARPA DI LUCE”.
Si ricorda infine il grande contest Instagram lanciato dall’Amministrazione Comunale per i grandi eventi in calendario nel corso della stagione.
Il primo è proprio quello dedicato ad “Arpa di luce: Mirabil uso”. Regolamento ed informazioni sono consultabili su www.turismocomacchio.it e anche nella home page del sito comunale all’indirizzo www.comune.comacchio.fe.it

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Amministrative: in Emilia-Romagna 8 Comuni al voto domenica. Referendum nel reggiano

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

in Emilia-Romagna 8 Comuni al voto domenica. Oltre 79mila elettori chiamati alle urne. Nel reggiano anche referendum consultivo tra 3900 cittadini per la fusione a 4

Sono 8 i Comuni dell’Emilia-Romagna che domenica 31 maggio andranno al voto per eleggere il nuovo sindaco e il nuovo consiglio comunale. E sono 4 i Comuni reggiani nei quali i cittadini saranno chiamati nella stessa giornata del 31 ad esprimersi per il sì o il no alla fusione.

Le elezioni amministrative

Per quanto riguarda le amministrative sono oltre 79mila gli elettori complessivamente chiamati alle urne.
Nella rosa non c’è nessun capoluogo di provincia mentre solo Faenza e Bondeno superano i 15mila abitanti e potrebbero, quindi, eventualmente andare al ballottaggio nel caso nessuno dei candidati raggiungerà il 50%. Si voterà in un solo giorno, dalle 7 alle 23 di domenica prossima.
La data dell’eventuale ballottaggio è fissata per il 14 giugno.

Provincia di Ravenna
La città più grande in cui le urne saranno aperte è Faenza, in provincia di Ravenna: andranno al voto 45.242 elettori (21.762 maschi e 23.480 femmine).
In corsa, ricandidato, il sindaco uscente del centrosinistra Giovanni Malpezzi (sostenuto da Pd, Italia dei valori e da due liste civiche “La tua Faenza” e “Insieme per cambiare).
A sfidarlo altri 8 candidati: Gabriele Padovani (sostenuto da Lega Nord e lista civica “Gabriele Padovani sindaco”), Tiziano Cericola (per la lista civica “Rinnovare Faenza” sostenuta anche da Fora Italia, Fratelli d’Italia e Nuovo Psi), Alessio Grillini (lista “Io Faentino”), Massimo Bosi (esponente del Movimento 5 Stelle), Edward Jan Necki (“L’altra Faenza”), Claudia Berdondini (“Per riavere Faenza”), Emanuele Visani (“Comitato Faventia”) e Mirko Santarelli di (Forza Nuova).

Provincia di Ferrara
In Regione si voterà anche a Bondeno (Ferrara) per eleggere il successore dell’attuale capogruppo della Lega Nord in Regione Alan Fabbri.
I 12.159 elettori (5.806 maschi e 6.353 femmine) sceglieranno il proprio sindaco tra i candidati Fabio Bergamini (sostenuto da Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega Nord e due liste civiche “…e avanti!” e “Uniti di centro”), Luca Pancaldi (lista civica “Luca Pancaldi sindaco”) e Massimo Sgarbi (Pd e lista “Noi per voi”).

Provincia di Forlì-Cesena
A Verghereto, in provincia di Forlì-Cesena, sono chiamati al voto 1.635 elettori (837 maschi e 798 femmine). I candidati a sindaco sono Moreno Bernarbini (Lega Nord), Enrico Salvi (lista “Protagonisti del territorio”) e Federico Sensi (“Siamo Verghereto”).

Provincia di Parma
Urne aperte anche in 3 Comuni del parmense: Soragna, Fontevivo e Varano de’ Melegari. I 4.250 elettori di Soragna (2.082 maschi e 2.168 femmine) sceglieranno il proprio sindaco tra Salvatore Iconi Farina (sostenuto dalla lista civica “Continuità, trasparenza, impegno”), Maria Pia Piroli (Centro-destra sostenuto da Lega Nord, Fratelli d’Italia, Alleanza nazionale e lista civica) e Giuseppe Finzi (lista civica “Soragna democratica”).
A Fontevivo saranno chiamati alle urne 4.181 elettori (di cui 2.068 maschi e 2.113 femmine) e si confronteranno 5 candidati: Lucia Mirti (sostenuta dalla lista civica “Democratici insieme”), Juri Musini (lista “Fontevivo in movimento”), Liberata Manghi detta Nadia (“lista “Fontevivo bene comune”), Tommaso Fiazza (Centro-destra, sostenuto da Forza Italia, Fratelli d’Italia, Alleanza nazionale e lista civica) e Raffaella Pini (lista civica “Viviamo Fontevivo”).
Sono 2.117 gli elettori a Varano de’ Melegari (di cui 1.039 maschi e 1.087 femmine) che sceglieranno tra Luigi Bassi (lista civica “Storia e futuro”) e Giuseppe Restiani (lista civica “Guardando al futuro”).

Provincia di Reggio Emilia
Al voto anche i cittadini di 2 Comuni del reggiano. A Canossa i 3.020 elettori (1.522 maschi e 1.498 femmine) dovranno scegliere tra 3 candidati a sindaco: Alfredo Gennari (sostenuto dalla lista “Canossa con Gennari”), Luca Bolondi (“Uniti per Canossa”) e Alberto Bizzocchi (Fratelli d’Italia). A Luzzara andranno al voto 6.604 elettori (di cui 3.294 maschi e 3.310 femmine). Sono 4 i candidati: Massimo Comunale (“L’altra Luzzara”), Andrea Costa (Pd e Sel), Renata Bertazzoni (Centrodestra per Luzzara) e Chiara Sacchi (Lega Nord).

Il referendum consultivo
Nella stessa giornata, nell’Appennino reggiano, si terrà anche la consultazione referendaria a Busana, Collagna, Ligonchio e Ramiseto.
I 3.903 cittadini dei 4 Comuni (1.932 maschi e 1.971 femmine) dovranno esprimersi sulla proposta di fusione e scegliere anche il nome del futuro unico Comune (tra Ventasso, Nasseta, Crinale Reggiano, Crinale dell’Alto Appennino Reggiano, Alto Appennino Reggiano,Nasseta e Valle dei Cavalieri, Vallisneri, Due Valli).

I risultati sull’esito del referendum, oltre ai dati sulla partecipazione (alle 14 e alle 22), saranno online sul sito dell’Assemblea legislativa regionale al link:
http://www.assemblea.emr.it/fusione-di-comuni/fusioni-in-corso/alto-appennino-reggiano

Love for Animals a Bondeno

da: organizzatori

Un diario di viaggio che dall’Europa ci porta in Africa passando dal Sud America, tornando poi in Italia, persi fra gli altopiani abruzzesi.

Un racconto di viaggio, persi in terre diverse e lontane ma in queste foto così immediate e vicine. Così come le sue genti, i diversi luoghi esplorati e raggiunti vengono raccontati con la quiete della sua fauna, domestica o selvatica, che ben ne rappresenta l’anima e la storia.

Un giro del mondo attraverso gli occhi della fotografa, che ci permette di vedere questi angoli di mondo non per l’immagine venduta e più conosciuta, ma in quegli aspetti che l’anno colpita e che le appartengono, e in cui riusciamo a specchiarci.

Periodo: dal 1 al 30 giugno 2015

Spazio Espositivo: AUXING Centro Culturale, via per zerbinate, 31 – 44012 – Bondeno (FE)
www.auxing.eu – auxing@libero.it – +39 0532 897475
Orari: feriali dalle 14.30 alle 23.00; festivi su appuntamento allo 0532 897475

Curatore: AUXING, Alessandro Passerini

Artisti: Valeria Cardinale

Patrocini: Città di Bondeno, AUXING, Cardinals Home Gallery.

