Skip to main content

Mese: Maggio 2014

Valori di Sinistra si propone come associazione politico-culturale

da: Valori di Sinistra

Valori di Sinistra, come promesso, ricomincia a lavorare e cambia pelle. Vorrei diventasse un’associazione politico-culturale chiusa ai partiti, ma aperta alle singole individualità.
Alcuni compagni di strada dell’esperienza elettorale sono persone degnissime con le quali continuare insieme un percorso, altre è meglio perderle e alle quali le porte saranno sbarrate.
Ripartiamo dai temi che ci hanno caratterizzati. La sanità: liste d’attesa, taglio dei posti letto, assistenza ai non autosufficienti, ospedale di Cona, aziendalizzazione della salute, ecc; l’ambiente: diffusione della raccolta differenziata porta a porta, modifica del piano regionale dei rifiuti, chiusura dell’inceneritore, stop alla falsa geotermia, mobilità sostenibile, ecc.; difesa dei più deboli: sostegno al reddito, politiche del lavoro, politiche per la casa, fondi di garanzia per le giovani coppie; pubblica istruzione. E poi altri temi che cresceranno mano a mano che l’associazione prenderà corpo e si arricchirà del contributo delle persone. Chi ci sta è il benvenuto.
Intanto, mi rivolgo alle 1728 persone che hanno espresso la loro fiducia con il voto perché si facciano sentire, perché partecipino attivamente. Non c’è alternativa. La Politica è partecipazione e la buona politica scaccia quella cattiva se cammina sulle buone persone. Sono assolutamente convinto che la differenza la facciano le persone. Quindi fatevi avanti, andiamo avanti insieme e prepariamoci a cinque anni di impegno che potrebbe portarci concretamente a presentarci alla prossima tornata elettorale con una forza consolidata.
So che ci sono altre velleità unitarie della sinistra che si ispira alla syriza greca dopo il risultato elettorale delle europee, ma ancora una volta è un progetto politicista che parte dalle segreterie di alcuni partiti. Faccio loro i miei auguri, noi faremo la nostra parte, il nostro pezzo di strada al di fuori di quel progetto.
Nei prossimi giorni saranno comunicati ulteriori dettagli organizzativi per partecipare concretamente.
Giuseppe Fornaro

Disciplina della circolazione in occasione del “Comacchio Summer Fest”

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Dalle ore 6 del 29 maggio sino alle ore 21 del 31 maggio: divieto di transito e divieto di sosta con rimozione forzata a tutte le categorie di veicoli a motore in Viale dei Mille, nel tratto compreso tra le Vie Rosolino Pilo e Via Genova;

divieto di transito e divieto di sosta con rimozione forzata a tutte le categorie di veicoli a motore dalle ore 06 del
31 maggio 2014, sino alle ore 08 del giorno 2 giugno 2014 in Viale dei Mille nel tratto compreso tra le
Vie Mentana e Genova;

divieto di sosta con rimozione forzata a tutte le categorie di veicoli a motore dalle ore 8 del giorno
31 maggio alle ore 8 del giorno 02 giugno 2014 su ambo i lati di Via Mentana;

doppio senso di circolazione in Via Angelo Masina dalle ore 8 del 31 Maggio 2014 alle ore 8 del 02 giugno 2014;

la segnaletica di preavviso di “strada chiusa a 50 metri”, collocata in Via Marsala all’intersezione con
Via Calatafimi, in Via Rosolino Pilo all’intersezione con Via La Marmora e segnaletica di preavviso di
“strada chiusa a a 200 metri”, collocata in Via Masina all’intersezione con Via Crispi.

Tory e Labour sottobraccio alla sconfitta. In Gran Bretagna vincono gli indipendentisti

di Emilia Graziani

Da LONDRA – Queste elezioni europee segnano in Gran Bretagna un inatteso cambiamento. Apparentemente siamo stati testimoni di uno sconvolgimento così eclatante che persino i solitamente rigorosi giornali e le reti televisive della nazione si sono visti obbligati a scegliere titoli a effetto che chiamavano in causa “terremoti politici” (The Guardian), “vittorie destinate ad entrare nella storia” (BBC News) e “partiti terrorizzati dai risultati elettorali” (The Telegraph).
Quanto ci sia di vero e quanto sia stato ingigantito per dare rilevanza alla voce “Europa”, è discutibile. Che agli inglesi i dibattiti sull’Europa interessino meno delle accese discussioni su quante zollette siano ammesse per tazza di the, è ampiamente testimoniato dalla scarsa affluenza alle urne. Infatti, nonostante le elezioni europee siano state anticipate al 22 maggio per farle coincidere con le local elections e i cartelloni pubblicitari che incitavano i cittadini al voto fossero onnipresenti, solo il 36% dei 46 milioni di elettori si è effettivamente presentato ai seggi. Quasi 10% in meno della media europea.
Il risultato, però, non è sembrato affatto sconfortante ai media britannici che immediatamente hanno cantato le lodi del popolo inglese per aver alzato di ben 1,3 punti la percentuale delle elezioni 2009 e aver così spezzato la catena che vedeva l’affluenza alle europee in continuo declino dalla prima elezione nel 1979.
Famosi per il loro pungente senso dell’umorismo, gli inglesi non hanno deluso le aspettative: quei pochi che si sono interessati all’Europa, lo hanno fatto per uscirne decretando la vittoria dell’Ukip, il Partito per l’Indipendenza del Regno Unito di Nigel Farage, con quasi 28 punti percentuali.
Il programma dell’Ukip prevede l’abbandono dell’unione politica con l’Europa (ma non commerciale, ovviamente), chiusura all’immigrazione, uscita dalla Corte Europea dei Diritti Umani per avere più libertà giuridica contro gli immigrati e una generica (e alquanto astrattamente motivata) riduzione delle tasse.
Sia che lo si definisca un voto di protesta o che si dia la colpa all’ignoranza inglese sulla legislazione europea il risultato parla chiaro e, ancora una volta, la Gran Bretagna si dimostra orientata verso la stretta protezionistica.
E’ un risultato forte, ma per ora solamente simbolico. Infatti, sebbene questa sia la prima volta in 100 anni che sia Tory che Labour vengono sconfitti, concretamente l’Ukip non ha una significativa rappresentanza politica nazionale potendo vantare solo tre rappresentanti alla Camera dei lord e nessuno alla Camera dei comuni.
Le conseguenze che è possibile aspettarsi dalla vittoria anti-europea dell’Ukip riguardano più che altro la direzione politica che dovranno prendere Tory e Labour per evitare che un risultato del genere si ripeta alle elezioni nazionali del 2015.
Il Primo Ministro David Cameron, leader dei Tory, dopo averlo promesso a lungo dovrà effettivamente trovare un modo per frenare l’immigrazione e sottrarsi al Parlamento Europeo senza compromettere le relazioni internazionali; mentre pare più facile il lavoro di Ed Milliband, nuova guida dei Labour, che ancora una volta dovrà far leva sul supporto degli immigrati per ottenere i voti necessari a sconfiggere Cameron.
Niente di rivoluzionario, insomma.
Un risultato elettorale del genere di certo fa notizia, ma onde non fare la proverbiale fine di Pierino col lupo sarebbe meglio valutare le conseguenze concrete di questo segnale politico prima di parlare di terremoti politici, vittorie storiche e risultati terrificanti.

Comacchio: il servizio entrate effettua orari straordinari di ricevimento del pubblico

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

In vista della prossima scadenza di TASI e IMU, fissata al 16 giugno 2014, al fine di assistere i contribuenti nel calcolo delle imposte e nella compilazione del modello F24, il Servizio Entrate Comunale effettuerà orari di apertura al pubblico straordinari nei seguenti giorni:
martedì 3 giugno
giovedì 5 giugno
martedì 10 giugno
giovedì 12 giugno
dalle ore 14,00 alle ore 16,00.
L’orario ordinario di apertura al pubblico del Servizio Entrate (Via Edgardo Fogli, 17) resta invariato: dal lunedì al sabato dalle ore 9,00 alle ore 12,00.

Il ciclo “Uno sguardo al cielo. Elaborare le perdite” arriva a Cento

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Comunicare la morte ai bambini con Chiara Baiamonte

Nel terremoto si fa esperienza della fine: le case crollano, l’economia è in ginocchio, i legami si spezzano a causa della perdita di alcuni cari, il senso di appartenenza e l’identità di ciascuno risultano fortemente minati.
Dopo Ferrara, il ciclo “Uno sguardo al cielo. Elaborare le perdite” arriva anche a Cento, zona altamente coinvolta dagli episodi luttuosi che hanno colpito l’Emila Romagna durante il terremoto del 2012, per offrire spunti di riflessione sul senso della perdita causata da eventi cosi traumatici e sulle possibilità di elaborarla, avviando processi di ricostruzione e
ridisegnando nuovi progetti di vita.

Il prossimo appuntamento si terrà domani mercoledì 28 maggio alle ore 21 a Casa Pannini (c.so Guercino 74, Cento – BO), sul tema “Comunicare la morte ai bambini”, con la psicoterapeuta Chiara Baiamonte.

“Uno sguardo al cielo” è un progetto di carattere culturale, che intende trattare un temaparticolarmente delicato qual’è quello dell’elaborazione e supera mento del lutto ed è promosso da Amsef srl e dal Dipartimento di Scienze Umane dell’Università di Ferrara.

Di seguito i successivi incontri centesi:

31 maggio ore 16.00-19.00
Area antistante la Pinacoteca Civica Il Guercino (via Matteotti, 16)
Aquae Motus. Installazione artistica di Giordano Pariti

4 giugno ore 21.00
Casa Pannini, Corso Guercino 74
Presentazione del libro “Uno sguardo al cielo. Elaborare il lutto”, con la partecipazione dei curatori Paolo Panizza e Paola Bastianoni, degli autori e di Stefano Ravaioli, giornalista di Telestense .
Partecipazione gratuita. Info: tel. 051/6843334 www.comune.cento.fe.it

Giovedì 29 maggio Unife presenta il Bilancio sociale e di genere anno 2012, edizione 2013

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Una giornata dedicata alla comunicazione, alla trasparenza e alla promozione delle pari opportunità quella in programma in Ateneo giovedì 29 maggio alle ore 11 all’Auditorium di S. Lucia (via Ariosto, 35), per presentare alla comunità accademica e a tutta la città il Bilancio sociale e il Bilancio di genere dell’Università di Ferrara anno 2012, edizione 2013.

