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Mese: Maggio 2014

Per il ciclo di seminari di Storia dell’Arte Contemporanea, appuntamento sul tema “Arturo Martini tra classicismo e mediterraneità”

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Nuovo appuntamento giovedì 8 maggio dalle ore 15 alle ore 17 con il ciclo di seminari organizzato dalla Cattedra di Storia dell’Arte Contemporanea dell’Università di Ferrara della Prof.ssa Ada Patrizia Fiorillo.
Giovedì 8 maggio dalle ore 15 alle ore 17 presso la sede dell’Istituto Universitario di Studi Superiori IUSS-Ferrara 1391, (via Scienze, 41/b), sarà Fabio Benzi, Professore ordinario di Storia dell’arte contemporanea dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara, a tenere la lezione dal titolo “Arturo Martini tra classicismo e mediterraneità”, soffermandosi – come ci anticipa la Prof.ssa Fiorillo… “sul concetto di ‘classico’ in una interpretazione estesa ed eterodossa che spinge l’artista trevigiano in una immedesimazione con il passato «atemporale e quasi medianica», ritrovata e rinnovata alla luce di un dialogo etico e morale”.

Fabio Benzi ha rivolto i suoi studi in particolare agli aspetti della pittura e della scultura compresi tra la seconda metà del XIX ed il XX secolo. Tra i suoi interessi temi come l’Art nouveau, il Déco, il Futurismo, l’esperienza di “Valori Plastici”, il “Novecento italiano”, la Scuola Romana e le correnti post-impressioniste europee. In tale cornice ha posto particolare attenzione alle figure di Giacomo Balla, Giuseppe Capogrossi, Felice Carena, Emanuele Cavalli, Giorgio de Chirico, Francesco Paolo Michetti, Gino Severini, Galileo Chini, Arturo Martini, Mario Sironi.

“Diversamente Italia”: giovedì un incontro con il vignettista del Corriere della Sera Emilio Giannelli

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

“Diversamente Italia”. E’ questo il tema con il quale Emilio Giannelli intratterrà il pubblico, dopo il saluto del Rettore Pasquale Nappi e del Prof. Andrea Calamanti del Dipartimento di Economia, giovedì 8 maggio alle ore 11.30, presso l’Aula Magna del Dipartimento di Economia e Management, (via Voltapaletto, 11).
Il popolare vignettista, già Direttore Centrale del Monte dei Paschi di Siena, racconterà come ogni mattina, dalla prima pagina del Corriere della Sera riesca a far sorridere e riflettere gli italiani traendo spunto dagli episodi di cronaca e di politica.
Nel 1991 passa al Corriere della Sera, dove Ugo Stille, allora direttore del Corriere, gli propose di collaborare. Nel corso di un’ intervista affermò… “Quando mi ha proposto la prima pagina, non ho potuto dire di no: mai, prima di allora, il Corriere aveva messo una vignetta in prima pagina… Quando disegno, non parto mai dal mio rancore verso qualcuno. Chi fa satira deve sempre ironizzare sui fatti e su ciò che le persone rappresentano all’interno dei fatti stessi. Prendere di mira qualcuno, estraniandolo da un contesto, non ha alcun senso”.
Ha collaborato con l’Espresso, Epoca, Panorama e molti altri, ha pubblicato oltre venticinque raccolte di vignette con le più grandi case editrici italiane. Annovera fra le sue file innumerevoli e importanti premi. Ironico, pungente, mai volgare o troppo aggressivo. personaggio ecclettico, senese, approda all’inserto satirico de La Repubblica affiancato da Giorgio Forattini.
L’incontro a ingresso libero è aperto a studenti, personale e a tutta la cittadinanza.

Affidato a Francesca Cappelletti il prestigioso incarico di Vicepresidente del Consiglio Superiore dei Beni Culturali

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Un nuovo importante incarico per Francesca Cappelletti, Professore associato di Storia dell’Arte moderna dell’Università di Ferrara, nominata nei giorni scorsi Vicepresidente del Consiglio Superiore dei Beni Culturali del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (MiBACT).
“Sono davvero molto contenta di proseguire a lavorare con il Consiglio Superiore – afferma la Prof.ssa Cappelletti – Insieme al Ministro Dario Franceschini, il Consiglio ha ripreso a lavorare a pieno ritmo e cercheremo, con impegno e idee nuove, di contribuire il più possibile al funzionamento del Ministero. Io mi impegnerò assiduamente affinchè sia rafforzato il rapporto con la ricerca universitaria nel campo dei beni culturali, un rapporto che già funziona in molti casi specifici, ma che non può che giovare a entrambe le Istituzioni. C’è infatti bisogno di collaborazione e di progetti innovativi. Una prima riflessione sul museo, sulle sue origini, sulla sua gestione, sul rapporto con la ricerca e con la tecnologia è stato avviata per esempio anche quest’anno con il ciclo di lezioni “L’invenzione del museo”, organizzato dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Ferrara e dal TekneHub, laboratorio del Tecnopolo di Ferrara, in collaborazione con la Fondazione Ferrara Arte, che a maggio prevede gli ultimi tre incontri”.

Post-punk psichedelico: il 20 luglio, per “Zuni Outdoor”, il Chiostro di San Paolo ospita il concerto dei Clinic

da: circolo Arci Zuni

Domenica 20 luglio, si esibirà, nella suggestiva cornice del Chiostro di San Paolo, nell’ambito di “Zuni Outdoor”, la band inglese CLINIC, il quartetto di Liverpool che in oltre 15 anni di attività ha pubblicato otto album per la prestigiosa Domino Records.

Frullato lisergico di post-punk, psichedelia e pop mutante, il suono dei Clinic è un coacervo di elettricità e nevrotici cambi di ritmo. Sul palco i quattro di Liverpool si presentano con mascherina chirurgica d’ordinanza: i loro concerti infatti sono lunghi interventi a cuore aperto tra suoni rarefatti e visionari, rumori e divagazioni atmosferiche.

La band affonda le sue radici nelle ceneri dei Pure Morning: è da qui che vengono Ade Blackburn (chitarra, tastiere, voce) e Jonathan Hartley (chitarra, clarinetto, tastiere). L’aggiunta di Brian Campbell (basso, flauto, cori) e Carl Turney (batteria, piano, cori) porta alla nascita dei Clinic, e alla pubblicazione del primo EP tramite la loro etichetta discografica, la “Aladdin’s Cave of Golf”.
La produzione del lavoro è per un pubblico di nicchia, ma il successo è inaspettato e tale da inserire il gruppo nella Festive Fifty di John Peel (l’annuale classifica votata dal pubblico), e consente alla band di registrare con una produzione decisamente superiore altri brani.
Quando l’anno successivo arriva il contratto con Domino Records, tutto il materiale prodotto fino ad allora viene fuso insieme per creare l’album d’esordio, l’omonimo “Clinic” (1999).
Circa dodici mesi più tardi viene dato alle stampe un nuovo lavoro, questa volta composto interamente di materiale inedito (“Internal Wrangler”).
E’ l’album della consacrazione, soprattutto nel Regno Unito: l’eclettismo dei CLINIC viene notato da Thom Yorke che li vuole a fianco dei Radiohead durante il tour di “Kid A”, poi è la volta di John Peel che li invita per registrare una delle sue storiche Sessions per la BBC.
Anche la pubblicità si accorge di loro: la Levi’s sceglie il loro singolo “The Second Line” come colonna sonora di un celebre commercial, la Mentos usa il pezzo “D.P.” per il delirante spot con le pecore che impennano sui tagliaerba.
Il successo del disco è notevole, tanto da fidelizzare fan importanti del calibro di Flaming Lips e Arcade Fire, con relative aperture ai loro concerti in giro per il mondo.
Le lusinghiere recensioni di “Internal Wrangler” completano il quadro e caricano d’attesa il nuovo disco (“Walking With Thee”, 2002), che conferma l’apprezzamento della critica e propizia la loro prima tournée statunitense in grande stile.
La scia del successo continua nel 2004 quando esce “Winchester Cathedral”, un album forse meno d’impatto dei precedenti ma comunque accolto con molto interesse dalle riviste di settore e dal pubblico di genere.
Nell’ultimo decennio si susseguono il caleidoscopico ed eclettico “Visitations” (2006), il disco più segnato da venature sixties (“Do it!”, 2008), il pop elaborato e raffinato di “Bubblegum” (2010) e l’accoppiata “Free Reign” e “Free Reign II” (rispettivamente 2012 e 2013), il secondo dei quali prodotto da un personaggio centrale della scena sperimentale newyorkese quale Daniel Lopatin, alias Oneohtrix Point Never.

Ma è dal vivo che i CLINIC trovano la loro dimensione ideale, con le loro tastiere vintage e il surreale mascheramento “chirurgico”, utilizzato un po’ per non prendersi troppo sul serio e un po’ come omaggio ai travestimenti di band storiche della scena di San Francisco quali Crime e Residents.

Il Comune di Ferrara, Pentagon e Locusta Booking e Zuni Outdoor

presentano:

CLINIC

20 luglio 2014 , ore 21:30 – Ferrara – Chiostro di San Paolo

Ingresso: 15 euro + d.p.
Prevendite già disponibili sul circuito www.vivaticket.it

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Magazzini Sonori: le canzoni vincitrici del concorso regionale “La musica libera .Libera la Musica” vanno on line

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Bologna – Domani, mercoledì 7 maggio dalle ore 16, MagazziniBreak, il programma di musica on line su Magazzini Sonori, presenta i brani che hanno trionfato alla quinta edizione del Concorso regionale “La Musica Libera. Libera la Musica”.

Il Concorso, organizzato dall’Assessorato alla Cultura e dall’Agenzia Informazione e Comunicazione della Giunta della Regione Emilia-Romagna, si conferma ancora una volta un’opportunità di promozione per gli artisti emergenti del territorio, offrendo loro, oltre ai premi, l’esibizione sui più importanti palchi della regione. Le categorie in gara quest’anno sono state 5: Rock, Soul e R&B, Folk, Jazz e Musica Libera, e circa 300 sono stati i brani iscritti on-line tramite il portale Magazzini Sonori. I vincitori sono stati scelti dal pubblico del web (5300 voti) e dalla giuria qualificata, presieduta da Roberto Franchini, direttore dell’Agenzia Informazione e Comunicazione della Giunta regionale, e formata dai direttori dei festival e degli enti partner dell’iniziativa: Giordano Sangiorgi (MEI), Graziano Uliani (Porretta Soul Festival), Aldo Foschini (La musica nelle Aie: Castel Raniero Folk Festival), Marco Bartolini (Scuola di Musica Popolare di Forlimpopoli), Andrea Tinti, giornalista , critico musicale, e docente al Centro Musica di Modena, Gianni Prandi (Radio Bruno), Lele Roveri (Estragon Club), Sandra Costantini (Crossroads: Jazz e altro in Emilia-Romagna). L’ascolto dei 6 brani vincitori e dei 9 menzionati dalla Giuria, sarà preceduto da un commento di Roberto Franchini. Per ascoltare la trasmissione in streaming sarà sufficiente collegarsi al portale www.magazzini-sonori.it. La trasmissione è realizzata con la collaborazione di Aicod.

I brani vincitori fanno parte della compilation “La Musica Libera. Libera la Musica – quinta edizione”. E’ possibile averla iscrivendosi per ricevere la newsletter sul sito Magazzini Sonori.

I brani in programma: Consequences Of Your Sound – The Talking Bugs (vincitori ex-equo per la sezione Musica Libera);Senza gravità – Musicanti di Grema (vincitori ex-equo per la sezione Musica Libera);Sherpa – Altre di B (vincitori per la sezione Rock);Onda tonda – Marcabru (vincitori per la sezione Folk);No Need No Money – Groove City (vincitori per la sezione Soul e R&B);Lonesome Rider – Valentina Preda (vincitrice per la sezione Jazz);Aprirò le danze – Feel in the void;Asganaway – Thee Mutandas;Dissociale – Raffaele Balsamo;Dovrò fare senza te – Valeria Burzi;Il mio collega economista – Tizio Bononcini; Knall – Bevano Est ;Leggendo di Lou Reed – Spacca il silenzio!;Per non fare rumore – Sara Loreni;Ti verrò a cercare – Karbonio14.

Mercoledì sera ultimo appuntamento con Professione Genitore al Teatro Comunale

da: organizzatori

Ultimo appuntamento, domani sera (mercoledì), alle 21, al Teatro Comunale, con Professione Genitore, diretta dallo psicoterapeuta Paolo Crepet, realizzata dalla Confartigianato col patrocinio di Comune, Resto del Carlino e Carice Main Sponsor e coordinata dalla psicologa, Patrizia Boada. A relazionare sarà la psicoterapeuta Maria Rita Parsi, che disseterà su ‘Come educare i nostri figli a gestire il danaro fin da piccoli’.