Informazioni:
www.premiocascella.it
info@premiocascella.it

Mozione idoneità alloggiative

da: organizzatori

Mozione: perplessità megagalattiche sull’Idoneità alloggiativa comunale e relativi controlli attinenti i requisiti igienico sanitari

PREMESSO

Che relativamente ai principali requisiti igienico sanitari dei locali d’abitazione Il D.M. 05/05/75 all’art. 2 recita:

– [1] Per ogni abitante deve essere assicurata una superficie abitabile non inferiore a mq 14, per i primi 4 abitanti, ed a mq 10, per ciascuno dei successivi.
[2] Le stanze da letto debbono avere una superficie minima di mq 9, se per una persona, e di mq 14, se per due persone.
[3] Ogni alloggio deve essere dotato di una stanza di soggiorno di almeno mq 14.
[4] Le stanze da letto, il soggiorno e la cucina debbono essere provvisti di finestra apribile.

Per esempio con 4 abitanti è fissata una superficie di:
S = 14*4 = 56 mq.

Mentre per un nucleo di 10 persone la superficie minima deve essere pari a:
S = 14*4+10*6 = 116 mq.


APPRESO

Che una cooperativa cittadina può incassare una quota per ciascuno dei 14 rifugiati che, in spregio alla normativa nazionale é autorizzata ad alloggiare in un unico appartamento sopra l’Astra, avente superficie di circa 110 metri quadrati.
Che la cooperativa ricevendo 25 euro di contributo per alloggiare ogni immigrato e utilizzando impropriamente l’appartamento preso in affitto a 700 euro mensili, ricevendo 350 euro al giorno ha un margine di guadagno del 1.500 %

SBAGLIATO

Il provvedimento con cui il comune di Ferrara ha fissato le superfici per ottenere il certificato di idoneità alloggiativa (cfr. http://servizi.comune.fe.it/index.phtml?id=4892), infatti, in spregio alla normativa nazionale, forse per consentire maggiori margini alle cooperative che gestiscono gli immigrati, ha indicato le seguenti superfici:
nucleo familiare composto da 1 persona 24 mq.
nucleo familiare composto da 2 persone 28 mq.
nucleo familiare composto da 3 persone 40 mq.
nucleo familiare composto da 4 persone 48 mq.
per ogni persona in più 10 mq.

Si ricorda che, come dimostrato a mò di esempio, per il nucleo di 4 persone la legge indica 56 mq e detta metratura è riportata anche nel regolamento del comune di Bologna.

TUTTO CIO’ PREMESSO
IL CONSIGLIO COMUNALE DI FERRARA IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

– a correggere i parametri sbagliati ed inspiegabilmente adottati dal comune di Ferrara.
– ad attivare gli organi preposti affinché vengano condotti precisi controlli volti ad assicurare il rispetto da parte delle cooperative dei parametri abitativi stabiliti della normativa nazionale.

Il Presidente del Gruppo Consiliare
G.O.L. – Giustizia Onore Libertà
Ing. Francesco Rendine

Sospesa la trasmissione Agreste

da: organizzatori

Un pubblico servizio si ferma: dopo 22 anni di onorata attività, la trasmissione dell’agricoltura ferrarese (e non solo!) subisce per il momento una sosta.
I tagli economici nei confronti degli enti pubblici hanno imposto alle amministrazioni diverse priorità e la Provincia di Ferrara aveva già ridotto di molto, rispetto agli altri anni, la quota di finanziamento per sostenere nel 2015 la trasmissione, realizzata dalla stessa Provincia con personale dipendente ed incaricati esterni.
Alcuni contatti preliminari attivati con potenziali sponsor privati avevano dato esito positivo, ma in ogni caso non sarebbero stati sufficienti a garantire la copertura dei costi per mantenere l’alto livello di informazioni dato fino ad oggi.
A questo si è aggiunto il riordino delle Province, con adempimenti normativi che richiedono diverse procedure e tempi più lunghi per gli impegni di spesa.
Ne consegue che la redazione non è in grado né di mandare in onda il programma rispettando le tempistiche che i lavori in campagna richiedono, né di garantire il format che da sempre ha caratterizzato Agreste, con informazioni tecniche e di approfondimento che ne hanno fatto una trasmissione molto seguita. Lo dimostrano i dati Auditel storici di Telestense, i numeri del sito www.agrestetv.it con circa 50mila visite all’anno e del canale Youtube che al momento conta 486 iscritti e quasi 500mila visualizzazioni per i servizi andati in onda in tv.
Il sito continuerà comunque ad essere aggiornato con news ed appuntamenti di settore, così come il profilo e la pagina Facebook, Agreste Tv Ferrara e Agreste e il profilo Twitter Agreste Ferrara.
Il tutto vista anche la necessità di trasferire informazioni legate principalmente all’imminente uscita dei bandi del nuovo Piano di Sviluppo Rurale regionale e della nuova PAC: argomenti che potranno essere oggetto di una edizione estivo/autunnale della trasmissione sulla quale si sta lavorando. Ma i tempi in cui viviamo lasciano spazi a dubbi piuttosto che a certezze.

La redazione coglie l’occasione per ringraziare tutti i telespettatori per il lungo viaggio fatto insieme e resta a disposizione per ogni chiarimento alla mail: info@agrestetv.it

Hera colloca due totem in via Mazzini

da: ufficio stampa Hera

Agli ‘ombrelli fluttuanti’, iniziativa di grande successo sostenuta da Hera,si affianca da oggi un’altra novità, capace di animare il cuore di Ferrara.
La multiutility ha infatti collocato in Via Mazzini, sotto la sorprendente volta colorata degli ombrelli sospesi, due totem bifacciali su cui sono riportati messaggi dedicati alle buone pratiche.
Il primo è collocato all’inizio della strada e ricorda ai cittadini l’importanza di fare correttamente la raccolta differenziata e di risparmiare energia spegnendo luci ed elettrodomestici quando non servono; nel secondo, invece, è riportata l’esortazione a consumare la buona acqua del rubinetto e a non sprecarla.
Inviti alla sostenibilità sempre utili, ‘ombrelli’ che possono riparare da sprechi e aprirci alle buone abitudini.

Expo: aziende bio dell’Emilia-Romagna a workshop europeo

da: ufficio stampa Coldiretti

Il biologico dell’Emilia Romagna approda a Expo. Lo comunica Coldiretti Emilia Romagna, ricordando che si tratta di imprese “in rosa”: tre imprenditrici agricole della nostra regione sono state scelte per portare l’esperienza dell’agricoltura biologica emiliano romagnola al dibattito sulle produzioni biologiche promosso il 28 e 29 maggio dalla Commissione europea nell’ambito di Expo.
A parlare della realtà dell’agricoltura biologica dell’Emilia Romagna – ricorda Coldiretti – saranno Daniela Marchesi dell’azienda “Dal Fatourin” di Santarcangelo di Romagna (Rimini), che produce vino, olio e ortofrutta; Lisa Paganelli della “Società Agricola Seggio” di Civitella di Romagna (Forlì-Cesena) che alleva bovini e Daniela Taroni produttrice di frutta e verdura a Faenza (Ravenna).
In Emilia Romagna le imprese agricole biologiche, secondo i dati dell’Osservatorio Agroalimentare, sono 3.876, con un trend costante di crescita negli ultimi anni, che ha portato la nostra regione al quinto posto in Italia per numero di imprese (la nostra regione è la prima dell’Italia settentrionale) e al primo posto nazionale per numero di imprese di trasformazione e vendita di prodotti biologici (867).
Le imprese biologiche emiliano romagnole – sottolinea Coldiretti si caratterizzano per avere dimensioni aziendali quasi doppie rispetto alle altre aziende. La media delle aziende bio è infatti di 28,79 ettari, contro il 14,53 ettari delle aziende tradizionali.