All’incontro parteciperanno il Rettore Pasquale Nappi, Rosa Maria Amorevole, Consigliera di Parità Regione Emilia-Romagna, Claudio Alessandri, Delegato all’Edilizia, Cristiana Fioravanti, Delegata alle Pari Opportunità e Silvia Borelli, Presidente del Consiglio di Parità. Al termine della presentazione, verranno consegnati i diplomi ai partecipanti del corso “Donne Politiche e Istituzioni”.

Come afferma Nappi: “ Siamo giunti alla settima edizione del Bilancio sociale e alla seconda del Bilancio di genere dell’Università di Ferrara. Due documenti diversi ma complementari, che nel corso degli anni sono divenuti, sempre più, strumenti attivi di partecipazione e che forniscono alla nostra comunità, ai cittadini, alle parti socio-economiche e alle istituzioni dati ed elementi informativi per conoscere e comprendere la missione istituzionale, la dimensione sociale, i valori e i programmi delle attività che svolgiamo. Comunicare fa parte della nostra mission: un’attività che si realizza attraverso un dialogo quotidiano con il territorio mediante i diversi mezzi di comunicazione integrati tra loro; un impegno sancito anche dal nostro Statuto che all’art. 4 prevede che per favorire il confronto sui problemi connessi all’attuazione dei propri fini istituzionali, Unife garantisce e promuove la diffusione delle informazioni all’interno ed all’esterno delle proprie sedi, con gli strumenti più appropriati”.

“Tramite il Bilancio sociale e di genere – prosegue Nappi – presentiamo il nostro operato, rendendo più chiari e comprensibili i programmi, le attività e i risultati raggiunti, anche in termini di ricaduta per la collettività, dai docenti, dai ricercatori, dal personale tecnico amministrativo e da tanti giovani coinvolti nella ricerca e che si stanno formando culturalmente e scientificamente nei vari corsi di studio. La progressiva diminuzione delle risorse pubbliche e la perdita di fiducia nell’efficienza ed efficacia dell’utilizzo dei fondi pubblici ha reso sempre più forte la richiesta rivolta alle Università di assumersi responsabilità nei confronti della società, proprio perché le esternalità nella produzione di didattica e di ricerca che ricadono sulla collettività sono assai numerose. In questo contesto, il sistema di accountability e degli strumenti extra contabili che la realizzano divengono il mezzo che consente di verificare e indurre il rispetto per una struttura di governo autonoma e responsabile”.

Specifica Fioravanti: “Il Bilancio di genere della nostra Università, ancora primo e unico esempio in Italia fra gli Atenei, è uno strumento chiave per misurare e monitorare il livello interno di Gender Mainstreaming, ossia valutare le implicazioni per le donne e gli uomini delle azioni pianificate in ogni area e ad ogni livello, rappresentando un punto di partenza imprescindibile nella definizione di piani di azioni positive e politiche di promozione delle pari opportunità”.

“Ma questi documenti – aggiunge Nappi – non esauriscono la loro funzione con la pubblicazione, perché sono essi stessi strumenti di lavoro, costituendo il momento culminante di un processo di rendicontazione sociale che coinvolge tutta la nostra organizzazione. Un importante strumento di gestione e valutazione che garantisce il controllo interno e, quindi, consente una pianificazione strategica, supportando le decisioni e le scelte, orientandole verso politiche di efficienza non solo in termini economici ma anche sociali, in un contesto caratterizzato da crescente competitività, anche internazionale”.

Il 2012 è stato un anno contrassegnato dagli eventi sismici che hanno colpito duramente il nostro territorio, causando numerose vittime e danni alle abitazioni, alle strutture produttive e al patrimonio storico e artistico. Buona parte del Bilancio sociale dell’Ateneo è dedicato proprio alle conseguenze dei terremoti che hanno causato gravi danni anche alle strutture universitarie.

“ Il Bilancio sociale – conclude Nappi – esprime per definizione i valori e le relazioni che una comunità realizza, indicando le azioni sociali e gli effetti che queste hanno prodotto. Ebbene, credo che la cifra che meglio comunichi tutto ciò sia la forza, l’energia, le competenze, la capacità di reagire, il senso di responsabilità e di appartenenza che tutte le donne e gli uomini, che a vario titolo vivono il nostro Ateneo, hanno avuto anche in quella dolorosa occasione. A loro va la nostra gratitudine”.
Un modo per l’Ateneo di comunicare la propria identità e i valori che ne improntano l’operato quotidiano, per misurare e rendere conto delle sue prestazioni, per riflettere e per far riflettere anche i propri interlocutori sulle scelte operate e sui risultati raggiunti, dimostrando la propria responsabilità interna e verso l’esterno.

Il contributo del CDE di Unife al volume “Ue-diritti e cittadinanza: l’e-book ad accesso aperto dei CDE italiani”

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Il Centro di Documentazione e Studi sulle Comunità Europee (CDE) dell’Università di Ferrara ha contribuito al volume formato digitale “Ue-diritti e cittadinanza: l’e-book ad accesso aperto dei CDE italiani”, recentemente pubblicato dall’Ufficio pubblicazioni dell’Unione europea, con il contributo della Rappresentanza in Italia della Commissione europea.
La pubblicazione, a cura della Rete dei Centri di Documentazione Europea italiani, rappresenta il prodotto finale del Progetto “Diritti fondamentali e cittadinanza europea”, realizzato in occasione dell’Anno europeo 2013 ed è composto da 21 schede tematiche che commentano uno specifico diritto della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e per la maggior parte raccolgono la sintesi delle relazioni presentate in occasione degli eventi organizzati dai vari CDE per il progetto di rete.
Per l’e-book il CDE di Unife ha realizzato una scheda dedicata agli Articoli 34 “Sicurezza sociale e assistenza sociale” e 36 “Accesso ai servizi d’interesse economico generale” della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. La scheda, elaborata da Erika Bertazzo, dottoranda in Diritto dell’Unione europea del Dipartimento di Giurisprudenza di Unife, riassume i contenuti del Convegno “Servizi sociali di interesse generale in Europa e in Italia”, curato da Gian Guido Balandi, Professore ordinario di Diritto del lavoro e titolare di Cattedra Jean Monnet di Diritto comunitario del lavoro e da Silvia Borelli, Ricercatrice di Diritto del lavoro. Il Convegno, organizzato dal CDE di Ferrara in collaborazione con il Dottorato in Diritto dell’Unione europea, si è svolto a Ferrara e a Rovigo il 14 e 15 Febbraio 2013.

Sabato 31 maggio, ad Argenta, le premiazioni del concorso “Stefano Tassinari”

da: istituto di istruzione superiore di Argenta e Portomaggiore

Un concorso per gli studenti del liceo di Argenta per ricordare l’ex allievo Stefano Tassinari che, dopo aver lasciato i banchi di scuola, è diventato un noto scrittore, drammaturgo e sceneggiatore. Al grande artista, scomparso due anni fa per una grave malattia, è appunto dedicato il premio artistico letterario “Stefano Tassinari” promosso dall’istituto di istruzione superiore di Argenta e Portomaggiore, con il patrocinio del Comune di Argenta e con la collaborazione della libreria Feltrinelli di Ferrara.
Sabato 31 maggio alle 10 presso il centro culturale mercato di piazza Marconi 1 ad Argenta verranno presentati alla cittadinanza i lavori premiati. La giornata si aprirà con il saluto dell’amministrazione comunale e del dirigente scolastico Francesco Borciani ed entrerà nel vivo con gli interventi di Girolamo De Michele e Fabio Mangolini, coordinati da Francesca Boari. Dopo il commento musicale di Mattia Bellettati, verranno presentati i lavori vincitori del premio.

Contributi per il commercio di vicinato a Cento: la consegna è avvenuta il 26 maggio presso la sede Ascom

da: ufficio stampa Ascom Ferrara

80.000 euro per dare un segnale di ripresa concreta: è il frutto della collaborazione messa in campo dall’Amministrazione comunale di Cento, da Ascom con il suo braccio operativo il Consorzio Cento in Centro:i contributi, a fondo perduto, sono quelli messi a disposizione dalla Legge regionale 41/97 e relativi a progetti del 2011. Gli assegni sono stati consegnati lunedì scorso (26 maggio) alle quattordici attività commerciali centesi che a suo tempo avevano presentato i progetti meritori dei fondi regionali. “Questa appuntamento deve servire a consolidare la collaborazione tra ente pubblico ed Ascom – ha introdotto Marco Amelio presidente Ascom di Cento, Bondeno e Sant’Agostino – con la consapevolezza e questa è la dimostrazione che le aziende devono avere libertà d’azione ossia devono avere la possibilità di fare il loro mestiere ossia fare impresa. E’ questo in sintesi il principio della sussidiarietà: non faccia il pubblico quello che il privato ha competenza ed esperienza per poter eseguire”.
La cerimonia – alla presenza del referente del Consorzio Stefano Fiocchi -si è svolta presso la sede Ascom a Cento alla presenza del dell’assessore alle Attività Produttive e Commercio del Comune Pier Paolo Busi: “Un lavoro che è il frutto di una collaborazione tra Comune, Ascom e Consorzio. Un impegno per realizzare degli investimenti strutturali e duraturi a favore della città. Sul tema della legge 41 come Amministrazione ci siamo mossi con impegno e determinazione per ottenere risultati efficaci” ha commentato l’esponente dell’esecutivo comunale, mentre il Vicepresidente della Provincia Carlotta Gaiani ha auspicato: “Si tratta di un aiuto concreto che può solo fra bene alle attività in un momento complesso come questo. Questa consegna è il risultato di una positiva azione di sistema tra pubblico e privato che mi auguro possa rafforzarsi e continuare nel futuro”. Soddisfazione espressa anche dal direttore generale Ascom Ferrara Davide Urban: “Questi contributi sono risorse fondamentali per il commercio in centro storico. Sottolineo l’importanza del Terziario – commercio, servizi e turismo – per il tessuto economico del territorio e nel caso specifico del Centese che ha capacità, inventiva e e determinazione”.
Ascom Confcommercio d’intesa con il Comune ha erogato, dal 2000 ad oggi, qualcosa oltre un milione di €uro, su investimenti complessivi di circa sei milioni, coinvolgendo oltre 250 operatori commerciali e facendo ricorso alla Legge 41 ed alle legge 266. Ascom ed il suo consorzio Cento in Centro, rappresentano peraltro circa il 25% del totale delle attività operanti nella città del Guercino. Un peso significativo importantissimo per lo sviluppo di Cento e del suo centro storico visto come un centro commerciale naturale.

