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Festival del cortometraggio, le emozioni scorrono sul grande schermo. 

Ieri si è inaugurata la sesta edizione del festival del cortometraggio che la Ferrara Film Commission (FFC) dedica a questo segmento della produzione cinematografica e che si terrà dal 25 al 28 ottobre, presso la Sala Ex Refettorio del Chiostro di San Paolo in via Boccaleone 19.

A introdurre la prima giornata del Ferrara Film Corto Festival, il neopresidente della FFC, Sergio Gessi, insieme a Eugenio Squarcia e Mattia Bricalli, Direttori Artistici del Festival.

Tantissimi i giovani in sala, rappresentati, soprattutto, dagli allievi del Liceo G. Carducci e dall’I.I.S. Luigi Einaudi di Ferrara, la Giuria Giovani che frequenterà le proiezioni in sala, valuterà i film in concorso e attribuirà un Premio Speciale al Miglior Cortometraggio.

Mattia Bricalli, Sergio Gessi, Eugenio Squarcia

“Il cinema è specchio di vita, ci emoziona, a volte ci evita pure di dover andare dallo psicologo”, introduce Sergio Gessi. “A volte affascina, a volte commuove e talora magari infastidisce. Ma lo spettacolo del grande schermo è comunque riflesso delle nostre vite e dei nostri comportamenti. E il buon cinema parla a ciascuno di noi, scuote le nostre emozioni, ci fa ridere o piangere, ci catapulta in mondi magari mai neppure immaginati prima” continua. “E”, conclude, “la magia del grande schermo, quello delle emozioni condivise in una sala tutti insieme invece che puntini sul divano, rimane ineguagliabile”.

Sergio Gessi, Paolo Cagnotto (Lecco Film Commission), Alberto Squarcia

Non possiamo che concordare. Anche per questo siamo qui, per vibrare insieme.

Questi i cortometraggi proiettati per le categorie “Ambiente è musica”, “Indieverso” e “Buona la prima”, diretti e recitati da giovani artisti e registi indipendenti italiani e internazionali.

TREE TALKER (Italia, 18’ – “Ambiente è musica”) di Antonio Brunori

Un documentario sui sensori che monitorano la salute delle piante. Perché la salute degli alberi e delle foreste è anche la nostra.

WILTED FLOWERS (Canada, 4’ – “Ambiente è musica”) di Andrei Zaitcev

Un corto psichedelico su qualcosa che non vorremmo mai accadesse.

ESPRESSO (Regno Unito, 20’ – “Indieverso”) di Renata Gheller

Due ex fidanzati, Mark e Lea, che arrivano al loro appuntamento con diverse intenzioni. Temi: salute mentale, disagio ed effetti della pandemia su vite e relazioni

IRA (India, 7’ – “Indieverso”) di Varun Shivnani

Una giovane donna, Ira, in un mondo totalmente alienato.

LA VERITÀ NON ESISTE (Italia, 15’ – “Buona la prima”) di Roberto Cicco

Ambientato in costiera amalfitana, il corto ruota intorno a una domanda esistenziale, che quasi tutti ci siamo, prima o poi, posti: nella vita è meglio seguire l’istinto o la ragione? Il fatto è che l verità non esiste…

SINGING IN FRONT OF THE COLOSSEO (Italia, 14’ – “Indieverso”) di Cristina Ducci

Chiara e Simone si incontrano in un bar dopo tanti anni. Un piccolo musical di fianco al Colosseo, perché forse Chiara non ha perso la speranza di veder realizzare il suo sogno.

LA ROBE (Italia, 6’ – “Indieverso”) di Olga Torrico

Nell’appartamento di una donna recentemente scomparsa, una giovane ragazza delle pulizie, che non ha mai nulla da mettersi per uscire, svuota un armadio pieno di vestiti, quando improvvisamente è attratta da un abito colorato e vivace. Che destino avrà?

L’ALLACCIO (Italia, 20’ – “Indieverso”) di Daniele Morelli

Storia (vera) del lutto profondo di Roberto Rossellini per la perdita del figlio Roberto a soli nove anni e del telefono fatto installare accanto alla sua tomba al cimitero del Verano per poter dirigere da lì, vegliando su di lui, Germania Anno Zero. Una magnifica riflessione su cosa significa essere figli e padri.