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Tumore al seno, domani il punto in Regione sulla prevenzione e le cure in Emilia-Romagna

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Politiche per la salute: Tumore al seno, tappa a Bologna domani, giovedì 28 maggio, per il network “Europa Donna”: in Regione il punto sulla prevenzione e le cure in Emilia-Romagna (anche in diretta streaming). I dati: progressiva diminuzione della mortalità, probabilità di sopravvivenza sopra la media nazionale, forte partecipazione ai programmi di screening, la più alta copertura di mammografie in Italia

In Emilia-Romagna si riduce costantemente la mortalità per tumore al seno (circa il 2% all’anno) ed è più alta che altrove, in Italia, la probabilità di sopravvivere: quasi del 90% a cinque anni dalla diagnosi (89,7% contro una media nazionale dell’85%) e dell’82,3% a dieci anni (contro il 78%).
A questi dati si affianca da sempre un’adesione al programma di screening mammografico tra le più alte del Paese (76% per le donne tra i 50 e i 69 anni, contro il 62% della media nazionale nel 2013) e la più alta copertura in assoluto di mammografie (87% nel biennio 2011-2013 su tutta la popolazione femminile 50-69 anni).

Inoltre, lo Studio nazionale “Impatto”, alcuni anni fa, ha dimostrato che in Emilia-Romagna partecipare regolarmente allo screening mammografico riduce il rischio di morte del 56% (50% a livello nazionale).
Domani, giovedì 28 maggio, a Bologna c’è il network “Europa Donna”, movimento che rappresenta i diritti delle donne nella prevenzione e cura del tumore al seno, nato vent’anni fa su impulso dell’oncologo Umberto Veronesi. Per l’occasione è in programma un convegno, dalle 9 alle 14, nella sala polivalente “Guido Fanti”, viale Aldo Moro 50, organizzato con la Regione (potrà essere seguito anche in streaming).
Si tratta di una tappa del percorso che “Europa Donna” sta portando avanti in Italia per fare il punto sulla prevenzione, le cure e il processo di sviluppo della rete regionale delle “Breast Unit” (i Centri di senologia), come previsto dalla Conferenza Stato-Regioni con le linee di indirizzo approvate lo scorso dicembre.

“Il nostro è un sistema di eccellenza, strutturato, solido, integrato – è il commento dell’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi – . Lo dicono tutti i dati e gli studi regionali e nazionali sull’assistenza per il tumore al seno.
Un sistema composto da professionisti di altissimo livello, dove i processi sono costantemente controllati grazie a programmi di sorveglianza e flussi informativi consolidati: una garanzia della qualità dell’assistenza.
Ma si può fare ancora meglio e di più, per esempio sull’integrazione tra i servizi e tra le strutture. Stiamo predisponendo il documento che va in questa direzione, recependo le linee di indirizzo della Conferenza Stato-Regioni”.

Per Rosanna D’Antona, presidente di “Europa Donna Italia”, “la tappa del 28 maggio a Bologna è particolarmente significativa perché l’Emilia-Romagna rappresenta una regione d’eccellenza, anche se resta ancora molto da fare. Il nostro movimento propone infatti di discutere, durante il convegno di domani, che venga al più presto predisposto un piano politico-sanitario regionale per implementare le Breast Unit, integrato con tutti i servizi già esistenti sul territorio, che siano definiti al più presto i criteri di certificazione dei Centri e che i medici di famiglia ricevano un’adeguata formazione per orientare la donna, soprattutto quella più a rischio”.

L’Emilia-Romagna può contare da anni su una rete strutturata di assistenza alle persone con tumore al seno, articolata in 13 Centri di senologia, luogo di integrazione tra professionisti e servizi delle Aziende sanitarie. Sul territorio, inoltre, fin dal 1996 sono attivi i programmi di screening per la prevenzione e la diagnosi precoce dei tumori della mammella, con adesioni alla mammografia tra i più alti d’Italia.
Tutto il percorso di assistenza, organizzato in rete dal servizio sanitario pubblico, a partire dalla prima mammografia, è gestito e monitorato nel tempo e garantisce alla donna una presa in carico complessiva e attiva che significa un’attenzione continua alla sua salute.
La Regione si è impegnata a raggiungere più donne possibili con lo screening, per favorire interventi più appropriati e ridurre le liste d’attesa per mammografia.
Con l’estensione dei programmi di screening mammografico (prima rivolto alle donne dai 50-69 anni, dal 2010 a tutte le donne 45-74 anni, sia residenti che domiciliate) il numero delle donne che effettuano nell’anno la mammografia è raddoppiato: erano 175.000 nel 2009, sono state 345.000 nel 2014.

La rete di assistenza: il programma di screening, il percorso per le donne con rischio ereditario
Il programma di screening dei tumori della mammella è rivolto alle donne dai 45 ai 74 anni (oltre 900.000 in tutta la regione).
Il percorso di assistenza coinvolge molti professionisti impegnati nella diagnosi e nella cura: medici di famiglia, ginecologi, radiologi, senologi, oncologi, genetisti, psicologi. Le donne dai 45 ai 49 anni sono invitate, con una lettera a domicilio dell’Azienda Usl, a eseguire la mammografia ogni anno, mentre le donne dai 50 ai 74 anni sono invitate a farla ogni due anni.
Alla mammografia possono seguire, se necessario, approfondimenti diagnostici o terapeutici. Tutto il percorso, fino al monitoraggio nel tempo (follow-up), è gratuito.
Dal 2012 è stato attivato inoltre un percorso gratuito per valutare uno dei fattori di rischio più rilevanti, anche se raro, di sviluppare tumori al seno: la familiarità, o meglio la trasmissione ereditaria, la presenza quindi all’interno della stessa famiglia di casi di tumore della mammella o dell’ovaio o di entrambi.
Questo rischio viene indagato nei 13 Centri di senologia e, quando necessario, approfondito nei 4 Centri di genetica.
Finora sono state individuate 754 donne ad elevato rischio che sono state prese in carico. Obiettivo del nuovo percorso è offrire alla donna la possibilità di valutare e scegliere attentamente, con i medici coinvolti, gli interventi più vicini ai propri bisogni e più adeguati alla situazione.
Inoltre, per le donne che presentano sintomi significativi, è previsto un percorso con accesso urgente agli esami diagnostici (entro le 24/72 ore per gli esami urgenti, entro 7 giorni per gli esami “urgenti differibili”).

Tumori al seno, dati epidemiologi
In Emilia-Romagna nel 2014 sono stati circa 4.400 i nuovi casi di tumori al seno (dato non ancora consolidato), con un’incidenza (pressoché uniforme nella regione) di 180 nuovi casi all’anno.
Complessivamente oggi sono 41.000 le donne viventi che hanno avuto un tumore al seno, patologia che si colloca al primo posto nella mortalità femminile per tumori (14% di tutti i decessi per tumore nelle donne).

Il programma del convegno di domani e la diretta streaming all’indirizzo http://salute.regione.emilia-romagna.it/events/regione/convegno-tumore-al-seno-breast-unit-in-emilia-romagna

I nomi degli allievi delle dimostrazioni danza Luisa Tagliani 2015

da: organizzatori

Di seguito i nomi degli allievi della scuola di danza Luisa Tagliani:

Ilaria Bertoli, Marina Tagliatti, Alice Asia Bergagnin, Mariachiara Zamperlin, Francesca Borciani, Alice
Tagliatti, Eleonora Petrucci, Annalisa Dallagà, Sofia Arveda, Elena Punturieri, Anastasia Policardi, Francesca
Trentini, Elena Rossini, Nina Pansini, AriannaLlisi, Irene Susanni, Ginevra Spagnolo, Bianca Guitti, Lilian
Romanelli, Eleonora Simoncelli, Francesca Bisi, Chiara Trentini, Francesca Pirani, Giorgia Rasi, Sofia
Correggioli, Ginevra Negretto, Rita Fongaro, Giulio Pansini, Sara Robba, Emma Checchi, Mariagiovanna
Bolognesi, Nicoletta Frija, Anna De Candia, Martina Rasi, Elenamaria Stivani, Gaia Formichella, Vittoria
Mantoan, Carola Gessi, Ginevra Fabbri, Giulia Martinelli, Maia Simonato, Margherita Checchi, Giorgia
Montanari, Caterina Battaglio.

