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Giorno: 23 Novembre 2015

Bilancio positivo per la terza edizione di “Officina del Vintage” conclusasi ieri a Ferrara

da: organizzatori

Si è conclusa ieri la terza edizione di Officina del Vintage con un bilancio in forte crescita: mille biglietti in più dello scorso anno per un festival entrato ormai nel cuore dei ferraresi e non solo.
Quasi cinquemila presenze tra i visitatori intervenuti alla mostra mercato e quelli che hanno partecipato agli eventi off del Molo e alla grande festa di chiusura presso America Graffiti.
Promosso da Pop Design Store, il festival è stato ideato e diretto da Giorgio Paparo e organizzato in team con Massimiliano De Giovanni (Responsabile Eventi e Comunicazione), Silvia Ungaro (Responsabile Promozione e Segreteria) e Alessia Vezzani (Responsabile Commerciale e Sponsoring).
Una squadra che ha dato vita a una manifestazione unica nel suo genere, capace di coniugare una selezionata proposta commerciale (30 espositori provenienti da tutta Italia) a eventi culturali di forte spessore. E che ha saputo dare voce e spazio anche a importanti associazioni come Amnesty International e Ail (Associazione Italiana contro le Leucemie, Linfomi e Mieloma).
Officina del Vintage ha riacceso le luci degli Imbarcaderi del Castello Estense, dando nuova vita a questo luogo magico e dimostrando che il monumento simbolo di Ferrara può essere un crocevia nevralgico di mode e tendenze.
Officina del Vintage è inoltre la dimostrazione che un festival di grande richiamo può nascere senza alcun contributo delle istituzioni locali e senza avere nessuno spazio in gratuità.
Ma per rinnovarsi e continuare a crescere non basta il sostegno di sponsor ed espositori, né il piccolo biglietto d’ingresso: serve che la città creda nelle manifestazioni culturali e in un commercio condiviso e diversificato.
Speriamo che ci siano quindi i presupposti per una quarta edizione ancora a Ferrara.
Quest’anno il festival ha saputo coinvolgere ben trenta attività imprenditoriali della città (commercianti, ristoratori, strutture ricettive, liberi professionisti…) promuovendo una “vintage map” per turisti, allestendo postazioni per parrucchieri, truccatori e fotografi, sostenendo la promozione di piccoli e grandi eventi e attività.
Se Officina del Vintage ha superato il gradimento dello scorso anno, il merito è inoltre dei tanti ospiti che si sono susseguiti nel ricco programma, a cominciare da due autentiche star della musica leggera degli anni Ottanta.
Ivan Cattaneo e Alberto Camerini non si sono limitati a raccontare della propria musica, ma hanno restituito ai visitatori una memoria che parte dagli anni Settanta e arriva fino a noi: la storia di una generazione che ha abbracciato la cultura hippie, si è lasciata ispirare e sedurre dal sogno della libertà, che si è ribellata nel punk, che è stata delusa dalla politica, che non si riconosce nel nuovo modello di società che stiamo vivendo.
Tanti sono stati i ricordi di personalità di spicco della cultura italiana, da Nanni Ricordi a Pasolini, da Benigni a De André. Per una volta non abbiamo semplicemente ascoltato due cantanti nel loro repertorio di revival, ma abbiamo sentito le loro parole, le emozioni che ancora provano.
Le stesse che ci ha regalato lo scenografo e costumista Lorenzo Cutùli in un viaggio tra favole e varietà, dall’Orfeo di Monteverdi all’ultimo grande spettacolo di Arturo Brachetti. Perché anche nel teatro di oggi si respira aria “vintage”.
I ringraziamenti sono come sempre doverosi e sentiti: al nostro main sponsor America Graffiti;
a Teste d’Autore, Studio Esse e Studio Blue Fashion per aver riportato i visitatori del festival agli anni Cinquanta e Sessanta;
alla società agricola Pettyrosso, a Renzo Cervi (Presidente ANAG Emilia Romagna) e a Gabriella Rossi (vice-delegato AIS Ferrara);
a Bottega di Utilla e ai designer Alessio Guerra e Mirco Vacchi; al fotografo del festival Giuseppe Ungaro;
a Il Molo per i tanti eventi off;
all’Hotel Carlton che ci ha ospitato per la conferenza stampa e ha accolto i nostri ospiti; a Teatro Off, I Piccoli Tocchi di Teatro e Roberta Pazi per la divertente performance; a Monica Donati, preziosa e insostituibile;
alle istituzioni tutte.
Grazie infine alle testate locali e alle tante redazioni sul web che hanno sostenuto il nostro progetto, dando visibilità e continuità d’informazione.
Con affetto,
Giorgio Paparo Massimiliano De Giovanni, Silvia Ungaro,
Alessia Vezzani
POP DESIGN di Giorgio Paparo
Via de’ Romei 19A, Ferrara
Tel. 0532 186440 – Cell. 347 4812091
www.officinadelvintage.it

Dal 27 novembre a Oristano un ciclo di film sulla Resistenza dal titolo “Resistenza su celluloide”

da: organizzatori

Il Centro Servizi Culturali UNLA di Oristano,La Biblioteca Gramsciana, l’Istituto sardo per la storia dell’Antifascismo e della Società contemporanea (I.S.S.A.S.C.O.) organizzano in occasione del 70° anniversario della Liberazione un ciclo di film sulla Resistenza dal titolo “LA RESISTENZA SU CELLULOIDE”. La rassegna si svolgerà presso il centro Servizi culturali in via carpaccio, 9 ad Oristano e ogni opera cinematografica verrà introddotta da un esperto che potrà essere o di storia o di cinematografia.
PROGRAMMA:
Venerdì 27 novembre ore 16,30 La donna nella Resistenza di Liliana Cavani (1965) Introduce il film Giulia Mazzarelli.
Venerdì 4 dicembre ore 16,30 Tutti a casa di Luigi Comencini (1960) Introduce il film Daniele Sanna.
Venerdì 11 dicembre ore 16,30 L’anarchico Tomaso Serra. Appunti per un documentario di Massimo Lunardelli (2015) Introduce il film Massimo Lunardelli.
Centro di Servizi Culturali – U.N.L.A. Via Carpaccio, 9 ORISTANO Tel: 0783/211656 – 0783/217326 e-mail: mediateca@centroserviziculturali.it

La Serie A non è un campionato per giovani: gli U21 restano in panchina, unica eccezione il Bologna

da: Martina Carella – Superscommesse

Lo studio di SuperNews sull’utilizzo degli under21 nel calcio che conta: il confronto tra Italia e Europa. Il commento di Arrigo Sacchi: “Nostri giovani pronti, club senza programmazione su lungo termine.