Marrara più vivibile e sicura grazie alla sua nuova luce

da: ufficio stampa Hera

Conclusi i lavori per il rinnovo e il potenziamento dell’illuminazione pubblica. La nuova soluzione, realizzata da Hera Luce, permette di risparmiare circa 177.000 KiloWattora all’anno

Circa 400 metri di nuovo impianto di illuminazione pubblica permetteranno di risparmiare 177.000 KiloWattora all’anno, garantendo maggiori vivibilità e sicurezza; è questo il risultato dei lavori di rinnovo e potenziamento svolti da Hera Luce nella frazione di Marrara.
L’intervento, appena concluso, ha riguardato le vie Froldo e del Vescovo, compresa l’area verde che si trova in quest’ultima strada.

Per realizzare il nuovo impianto, Amministrazione comunale ed Hera Luce hanno scelto una soluzione tecnica che garantisse contemporaneamente la riduzione dei consumi e una qualità superiore degli standard di luce.

Complessivamente sono stati rifatti 25 punti luminosi; sono stati quindi sostituiti 14 pali di sostegno e sono stati installati 25 nuovi corpi illuminanti, che hanno maggiore resa estetica ed elevata efficienza.

Le nuove sorgenti luminose sono a scarica al sodio a luce gialla e hanno una resa luminosa migliore rispetto alle sorgenti sostituite. L’intervento ha comportato la rimozione degli apparecchi finora utilizzati e la realizzazione di nuove linee di alimentazione.
Le zone interessate dall’intervento svolto da Hera Luce hanno ora migliore visibilità e quindi sicurezza, con la garanzia di un importante risparmio energetico.

Lettera aperta di Vittorio Anselmi sul turismo in risposta a Roberto Serra

da: ufficio stampa Comitato Elettorale Vittorio Anselmi, Candidato Sindaco di Ferrara

Con la presente rispondo a Roberto Serra che, via web, mi chiama in causa per le nostre proposte sul turismo. Mi pare di tutta evidenza che la petizione che abbiamo lanciato (merito del bravo Matteo Fornasini che ha recuperato peraltro una vecchia risoluzione del nostro gruppo in Consiglio Comunale approvata alla unanimità!) non sia sufficiente a risolvere i problemi del turismo di Ferrara. Ma che lo faccia notare chi con la propria lista appoggia il centrosinistra che ha governato in città sino a ieri (e speriamo si possa dire finalmente stop!) mi sembra alquanto “bizzarro”!
Ritengo anche che difendersi dalle critiche o rispondere alle sollecitazioni accusando di superficialità le opposizioni sia politicamente puerile: da 70 anni siamo in un regime di monopolio assoluto!
Nel nostro programma abbiamo dichiarato che il settore turistico del Comune va inquadrato in maniera sistematica (l’abbiamo definito “Distretto turistico”) perché non è una semplice a banale questione di fare biglietti cumulativi o di promuovere più eventi contemporaneamente come pare essere la vostra proposta (e già sarebbe una enorme innovazione per Ferrara, il che la dice lunga).
Noi riteniamo che fare un Distretto significhi: a) riconoscere a Ferrara il ruolo in Regione di Polo Museale; b) intervenire con strumenti eccezionali di fiscalità locale (in primis abolendo la tassa di soggiorno); c) intervenire con strumenti eccezionali sulla burocrazia (regolamenti, normative ecc.) che ostacolano e rendono difficile l’attività delle imprese turistiche; d) concentrare in un solo luogo (il castello estense) il cervello organizzativo dell’intero brand turistico ferrarese (organizzazione, promozione e informazione) così da agevolare i turisti ad un rapporto immediato con l’offerta della città; e) investire sulle tecnologie, in modo da fornire ai turisti che si avvicinano alla città strumenti avanzati di interrelazione: app dedicate, da scaricare su smartphone e tablet; noleggio di apparecchi di informazione (Audio/videoguide) che oltre che consigliare e guidare su percorsi turistici all’interno della città (visite guidate alla città senza ausilio di personale dedicato, ma autogestibili dall’utente), possano essere utilizzate come guide in tutti i musei e nelle varie mete turistiche della città; un investimento sulle tecnologie, oggi facilmente disponibili, che comincia finalmente a mettere in rete quanto la città ha da offrire. Si parla tanto (Tagliani ne parla ma non la fa…) di cultura della città e di città della cultura. Bene allora realizziamola questa città della cultura, grazie alle nuove tecnologie, dandole identità, unitarietà e mettendo insieme i molti pezzi che la compongono. Ma se Ferrara viene sempre trattata come un puzzle fatto di mille pezzi senza un unico disegno di riferimento, fatico a credere che i turisti l’apprezzino. Vendere la città, e non solo alcuni suoi pezzi (un evento, anziché una mostra, anziché un monumento) significa provare (e riuscire a mio avviso) a trasformare un turismo mordi e fuggi in un turismo più stabile.
E non mi sono ancora addentrato nelle altre cento cose che si possono fare e che farei se diventassi sindaco, per promuovere il turismo a Ferrara.
Ma una cosa farei di veramente innovativo: ascolterei gli operatori turistici e darei loro retta!

Vittorio Anselmi

meis

Piero Stefani: “Due proposte per il Meis e la festa del libro ebraico”

da: Piero Stefani

Quando quattro anni fa diedi le dimissioni da direttore scientifico del Meis ero convinto di essermi messo nella condizione impotente che fu, per un evento di ben altra portata, dei socialisti italiani allorché nel 1915, in riferimento all’entrata in guerra del nostro Paese, lanciarono lo slogan «né aderire, né sabotare». A questa linea mi sono comunque attenuto, anche quando ho preso parte ad attività che coinvolgevano temi propri anche del Meis. Colgo l’occasione per ringraziare l’Accademia Corale Veneziani che da tre anni mi invita a collaborare al concerto della memoria.

Mi accorgo ora, grazie all’iniziativa dell’amico Baratelli, a cui va la mia riconoscenza, che il presidente Calimani avrebbe desiderato da parte mia una linea di condotta più interventista. Lo ringrazio e mi scuso con lui di non averlo capito nel corso degli scambi informali e privi di risentimenti personali che abbia avuto modo di avere in questi anni. Preso atto della sua disponibilità ne approfitto per lanciare due piccole proposte.

Come dimostrano tanti musei italiani, last but not least quello delle scienze di Trento, una percentuale ragguardevole dei visitatori è costituita da scolaresche. Il futuro museo Meis ha fin da ora un bisogno strutturale di farsi conoscere a livello nazionale nel mondo della scuola. Stante la non esaltante situazione scolastica attuale, la via più percorribile è quella dei concorsi. Perché il Meis non bandisce, in collaborazione con il Miur, un concorso nazionale su temi che gli sono propri? La cerimonia di premiazione potrebbe diventare un momento qualificante della Festa.

Ho da poco appreso che, in virtù di una notevole continuità istituzionale, la scrivania ufficiale del sindaco di Ferrara è la stessa che fu di Renzo Ravenna, il quale, come è noto, fu l’unico podestà ebreo d’Italia. Perché il Comune non delibera di dare, a tempo debito, la scrivania in dotazione al futuro museo? Collocata in un ambiente adatto e con distese sopra una copia del Corriere padano e di un quotidiano nazionale che annunciano le leggi antiebraiche del 1938 costituirebbe una efficace maniera museale per introdurre il discorso sugli ambivalenti rapporti tra ebrei italiani e fascismo.

Piero Stefani

‘Education for All’: un obiettivo mancato

Ormai abbiamo familiarizzato anche con gli spot televisivi di Save the Children, di ActionAid o di altre organizzazioni non governative che ci invitano, non tanto ad assumerci la nostra responsabilità nel combattere contro le iniquità del mondo, quanto a diventare clienti della solidarietà con versamenti bancari o donazioni al prezzo di un messaggino dal cellulare. È la logica del benestante, per cui è più facile fare la carità o del volontariato che mettere in discussione il sistema del proprio benessere e dei propri privilegi.
E allora affacciarsi alla finestra del mondo aiuta a comprendere cosa continua a non andare in questa campagna di buonismo in pantofole.
Iniziamo con dare dei numeri nel campo dell’istruzione, per restare in argomento con la nostra rubrica. Dieci paesi: India, Cina, Pakistan, Bangladesh, Nigeria, Etiopia, Egitto, Brasile, Indonesia e Repubblica Democratica del Congo detengono i tre quarti dei 770 milioni di adulti analfabeti nel mondo. 175 milioni di giovani non possiedono le competenze base nell’alfabetizzazione e in aritmetica, 250 milioni di bambini non stanno imparando né a leggere né a fare di conto, anche se la metà di loro ha frequentato la scuola per almeno quattro anni.
Questa “crisi dell’apprendimento globale” costa miliardi di dollari all’anno in finanziamenti all’istruzione sprecati, tra i quali i nostri contributi di solidarietà.
A livello mondiale, quasi i due terzi degli adulti analfabeti sono donne, una cifra che è rimasta pressoché invariata dal 1990. Se le tendenze attuali si mantengono, le ragazze più povere nei paesi in via di sviluppo si prevede che non raggiungeranno un livello di alfabetizzazione fino al 2072. Mentre i ragazzi più ricchi dell’Africa subsahariana porteranno a completamento l’istruzione primaria solo nel 2021, le ragazze più povere dovranno aspettare fino al 2086.
Sono i dati del Rapporto “Education for All”, Istruzione per Tutti, che l’Unesco ha pubblicato nel gennaio di quest’anno. Eppure al Forum mondiale dell’istruzione, tenuto a Dakar, in Senegal, nel 2000, si era convenuto di realizzare l’apprendimento per tutti i bambini, i giovani e gli adulti entro il 2015. Secondo il rapporto dell’Unesco questo obiettivo non sarà raggiunto.
È inutile negare che la ragione di un simile fallimento sta nell’assenza di politiche volte alla ridistribuzione della ricchezza sul pianeta, che rendano permanente il diritto dei bambini e delle bambine dei paesi più poveri di studiare nelle stesse condizioni dei loro coetanei che vivono nel benessere.
Ma non è questa la strategia considerata “win win”, vantaggiosa dalla Banca Mondiale che sostiene “Education for All”. Per la World Bank il metro di misura delle persone e dei popoli è solo l’economia. Il capitale è finanziario o umano. Entrambi devono servire il mercato. Neppure il superamento del grande divario economico tra le nazioni ricche e le nazioni povere può sfuggire a questa logica. Tutto ciò è descritto in modo convincente nel documento pubblicato dalla banca a sostegno dell’istruzione per tutti: “Raggiungere l’istruzione primaria universale entro il 2015: una opportunità per ogni bambino”.
Si sostiene che solo sane politiche macroeconomiche, combinate con l’istruzione, producono economie competitive a livello mondiale. L’istruzione è la chiave per la creazione, l’applicazione e la diffusione di nuove idee e tecnologie, che a loro volta sono fondamentali per sostenere la crescita; essa aumenta le capacità cognitive e le altre abilità necessarie ad incrementare la produttività del lavoro.
Ma questa concezione mercantile del sapere, come dimostra il rapporto dell’Unesco, non riesce ad implementare l’istruzione, perché i paesi ricchi continuano ad essere Achille e quelli poveri la tartaruga, per cui ogni cambiamento di stato permane un’illusione come quella di Zenone.
La Banca Mondiale è pienamente consapevole che l’unica strategia “win-win” per se stessa è soprattutto quella di operare in tutti i modi per evitare di affrontare la questione di fondo che è, e resta, la ridistribuzione di risorse e di beni a livello mondiale.
I dati pubblicati dall’Unesco dimostrano indiscutibilmente che maggiori “opportunità educative” in questo contesto non sono affatto oggi la “strategy win win” per i poveri della Terra. Così potremmo dire della solidarietà che, come i numeri segnalano, non rappresenta l’intervento vincente, anzi, rischia di prestarsi ad un uso strumentale, per sviare l’attenzione e la consapevolezza delle persone dalle questioni più vere. Con questo non voglio mettere in discussione il carattere indispensabile del nostro aiuto. Ciò che critico è la solidarietà da poltrona, la solidarietà digitale del telefonino o del bybank.
Non si può negare che “Education for All” rappresenta il più importante sforzo mondiale per ridurre le diseguaglianze nell’istruzione tra le nazioni. Ma il rapporto dell’Unesco e il mancato raggiungimento degli obiettivi programmati per il 2015, ripropongono con forza il tema centrale della povertà e della sua sconfitta, senza la quale non sarà mai possibile ridurre le iniquità sociali e culturali, consentire alle persone di massimizzare le loro capacità per raggiungere un’esistenza lunga e felice.
Inoltre una delle principali fonti di disuguaglianza sociale tra le nazioni è il massiccio consumo di risorse naturali da parte delle nazioni ricche e l’inquinamento delle nazioni più povere. Nei paesi in via di sviluppo, quindi, l’istruzione per tutti e l’educazione ambientale non possono che essere strettamente connesse, perché sono gli strumenti indispensabili a combattere la miseria, difendendo la salute propria e del proprio ambiente. Ma neppure questo avviene.
Mentre tutti i documenti internazionali a parole pongono in rilievo l’importanza dello sviluppo sostenibile, nessuno dei programmi di “Education for All” prevede o menziona alcuna forma di educazione ambientale e neppure sfiora lontanamente la questione dell’uso diseguale tra le nazioni delle risorse naturali.
Per il premio Nobel Amartya Sen compito dell’istruzione è quello di fornire alle persone le capacità, le possibilità fondamentali e individuali di riflettere, di compiere scelte critiche, di avere voce nella società e di godere di una vita sempre migliore.
Allora dobbiamo concludere che il fallimento di “Education for All”, declinato dall’asetticità dei numeri del rapporto dell’Unesco, è destinato a ripetersi fino a quando le persone non saranno il vero cuore dei suoi programmi. Fino a quando ogni bambino e ogni bambina, ragazza e ragazzo, ogni adulto e il loro ambiente di vita saranno annullati, nell’interesse dei paesi più ricchi, nella massa indistinta del capitale umano, che la World Bank pensa di formare al servizio della crescita economica e del suo paradigma industria-consumo. È così che anche la nostra solidarietà finisce per andare al mercato.

