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Giorno: 13 Ottobre 2015

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Congiuntura, Palma Costi: “La manifattura traina la ripresa, stiamo andando nella giusta direzione”

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Buon andamento del settore manifatturiero in Emilia-Romagna, nel 2015 la crescita dell’industria sarà di poco inferiore al 2% e nel 2016 sfiorerà il 3%

“La tendenza alla ripresa dell’economia regionale è ormai confermata. Il nostro lavoro proseguirà per rafforzare questo andamento a partire dalla piena applicazione del Patto per il Lavoro e da tutte quelle misure che lo concretizzeranno nei prossimi mesi, tra cui le misure per la attrattività”. Così l’assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi ha commentato i risultati dell’indagine congiunturale relativa al secondo trimestre 2015 sull’industria manifatturiera, realizzata in collaborazione tra Unioncamere e Confindustria Emilia Romagna e Intesa Sanpaolo.
“Siamo tornati all’economia reale, visto che tutti gli indicatori dicono che nel 2015 la crescita dell’industria sarà di poco inferiore al 2% e nel 2016 sfiorerà il 3% – sottolinea Costi – Il buon andamento del settore manifatturiero in Emilia-Romagna significa che stiamo andando nella giusta direzione. Lo dimostra il fatto che stiamo attraendo investimenti, anche dall’estero, con il rientro di produzioni di imprese che avevano delocalizzato, e siamo la seconda regione in Italia per startup innovative. Positivo anche il dato occupazionale del manifatturiero in senso stretto: infatti, l’occupazione in questo settore ha registrato 29 mila occupati in più nel primo semestre di quest’anno (526 mila in totale) rispetto a quello del primo semestre 2014 (497 mila)”.

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Ex Breda: la Regione chiede al Governo di aprire un tavolo di confronto

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Il presidente della Regione Stefano Bonaccini riceve delegazione della Fiom Cgil guidata dal segretario Papignani preoccupata per il sito produttivo bolognese e per progetto di rilancio di Industria Italiana Autobus che ha assorbito sia l’ex Bedamenarini sia l’ex Iribus. Già avviati contati con il Sottosegretario De Vincenti

«Ho immediatamente sollecitato Palazzo Chigi a convocare rapidamente un incontro per fare il punto sul rilancio di Industria Italiana Autobus».
Così il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini al termine dell’incontro con una delegazione della Fiom Cgil, guidata dal segretario regionale Bruno Papignani, sul futuro del sito produttivo bolognese dell’ex Bredamenarini, confluita – insieme a ex Irisbus -in Industria Italiana Autobus il cui progetto di rilancio, secondo il sindacato delle “tute blu”, non sta decollando.
Il presidente Bonaccini – insieme all’assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi – già al termine dell’incontro ha preso contato con il Governo attraverso il Sottosegretario Claudio De Vincenti.
«Il settore autobus è un pezzo fondamentale sia del tessuto manifatturiero, sia come tassello dell’automotive, comparto strategico in Emilia-Romagna. E per queste ragioni ne seguiremo il rilancio industriale e salvaguardia dell’occupazione» ha aggiunto Bonaccini.

“Novembre Magico” nella provincia ferrarese con il Consorzio Visit Ferrara

da: organizzatori

La Provincia ferrarese è avvolta dall’incantesimo di “Novembre Magico” tra show, giochi di prestigio e cene insolite. Eventi clou il 28 e 29 novembre 2015 con il mago Casanova e il consorzio Visit Ferrara.