In Italia i giovani non giocano. Si può riassumere così il verdetto dello speciale di SuperNews sull’utilizzo degli under 21 nel calcio che conta. In questo primo scorcio di stagione l’Italia si piazza ultima in quanto ad impiego dei giovani nelle varie competizioni, sia nazionali che internazionali.
Abbiamo preso in esame tutte le squadre dei 5 migliori campionati europei (Italia, Spagna, Inghilterra, Francia e Germania) e gli under 21 che hanno collezionato almeno 1 presenza in questa prima parte di stagione. Calcolando il rapporto tra totale dei minuti giocati dagli U21 e totale dei minuti giocati da tutti i giocatori siamo giunti facilmente alla percentuale di utilizzo dei giovani nei paesi europei presi in esame. E’ così che l’Italia si piazza all’ultimo posto con un indice di utilizzo in minuti del 6,7%. Molto meglio di noi Inghilterra (10,23%), Germania (10,43%), Spagna (10,93%) e Francia (13,19%).
In media i nostri club hanno utilizzato finora circa 3 under 21 (2,9) contro i quasi 5 delle squadre francesi (4,8), i 4 delle inglesi e i 3 abbondanti di tedesche e spagnole (3,27 e 3,11).
Ma è il minutaggio medio la vera discriminante tra il calcio nostrano e quello europeo. Ogni giovane impiegato finora ha giocato in media solamente 22,8 minuti: molto al di sotto dei 34,7 dei coetanei spagnoli o dei 31,6 dei tedeschi.
Gli Under 21 stranieri giocano di più degli italiani – Il dato più preoccupante però è relativo all’impiego degli under 21 stranieri. Solo nel nostro paese i giovani stranieri giocano più dei coetanei italiani. Da questo punto di vista il paese che crede di più nei propri vivai risulta essere la Germania (ben 2,38 gli under tedeschi utilizzati contro lo 0,88 degli stranieri).
In Europa è il Marsiglia a puntare di più sui giovani. Bologna secondo, male le big italiane – Se i dati riguardanti l’intero movimento calcistico nazionale non sono incoraggianti, almeno possiamo evidenziare le piacevoli eccezioni. La più importante riguarda il Bologna che vanta un indice di impiego di under 21 del 30,79%. Ben 7 i giovani schierati finora in stagione, tra cui la sorpresa Adam Masina (recentemente convocato da Di Biagio in Under 21) e Alex Ferrari, prodotto del vivaio emiliano. Solo un club in tutto il continente ha saputo fare meglio, il Marsiglia di Michel, capace di schierare titolari 7 under 21 tra i quali giovani prospetti come Mendy, Rekik, Sparagna, Manquillo e Ocampos.
E’ Francia in generale a lanciare massicciamente i propri giovani. Nelle prime 10 posizioni della classifica, infatti, troviamo altri 3 club transalpini oltre il Marsiglia: Nizza, Monaco e Nantes. Completano la top 10 tre spagnole (Valencia, Villarreal ed Espanyol), una inglese (l’Everton, tra l’altro squadra che lanciò un Rooney appena sedicenne) e una tedesca (Schalke 04, anche qui la presenza non sorprende visti i talenti cresciuti a Gelsenkirchen, uno su tutti l’oggetto del mercato estivo della Juventus Julian Draxler).
Per trovare la seconda italiana in graduatoria bisogna scorrere alla tredicesima posizione. La Lazio di Pioli, pur soffrendo tremendamente in campionato, ha puntato largamente su un’ossatura giovane con elementi di spicco come Milinkovic-Savic, Cataldi, Hoedt e Keita. La presenza biancoceleste in top 15 non deve però ingannare. In Italia i giovani giocano quasi esclusivamente in provincia mentre le grandi squadre preferiscono calciatori “già fatti” e con qualche anno in più.
Anche questo è un elemento fortemente italiano. Come si può evincere dalla tabella, ogni nazione – ad eccezione dell’Italia – ha almeno 2 top club con un tasso di impiego di under 21 maggiore del 15%. In Francia Lione, Marsiglia e Monaco, in Inghilterra Manchester United e Liverpool, in Spagna Atletico Madrid e Valencia e in Germania Borussia Dortmund e Bayer Leverkusen.
Ci si avvicina il Milan, grazie soprattutto al buon numero di presenze e minuti di Donnarumma, Romagnoli e Calabria. In ogni caso la squadra di Mihajlovic raggiunge solamente il 13,76%, ben al di sotto delle controparti estere. Lontanissime le altre cosiddette “grandi”. Il Napoli ha utilizzato solo 2 under 21, Hysaj e Chalobah, con quest’ultimo in campo solo 5 minuti in 16 partite. Ancora sotto la Juventus che, nonostante il ringiovanimento in sede di mercato, ha schierato solamente Dybala e Rugani (per il difensore, come detto, soli 2 minuti in tutta la stagione).
Ma si può fare ancora peggio, Roma e Inter sono tra le ultimissime formazioni in graduatoria: in casa giallorossa hanno “assaggiato” l’erba dell’Olimpico solo Ucan ed Emerson (totale minuti 63). Sulla sponda nerazzurra del Naviglio Mancini ha regalato qualche apparizione solo a Gnoukouri, Manaj e Di Marco (in 3 hanno totalizzato 70 minuti).
“Il nostro tipo di calcio è prettamente difensivo tanto che si dice sempre che per vincere il campionato devi subire meno gol: in un calcio così è evidente che si utilizzino di più calciatori esperti rispetto a giovani con entusiasmo ma privi di esperienza” – ha detto a SuperNews Arrigo Sacchi evidenziando la poca predisposizione del calcio italiano alla pianificazione e alla programmazione sul lungo termine con pure la presenza di “dirigenti non sempre illuminati e competenti“.
All’estero, invece, anche squadre “obbligate a vincere” come il Barcellona campione d’Europa ci danno una evidente lezione. I blaugrana, prossimi avversari della Roma in Champions League, hanno già impiegato 2 prodotti della Cantera come Munir e Sandro, tra l’altro non ancora ventunenni. E il loro utilizzo non è da considerarsi certo marginale (13 presenze e 734 minuti per il primo, 14 presenze e 490 minuti per il secondo).
Gli Under 21 più impiegati in assoluto: solo Masina tra i primi 10 d’Europa – Tra i 10 under 21 più utilizzati in Europa troviamo solo un giocatore militante nella nostra Serie A, Adam Masina del Bologna. Il difensore rossoblu è tra i magnifici 4 che non hanno saltato nemmeno 1 minuto in stagione assieme a Tah del Leverkusen, Sule dell’Hoffenheim e Lopez dell’Espanyol. In top 10 anche Tolisso del Lione, lanciato già 2 anni fa in prima squadra, e Barkely dell’Everton, che ha esordito alla tenerà età di 17 anni. La rinnovata politica giovanile del Milan si evidenzia soprattutto con la 12esima posizione di Romagnoli, schierato da Mihajlovic in 12 delle 13 partite disputate dai rossoneri. Ci saremmo aspettati un impiego sicuramente maggiore per Bernardeschi (53,96% di impiego in termini di minutaggio) e Berardi (58,38%) visto che entrambi sono talenti di sicuro avvenire. Probabilmente, all’estero, troverebbero più spazio. Pensate che coetanei come Chalanoglu, Zouma, Sterling e Bernardo Silva sono grandi protagonisti in top club come Leverkusen, Chelsea, Manchester City e Monaco. Tutti superano abbondantemente il 70% di utilizzo, confermando che all’estero “se sei giovane e bravo giochi”.
Barcellona e Roma a confronto: la Cantera va, il vivaio giallorosso? – La prossima giornata di Champions League ci offre lo spunto per un confronto tra Barcellona e Roma, avversarie proprio martedì al Camp Nou. La differenza di filosofia sull’impiego dei giovani è piuttosto lampante. Pensate che in casa giallorossa hanno “assaggiato” l’erba dell’Olimpico solo 2 under 21, le meteore Ucan ed Emerson, per un totale di 63 minuti. Nessun italiano al di sotto dei 21 anni ha giocato 1 solo minuto. Ben diverso lo scenario in casa dei campioni d’Europa. L’unico elemento in comune con la squadra di Garcia è il numero degli under 21 impiegati, ossia 2. Peccato che sia Munir che Sandro siano prodotti della Cantera blaugrana e che il loro utilizzo da parte di Luis Enrique sia stato tutt’altro che marginale. Munir El Haddadi ha collezionato già 13 presenze e 734 minuti in stagione mentre Sandro ha raggiunto quota 14 presenze e 490 minuti. Il dato è ancor più significativo alla luce della tradizione giovanile di entrambi i club, capaci di lanciare al grande calcio gente come Xavi, Iniesta, Totti, De Rossi, Florenzi. Perché la Roma si è improvvisamente fermata?
PER CONSULTARE LO STUDIO COMPLETO E VISUALIZZARE TUTTI I NUMERI E LE TABELLE SI RIMANDA ALLA FONTE: news.superscommesse.it e http://news.superscommesse.it/calcio/2015/11/serie-a-non-e-un-campionato-per-giovani-sacchi-nostri-u21-pronti-club-senza-programmazione-114184/

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Il commento del Sindaco Tagliani a proposito del decreto ministeriale per il “salvataggio” di CariFe

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

Oggi il Sindaco Tiziano Tagliani ha incontrato l’amministratore delegato Dottor Giovanni Capitanio ed il Dottor Antonio Baldini i quali hanno illustrato le novità per CARIFE contenute nel decreto approvato ieri dal Consiglio dei Ministri
Il sindaco ha commentato: “La notizia del definitivo “salvataggio” di CARIFE dei suoi depositi e della struttura aziendale, oltre al superamento dei problemi di liquidità che ne rallentavano l’azione verso il mercato delle imprese ferraresi, non può che farci molto piacere.
Si mette fine ad un calvario durato troppo e che negli ultimi tempi è stato vissuto dai dipendenti, dai clienti, in sostanza dalla città, con apprensione se non con paura. Chi argomenta di piacere fatto agli amici non sa di cosa sta parlando, e non a caso in questi mesi non si è minimamente preoccupato della vicenda.
Chiaramente il diniego di BCE alla operazione concordata la scorsa estate, che avrebbe garantito una speranza di parziale recupero agli azionisti, lascia una amaro in bocca e non poche perplessità sulla reale autonomia del sistema bancario italiano rispetto a “dictat” europei, ostacoli che avrebbero dovuto essere noti ben prima di illudere gli azionisti
Ci sono dunque molti motivi per essere perplessi ed amareggiati per la mancanza di rispetto dell’azionista CARIFE. Tuttavia la partenza della NUOVA CARIFE e la sua iniziale rilevante dotazione finanziaria fanno almeno ben sperare che per le imprese ferraresi, per i lavoratori, per i correntisti, sia definitivamente tramontata l’epoca delle incertezze e parta a presto il rilancio dell’Istituto locale che tutti si aspettano
Ci auguriamo che nel futuro programma commerciale della banca ci sia quella doverosa sensibilità verso chi ha pagato il prezzo più alto di una cattiva gestione locale, ma anche di una opinabile linea di condotta degli organi di vigilanza.
Ferrara a questo punto è largamente a credito !”

Mercoledì 25 novembre al Cinema Boldini il film “Eisenstein in Messico” di Peter Greenaway

da: Arci Ferrara

A chiudere la rassegna IL FILO DI ARIANNA – rassegna a tematica LGBTQ organizzata in collaborazione con Circomassimo arcigay arcilesbica Ferrara sarà il film del regista britannico Peter Greenaway EISENSTEIN IN MESSICO, in programmazione al Cinema Boldini mercoledì 25 novembre alle ore 21.00.
Nel 1930 Sergey Ejzenštejn era al culmine della fama: idolatrato in patria come uno degli astri nascenti della nuova arte sovietica dopo la possente trilogia (Sciopero, La corazzata Potiömkin e Ottobre) con la quale aveva celebrato la fine della secolare notte zarista e l’avvento del radioso presente regalato alla grande Madre Russia dalla Rivoluzione d’Ottobre, decise di partire per un lungo viaggio che lo avrebbe portato a confrontarsi con mondi diversi ai cui patrimoni culturali avrebbe voluto attingere per dare nuova linfa alle sue già più che innovative idee in materia di cinematografia applicata.
Eisenstein in Messico racconta gli ultimi dieci giorni che il regista russo – interpretato dall’attore finlandese Elmer Bäck – trascorse nella cittadina messicana di Guanajuato, nel 1931, quando si trovava dall’altra parte dell’Oceano per girare un film. Mentre il regime stalinista richiedeva il suo rientro in patria, Eisenstein esplora e vive la propria sessualità, la morte e la sua stessa identità artistica da nuove prospettive: “Questo paese è stupefacente. La grandi cose della vita aggrediscono in continuazione la testa, lo stomaco, il cuore. Niente può essere superficiale.”
Tra documentario, biografia e finzione cinematografica, con il suo inconfondibile stile visionario, Peter Greenaway ritrae il regista sovietico nel momento della sua esistenza in cui matura nuove consapevolezze sulla vita, che sconvolgeranno le sue certezze e influiranno poi sulla sua ultima produzione cinematografica.
In concorso all’ultimo Festival internazionale del cinema di Berlino, il film è il personale omaggio di Peter Greenaway ad Eisenstein.
Ingresso 5 euro.
Per informazioni – www.cinemaboldini.it
Cinema Boldini, via Previati 18. T. 0532247050.