LA SEGNALAZIONE
FabLab, dove i sogni prendono forma

Fablab “Fabrication laboratory”, cosi ora si definisce un posto fisico o virtuale in cui poter trasformare le proprie idee e i propro sogni in concreti progetti, prodotti o prototipi. Sipro con Aster ha proposto un percorso informativo e di avvicinamento al tema per costruire un contesto ferrarese di opportunità.
Di questo si è parlato ieri a Palazzo Muzzarelli Crema con la presentazione di Caterina Brancaleoni, presidente di Sipro e poi con le relazioni di Barbara Busi di Aster e Massimo Menichelli di OpenP2Pdisegn; infine Piero Dioni di On/Off Fablab Parma e Marco Martelli di Fablab Imola che hanno presentato casi pratici di realizzazione. Sono possibili interessanti progetti di finanziamento tramite le risorse del Fondo sociale europeo.
Fare insieme, flessibilità, prodotti tecnologici, informatica, servizi personalizzati sono le parole chiave. Dispositivi tecnologici in comune per economie di scala sono la proposta. L’idea è creare un laboratorio in grado di collaborare a distanza ed elaborare progetti in forma digitale. Il progetto Adriatic Ipa-Smart Inno ha consentito la realizzazione di questa iniziativa in collaborazione, oltre che con Aster e dunque la Regione Emilia Romagna, anche con l’Università, il sistema Camera di commercio e enti pubblici di ricerca. Un luogo del fare tecnologico. Un posto in cui si concretizzano le idee che troppe volte sono rimaste sogni. In fondo avremmo molto bisogno di fare crescere questi posti per ridare speranza a persone capaci, intelligenti e soprattutto che invece di piangersi addosso vogliono provare a costruire la loro vita professionale, magari con altri. Bello. Mi piacerebbe essere più giovane per provarci anche io.

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Tecnologia e innovazione

Questo interessante percorso educativo e formativo proseguirà venerdì 5 giugno sempre a Palazzo Muzzarelli Crema con “L’agenda digitale locale come motore per lo sviluppo del territorio“; questo è il titolo della seconda iniziativa presentata da Sipro con il Comune di Ferrara e Lepida  (in cui si trova anche la nuova sede di Sipro). L’obiettivo è ripensare l’organizzazione della pubblica amministrazione verso nuovi strumenti di innovazione digitale, ma anche una occasione per imprese e cittadini verso nuove tecnologie. Gianluca Mazzini, direttore generale di Lepida, presenterà l’agenda digitale in un contesto di banda larga; Fabio De Luigi, dirigente dei sistemi informativi del Comune di Ferrara, porrà l’accento su come Smart city e agenda digitale siano due valori di uno stesso sistema territoriale e Caterina Brancaleoni, presidente di Aster, ha poi il compito di presentare l’aspetto prioritario della programmazione economica del territorio e l’attuazione dell’Ict (Information and communication technology) per la provincia di Ferrara. In sintesi una interessante occasione di dialogo ‘alto’ orientato al futuro che ormai si avvicina verso un presente interessante da approfondire [vedi].

fablab-workshop
Bologna, Fiera R2B Research to business

Questo evento ha poi un seguito con un altro interessante seminario che si svolgerà venerdì 19 giugno al Mercato coperto [vedi] che proseguirà l’analisi delle potenzialità nell’ecosistema produttivo (Fablab e Makerspace). A Bologna, il 4 e 5 giugno ci sarà anche R2B – Salone Internazionale della ricerca industriale e dell’innovazione [vedi], una interessante fiera che si occupa di ricerca nell’ambito del business e dell’innovazione. Grande tema che in questa regione può proporre interessanti sviluppi.

L’OPINIONE
Certezze: pensioni e altri incidenti

di Massimo Maiarelli

Dove andremo a finire? Domanda ricorrente, le risposte possono essere tante, spesso fantasiose, spesso meditate, poi scopriamo che la realtà supera la fantasia e chi ci governa dimentica regole fondamentali se vogliamo continuare a vivere in un clima di autentica democrazia.
Il riferimento è chiaro. La Corte costituzionale boccia una norma voluta da un governo “tecnico” ed un ministro “tecnico” afferma che prima di assumere certe decisioni sarebbe opportuno capire quale potrebbe essere l’impatto economico-finanziario sui conti dello Stato.
Una autentica follia.
Se si continua su questa strada l’unica certezza che ci rimane è che prima o poi dovremo lasciare questo mondo. Legge uguale per tutti, forse l’unica!
Ma se ci rimane solo questa certezza significa che siamo allo sbando totale. E se si arriva allo sbando totale significa anche che l’anarchia ha preso il sopravvento sulla democrazia.
La Carta costituzionale va rispettata, come vanno rispettate le sentenze della Corte costituzionale, un baluardo sacro ed inviolabile. Le sentenze possono anche essere criticate, non possono essere perfette perché l’Uomo non è perfetto, ma un Ministro non può chiedere di “chiudere un occhio”!
Soprattutto quando sono stati calpestati, sotto il profilo costituzionale, i diritti dei pensionati, categoria debole per definizione, spesso bistrattata e dimenticata. Il riferimento è ovviamente per la maggioranza dei pensionati, a partire da quelli che dovrebbero sopravvivere con la pensione sociale. Non è sicuramente per quelle categorie che hanno potuto beneficiare di leggi “speciali”, accumulando spesso più pensioni “d’oro”, con leggi emanate da loro stessi e sempre ritenute “costituzionali”, utilizzando la “norma” dei cosiddetti “diritti acquisiti”.
I Governi che si sono succeduti negli ultimi anni, esasperati dalla ricerca di denaro, o hanno perso la bussola, o sono veramente incapaci, visto che non è solo la Corte costituzionale che li boccia, ma anche la Corte di giustizia europea. In pochi giorni due sentenze fanno tremare i nostri conti pubblici. E adesso il governo deve trovare i rimedi, quindi deve trovare dei soldi, deve “inventarsi” qualche altra nuova soluzione, deve tassarci, questa è l’unica certezza.

All’Abbazia di Pomposa …solo in bicicletta.

da: organizzatori

Gentile Redazione, solo il 16 maggio scorso è stato inaugurato il nuovo 3° stralcio della pista “ciclo pedonale”, Codigoro-Pontemaodino-Pomposa. Peccato però che l’attraversamento semaforico della SP 54 e il nuovo sottopassaggio, che permette di arrivare di fronte all’Abbazia, siano tratti unicamente ciclabili, come ci è stato confermato dalla Polizia Municipale, tanto che un pedone che volesse recarsi a Pomposa è impossibilitato a farlo in questi due punti.
Abbiamo ancora tutti in mente le foto apparse sui quotidiani, dove le rappresentanze politiche, sono partite dall’area sosta camper (finalmente ripristinata dopo anni di abbandono) per raggiungere a piedi al Palazzo della Ragione, per un piccolo buffet di ringraziamento, contravvenendo inconsciamente, a quanto disposto dal Codice della Strada, poiché si trovavano a piedi dove però i pedoni non possono circolare, proprio così……
Comunichiamo allora a tutti i cittadini che la nuova pista ciclo pedonale per raggiungere Pomposa, realizzata in gran parte con fondi europei, ma anche con diverse migliaia di euro da parte del Comune di Codigoro, potrà essere solo percorsa da ciclisti, a meno di rischiare una contravvenzione.
Cosa rimane da chiedersi?
S’inaugura un’opera costata oltre centomila euro di soldi pubblici, lasciando sottintendere ai cittadini che per poter raggiungere la nostra bellissima Abbazia ora si potrà usufruire del sottopasso, quando in realtà è percorribile solo dai ciclisti, lasciando ai malaugurati pedoni l’unica opzione di raggiungerla bordeggiando la Strada Provinciale 54, continuando a sottoporsi ai rischi rappresentati dalle auto e dagli incroci.
L’opera ormai è stata realizzata, ma in che maniera?
Forse un maggior dialogo con gli enti deputati alla sicurezza stradale e una calibrata condivisione avrebbe permesso di realizzare un percorso ciclo pedonale veramente adatto a tutte le necessità territoriali.
Del resto, come dimenticare i famosi paletti del tratto Codigoro-Ex-Enaoli?
Anche lì soldi pubblici spesi per piantarli e altrettanti per rimuoverli….
Ma è così difficile chiedere suggerimenti?