Un viaggio in mondi impossibili, dove l ’unica regola è lasciarsi guidare dalla fantasia e dal brivido della meraviglia. A novembre Ferrara e la sua Provincia si trasformano nel palcoscenico stregato di un grande evento itinerante, dove illusionismi e giochi di prestigio trasportano grandi e piccoli in universi immaginari e sorprendenti. È il “Novembre Magico”, la manifestazione ideata da Stileventi Group, che per 4 settimane incanta Migliarino, Copparo e Ferrara, la città dove nel weekend di sabato 28 e domenica 29 novembre 2015 si concentrano tante iniziative al limite del possibile, in un percorso insolito tra cultura, enogastronomia e spettacolo. E dove grazie al consorzio Visit Ferrara – che unisce più di 90 operatori turistici di tutta la Provincia ferrarese – ci sono offerte ad hoc per scoprire il territorio nel suo momento più magico (www.visitferrara.eu). Artisti italiani ed internazionali danno vita a show teatrali e performance. Ma non mancano percorsi guidati a tema alla scoperta delle leggende della città, cene ed aperitivi magici in luoghi insoliti, laboratori creativi per i bimbi che imparano a fare i prestigiatori. E poi tante sorprese, con ospiti noti al grande pubblico, come il mago Antonio Casanova, che inaugura la manifestazione domenica 1° novembre nel centro commerciale Il Castello di Ferrara, con un assaggio di street magic, a cui seguiranno brevi performance di artisti sul palco centrale allestito in galleria. Casanova è poi protagonista domenica 29 novembre al Teatro Comunale di Ferrara, con un doppio spettacolo alle 17.00 e alle 21.00. Durante la manifestazione, le telecamere di “Striscia La Notizia” vagheranno tra gli show per raccontare quanto Ferrara sia magica.
Novembre Magico è realizzato in collaborazione con Ibo Italia Ong Onlus (www.iboitalia.org), l’associazione di volontariato a cui andrà parte del ricavato della manifestazione per importanti progetti di solidarietà.
Per informazioni e prenotazioni: Consorzio Visit Ferrara, Via Borgo dei Leoni 11, Ferrara (FE), Tel. 0532 783944, 340 7423984.

Il 24 e 25 ottobre al Teatro dei Fluttuanti di Argenta la XI edizione del “Zerotrenta Corto Festival”

da: organizzatori

Zerotrenta Corto Festival, sabato 24 e domenica 25 ottobre tutti al teatro dei Fluttuanti di Argenta dove si terrà l’Undicesima edizione del Zerotrenta Cortofestival, concorso nazionale di cortometraggi patrocinato dalla Provincia di Ferrara e dal Comune di Argenta. La rassegna organizzata dall’omonima associazione culturale che, grazie al lavoro di oltre venti volontari e al sostegno dell’amministrazione, richiama da tutta Italia amanti della settima arte.
La rassegna ha lo scopo di valorizzare l’opera cinematografica breve, zero-trenta minuti, realizzata da autori che utilizzano esclusivamente tecnologie digitali. Il festival si rivolge principalmente alle produzioni indipendenti, con l’obiettivo di offrire spazio e visibilità a quei giovani artisti che riescono, al di là dei budget limitati, a raccontare le loro storie. Particolare attenzione viene rivolta agli autori residenti nel territorio emiliano-romagnolo con il premio Cortiemiliani, al fine di divulgare e valorizzare i talenti emergenti della nostra regione.
“Quest’anno hanno partecipato oltre 80 cortometraggi- spiega il presidente Simone Nerini – dalle selezioni della giuria tecnica è emerso che sarà un festival all’insegna del divertimento e della comicità, non mancheranno comunque opere impegnate!“.
Tra le grandi novità di questa edizione va sottolineata la presenza nella giuria di due importanti nomi del cinema italiano: il grande attore Ivano Marescotti al quale abbiamo affidato la scelta del migliore attore e attrice e il maestro Cesare Bastelli, regista e direttore della fotografia di alcuni film di Pupi Avati che sceglierà il premio per la miglior fotografia.
Anno dopo anno Zerotrenta è diventato sempre più un festival di respiro nazionale: l’organizzazione ospiterà autori, registi, sceneggiatori e montatori che arrivano da tutte le parti d’Italia, e soggiorneranno per un weekend nel nostro comune, un’opportunità per far conoscere il nostro territorio attraverso la cultura. La cornice del teatro dei Fluttuanti consentirà di ospitare 400 spettatori. Il pubblico, sempre attento e interessato, voterà la categoria “premio del pubblico”, all’autore un premio in denaro.
Il programma:
Il programma partirà sabato 24 ottobre alle 9 con Zeroscuola, la proiezione dedicata agli studenti delle scuole superiori con una selezione dei cortometraggi vincitori delle passate edizioni.
All’incontro, rivolto alle scuole ma aperto a tutti, interverranno registi e autori che illustreranno ai ragazzi tecniche e segreti della settimana arte.
Alle 18 sarà la volta della proiezione dei cortometraggi votati dal pubblico in sala, il più apprezzato verrà poi premiato domenica.
La rassegna entrerà nel vivo domenica 25 ottobre alle 17 con il premio Zerotrenta assegnato al miglior cortometraggio finalista tra tutti quelli selezionati. È prevista inoltre la premiazione per le seguenti categorie in gara: miglior regia, sceneggiatura, colonna sonora originale, fotografia e montaggio, attore e attrice protagonista. Non mancheranno i premi speciali: Cortiemiliani al cortometraggio di un autore residente nel territorio emiliano-romagnolo, Avis offerto dall’associazione di volontariato sul tema del dono, Zeroclip al miglior video-clip musicale con musiche originali, Las Vegas offerto dallo sponsor Las Vegas Insegne e Giralibri alla miglior sceneggiatura offerto dall’omonima libreria argentana.
L’ingresso è gratuito.
info: www.zerotrenta.net