dal 27 novembre a Ferrara mostra fotografica promossa dalla locale community di appassionati di mobile photography “Instagramers Ferrara”

da: organizzatori

La community degli Instagramers Ferrara, gli appassionati di mobile photography, propone per il secondo anno consecutivo una mostra fotografica che rimarrà esposta dal 27 novembre 2015 al 10 gennaio 2016, presso la sala da tè You&Tea, in via Dè Romei 36/a.
Questa mostra, patrocinata dal Comune di Ferrara, la si può definire come uno tra i più importanti eventi off-line della community. Alla pari di un instameet, è sicuramente un momento di aggregazione e di socialità, lo stringersi la mano e conoscere il volto dietro al nickname.
Alla base del progetto c’è la volontà, da sempre, di dare spazio agli scatti più meritevoli dei nostri followers; quest’anno in rassegna ci saranno 72 foto, scelte sia in base a temi fotografici assegnati negli ultimi mesi, sia in base all’estro creativo degli stessi.
Per tutti gli appassionati di mobile photography e di fotografia in generale, nonché per i nostri follower, questa è un occasione da non perdere!
La mostra, aperta a tutti, verrà inaugurata venerdì 27 Novembre alle ore 18.30. Sarà presente tutto il Team di Igersferrara, pronto a conoscere di persona tutti gli igers che parteciperanno, ma anche coloro che vorranno passare per semplice curiosità. Vi aspettiamo!!!
INSTAGRAM E GLI INSTAGRAMERS
INSTAGRAM è un’applicazione fotografica gratuita per smartphone e tablet. Nel 2011 sono nate le community degli INSTAGRAMERS, ovvero gli appassionati di mobile photography che utilizzano questa applicazione per condividere i loro scatti. Le community nel mondo sono circa 300 e sono in continua crescita.
Sul territorio italiano esiste Instagramers Italia (http://instagramersitalia.it/), associazione nazionale che oggi fa capo ad almeno 70 gruppi locali e regionali in costante aumento.
INSTAGRAMERS FERRARA – chi siamo e cosa facciamo
La community di Ferrara, nata nell’ottobre ottobre 2013, al momento vanta 4950 followers, in costante aumento. Il team operativo degli IgersFerrara è composto da 6 persone che, condividendo il senso della mission nazionale, vogliono promuovere il proprio territorio locale tramite lo strumento fotografico. Sono queste 6 persone a pensare, progettare, pianificare, organizzare gli eventi della community: Barbara Lunghi (@skynet70, la coordinatrice), Andrea Federici (@room429), Veronica Villani (@veruv), Giovanni Bonfatti (@j_drake_b), Mirko Scapellato (@mirkoscape), Gabriele Soattin (@gsoattin).
I principali eventi a cui abbiamo partecipato con challenge fotografici sono stati: Invasioni Digitali del Castello Estense, Palazzo Schifanoia e Museo del Lapidario, Museo Meis e Pinacoteca a Palazzo Diamanti, principali eventi cittadini come Buskers Festival, Balloons Festival, Palio di Ferrara. Alcune importanti partnership con Comune di Ferrara e Comune di Comacchio.
Seguiteci e rimanete sempre aggiornati sulle nostre attività tramite i nostri profili social:
Instagram: http://instagram.com/igersferrara – Twitter: https://twitter.com/igers_Ferrara
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Scriveteci a: igersferrara@gmail.com

Il Sindaco e l’Assessore Sapigni in visita ai centri culturali islamici

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

Questa mattina il sindaco Tagliani e l’assessore Chiara Sapigni hanno fatto visita ai due centri culturali islamici di via Oroboni e di via Traversagno.
Ad accoglierli rispettivamente i responsabili Akbar Waheed e Osama Murshed, accompagnati da una loro rappresentanza.
Un occasione che ha voluto riconfermare la volontà di lavorare insieme per superare pregiudizi e le diffidenze che esistono: solo il dialogo e la conoscenza reciproca può garantire una reale e maggiore integrazione nella comunità Ferrarese.
I rappresentanti dei centri culturali islamici hanno riconfermato la volontà e disponibilità ad aprire le porte dei centri culturali, specie in questo particolare momento in cui è necessaria la massima trasparenza, per far conoscere le attività che si svolgono e per gettare un ponte fra culture, idee e religioni diverse che devono e possono convivere nel nome della civiltà e operare insieme per il bene comune.
Il Sindaco, sottolineando come solo attraverso la conoscenza si possa combattere l’indifferenza, il razzismo e intolleranza, ha apprezzato come le due comunità islamiche si siano sempre mostrate corrette, rispettose delle regole e pronte a collaborare con l’amministrazione comunale.

Mercoledì 25 novembre incontro pubblico sul tema della violenza sulle donne promosso da Spi-Cgil

da: Ufficio Segreteria Spi Cgil Ferrara

“Nessuno escluso. Insieme contro la violenza sulle donne”. Mercoledì 25 novembre, nel Ridotto del Teatro comunale di Ferrara, dalle 10 alle 12, incontro pubblico sui temi della violenza di genere promosso dai Coordinamenti femminili Spi-Cgil e Slc-Cgil, Arci e Udi. Studenti e studentesse degli Istituti “Aleotti” e “Vergani leggeranno brani di un dossier contenente testimonianze di uomini e donne sui temi della violenza accompagnati al pianoforte da Elisa Franco. In programma anche una performance del gruppo “AZ Spazio Danza” e la proiezione di foto provenienti dall’Archivio Udi – Biennale Donna di Ferrara.
All’incontro, ideato e curato da Barbara Pizzo, interverranno Paola Castagnotto (presidente del Centro Donna Giustizia), Manuela Fantoni (segretaria provinciale Spi-Cgil), Annalisa Felletti (assessore comunale alle Pari opportunità), Donata Giusti (responsabile Coordinamento donne Slc –Cgil), Paolo Marcolini (presidente Arci Ferrara) e Liviana Zagagnoni (presidente Udi Ferrara). Presiederà Daniela Bonazza (Coordinamento donne Spi-Cgil Ferrara Sud).

Mercoledì 25 novembre la Coop aderisce alla “Giornata contro la violenza sulle donne”

da: organizzatori

Le Cooperative doneranno l’1% delle vendite dei prodotti a marchio Coop alle onlus che sostengono le vittime di soprusi e maltrattamenti. Testimonial della campagna Nadia Toffa, giornalista del programma televisivo “Le Iene”

Coop Adriatica, Coop Consumatori Nordest, Coop Estense, Coop Sicilia, oltre agli ipercoop di Distribuzione Centro Sud di Guidonia a Roma e di Quarto (Na), celebrano il 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, offrendo un contributo concreto alle onlus che operano in difesa delle vittime di soprusi e maltrattamenti. Donando loro, cioè, l’1% delle vendite dei prodotti a marchio Coop, effettuate il 25 novembre in oltre 400 punti vendita, dal Friuli-Venezia Giulia alla Sicilia. Tutti i consumatori potranno partecipare, scegliendo tra tanti articoli, incluse le linee Fior Fiore, Vivi Verde, Solidal, BeneSì, Crescendo, Club 4-10 e Senza Glutine.
La campagna ha anche il sostegno di una testimonial d’eccezione: Nadia Toffa, giornalista e volto del programma televisivo “Le Iene”, che spiega così il suo sostegno all’iniziativa: “La violenza contro le donne è infame e subdola. Aiutiamole a uscire dall’ombra e supportiamole in quell’atto di estremo coraggio che è l’allontanare il proprio aguzzino”.
Complessivamente, a beneficiare del sostegno delle Cooperative e della generosità dei clienti che vorranno spendersi con un semplice gesto saranno 40 onlus in 10 regioni.
Coop Estense nei territori in cui opera – le province di Modena e Ferrara, la Puglia e la Basilicata – porterà il proprio sostegno a 9 associazioni che operano in favore delle donne vittime di violenze. A Modena e Ferrara le onlus beneficiarie sono: “Associazione gruppo donne e giustizia” di Modena, e “Centro donna giustizia” di Ferrara.

Mercoledì 25 novembre la Spal scalderà il cuore del centro storico con il “Natale Biancazzurro”

da: ufficio stampa Ascom Ferrara

Mercoledì 25 novembre il centro storico di Ferrara si tingerà di biancoazzurro, con giocatori e staff tecnico della Spal, affiancati dai vertici di Ascom Confcommercio Ferrara, pronti ad animare il cuore storico della città, replicando la riuscita edizione dello scorso anno.
Il “Natale Biancazzurro” si svilupperà dalle 17.30 alle 19.30 tra i comparti commerciali di via Carlo Mayr e via Saraceno, ‘colorati’ di biancoazzurro per l’occasione, con i giocatori spallini che si presteranno volentieri per selfie ed autografi con tifosi ed esercenti, chiacchierando su questo entusiasmante avvio di stagione all’insegna del “sogno”.
Nel corso del pomeriggio di “Natale Biancazzurro” verranno distribuiti i biglietti della lotteria di Natale della Spal, ulteriore iniziativa organizzata grazie alla fattiva collaborazione di Ascom Confcommercio Ferrara, con ricchi premi griffati Spal ed estrazione fissata per il 16 dicembre prossimo.
L’evento si concluderà con simpatici brindisi benauguranti presso “Il Ciclone”, per quanto riguarda il comparto di via Saraceno e presso “Pizzeria Giuseppe” ed “Apelle” in via Carlo Mayr.

movimento5stelle

Il Sant’Anna assume due nuovi dirigenti, Sensoli: “Ennesimo spreco, altro che contenimento dei costi”

da: ufficio stampa M5s Emilia-Romagna

Raffaella Sensoli, consigliera regionale del M5S e vicepresidente della Commissione Sanità, interviene sul caso dell’assunzione di due dirigenti decisi dal Sant’Anna a fine estate. “Incredibile che si continui ad aumentare il loro numero quando si cerca di contenere le spese in ambito sanitario”.