GERMOGLI
l’aforisma
di oggi…

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…
 
“La vita di una persona consiste in un insieme di avvenimenti di cui l’ultimo potrebbe anche cambiare il senso di tutto l’insieme” (Italo Calvino)

IMMAGINARIO
la foto
del giorno

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura.

Il ponte in costruzione che collegherà via Beethoven alla tangenziale ovest, ormai in fase di completamento (foto di Roberto Fontanelli) – clicca sulle immagini per ingrandirle

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Il ponte in costruzione che collegherà via Beethoven alla tangenziale ovest, ormai in fase di completamento (foto di Roberto Fontanelli)

Un aumento del 38 per cento di export fa raggiungere il record all’agroalimentare italiano

da: ufficio stampa Coldiretti

Oltre 33 mld di euro il valore delle esportazioni made in Italy nel mondo, ma serve tutela nel commercio, con due prodotti su tre “taroccati”.

Volano le esportazioni di prodotti agroalimentari italiani all’estero che con un aumento del 38 per cento dall’inizio della crisi hanno raggiunto nel 2013 il record storico di 33,4 miliardi di euro. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sui dati Istat relativi al commercio estero dal 2017 in occasione del Cibus, dalla quale si evidenzia l’importanza di tutelare le produzioni italiane a denominazione nell’ambito del negoziato sull’accordo di libero scambio tra Unione europea e Stati Uniti, Tansatlantic Trade and Investment Partnership. La tendenza positiva – sottolinea la Coldiretti – continua nel 2014 con un aumento del 4 per cento nei primi due mesi dell’anno. I 2/3 del fatturato realizzato all’estero si ottiene con l’esportazione di prodotti agroalimentari verso i paesi dell’Unione Europea ma il Made in Italy va forte anche negli Stati Uniti con un valore di 2,9 miliardi e nei mercati emergenti come quelli asiatici. Il prodotto Made in Italy piu’ esportato è il vino che nel 2013 secondo l’analisi della Coldiretti fa segnare il record storico delle vendite che per la prima volta raggiungono un valore attorno ai 5 miliardi di euro ma rilevanti sonoanche le spedizioni all’estero di ortofrutta, quelle di pasta, di olio di oliva e formaggi. L’andamento sui mercati internazionali potrebbe ulteriormente migliorare da una piu’ efficace tutela nei confronti della “agropirateria” internazionale che utilizza impropriamente parole, colori, località, immagini, denominazioni e ricette che si richiamano all’Italia per prodotti taroccati che non hanno nulla a che fare con la realtà nazionale. Il rischio reale è che si radichi nelle tavole internazionali un falso Made in Italy che toglie spazio di mercato a quello autentico e banalizza le specialità nostrane frutto di tecniche, tradizioni e territori unici e inimitabili. L’agropirateriainternazionale sui prodotti italiani vale 60 miliardi con quasi 2 prodotti alimentari i tipo italiano su tre che sono falsi, dal Parmesan diffuso in tutti i continenti, dagli Stati Uniti al Canada, dall’Australia fino al Giappone, ma in vendita c’è anche il Parmesao in Brasile, il Regianito in Argentina, Reggiano e Parmesao in tutto il Sud America. Per non parlare del Romano, dell’Asiago e del Gorgonzola prodotti negli Stati Uniti dove si trovano anche il Chianti californiano e inquietanti imitazioni di soppressata calabrese, asiago e pomodori San Marzano “spacciate” come italiane. E in alcuni casi – continua la Coldiretti – sono i marchi storici ad essere “taroccati” come nel caso della mortadella San Daniele e del prosciutto San Daniele prodotti in Canada. In questo caso un appuntamento determinante è la trattativa sull’accordo di libero scambio tra Unione europea e Stati Uniti, Tansatlantic Trade and Investment Partnership (Ttip), che ha avuto una anticipazione nell’analogo negoziato condotto il Canada. La presunzione di continuare a chiamare con lo stesso nome alimenti del tutto diversi è inaccettabile perché si tratta di una concorrenza sleale che danneggia i produttori e inganna i consumatori e l’Unione Europea – sostiene la Coldiretti – ha il dovere di difendere prodotti che sono l’espressione di una identità territoriale non riproducibile altrove realizzati sulla base di specifici disciplinari di produzione sotto un rigido sistema di controllo. Negli Stati Uniti sono stati prodotti nel 2013 oltre 200 miliardi di chili di formaggi di tipo “italiano” dal Parmesan all’Asiago, dal Provolone alla Mozzarella, fino al Gorgonzola che nulla hanno a che fare con il tessuto produttivo Made in Italy.

Sabato 10 maggio “Le parole sono finestre oppure muri”, un incontro sulla Comunicazione Empatica e Nonviolenta

da: Ricostruttori della Cascina Santa Caterina di San Martino

I Ricostruttori della Cascina Santa Caterina di San Martino invitano ad un incontro sulla Comunicazione Empatica e Nonviolenta, dal titolo “Le parole sono finestre oppure muri”, che si terrà sabato 10 MAGGIO 2014 dalle ore 21 alle ore 23.
A presentare l’argomento è Davide Facheris, formatore e membro dell’Associazione Comunicazione Empatica. Si tratta di “un linguaggio che aiuta a migliorare la capacità di parlare ed ascoltare e può trasformare sentimenti come la rabbia e il senso di colpa e costruire relazioni serene nel proprio quotidiano”.

L’iniziativa, ad ingresso libero, si tiene presso la sede dei Ricostruttori, nella Cascina Santa Caterina a San Martino, in via Sgarbata, angolo Stradone del Gallo.

Per informazioni: 0532 713017 e 335 665 5025

A partire da domani tre appuntamenti sul tema del cibo e sulla la corretta alimentazione

da: Ricostruttori della Cascina Santa Caterina di San Martino

I Ricostruttori della Cascina Santa Caterina di San Martino presentano tre appuntamenti sul tema del cibo: la corretta alimentazione come fonte di buona salute fisica e spirituale.

Il prof. Sergio Chiesa, presidente del centro “Cibo è salute” è autore e relatore di due conferenze che si tengono MARTEDI’ 6 maggio e MERCOLEDI’ 7 maggio alle ore 21. La prima ha per tema “l’alimentazione per stare in buona salute”, la seconda “Curare l’artrosi con metodi naturali”. Con la sua appassionata e precisa testimonianza, Sergio Chiesa suggerisce i consigli del metodo Kousmine, che è stato all’origine della sua personale esperienza di guarigione.

Il terzo appuntamento, dal titolo “Cibo che passione”, si terrà DOMENICA 11 maggio alle ore 17, a cura di Stefano Gigli. Il relatore si occuperà del tema dell’alimentazione in relazione alla “quiete interiore”.

Le iniziative si tengono presso la sede dei Ricostruttori, nella Cascina Santa Caterina a San Martino, in via Sgarbata, angolo Stradone del Gallo.

Per informazioni: 0532 713017 e 335 665 5025

Grande spettacolo al De Micheli di Copparo tra musica e danza

da: organizzatori

Davanti al pubblico delle grandi occasioni e a una giuria qualificatissima, capitanata dalla cantante Iskra Menarini; la 17enne Noemi Ragazzi di Bondeno assieme a Federica Paliotta 20enne di Castelmaggiore e Denis Mazzini 21enne di Portomaggiore, vincono al De Micheli di Copparo, la finale provinciale di Ferrara del concorso nazionale Una Voce per Sanremo 2014 e volano alle semifinali e finali nazionali del prossimo 6 ottobre all’Ariston. In un teatro gremito da un pubblico partecipe non sono mancati i momenti di grande emozione sia per le esibizioni delle scuole di ballo del Gruppo Teatro Danza diretto da Anna Lolli Tiglio e Govoni Ballet music and Theatre Performance diretto da Stefania Capaccioli, sia per i numerosi ospiti che si sono esibiti: dal giovane rapper Enhos, debuttante al suo primo album, al conosciuto cantautore, musicista e produttore bolognese Manuel Auteri, il vocalist copparese Alex Mari e Roberto Rimondi sosia di Gianni Morandi. Grande accoglienza e momenti di emozione quando è salita sul palco la popolare cantante Iskra Menarini per ricevere il premio Merkaba che l’organizzazione periodicamente assegna a personalità del mondo dello spettacolo che, con il loro operato, abbiano contribuito in maniera rilevante alla crescita e allo sviluppo della cultura musicale e artistica a livello locale e nazionale. A decretare i vincitori è stata una giuria tecnica composta oltre dalla Menarini e da Auteri, da Isabella Dall’Olio cantante, attrice e docente di canto moderno e jazz, insegnante di canto a Ferrara e a Bologna, Susanna Rossi cantante e attrice direttrice della omonima scuola di canto moderno a Bologna e Manuel Auteri cantautore e produttore discografico che dopo difficili valutazioni tecnico artistiche a malincuore hanno escluso le meritevoli voci di Chiara Fortini, Giacomo Mezzadri, Daniela Pucci e Dayana Moretti. La serata è stata realizzata con l’apporto di COMART Copparo, ANT e col patrocinio dell’amministrazione comunale di Copparo

Comune di Ferrara, tutti i comunicati del 5 maggio

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

La newsletter del 5 maggio 2014

CRONACACOMUNE

CONFERENZA STAMPA – Martedì 6 maggio alle 12 nella sala Arengo della residenza municipale
Presentazione seminario Co-Design di Agenda 21
05-05-2014

Martedì 6 maggio alle 12, nella sala dell’Arengo della residenza municipale, sarà presentato ai giornalisti il seminario di Co-Design, giornata di lavoro e approfondimento sul tema dell’adattamento ai cambiamenti climatici e delle misure locali per proteggere le comunità e le
imprese, in programma il 10 maggio nella sede del Consorzio Wunderkammer (via Darsena 57, FE). L’iniziativa è organizzata da Agenda21, Comune di Ferrara, Arpa, Centro Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici (CMCC).

All’incontro di presentazone interverranno l’Assessore comunale all’Ambiente, nel ruolo anche di presidente di Agenda 21, Daniela Luise (direttore Coordinamento A21), Carlo Cacciamani (direttore Servizio IdroMeteoClima Arpa Em.Romagna), Sergio Castellari (Focal Point IPCC – Programma Internazionale cambiamenti Climatici), Stefano Tibaldi (direttore Arpa Em.Romagna), Luigi Trentini (direttore Arpa Ferrara), Gianni Tebaldi (Consorzio di Bonifica Ferrara).

BIBLIOTECA ARIOSTEA – ‘Il Presente remoto 2014′: incontro e mostra martedì 6 maggio dalle 16,30
Storie di motociclisti
05-05-2014

E’ tutto dedicato al mondo delle motociclette e dei motociclisti il pomeriggio di martedì 6 maggio alla biblioteca Ariostea. Alle 16,30, nella sala Agnelli, l’incontro dal titolo ‘Rocker, biker, rat e motociclisti cafe…’, organizzato in collaborazione con Motoclub Estense, proporrà ‘un viaggio nelle sottoculture delle due ruote’. Roberto Roda introdurrà il tema e dialogherà con Carlo Cianferoni, autore delle strip ‘Garage diabolico’.
Alle 18, in Sala Ariosto, è invece in programma l’inaugurazione della mostra: ‘Garage diabolico. Storie di motociclisti e motociclette disegnate da Carlo Cianferoni’.
L’incontro è inserito nel programma di conversazioni etno-antropologiche del ciclo ‘Il presente remoto 2014′ curato da Roberto Roda, studioso di etnografia e antropologia culturale del Centro di Documentazione storica del Comune di Ferrara.