Modus, per creare assieme l’arredo urbano della Darsena

da: organizzatori

Modus, il laboratorio di design partecipato che tra sabato 17 e domenica 18 ottobre, a Wunderkammer, realizzerà il prototipo del nuovo arredo urbano della darsena di Ferrara

Come potrebbe essere il nuovo arredo urbano della darsena di San Paolo? Quali funzioni dovrebbe svolgere, che tipo di stile dovrebbe avere? Cosa sarebbe capace di trasformare uno spazio parzialmente dimenticato e abbandonato in un luogo accogliente e ospitale? A queste risposte proveranno a rispondere concretamente i partecipanti di Modus, il laboratorio partecipato di design artigianale che si terrà sabato 17 e domenica 18 ottobre a Wunderkammer, al piano terra di Palazzo Savonuzzi.
L’iniziativa, avviata dall’associazione Basso Profilo, ha chiamato a raccolta studenti, makers e professionisti che per due giorni si dedicheranno a studiare e realizzare dei prototipi, guidati in questa avventura da Mara Melloncelli e Mattia Menegatti, fondatori dello studio creativo Altrosguardo – attivo dal dal 2009 soprattutto nell’ambito del riuso e recupero creativo degli oggetti.
La prima giornata, dalle 10 alle 18, sarà dedicata alle tecniche di progettazione e alla co-progettazione, che partirà dall’analisi del metodo usato dal celebre artista e designer italiano Bruno Munari. La seconda giornata – stesso orario – sarà dedicata alla sperimentazione. Verranno inizialmente studiate le problematiche legate alla realizzazione del progetto preliminare, si proseguirà definendo il progetto esecutivo e realizzando il prototipo.
Il laboratorio rappresenterà la terza fase del progetto Smart Dock, avviato a fine estate allo scopo di riattivare e riqualificare il fronte fluviale di Ferrara in un confronto informale e propositivo. Il progetto ha già compreso il festival Risonanze, che dal 18 al 22 settembre ha coinvolto i ferraresi in un variegato programma di eventi culturali e sportivi, e il world caffè di sabato 10 ottobre, incontro informale e propositivo all’interno del quale i cittadini, le associazioni, gli enti e le istituzioni hanno potuto confrontarsi sui possibili scenari di sviluppo del fronte fluviale.
I promotori e finanziatori di Smart Dock, oltre a Basso Profilo, sono: le associazioni Fiumana, Encanto e Amf – Scuola di Musica Moderna, Consorzio Wunderkammer, Canoa Club Ferrara, Unife attraverso il Citer. Collaboreranno alla realizzazione dei vari eventi: il Centro per le famiglie, la motonave Nena, lo studio creativo Altrosguardo Design, Andos Ferrara.
Il progetto è co-finanziato dalla Provincia e patrocinato dal Comune di Ferrara.
Per iscriversi a Modus scrivere a info@altrosguardodesign.it oppure telefonare al numero 3389770775.