“Invece che valorizzare le risorse interne al Sant’Anna si continuano ad assumere dirigenti esterni contravvenendo a qualsiasi politica di contenimento dei costi”. È questa la denuncia di Raffaella Sensoli, consigliera regionale del M5S e vicepresidente della Commissione, che ha preannunciato la presentazione di una interrogazione sul caso della doppia assunzione firmata di due dirigenti avvenuta con una selezione pubblica alla fine della scorsa estate. Si tratta dell’assunzione con un incarico quadriennale di un dirigente medico e di uno amministrativo. “Tralasciando la particolarità del fatto che alla selezione pubblica abbiano partecipato solo due candidati che poi, a tempo di record, sono stati selezionati – spiega Raffaella Sensoli – ci stupisce come a Ferrara si continui ad aumentare il numero dei dirigenti in campo sanitario visto che nell’atto del suo insediamento il direttore generale Tiziano Carradori aveva ammesso che il loro numero era di gran lunga superiore a quello delle altre aziende ospedaliere della regione. Noi crediamo che continuare ad assumere dirigenti sia un errore soprattutto in una fase molto delicata come questa dove si vogliono tagliare posti letto per migliorare l’efficienza del sistema sanitario e si mettono in campo accorgimenti per contenere le spese. Il M5S lo dice da tempo – conclude Raffaella Sensoli – l’unico investimento indispensabile è quello che dovrebbe essere fatto per aumentare il numero degli operatori sanitari sulle cui spalle grava una mole di lavoro che con il tempo sta diventando sempre più insostenibile”.

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Accasiamoci, una casa alle giovani coppie. Dalla Regione 12 milioni di euro. Click day il 1 dicembre 2015

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna

Gualmini: “Grande attenzione a chi desidera acquistare la prima casa ma da solo non è in condizione di farlo”. Bonus di 25 mila euro (30 mila per le aree del sisma) per l’acquisto di uno tra i 4.405 alloggi disponibili su tutto il territorio regionale.

Ultimi giorni per partecipare al bando “Una casa per le giovani coppie e altri nuclei famigliari” e ottenere un contributo per l’acquisto della prima casa. Regione Emilia-Romagna mette a disposizione un bonus di 25 mila euro – che salgono a 30 mila per i residenti nei Comuni colpiti dal sisma del 20 e 29 maggio 2012 – per l’acquisto di uno tra i 4.405 alloggi disponibili su tutto il territorio regionale. Lo stanziamento complessivo per finanziare gli interventi del programma è di 12 milioni di euro.
C’è tempo fino al 27 novembre per sottoscrivere il pre-contratto e prepararsi al click day del 1 dicembre, data in cui i nuclei potranno presentare online la domanda di contributo compilando la modulistica già resa disponibile sul sito http://territorio.regione.emilia-romagna.it, nel box “Selezione nuclei”.
Sullo stesso sito è anche possibile consultare la guida alla compilazione. La graduatoria degli ammessi al contributo sarà pubblicata il 23 dicembre 2015.
“Nell’ambito del Piano pluriennale sulle politiche abitative – ha sottolineato la vicepresidente della Regione Elisabetta Gualmini, titolare anche della delega alle Politiche abitative – abbiamo dedicato grande attenzione anche a chi desidera acquistare la prima casa, ma da solo non è in condizione di farlo. Il bando per le giovani coppie, giunto alla sua nona edizione, pensa a chi desidera rendere concreti i propri progetti di vita, chi vuole costruirsi una famiglia e magari avere dei figli e di chi, semplicemente, vuole affrontare il futuro sganciandosi dal nucleo familiare di origine”.
“Si tratta – conclude la vicepresidente –anche di un importante stimolo all’economia che potrà, così speriamo, rendere un po’ più dinamico il mercato delle abitazioni. La Regione, col Piano pluriennale ha deliberatamente voluto affrontare tutti i settori della filiera dell’abitare e tutti i soggetti coinvolti, dai piccoli proprietari, agli inquilini, dai giovani che si affacciano sul mercato della prima casa, alle persone a rischio di sfratto e in condizioni di grave disagio.”
La campagna Accasiamoci a sostegno del bando, in chiusura in questi giorni, è stata promossa sul web, sui social network e in alcuni luoghi a grande frequentazione in Emilia-Romagna, tra cui la rete degli URP dei comuni capoluogo.
Tutte le informazioni sono disponibili sul sito web dedicato http://www.accasiamoci-emilia-romagna.it.
Possono partecipare al bando: giovani coppie (si intendono nuclei costituiti da coniugi, da nubendi, da conviventi more uxorio nel medesimo stato di famiglia anagrafico o da persone intenzionate a convivere more uxorio, in cui almeno uno dei due componenti la coppia non abbia compiuto 40 anni); nuclei monoparentali (si intendono i nuclei costituiti da un solo genitore che abbia non più di 45 anni di età con uno o più figli coresidenti e fiscalmente a carico); nuclei numerosi (si intendono i nuclei nei quali almeno uno dei due genitori non abbia più di 45 anni di età e nei quali siano presenti almeno tre figli coresidenti e fiscalmente a carico, dei quali almeno uno minore di anni 18); nuclei sottoposti a procedure di rilascio dell’alloggio per ragioni diverse dalla morosità; nuclei assegnatari di un alloggio di edilizia residenziale pubblica per i quali sia stata dichiarata la decadenza per superamento dei limiti di reddito; persone singole (si intendono nuclei costituiti da un solo componente che non abbia compiuto 40 anni di età, oppure che sono anagraficamente inseriti in altro nucleo familiare purché vadano a costituire un nucleo familiare a se stante).
Gli alloggi verranno venduti con la formula del “patto di futura vendita”: le giovani coppie diventeranno effettivamente proprietarie dell’immobile dopo un periodo di locazione o assegnazione in godimento di massimo 4 anni. Le parti possono concordare la compravendita dell’alloggio anche prima della scadenza dei 4 anni di locazione o di assegnazione in godimento.
È possibile chiedere chiarimenti alla Regione, alla mail bandogiovanicoppie@regione.emilia-romagna.it o agli altri recapiti indicati sul sito http://www.accasiamoci-emilia-romagna.it.

Domani alla videoteca Vigor di Ferrara prosegue il ciclo “Grecia vs Germania” con una serata dedicata al regista tedesco Werner Herzog

da: Feedback Cinema

Martedì 24 novembre, alle ore 21, presso la Videoteca-Biblioteca Vigor di Ferrara, continua “Grecia vs Germania”, l’annuale ciclo di approfondimenti cinematografici curati dall’Associazione Feedback. L’ottavo appuntamento “Pena e Passione. Il cinema di Werner Herzog” sarà condotto dal curatore e critico d’arte ferrarese Massimo Marchetti e ci introdurrà nel complesso immaginario di uno dei più grandi geni del cinema tedesco contemporaneo, attarverso l’analisi dei suoi capolavori di finzione e documentaristici.

Dichiarazione dell’Avvocato Elisabetta Stabile in merito alla vertenza tra il proprio assistito Sindacato Snalv e l’azienda Malacarne-Salus

da: Jairo Attanasio

In merito all’operato del Sindacato Snalv all’interno delle strutture Malacarne e Santa Chiara la
sottoscritta tiene a precisare che il sindacato,che qui si rappresenta e si assiste, ben lungi da aver
leso i diritti e la reputazione di chicchessia, ha compiuto e sta compiendo una legittima
rivendicazione a tutela dei diritti dei propri assistiti, che ritiene lesa da alcune recenti decisioni
dell’azienda all’interno delle due strutture.
Far passare per lesive delle richieste o delle rivendicazioni che attengono al ruolo sociale del
sindacato nel nostro Paese o ancora “pretestuosa” un segnalazione di una convocazione dello
Snalv ad una riunione alla presenza delle Organizzazioni maggiormente rappresentative –
ricordiamo che la normativa aggiunge, sul territorio – oltre che alla presenza delle delegate, prima
comunicata e poi negata, appare francamente segnale di una concezione arcaica e di
contrapposizione che non può considerarsi foriera di collaborazione tra parti sociali, come
dovrebbe essere per la gestione di strutture che esercitano una attività delicata nel sistema
sanitario della città.
Lo Snalv mio tramite, ribadisce e conferma la propria volontà sempre collaborativa tenuta in
questi mesi nella vicenda, che non ha trovato pari disponibilità nella controparte, come risulta da
dati di fatto documentali, dall’applicazione nonostante l’opposizione delle lavoratrici della nuova
turnazione, all’irrigidimento rispetto alle dinamiche lavorative tutte a seguito dell’intervento del
sindacato qui rappresentato.
Augurandomi per il prosieguo della trattativa – perchè questo si augura ancora lo Snalv – un
atteggiamento diverso da parte dell’azienda, siamo ovviamente pronti a difenderci in ogni sede
ove fossero poste in essere azioni nei confronti della Organizzazione sindacale qui citata e
rappresentata.
Avv. Elisabetta Stabile

Alluvioni, operativo il Piano degli interventi: ai 20 milioni di euro programmati si aggiunge 1 milione per impianti sportivi danneggiati

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna

La notizia portata dal presidente Bonaccini a sindaci e presidente della Provincia riuniti a Bobbio (Pc) in sede di comitato istituzionale. Autorizzati interventi in 26 Comuni. Altri 2 milioni previsti nel bilancio regionale 2016. “Con questo Piano fra cantieri in corso e in avvio sono programmati interventi per oltre 20 milioni di euro – ha commentato Bonaccini -: e annuncio un altro milione per strutture sportive danneggiati in regione, fondi che in gran parte interessano queste zone”

