Skip to main content

di Maria Lucrezia Costantino

Ferrara: culla rinascimentale, ricca d’arte e di strade ciottolate dove ci si può passeggiare in compagnia o anche da soli. Incantevole a maggio e gotica a novembre. Con i suoi colori caldi ti accoglie con amore e calore. Attraversandola ti fa conoscere la sua storia, te la racconta in silenzio. Con il suo castello che sorge nel centro della città circondato da acque, ha qualcosa da raccontarti, qualcosa su chi ci abitava, su chi l’ha Vissuta, o semplicemente vuole solo farti tornare indietro nel tempo. Ferrara può regalarti anche un diamante, due, tre, quattro e così via, persino un palazzo, il Palazzo dei Diamanti, il quale ogni anno accoglie mostre importanti. Da De Chirico ad Ariosto. Quest’anno ha accolto un ospite famoso a Ferrara, un certo Ludovico Ariosto con il suo poema cavalleresco l’Orlando Furioso. Ariosto, ispirato da scrittori del passato, scrisse questo poema cavalleresco nel ‘500. Ma cosa vedeva Ariosto quando chiudeva gli occhi? Questo è il quesito principale della mostra. Tutti conoscono l’opera ariostea, ma non tutti sanno cosa vedeva il poeta quando componeva il poema. Ciò è possibile constatarlo con opere di Raffaello, Leonardo Da Vinci, Paolo Uccello, e Tiziano. Questi sono solo alcuni dei grandi artisti presenti. L’immaginario del poeta, però, non è visibile solo grazie ai vari dipinti, ma anche da manoscritti autentici, strumenti, armi e oggetti preziosi dell’epoca. Attraversando i corridoi soffusi, oltre a ciò che vedeva il poeta, si sentono quasi i profumi dell’epoca. Con un po’ di immaginazione ci si può tele trasportare in quell’epoca cavalleresca così buia ma allo stesso tempo così affascinante e romantica. La mostra è curata nei minimi dettagli, con un’audioguida che racconta la storia di Orlando, ma allo stesso tempo spiega e racconta la storia di quel quadro, o di quella spada che è lì, davanti a te. Inoltre queste storie sono raccontate anche sulle mura del palazzo, all’interno della mostra. Frasi scritte dal poeta ferrarese, frasi stampate lì, per raccontare la storia dell’Orlando in quell’epoca cavalleresca dominata da guerre e amori, il Suo di amore, quello per Angelica. Quella del Palazzo dei Diamanti è la classica mostra per chi è curioso di scoprire, conoscere e assaporare nei minimi dettagli quella che era Ferrara, o semplicemente la vita, in quell’epoca in cui rinasceva la vita di corte.

Cosa vedeva Ariosto quando chiudeva gli occhi
Mostra dedicata all’Orlando Furioso, opera di Ludovico Ariosto, presso il “Palazzo dei Diamanti” a Ferrara

tag:

Redazione di Periscopio


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it