GOLEADOR (Italia, 14’ – “Indieverso”) di Francesca Frigo

Steven gioca a calcio in una squadra composta da ragazzi disabili. Quando un uomo misterioso si presenta agli allenamenti tutit pensano che sia lì per portare il bravissimo Steven in una squadra di serie A. ma la madre del ragazzo…

QUEL CHE RESTA (Italia, 9’ – “Ambiente è musica”) di Domenico Onorato

La sostenibilità parte anche dalle nostre azioni quotidiane. Un corto sul riciclo, dove il riutilizzo del cibo può generare ricchezza e convivialità: i rifiuti, gli avanzi possono rinascere a nuova vita.

IL GUERRIERO (Italia, 15’ – “Indieverso”) di Barbara Bonafaccia

Un viaggio spirituale di riconciliazione tra padre e figlio, tra pioggia, fango e boschi.

Particolarmente graditi l’Indie Showcase “NUN MI E VA”, intermezzo pomeridiano, la prima intervista cinematografica assoluta di Massimo Troisi fatta da Paolo Cagnotto al Festival del Cinema di Cannes del 1981 e quello alle proiezioni serali: l’esibizione di Alex Mari, cantante, chitarrista, bassista, cantautore e vocal coach, attraverso un caratteristico e superlativo concerto acustico, terminato con un Q&A interattivo con il pubblico.

 

Foto di Valerio Pazzi

Ferrara Film Corto Festival arriva alla sua VI edizione e si terrà, dal 25 al 28 ottobre, presso la Sala Ex Refettorio del Chiostro di San Paolo situata in via Boccaleone 19, una location d’eccezione nel centro storico di Ferrara. La bellissima sala affrescata, appena restaurata e restituita al pubblico (o meglio, lo sarà a partire da questa occasione), appartiene al complesso cinquecentesco della Chiesa di San Paolo, anche definito il “pantheon della città”.

Il festival, con il suo importante sottotitolo filo-rosso “AMBIENTE È MUSICA”, è dedicato alla promozione e alla valorizzazione di cortometraggi che affrontano il tema dell’ambiente in tutte le sue accezioni, di opere prime italiane e di produzioni indipendenti provenienti da tutto il mondo. Si è affermato negli anni come punto d’incontro per cineasti emergenti e consolidati, focalizzato sulla condivisione del know-how professionale e il dibattito intorno ad argomenti di grande importanza sociale e culturale, con l’intenzione di stimolare, mediante il linguaggio cinematografico, la discussione e gli interventi concreti della popolazione, dei giovani in particolare, delle istituzioni, della politica e del mondo dell’arte.

Oggi più che mai serve trovare una forma di sopravvivenza, individuale e collettiva, agli eventi in corso, sempre più tragici. In un momento storico tanto complesso e delicato, urge una riorganizzazione di intenti, la ricerca di un nuovo equilibrio tra uomo e natura fondato sul rispetto. L’arte può aiutare nel ritrovare la retta via, nel farci confrontare a noi stessi, agli altri e con gli altri. Uno sguardo creativo sul mondo esteriore e interiore, dove i punti di vista oggettivo e soggettivo si confondono, provocando domande e suggerendo risposte.

La tematica di questa edizione del Festival vuole relazionarsi con le grandi sfide globali e contemporanee, in primis quella relativa ai cambiamenti climatici, che riguarda tutti, ma anche la necessità di un cambiamento radicale dello stile di vita, del modello collettivo, del paradigma dominante. Un nuovo mondo, ma anche una nuova musica, come espressione dell’empatia e delle emozioni più umane. Perché l’ambiente è musica, in equilibrio tra armonia e disarmonia. Una sinfonia in divenire, un paesaggio sonoro a cui tutti partecipiamo, come voci soliste, come orchestrali, talvolta come semplici auditori.

La VI Edizione del Festival prevede tre categorie di partecipazione: “AMBIENTE È MUSICA”: categoria principale, aperta ad autori nazionali e internazionali di qualsiasi età, che dovranno interpretare il tema “AMBIENTE È MUSICA” in maniera personale, mediante il linguaggio cinematografico. La categoria è aperta a ogni genere di cortometraggio. “BUONA LA PRIMA”: categoria aperta ad autori italiani, o residenti in Italia, di qualsiasi età e dedicata unicamente a opere prime, a tema libero. La categoria è aperta a ogni genere di cortometraggio. “INDIEVERSO”: categoria aperta ad ogni genere di cortometraggio, a tema libero, purché di produzione indipendente, rivolta ad autori nazionali ed internazionali, di qualsiasi età.