Ecco l’elenco delle attività che hanno avuto approvati i contributi (progetti anno 2011):

Ditta AM Agenzia Immobiliare VIA MATTEOTTI N. 10/A CENTO (FE)
BOSI PAOLO VIA PROVENZALI N. 12 CENTO (FE)
ORLANDI MICHELE VIA GUERCINO 34/C CENTO (FE)
CANTINA BALBONI SNC VIA FERRARESE N. 98 CENTO
IMMOBILIARE SAN PIETRO SRL VIA PROVENZALI N. 12 CENTO
CENCIO SNC VIA PROVENZALI N. 12/D CENTO
GREEN PARK di VIA XX SETTEMBRE N. 33 CENTO
OTTICA PRADELLI SNC VIA PROVENZALI N. 14/A CENTO
PASTICCERIA DEL GUERCINO SNC – VIA CREMONINO N. 58 CENTO
SELF 24 in VIA MATTEOTTI N. 46 CENTO
COLAZIONE DA TIFFANY SNC VIA GUERCINO N. 52C CENTO
CERESI AUGUSTO VIA U. BASSI N. 29 CENTO (FE)
CENTOBICI SNC VIA MATTEOTTI N. 26 CENTO
GROSSI GIANNI VIA MATTEOTTI N. 7 CENTO (FE)

Alla Sala Boldini, il 28 maggio, la proiezione del film “The Parade – La sfilata”

da: Arci Ferrara

Prosegue la rassegna cinematografica organizzata da Arcigay e Arcilesbica Ferrara in collaborazione con Arci Ferrara MERCOLEDÌ 28 MAGGIO ALLE ORE 21.00 con il film THE PARADE – LA SFILATA

Limun è stato un eroe di guerra e ora è un potente delinquente di strada, omofobo. Per una rocambolesca serie di coincidenze è costretto ad accettare di scortare il Gay Pride di Belgrado organizzato dagli attivisti Mirko e Radmilo, dopo il rifiuto della polizia. Tuttavia nessuno dei suoi amici serbi lo aiuta per paura di essere associato all’universo omosessuale. Limun decide cosi di rivolgersi a dei vecchi nemici nella Guerra dei Balcani degli anni ’90: il bosniaco Halil, il croato Roko ed il kosovaro albanese Azem. Ne scaturiscono una serie di avventure tragicomiche fino al giorno del Pride a Belgrado.

Il film ha vinto a Berlino 2012 – Sezione Panorama il premio del pubblico e la menzione speciale.

La rassegna si concluderà mercoledì 4 giugno (ore 21.00) con una selezione da IMMAGINARIA. Festival Internazionale del Cinema delle Donne Ribelli, Lesbiche, Eccentirche.
Verranno proposti 3 cortometraggi e un lungometraggio – MARGARITA di Dominique Cardona e Laurie Colbert.

Il costo del biglietto di ingresso per le serate sarà di 5 euro.

Per informazioni
www.circomassimo.org
www.cinemaboldini.it
www.arciferrara.org
Cinema Boldini – 0532247050

Comacchio Summer Fest: molto più di un grande evento

da: Consorzio Visit Ferrara

Dalla sinergia di tanti operatori turistici, sponsor, enti e il consorzio Visit Ferrara, il 31 maggio e il 1° giugno 2014 si inaugura in grande stile la nuova stagione turistica di Comacchio

Grandi artisti, la scommessa di un inizio estate vincente e la spinta per dare a Comacchio una nuova e più attraente immagine di destinazione turistica. Sono questi gli ingredienti da cui nasce il Comacchio Summer Fest, il grande evento gratuito sulle spiagge di Porto Garibaldi (FE) che, all’insegna della musica e dello spettacolo, sabato 31 maggio e domenica 1° giugno 2014 dà il via alla stagione estiva.
Non si era mai vista a Comacchio una tale aggregazione di forze: l’impegno di oltre 30 aziende turistiche e commerciali di Comacchio, 4 banche, il Comune, il consorzio Visit Ferrara e Comacchio è Turismo, unite per un grande evento con artisti di fama internazionale, così come non si era mai visto un grande evento ad INGRESSO GRATUITO dove il contributo economico dei privati è di gran lunga superiore a quello pubblico.
Ecco la novità importante: in momenti di difficoltà economica, di calo delle presenze turistiche, di offuscamento dell’immagine, gli imprenditori di Comacchio hanno abbandonato il pessimismo ed invece di attendere hanno scelto di agire. Con un progetto condiviso, hanno chiesto al Comune un nuovo brand che identifichi sotto un unico nome tutto il territorio comunale, marchio che sarà comunicato al grande pubblico tramite il Comacchio Summer Fest. «Sono sicuro che questo “colpo di reni” trovi pochi esempi in Italia – è il commento di Gianfranco Vitali, presidente del consorzio Visit Ferrara – ma sono altrettanto sicuro che sarà l’inizio di un percorso virtuoso che farà scuola. Il consorzio, sponsor dell’evento, ha sposato questo spirito, nella consapevolezza che insieme si può raggiungere l’ obiettivo di rinascita turistica di Comacchio e di tutta la provincia».

Il Comacchio Summer Fest trasforma per due notti, dal tramonto all’alba, le spiagge dei lidi in un tripudio di show e di musica. Si comincia il 31 maggio alle 18.00 sul lungomare di Porto Garibaldi, con spettacoli e animazioni, che lasciano spazio poi ad una grande parata fatta di danze, musica ed esibizioni sportive e pit stop con una Ferrari originale da corsa, fino alle 20.00, quando artisti e musicisti si spostano sul grande palco per dare il via alla notte di festa. Ospiti speciali sabato (ore 21.30) sono: Andrea Mingardi, Ivana Spagna, Mirko Casadei Beach Band, guest star mondiale Kid Creol and the Coconuts e Gigi d’Agostino dj show. Domenica 1° giugno ci si diverte con “Siamo solo noi” la Vasco Rossi tribute band, Patty Pravo, la star internazionale della musica Gloria Gaynor, Osvaldo Supino, Two Fingerz e il dj set di Gabry Ponte. A fare da contorno alla manifestazione, artisti di strada, scenografie, giochi acrobatici, gastronomia ed eventi pensati per grandi e piccoli. Ogni sera va in scena un grande spettacolo piromusicale. Un’occasione speciale per cominciare l’estate con l’entusiasmo di fare di Comacchio e le sue spiagge un posto privilegiato per le vacanze di tutte le famiglie.
Il festival è organizzato da Ivano e Riccardo Manservisi, patron del Cento Carnevale d’Europa, con il patrocinio del Comune di Comacchio, del consorzio Comacchio Turismo e del consorzio Visit Ferrara, che può contare su più di 60 operatori turistici di tutta la Provincia ferrarese.

Renzi e Tagliani, buon vento ai naviganti: le nubi sono già più in là

Le nubi si addensano sull’isola del sogno, ma Formentera é corrucciata non si sa per qual suo misterioso pensiero. Forse mi costringe a restare fisso a guardare la televisione con i risultati delle elezioni europee, mentre un vento circolare investe l’isola, cacciando il non piú giovane turista a trovare rifugio tra i commenti sapientucci dei nostri opinionisti intenti e volenti a dire cose perlomeno che suonino intelligenti. Ma la sera in uno splendido ristorante diretto da una signora che sembra uscita pari pari da un film di Almodovar, un discorso serio che la dama comincia e che rivela come anche qui – anzi piú che in Italia- la risposta non poteva essere che quella da molti auspicata: una necessitá di credibilitá e di fierezza contro il catastrofismo degli euro scettici e le tinte cupe di una discesa inarrestabile tra le maledizioni, i ghigni e le minacce dei 5 stelle. Diciamo che, a questo punto, la mia scelta sembra configurarsi – almeno questa é la mia convinzione – come una costante attenzione a un partito a cui va la mia fiducia e che ha espresso un leader che, pur non condividendone le scelte, ha portato a una vittoria che sembrava impossibile ottenere. Allora onore al vincitore, soprattutto perché ha salvato e rilanciato “un’idea di sinistra” o almeno il partito a cui va la mia scelta politica. E di questi tempi non é poco. Saremo vigili affinché le promesse siano mantenute e saremmo lieti se gli amici mi diranno che ho sbagliato. Ma non é questo che voglio e desidero. É ancora la necessitá di proteggere e di lottare per un’idea etica della politica. Si squarciano le nubi sopra il mare che trascolora con riflessi di perla, e mi arrivano le prime notizie di una probabile vittoria al primo turno di Tiziano Tagliani, come si scriverebbe nel vocabolario ripetititivo e poco fantasioso dei politici, “senza sí e senza ma”. Ne sono lieto e sollevato, anche perché la minaccia grillina, cosí cavalcata anche dalla “Ferrara bene”, sembra essersi sgonfiata in una protesta i cui segni si misurano nella eccessivitá degli insulti e delle urla. Fra poco non sentiró piú il vento pettinare le chiome delle palme e non vedró piú i fichi d’India carichi di fiori dai colori prepotenti e decisi; non passeggeró piú su spiagge candide e il mare – “carogna – non mi leccherá piu i piedi” (la citazione è da una frase di Pavese al confino a Brancaleone Calabro). Sará triste, anche perché il mio destino di viaggiatore é stato quello di scoprire e vedere i mari piú belli del mondo senza amarli. Questa volta é diverso. L’Eden mi ha fatto credere o illudere che la follia umana, in fondo, può placarsi in uno scatto di reni e che, purtroppo, non potremmo mai piú vivere nel paradiso. Che resta e deve restare un’utopia e una speranza.