Via libera dal Dipartimento nazionale di Protezione civile al Piano dei primi 71 interventi per 10 milioni di euro, messo a punto dalla Regione per ripristinare le principali opere danneggiate e provvedere alla sistemazione di edifici di pubblica utilità, argini e tratti di viabilità più colpiti nei territori del piacentino e parmense interessati dall’alluvione del 13 e 14 settembre 2015.
La notizia dell’approvazione del Piano è stata portata oggi dal presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini e dall’assessore regionale alla Difesa del suolo, Paola Gazzolo, ai sindaci delle zone colpite riuniti oggi insieme al presidente della Provincia di Piacenza Francesco Rolleri e ai vertici della Protezione civile regionale a Bobbio (Pc) in sede di Comitato istituzionale sull’alluvione, il terzo dopo quelli che si sono svolti lo scorso 1 ottobre a Farini (uno dei comuni più colpiti) e il 23 ottobre nella sede della Provincia di Piacenza.
“Con l’approvazione di questo piano – ha commentato il presidente Bonaccini – fra cantieri in corso e in avvio sono programmati interventi per oltre 20 milioni di euro. Confermiamo i nostri impegni in tempi record. Confidiamo ora nel provvedimento del Governo che, nell’ambito della legge di stabilità, prevede 1,5 miliardi per risarcimento danni a cittadini e imprese su tutto il territorio nazionale. la nostra Regione è interessata per cinque stati d’emergenza dal 2013 a oggi”.
Il presidente ha anche annunciato che “ci sarà disponibilità di un ulteriore milione di euro, che abbiamo deciso di destinare a un bando regionale per Comuni che abbiano visto colpiti fino alla distruzione i propri impianti sportivi. Credo che la maggior parte riguardi il piacentino, soprattutto quelle piccole comunità in cui dovranno essere ripristinate strutture che abbiano una valenza sociale”.
“Inoltre, nella legge di stabilità regionale 2016 – aggiunge l’assessore Gazzolo – abbiamo assegnato altri due milioni per completare le difese spondali compromesse e per la rimozione dei detriti dagli alvei”.
Insieme agli interventi programmati partiranno lavori per oltre 850 mila dall’Aipo e 1,2 milioni dal Servizio tecnico di bacino del fiume Po.

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I vincitori del Concorso “La musica libera. Libera la musica”, VI edizione

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna

Conferenza stampa dell’assessore Mezzetti giovedì 26 novembre alle ore 11,30, alla presenza dei vincitori e dei giurati. Il programma della serata del 1 dicembre “Free Music! No mafia! Musica, Parole, Esperienze”

Giovedì 26 novembre alle ore 11,30 nella sala stampa della Giunta regionale (viale Aldo Moro, 52 -12° piano) a Bologna verranno presentati i vincitori della sesta edizione del Concorso regionale “La musica libera. Libera la musica”. Verrà inoltre illustrato il programma della serata del 1 dicembre “Free Music! No mafia! Musica, Parole, Esperienze”, in cui si esibiranno i vincitori della sezione Musica libera per la legalità, e il calendario delle esibizioni dei musicisti sui vari palchi dei partner aderenti al progetto.
Interverranno l’assessore regionale alla cultura, Politiche giovanili e Politiche per la legalità Massimo Mezzetti e il presidente della Giuria Roberto Franchini. Saranno presenti i partner dell’iniziativa e i giurati, oltre ai gruppi musicali premiati.
Il concorso La musica libera. Libera la musica, alla VI edizione, ha visto come novità due nuove sezioni Musica libera per la legalità contraddistinta dal logo “Free music! No mafia!” e una sezione dedicata all’Hip Hop. I partner aderenti hanno messo a disposizione 11 palchi per le esibizioni di vincitori e menzionati.
Il concorso è stato realizzato dall’Assessorato regionale alla Cultura, Politiche giovanili e Politiche per la legalità e dall’Agenzia Comunicazione e Informazione della Giunta regionale in collaborazione con Mei, Meeting delle Etichette Indipendenti, Porretta Soul Festival, Scuola di musica popolare di Forlimpopoli, Festival La musica nelle Aie (Castel Raniero), Centro Musica di Modena, Estragon, Jazz Network (Crossroads: musica e altro in Emilia-Romagna), Radio Bruno, Arci regionale, Libera Emilia-Romagna ,Politicamente scorretto (progetto dell’istituzione Casalecchio delle culture) e Lepida Tv.

“La materializzazione del Tempo”. Ne parla Davide Bassi nel corso del ciclo di conferenze su Scienze e Metafisica

da: Ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Nuovo appuntamento mercoledì 25 novembre alle ore 17 a Palazzo Turchi Di Bagno, (c.so Ercole I D’Este, 32), con il Ciclo di conferenze Scienze e Metafisica: Le forme del Tempo, che si terranno fino al 3 febbraio 2016, organizzate dal Sistema Museale di Ateneo e che illustrano forme diverse del Tempo nella Storia dell’Arte, in Geologia, nella Genetica delle popolazioni, in Filosofia, in Letteratura, in Zoologia, in Fisica e nella Preistoria.
“La materializzazione del Tempo”. E’ questo il titolo della conferenza che sarà tenuta da Davide Bassi, Ricercatore del Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra dell’Università di Ferrara che ci anticipa l’argomento della giornata… “Nel 1669 Nicolò Stenone, notando una relazione fra differenti unità rocciose, descrisse due principi base della Geologia: le rocce sedimentarie si depositano sempre orizzontalmente ed in una successione ordinata gli strati inferiori sono più antichi di quelli superiori. Nel 1800 venne proposto il ‘principio dell’Uniformitarismo’ secondo il quale gli stessi processi geologici attuali operavano anche nel passato più lontano. Cosa è quindi materializzato nelle unità cronostratigrafiche che vengono correlate fra loro con metodi biostratigrafici?”.
Per informazioni: Carlotta Cocchi – 0532/293554 – 338/6195391

A Unife una conversazione con il romanziere e poeta Jean-Claude Forêt sul tema “L’occitano oggi”

da: Ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

“L’occitano oggi”. E’ questo il titolo della conversazione con Jean-Claude Forêt romanziere, poeta e drammaturgo dell’Université Paul Valéry Montpellier3, che si terrà mercoledì 25 novembre alle ore 15 nella Sala dell’Arengo del Comune di Ferrara, (piazza Municipale), organizzata dalla cattedra di Filologia Romanza dell’Università di Ferrara della Prof.ssa Monica Longobardi.
“Jean-Claude Forêt – anticipa la Prof.ssa Monica Longobardi – parlerà dell’aspetto socio-linguistico e della situazione sociale e legale della lingua occitana, oggi lingua minoritaria o regionale in Francia: numero dei locutori, insegnamento, canzoni, incontri culturali, visibilità pubblica. Ma questa lingua, erede della grande lirica provenzale, ha oggi una produzione letteraria varia e vasta e case editrici attive, come ‘Jorn’, che l’autore dirige. A seguire saranno letti alcuni brani di Forêt, occasione per ascoltare una lingua musicale, sorella dell’italiano, che ci trasporta suggestivamente nel mondo dei trovatori”.
Jean-Claude Forêt, romanziere, poeta e drammaturgo. Soltanto adolescente, in Haute Ardèche, scopre la lingua occitana e comprende che essa è elemento essenziale, benché sistematicamente negato, della cultura nazionale. Da quel momento, non cesserà più di parlarla, leggerla e scriverla. È stato docente di lingua e letteratura occitane all’ Université Paul Valéry di Montpellier. La Vallée perdue, suo romanzo in francese (1987), ha ottenuto il Prix littéraire du Triangle d’Amitié. Ha pubblicato in occitano La Pèira d’azard (1990), premio Paul Froment 1991, Lo Libre dels grands nombres (1998), con il quale ha vinto il Premio Antigone 2000 e Sang e Saba (2005). Della sua produzione poetica rammentiamo il recente Un grand eissam de mots, Lyon, 2013.

Per informazioni: Carlotta Cocchi – 0532/293554 – 338/6195391

A Unife si parla di politica dei beni culturali dalla storia all’attualità nell’ambito del ciclo di conferenze “Il Museo. Dentro e intorno”

da: Ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Nuovo appuntamento domani, martedì 24 novembre, alle ore 17 a Palazzo Bonacossi, (via Cisterna del Follo, 5), con il ciclo di conferenze “Il Museo. Dentro e intorno”, organizzato dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Ferrara, Ferrara Arte, TekneHub, Musei Civici di Arte Antica, e con la collaborazione degli Amici dei Musei, per invitare a scoprire il museo, come un luogo attivo e vitale di conservazione e diffusione del patrimonio culturale.
Relatori dell’incontro saranno Simone Verde, autore del libro “Cultura senza Capitale. Storia e tradimento di un’idea italiana” (Marsilio Editori) e Responsabile della ricerca scientifica e delle pubblicazioni per Agence France-Muséums/Louvre Abu Dhabi ed Andrea Emiliani, uno dei più grandi storici dell’arte italiani, che interverranno sul tema “La politica dei beni culturali in Italia. Attualità e Storia”.
“Con questa lezione e con la presentazione del libro di Giuliano Volpe, Professore di Archeologia e Presidente del Consiglio Superiore dei Beni Culturali e paesaggistici del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, che si terrà martedì 15 dicembre presso il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara (via XX Settembre, 122) – spiega Francesca Cappelletti, docente di Storia dell’Arte moderna dell’Università di Ferrara e Vicepresidente del Consiglio – cerchiamo di fornire un contributo al dibattito sul patrimonio culturale che, mai come in questo periodo, in Italia è vivo, anzi quasi incandescente. La Riforma del Ministero intrapresa recentemente, ha investito con un ripensamento strutturale l’organizzazione della tutela sul territorio e del museo. Le riflessioni sulla storia del concetto di bene culturale in Italia, sulla sua gestione nel Novecento e fino ad oggi, nonché il confronto con realtà internazionali in cui conservazione e ricerca rappresentano un binomio imprescindibile, ci sembrano particolarmente utili perché tutti, non solo gli studenti universitari, ma più in generale i cittadini, si sentano coinvolti in questo processo e responsabilizzati nei confronti del patrimonio della nazione e del suo futuro”.
Simone Verde è Responsabile ricerca scientifica e Pubblicazioni per Agence France-Muséums/Louvre Abu Dhabi. Ha studiato filosofia teoretica tra Roma e Parigi ed è diplomato in museologia e storia dell’arte a L’École du Louvre. Storico dell’arte, ha collaborato con istituzioni museali italiane e scrive o ha scritto per «Il Manifesto», «il Fatto Quotidiano», «L’Unità». Ha tradotto dal francese per Adelphi, Fazi, Sellerio ed è stato assistente di Antonio Tabucchi di cui ha curato “L’Oca al passo” e la sua edizione francese. Ha una rubrica su «l’Huffingtonpost» e cura il blog www.simoneverde.it.
Andrea Emiliani è uno storico dell’arte. E’ stato presidente dell’Accademia Clementina nonchè sovrintendente per i beni Storico-Artistici per le province di Bologna, Ferrara, Forlì, Ravenna e Direttore della Pinacoteca Nazionale di Bologna.