LE SCHEDE a cura degli organizzatori
‘Rocker, biker, rat e motociclisti cafe…’ (ore 16,30 Sala Agnelli)
Le sottoculture sono definite da gruppi sociali che adottano “stili particolari e innaturali”. La motocicletta ha saputo catalizzare differenti stili che l’industria cinematografica ha poi enfatizzato e affermato anche al di fuori dei paesi d’origine. La conversazione propone un viaggio intrigante nei simboli e nelle mitologie sociali di chi ha creduto e crede che la motocicletta non sia solo un mezzo di trasporto: dalle gang motociclistiche americane del periodo post bellico raccontate ne “Il Selvaggio” con Marlon Brando, agli scontri in Gran Bretagna nei primi anni sessanta fra Rocker e Mod, dalla violenza antisociale delle bande californiane tipo Hell Angel ai centauri nomadi delle competizioni minori degli anni settanta e, ancora, i chopper, le moto cafe e quelle rat sino agli attuali differenti fenomeni revivalistici.

Mostra ‘Garage diabolico. Storie di motociclisti e motociclette disegnate da Carlo Cianferoni’ (inaugurazione ore 18 in Sala Ariosto)
L’esposizione presenta le tavole originali della serie “GarageDiabolico” scritte e disegnate da Carlo Cianferoni e dedicate alle due-ruote. Pubblicate sulla rivista “Cafe Racer” dal 2002 al 2006, le storie giocano su gag a sfondo motociclistico ed evidenziano, con tratti ironici e agro-dolci, il rapporto tra motociclista, moto e universo femminile. Il bianco e nero è spesso piuttosto cupo, più nero che bianco, a creare un’atmosfera decisamente dark, carica di quel romanticismo che per l’appunto appartiene all’immaginario dei motociclisti.
Carlo Cianferoni ha lavorato in agenzie per la moda e la pubblicità per circa venti anni, in Italia e in California. Appassionato e praticante delle due ruote sin da adolescente, nel 2000, dopo aver dato vita, insieme ad un amico, ad un progetto editoriale di guide mototuristiche “Curve & Tornanti” e aver collaborato con varie aziende motociclistiche, ha creato una vera scuola di motociclismo: il Progetto GSSS (Guida Dinamica Sicura su Strada), la prima scuola approvata e riconosciuta dalla Federazione Motociclistica Italiana. Attualmente presiede l’attività della scuola e il Team di Istruttori, prevalentemente cerca di curare soprattutto lo sviluppo del progetto.
In mostra dal 6 maggio al 7 giugno 2014.

CONFERENZA STAMPA – Martedì 6 maggio alle 11 nella sala Zanotti della residenza municipale
Le decisioni dell’Amministrazione comunale in merito al tributo sui rifiuti (TARI)
05-05-2014

Martedì 6 maggio alle 11, nella sala Zanotti della residenza municipale, il Sindaco, il Vicesindaco e l’Assessore comunale al Bilancio illustreranno ai giornalisti le decisioni dell’Amministrazione comunale in merito alla TARI, tributo sui rifiuti.

CONFERENZA STAMPA – Martedì 6 maggio alle 11.30, nella sala Arengo della residenza municipale
Presentazione della Fondazione ADO e del concerto “Incontro con Puccini”
05-05-2014

Martedì 6 maggio alle 11.30, nella sala Arengo della residenza municipale, avrà luogo la presentazione della Fondazione ADO di Ferrara (Assistenza Domiciliare Oncologica), e del concerto “Incontro con Puccini”, in programma il 18 maggio.

All’incontro con i giornalisti interverranno l’Assessore comunale alla Sanità e Servizi alla Persona, la presidente della Fonazione ADO Daniela Furiani, Chiara Tassinari (direttore Sanitario ADO), Giovanni Polo (presidente Orchestra Città di Ferrara) Stefano Romani e Francesco Pinamonti, rispettivamente direttori orchestra e coro.

CONFERENZA STAMPA – Mercoledì 7 maggio alle 11, nella sala Arengo della residenza municipale (Piazza Municipio 2 – FE)
Presentazione dell’edizione 2014 del festival “Altroconsumo a Ferrara”
05-05-2014

Mercoledì 7 maggio alle 11, nella sala Arengo della residenza municipale (Piazza Municipio 2 – FE), avrà luogo la presentazione dell’edizione 2014 del festival “Altroconsumo a Ferrara” organizzato dall’associazione di consumatori Altroconsumo, con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Ferrara e di Ferrara Fiere e Congressi.

All’incontro con i giornalisti interverranno il Sindaco e il Vicesindaco di Ferrara, Rosanna Massarenti, direttore responsabile Altroconsumo, e Giorgina Arlotti, direttore Ferrara Fiere e Congressi.

CITTA’ SOLIDALE E SICURA – Martedì 6 maggio alle 21 alla sala Polivalente
La ‘Carovana Antimafie’ fa tappa al Grattacielo
05-05-2014

Martedì 6 maggio alle 21, alla sala Polivalente del Grattacielo di Ferrara (viale Cavour 189-191), farà tappa la “Carovana Antimafie”, organizzata da Libera Coordinamento di Ferrara, in collaborazione con la FLAI CGIL, l’Associazione Viale K e Arci.

Quest’anno Carovana Antimafie festeggia i suoi vent’anni di vita; sin dall’inizio ha sviluppato i temi della legalità democratica, della giustizia sociale, della partecipazione e della solidarietà.
Ciascuna tappa, attraverso incontri e iniziative, affronta tematiche nazionali incrociandole con le istanze e le problematiche del territorio.

La tappa di Ferrara (inserita nell’ambito delle iniziative accolte dal progetto Ferrara città solidale e Sicura del Comune di Ferrara) è l’occasione per approfondire il tema dello sfruttamento dei migranti nel settore agricolo, con la presentazione del Secondo Rapporto Agromafie e Caporalato dell’Osservatorio Placido Rizzotto – FLAI CGIL: una ricerca condotta in 14 Regioni e 65 province con l’obiettivo di tracciare i flussi stagionali di manodopera e gli epicentri delle aree a rischio caporalato e sfruttamento lavorativo.

Intervengono Dario Alba di FLAI CGIL di Ferrara; Raffaele Rinaldi di Associazione Viale K e
Franco Mosca curatore del Rapporto sull’Immigrazione in provincia di Ferrara 2013. Coordina: Federica Pezzoli di Libera Coordinamento di Ferrara.

(Testo a cura degli organizzatori)

ASSESSORATO ALLA SANITA’ – La firma questa mattina in Municipio. Piano assitenziale del Distretto Centro nord
Il nuovo ‘Accordo triennale per potenziare i servizi per le malattie dementigene e per i malati di Alzheimer’
05-05-2014

E’ il quinto di un percorso avviato nel 2000 e resterà in vigore per il prossimo triennio il nuovo ‘”Accordo di programma per il potenziamento della rete di servizi per le malattie dementigene e per i malati di Alheimer distretto Centro Nord 2014/2016″ presentato e sottoscritto questa mattina (lunedì 5 maggio) in residenza municipale. Alla conferenza stampa erano presenti i rappresentanti dei diversi enti, organismi e istituzioni coinvolti nel progetto: l’assessora comunale alla Sanità/Servizi alla persona, i direttori generali di Ausl Ferrara Paolo Saltari e di Azienda Ospedaliero Universitaria Ferrara Gabriele Rinaldi, la presidente dell’associazione Ama Gemma Papi, i presidenti di Asp Ferrara Sergio Gnudi e di Assp Copparo Idris Ricci e Giovanni Zuliani in rappresentanza dell’Università di Ferrara.

Attraverso questo strumento i diversi attori intendono impegnarsi a definire quegli accordi interistituzionali necessari al consolidamento ed al miglioramento della rete dei servizi, in conformità a quanto previsto dai Piani di Zona del Distretto Centro Nord. L’obiettivo di fondo è quello di inserirsi nel percorso intrapreso con i precedenti Accordi di programma, per sviluppare un piano assistenziale globale, potenziando e completando gli interventi già in atto a favore del paziente e della sua famiglia, che vanno dal garantire una diagnosi tempestiva e adeguata, al consolidamento dell’attività dei “CaFe della memoria” e dell’integrazione tra le forze già esistenti nella rete, alla formazione e all’incentivazione della ricerca.

“Il coinvolgimento e l’assistenza dei familiari del malato, oltre che del paziente stesso, sono elementi fondamentali, perchè si tratta di malattie non semplici, che comportano per i care-giver un affaticamento progressivo e costante. – ha ricordato la presidentessa dell’associazione AMA /Associazione malattia Alzheimer, Gemma Papi – Attraverso l’associazione, che ha sede all’interno dei locali di Asp Ferrara, e grazie al progetto messo in campo fra le diverse forze del nostro territorio possiamo offrire un sostegno alle famiglie dei pazienti orientandole verso i metodi di cura più appropriati e indirizzandole a specifiche figure di riferimento. La nostra rete di aiuti è poi articolata e comprende anche numerose attività di affiancamento ai bisogni della persona colpita dalla malattia. Da ricordare, fra queste, l’iniziativa ‘Caffè della Memoria’, i corsi specifici per chi ha perso alcune abilità primarie, la nuova tecnica dello ‘joga della risata’, i gruppi di reciproco aiuto per familiari e la consulenza legale iriferita alle problematiche scatenate dalla perdità delle capacità di auto-determinazione.”

LA SCHEDA – Accordo di programma per il potenziamento della rete di servizi per le malattie dementigene e per i malati di Alheimer distretto Centro Nord 2014/2016 (testo a cura del Gruppo tecnico )

“La demenza è una malattia cronica che, nelle sue diverse forme, interessa un numero crescente di persone. Nella sola provincia di Ferrara si stima che possano essere diagnosticati fino a 1000 nuovi casi all’anno (11 per mille/anno degli ultra65enni) con una prevalenza complessiva di malattia di quasi 6000 persone. Se consideriamo i dati dell’intera regione si superano le 60.000 unità: le dimensioni di una piccola città. Non meraviglia, quindi, che l’ Organizzazione Mondiale della Sanità abbia definito la demenza una “priorità di salute pubblica” (Dementia: a public health priority – WHO 2012): questo termine risulta ampiamente giustificato non solo dalle dimensioni del fenomeno, ma anche dalle rilevanti implicazioni di carattere non strettamente sanitario, inevitabilmente connesse all’evolversi della storia clinica.

Infatti nella maggior parte dei casi il progressivo peggioramento delle capacità cognitive e funzionali del malato viene gestito per lungo tempo a domicilio, presso la propria abitazione o, comunque, con risorse reperite prevalentemente all’interno del nucleo familiare.
E’ per questo motivo che la demenza ha un impatto severo non solo sulla vita del paziente, ma anche su quella dei cosiddetti “care-givers” (le persone che si prendono cura del malato).
Le relazioni interpersonali possono subire una profonda modificazione ed i risvolti psicologici di questo difficile percorso possono incidere non poco sulla qualità di vita e, talvolta, anche sullo stato di salute dei familiari. A ciò si aggiunge lo “stress assistenziale”, la fatica di una giornata che rischia di essere senza pause, con un impegno costante, talvolta non interrotto neppure dal riposo notturno.
Anticipando, anche in modo consistente, la maggior parte delle altre regioni italiane, l’Emilia Romagna inserì il tema delle demenze già a partire dal Piano Sanitario Regionale 1999-2001, individuando nella sinergia inter-istituzionale uno degli elementi necessari per affrontare con forze ed efficienza un problema particolarmente delicato per il suo impatto sociale e sanitario.
In modo del tutto coerente il DGR 2581/99 (Progetto Regionale Demenze), oltre agli interventi a carattere sanitario posti in capo alle Aziende sanitarie, ha previsto un ruolo importante dell’Ente Locale sia nell’erogazione delle prestazioni che nelle attività volte ad affiancare il “lavoro di cura” delle famiglie, attraverso interventi di sostegno formativo ed economico alle attività delle associazioni di volontariato e della rete dei Servizi territoriali.
Per favorire l’attuazione locale di tale direttiva il Comune di Ferrara si fece promotore del 1° Accordo di Programma inter-istituzionale (11/7/2000), dando inizio ai lavori del “Tavolo Alzheimer”, costituito dai tecnici delegati da tutte le istituzioni firmatarie.
Negli anni successivi l’accordo è stato periodicamente rinnovato e rivisto nei contenuti (2005-2007, 2008-2010, 2011-13), ampliando il numero delle istituzioni firmatarie, estendendone l’area di pertinenza (inclusione di tutto il distretto Centro-Nord) e sviluppando nuove proposte di intervento coerenti con gli obiettivi individuati dal Progetto Regionale Demenze
Nella giornata odierna viene sottoscritto il quinto Accordo di Programma che resterà in vigore per il triennio 2014-2016.
Con il presente Accordo i contraenti intendono impegnarsi a definire quegli accordi interistituzionali necessari al consolidamento ed al miglioramento della rete dei servizi, in conformità a quanto previsto dai Piani di Zona del Distretto Centro Nord. L’obiettivo di fondo è quello di inserirsi nel percorso intrapreso con i precedenti Accordi di programma, per sviluppare un piano assistenziale globale, potenziando e completando gli interventi già in atto a favore del paziente e della sua famiglia.