Matteo Mingozzi
Capogruppo M5S Codigoro

Consumi: con vendita diretta incremento del 20% del fattruato delle aziende agricole

da: ufficio stampa Coldiretti

“Campagna Amica” in cattedra all’Università di Agraria di Bologna

Vendita diretta come innovazione e opportunità per i giovani che scelgono l’agricoltura. È questo, in sintesi, il senso dell’intervento di Campagna Amica, la più grande rete di vendita diretta europea promossa da Coldiretti, al Trafoon Training workshop promosso dal dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Bologna, che si svolgerà il 28 e 29 maggio nell’aula magna dello stesso dipartimento.
Al workshop che fa parte del progetto “Trafoon”, iniziativa europea nata nel 2013 per supportare le Pmi attive nel campo del food business, Raffaella Cantagalli, referente di Campagna Amica, porterà l’esperienza degli oltre diecimila punti di vendita diretta dei produttori agricoli di Coldiretti.
Si tratta della più vasta rete di aziende agricole e mercati dove acquistare lungo tutta la Penisola prodotti alimentari a chilometri zero con una azione di sostegno alle realtà territoriali ed un impegno contro inquinamento ambientale a causa dei trasporti.
È un percorso reso possibile – sottolinea Coldiretti Emilia Romagna – dal grande sforzo di rinnovamento dell’agricoltura italiana dove una impresa su tre è nata negli ultimi dieci anni con una decisa tendenza alla multifunzionalità.
Non è un caso che la vendita diretta sia una delle attività più diffuse proprio in aziende giovani in quanto, secondo una indagine di Coldiretti/Ixé, consente di aumentare del 20% il fatturato aziendale, assicurando quindi un maggior reddito per gli imprenditori.
Al workshop dell’Università di Bologna Campagna Amica porterà l’esperienza di una azienda associata, la “Valentina Funghi” di Bologna, con la titolare Valentina Borghi che illustrerà l’esempio di una impresa che è aperta a tutto il mercato italiano con i suoi prodotti biologici, ma che non rinuncia ad una presenza nei mercati di Campagna Amica nel territorio bolognese in quanto occasione di un rapporto immediato con il consumatore che diventa anche banco di prova e di promozione delle proprie innovazioni.

sel

SEL: Interpellanza sul futuro del Petrolchimico di Ferrara

da: organizzatori

Presentata da Leonardo Fiorentini, consigliere comunale SEL

“Un dibattito aperto alle forze economiche, politiche e sociali della città sul futuro del petrolchimico di Ferrara”: è questa la richiesta con cui Leonardo Fiorentini, consigliere indipendente eletto nella lista di SEL, chiude l’interpellanza presentata all’amministrazione comunale sulla situazione del Polo Chimico estense.

Il consigliere ecologista, a partire dalle notizie uscite in queste settimane sulla stampa locale rispetto alle preoccupazioni dei sindacati rispetto alla tenuta produttiva e occupazionale all’interno del Petrolchimico (CEF e Versalis su tutte), ha chiesto inoltre quale sia la situazione attuale in termini occupazionali e produttivi delle aziende insediate e quale sia lo stato di avanzamento degli investimenti previsti dagli accordi di programma e delle bonifiche avviate in seguito ad essi.

“La crisi del petrolchimico di Ferrara – secondo Fiorentini – non può risolversi semplicemente tamponando di volta in volta le singole emergenze occupazionali e/o produttive, bensì avviando finalmente una vera e propria conversione della produzione verso attività innovative a basso impatto ambientale”.

Per il capogruppo di SEL in consiglio comunale “la presenza a Ferrara di un centro di ricerca di eccellenza e importanza mondiale come il Centro Ricerche “G. Natta” deve essere al tempo stesso perno e volano del rilancio dell’intera area produttiva.”

“Per fare questo – conclude – è necessario l’avvio di un dibattito aperto e profondo, che coinvolga le forze economiche, politiche e sociali della città per condividere una strategia innovativa di rilancio del Petrolchimico, basata non solo sulla cosiddetta “Chimica Verde” ma anche sulla ricerca e l’innovazione tecnologica verso attività a sempre minor impatto ambientale che possano garantire la sostenibilità produttiva e occupazionale del polo chimico ferrarese nel futuro.”

41.000 anni fa, quando non eravamo soli

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Neanderthal e Sapiens: cugini o… fratelli?

Venerdì 29 maggio, alle ore 18.30, in Sala consiliare del Comune di Fumane (VR), si terrà la Conferenza dal titolo «41.000 anni fa, quando non eravamo soli. Neanderthal e Sapiens: cugini o… fratelli?».
Saranno Marco Peresani, docente dell’Università di Ferrara, direttore degli scavi nella Grotta di Fumane, e il paleoantropologo Stefano Benazzi dell’Università di Bologna, a raccontare le ultime scoperte in materia, disegnando inediti scenari evolutivi per la nostra specie.
Afferma Peresani: “ Un dente da latte di piccolo Sapiens, vissuto circa 41.000 anni fa sui Lessini, conferma la presenza della nostra specie nell’Europa meridionale, in un momento in cui il continente era ancora abitato anche dai nostri cugini estinti, i Neandertal”.
Quali scoperte sono ancora possibili e con quali esiti? Quali altre risposte potremmo attenderci dalla paleogenetica? Come contribuiscono e come hanno contribuito in passato gli studi dei reperti della Grotta di Fumane alla ricerca preistorica mondiale? Questi alcuni dei quesiti a cui i due studiosi cercheranno di offrire risposte, sul perché dell’estinzione dei Neandertal a favore dei nostri progenitori i Sapiens.

L’evento si inserisce nell’ambito dell’ottava edizione del Preistoria Festival, il ricco programma di escursioni, conferenze, laboratori, paleo-cene e visite guidate, che si terrà fino al 7 giugno a Lessinia e Grotta di Fumane, organizzato dalla nuova gestione della Grotta di Fumane, Homo 3.0 di Mulino Simbeni s.a.s. e guide di EvolutaMente.
Nota degli organizzatori. Il Preistoria Festival è indissolubilmente legato alla ricchezza delle testimonianze archeologiche dei Monti Lessini, un archivio naturale di primario interesse nel quadro della ricerca sull’evoluzione umana.
Il Festival nasce dalla volontà del Comune di Fumane e degli organizzatori di offrire al pubblico occasioni per sperimentare in prima persona la ricchezza di questo patrimonio, che ha il suo cuore pulsante a Grotta di Fumane, famosa nel mondo per aver ospitato l’Uomo di Neandertal e l’Uomo Moderno e per aver fatto luce e capovolto completamente quanto pensavamo di sapere a proposito dei nostri cugini Neandertaliani.
Esplorare la scienza in modo coinvolgente ed appassionato è l’obiettivo di tutti coloro che con impegno hanno lavorato per realizzare il Festival di quest’anno, rinnovato nelle tematiche e nelle proposte, in linea con le nuove scoperte e gli esiti delle ricerche a Grotta di Fumane, che continuano a contribuire alla conoscenza dei nostri lontani antenati e a definire meglio l’essenza del nostro Essere Umani.

www.grottadifumane.eu

(in foto: Marco Presani e alcune ricercatrici)

Analisi di vulnerabilità, rischio sismico e scenari a scala Comunale

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Conferenza di Giulio Zuccaro

Domani giovedì 28 maggio, dalle ore 9 alle ore 13, nella Sala d’onore di Palazzo Bonaccossi (Cisterna del Follo, 5), si terrà la Conferenza dal titolo “Analisi di vulnerabilità, rischio sismico e scenari a scala comunale”, promossa nell’ambito del Progetto HOLISTIC e della collaborazione fra il Comune di Ferrara e il Prof. Antonio Tralli del Dipartimento di Ingegneria di Unife.