Il triangolo di ferro

Quello che si muove nelle politiche scolastiche di casa nostra pare sempre più non essere tutta farina del nostro sacco. Il triangolo di ferro, usato come metafora per la prima volta dagli analisti politici americani, si è allargato a macchia d’olio nel mondo, fino al mercato dell’istruzione globale.

I triangoli sono i più forti, i più solidi, i più resistenti tra le forme geometriche di base. I cerchi scivolano via, i rettangoli vacillano e i parallelogrammi crollano alla minima provocazione. Ma i triangoli tengono inesorabili ad ogni cambiamento. Ecco perché lo sgabello a tre gambe è robusto, il triciclo stabile e l’antica piramide un trionfo dell’architettura. Se poi il triangolo è di ferro è ancora più duro, più forte e potente. Non a caso per gli analisti politici è la metafora del potere.
Il triangolo di ferro racchiude uno spazio che è praticamente impossibile da penetrare per la gente comune, in modo che le decisioni politiche a favore dei gruppi che contano non siano influenzate dalla pressione esterna del pubblico che ne potrebbe mettere a repentaglio l’efficace conseguimento.
Curiosamente, la metafora del triangolo di ferro è raramente applicata alla politica scolastica, all’istruzione, alla conoscenza. Ma sarebbe davvero da miopi non avvedersi dei segnali che ormai in diversa misura vanno disegnando i sistemi scolastici del mondo globalizzato, sempre più ingabbiati in un triangolo di ferro dalle dimensioni mondiali.
«Grazie del vostro interesse per il principale marchio dell’industria dell’istruzione!»
Così si presenta nel proprio sito web l’Educate, Inc. La compagnia che incorpora politici, universitari e finanzieri privati, di vario genere e provenienza, nel nuovo mondo dell’industria dell’istruzione, della conoscenza, dell’editoria e dell’informazione.
Quali sono le conseguenze dell’enorme crescita di queste compagnie multinazionali?
Solo alcuni anni fa poteva essere ancora difficile misurarne i reali effetti, limitandoci a intuire i prevedibili esiti. Oggi sono sotto gli occhi di tutti, sono quelli di un triangolo di ferro che nell’era della globalizzazione erode spazi ai governi dei singoli paesi, all’autonomia delle scuole, ai diritti degli studenti e delle loro famiglie.
Tutta l’industria della conoscenza globale manifesta chiaramente un unico e inequivocabile indirizzo, quello di uniformare il più possibile l’istruzione e la cultura, in funzione dei profitti da ricavare sul mercato scolastico, dall’uso e dalla produzione internazionale di test, di banche dati, dalla pubblicazione dei libri di testo per il mercato mondiale.
Assistiamo alla crescita di un commercio sempre più controllato dalle corporazioni del profitto scolastico. In definitiva il mercato globale della scuola, dell’editoria, dell’informazione e gli interessi delle compagnie che lo gestiscono finiscono per incidere prepotentemente sulle scelte e sulle politiche dei singoli Stati, che rischiano di restare stritolati tra i lati del triangolo di ferro.
La Pearson, multinazionale angloamericana dei media, leader mondiale dell’editoria e delle banche dati per l’istruzione, ha sede in Inghilterra. Con lo slogan ”Imparare sempre” e con oltre ventinovemila dipendenti è presente in sessanta paesi, tra cui l’Italia. Del gruppo Pearson fanno parte il Financial Times e giganti dell’editoria mondiale come Penguin, Dorling Kindersley, Scott Foresman, Prentice Hall, Addison Wesley e Longman, ampiamente conosciuti anche da noi, almeno attraverso i loro siti internet.
La Pearson fornisce test e software per l’apprendimento agli studenti di tutte le età e di tutto il mondo, esercita, inoltre, un ruolo rilevante nel mondo dell’Ocse-Pisa.
Oggi, secondo la descrizione fornita dalla stessa azienda, i suoi test servono l’industria delle tecnologie dell’informazione e della certificazione professionale, la concessione delle licenze e i controlli di mercato. Dai centri operativi degli Stati Uniti, del Regno Unito, India, Giappone e Cina, l’azienda offre una varietà di servizi per il mercato della valutazione elettronica.
Si va dai test on line per l’ammissione a college e università, ai test per la patente, fino all’occupazione, alle risorse umane e sicurezza, ai servizi finanziari, alla medicina e sanità. Ancora le assicurazioni, i servizi legali, immobiliari, perizie, controlli e monitoraggi.
La Pearson edita The Learning Curve, il rapporto annuale sull’andamento dell’apprendimento nel mondo dall’infanzia all’età adulta, redatto dall’Economist Intelligence Unit. Un’indagine comparativa condotta fra i sistemi scolastici di oltre 50 paesi.
Il valore di mercato che l’istruzione può fornire attraverso l’apprendimento delle competenze è enorme. L’ Ocse stima che la metà della crescita economica dei paesi sviluppati negli ultimi dieci anni discende dall’ aumento delle competenze. Individuare il modo migliore per fornire le abilità di base agli studenti è, quindi, per il mercato mondiale una questione di rilevante importanza.
The Learning Curve 2014, pubblicato lo scorso otto maggio, fa il punto su cosa devono apprendere i paesi per inculcare nei loro studenti le competenze rilevanti per l’economia, come mantenerle e accrescerle negli adulti.
Per il mercato sono vincenti i sistemi educativi che mandano a scuola i bambini presto e dove è alta la pressione delle famiglie e della comunità sociale sulla riuscita del loro rendimento. Anche quando l’istruzione primaria è di alta qualità, le competenze declinano in età adulta, se non sono utilizzate regolarmente. Ciò che conta sul mercato del lavoro non è il numero degli anni trascorsi sui banchi di scuola, ma la qualità delle competenze apprese, che dipende dalla preparazione degli insegnanti.
I paesi asiatici come la Corea del sud, il Giappone, Singapore e Hong Kong che hanno scalato la classifica del Learning Curve Index 2014, scalzando dalla vetta la Finlandia, hanno sistemi scolastici fondati sull’apprendimento meccanico. Gli alunni della Corea del sud, due volte a semestre, sostengono esami che per essere superati richiedono di mandare a memoria da sessanta a cento pagine di nozioni.
Di fronte a questi dati, per tornare alle vicende di casa nostra, sorge il sospetto che l’intenzione annunciata dal nostro ministro Giannini, di anticipare a cinque anni l’ingresso nella scuola primaria e quella, condivisa con il ministro Carrozza, di ridurre a quattro il curricolo delle scuole superiori, anziché essere l’esito di una rigorosa e approfondita ricerca sulle reali necessità del nostro sistema formativo, sia invece espressione della dipendenza anche del nostro Paese dal potere pervasivo del triangolo di ferro che ormai conduce il gioco dell’istruzione mondiale. Non ci resta che attendere il ritorno all’apprendimento a memoria.

Una ragionevole passione per il rinnovamento

I risultati elettorali hanno segnalato la voglia di rinnovamento senza salti nel buio e di nuove ragioni di passioni pubbliche. Non si può vivere senza un progetto, né come individui, né come comunità.
L’adesione ad un progetto di riforma della politica e di rilancio di uno sviluppo economico e sociale all’interno di uno scenario europeo, non annulla, però, né i problemi del rapporto tra politica e cittadini, né i vincoli di bilancio. Sul primo aspetto, serve onestà e trasparenza e la volontà di eliminare lo stigma di un’Italia corrotta che compromette la reputazione del nostro Paese.
Su entrambi i punti è necessaria la capacità di inventare nuove modalità di attivare risorse, finanziarie e sociali.
Di fronte alle pastoie di una burocrazia che alimenta la corruzione, la politica e le amministrazioni debbono ritrovare linfa fresca e fantasia. Servono idee prima che risorse e servono nuovi modi per sollecitare progettualità. Occorre guardare oltre il cortile di casa. La rete insegna che la condivisione può rappresentare il volano di iniziative economiche fondate sull’innovazione e sull’integrazione di competenze.
Oltre il demagogico richiamo a capacità taumaturgiche per la democrazie, Internet è una fonte di esempi virtuosi. Uno di questi è la pratica del crowdfunding, vale a dire la possibilità di raccogliere finanziamenti per progetti con una sorta di azionariato diffuso. La piattaforma più famosa è Kickstarter, un sito web che facilita l’incontro tra domanda di finanziamenti da parte di chi promuove progetti innovativi e l’offerta di denaro da parte di finanziatori che investono nei progetti stessi.
Il crowdfunding è un processo collaborativo finalizzato a sostenere progetti innovativi, è una pratica di micro-finanziamento dal basso che può essere riferita ad iniziative diverse, dal sostegno all’arte e ai beni culturali, all’imprenditoria innovativa, alla ricerca scientifica e all’educazione. Un numero crescente di soggetti istituzionali come comuni, enti se ne sta servendo per finanziare iniziative rilevanti per la comunità. Il crowdfunding supera la separazione tra le sfere del privato, del pubblico e dell’impresa, in vista di un bene comune. Emerge un’economia civile, supportata dal web, che fonde sfere tradizionalmente distinte della società civile, del mercato e dello Stato.
La collaborazione di tanti può generare servizi in modi che né il Pubblico, né il Mercato da soli sono stati in grado di realizzare. Non a caso il Festival dell’Economia di Trento e quello dell’Antropologia di Pistoia dedicano l’evento di questo anno al tema dei beni comuni.
Un piccolo esempio riguarda il coinvolgimento dei cittadini nella realizzazione di azioni che potrebbero migliorare la qualità della vita della comunità. All’uscita dei supermercati inglesi si trovano tre bussolotti trasparenti, ognuno porta una scritta che indica la finalità della donazione e che contiene le fiche che alla cassa i consumatori ricevono in proporzione alla cifra della spesa. Ad esempio, un bussolotto indica: per rinnovare le attrezzature della palestra della scuola media, un’altra dice: per aumentare la dotazione della biblioteca del quartiere, un’altra ancora: per acquistare nuove panchine nei giardini. Per inciso, nei bussolotti trasparenti sono visibili anche banconote.
Tutti progetti realizzabili con spese modeste. I consumatori trovano poi poco sopra le fotografie relative ai progetti realizzati con la raccolta dell’anno precedente. Perché non finanziare così interventi per contrastare il disagio giovanile?
Sarebbe un grande vantaggio per tutti, se non altro eviterebbe la farsa delle raccolte bollini e dei premi fedeltà che, come è noto servono solo a fare marketing e consentono alla distribuzione di guadagnare due volte, con la spesa immediata e con la cifra pagata per ricevere i premi inseriti nel catalogo.