Di seguito segnaliamo alcuni degli obiettivi specifici dell’Accordo.

₃ Garantire una diagnosi tempestiva ed adeguata e trattamenti farmacologici specifici (prescrizione, distribuzione diretta farmaci, follow-up clinico); a tal proposito è opportuno segnalare lo sforzo operato dai Centri per i Disturbi Cognitivi (gli ambulatori/consultori che presidiano la fase di definizione della diagnosi ed il monitoraggio successivo): nella nostra provincia si è osservato un aumento del 20 % delle prime visite (vs 8% del dato regionale) che ha consentito di intercettare la quasi totalità dei casi in esordio.

₃ Sostegno all’attività dei Facilitatori, promozione dei gruppi auto aiuto (Associazione AMA) e consolidamento dell’attività del “CaFE della memoria”. Questo progetto di “inclusione sociale” ha lo scopo di favorire il miglioramento della qualità di vita delle persone con demenza e dei loro familiari creando una disponibilità di luoghi ed occasioni di incontro rivolti a coloro che si prendono cura dei pazienti affetti da demenza. Nell’ultimo triennio, grazie anche alla collaborazione con ANCeSCAO, sono nate e si sono consolidate ben tre esperienze di questo tipo nel territorio coinvolto dall’Accordo (due in città, una a Copparo).

₃ Consolidamento dell’integrazione tra gli attori già esistenti nella rete: U.V.G., Servizi Territoriali e Centri Esperti/Delegati, MMG per migliorare l’accesso ai servizi dedicati. Particolare attenzione andrà posta alla sperimentazione di nuovi percorsi all’interno delle Case della Salute.

₃ Parallelamente dovrà essere garantita anche un’adeguata attività di formazione; è opportuno menzionare almeno quattro iniziative:
• il 23 ottobre, nell’ambito del programma di formazione continua della medicina generale, si terrà un seminario in cui verranno discussi anche i ruoli e gli strumenti per l’attività del MMG nell’assistenza ai soggetti affetti da demenza;
• nel mese di settembre la SIMG organizzerà un convegno che cercherà di porre l’attenzione sulla necessità di intercettare i disturbi mnesici ei comportamenti già in fase precoce, negli ultra50enni che accedono agli ambulatori della Medicina Generale;
• il 24 ottobre si terrà a Cona un importante convegno, ideato e realizzato grazie all’impegno dei responsabili dei Centri dell’azienda Ospedaliero-Universitaria. Alcuni degli esperti più accreditati a livello nazionale presenteranno il razionale scientifico che sta alla base delle strategie terapeutiche non farmacologiche nella demenza;
• proprio oggi inizierà a funzionare un nuovo sito, tenacemente promosso dalla SIMG ferrarese: www.demenzemedicinagenerale.net . Questo strumento è finalizzato a fornire al MMG strumenti concreti per l’attività professionale quotidiana ed a favorire la sensibilizzazione sui problemi dei pazienti affetti da demenza.
□ Va citata, infine, un’area di attività finora poco sviluppata all’interno dell’Accordo: l’Università di Ferrara ha confermato l’impegno a mettere a disposizione i propri specialisti e i propri tecnici per svolgere attività didattica e di ricerca. E’ evidente il grande ruolo di promozione culturale e di sviluppo che potrebbe essere offerto da un’attività di ricerca specificamente dedicata al tema delle demenze. L’ampiezza dei problemi, non solo sanitari, ma anche socio-economici, giuridici ed “ambientali” che ruotano attorno a questa patologia merita un’analisi comune coordinata. Il presente Accordo si fa carico di sostenere anche questo impegno.

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Al di là degli interventi specifici, si è consolidata negli anni la convinzione che l’intero progetto vada costantemente riferito a due pilastri fondamentali, che costituiscono la base di ogni singola attività:

– lo sviluppo dei percorsi di integrazione,
– la diffusione capillare dei progetti di formazione ed informazione.
A conclusione di questa nota, segnaliamo i due strumenti di informazione che gli operatori della rete mettono a disposizione dei familiari dei malati :
 il Manuale Regionale, nella sua nuova edizione del 2013, uno strumento molto ricco e completo, adatto ad un caregiver di buon livello culturale;
 il manuale “Suggerimenti per l’Assistenza al paziente affetto da demenza”, strumento ideato da esperti ferraresi, molto apprezzato dai familiari per la sua grande utilità pratica.
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Per la consultazione di tabelle riferite al testo vedi la pubblicazione regionale “Lo stato di attuazione del Progetto regionale Demenze al 31/12/2012”, reperibile in rete dal sito:
http://sociale.regione.emilia-romagna.it Sezione Anziani, documentazione.

PORTA DEGLI ANGELI – Gli appuntamenti di via Rampari di Belfiore 1
Nuovo orario per “Portaperta tutti i lunedì’ e le iniziative di RTA Progetto Porta degli Angeli
05-05-2014

(Testo a cura di Arch’è – Associazione Culturale Nereo Alfieri)

L’associazione Arch’è comunica che l’iniziativa “Portaperta tutti i lunedì” continuerà con orario estivo dalle 15.30 alle 19, fino alla fine di agosto, quando la Porta degli Angeli (Rampari di Belfiore 1) passerà ad una nuova gestione. Il 24 aprile infatti il Comune di Ferrara ha presentato in riunione di giunta il nuovo bando di concessione dello spazio espositivo inserito nella cinta muraria cittadina, lanciando un invito ad associazioni senza scopo di lucro, singole o riunite in consorzio o rete temporanea di presentare proposte entro il prossimo 30 giugno, per un periodo di concessione dall’1 settembre 2014 al 28 febbraio 2017.
Per evitare la chiusura della Porta in primavera/estate,il Comune ha proposto alle cinque associazioni della RTA di garantire la continuità di apertura dell’unico monumento storico liberamente visitabile delle mura di Ferrara , e ogni associazione, compatibilmente con i propri impegni pregressi , si è resa disponibile ad organizzare mostre o eventi. Arch’è sta progettando la sua tra giugno e luglio, mentre Stile Italico ha inaugurato il 29 aprile la personale di Giorgio Carnevali e a metà maggio la RTA ospiterà la pittrice Isabella Guidi, poi tra giugno e luglio due mostre per cui la RTA non ha ancora deciso la data.

Arch’è ha quindi trasformato quella che doveva essere la giornata di chiusura di lunedì 28 aprile in una iniziativa di buon auspicio per la nuova gestione e, in una la Porta degli Angeli inaspettatamente priva di mostre, un gruppo di giovani si è attivato per parlare della “fuga” di tanti coetanei all’estero. Via skype si sono collegati con Giovanni Basso, il giovane regista ferrarese in Australia dal 2010 come ingegnere minerario, che ha realizzato il corto “The swimmer” proiettato in serata alla Porta degli Angeli. Un evento progettato insieme a Paola Basso, la sorella minore che ha contribuito all’organizzazione, a Pierluca Nardoni che ha curato la proiezione e l’intervista via skype con il regista, a Enrica Manes arrivata verso sera da da Rovigo per dare una mano, alle persone che hanno procurato e montato l’attrezzatura e ai Pietra Muta che nel sotterraneo hanno suonato fino al “coprifuoco” previsto per le 23.00 e infine ai tanti coraggiosi che hanno sfidato la pioggia battente.

Info: mail arche. ferrara@gmail.com; cell. 039 3311055853;

INCONTRO – Venerdì 9 maggio alle 17,30 nella sala dell’Arengo (residenza municipale). Intervengono il Sindaco e Giovanni Fioravanti
Un dibattito pubblico sui temi dell’educazione e istruzione, dell’apprendimento e formazione
05-05-2014

Venerdì 9 maggio alle 17,30 nella sala dell’Arengo (residenza municipale) avrà luogo un incontro fra il Sindaco di Ferrara e il prof. Giovanni Fioravanti, opinionista del quotidiano online “ferraraitalia.it”. Si ragionerà di educazione e istruzione, di apprendimento e formazione permanente; di scuola, di società basata sulla conoscenza e di città nella prospettiva della “learning city”. Ci si confronterà sulle strategie educative e le politiche per i servizi educativi e scolastici, ma anche sull’istruzione come fondamentale investimento per l’intera collettività. I temi che verranno trattati sono tanti e stimolanti e anche i presenti avranno l’opportunità di contribuire alla discussione con i propri interventi.

POLIZIA MUNICIPALE – Mercoledì 7 maggio alle 11 in viale Bruno Buozzi 19 a Voghiera (FE)
Inaugurazione della sede Terre Estensi di Voghiera
05-05-2014

Mercoledì 7 maggio alle 11 in viale Bruno Buozzi 19 a Voghiera (FE), sarà inaugurata la nuova sede del Corpo di Polizia Municipale Terre Estensi. Alla cerimonia di apertura della sede nel comune che aderisce all’associazione intercomunale formata da Ferrara, Voghiera e Masi Torello, interverranno le autorità locali e territoriali.

MAGGIO ESTENSE 2014 – Il 9, 16 e 23 maggio itinerari guidati a partecipazione gratuita
Passeggiando alla ricerca degli echi della storia estense
05-05-2014

Tre escursioni a ritroso nel tempo, per indagare su personaggi, vicende e luoghi della Ferrara del passato. A proporle è il calendario del ‘Maggio Estense 2014′ che per tre venerdì, il 9, il 16 e il 23 maggio prossimi, condurrà ferraresi e turisti alla scoperta di itinerari inediti tra vie e spazi verdi della città, sulle orme dei protagonisti di alcuni dei più interessanti capitoli della nostra storia rinascimentale. La regia delle tre iniziative, tutte a partecipazione gratuita, è dell’Ufficio Ricerche storiche del Comune di Ferrara con la collaborazione dell’Ente Palio e delle associazioni De Humanitate Sanctae Annae, Ferrariae Decus, Italia Nostra, Ferrara Medievale e Garden Club Ferrara.
Ad aprire il programma, venerdì 9 maggio alle 21, sarà il percorso culturale (a piedi o con bicicletta a mano) ‘Alla scoperta della Ferrara dei Templari’ con partenza da via Carbone 25. Guidati da Gian Luca Lodi, Carlo Magri, Francesco Scafuri e Paolo Sturla Avogadri i partecipanti potranno ripercorrere le vicende dei Templari a Ferrara, tra racconti storici e fatti leggendari, e visitare i luoghi della città legati ai mitici Cavalieri del Tempio. L’iniziativa, curata in particolare dall’associazione De Humanitate Sanctae Annae, sulla scia del convegno del 20 settembre scorso dedicato agli stessi temi, si terrà anche in caso di pioggia all’interno della Galleria Matteotti.
Il secondo appuntamento, venerdì 16 maggio alle 21, sarà invece per un itinerario storico-artistico (a piedi o con bicicletta a mano) in compagnia di Michele Pastore e Francesco Scafuri dal titolo ‘Le Mura rossettiane: storia, restauri e celebri architetti militari del Rinascimento’, a cura della Ferrariae Decus in collaborazione con l’associazione Ferrara Medievale. “Partendo dalla Porta degli Angeli – ha spiegato stamani in conferenza stampa Scafuri – arriveremo fino a viale Belvedere esplorando un tratto di Mura generalmente poco frequentato dalle guide e scoprendo il fascino notturno del Torrione del Barco, mentre gli amici dell’Ente Palio animeranno la serata con alcune sorprese. Parleremo sia della straordinaria impresa dei restauri del Progetto Mura avviati 35 anni fa, sia di grandi architetti come Biagio Rossetti, Francesco di Giorgio Martini e persino di Michelangelo Buonarroti, senza tralasciare la descrizione di alcuni luoghi rinascimentali che un tempo si potevano ammirare dalle Mura, come la Delizia di Belfiore e la riserva del Barchetto”.
A concludere il calendario del Maggio Estense sarà infine l’escursione in bicicletta dal titolo ‘Il Barco, da territorio di caccia estense a parco urbano’, a cura di Italia Nostra sezione di Ferrara, Garden Club Ferrara e Ferrariae Decus e in programma venerdì 23 maggio alle 17.30. L’appuntamento è al parco urbano ‘Giorgio Bassani’, in prossimità dell’ingresso di via Bacchelli, per una pedalata nei luoghi dell’Addizione Verde in compagnia di Michele Pastore, Andrea Malacarne e Francesco Scafuri. “Parleremo – ha anticipato Malacarne – della storia e delle caratteristiche di quella straordinaria area verde di 1.200 ettari che con grande lungimiranza e su impulso di Paolo Ravenna entrò come ‘Addizione verde’ nella pianificazione della città già dalla metà degli anni ’70, rappresentando un elemento fondamentale di equilibrio del paesaggio urbano che oggi ci è invidiato da tutta Europa”.