Relatore sarà il Prof. Giulio Zuccaro dell’Università degli Studi di Napoli (Federico II), che nel corso dell’iniziativa tratterà della valutazione delle vulnerabilità dell’ambiente costruito a scala comunale.

Specifica Tralli a tal proposito: “ Il rischio sismico non dipende solo dalla sismicità di un territorio, ma anche e soprattutto dalla vulnerabilità media delle sue costruzioni e dall’esposizione (ricchezza del territorio e numero di abitanti).
La predisposizione di schede di vulnerabilità a livello comunale (schede CARTIS) rappresenta dunque uno strumento indispensabile per la Protezione Civile, per decidere come, dove e quando intervenire”.

(in foto: Giulio Zuccaro)

Hera premia le scuole vincitrici dei concorsi della Grande Macchina del Mondo 2014-2015

da: ufficio stampa Hera

Ieri premiata a Consandolo di Argenta la seconda classificata

Hera, dopo aver portato per diversi mesi nelle scuole del territorio gestito il progetto didattico “La Grande macchina del mondo”, ora premia le scuole vincitrici dei concorsi per la scuola dell’infanzia e primaria “Un mondo tutto mio” e per la scuola secondaria di primo grado “Giochi senza frontiHERA”, con premi per un valore complessivo di 4.000 euro.

I concorsi erano riservati a tutte le scuole che hanno aderito ai moduli didattici del progetto “La Grande Macchina del Mondo” il programma gratuito di iniziative didattiche di educazione ambientale che il Gruppo Hera rivolge ogni anno a tutte le scuole dei territori gestiti.
Al progetto di Hera, quest’anno, hanno aderito quasi 2300 classi per un totale di circa 51.000 alunni. Nel ferrarese sono state coinvolte 286 classi, pari a circa 6.000 alunni, di cui 37 scuole d’infanzia, 49 scuole primarie e 1 scuola secondarie.

Per il concorso dedicato alle classi delle scuole dell’infanzia e primarie, è stato chiesto di produrre un video-contest “Un mondo tutto mio”.
Sono giunti 93 video-messaggi cantati dai bambini, che hanno riflettuto in modo originale ed emozionante sull’ambiente in cui vivono, su come è e come lo vorrebbero, per immaginare un mondo ideale in cui diventare grandi, da lasciare, a chi verrà dopo di loro, migliore di quello ereditato.
I video, caricati sul web, potevano essere votati da una giuria popolare a cui poi si sarebbe affiancato il voto di una giuria tecnica.
Sul territorio ferrarese, si sono aggiudicati il secondo posto i bambini della scuola “Salvatori” di Consandolo di Argenta.
Gli alunni hanno ricevuto il premio mercoledì 26 maggio, durante la festa di fine anno, dopo aver presentato la loro canzone a genitori, insegnanti e autorità scolastiche.
A loro volta gli alunni delle scuole secondarie di primo grado si sono messe alla prova nei “Giochi senza frontiHERA” un’avvincente sfida a quiz sui temi ambientali con oltre 250 sessioni di giochi on line con rebus e giochi su acqua, energia e ambiente.
Bravissimi i ragazzi della scuola Internazionale Smiling di Ferrara che hanno meritato il secondo posto che verranno premiati martedì 9 giugno.
Alle scuole vincitrici vanno premi in buoni acquisto di materiale di cancelleria per un totale di 4.000 euro.

Hera ringrazia tutti gli alunni, gli insegnanti e i genitori per l’entusiasmo e le abilità messe in campo quest’anno per i concorsi della “Grande Macchina del Mondo 2014-2015” e dà appuntamento fin d’ora al prossimo anno scolastico con le nuove proposte per le scuole.

Festa della Repubblica a Comacchio

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Anche quest’anno la locale sezione A.N.P.I., presieduta da Vincenzino Folegatti, organizza un incontro pubblico in collaborazione con l’Istituto comprensivo di Comacchio, per celebrare la Festa della Repubblica.
Domani, giovedì 28 maggio infatti, alle ore 9.30 si svolgerà nella sala polivalente “San Pietro” di Palazzo Bellini l’incontro pubblico “Note…sulla Costituzione”, incentrato sulla discussione dell’articolo 11 della nostra carta costituzionale, secondo cui “L’Italia ripudia la guerra.”

Gli studenti dell’istituto di istruzione secondaria di primo grado “A. Zappata” approfondiranno il tema proposto con gli adulti in sala.
A moderare il dibattito sarà Vincenzino Folegatti, mentre il Sindaco Marco Fabbri e l’Assessore alla Pubblica Istruzione Alice Carli parteciperanno in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale all’iniziativa, patrocinata anche dall’Ente di gestione per i parchi e le biodiversità Delta del Po, dal Comitato per la Costituzione di Ferrara e da SPI-CGIL.

L’incontro pubblico è naturalmente ad ingresso gratuito.

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Adesione al Manifesto dei sindaci per strade più sicure

da: ufficio Portavoce del Sindaco di Ferrara

Tiziano Tagliani, Sindaco e Presidente della Provincia di Ferrara, ha aderito al Manifesto “Basta buche” promossa dalla Legautonomie che ha lanciato una campagna per chiedere maggiori risorse al Governo per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade.

La cattiva manutenzione delle strade rappresenta una delle cause principali degli incidenti che si registrano sulla strade italiane, che, nonostante ciò, hanno subito una netta riduzione di interventi sia in termini di quantità che di qualità.

Legautonomie ha accolto favorevolmente l’atto di indirizzo proposto dalla IX Commissione (Trasporti, Poste e Telecomunicazioni) della Camera (la Risoluzione in Commissione 7-00635), che impegna il Governo ad attribuire carattere prioritario alla ricerca e allo stanziamento di risorse per la manutenzione ordinaria e straordinaria della rete stradale italiana, in modo da aumentare la sicurezza nei trasporti e rilanciare un settore fondamentale per l’economia italiana.

Una richiesta che – si auspica – possa anche risolvere l’incertezza relativa alle competenze sulla manutenzione delle strade che si è creata in seguito alla recente riforma delle Province, che subiscono gli effetti disastrosi dei tagli operati dalla Legge di Stabilità.

Rassegna “Zone Jazz”, Giovedì 28 maggio 2015 a Malborghetto

da: organizzatori

Dopo il successo di pubblico della serata inaugurale con la suggestiva performance del “Jazz With A Soul Quintet”, continua la programmazione del giovedì di “Zone Jazz” a cura del sassofonista Roberto Manuzzi al Circolo Arci Zone K di Via Santa Margherita 331 a Malborghetto di Boara, che stasera propone l’imperdibile spettacolo “I Viaggi Di Anita (Anita fra I due mari)”, un percorso musicale e teatrale basato sulla figura di Anita Garibaldi. Parole e musica che si alternano per rievocare la complessa ed affascinante vita della combattente brasiliana, madre, moglie e icona rivoluzionaria.
La performance vedrà protagonisti il grandissimo Ares Tavolazzi (ex Area), musicista ferrarese che non ha certo bisogno di presentazioni, al contrabbasso in qualità di special guest, la cantante brasiliana (naturalizzata ferrarese) Daniella Firpo, l’attrice Francesca Fava e Riccardo “Stuly” Manzoli alla chitarra. Una serata che si preannuncia suggestiva e ricca di momenti emozionanti, con musicisti e performer di assoluto livello e carisma.
L’apertura del locale è prevista per le ore 18, l’inizio del concerto invece verso le ore 22. Si consiglia vivamente la prenotazione per via del limitato numero di posti. Il locale è climatizzato. L’ingresso è gratuito e riservato esclusivamente ai soci Arci.

Per informazioni contattare: circoloarcizonek@gmail.com oppure il numero 346.0876998.