Per informazioni: Carlotta Cocchi – 0532/293554 – 338/6195391

Il Comune di Comacchio aderisce alla Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Nella ricorrenza della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, che si celebra mercoledì 25 novembre 2015, l’Amministrazione Comunale, in collaborazione con la Commissione Pari Opportunità, ha organizzato alcune iniziative per riflettere sul significato attribuito alla giornata stessa. In Piazza Vincenzino Folegatti, a partire dalle ore 10 l’Udi effettuerà il tradizionale allestimento di scarpe rosse, per ricordare le donne vittima della violenza di genere in Italia durante l’anno corrente. Il sit in davanti al Municipio si prefigge l’obiettivo di unire al ricordo delle donne un’azione di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulla piaga della violenza perpetrata contro le donne da uomini, che generalmente appartengono alla sfera familiare.
Anche l’Istituto di istruzione secondaria “Remo Brindisi” del Lido degli Estensi sarà protagonista di un importante incontro formativo, intitolato “L’abbraccio può soffocare? Sembrerebbe amore, ma amore non è”. Tre professioniste, Angela Gamberini, (psicoterapeuta e operatrice dello sportello antiviolenza di Comacchio e Codigoro “IRIS”; Silvia Senigalliesi, (psicopedagogista e consulente educativa del centro per le famiglie La Libellula) e Francesca Battani, (psicologa e consulente educativa per gli adolescenti presso il centro per le famiglie La libellula) si alterneranno nel dibattito, con inizio alle ore 9.
L’Assessore alle Pari Opportunità Alice Carli, ritenendo fondamentale che le nuove generazioni siano educate ai valori del rispetto, contro ogni forma di discriminazione e di violenza contro le donne, confida nella più ampia partecipazione all’incontro. La giornata avrà nella proiezione del film La bella gente” di Ivano De Matteo (ore 20.30), presso la sala cinematografica Cineplus di Porto Garibaldi, il suo momento conclusivo.

Pari opportunità, le iniziative contro la violenza alle donne, in occasione della giornata mondiale del 25 novembre

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna

I dati sulla violenza in Emilia-Romagna e le attività dei centri antiviolenza. Petitti: “Per combattere questo fenomeno abbiamo messo in campo una rete che riunisce le istituzioni, i servizi socio-sanitari dei Comuni, le associazioni, le forze dell’ordine”. Mori: “Prevenzione, cultura e alleanze forti e solide sono la base per la costruzione di politiche di contrasto alla violenza”

Un 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza alle donne, all’insegna dell’informazione, dell’educazione e dell’attenzione alle giovani generazioni perché il rispetto si impara fin dai banchi di scuola e perché la cultura è un elemento imprescindibile per contrastare gli atti di violenza e discriminazione. Il tema sarà al centro del convegno “Primo passo: educare”,promosso dall’assessorato regionale alle Pari opportunità della Regione e dall’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna per celebrare la giornata, affiancato da una campagna “Ma l’amore non c’entra”, raccontata via web e con uno striscione (180×250) esposto per alcuni giorni all’ingresso della sede della Regione.
L’appuntamento, insieme ai dati aggiornati sull’accoglienza delle donne nei Centri antiviolenza dell’Emilia-Romagna e sui femicidi e al punto sulle politiche della Regione contro la violenza alle donne, è stato presentato nel corso di una conferenza stampa in Regione dell’assessore regionale alle Pari opportunità Emma Petitti, della presidente della Commissione regionale per la parità e per i diritti delle Persone Roberta Mori e della presidente del Coordinamento dei centri antiviolenza della Regione Samuela Frigeri, cui hanno preso parte la consigliera del presidente del Consiglio dei ministri in materia di Pari opportunità Giovanna Martelli e la presidente della Commissione Anci nazionale Pari opportunità Simona Lembi.
“In occasione della giornata presentiamo i dati sulla violenza – ha spiegato Petitti – che raccontano di 3301 donne seguita dai centri dell’Emilia-Romagna. Tra queste, 2978 hanno subito una violenza, nell’80% dei casi si tratta di donne con figli che hanno subito violenze in contesti familiari, intimi, e quasi nel 36% di donne straniere. Per combattere questo fenomeno abbiamo messo in campo una rete che riunisce le istituzioni, i servizi socio-sanitari dei Comuni, le associazioni, le forze dell’ordine e stiamo lavorando anche sull’aspetto fondamentale dell’educazione e dell’informazione. Così come va avanti il lavoro per il piano regionale contro la violenza alle donne, che a breve presenteremo, e che servirà a consolidare il sistema dei centri antiviolenza territoriali, a sostenere la prevenzione e a istituire un monitoraggio costante attraverso il nuovo osservatorio regionale”.
“Prevenzione, cultura, alleanze forti e solide sono la base per la costruzione di politiche di contrasto alla violenza – ha sottolineato Mori – e per creare un fronte compatto, tale da sradicare questo fenomeno odioso. In qualità di coordinatrice degli organismi di parità delle Regioni, sto lavorando ad un Accordo con il Dipartimento pari opportunità del Governo, che potenzi l’intervento in materia di lavoro, contrasto alla violenza e piena attuazione della Convenzione di Istanbul mediante una legge quadro nazionale. In occasione del prossimo 25 novembre faremo insieme un altro passo confrontandoci e discutendo in particolare del ruolo e dell’importanza dell’educazione alla parità, partendo dai giovanissimi e dagli adolescenti”.
Fotografia della violenza contro le donne:
La Regione sostiene il lavoro e monitora l’attività dei centri antiviolenza e la realtà delle donne accolte e assistite.In collaborazione con il Coordinamento dei centri dell’Emilia Romagna, e in occasione della giornata del 25 novembre, pubblica ogni anno l’aggiornamento di due Quaderni che fotografano l’attività dei centri e i dati sul femicidio, raccolti dalla Casa delle donne di Bologna sulle vittime di questa forma estrema di violenza Le pubblicazioni sono consultabili e scaricabili nel sito http://parita.regione.emilia-romagna.it/violenza.
Dai dati raccolti, emerge che sono 3301 le donne seguite dai centri antiviolenza del Coordinamento, di queste 2796 si sono rivolte ai centri fra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2014 (erano 2403 nel 2013), mentre 505 continuano percorsi iniziati negli scorsi anni. 2978 hanno subito violenza, tra queste 1563 sono italiane (64,3%) e 868 straniere (35,7%). In Emilia-Romagna 4 donne sono state vittime di femicidio nel 2014, cui si sommano 6 tentati delitti (115 sono stati i casi a livello nazionale).
Le donne accolte nel 2014 dai Centri del Coordinamento regionale sono in larga maggioranza donne coniugate o convivente, 1814 sono madri (79,1%). I figli delle donne accolte sono 3173, circa la metà è stata vittima di violenza diretta o assistita. Il 67,8% delle donne accolte ha subito violenze fisiche; il 91,2% violenze psicologiche; il 14,3% violenze sessuali; il 41,2% violenze economiche. Si tratta di violenze agite in larga maggioranza da un partner o un ex.
Nel momento in cui prendono contatto con il Centro le donne chiedono innanzitutto informazioni (51%) e un aiuto a trovare una via di uscita dalla violenza (41-45%). Le donne che chiedono una consulenza o assistenza legale sono il 21%.
Le donne ospitate nelle case rifugio dei Centri antiviolenza regionali, nel corso del 2014 sono state 187; i figli 205. In media, sono stati ospiti per 104,4 notti.
Per il supporto alle vittime di violenza, in Emilia-Romagna è attivo un sistema di servizi articolato, fatto da 23 centri antiviolenza, cui andranno ad aggiungersi i 2 nuovi che apriranno nel 2016 nel modenese. Sono inoltre attivi 59 sportelli antiviolenza territoriali e 28 case rifugio, comprese le 3 nuove che apriranno nei prossimi mesi (2 nel riminese e 1 nel modenese).
Dal 2011, inoltre, con l’obiettivo di rafforzare la rete di protezione delle donne dalla violenza sono stati avviati anche progetti per il trattamento degli uomini maltrattanti. Sono 4 i centri dedicati attivi, 2 quelli pubblici (a Modena e Parma all’interno delle attività dei consultori familiari) sostenuti dalla Regione.
In particolare il Centro Ldv di Modena ha avuto 381 contatti nel 2014: 129 uomini hanno chiesto informazioni o un appuntamento; 54 persone si sono rivolte ad esso per possibili invii di coniugi o compagni; 198 fra professionisti, giornalisti, avvocati, studenti hanno chiesto informazioni; 24 sono stati i trattamenti conclusi. A Parma dal 1° gennaio 2015 si sono rivolte al centro 15 persone: 8 uomini hanno effettuato un primo colloquio e 5 sono i trattamenti in corso.
I fondi:
Nel 2015, a seguito dei finanziamenti nazionali del Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità, la Regione ha ripartito 1,2 milioni di euro tra i Comuni sedi di case e centri antiviolenza: sia per finanziare o ampliare servizi già operativi (854 mila euro) sia per sostenere l’apertura di nuovi centri o case rifugio (346 mila euro).
Nel 2014, dopo l’approvazione delle linee di indirizzo per l’accoglienza di donne vittime di violenza, è stato stanziato dalla Regione un fondo di 500 mila euro per la diffusione delle medesime e per la formazione degli operatori.
La formazione e l’educazione come priorità:
Tra gli obiettivi prioritari dell’azione della Regione contro la violenza, vi è l’attenzione alla formazione, informazione e sensibilizzazione soprattutto delle giovani generazioni.
Dal 2008 al 2014 la Regione ha finanziato, mediante le Aziende Usl, corsi di formazione riservati alle figure professionali che entrano in contatto con donne vittime di violenza (medici del pronto soccorso, ginecologi, infermieri, ostetriche, assistenti sociali, educatori, operatori del terzo settore e forze dell’ordine).
Ora l’obiettivo si sposta su nuove iniziative nelle scuole. In particolare, è stato finanziato un progetto dell’Associazione “Il Progetto Alice” rivolto a studenti di 10 scuole superiori, che ha preso il via in questi giorni e che sarà poi esteso anche in altri istituti. Il progetto sarà al centro del convegno “Primo passo: educare”, promosso in Regione in occasione del prossimo 25 novembre.
Campagna informativa “Ma l’amore non c’entra”:
Un grande striscione “Ma l’amore non c’entra, 25 novembre giornata internazionale contro la violenza alle donne” esposto all’ingresso dell’edificio dell’Assemblea legislativa e la predisposizione lungo il pavimento al primo piano di un percorso grafico (metri) per ricordare i principali dati sia sulla violenza alle donne sia dell’attività dei centri per il sostegno e l’aiuto alle vittime.
Si tratta di una campagna, organizzata dell’Agenzia di informazione e comunicazione della Giunta regionale in collaborazione con l’assessorato Pari opportunità con l´obiettivo di tenere viva l’attenzione sui femicidi e far emergere dall’invisibilità un fenomeno che si consuma a livello familiare, parentale o amicale.
Il messaggio della campagna “ Ma l’amore non c’entra” è un invito a tutte le donne ad escludere fin dall’inizio un uomo violento dalla propria vita, imparando a non scambiare la violenza per amore.
La campagna, realizzata per la prima volta nel 2013, viene riproposta anche quest’anno in occasione della Giornata internazionale, promossa dalla Giunta e dall’Assemblea legislativa regionale a Bologna.
Verso il Piano regionale contro la violenza di genere:
La Giunta dell’Emilia-Romagna ha elaborato a livello tecnico il Piano regionale contro la violenza di genere, previsto dalla L.R. 6/14, che ora andrà in discussione nelle Commissioni assembleari. Il testo è stato realizzato insieme a un gruppo di lavoro composto da rappresentanti dei servizi sociali e sanitari e del terzo settore qualificato (centri antiviolenza regionali). Il Piano entrerà il vigore nel 2016 e ha come obiettivo principale quello di prevenire e contrastare la violenza di genere, attivando e rafforzando il sistema di protezione.
Già nel 2013 erano state approvate linee guida per l’accoglienza delle donne vittime di violenza nei centri e nei servizi sociali, realizzate sempre da un gruppo di rappresentanti dei servizi sociali, sanitari, medici di medicina legale ed esperti dei centri antiviolenza.
Tutto il lavoro si poggia su una prassi consolidata sin dalla L.R. 2/03: un sistema integrato di aiuto e servizi sociali, che privilegia la pratica del lavoro a rete.