Ferrara Film Corto Festival 2023 si svolgerà in quattro giornate (25-28 ottobre 2023), durante le quali avranno luogo le proiezioni dei 67 film ammessi in competizione (27 per “Ambiente è Musica”, 15 per “Buona la prima”, 25 per “Indieverso”), intermezzati da concerti, conferenze, spettacoli e proiezioni di opere video fuori concorso, tra cui: la proiezione fuori concorso di “Nun mi e va…” (la prima intervista di Massimo Troisi ad un Festival del Cinema: Cannes 1981) a cura di Paolo Cagnotto – Lecco Film Commission; il concerto in acustico di Alex Mari, cantante, chitarrista e songwriter copparese, noto nel panorama musicale nazionale e internazionale; la proiezione fuori concorso del film “Ho smesso di portare le mutande” e il successivo incontro con Matteo Sambero (regista) e Pierpaolo Lombardi (autore del soggetto e protagonista del corto); l’incontro con Gian Maria Giarini “Da Ferrara a Capo Nord in R4”; la proiezione speciale fuori concorso del corto “Miss Agata” (girato nel territorio di Ferrara) in presenza del cast, composto da Anna Elena Pepe, Andrea Bosca, Yahya Ceesay e Chiara Sani, nonché dei registi Anna Elena Pepe e Sebastian Maulucci, in collaborazione con Première Film; la performance di danza contemporanea “HABITAT” dell’artista e coreografa Alessandra Fabbri, con live electronics di Lucien Moreau e sax solista di Giulia Carriero; la prima nazionale del cinematic concert a tema ambientale “The Planet Yu” del musicista e compositore ‘Novich (Ivan Montesel); la presentazione della collaborazione con due realtà culturali d’eccellenza: Fotopop di Antonella Marchionni (fotografa ufficiale del Festival 2023) ed Estense Music Academy di Sergio Rossoni.

Nella giornata conclusiva di sabato 28 ottobre, nel blocco pomeridiano, avrà luogo una serie di proiezioni speciali fuori concorso. Il blocco serale si aprirà con un concerto a tema ambientale appositamente realizzato per il Festival e proseguirà con la cerimonia di premiazione dei film in concorso, seguita dall’incontro con sponsor e autori vincenti. Durante la serata verranno consegnati alcuni premi speciali: uno denominato “Premio al miglior cortometraggio di denuncia sociale girato nella città di Ferrara”, in presenza di cast e regia, e l’altro consegnato dalla Giuria Giovani composta dagli studenti del Liceo G. Carducci e dall’I.I.S. Luigi Einaudi di Ferrara che frequenterà le proiezioni in sala, valuterà i film in concorso e attribuirà un Premio Speciale al Miglior Cortometraggio.

Non da ultimo, il Festival potrà contare su una Giuria Professionale composta da rappresentanti del mondo del cinema, del teatro, della musica e del giornalismo: Giampiero Sanzari (compositore, sound designer, tecnico del suono, restauratore audio e fonico in presa diretta), Roberta Pazi (attrice, regista e produttrice di cinema e teatro), Achille Marciano (attore e regista di cinema e serie tv), Simonetta Sandri (giornalista pubblicista, critica ed esperta di cinema), Paolo Gasparini (Presidente di Giuria, attore di cinema e teatro, nonché produttore).

L’ingresso è a offerta libera. Lo spettacolo si svolge fra le 15,30 e le 22,30.

https://www.ferrarafilmcorto.it/programma2023

 

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Simonetta Sandri

E’ nata a Ferrara e, dopo gli ultimi anni passati a Mosca, attualmente vive e lavora a Roma. Giornalista pubblicista dal 2016, ha conseguito il Master di Giornalismo presso l’Ecole Supérieure de Journalisme de Paris, frequentato il corso di giornalismo cinematografico della Scuola di Cinema Immagina di Firenze, curato da Giovanni Bogani, e il corso di sceneggiatura cinematografica della Scuola Holden di Torino, curato da Sara Benedetti. Ha collaborato con le riviste “BioEcoGeo”, “Mag O” della Scuola di Scrittura Omero di Roma, “Mosca Oggi” e con i siti eniday.com/eni.com; ha tradotto dal francese, per Curcio Editore, La “Bella e la Bestia”, nella versione originaria di Gabrielle-Suzanne de Villeneuve. Appassionata di cinema e letteratura per l’infanzia, collabora anche con “Meer”. Ha fatto parte della giuria professionale e popolare di vari festival italiani di cortometraggi (Sedicicorto International Film Festival, Ferrara Film Corto Festival, Roma Film Corto Festival). Coltiva la passione per la fotografia, scoperta durante i numerosi viaggi. Da Algeria, Mali, Libia, Belgio, Francia e Russia, dove ha lavorato e vissuto, ha tratto ispirazione, così come oggi da Roma.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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