Il ‘Maggio Estense 2014′ è promosso dal Comune di Ferrara (assessorati alla Cultura e ai Beni Monumentali), con organizzazione a cura di Francesco Scafuri e Ilaria Franciosi dell’Ufficio comunale Ricerche storiche.
Le iniziative sono a partecipazione libera e gratuita, senza necessità di prenotazione.

PALAZZO DEI DIAMANTI – Le persone che hanno visitato l’esposizione sono state 84.473
Buon successo di critica e di pubblico nei primi 72 giorni di apertura della mostra ‘Matisse, la figura’
05-05-2014

(Comunicato a cura della Fondazione Ferrara Arte)

È giunta oltre la metà del suo percorso la mostra ‘Matisse, la figura’ aperta a Palazzo dei Diamanti lo scorso 22 febbraio e subito accolta dalla critica italiana e internazionale con un ampio e positivo consenso. La mostra, realizzata dalla Fondazione Ferrara Arte e dalle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea, si è infatti segnalata per la qualità e l’interesse del progetto e delle opere esposte, che offrono un punto di vista ravvicinato sul percorso creativo di uno dei massimi artisti di tutti i tempi.
La rassegna sta riscontrando anche un buon successo di pubblico. Dopo 72 giorni di apertura, sui 114 previsti, i visitatori sono già 84.473. Il giorno di maggior affluenza è stato venerdì 25 aprile, quando i biglietti staccati sono stati 2.978, mentre la giornata infrasettimanale con più visitatori è stata martedì 22 aprile, che ha visto la presenza di mostra di 1.069 persone.

Da segnalare, poi, l’attenzione dedicata al vasto programma di iniziative didattiche e culturali organizzato dalla Fondazione Ferrara Arte, in collaborazione con le Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea, il Conservatorio “G. Frescobaldi”, la Fondazione Teatro Comunale e il Laboratorio delle Arti dell’Istituzione Servizi Educativi, Scolastici e per le Famiglie, grazie al sostegno di ENI partner unico della mostra. Il ciclo di conferenze e concerti, Sguardi su Matisse, che sono stati ospitati presso la Pinacoteca Nazionale di Ferrara, la Sala Estense e il Ridotto del Teatro, ha avuto 708 presenze, mentre il progetto didattico L’atelier di Matisse, che ancora non si è concluso, ha già un bilancio di 1321 presenze.
“Sono risultati – hanno affermato con soddisfazione i promotori – decisamente positivi che, ancora una volta, hanno premiato una programmazione capace di coniugare la qualità delle proposte con la capacità di attrarre una vasta platea, dando ulteriore impulso alla solida vocazione turistico-culturale della nostra città”.

Nel lungo ponte del 1 maggio appena trascorso, infine, le persone che hanno visitato l’esposizione sono state 7.997, di cui 2.477 biglietti staccati giovedì 1 maggio, 1.742 venerdì 2 maggio, 2.005 sabato 3 e 1.773 domenica 4 maggio.

FERRARA BUSKERS FESTIVAL – Dal 21 al 31 agosto aprirà la la 27.a Rassegna Internazionale del Musicista di Strada
Il Ferrara Buskers Festival® 2014, la street factory della musica
05-05-2014

(Testo a cura degli organizzatori)

Dal 21 al 31 agosto circa 1000 artisti stupiscono il pubblico per la 27esima Rassegna Internazionale del Musicista di Strada. In omaggio alla Mongolia e alla forza emotiva della musica.

Sono in tantissimi, per l’esattezza 1.818, gli artisti di strada che per il 27esimo Ferrara Buskers Festival® (dal 21 al 31 agosto 2014) aspirano a diventare protagonisti della più grande Rassegna Internazionale del Musicista di Strada che include, anche quest’anno, il Ferrara Buskers Festival On Tour con le tappe di Venezia, Comacchio e Lugo. Ma solo coloro che dimostreranno di avere una vera indole da busker, oltre ad un’elevata qualità artistica unita ad affinate capacità di sorprendere e coinvolgere il pubblico, saranno selezionati per far parte della multietnica e creativa street factory della musica. Sul palcoscenico sonoro delle piazze e vie ferraresi approderanno così oltre mille artisti accreditati provenienti da tutti i continenti, per dar vita ad una miriade di spettacoli gratuiti con i 20 gruppi invitati (le special guests della manifestazione) di cui 4 arrivano dalla Mongolia, la nazione ospite di quest’anno. Sarà un festival esotico, oltre i limiti dell’immaginazione. Un autentico elogio della musica e della sua forza emotiva. Tanti anche gli eventi collaterali che animeranno il centro storico estense, in un’armonia di espressioni artistiche, approfondimenti e attenzioni per il pubblico, grazie al Direttore Artistico e Ideatore della rassegna Stefano Bottoni, al Direttore Organizzativo Luigi Russo e l’Associazione Ferrara Buskers Festival®. L’anima “green” del Festival passerà ancora una volta attraverso il Progetto EcoFestival che, dal 2011, ha prodotto risultati eccezionali (oltre 30 tonnellate di Co2 risparmiate solo con le tre principali azioni), una certificazione ambientale (Iso 20121) e riconoscimenti nazionali (Premio CulturaInVerde).

Per scaricare immagini in alta definizione:
http://www.ellastudio.it/it/comunicato-stampa/6038/il-ferrara-buskers-festival-2014-la-street-factory-della-musica

Per informazioni: Associazione Ferrara Buskers Festival
Via Mentassi, 4 – 44121 Ferrara
Tel. 0532.249337
Fax. 0532.207048
E-mail: russo@ferrarabuskers.com
Sito web: www.ferrarabuskers.com
Ufficio stampa -> http://www.ellastudio.it

PARI OPPORTUNITA’/SERVIZI ALLA PERSONA – Venerdì 9 maggio alle 9 all’auditorium della Bassani a Barco
Progetto ‘Violenza di genere e rete locale’, bilancio di un’esperienza
05-05-2014

Dopo diciotto mesi d’impegno nell’ambito del progetto “Una rete operativa di risorse qualificate per contrastare il fenomeno della violenza di genere contro le donne e creare nuovi cambiamenti efficaci. Violenza di genere e rete locale”, operatori, istituzioni e associazioni coinvolti si ritroveranno per tracciare pubblicamente il bilancio di questa esperienza venerdì 9 maggio dalle 9 alle 13 all’auditorium della biblioteca comunale Bassani di Barco (via Grosoli 42).
Il percorso, ormai concluso, è stato realizzato dal Comune di Ferrara in collaborazione con il Centro Donna Giustizia di Ferrara, il Movimento Nonviolento (gruppo locale) ed il Centro d’ascolto Uomini Maltrattanti a seguito del finanziamento dal Dipartimento per le Pari Opportunità. Rivolto ai cittadini e alle cittadine del Comune e della Provincia di Ferrara, il progetto ha previsto un lavoro di promozione sul territorio per accrescere la consapevolezza degli effetti della violenza intrafamiliare, anche attraverso laboratori con studenti, e ha cercato di potenziare i servizi di protezione, accoglienza e assistenza per le donne vittime di violenza sviluppando azioni integrate in grado di incrementare nuove strategie a contrasto della violenza di genere e stalking.
Sono state inoltre realizzate azioni rivolte agli autori di violenza grazie agli interventi promossi dal Centro di Ascolto per uomini Maltrattanti nato a Ferrara nel marzo 2013.

Alla giornata di presentazione del bilancio interverranno l’assessora alla Salute e Servizi alla Persona del Comune di Ferrara, un rappresentante del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, la presidente del Centro Donna Giustizia di Ferrara Paola Castagnotto, Elena Buccoliero del Movimento Nonviolento, Michele Poli del Centro d’Ascolto Uomini Maltrattanti di Ferrara, Silvia Romagnoli insegnante del Liceo L. Ariosto di Ferrara (insieme agli studenti che hanno partecipato ai laboratori del progetto), Alessandra Campani dell’associazione Nondasola di Reggio Emilia, Roberto Poggi del Cerchio degli Uomini di Torino e Cristiana Fioravanti delegata del Rettore per le Pari Opportunità dell’Università degli Studi di Ferrara.

Seguiranno il dibattito e le conclusioni di Antonella Grazia dell’assessorato alle Politiche Sociali della Regione Emilia Romagna.

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Alluvione di Senigallia, cinque squadre della Protezione civile dell’Emilia-Romagna sul posto da ieri per prestare soccorso

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Errani: “Un aiuto concreto per esprimere la nostra solidarietà ai cittadini delle Marche”

Bologna – Cinque squadre di volontari dell’Agenzia regionale di Protezione civile dell’Emilia-Romagna sono impegnate a Senigallia per prestare soccorso alla città colpita dall’alluvione. Il gruppo di venti volontari – quattro per ogni squadra – è giunto sul posto ieri pomeriggio, non appena il Dipartimento nazionale ha autorizzato l’invio dei soccorritori. Per garantire l’assistenza continua varie squadre inviate dai Coordinamenti del volontariato di Rimini, Ravenna e Ferrara si alterneranno fino a mercoledì, cioè fino a quando è stata richiesta l’attivazione dell’intervento, ma potranno trattenersi più a lungo in caso di necessità. Il lavoro nel quale i volontari sono impegnati è lo svuotamento e la pulizia dei locali allagati, sia di strutture pubbliche sia di edifici privati, che viene effettuato attraverso attrezzature specialistiche (motopompe e idropulitrici) messe a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna.
“Attraverso questo aiuto concreto – afferma il presidente Vasco Errani – vogliamo esprimere la nostra solidarietà a tutta la popolazione delle Marche e in particolare ai cittadini di Senigallia. Anche la nostra regione, duramente colpita prima dal terremoto e poi dall’alluvione, conosce l’importanza e il valore che il volontariato riveste soprattutto in momenti così tragici. Ringrazio gli uomini e le donne della Protezione civile, che ancora una volta hanno dimostrato grande generosità, certo che anche in questa occasione il loro intervento sarà prezioso come lo è stato per noi”.
“La solidarietà e l’aiuto reciproco tra le istituzioni è fondamentale per fronteggiare insieme questi tragici eventi – sottolinea l’assessore regionale alla Protezione civile, Paola Gazzolo -. E il lavoro dei volontari è indispensabile per dare assistenza materiale ma anche conforto ai cittadini. Quindi vogliamo dire ai nostri ‘vicini di casa’ che siamo al loro fianco e lo saremo fino a quando ce ne sarà bisogno, con tutti i mezzi che abbiamo a disposizione”

Calimani: “La porta del Meis è aperta alle collaborazioni”. Baratelli: “Non tocca a Stefani bussare…”

All’intervento di Fiorenzo Baratelli, ospitato sabato 3 maggio da ferraraitalia [leggi], relativo all’esclusione del biblista e apprezzato studioso di ebraismo Piero Stefani, ha fatto seguito la risposta di Riccardo Calimani, presidente della Fondazione Meis, che pubblichiamo di seguito. Più sotto, la replica di Baratelli.