A Bobbio un vernissage per 899 opere d’arte

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna

L’inaugurazione della straordinaria collezione col presidente Bonaccini. Quadri e sculture donati da Rosa Mazzolini e sistemati per la fruizione grazie a un contributo della Regione Emilia-Romagna

Una straordinaria collezione d’arte è stata inaugurata questa mattina a Bobbio, in provincia di Piacenza, in presenza del presidente della Regione Stefano Bonaccini. Si tratta della collezione Mazzolini, che comprende 899 opere (872 quadri e 27 sculture) firmate da nomi di rilievo dell’arte del ‘900: da Giorgio De Chirico a Massimo Campigli, da Mario Sironi, a Lucio Fontana. Il nuovo spazio espositivo nel museo di San Colombano ospiterà stabilmente le opere “I gladiatori” di De Chirico, “Concetto spaziale” di Lucio Fontana, “L’Opera Astratta” di Piero Manzoni, “I bersaglieri” di Mario Sironi, “I Fiori” di Filippo De Pisis e le sculture in terracotta di Luigi Scanavino e “Il Cristo sulla Croce” di Lucio Fontana; le altre ruoteranno ogni 4 mesi.
La collezione è’ stata donata da Rosa Mazzolini alla Diocesi di Piacenza dieci anni fa, ma solo negli ultimi mesi si è reso possibile collocare in ambienti adeguati anche grazie alla Regione Emilia-Romagna, che ha contribuito con 47.000 euro.

Mercoledì 25 novembre alla Biblioteca Ariostea presentazione del libro fotografico “Giudizio Universale. Protiro del Duomo di Ferrara”

da: Al.Ce.

Mercoledì 25 novembre presentazione del libro Giudizio Universale. Protiro del Duomo di Ferrara, con fotografie di Oreste Biancolli, che si svolgerà alle 17:00 presso la Sala Agnelli della Biblioteca Ariostea di Ferrara.
Ad un anno dalla sua scomparsa, esce la terza pubblicazione monografica autografa di Oreste Biancolli, a cura di Erika Scarpante, raffigurante il complesso scultoreo rappresentante il Giudizio Universale collocato al centro della facciata principale della Cattedrale di Ferrara. La peculiarità di questo volume è la testimonianza dello stato delle sculture prima e durante il restauro del Duomo che iniziò nel 1968. Una raccolta di immagini che si susseguono tra primi e primissimi piani e sculture bendate per il loro restauro.
Oreste Biancolli (1931-2014) ha fatto della sua passione la sua professione. Si è distinto negli anni cinquanta per i suoi scatti durante l’alluvione del Po. Ha partecipato e vinto diversi concorsi fotografici. All’attivo ha diverse mostre e pubblicazioni di fotografie in volumi sulla città di Ferrara.

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Dichiarazione di Paolo Calvano sull’approvazione del decreto “salva-banche”

da: ufficio stampa Partito Democratico Emilia Romagna

Con l’approvazione del decreto per il salvataggio della Cassa di Risparmio di Ferrara e di altre tre banche, abbiamo finalmente risposte certe rispetto alla crisi del nostro istituto bancario cittadino. La nebbia sul percorso di soluzione della crisi di Carife sembrava diradata, ma nei giorni scorsi era di nuovo calata fino alla definitiva schiarita di ieri.
La banca di Ferrara, e questo è il dato significativo, finalmente riparte e con essa ripartono i suoi lavoratori. Nel panorama politico nazionale e locale sono in molti – e tra questi Cinque Stelle e Lega Nord sono in prima linea – a voler ignorare questo dato, probabilmente a dimostrazione del fatto che a loro non ha mai interessato la sorte di centinaia di dipendenti e delle loro famiglie. Oltre ai lavoratori, risultano completamente tutelati dal decreto i correntisti e gli obbligazionisti ordinari.
Il Governo italiano non ha sottovalutato la questione di Carife e di altri tre piccoli istituti italiani, ha agito tempestivamente quando è risultato necessario trovando una soluzione che non pesa per neanche un centesimo sulle casse pubbliche e quindi sulle tasche dei contribuenti, ma anzi sollecita l’interesse del sistema bancario nazionale e dei privati.
Ammetto tuttavia di nutrire alcune perplessità rispetto all’andamento ondivago seguito dalla Banca d’Italia. A riprova di ciò si deve constatare che, sebbene lo sforzo maggiore del contributo (la cifra stimata complessiva per le quattro banche è di 3,6 miliardi) risulti a carico del sistema bancario italiano che alimenta il Fondo di Risoluzione, azionisti e obbligazionisti secondari potrebbero pagare un prezzo molto alto. E’ vero che le azioni e le obbligazioni subordinate sono per loro natura esposte al rischio d’impresa, ed è vero che il ricorso ad esse per coprire le perdite è espressamente richiesto come precondizione per la soluzione ordinata delle crisi bancarie dalle norme europee, ma considerato lo specifico percorso ferrarese davvero non vorrei che il definitivo epilogo della vicenda lasciasse, su questo punto, l’amaro in bocca.