Sabato 30 maggio: i Sapori d’Emilia Romagna al Chiostro di San Paolo

da: Feshion Coupon

“I Sapori d’Emilia Romagna” è una serata di valorizzazione dell’eno-gastronomia di una delle più belle regioni d’Italia, organizzata da “Feshion Eventi” , con il patrocinio del Comune di Ferrara .
L’evento si svolgerà all’interno del prestigioso Chiostro di San Paolo (piazzetta Schiatti) sabato 30 Maggio dalle 18 alle 24 e prevede la collocazione di 20 stand di aziende vinicole e gastronomiche.
Al cliente verrà proposto un ticket di 5€ che comprenderà un calice di vetro con relativo porta-calice e la degustazione di 3 calici di vino e di 1 piatto della tradizione, a scelta tra tutti quelli proposti dagli stand (tra cui, ad esempio, risotto agli asparagi di mesola, gramigna con la salsicca, grana con aceto balsamico, piadina romagnola, tigella modenese, lasagna bolognese..).
La manifestazione sarà inoltre arricchita dalla presenza del musicista ferrarese Thomas Cheval (attualmente in gara al programma “The Voice”) che si esibirà in concerto, durante la serata, nel giardino del Chiostro.

I ticket potranno essere acquistati presso il “Feshion Desk” all’ingresso del Chiostro, e potranno essere prenotati, scaricando un voucher sul sito www.feshioncoupon.it.

Programma della serata:

 17,30: Conferenza Stampa su “Terroir”: i vini e i prodotti del territorio
 18: “Laboratorio del Gusto”: la produzione della piadina romagnola
 Dalle 19 alle 24: Degustazione
 Dalle 21: Concerto di Thomas Cheval

Terroir Ferrara: “Nessun luogo è senza Genio”

da: Feshion Coupon

“Ferrara Terra e Acqua” è da anni lo slogan turistico della nostra Provincia.
Il nostro Territorio mostra all’occhio attento di un visitatore i mille segni di un recente passato, nel quale i corsi d’acqua hanno solcato in maniera capillare queste aree.
La forte caratterizzazione sabbiosa dei suoli, in particolare nella fascia costiera adriatica nota come Bosco Eliceo, ha fatto sì che il vitigno Fortana, da sempre presente nella zona, possa essere ancora allevato “a piede franco”, cioè senza portinnesto americano, soluzione quest’ultima adottata all’inizio del Novecento per debellare l’epidemia di Philloxera vastatrix che mise a repentaglio la viticoltura europea.
Contemporaneamente, la meccanizzazione agraria e la globalizzazione dei mercati hanno distrutto un sapere certamente non tecnico, ma ricco di rispetto per la natura e le biodiversità.
Le condizioni pedoclimatiche dell’Italia sono talmente favorevoli alla coltura della vite, che ogni territorio può maturare una vocazione al vino grazie all’impegno e alla volontà degli uomini.
Il Terroir, pragmatico francesismo che condensa in chiave enoica il concetto romano del Genius loci, diventa quindi il termine che riassume la volontà di un gruppo di imprenditori agricoli ferraresi di dare a questa provincia una nuova idea di identità enologica.

Info: www.terroirferrara.it

Progetto Dante: Materiali per Medea

da: organizzatori

Giovedì 28 maggio, ore 20.30, all’Auditorium Liceo Carducci (via Canapa 75-77) Ferrara

Il progetto Dante prosegue anche per il 2015 il percorso intrapreso negli anni precedenti all’interno della grande tragedia greca. Dopo il biennio di lavoro su “Antigone”, un’altra grande donna resta protagonista dell’indagine di quest’anno: Medea.
Lavoriamo sul mito di Medea utilizzando la fabula originale di Euripide, ma portando in scena parole ispirate ad Heiner Muller ed al suo Medeamaterial.
Il drammaturgo tedesco, alla fine degli anni ’80, riscrisse il mito, ponendo l’accento su Medea in quanto donna tradita, offesa, umiliata e concentrando anche molto del suo scritto sulla dimensione del potere che accompagna la vita e le gesta di Giasone.
La madre/assassina resta, ma ne rintracciamo le radici, le origini, che la muovono verso il gesto efferato: l’omicidio dei figli.
Giasone insegue il Potere e non si fa scrupolo di abbandonare la moglie Medea.
Lei ha tradito, per lui, la propria gente, ha abbandonato la sua terra natia, e per tutto questo tempo è sempre stata considerata “la straniera”, la strega di Corinto, l’unica donna che camminava a testa alta, come gli uomini, le madre, lei donna, lei assassina; lei, ora, è condannata.
Questa visione, “al femminile”, è feconda in altre parole che ci accompagnano: sempre dalla Germania, Christa Wolf e la sua Medea.

Ancora una volta l’indagine nel tragico e nella tragedia ci porta “terribilmente” a confrontarci con la contemporaneità. I ragazzi, seppur giovanissimi e molto spesso sprovvisti di conoscenze letterarie e/o storico-filosofiche necessarie per affrontare adeguatamente il tema, ebbene proprio loro sembrano invece riuscire ad intuire il senso profondo della tragedia.
E’ un livello intuitivo, epidermico inizialmente, che poi si scatena nei loro corpi, e li muove.
E’ come se, quasi “animalescamente”, il tema tragico li colpisse ancor prima che a noi adulti, muniti di strumenti intellettuali.
L’essenza del tragico e della tragedia sono riversati dai ragazzi, sulla scena, con una dose di verità e di attualità incredibili.
Lo stupore che mi conduce, ogni volta, nel lavoro con loro, è proprio quello di osservare come la durezza del tema, delle parole, delle invenzioni sceniche utilizzate, li sproni e coinvolga maggiormente che testi e temi più semplici.
E’ come se la sfida che raccolgono gli permetta di manifestare realmente le loro potenzialità e dia loro la possibilità di gridare al mondo le loro urgenze.

Colchide, tanto tempo fa.
Giasone e i suoi Argonauti riescono nell’impresa del rapimento del vello d’oro. Loro aiuto indispensabile si rivela Medea, che con loro fugge, innamorata di Giasone.
Corinto, un po’ di anni dopo.
Giasone insegue il Potere e non si fa scrupolo di abbandonare la moglie Medea per sposare Glauce, giovane principessa dalle “ginocchia lisce”.
E decide che i due figli avuti da Medea dovranno restare a corte.
Medea, la barbara, la straniera, l’unica donna a camminare a testa alta a Corinto, come gli uomini, viene esiliata.
Medea, moglie, madre, assassina.
Medea, che concentra nei suoi occhi la luce della rivolta, o della vendetta.
Intorno, il silenzio, ingombrante, di chi non ce la fa a sollevare lo sguardo e parlarle guardandola dritta negli occhi.

Con:
Camilla Monticelli Fagioli, Tieghi Eleonora, Buccino Chiara, Daniela Barletta, Luca Bassini Federica Russo, Linda Soncini, Irina Perrone, Zappaterra Manuel, Giulia Leopardi, Maria Teresa Gallo, Sara Soriente, Federica Pinca, Rizzati Edoardo, Joseph Ragnedda, Elia Franchini, Matilde Buzzoni, Stefano Romano, Martina Bolanos, Gianluca Setti, Nathan Tagliavini Giulia Calzolari, Mattia Centaro, Carlotta Lazzari, Valentina Monatti, Beatrice Gallini, Elisa Menegatti, Sofia Jin, Linda Bortolini, Giacomo Vaccari, Sofia Chiotto

Drammaturgia e regia: Eugenio Sideri

LA RIFLESSIONE
Ma la vita non è il gioco del monopoli

Utilizzando il gioco del monopoli proviamo ad affrontare in maniera semplice alcune grandi questioni entrate a far parte della nostra quotidianità dall’ultima grande crisi del 2007/2008.
Il primo punto riguarda le regole, l’interesse generale e l’utilità del controllo dello Stato sui processi e sugli indirizzi di politica economica. Le regole del monopoli non prevedono un interesse generale ma sono disegnate in modo che alla fine ci sia un solo vincitore che colleziona, attraverso un sapiente gioco di gestione delle compravendite, il possesso della maggior parte dei terreni, case e alberghi lasciando le briciole agli altri giocatori che per mancanza di fiches sono costretti ad abbandonare.