Gentile Fiorenzo Baratelli,
la sua lettera mi permette di ribadire pubblicamente quanto dissi a Stefani: la porta è sempre aperta alla collaborazione.
Quanto al resto delle sue insinuazioni, sono del tutto frutto di malevolenza gratuita. Ai seguaci che hanno commentato la sua lettera dico che ho colto uno spirito di gruppo acritico, di parte e fazioso.
Cordialità
Riccardo Calimani

—-
La replica di Baratelli:

Francamente non sono sorpreso per il tono risentito del Presidente del Meis, ma per la conferma della sua ottusa insensibilità nel non prendere atto che quattro anni fa si è consumata una rottura che ha provocato una ferita che resta aperta. Nella risposta del Presidente è presente un dosaggio tra ipocrisia e denigrazione. L’ipocrisia riguarda la spiegazione (si fa per dire…) circa l’assenza di Piero Stefani da ogni tipo di attività che riguarda il Meis.
Scrive Calimani: “La porta è sempre aperta alla collaborazione…”. Come se spettasse a Stefani bussare alla sua porta per chiedere di essere utilizzato. Per esempio, nel preparare il programma della Festa del Libro Ebraico ha aspettato, forse, che Gad Lerner o Enrico Mentana gli chiedessero di essere presenti?
Per una volta, presidente Calimani, rinunci all’orgoglio personale (legittimo, ma improprio nell’esercizio di un ruolo delicato quale è il suo…) e inserisca Piero Stefani nella programmazione futura delle attività del Meis. In ogni caso, questo è ciò che mi sono permesso di chiedere anche agli altri importanti interlocutori che concorrono a qualificare l’attività pubblica del Museo.
La denigrazione riguarda, invece, la parte in cui liquida con tono sprezzante gli interventi che si sono succeduti a sostegno della lettera aperta. Con amarezza devo constatare che lei non ha ancora preso conoscenza delle personalità eccellenti di questa città verso cui si permette definizioni offensive.
Forse il sindaco Tiziano Tagliani (che conosce molto meglio di lei la nostra città…) potrà spiegarle chi sono e cosa rappresentano le persone che lei ha liquidato come seguaci faziosi e di parte…
In conclusione, al di là delle asprezze, mi auguro che questo scambio possa rappresentare l’avvio di una ricucitura tra il Meis e il contributo che ad esso può recare uno dei figli migliori di questa città. Questo, in ultima analisi, è stato lo scopo della mia iniziativa e di chi l’ha sostenuta.
Cordialmente,
Fiorenzo Baratelli

Ri|muoversi in Centro, il progetto va avanti martedì con un terzo appuntamento alla Sala della Musica di Ferrara

da: ufficio stampa Ascom Ferrara

Terzo appuntamento per Ri|muoversi in Centro: il progetto – voluto ed ideato da Ascom – per rendere a tutti (anziani, disabili, bambini) accessibile e fruibile il centro storico di Ferrara continua con l’appuntamento del 6 maggio alla Sala della Musica (Chiostro di San Paolo, in via Boccaleone 19) a partire dalle ore 19,30.
Dopo la passeggiata in centro storico del marzo scorso, è arrivato il momento di attivare i tavoli di ascolto sui temi dell’accessibilità: la partecipazione è aperta a tutti (singoli cittadini, associazioni del terzo settore…).
L’obiettivo sarà individuare delle proposte per il prossimo regolamento dell’arredo urbano, anche alla luce delle indicazioni già emerse nelle precedenti occasioni.
Per fornire il proprio contributo è inoltre possibile compilare il questionario al seguente link http://www.ri-muoversi.fe.it/la-tua-proposta/questionario-online

Le imprese al centro della crescita del territorio

da: ufficio stampa Cna Ferrara, a nome di Ascom, Confcommercio, Cna e Confesercenti

Le tre Associazioni imprenditoriali presentano un documento unitario per ridare centralità alle imprese del territorio

Ridare centralità alle imprese del territorio, senza le quali non c’è lavoro, né sviluppo. Questo il senso del documento presentato unitariamente ieri mattina, 5 maggio, a stampa e media locali da Ascom Confcommercio, Cna e Confesercenti, alla Camera di Commercio, che sintetizza proposte e scelte strategiche mirate, appunto, alla “crescita delle imprese e del territorio”.
L’occasione è data dalle prossime elezioni amministrative, ma il documento messo a punto dalle tre Associazioni, che rappresentano – come ha ricordato Irene Tagliani, presidente provinciale della Cna, aprendo l’incontro stampa – oltre 12 mila imprese ferraresi, guarda più oltre. Mettendo a fuoco certo i problemi, in primis una disoccupazione a livelli record che colloca Ferrara ai primi posti in regione, ma soprattutto proposte che – come si legge ne documento – “attivino un volano virtuoso, in grado di generare ricadute positive sul piano della occupazione, del miglioramento della qualità dei servizi, ma anche sul versante del welfare e su una diversa prospettiva di crescita e sviluppo”. Azioni non necessariamente legate al reperimento di nuove risorse, ma rivolte a terreni strategici per le piccole e medie imprese, come ad esempio la semplificazione amministrativa, l’alleggerimento dell’imposizione fiscale, l’omogeneizzazione di tariffe e regolamenti tra i diversi Comuni, l’efficienza dei servizi e il miglioramento della viabilità.
A questi temi si è richiamato Paolo Benasciutti, presidente provinciale di Confesercenti, che ha sottolineato come l’iniziativa unitaria delle tre Associazioni costituisca un segnale importante, “perché è dalle piccole e medie imprese che può partire un vero rilancio di tutto il nostro territorio”. Tra i punti richiamati dal presidente Benasciutti, in particolare la necessità di una maggiore attenzione del Comune di Ferrara alle proprie politiche degli affitti, che comportano attualmente per le imprese commerciali del centro costi troppo elevati, esponendole a possibili fenomeni di speculazione. E, inoltre, la necessità di una più rigorosa definizione del calendario delle fiere e degli eventi, onde evitare il proliferare di iniziative scarsamente rilevanti, ma di fatto concorrenziali con gli esercizi locali.
“Dobbiamo lanciare un messaggio forte alla politica di questo territorio, soprattutto per creare occupazione”, ha poi argomentato Giulio Felloni, presidente di Ascom Confcommercio, aggiungendo come sia “davvero urgente attuare una politica del fare. I cittadini e le imprese chiedono alla politica di muoversi con immediatezza: dalla viabilità, all’accessibilità, alla creazione di parcheggi. Insomma vogliamo essere coinvolti nelle scelte significative di governo della città e del territorio”.
Confronto, coinvolgimento nelle politiche che riguardano la nostra provincia: questo il punto sul quale ha insistito anche il direttore Cna, Corradino Merli, preoccupato delle possibile tendenze alla frammentazione, che rischiano di indebolire il peso della nostra provincia nelle scelte che contano. “Alle amministrazioni locali e ai candidati – ha precisato – che si presentano per governare la prossima legislatura diciamo: bene i conti in ordine, oggi però l’imperativo è la crescita delle imprese, altrimenti questo territorio non ha futuro. Per questo servono politiche unitarie, serve più coraggio e la volontà di alzare il tiro.”
“Le imprese hanno bisogno di regole certe, di più tranquillità e meno burocrazia”, ha quindi puntualizzato Alessandro Osti, direttore Confesercenti, richiamando poi il tema strategico delle infrastrutture, come irrinunciabile per lo sviluppo dell’economia locale.
Dal canto suo il direttore generale di Ascom Davide Urban ha voluto sottolineare come sia “centrale il tema della sussidiarietà, realizzando una piena collaborazione tra pubblico e privato, lasciando spazio alla libera iniziativa. In questo senso un esempio positivo il consorzio Visit. Anche la cultura deve muoversi e promuovere l’esportazione dell’immagine di Ferrara e del territorio. Infine c’è un aspetto importante: le nostre imprese del terziario sono fondate sulla persona e quindi bisogna lavorare, dando la possibilità di crescere all’individuo all’interno delle aziende”.
Il documento proposto da Ascom Confcommercio, Cna e Confesercenti verrà diffuso, nei prossimi giorni, ai candidati alle prossime elezioni amministrative e tutte le istituzioni ferraresi: Provincia, Comuni, Camera di Commercio, Università, Istituti bancari, ecc.

Sull’autonomia dai partiti e dai movimenti politici della lista civica “Valore e Rispetto”

da: Stefania Agarossi, Candidata Sindaco per Sant’Agostino (Fe)

Venuti a conoscenza dell’esistenza di insistenti voci non corrette in merito alla lista civica “VALORE e RISPETTO” e con l’obiettivo di ripristinare la realtà dei fatti, con la presente si ribadisce che la lista civica “Valore e Rispetto” si è formata autonomamente da qualsiasi partito o movimento politico.
Per questo motivo, con tutto il rispetto per i partiti e movimenti politici, si diffida ufficialmente qualsiasi partito o movimento politico dall’attribuirsi e dall’appropriarsi della paternità di questa lista esclusivamente di natura civica e non affiliata, né politicamente schierata.
Restano, pertanto, salvi ed impregiudicati i diritti di rivolgersi all’autorità giudiziaria in caso di diffamazione e/o perpetrazione di qualsiasi altro reato a danno della presente lista e di coloro che vi appartengono.
Con l’augurio di poter serenamente proseguire la campagna elettorale, e di non dover adire a vie legali per difendere l’onorabilità e il rispetto dovuto a coloro che con il loro impegno sono firmatari della presente,
Distinti saluti

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Avastin-Lucentis, studio indipendente Cochrane: “Non c’è differenza dal punto di vista della sicurezza tra i due farmaci”

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Politiche per la salute – “Non esistono differenze nella sicurezza d’uso tra Avastin e Lucentis”: i risultati dello studio internazionale commissionato dalla Regione presentati alla vigilia della decisione della Corte costituzionale. Lusenti: “Chiediamo all’Aifa di autorizzare l’uso off label di Avastin. E’ una questione etica, a parità di risorse si debbono poter curare il maggior numero di pazienti possibili”

Bologna – Non c’è differenza dal punto di vista della sicurezza tra i due farmaci Avastin e Lucentis, per quanto riguarda il loro utilizzo da parte dei malati di maculopatia retinica. E’ questa, in estrema sintesi, la conclusione di uno studio di revisione della letteratura scientifica (costato 12mila euro), commissionato dalla Regione Emilia-Romagna a Cochrane, il più autorevole organismo non-profit internazionale indipendente in quest’ambito sanitario. La differenza economica invece è sensibile: oggi il costo di Avastin per dose utilizzata è di 16 euro, a fronte dei 630 euro di Lucentis. La Regione stima che se tutti i pazienti fossero stati trattati con il solo Lucentis avrebbe speso circa 25 milioni di euro in più l’anno.

“Per quanto riguarda la pari efficacia e sicurezza nell’uso dei due farmaci, con lo studio di Cochrane abbiamo un’ulteriore conferma di quanto la letteratura scientifica e gli studi internazionali hanno già dimostrato in questi anni – ha ribadito oggi, durante la conferenza stampa, l’assessore alle Politiche per la salute della Regione Carlo Lusenti – . Rinnoviamo, quindi, all’Aifa la richiesta – già avanzata nel 2011 e ripresentata lo scorso aprile – di adottare il provvedimento che consenta l’inserimento di Avastin nella lista dei farmaci di uso consolidato”. In attesa dell’approvazione definitiva del decreto Lorenzin, nella parte che riguarda l’uso off label dei farmaci, e del pronunciamento della Corte costituzionale sulla legittimità della normativa nazionale in materia, Lusenti ribadisce come la questione non sia solo economica, “bensì etica: a parità di risorse si debbono poter curare il maggior numero di pazienti possibili. E’ in gioco la tutela della salute, dei diritti delle persone e della collettività: le politiche sanitarie e del farmaco devono rispondere a questi fini”.

Cochrane ha esaminato tutti gli studi scientifici internazionali che hanno valutato in chiave comparativa se si siano verificati problemi di sicurezza nell’utilizzo di Avastin (prodotto da Roche) e Lucentis (da Novartis), ovvero se esistano differenze di rilevanza clinica nelle reazioni avverse riscontrate sui malati curati con l’uno e l’altro medicinale. Il board degli esperti di Cochrane ha considerato i più importanti cinque studi scientifici di confronto, per numerosità di pazienti coinvolti e per durata delle cure farmacologiche, realizzati da agenzie sanitarie governative di vari Paesi del mondo: lo studio statunitense CATT (1208 pazienti), l’inglese IVAN (610 malati), il francese GEFAL (500), l’austriaco MANTA (300) e il norvegese LUCAS (425). Tutti gli studi considerati hanno confrontato direttamente i due farmaci: è emerso così un quadro scientificamente rigoroso e completo sui livelli di sicurezza dei due medicinali, tanto più esaustivo se si considera che normalmente, prima di commercializzare un farmaco, vengono eseguiti uno o due studi al massimo, e con confronti diretti solo tra il nuovo medicinale e il suo placebo. Il risultato, come detto, stabilisce che non esistono differenze tra le reazioni avverse, quindi sui livelli di qualità e sicurezza dei due medicinali, per i malati trattati con Avastin o con Lucentis.

Per questi farmaci, le due aziende produttrici a fine febbraio sono state multate dall’Antitrust con una sanzione di 180 milioni di euro, con l’accusa di fare cartello per imporre sul mercato quello più costoso (Lucentis).

La Regione Emilia-Romagna fin dal 2009, con la delibera di giunta 1628/2009, aveva autorizzato gli ospedali del Servizio sanitario regionale, in base alle evidenze di studi scientifici indipendenti già allora disponibili, a utilizzare comunque Avastin, farmaco non autorizzato dall’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) ma di comprovata efficacia. Avastin all’epoca aveva un costo per dose utilizzata di 16-20 euro contro i 1.000-1.100 euro di Lucentis, autorizzato invece dall’Aifa. Attualmente il costo di Avastin a somministrazione è di 16 euro, a fronte dei 630 euro di Lucentis.

Secondo una recente stima della Regione, ogni milione di euro speso in più ogni anno per l’obbligo di utilizzare Lucentis in alternativa ad Avastin corrisponde a circa 12 medici, o 28 infermieri, o 34 ausiliari, oppure a 44.000 visite specialistiche.

Ogni anno in Emilia-Romagna per maculopatia retinica sono curate in media circa 3.200 persone, per lo più ultra settantacinquenni. In base ai dati di utilizzo dei due farmaci tra i pazienti regionali, risulta come dal 2011 al 2013, per 6796 malati trattati con Avastin, si siano verificati 7 casi di reazioni avverse; nello stesso periodo, tra i 1941 curati con Lucentis, i casi sono stati altrettanti.