Presentata la XVII edizione di “Ferrara in Jazz 2015/2016”

da: Ufficio Stampa Jazz Club Ferrara

Forte dell’abbrivio di successi e riconoscimenti delle scorse stagioni, il Jazz Club Ferrara si appresta ad inaugurare la XVII edizione di Ferrara in Jazz che si svolgerà, dal 16 ottobre 2015 al 30 aprile 2016, tra le storiche mura del Torrione San Giovanni, bastione rinascimentale iscritto nella lunga lista dei beni UNESCO e tra le location per il cinema di Emilia-Romagna Film Commission.
L’apprezzata rassegna concertistica, organizzata da Jazz Club Ferrara con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Comune di Ferrara, Endas Emilia-Romagna e Banca di Romagna – Gruppo Cassa di Risparmio di Cesena, assembla le tessere di un articolato mosaico musicale in cui convivono tutte le cangianti sfumature del linguaggio jazzistico. Il varo della kermesse, che assume sempre più la qualità e le proporzioni di un vero e proprio festival della durata di ben sei mesi, spetta – venerdì 16 ottobre – al quintetto di un fuoriclasse del panorama internazionale, il trombettista statunitense Wallace Roney.
Sempre più ampio sarà l’articolato network di co-produzioni grazie a cui Ferrara in Jazz acquista ulteriore prestigio e visibilità in ambito regionale e nazionale. Quest’anno, oltre al Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara, Ferrara Musica, Bologna Jazz Festival e Crossroads Jazz e altro in Emilia-Romagna, il Jazz Club Ferrara accoglie il ritorno di Ferrara Arte, della Fondazione Siena Jazz e il nuovo ingresso di Jazz Network.
Riconfermando la formula data dall’equazione di tre concerti settimanali (venerdì, sabato e lunedì), il pubblico potrà godere di oltre trenta Main Concerts che vedranno il susseguirsi di grandi protagonisti della musica afroamericana come Uri Caine, Wallace Roney, Rob Mazurek, Gary Bartz, Tim Berne, Eumir Deodato, Kevin Hays, Bill Carrothers, Gabriele Mirabassi, Michael Formanek, Bennie Maupin, Dave Binney, Drew Gress, Ray Anderson, Zhenya Strigalev, Eric Harland, Marc Ribot, James Carter, Nir Felder, Trio Da Paz, Pat Martino, Ralph Alessi, Donny McCaslin, Kenny Werner, Joey DeFrancesco e molti altri.
Ad arricchire la ricca stagione sarà il “pit stop” sul prestigioso palcoscenico del Teatro Comunale Claudio Abbado che quest’anno ospita Volcan, magmatico ed irruente quartetto guidato dal pianista cubano Gonzalo Rubalcaba.
Mentre con Monday Night Raw si rinnova la veste dei lunedì del Torrione che, con un focus sul contemporaneo e le immancabili jam session, propone quanto di nuovo è in circolazione scandagliando tra giovani protagonisti del panorama nazionale ed internazionale, di gusto sempre più ricercato sono gli appuntamenti firmati Somethin’Else, volti all’esplorazione di itinerari etnici gastronomico-musicali lungo rotte geografiche sempre nuove, dall’Asia di Jen Shyu al Brasile di Gabriele Mirabassi.
Dopo il successo di The Unreal Book, primo ciclo didattico ideato da Jazz Club Ferrara, inizia The Tower Jazz Workshop Orchestra, secondo capitolo caratterizzato da nuove clinics tenute da docenti di prima fascia, che mireranno alla creazione della prima resident band del Torrione. Restando nell’ambito della formazione, sotto la sigla Jazz Goes To College, si svilupperanno invece due appuntamenti realizzati in collaborazione con il Conservatorio estense e con la Fondazione Siena Jazz.
Consueto è anche l’appuntamento del Jazz Club con l’arte contemporanea. Ospite di quest’anno è Birds in Jazz, personale di Donald Soffritti e Simone di Meo – due tra i più giovani e immaginifici illustratori Disney – che con le loro curiose “paperizzazioni” trasformeranno autentiche icone del jazz per mostrarvele come non le avete mai immaginate.
Spazio infine alla solidarietà insieme ad A.C.A.Re.F, fondazione impegnata da sempre a sostegno della ricerca sull’atassia spinocerebellare.
