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Comunicato stampa IIS RL Montalcini.

Al Montalcini un Primo Maggio pensando ai bambini: le studentesse creano il loro manifesto contro il lavoro e lo sfruttamento minorile.

Il primo maggio si celebra la giornata internazionale dei lavoratori.

Sono tantissime le iniziative che hanno coinvolto gli studenti del Montalcini ed in particolare, all’indirizzo sociosanitario, le alunne hanno analizzato gli articoli inerenti il lavoro minorile, il diritto al gioco ed al tempo libero contenuti nella  Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989.

In tale Documento le alunne della classe 1 A SSAS si sono occupate degli articoli inerenti il lavoro minorile inteso come lavoro che priva i bambini della loro infanzia, della possibilità di avere un futuro migliore e della loro dignità.

Tutto ciò è illegale e dannoso per lo sviluppo psicofisico del bambino e lo priva della possibilità di studiare e di poter aspirare ad un futuro diverso e migliore. 

Sono, infatti, 152 milioni i bambini costretti a lavorare nel mondo, la metà dei quali ha tra i 5 e gli 11 anni viene  impiegata in lavori di forza, in condizioni di igiene e sicurezza precarie.

Per questo motivo è importante agire dove il fenomeno è più diffuso, per sensibilizzare, aiutare le famiglie e permettere a questi bambini un’infanzia felice.

Dopo aver analizzato gli Articoli della Convenzione ONU sul lavoro minorile le alunne si sono occupate di quelli concernenti il diritto all’istruzione, al gioco e al tempo libero (artt. 23-31) quali momenti fondamentali che ogni bambino ha il diritto di “vivere” al fine di sviluppare la propria dimensione creativa, la scoperta del mondo, la sperimentazione e la propria vena artistica.

Le alunne hanno poi creato il proprio Manifesto contro il lavoro e lo sfruttamento minorile in tutti i settori e le politiche pertinenti per ribadire come sia importante contrastarli e combatterne tutte le forme, lo hanno voluto fare proprio in occasione del primo Maggio, in cui si celebra la festa dei lavoratori ricordando che spesso sono “lavoratori” anche i bambini, quando in realtà dovrebbero essere studenti, perché il diritto all’istruzione non dovrebbe essere negato a nessuno.

Anche questa occasione, ovvero la celebrazione nazionale della festa dei lavoratori, é stata lo spunto per far riflettere  le studentesse della 1 A SSAS sul diritto-dovere al lavoro, al gioco e al tempo libero quali dimensioni di una stessa entità che dovrebbe trovare piena realizzazione in ogni essere umano.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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