Non avrebbe senso intervenire a sostegno dei giocatori diventati più poveri, carenti di potere d’acquisto, perché si perderebbe il gusto del gioco che fa dell’accumulo del potere il sale delle mosse. Purtroppo lo stesso schema, in un sistema liberista come quello attuale, viene riprodotto anche nella vita reale, infatti dagli anni ’80 in poi abbiamo deregolamentato le attività finanziarie permettendo al mercato di seguire le sue regole con la presunzione che alla fine avrebbe dato soddisfazione a tutti. Ci siamo avventatamente esposti ai suoi eccessi ed abbiamo alla fine accettato le sue crisi periodiche come necessarie, accettiamo addirittura di pagare di tasca nostra i buchi neri delle banche e i lauti guadagni dei finanzieri internazionali.

Perché le cose funzionino nell’interesse generale si ha bisogno sì di regole, come del resto nei giochi, ma con una differenza fondamentale. Devono salvaguardare l’interesse generale e ci deve essere qualcuno che, ponendosi al di sopra, le controlli, sia pronto ad intervenire per evitare storture e le indirizzi sempre verso l’interesse generale. Infatti mentre nei giochi lo scopo è far uscire gli altri giocatori, nella vita reale uscire significa perdere la dignità di una vita decorosa. Anche Adam Smith, pur essendo riconosciuto come padre dell’idea liberista, e pur scrivendo della ‘mano invisibile’ che avrebbe dovuto regolare i mercati, specificò che l’interesse generale non era tra i pensieri degli uomini d’affari.

Nel momento in cui uno Stato, che esiste per tutelare l’interesse generale e il rispetto delle regole a ciò indirizzate, lascia ai mercati il potere di autoregolamentarsi, non persegue di certo l’interesse generale perché una società è costituita da persone con capacità e possibilità diverse ma tutti hanno gli stessi diritti alla tutela della propria dignità. Se lo Stato permette che questa venga compromessa e consente l’accumulo indiscriminato delle ricchezze nelle mani di pochissimi sta’ esercitando davvero male il suo mandato.

Il secondo punto riguarda fondo cassa, emissione monetaria e capacità di spesa, ovvero la differenza tra lo Stato e i giocatori.
Il monopoli è stato disegnato per permetterne il gioco ad un numero limitato di persone e per questo sono stati pensati un numero massimo di acquisti per i quali viene dato all’inizio una somma di fiches distribuita in maniera uguale per ogni giocatore.
Da quel momento in poi viene chiara la differenza tra la cassa e i giocatori. Questi ultimi non avrebbero potuto giocare se all’inizio la ‘cassa’ non si fosse preoccupata di distribuire il mezzo con il quale poter fare gli acquisti e da quel momento le dovranno delle tasse se capitano in determinate caselle oppure riceveranno dei premi se capiteranno in altre. Se un giocatore finisce le fiches, la cassa non è autorizzata ad intervenire in suo soccorso, il gioco per quel giocatore finisce, come abbiamo visto anche prima.
I giocatori non possono creare delle fiches, solo la cassa può metterne di nuove in circolazione determinando la differenza di potere tra lei e i giocatori. Inoltre la massa di fiches in circolazione, senza l’intervento della cassa, non cambia nonostante gli scambi e il fatto che alcuni avranno aumentato la loro dotazione. Ciò è avvenuto infatti solo perché altri hanno diminuito il numero iniziale di fiches.

Nella realtà la cassa potremmo immaginarla come una banca centrale che emette moneta con vari sistemi (acquistando titoli di Stato ad esempio). Se una banca centrale rimane di proprietà dello Stato lo fa quando questi ne ha necessità e tale necessità dovrebbe essere il risultato di un aumentato bisogno di scambi dovuta a maggiore disponibilità di merci, aumento della popolazione, ecc.. Non essendo una società un gioco da tavolo, chi gestisce, lo Stato, sa quando ha bisogno di aumentare la massa monetaria e quando invece diminuirla. Insomma si tratta di gestire una situazione continuamente in divenire, motivo per non dipendere ad esempio da banche private o da imposizioni esterne o semplicemente da regole che non può controllare.
Se a qualcuno venisse in mente di crearsi la propria moneta ci penserebbe il braccio armato dello Stato ad impedirlo, del resto si correrebbe il rischio di generare il caos per cui è bene che vi sia un unico mezzo di scambio nazionale e internazionalmente riconosciuto.

Ai cittadini, come ai giocatori del monopoli, non è dato stamparsi la loro moneta, l’unico modo per procurarsela è attraverso il lavoro e ne hanno assoluta necessità perché con quella moneta ci pagano le tasse, oltre che comprarsi da mangiare. Lo Stato invece la moneta che mette in circolazione non ha bisogno di riceverla da qualcun altro, non si deve alzare la mattina e andare in ufficio. Quando ancora la moneta non esisteva nella società, come all’inizio del gioco del monopoli, ha dovuto distribuirla e solo dopo ha potuto regolarla con successive immissioni o ritiro attraverso le tasse. Quindi se ci trovassimo in un periodo in cui la moneta mancasse e non fosse possibile fare gli scambi necessari, creare lavoro, aumentare il benessere perché mai lo Stato dovrebbe avere difficoltà ad immetterne dentro il sistema la quantità necessaria?

La capacità di spesa in un’economia limitata come quella del monopoli è data da fattori che sono incomprensibili in un’economia reale, invece sembra che qualcuno ci si sia ispirato e ci abbia trascinato in una specie di gioco al massacro. Un giocatore nella vita reale è una persona e farlo uscire dal gioco in nome della deregulation o dell’autonomia dei mercati è una follia che ci ha condotto a combattere l’inflazione attraverso l’aumento della disoccupazione e alla limitazione degli scambi interni.

E qui arriviamo all’ultimo punto ovvero la giustizia sociale.
La nostra Costituzione all’articolo 3 sancisce che la Repubblica si attiva per la rimozione di tutti gli ostacoli economici e sociali che limitando la libertà e l’uguaglianza ostacolino il pieno sviluppo della persona.
E a questo punto davvero usciamo dal gioco per parlare di vita reale. Oggi per mancanza di soldi una parte sempre più consistente della popolazione fatica ad accedere a istruzione, sanità e persino ad acqua e cibo. Non è forse questa mancanza di accesso agli scambi un ostacolo di natura economico e sociale che lo Stato dovrebbe rimuovere?

Tutte le azioni che lo Stato sembra mettere in atto negli ultimi sfortunatissimi tempi sembrano direzionati invece verso altri fronti. Salviamo le banche, limitiamo i diritti sul lavoro, allontaniamo le pensioni, allarghiamo la forbice tra chi possiede e chi ha bisogno. In questa vita reale, che per qualcuno è un gioco e per altri è l’esistenza, si sta creando sempre di più un solco soprattutto grazie al fatto che la conoscenza dei fattori economici sia stata tolta alla maggioranza dei cittadini, è diventata fumosa, piena di cifre e di calcoli che servono solo a confondere e a farla sembrare materia da super esperti.

Persino la Fornero e Monti sembravano inattaccabili qualche tempo fa, e andando a ritroso si scopre che tutte le previsioni economiche di crescita si sono rivelate sempre sbagliate. Ma noi non ci arrabbiamo più perché anche sbagliare oramai è da esperti e possiamo perdonarlo e del resto abbiamo subito un altro fenomeno che ci sta dando nuove soluzioni e da buoni italiani siamo più fiduciosi che incazzati, perché si fa meno fatica. Ma basterebbe confrontare le azioni che si stanno mettendo in campo con il gioco del monopoli per capire che ancora una volta non si sta cambiando assolutamente nulla.