La programmazione 2015-2016 si focalizza sul migliore jazz della scena statunitense, con particolare riferimento all’area newyorchese, spaziando tra tradizione e avanguardia in un continuo alternarsi di musicisti di nuova e vecchia generazione.
A conferma di quanto sopra è il taglio del nastro di questa diciassettesima edizione che spetta, venerdì 16 ottobre, al quintetto di un fuoriclasse del panorama internazionale, il trombettista statunitense Wallace Roney. Questo concerto inaugura altresì il prezioso sodalizio con Jazz Network, che sotto la sigla Crossroads Winter 2015, firma anche l’ultimo main concert della prima parte di stagione che vede protagonista, sabato 19 dicembre, una delle più accreditate interpreti di standard su scala mondiale: la pianista e cantante americana Dena DeRose, sostenuta da Piero Odorici ai sassofoni, Aldo Zunino al contrabbasso e Joe Farnsworth alla batteria. Nel corso della serata, la Fondazione A.C.A.Re.F, che opera a sostegno della ricerca sull’atassia spinocerebellare, sarà presente con un proprio punto informativo.
Quest’anno gli amanti dello straight-ahead jazz non potranno che “leccarsi i baffi”. Si assisterà, infatti, ad un vero e proprio excursus musical-filologico che, viaggiando di generazione in generazione, toccherà le tappe fondamentali dell’evoluzione del genere. Partendo dalla tradizione più classica, il palco del Torrione ospiterà i quartetti capitanati da due tasselli della storia del jazz. Sabato 31 ottobre (in collaborazione con Bologna Jazz Festival), sarà il sassofonista Gary Bartz a farla da padrone, manipolando ogni aspetto della musica afroamericana con quel peculiare soulful sound di derivazione coltraniana che lo contraddistingue sin dalla fine degli anni ’60. Mentre sabato 21 novembre (in collaborazione con Bologna Jazz Festival) i riflettori saranno puntati su Mr. Bennie Maupin, ovvero colui che ha preso parte alla leggendaria session di Bitches Brew di Davis, per poi fondare – negli anni ’70, insieme a Herbie Hancock – i mitici Headhunters. In quella che potremmo definire invece “la generazione di mezzo” includiamo l’inconsueto, ma altrettanto suggestivo dialogo tra pianoforte e armonica cromatica, intavolato rispettivamente da Kevin Hays e Gregoire Maret che, con il loro “1+1”, viaggiano tra composizioni originali e jazz standard sulla scia di un illustre precedente: lo storico duo formato da Bill Evans e Toots Thielemans (venerdì 27 novembre).
Accattivanti, quanto calibrate miscele di avanguardia e tradizione trovano spazio sia nelle ispirate composizioni di uno dei batteristi più apprezzati degli ultimi anni come Nasheet Waits, che con il suo Equality Quartet calcherà il palco del Jazz Club sabato 7 novembre (in collaborazione con Bologna Jazz Festival), sia nel trio di un autentico pioniere della commistione di generi come Uri Caine che potremo ascoltare, venerdì 23 ottobre, insieme a Mark Helias al contrabbasso e Clarence Penn alla batteria.
A chiudere questa ghiotta carrellata è il genio creativo di alcuni dei protagonisti più giovani della scena modern mainstream internazionale. Sabato 17 ottobre sarà la volta del rapinoso concerto in forma di suite dedicata alla figura del marchese de La Fayette, frutto dell’estro e del talento del sassofonista Walter Smith III e del pianista Laurent Coq. Mentre, venerdì 18 dicembre, il sassofonista di origini russe Zhenya Strigalev – che ama contornarsi di alcuni dei musicisti più preparati al mondo – presenterà “Robin Goodie”, sua seconda e più che convincente prova discografica. Al suo fianco figurano Aaron Parks al pianoforte, Tim Lefebvre al basso elettrico ed Eric Harland alla batteria.
L’appuntamento con il grande jazz italiano si rinnova, sabato 12 dicembre, con “Quasi classico”. Ideatore di questo progetto, che fonde musica da camera e jazz, è Riccardo Zegna, pianista dal tocco cristallino e raffinato compositore che per l’occasione affianca al suo trio tre validissimi strumentisti provenienti dal panorama classico. Sabato 5 dicembre invece il Torrione ospiterà le note di “In The Morning”, un coinvolgente omaggio al compositore statunitense Alec Wilder con cui il talentuoso pianista Stefano Battaglia giunge al sesto album edito dalla prestigiosa etichetta Ecm.