Maura Franchi (Sociologa, Università di Parma) è laureata in Sociologia e in Scienze dell’educazione. Vive tra Ferrara e Parma, dove insegna Sociologia dei Consumi, Marketing del prodotto tipico, Social Media Marketing. I principali temi di ricerca riguardano i mutamenti socio-culturali correlati alle reti sociali, le scelte e i comportamenti di consumo, le forme di comunicazione del brand.
maura.franchi@gmail.com

Antoine de Saint-Exupéry

GERMOGLI
l’aforisma
di oggi…

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…

“Essere uomo è precisamente essere responsabile” (Antoine de Saint-Exupéry)

IMMAGINARIO
la foto
del giorno

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura.

prospettiva-ferrara
La ‘Prospettiva’ di Ferrara (foto di Roberto Fontanelli)

Questione di… Prospettiva (foto di Roberto Fontanelli)

A Ferrara Tagliani fa il bis, i grillini fanno flop

Il vincitore è indubbiamente il sindaco uscente Tiziano Tagliani che, senza necessità di prove d’appello, rinnova il suo patto quinquennale con gli elettori ferraresi. La sconfitta è certamente Ilaria Morghen: aspirava a mettere fine “a settantanni di dominio democristiano” (sic) e invece si deve accontentare di un risicato 16% e del terzo posto, alle spalle di un tonico Vittorio Anselmi, l’architetto di Forza Italia che la sopravanza di oltre un punto percentuale.
E’ una vittoria piena, quella del rinnovato sindaco, che personalmente incassa il 55% dei consensi. In città, però, alle amministrative il Pd perde ben 5 punti rispetto alle europee (47 contro 52%). Per il passaggio del turno senza supplementari, pesante risulta l’apporto della neo-costituita lista “Ferrara concreta”, composta da un folto drappello di ex berlusconiani: il consenso va oltre un sorprendente 4%, che la qualifica come seconda compagine di giunta.
Fra i ‘civici’, bene Rendine che raccoglie più del 3%, verosimilmente anche per effetto di una propaganda elettorale passata non inosservata, mentre Fornaro, forse anche zavorrato da dogmi e ombre di taluni suoi sostenitori politici, si ferma un punto più sotto.

E adesso Renzi può: sguardo a sinistra e occhio al nuovo Presidente

Adesso Renzi può. E deve. Può forzare sulle riforme. E decidere di mandare a casa il Parlamento se dovesse avvertire il rischio di trappole o ricatti, forte della prospettiva di riuscire a mettere all’incasso – in termini di deputati e senatori – il plebiscito popolare emerso dalle urne europee. Saldo in Italia, emergente agli occhi del consesso internazionale, con l’impulso del semestre italiano alla guida dell’Ue, può accreditarsi anche come leader continentale, motore propulsivo del rinnovamento di strategie politiche e visioni comunitarie e persino come elemento di mediazione fra i partner, in ispecie fra tedeschi e francesi.

Ha grandi opportunità, il leader del Pd, enormi responsabilità e zero alibi. Annotazione, quest’ultima, che non dovrebbe preoccuparlo (perché a suo onore va detto che alibi non ne ha mai accampati). Fra le responsabilità che gli competono c’è anche quella di riflettere sulla composizione della sua compagine di governo. Gli elettori hanno cancellato Scelta civica e ridimensionato le ambizioni del Nuovo centrodestra. Considerando l’innaturalità di questa alleanza e il suo carattere sempre definito ‘necessitato e transitorio’, farà bene, Renzi, a cominciare a valutare intese diverse, guardando a sinistra, cioè a quel mondo di cui anche il Pd, ancorché in termini di moderazione, è e resta espressione.

In questo senso, superando sia pure a stento il quorum, il cartello di partiti, movimenti e intellettuali aggregati attorno a ‘L’altra Europa’ ha fornito un, sia pur timido, segnale di vitalità, smentendo le previsioni di coloro che ne vaticinavano il sostanziale azzeramento. Invece, in questa nuova e più mite temperie, anche le istanze radicali di cambiamento dovrebbero assumere vigore e trovare un’adeguata rilevante collocazione in un ambito di confronto che non può prescindere da urgenze dettate dalla drammaticità dei problemi in campo (il lavoro, la tutela dei diritti fondamentali di cittadinanza, la salvaguardia dell’ambiente, la riforma del sistema giudiziario, il rilancio della rete educativa e delle agenzie preposte alla trasmissione del sapere, la riaffermazione di un solido concetto di bene comune in termini coscienza civica, il recupero del valore della partecipazione e la pratica della cittadinanza attiva…). La radicalità delle istanze propugnate da chi sta a sinistra del Pd, servirà a tener ben ferma la barra di comando sull’asse valoriale e a propiziare soluzioni conformi ai bisogni e alle attese.
Con interesse andranno osservate le dinamiche interne al Movimento 5 stelle, a livello di aderenti e di rappresentanze parlamentari: anche lì ci sono risorse per ora mantenute in naftalina che si spera possano concorrere con intelligenza, onestà e passione al rinnovamento.

Per quanto riguarda lo scenario politico, la prossima mossa attesa, a questo punto, è quella delle dimissioni del capo dello Stato. Il voto del 25 maggio consegna al nostro Paese un quadro di ritrovata stabilità e una chiara indicazione di scelta da parte degli elettori.
Il (secondo) mandato straordinario di Giorgio Napolitano perde la sua ragione costitutiva. Ora il presidente della Repubblica, a volte lodato, più spesso di recente biasimato – non senza ragione – per atti talora ambigui o discutibili, può ritirarsi ottenendo, in questo clima, il plauso e la gratitudine della nazione. Fino a qualche giorno fa questa evenienza era tutt’altro che scontata, perlomeno in tempi serrati.
Chi sarà il successore? Renzi punterà di nuovo su Prodi, sapendo che i 101 con una pistola alla tempia stavolta non faranno scherzi? Oppure sceglierà una figura diversa, con una storia politica meno connotata, emblema di un’Italia che cambia? Non attenderemo molto per scoprirlo.

Comacchio: tanti importanti progetti scolastici illustrati nella conferenza stampa di stamattina a Palazzo Bellini