Le giornate dell’Europa al Liceo Ariosto diventano tre

da: Liceo Classico Statale Ludovico Ariosto Ferrara

L’appuntamento con l’Europa quest’anno, al Liceo “L. Ariosto”, si triplica: tre infatti saranno le giornate dedicate alle iniziative “europee” programmate da docenti, studenti e genitori. Tutte le iniziative sono aperte alla cittadinanza.
Si inizia giovedì 8 maggio:
Ø dalle ore 11.15 alle ore 13.10, si svolgerà l’incontro con lo scrittore Carmine Abate, vincitore del premio Campiello 2012, nato a Carfizzi, un paese della Calabria di lingua e cultura arbëresh (albanese), successivamente emigrato in Germania e ora residente in Trentino, dove esercita la professione di insegnante; Abate, oltre a presentare il suo ultimo romanzo Il bacio del pane dialogherà con alcuni studenti dell’indirizzo linguistico sul tema dell’identità, della migrazione, della formazione di un senso civico europeo;
Ø nel pomeriggio alle ore 14,30 in Atrio Bassani avrà luogo l’incontro – spettacolo Uno spazio per la memoria, a cura del Teatro Ipotesi di Genova, incentrato sulla storia delle popolazioni sinti e rom. Docente referente Alda Lucci.
Venerdì 9 maggio:
Ø dalle ore 9.10 alle ore 11.05 sarà la volta dell’incontro dal titolo “Il mio voto per l’Europa” a cui interverrà Cristiana Fioravanti, Docente di Diritto dell’Unione Europea presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Ferrara. Saranno coinvolte classi quarte e quinte del Liceo.
Sabato 10 maggio:
Ø dalle ore 9.10 alle ore 12.20 sotto il titolo “Viaggiando in Europa…….e oltre….possibili incontri” gli studenti dell’indirizzo linguistico e scientifico racconteranno ai presenti le loro esperienze di viaggi d’istruzione e di scambi in Europa e oltre. I “possibili incontri” si riferiscono a due ospiti: Elena Lupu che parlerà della sua esperienza di alfabetizzazione di lingua rumena svolta all’interno del Liceo Ariosto; Pier Vincenzo Zoli, giornalista forlivese, viaggiatore instancabile, collaboratore di riviste di viaggi, autore di documentari televisivi trasmessi in “Alle falde del Kilimangiaro” e “Geo&geo”, che, partendo dal suo recente libro intitolato Confesso che ho viaggiato, racconterà la “sua” Europa;
Ø nel pomeriggio, infine, dalle ore 14.30 alle ore 17.30 l’ultima iniziativa, il progetto “Agorà, scuola aperta”: studenti e genitori di due classi dell’indirizzo linguistico, docenti e ospiti esterni si ritroveranno (come lo scorso anno) nell’atrio Bassani del Liceo, che per un giorno diventerà un’ideale piazza cittadina dove ogni partecipante offrirà il proprio contributo di riflessioni, narrazioni di esperienze, immagini, letture relative alla tematica prescelta, che quest’anno è “Geografia, geografie…”.

ALTRE INIZIATIVE
Sempre nel pomeriggio di sabato 10 maggio saranno presenti due classi dell’indirizzo scientifico che assieme alle proff.sse Rita Bonetti e Patrizia Sarti, attraverso l’attività “Vivi il museo…..tra passato e presente”, dimostreranno come la conoscenza e l’uso dei metodi e del linguaggio della scienza aiutino a superare le frontiere per formare il cittadino del mondo.
Si svolgerà inoltre la giornata dell’arte curata dagli studenti Camilla Caselli e Federico Di Bisceglie, rappresentanti della Consulta Provinciale degli studenti.

Il programma delle giornate dell’Europa è disponibile sul sito del Liceo.

La Spal, specchio di Ferrara

A Ferrara si va “alla Spal”, così come si va in stazione o in piazza. “Alla Spal”, non “allo stadio”. La Spal come luogo fisico, dunque; punto di incontro, spazio della città ben riconoscibile fra gli altri spazi pubblici. La Spal come entità imprescindibile, patrimonio di tutti, pure di chi non si occupa di sport.
L’eredità di Paolo Mazza è anche questa. L’eredità di una squadra nella quale la città si specchia e si culla. Per lunghi anni la Spal è stata più di Ferrara. Negli anni della serie A, quando i biancoazzurri duellavano da pari a pari con Inter, Milan e Juventus, quando aleggiava la favola dell’armata corsara biancoazzurra, in Italia e persino all’estero Ferrara – più che il castello, il duomo e i musei – era la Spal, la creatura di Mazza divenuta simbolo e orgoglio cittadino.
Ferrara negli anni Cinquanta e Sessanta non era ancora città d’arte e Abbado non era ancora Ferrara. Ma c’era la Spal. Nel cuore della Ferrara ferita dalla guerra s’è radicato, così, un grande amore. La grandezza della Spal riscattava la povertà degli anni della ricostruzione, mitigava la durezza del vivere quotidiano e rendeva i tanti emigrati – a Sesto San Giovanni, a Torino o altrove – orgogliosi di essere ferraresi.

Appartenenza e identità. Per questo Ferrara ha sedimentato e conservato nei confronti della propria squadra un sentimento di gratitudine che gli anni, i fallimenti e le delusioni non hanno scalfito. Perché questa è una città che non dimentica. Una città dove la scarsità delle risorse ha reso più preziose le rare ricchezze, patrimoni da amministrare con saggezza. Ciò che è stato fonte di gioia, ciò che ha dato lustro non si scorda, resiste nella corrente dei sentimenti. La Spal è stata miniera di pietre preziose. E così ha continuato a essere percepita anche quando lo splendore si è offuscato.

Questo spiega l’amore di Ferrara per la Spal. E spiega i cinquemila di ieri allo stadio e i duemila che hanno continuato a seguire e incitare la squadra anche il serie D, il gradino più basso della storia calcistica, toccato appena un anno fa. Il tifoso sa essere paziente e fiducioso, certo che passione e dedizione possano propiziare il riscatto.

La scintilla innescata dal commendator Mazza è lontanissima nel tempo. Ma viva resta la memoria della Spal dei Massei, dei Bozzao, dei Corelli, dei Picchi: quella che ha fatto innamorare la città. La prima provinciale di lusso che fece tremare gli squadroni.
Le delusioni di questi anni, al di là delle tribolazioni, un effetto positivo forse lo hanno avuto: quello di cancellare la spocchia con cui gran parte del pubblico ha spesso, in passato, affrontato sfide con squadre ritenute per blasone inferiori, considerando un’onta per la Spal doversi misurare con esse. E non penso solo alla Centese (un derby che faceva arrossire di vergogna gli spallini) o a squadre un tempo calcisticamente sconosciute come Lanciano, Castel di Sangro, Alzano, Cittadella, tutte poi felicemente approdate alla serie B. Con analoga supponenza e fastidio ci si misurava anche con sodalizi di città prestigiose: con il Siena, persino con il Parma nei primi anni Ottanta. Risultato: Siena e Parma hanno conosciuto gli onori della Seria A (certo: Monte Paschi e Tanzi non sono estranei alle loro fortune!), ma ai ferraresi, nobili decaduti del pianeta calcio, dava l’orticaria incontrarle. E la Spal è scivolata sempre più in basso, a causa certamente di sciagurate gestioni societarie, ma forse anche per questo atteggiamento spocchioso che ha zavorrato la squadra ben prima delle disavventure dirigenziali, già negli anni Ottanta e Novanta.

La promozione conquistata ieri sul campo è stata sospirata per ben 16 anni. Questa lunga astinenza sembra aver fatto maturare uno spirito nuovo, con il quale affrontare con umiltà e determinazione le prossime sfide. Siamo la Spal, certo. Ma i titoli contano zero. Nel calcio come nella vita i traguardi si centrano con sacrificio e abnegazione.

Il Ferrara Buskers Festival® 2014, la street factory della musica

da: Associazione Ferrara Buskers Festival

Dal 21 al 31 agosto circa 1000 artisti stupiscono il pubblico per la 27esima Rassegna Internazionale del Musicista di Strada. In omaggio alla Mongolia e alla forza emotiva della musica.

Sono in tantissimi, per l’esattezza 1.818, gli artisti di strada che per il 27esimo Ferrara Buskers Festival® (dal 21 al 31 agosto 2014) aspirano a diventare protagonisti della più grande Rassegna Internazionale del Musicista di Strada che include, anche quest’anno, il Ferrara Buskers Festival On Tour con le tappe di Venezia, Comacchio e Lugo. Ma solo coloro che dimostreranno di avere una vera indole da busker, oltre ad un’elevata qualità artistica unita ad affinate capacità di sorprendere e coinvolgere il pubblico, saranno selezionati per far parte della multietnica e creativa street factory della musica. Sul palcoscenico sonoro delle piazze e vie ferraresi approderanno così oltre mille artisti accreditati provenienti da tutti i continenti, per dar vita ad una miriade di spettacoli gratuiti con i 20 gruppi invitati (le special guests della manifestazione) di cui 4 arrivano dalla Mongolia, la nazione ospite di quest’anno. Sarà un festival esotico, oltre i limiti dell’immaginazione. Un autentico elogio della musica e della sua forza emotiva. Tanti anche gli eventi collaterali che animeranno il centro storico estense, in un’armonia di espressioni artistiche, approfondimenti e attenzioni per il pubblico, grazie al Direttore Artistico e Ideatore della rassegna Stefano Bottoni, al Direttore Organizzativo Luigi Russo e l’Associazione Ferrara Buskers Festival®. L’anima “green” del Festival passerà ancora una volta attraverso il Progetto EcoFestival che, dal 2011, ha prodotto risultati eccezionali (oltre 30 tonnellate di Co2 risparmiate solo con le tre principali azioni), una certificazione ambientale (Iso 20121) e riconoscimenti nazionali (Premio CulturaInVerde).

Luci e ombre della nuova piazza Trento e Trieste e dintorni

da: ufficio stampa Comitato Elettorale Vittorio Anselmi, Candidato Sindaco di Ferrara

Vittorio Anselmi, da architetto, esprime il proprio parere circa il restauro della piazza principale di Ferrara.

In attesa che venga scoperto l’ultimo velo del rifacimento della piazza, così da poter esprimere un giudizio complessivo sulla qualità dell’intervento, avanziamo qualche dubbio e perplessità sulle scelte operate, sia sotto il profilo architettonico che delle precauzioni per l’allontanamento delle acque meteoriche. Non vogliamo fare i gufi, ma le canaline poste a filo pavimentazione, soprattutto sul lato del loggiato del Duomo, potranno resistere a sollecitazioni estreme, soprattutto in caso di “bombe d’acqua”, quando più che la “portata” conterà la velocità di scorrimento? Perché non si è mantenuto, almeno lì, il vecchio dislivello? Sia sotto il profilo funzionale che soprattutto quello architettonico, la scelta di eliminare il dislivello (marciapiede) ci sembra sbagliato. Oltre che motivo di legittima preoccupazione per possibili allagamenti dei negozi, viene completamente falsata la lettura della piazza stessa, con un ingiustificato appiattimento dei livelli, nonostante le differenze dei materiali. Su questi ultimi poi ci riserviamo un più approfondito intervento, in seguito. Ma se per questa piazza ci asteniamo dall’esprimere giudizi definitivi, non possiamo esimerci dal giudicare quanto ormai quasi definitivamente fatto nel lunghissimo e tormentato cantiere di Galleria Matteotti: se da un lato sono stati eseguiti apprezzabili interventi di risistemazione dei soffitti e delle grandi luci in vetromattone, dall’altro lato è stato invece eseguito un intervento assai discutibile sulle pavimentazioni. Forse in nome del necessario requisito di essere antisdrucciolevole, è stato scelto un materiale che già oggi appare sporco e degradato, e per il quale si prevedono già onerosi interventi di manutenzione e pulizia. Ma ancor più incredibile, a mio parere è il fatto, verificato personalmente, dell’errore di posa della pavimentazione stessa soprattutto lungo il lato di piazzetta Gobetti. Quando piove, come in questi giorni, l’acqua trova una insospettabile pendenza verso l’interno e, senza che venga intercettata da griglie o canaline, arriva fin sotto i tavoli del bar Massimo.
Un errore progettuale, o di cantiere (chi ha controllato?) che era stato denunciato alla D.L. ed agli amministratori dagli stessi proprietari delle attività in Galleria, già durante l’esecuzione dei lavori; evidentemente inascoltati.
Purtroppo adesso il danno è fatto, e chi ne subisce le conseguenze sono i cittadini. Chi pagherà per questo?
E se questi sono i metodi utilizzati per eseguire le opere pubbliche, cosa dovremmo aspettarci dopo le prossime elettorali e le trionfali inaugurazioni, compiute in serie in questi ultimissimi mesi? Le elezioni passano, i danni restano.

Vittorio Anselmi