Il groove feeling più puro è invece garantito, a profusione, dalle miscele funk, soul e rhythm & blues delle infuocate performance di Ray Anderson insieme al suo Organic Quartet (venerdì 13 novembre, in collaborazione con Bologna Jazz Festival) e dell’eclettico, pluripremiato, tastierista Eumir Deodato che si esibirà con il suo Europe Express sabato 28 novembre.
Anche il palato di coloro che bramano spericolate ed imprevedibili traiettorie sonore non resterà a bocca asciutta quando, sabato 14 novembre, imperverserà Decay. Il nuovo quartetto del sassofonista Tim Berne, senza alcun dubbio uno dei più influenti esponenti della scena downtown newyorchese, è completato da Ryan Ferreira alla chitarra, Michael Formanek al contrabbasso e Ches Smith alla batteria. Le fibrillanti sonorità di “Black Cube”, album scaturito dal fecondo ingegno di uno sperimentatore come Rob Mazurek, irromperanno sul palcoscenico del Jazz Club venerdì 20 novembre assieme ai componenti del São Paulo Underground. Entrambe le serate sono realizzate in collaborazione con Bologna Jazz Festival.
Quanto di contemporaneo serpeggia nell’universo jazzistico nazionale e oltre è altresì il perno su cui ruota Monday Night Raw. Sotto questa sigla, mutuata dal colorito vocabolario del wrestling americano, i lunedì sera del Torrione si trasformeranno in un autentico ring sul quale si sfideranno fino all’ultimo match giovani protagonisti della scena nazionale ed internazionale, seguiti come di consueto da infuocate jam session. Da segnalare in primis è l’appuntamento in programma per lunedì 9 novembre, quando il tour europeo della giovane e prorompente band iraniana Quartet Diminished farà tappa al Torrione per presentare l’album d’esordio “Station One”. Ma la serie di concerti da appuntare in agenda è ancora lunga: Simone Graziano Frontal featuring Dave Binney (23 novembre), Hyper + Amir Elsaffar (16 novembre), Edoardo Marraffa Mrafi (14 dicembre), Dimitri Sillato Luminal (30 novembre), The Mountain Men (19 ottobre), Giovanni Benvenuti Quartet (26 ottobre) ed il Filippo Vignato Trio (21 dicembre). In apertura di serata l’accattivante selezione musicale di alcuni dei più raffinati dj della città farà da sfondo al goloso aperitivo a buffet del wine-bar del Torrione.
Non mancheranno svariate incursioni nei territori della WORLD MUSIC come i due imperdibili appuntamenti realizzati in collaborazione con Ferrara Musica. Il primo avrà luogo giovedì 26 novembre presso il Teatro Comunale Claudio Abbado, dove il settecentesco palcoscenico sarà travolto dall’irruente magma sonoro di Volcan, progetto ideato dal pianista cubano Gonzalo Rubalcaba, affiancato da altre tre stelle assolute del latin jazz come Jose Armando Gola (basso elettrico e contrabbasso), Horacio “El Negro” Hernandez (batteria) e Giovanni Hidalgo (percussioni). Mentre, venerdì 11 dicembre, le possenti mura del Torrione San Giovanni saranno inebriate dal carismatico talento di Jen Shyu, performer tra le più preparate al mondo nel campo della vocalità e delle danze tradizionali del Sud-est asiatico che, con il suo trio, presenterà “Sounds & Cries Of The World”. Il concerto sarà preceduto da “From the Thought to its Holistic Expression in Improvisation”, masterclass pomeridiana tenuta dalla stessa Shyu con la preziosa collaborazione di Marta Raviglia, aperta a tutti coloro che nutrono interesse verso il canto e l’improvvisazione. Armoniose suggestioni provenienti dalla musica popolare brasiliana convivono tra choro, frevo e valsa in “Miramari”, splendido album che suggella il recente sodalizio del duo Gabriele Mirabassi – André Mehmari in programma al Jazz Club sabato 24 ottobre.
L’Asia ed il Brasile saranno altresì il tema principe delle invitanti proposte gastronomiche elaborate dal wine-bar del Torrione che rinnova, per l’occasione, il magico incontro tra i suoni e sapori del mondo firmato Somethin’Else.