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Questa mattina si sono spalancate le porte sui numerosi progetti formativi di qualità, che interessano tutti gli alunni dei due istituti comprensivi del territorio. Nel corso di una lunga, partecipata ed interessantissima conferenza stampa, voluta a Palazzo Bellini dalle dirigenti scolastiche reggenti Roberta Monti (Istituto comprensivo di Comacchio) e Anna Bazzanini (Istituto comprensivo di Porto Garibaldi), sono stati passati in rassegna tantissimi progetti, tutti accomunati dal principio di “formazione inclusiva”, come ha sottolineato Nadia Vitali, una delle insegnanti intervenute. Patrizia Buzzi, responsabile del Servizio Pubblica Istruzione, ha introdotto i lavori, mettendo in risalto “la stretta sinergia tra Comune e scuola, grazie alla solida collaborazione instaurata nei tavoli di progettualità condivisa.” Entrambe le dirigenti scolastiche, plaudendo all’intensa e proficua attività svolta dalle insegnanti e dagli alunni, hanno ringraziato l’Amministrazione Comunale per il costante sostegno, anche di natura economica, nonché i genitori e la Cooperativa sociale “Girogirotondo”, che gestisce tanti progetti in un rapporto di stretta collaborazione. Il Vice Sindaco Denis Fantinuoli, portando il saluto a nome del Sindaco Marco Fabbri e dell’Assessore alla Pubblica Istruzione Alice Carli (assenti per impegni istituzionali non rinviabili), si è soffermato, tra gli altri, su un aspetto molto importante. “Il Comune presta attenzione particolare – ha sottolineato il Vice Sindaco – alla qualificazione scolastica. Sono cospicui gli interventi di potenziamento e miglioramento dell’offerta formativa, ma l’obiettivo è anche quello di sostenere i costi dei progetti, che contribuiscono a qualificare e a potenziare l’offerta delle scuole del territorio comunale. Il Comune è co-protagonista – ha aggiunto il Vice Sindaco- di importanti progetti nel campo dell’educazione motoria, musicale, ambientale, di promozione alla lettura, teatro-ragazzi, alimentare, etc…. Una particolare attenzione viene riservata ai bambini e ai ragazzi disabili attraverso progetti mirati, che favoriscono la loro integrazione nel tessuto sociale e scolastico.” Dal progetto natatorio “Benessere in acqua”, con grandi benefici terapeutici per bambini con disabilità, al laboratorio di ceramica, in collaborazione con il laboratorio protetto “Dune di sabbia”, gestito dalla Coop Girogirotondo, si è tornati a tracciare un bilancio estremamente entusiasmante del “Pedibus”, che da quest’anno è stato esteso a tutte le scuole primarie del territorio. Anna Bazzanini, dirigente scolastica reggente dell’Istituto comprensivo di Porto Garibaldi, riferendosi al nuovo progetto del Consiglio Comunale dei ragazzi, ha parlato di “un autentico esercizio di cittadinanza attiva, finalizzato a far emergere punti di forza e debolezze, da condividere in un proficuo confronto tra alunni di Comacchio e di Porto Garibaldi, con il preciso scopo di formulare proposte operative per migliorare il territorio.” L’iniziativa sfocerà anche nell’elezione del sindaco e del presidente del Consiglio Comunale dei ragazzi. Durante la conferenza stampa è intervenuto anche l’Assessore alle Politiche Sociali Sergio Provasi, per sottolineare il grande impulso della nuova Amministrazione Comunale verso l’inclusione sociale, ma per ricordare anche il massimo sforzo compiuto verso le fasce più svantaggiate e disagiate della comunità. Tra i progetti di recente attivazione quello del “Cibo salvato, cibo mangiato”, che consente di recuperare i pasti non fruiti nelle mense scolastiche, per destinarli alle famiglie più bisognose del territorio. Un altro progetto, seppur legato al contesto turistico della Notte Rosa, racchiude una forte connotazione sociale ed è quello della settimana dedicata ai sordi, che ricorrerà proprio in occasione dell’evento ludico-popolare per antonomasia, quale è il capodanno estivo sulla Riviera Adriatica. In collaborazione con il Comune di Comacchio e con le scuole, come si è detto, opera anche la Cooperativa sociale “Girogirotondo”, rappresentata in conferenza stampa dalla presidente Roberta Fogli e dal direttore, Carla Carli. Work in progress è il caso di dire ad appannaggio di entrambi gli istituti comprensivi, che da settembre condivideranno con il Comune una nuova straordinaria esperienza formativa, quella degli orti urbani, illustrata dalla dirigente scolastica reggente Roberta Monti. Gli studenti dell’Istituto Vergani-Navarra, di cui la Prof.ssa Monti è titolare, fungeranno da tutor rispetto ai bimbi più piccoli, per insegnare le tecniche di coltivazione degli ortaggi ed il ciclo biologico delle verdure più diffuse nella zona. Tra gli ospiti anche Marco Levis, presidente del Lions Club di Comacchio e Gianni Sovrani del Rotary Club di Ferrara, associazioni da sempre impegnate al fianco della scuola per promuovere progetti, quali borse di studio per alunni meritevoli ed iniziative musicali. Nadia Vitali e Stefania Tozzi e Francesca Paticchio dell’Istituto comprensivo di Porto Garibaldi hanno tracciato un bilancio più che soddisfacente dei recenti prggetti “Abitare la scuola senza zaino”, “Il giorno del ricordo” con uno straordinario saggio teatrale ispirato a “Magazzino 18” di Simone Cristicchi e a “La scuola in movimento, pedalando verso il futuro”, realizzato con il valido supporto del Team Sparrow Bike Club, di Legambiente e della Polizia Municipale locale. Un plauso speciale è andato a Livia Santini e ai colleghi Tuffanelli e Manzali per il progetto “Nonni su internet”, recentemente insignito di un importante riconoscimento in Campidoglio, a Roma. Le maestre Cinti e Rolfini hanno poi illustrato il nascente gemellaggio culturale tra il Delta del Rodano e il Delta del Po, “perché la Camargue francese – ha evidenziato la dirigente scolastica Roberta Monti – ha molte affinità con la nostra Natura” e quindi si avvia un processo di scambio con gli alunni del Delta del Po di sicuro interesse formativo, grazie al progetto Comeinus.
Al termine della conferenza stampa è stato offerto un buffet ai numerosi partecipanti, offerto dagli alunni dell’Istituto Vergani-Navarra di Ferrara.

Siglato oggi l’accordo tra Università e Consorzio Ferrara Ricerche

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Questa mattina presso il complesso di Santa Lucia, il Rettore dell’Università di Ferrara, Prof. Pasquale Nappi e il Presidente del Consorzio Ferrara Ricerche, Prof. Giovanni Fiorentini, hanno siglato un accordo di collaborazione per lo svolgimento di progetti di ricerca commissionati da privati o Enti pubblici ai laboratori del Tecnopolo.
Con questa iniziativa – ha affermato il Rettore – l’Ateneo ferrarese dota i laboratori del Tecnopolo di uno strumento a carattere privatistico, non esclusivo, per la gestione dei rapporti di ricerca con il mondo delle aziende, in modo da poter rispondere con sempre maggiore prontezza alle commesse di ricerca esterne. Il nostro Ateneo, già fortemente radicato sul territorio attraverso rapporti di collaborazione e partnership con le Istituzioni locali, risponde così in maniera ancora più operativa alle crescenti aspettative sul ruolo dell’Università da parte di una società in rapida evoluzione.
Nato nel 1993 da una costola di Unife – ha sottolineato il prof. Fiorentini – il Consorzio Ferrara Ricerche è da sempre a disposizione dell’Ateneo per supportare e promuovere la ricerca, l’innovazione e il trasferimento tecnologico.

ll Tecnopolo di Ferrara è il complesso di laboratori di ricerca industriale e trasferimento tecnologico in cui le imprese, anche le più piccole, possono trovare competenze di ricerca e sperimentare nuove tecniche produttive, materiali più efficienti e prodotti innovativi. Il Tecnopolo mette a disposizione del tessuto industriale attrezzature scientifiche all’avanguardia e le competenze di 240 ricercatori altamente qualificati di cui 80 a tempo pieno, in continuo contatto con il mondo della ricerca scientifica di base.
Il Tecnopolo di Ferrara è promosso dall’Ateneo, dal Comune, dalla Provincia di Ferrara e dalla Regione Emilia Romagna ed è sostenuto dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (POR FESR 2007-2013).
I Laboratori del Tecnopolo di Ferrara:
LTTA – Laboratorio per le Tecnologie delle Terapie Avanzate – Biotecnologie applicate alla medicina
MechLav – Laboratorio per la meccanica avanzata
TekneHub – recupero e riqualificazione architettonica e urbana e restauro dei beni culturali
Terra&Acqua Tech – ambiente, acqua, suolo, territorio

Mercoledì, all’Ibs, Monia Benini presenta il libro “Sterminio segreto. Ciò che non ti viene detto sulla sanità”

da: Responsabile Eventi Libreria IBS.it Ferrara

In un discorso tenuto nel 2008, un politico potente come Zbigniew Brzezinski ammette senza difficoltà che “Forse un tempo era più facile controllare un milione di persone, anziché ucciderle fisicamente. Oggi è infinitamente più facile uccidere un milione di persone piuttosto che controllarle.” Per l’allora consigliere per la politica estera del neo eletto presidente Obama “E’ più facile uccidere che controllare”.
Risalendo all’indietro nel tempo sino alla fine del 1974, un altro protagonista della politica statunitense e internazionale, Henry Kissinger sottoscrive, insieme all’allora presidente Nixon, un piano adottato meno di un anno dopo da Gerald Ford. Si tratta del National Security Study Memorandum 200: ‘Implicazioni derivanti dalla crescita della popolazione per la sicurezza e per gli interessi oltremare statunitensi’, che presenta nero su bianco la necessità di eliminare 3 miliardi di persone dalla faccia della terra.
Da allora a oggi sono passati quasi 40 anni, ma l’obiettivo è rimasto immutato, al punto che un esperto consigliere delle Nazioni Unite nel 2012 ha rivolto un appello ai governi del mondo per ridurre la crescita della popolazione mondiale e per lavorare congiuntamente per modificare il clima.
Ogni misura diventa lecita per abbattere il numero di abitanti sul globo terrestre: vaccini per la sterilizzazione, politiche economiche globali tese a concedere finanziamenti solo a quegli stati in varie parti del mondo che si adoperano per la limitazione delle nascite, misure anti crisi applicate nei paesi europei che vanno a colpire i gangli vitali del sistema sanitario e di quello sociale, manipolazione del clima piuttosto che alterazione genetica degli alimenti di cui ci cibiamo (OGM). Un silenzioso sterminio è in atto nel nostro pianeta; uno sterminio condotto dalle élites al potere che si arrogano qualunque decisione sanitaria sulla popolazione globale. Ogni diritto è loro. Anche quello di vita e di morte della popolazione mondiale.

“E il cambiamento avviene così. Un gesto. Una persona. Un momento alla volta.” Libba Bray

Monia Benini, dopo la laurea in lingue e letterature europee, prosegue il proprio percorso formativo nell’ambito delle relazioni e delle funzioni internazionali, con studi e specializzazioni all’Università di Padova, all’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale di Milano, all’Istituto di Sociologia Don L. Sturzo di Caltagirone e all’Università di Perpignan in Francia. Recentemente ha conseguito la laurea magistrale in Giornalismo e nuovi media.
Autrice di La guerra dell’Europa, Risvegliàti (quest’ultimo scritto con Alberto Medici), Liberarsi dalla dittatura europea, Sterminio Segreto e Nella Rete. Luci e ombre del media che ha invaso le nostre vite, è impegnata nel movimento Per il Bene Comune, cura periodicamente un proprio videoblog, www.ilpuntotv.it e collabora inoltre con la piattaforma indipendente www.testelibere.it

Mercoledì 28 maggio ore 17:30

Presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino
Libreria IBS.it bookshop

Monia Benini
presenta il libro
Sterminio segreto
Ciò che non ti viene detto sulla sanità
(Editoriale Programma)

Ne parla con l’autrice Fernando Rossi

logo-regione-emilia-romagna

Porretta Soul Festival, ventisettesima edizione dal 17 al 20 luglio: arrivano i musicisti di Muscle Shoals

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Nei loro studi incisero tutti i più grandi, da Aretha Franklin ai Rolling Stones fino a Bob Dylan. Anteprime ed eventi in altre località. Oggi la presentazione a Bologna

Bologna – Arricchito da un’anteprima a Grizzana Morandi il 16 luglio e concerti collaterali a Vergato e Molino del Pallone, torna nel Rufus Thomas Park di Porretta Terme, in provincia di Bologna, il Porretta Soul Festival, la più importante kermesse italiana (e non solo) dedicata alla musica “dell’anima”.
Dal 17 al 20 luglio si terrà la 27esima edizione di una rassegna che va a ritrovare le radici della musica soul a Muscle Shoals, Alabama. Ancora una volta una esclusiva europea con un valore aggiunto: è appena uscito in America (sarà nelle sale italiane dal 10 luglio) il film che celebra questo stile musicale, e che verrà presentato anche a Porretta nella quattro giorni del festival. Una proiezione alla presenza di alcuni dei musicisti che hanno preso parte al film/documentario, ovvero la Muscle Shoals All Star Band, i leggendari musicisti che hanno creato il sound dei grandi successi di Aretha Franklin, Wilson Pickett, Etta James, Bob Dylan, Elton John, Rod Stewart, Paul Simon, Traffic , Rolling Stones , Lynyrd Skynyrd , Drive-By Truckers e tanti altri. A Porretta saranno presenti ben 15 musicisti che includono gli originali “Swampers” David Hood e Jimmy Johnson, Mickey Buckins, Clayton Ivey, Will McFarlane, Marie Tomlinson Lewey, Cindy Richardson Walker, Carla Russell, Lynn Williams e la Muscle Shoals Horn Section diretta da Charles Rose.