Domani il teatro in carcere a Venezia: “Appunti Antigone” alla Casa di Reclusione Femminile di Giudecca

da: ufficio stampa Balamòs Teatro

Martedì 24 novembre 2015, alle ore 16.00 (ingresso riservato agli autorizzati), presso la Casa di Reclusione Femminile di Giudecca, Venezia, nell’ambito del progetto teatrale “Passi Sospesi” di Balamòs Teatro negli Istituti Penitenziari di Venezia e in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, sarà presentato un breve studio teatrale dal titolo “Appunti Antigone” diretto da Michalis Traitsis, regista e pedagogo teatrale di Balamòs Teatro. Il lavoro è realizzato con gli allievi del laboratorio teatrale del Centro Teatro Universitario di Ferrara: Giulia Aguzzoni, Chiara Baroni, Michele Bononi, Claudia Cincotti, Riccardo Guidarini, Stefano Massarenti, Federica Mazza, Giulia Tiozzo e il contributo delle donne detenute della Casa di Reclusione Femminile di Giudecca, Venezia.
A Tebe la lotta tra due fratelli Eteocle e Polinice, l’uno difensore della città, l’altro aggressore, finisce con la morte di entrambi. Eteocle viene seppellito con tutti gli onori per volere del re Creonte, mentre Polinice, il nemico, rimane insepolto e la sua anima non potrà riposare. Antigone, sorella dei giovani morti e promessa sposa di Emone, figlio di Creonte, decide di sfidare quest’ultimo per dare sepoltura al fratello morto. L’altra sorella, Ismene, cerca di dissuaderla: è Creonte che stabilisce le leggi, e bisogna obbedire. Antigone è decisa a rendere onore al fratello. Creonte la condanna alla prigionia eterna, ma poi su consiglio di Tiresia, decide di liberarla. Troppo tardi: Antigone si è impiccata; Emone addolorato, si uccide; e alla notizia della morte del giovane anche la regina sua madre, Euridice, muore.
“Appunti Antigone”, articolato su alcuni quadri/situazioni del dramma di Sofocle, offre uno spunto di riflessione sul conflitto tra Antigone, giovane donna ma forte moralmente e decisa a rispettare le leggi non scritte della natura (fìsis), e la volontà di Creonte tesa a imporre la forza dello Stato e della legge (nòmos). Vengono inoltre messe a fuoco le dinamiche tra le due figure femminili delle sorelle.
Antigone ribelle, Antigone dolente, Antigone eroica, Antigone martire, Antigone figlia, ma soprattutto Antigone sorella, che si oppone alla legge della città in nome dei diritti sacri della famiglia e del sangue. Da quando Sofocle ha messo in scena la figlia di Edipo nel suo confronto epocale con il re di Tebe Creonte, il personaggio è stato elevato a modello della ribellione individuale contro la sopraffazione dello Stato e raramente ha potuto abbandonare questo ruolo. Dovunque ci siano discriminazioni razziali, conflitti, intolleranze religiose, dovunque una minoranza levi la sua voce a reclamare giustizia, Antigone torna ad assumere il ruolo dell’eroina che sfida i regimi totalitari in nome di una pietas universale che “si estende dai fratelli di sangue a tutti gli uomini sentiti come fratelli, superando cosi ogni ethos tribale-nazionale”.
Ismene non ha la tempra di Antigone ed esita subito, ponendo una serie di domande e non promettendo di slancio il suo aiuto come la sorella spera. Al contrario di Antigone, sarà proprio Ismene a ricordare che “le donne non sono capaci di tenere testa agli uomini” e che le donne “sono governate dai più forti” e che dunque è “loro dovere obbedire a questi ordini e ad altri ancora più ingrati”. Ismene è quindi consapevolmente sofferente per l’ingiustizia che stanno subendo, ma è priva di coraggio per reagire. Conclude infatti il colloquio con la sorella definendo per due volte “impossibile” quanto Antigone ha in mente di compiere. Dopo il confronto Ismene viene condotta al cospetto di Creonte: sembra avere un sussulto di orgoglio, assumendosi la propria parte di responsabilità e chiedendo alla sorella di “lasciarla morire, lasci arle venerare il morto insieme”. Quando infine Antigone viene condannata e portata via, Ismene nella sua pavidità può solo constatare: “che vita mi resta, sola, senza di lei?”. In queste parole c’è tutta la solitudine della vita che l’attende, senza nessun legame di sangue superstite e con il presunto disonore di appartenere ad una stirpe macchiata da orribili delitti.

Mercoledì 25 novembre Libreria Ibs+Libraccio di Ferrara ospita Roberto Dall’Olio per presentare il suo libro “Tutto brucia tranne i fiori”

da: responsabile eventi Ibs Ferrara

Presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino, Libreria Ibs+Libraccio di Ferrara presenta l’ultimo libro di Roberto Dall’Olio edito da Moretti & Vitali, dialogano con l’autore Edoardo Penoncini, Francesca Boari e Fabrizio Fiocchi. L’incontro è previsto alle ore 17:30 di mercoledì 25 novembre.

Tutto brucia tranne i fiori di Roberto Dall’Olio è un poemetto incentrato sulla straordinaria vicenda di Abelardo e Eloisa, che scosse il mondo filosofico e religioso dei primi anni del XII secolo per la sua tragica conclusione.
Abelardo, nato nel 1079, è da tempo il filosofo alla moda di Parigi; Eloisa, nata nel 1100, è una ragazza colta e ardente, che s’innamora del grande maestro, condividendo con lui, fra il 1116 e il 1117, una storia di passione e di conoscenza. Abelardo ed Eloisa leggono, studiano, si amano con furore, provocando lo sdegno moralistico dei familiari di lei e delle autorità religiose, che puniranno con brutalità e violenza Abelardo, costringendo Eloisa a prendere i voti. In monastero la donna, che si era formata più sui versi di Lucano e di Ovidio che sulle pagine delle Sacre Scritture, scriverà in una lingua dotta e immaginifica lettere brucianti di passione; lui, da tempo coinvolto in dispute teologiche, anch’egli costretto a prendere i voti, compone la Historia calamitatum mearum («Storia delle mie disgrazie»), in cui racconta con spirito già moderno la propria vita e le battaglie filosofiche intraprese a difesa del proprio pensiero e della propria dignità umiliata.
Roberto Dall’Olio, costeggiando con fedeltà storica questa impressionante vicenda – divenuta nei secoli quasi leggendaria –, compone un poemetto in dodici sezioni (Ouverture, Il canto di Eloisa, Meditazioni liriche, Le canzoni di Pierre, Ricordi, Due canzoni, Le confessioni di Eloisa, Dialoghi, La libertà, Per il figlio Astralabio, Altre canzoni, A Dio), affidando alla voce di Eloisa il lamento di una donna straziata, offesa nel suo amore. La sua Eloisa parla in una lingua poetica rapida, indocile, bruciante – fatta di versi brevissimi e incalzanti, di pensieri animosi e trasgressivi – che commuove, sdegna, stupisce, appassiona il lettore. Un poemetto da leggere tutto d’un fiato, di forte intensità emotiva; un poeta che ci sorprende per la finezza dell’indagine, la fermezza dello stile, l’accuratezza della ricostruzione storica.
Roberto Dall’Olio (1965), bolognese, docente di filosofia e storia al Liceo Classico Ariosto di Ferrara. Membro della Fondazione Alexander Langer è redattore della rivista Inchiesta, in cui si occupa di arte e poesia, diretta da Vittorio Capecchi. Ha pubblicato il saggio “Entro il limite. La resistenza mite in Alex Langer”. (La Meridiana Molfetta 2000). In ambito poetico : “Per questo sono rinato” Pendragon Bologna 2005 con una nota di Roberto Roversi ; “La storia insegna. poema storico – civile” Pendragon 2007 nota di Walter Loddi . Nel 2008 “Il minuto di silenzio” per le Edizioni del Leone di Venezia. Nel 2010 il poemetto “La morte vita”con nota di Giuliano Ladolfi Edizioni del Leone. E’ del 2011 la pubblicazione del poema “La notte sul mondo”. Auschwitz dopo Auschwitz. MobyDick con note di Terracina, Fiano , Levi. Nel 2013 “Viole d’inverno” canzoniere d’amore, Kolibris Ferrara con nota di Giampiero Neri e prefazione di Umberto Piersanti. Assieme al pittore bolognese Andrea Ballardini pubblica a Praga “Adesso è già domani” in memoria dell’eccidio di Marzabotto. Ha pubblicato poesie in Antologie in particolare con l’editore Limina Mentis e su riviste. E’ del 2015 il poema “Tutto brucia tranne i fiori” Moretti e Vitali editore con nota di Giancarlo Pontiggia e postfazione di Edoardo Penoncini. Con questa opera è risultato vincitore assoluto del primo premio al concorso nazionale di poesia Va’ pensiero di Soragna. Vive a Bentivoglio nella pianura bolognese.

Ancora pochi giorni per partecipare al sondaggio popolare per la scelta del nome e del logo del nuovo museo

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Resta aperto sino alle ore 18 di venerdì 27 novembre 2015 il sondaggio popolare lanciato sul portale del Comune di Comacchio, per individuare il nome ed il logo del nuovo museo del territorio. Per partecipare, basta collegarsi alla home page del sito e cliccare sul banner dedicato, oppure cliccare direttamente sul link qui di seguito riportato: http://www.comune.comacchio.fe.it/sondaggio_logo/documents/
3 sono le proposte per il nome da scegliere: “Museo Delta Antico”, “Museo Archeologico Antico Delta” e “Museo dell’Antico Delta”.
Relativamente alla scelta dei loghi, la Commissione giudicatrice ha optato per tre marchi stilisticamente differenti: il primo riprende i colori rappresentativi del territorio comacchiese e del Delta del Po, connotandone l’alternanza tipica tra terra e acqua, attraverso una sequenza di bande cromatiche; il secondo utilizza la forma di una spirale per rappresentare l’esperienza multisensoriale, che si potrà vivere all’interno del museo; il terzo, infine, si compone partendo dall’immagine di un’anfora quale elemento simbolico della città etrusca di Spina.

Martedì 24 novembre alla biblioteca del Centro Documentazione Donna Matteo Marchesini presenta “Storia di Carla” di Federica Iacobelli

da: Luciana Tufani Editrice

Federica Iacobelli vive a Bologna e ha scritto storie per bambini e ragazzi, drammaturgie e sceneggiature.
Storia di Carla è il suo ultimo romanzo, e parla di un’attrice alla soglia dei quarant’anni rimasta troppo a lungo “nel limbo di un’adolescenza artificiale”. Carla, dopo aver risposto a un annuncio, diventa la lettrice personale di Madame Dubois. Questo la porterà a riflettere sulla sua nuova amica, su se stessa e sull’intera esistenza.
La presentazione si terrà martedì 24 novembre alle ore 17, presso il Centro Documentazione Donna di Ferrara in via Terranuova 12/B.
Discuterà con l’autrice Matteo Marchesini, direttore della collana I chiodi di Pendragon.

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