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La tutela delle aree naturali compie 30 anni. Nel 1988 in Emilia-Romagna sono nati i primi 8 parchi. Se ne parla nella nuova puntata di Vista da vicino

Da: Regione Emilia Romagna

Un anniversario speciale per la regione che oggi annovera 14 parchi regionali, 2 nazionali e 1 interregionale. La puntata in onda da domani in tv e sul web

Bologna- Trent’anni fa in Emilia-Romagna furono istituiti i primi 8 parchi, oggi sono 17. Alla difesa delle aree protette è dedicata la nuova puntata di Vista da vicino, in onda da domani nel circuito delle emittenti locali, il format tv sugli effetti concreti delle politiche regionali in ambito locale , dando voce ai suoi protagonisti.

La puntata racconta di un territorio unico dal punto di vista ambientale, ricco di biodiversità, con 2700 specie di piante, 350 di animali vertebrati, 30 specie di piante rarissime. Una ricchezza pari al 15,8% del territorio regionale, compresi i siti della Rete natura, riconosciuta anche a livello internazionale, che diventa sempre più opportunità di crescita e sviluppo dell’economia, del turismo e dell’occupazione.

Telecamere accese nel Delta del Po, il parco più esteso della regione, istituito 30 anni fa, la maggior area ornitologica italiana con 300 diverse specie di uccelli, e nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, al cui interno risiedono tra l’altro faggete vetuste, boschi di alberi vecchi 500 anni, divenute, insieme alla riserva integrale di Sasso Fratino, patrimonio mondiale Unesco.
Le testimonianze sono di Sergio Paglialunga, direttore del Parco delle Foreste Casentinesi, e di Marco Fabbri, presidente del Parco del Delta del Po, di operatori impegnati in attività economiche e turistiche e dell’assessore regionale all’ambiente Paola Gazzolo.

In allegato giorni e orari della messa in onda. Vista da vicino è online sul sito della Regione www.regione.emilia-romagna.it, e sui social network Facebook e Twitter

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)