Il film è stato presentato in anteprima oggi nel Cinema Lumiére della Cineteca di Bologna, dove si è inoltre svolta la presentazione con la partecipazione del l’assessore alla Cultura della Regione Massimo Mezzetti , della Provincia di Bologna Giuseppe De Biasi e del direttore artistico del Porretta Soul Festival Graziano Uliani. “Il Porretta Soul Festival – ha commentato Mezzetti – è la riprova che il successo di una manifestazione lo fa la grande qualità della proposta. La rassegna – ha anticipato l’assessore – pur dovendo fare i conti con risorse sempre più limitate, sarà nuovamente riconosciuta all’interno delle attribuzioni definite dalla Legge 13”.

In programma soul singers decisamente “southern” come Denise LaSalle (la sua “Trapped By A Thing Called Love” del 1972 fa parte dell’ultimo film di Jim Jarmush “Solo Gli Amanti sopravvivono”), grandi blue-eyed soul singers come Jimmy Hall (già leader dei Wet Willie), Donnie Fritts, Carla “Kozmic Mama” Russell ma anche soul singers tradizionali come Jerry Jones (ex Brothers Unlimited), Chilly Bill Rankin, Theo Huff, Toni Green, Vaneese Thomas oltre alla Frank Bey & Anthony Paule. Special guest il leggendario Guitar Shorty, mentore ed ex cognato di Jimi Hendrix.
Come consuetudine è stata invitata una band giovanile americana e quest’anno si tratta della Quincy Avenue Rhythm Band della Kent Denver School di Denver, Colorado, band che il prestigioso DownBeat Magazine ha nominato miglior band giovanile degli Usa anche per il 2014. Sarà presente inoltre una band europea e quest’anno è stata privilegiata la Grecia, con la presenza della Blues Therapy Band di Atene.

Al Porretta Soul Festival verranno anche premiati i vincitori della sezione Soul and R&B de “La musica libera. Libera la musica”, V edizione del concorso organizzato dall’Assessorato regionale alla Cultura dell’Emilia-Romagna, dall’Agenzia Comunicazione e informazione della Giunta regionale, con molti festival e partners sul territorio tra cui il festival di Porretta. Si tratta del gruppo dei Groove City, che si esibiranno con un ospite speciale il 17 luglio al Rufus Thomas Park. Anche la finalista al concorso Valeria Burzi, con la sua band, si esibirà sabato 19 luglio alle ore 18 sul palco della piazza del paese appenninico.

Situato lungo il fiume Tennessee, Muscle Shoals è l’improbabile terreno fertile di alcune delle musiche più creative e provocatorie dell’America. Sotto l’influenza spirituale del “fiume di canto”, come era chiamato dai nativi americani, la musica di Muscle Shoals ha contribuito a creare alcuni delle più importanti e risonanti canzoni di tutti i tempi. Al suo cuore c’è Rick Hall, che ha fondato i “Fame” studios. Superando una schiacciante povertà e delle tragedie impressionanti, Hall ha messo insieme il bianco e nero nel calderone delle ostilità razziali dell’Alabama per creare una musica per le generazioni. È responsabile della creazione del “Muscle Shoals sound” e di The Swampers, la band di casa a Fame, che alla fine ha avviato un proprio studio di successo, noto come il Muscle Shoals Sound. Greg Allman, Bono, Clarence Carter, Mick Jagger, Etta James, Alicia Keys, Keith Richards, Percy Sledge e altri, testimoniano nel film omonimo il magnetismo di Muscle Shoals, il suo mistero e spiegano perché ancora oggi rimane influente.

E’ una incredibile opportunità per Porretta quella di presentare questi leggendari musicisti ( ben 15) che rappresentano veramente una pietra miliare per la musica soul e non solo.Una curiosità: tra le band italiane i Capital Strokes di Randy Roberts, figlio di Rocky Roberts.

logo-regione-emilia-romagna

Mercoledì 28 maggio a Bologna l’inaugurazione della mostra “Facciamo noi: una ricostruzione fantastica”

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Aperta al pubblico fino all’8 giugno, raccoglie disegni e oggetti realizzati dai bambini delle aree terremotate dell’Emilia per raccontare l’esperienza vissuta

Bologna – Una mostra che racconta il terremoto, visto con gli occhi dei bambini e dei ragazzi dell’Emilia-Romagna che lo hanno vissuto nel maggio del 2012.
Si intitola “Facciamo noi: una ricostruzione fantastica. Bambine/i e ragazze/i contro il terremoto” e sarà inaugurata a Bologna mercoledì 28 maggio alle ore 17 nella sala Manica Lunga di Palazzo d’Accursio. Saranno presenti l’assessore regionale alla Sicurezza territoriale Paola Gazzolo e l’assessore comunale alla Protezione civile Riccardo Malagoli.
L’esposzione rimarrà aperta al pubblico, con ingresso libero, dal 29 maggio all’8 giugno, dalle ore 9 alle 18.
Si tratta di una mostra diffusa, che animerà molti luoghi della città: da Palazzo d’Accursio, dove si concentra il nucleo principale, a Sala Borsa Ragazzi, da piazza dell’Unità al Fiera District, oltre a numerosi spazi pubblici ed esercizi commerciali. Protagonisti sono centinaia di oggetti (disegni, plastici, modellini, libri, macchine fantascientifiche) costruiti con materiale riciclato, che gli studenti di alcune scuole della regione hanno realizzato per raccontare in modo creativo l’esperienza vissuta e immaginare la ricostruzione.
Sono coinvolti gli Istituti Comprensivi di San’Agostino (Fe), San Felice sul Panaro (Mo), Crevalcore (Bo) e gli Istituti Aleotti e San Vincenzo di Ferrara, dove insegnanti e bambini hanno lavorato per un intero anno alla realizzazione della mostra nell’ambito del progetto “Edurisk”.
Dopo essere stati esposti nel 2013, sempre in forma diffusa, in oltre duecento spazi pubblici e privati dei quattro comuni coinvolti, i lavori approdano ora a Bologna nell’ambito della “Settimana regionale della protezione civile e della prevenzione dei rischi”, ideata dalla Regione per commemorare ogni anno l’anniversario del sisma.
I materiali esposti sono organizzati in sei aree tematiche: memorie, desideri, invenzioni, consigli, esperimenti, emozioni e sono proposti in un allestimento essenziale, così come pensati originariamente da bambini e bambine che hanno condiviso la tragica esperienza e pensato a possibili soluzioni fantascientifiche contro il terremoto, immaginando una ricostruzione a misura dei propri desideri.
La mostra è promossa dal Dipartimento nazionale di Protezione civile, Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (sezione di Bologna), Regione Emilia-Romagna (assessorati Protezione civile e Scuola) e Comune di Bologna, con il contributo della Fondazione geometri e geometri laureati dell’Emilia-Romagna e la collaborazione di tutti coloro che, in spazi pubblici o privati, ospitano i materiali.
Oltre che nella sala Manica Lunga di Palazzo d’Accursio, i lavori sono esposti in Sala Borsa, nell’area di piazza Maggiore (Farmacia comunale, Ufficio relazioni con il pubblico, Bologna Welcome, Fondazione Golinelli, libreria Giannino Stoppani, banche ed esercizi commerciali), negozi di piazza dell’Unità, Museo giardino geologico della Terza torre (via della Fiera), spazio Cubo di Unipol (piazza Vieira de Mello) e sede dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (via Donato Creti).

Un uomo solo al comando

All’apertura delle urne dopo le elezioni di domenica 25 maggio gli aggettivi si sprecano per definire i risultati. Comunque la sorpresa è grande.
In Italia si è votato per il rinnovo del Parlamento europeo, ma anche in due Regioni (Piemonte e Abruzzo), in 4.098 Comuni e 29 capoluoghi di provincia. Il dato europeo ha smentito ogni previsione e sondaggio. I motivi sono tanti e a urne ancora calde è possibile dirne solo alcuni.

Innanzitutto il dato dell’affluenza italica, con un calo di circa otto punti percentuali. Alle precedenti europee infatti votarono il 66,43 per cento, mentre ora il numero si ferma al 58,69.
Ma soprattutto ha spiazzato tutti il risultato del Pd, con il 40,81 per cento. Quasi il doppio rispetto allo spauracchio Grillo, fermatosi al 21,16, e ben più del doppio di Forza Italia che non è andata oltre il 16,8. Girano già le prime considerazioni sui flussi elettorali.

Il partito di Renzi guadagna 2,5 milioni di voti rispetto alle politiche del 2013 e in particolare ne sussumerebbe un milione da M5S, oltre un milione da Scelta civica (presentatosi come Scelta europea e ora praticamente scomparso con uno 0,71) e 430mila dal partito di Berlusconi.
Quest’ultimo riporta una secca sconfitta, perdendo per strada due milioni e 750mila voti rispetto l’anno scorso, dei quali 1,750mila sono attribuiti all’astensionismo di un elettorato che non ha creduto all’ennesimo miracolo dell’ex cavaliere, 470mila finiti all’Ncd di Alfano (fermatosi al 4,38 per cento) e, appunto, 430mila migrati verso Renzi.
Secondo diversi commentatori sarebbe la prima volta che si registra, almeno negli ultimi anni, una mobilità dell’elettorato di una certa consistenza da un fronte all’altro, rispetto ad assetti finora blindati e che, in momenti di incertezza, semmai trovavano parcheggio nell’astensione.
Rimane, più o meno, il solo direttore de Il giornale, Alessandro Sallusti, a scrivere del “miracolo di tenere in vita e in gioco il mondo dei liberali”. Il ragionamento, seguito da altri, è che se si sommano i voti di Fi, Ncd e Fratelli d’Italia (3,66), il numero è sostanzialmente identico all’ultimo PdL.

Ma così non si va all’origine delle varie divisioni e la spiegazione della corsa alle poltrone, da sola, non convince per dare ragione in profondità di un disegno che, se non si vuole arrivato al capolinea, dimostra la necessità di una decisa regolata.
Per contro il Pd di Renzi stravince, con risultati che non si vedevano dai tempi della Dc. Il paragone non è fuori luogo, visto che in molti fanno notare che è il partito del presidente del Consiglio che vince, il quale vede rafforzata la propria leadership interna e ha ora, sia pure in modo indiretto, quella legittimazione popolare che finora in molti gli hanno contestato per il modo col quale è approdato a palazzo Chigi.

E adesso? Bisognerà vedere se l’ex sindaco di Firenze vorrà passare a breve all’incasso di questo largo consenso, in buona parte personale, in chiave nazionale.
Intanto però se da un lato esce rafforzata la sua azione di governo, dall’altra ombre si infittiscono sul cosiddetto patto del Nazareno, siglato con Berlusconi per una nuova legge elettorale e la riforma della Costituzione. Accordo definito pensando che Pd e Forza Italia fossero i primi due della classe per far fuori Grillo e compagnia.
Adesso che lo spettro azzurro di retrocedere nettamente a terza forza della politica nazionale si è materializzato, tutto può tornare in altomare e a quel punto l’intera architettura istituzionale potrebbe non avere più i numeri. A meno che, nel frattempo, la secca battuta d’arresto di Grillo e Casaleggio non provochi uno smottamento nel movimento, già a partire dalle aule parlamentari.
Le frasi ripetute di chi ricorda che il comico genovese si sarebbe ritirato in caso di sconfitta potrebbero avere questo significato.

Alzando poi lo sguardo sul contesto continentale, mentre un killer semina morte al museo ebraico di Bruxelles, mentre in Polonia scompare a novant’anni il generale Jaruzelski, mentre in Ucraina perde la vita il reporter italiano Luca Santese e mentre papa Francesco in Terra Santa semina parole di pace e appoggia il capo pregando sul muro della vergogna che separa israeliani e palestinesi, le elezioni europee hanno visto rialzare la testa partiti euroscettici, populisti e xenofobi. Dal successo di Marine le Pen in Francia, alla Danimarca, fino all’ingresso in Parlamento di un esponente neonazista, eletto per la prima volta in Germania dopo l’abrogazione della soglia del 5 per cento che impediva l’accesso a Strasburgo dei partiti minori.

Il tutto mentre i dati darebbero un Parlamento europeo a trazione Ppe e con un’Eurozona sempre più stanca della sola linea dell’austerità, la quale produce alla fine questi risultati dalle urne.
E pensare che il Parlamento di Strasburgo uscito dal Trattato di Lisbona nel 2007 dà la possibilità, per la prima volta, di contare di più per la scelta del presidente della Commissione europea. Sarà sempre il Consiglio europeo ad indicarne il nome, ma adesso lo dovrà fare tenendo conto dei risultati elettorali e il candidato prescelto dovrà ottenere la fiducia del Parlamento.
È poco? È tanto? Di certo, almeno in Italia, se n’è parlato poco in una campagna elettorale all’insegna di una politica costantemente con l’amplificatore a tutto buco e intenta a misurare gli equilibri interni.
Il semestre di Presidenza italiana si avvicina e non sarebbe male mettere a frutto un risultato meno sghembo di altri contesti per guardare più lontano e contribuire a rimuovere le radici pericolose di un euroscetticismo diffuso, che per molti versi suona come un campanello d’allarme da analizzare e ascoltare molto attentamente.

Pepito Sbazzeguti

Nasce “IoInvio”, il nuovo servizio online di corriere espresso per spedire da casa o dall’ufficio in tutto il mondo

da: Poste Italiane, ufficio Comunicazione Territoriale Emilia-Romagna e Marche

Poste Italiane lancia IoInvio, il nuovo servizio di Corriere Espresso on-line del Gruppo Poste Italiane, che consente di effettuare e monitorare le spedizioni direttamente dal sito www.ioinvio.it.
Anche per i clienti del Ferrarese con IoInvio, comodamente dal proprio pc a casa o in ufficio, sono sufficienti pochi click per spedire velocemente e con sicurezza buste, plichi e pacchi, in tutta Italia e in oltre 200 destinazioni nel mondo. Nell’offerta, a partire da euro 6,90 (iva inclusa) per le spedizioni nazionali e da euro 19,76 (iva inclusa) per quelle estere, è compreso il ritiro a domicilio.
In Italia è possibile spedire fino a 100 Kg con consegna entro 1-2 giorni lavorativi successivi a quello del ritiro e due tentativi di consegna al destinatario. Per l’estero le spedizioni arrivano fino a 30 kg, e le operazioni doganali, l’eventuale giacenza e lo svincolo sono inclusi nel prezzo.
Il sito www.ioinvio.it è strutturato con un’interfaccia web semplice ed intuitiva: dopo aver inserito i dettagli della spedizione, seguendo pochi semplici passaggi, si potrà pagare direttamente con carta di credito appartenente ai circuiti American Express, MasterCard, Diners, Visa (anche prepagata, ad es. PostePay), con PayPal, Banco Posta on line, Banco Posta impresa on line o Postepay. Il pagamento verrà addebitato solo quando il pacco sarà ritirato dal corriere. Per gli utenti registrati è inoltre disponibile un Portafoglio Elettronico con plafond ricaricabile,che semplifica ulteriormente i pagamenti e offre un bonus di ricarica fino al 10%. In base al numero di spedizioni mensili si può anche cumulare uno sconto del 3% per 10 spedizioni o del 5% di sconto per 20 spedizioni.
Infine, è possibile scaricare la app IoInvio, per smartphone e tablet, disponibile sia per iOS che Android, che permette di controllare in qualsiasi momento il traccino delle proprie spedizioni, sia nazionali che internazionali.

La Conservazione e la Sostenibilità al Centro di un Workshop internazionale al Dipartimento di Architettura

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Fino a venerdì 30 maggio a Palazzo Tassoni Estense

Conservazione e Sostenibilità. E’ questo il tema del workshop internazionale “Sustainability & Conservation towards a tangible future. A Case of Ferrara’s Future Sustainability”, in corso fino a venerdì 30 maggio a Palazzo Tassoni Estense, (via Ghiara, 36).
Organizzata e promossa dal Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara, l’iniziativa vede coinvolti docenti stranieri, dell’Ateneo estense e 12 studenti “internazionali” provenienti dalla CEPT University di Ahmedabad in India, dalla Escola da Cidade di Sao Paulo in Brasile e dal British Columbia Institute of Technology di Vancouver in Canada.
Al centro delle giornate di studio, caratterizzate da un mix di lezioni ed esercitazioni progettuali, le tematiche inerenti sia l’Architettura sostenibile sia gli approcci di conservazione con l’obiettivo di evidenziare le migliori pratiche e diffondere le visioni europee su tali argomenti.
“I centri storici sono i fiori all’occhiello delle nostre città – afferma Marcello Balzani, Professore associato del Dipartimento di Architettura, Responsabile Scientifico di TekneHub, Tecnopolo di Ferrara e Direttore di DIAPReM, Centro Dipartimentale per lo Sviluppo di Procedure Automatiche Integrate per il Restauro dei Monumenti – Diventano fulcri di grandi e multiformi interessi culturali, mixando l’anima storica con quella abitativa. Puntare allo sviluppo di tali aree aggiunge sempre ricchezza e vivibilità alla vita della città. L’aspetto sostenibile e quello conservativo della architettura urbana non possono quindi essere più considerati disgiunti. La sostenibilità, come la intendiamo oggi, deve connettersi strettamente alla conservazione del bene culturale. Grazie a questi argomenti si punta ad un migliore abitare la città, che dovrebbe essere offerto alle generazioni future”.
“La tematica della sostenibilità – conclude Balzani – non è più sola, ma comincia a stringersi e a connettersi con quella della conservazione della memoria. I due pensieri, apparentemente distanti per le stimolazioni e gli inneschi culturali e tecnologici che generavano o da cui venivano a loro volta generati, vengono oggi più che mai a trovarsi in una complementarietà di azioni e di risultati di non banale effetto. Le similitudini non sono poche. Ambedue i pensieri (culturali, sociali, progettuali, tecnologici) fanno riferimento ad un futuro concreto che deve essere offerto a chi verrà dopo di noi con delle qualità e condizioni di responsabilità coerenti”.

Lunch Seminars: martedì nuovo appuntamento con Christos Kotsogiannis della University of Exeter

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Proseguono gli appuntamenti con i Lunch Seminars, ciclo di seminari promossi e organizzati da Leonzio Rizzo, Davide Antonioli e Francesco Badia del Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Ferrara.
Martedì 27 maggio, alle ore 13 nell’Aula EC2, sarà Christos Kotsogiannis della University of Exeter a parlare di “Multiple Taxes and Alternative Forms of FDI: Evidence from Cross-Border Acquisitions”.