Nell’ambito delle celebrazioni del Centenario della Prima Guerra Mondiale, una perla di rara bellezza, totalmente a sé stante rispetto a quanto descritto finora, è “Armistice Day 1918”, toccante progetto multimediale del pianista e compositore statunitense Bill Carrothers, in cui immagini di repertorio e musiche proto jazzistiche, colte e popolari dell’epoca, eseguite in sestetto (al contrabbasso spicca Drew Gress), si compenetrano creando una suggestiva prospettiva del dramma di quella che fu la madre di tutti i conflitti moderni. Realizzato con la preziosa collaborazione di Ferrara Arte in occasione della mostra “De Chirico a Ferrara. Metafisica e avanguardie.” (14 novembre 2015 – 28 febbraio 2016), “Armistice Day 1918” emozionerà il pubblico del Torrione lunedì 7 dicembre.
In ambito didattico, dopo la fortunata esperienza firmata The Unreal Book, con cui il Torrione si è rivelato un luogo ideale anche per la didattica e la formazione, prende il via The Tower Jazz Workshop Orchestra, nuovo capitolo attraverso il quale il Jazz Club intende costruire – passo dopo passo – una vera e propria resident band “elastica”, che permetta ai singoli musicisti di sperimentare collettivamente la propria vena compositiva e le proprie idee musicali. Il progetto, realizzato sotto la supervisione di Piero Bittolo Bon e Alfonso Santimone, è aperto a tutti coloro che intendano parteciparvi. Nella prima parte della stagione sono due gli episodi pilota in cui – durante il giorno – il gruppo preparerà il materiale da eseguire nell’ambito della performance serale, preceduta da un opening act dal taglio prettamente concertistico (il Santimone Duo, 30 ottobre; il De Rossi – Pacorig Duo, 6 novembre). In coda alla serata, energia permettendo, sarà dato spazio alla jam session.
Due sono anche gli appuntamenti firmati Jazz Goes To College, che rinnovano la collaborazione con il Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara e con la Fondazione Siena Jazz. Entrambe le prestigiose istituzioni musicali propongono rispettivamente due produzioni originali (Les Scat Noir + Trinacria Express, 4 dicembre; Siena Jazz Quintet, 2 novembre) in cui saranno protagonisti alcuni dei loro migliori allievi.
Spazio infine all’arte contemporanea (dal 30 novembre al 21 dicembre) con Birds in Jazz, personale di Donald Soffritti e Simone Di Meo, due tra i più giovani e immaginifici illustratori Disney Italia, che con le loro curiose “paperizzazioni” trasformeranno autentiche icone del jazz – da Miles Davis a Paolo Fresu, passando per Louis Armstrong e Chris Potter – nei protagonisti di un inedito ed avvincente fumetto, la cui trama si snocciola a colpi di note tra le mura dell’antico Torrione. La mostra, curata da Eleonora Sole Travagli in esclusiva per Jazz Club Ferrara con la collaborazione di Endas Emilia-Romagna, è iscritta nel progetto “Vetrina giovani artisti” patrocinato dalla Regione Emilia-Romagna. Il vernissage è in programma per lunedì 30 novembre nell’ambito di Monday Night Raw.
L’Associazione culturale Jazz Club Ferrara consente di ampliare la propria base sociale attraverso il tesseramento a Endas che riserva ai propri soci numerose agevolazioni su scala nazionale insieme alla possibilità di fruire di un sempre crescente numero di appuntamenti di indiscusso valore culturale.
Il Jazz Club Ferrara è inoltre parte integrante del circuito MyFe, la carta turistica della città estense.
Informazioni:
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com
Infoline 339 7886261 (dalle 15.30)
Prenotazione cena 333 5077059 (dalle 15.30)
Dove:
Salvo dove diversamente indicato, tutti i concerti si svolgono presso il Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara.
Orari:
Apertura biglietteria 19.30
Cena a partire dalle ore 20.00
Inizio concerto 21.30
Secondo set 23.00
È previsto un solo set per i concerti firmati Monday Night Raw e Jazz Goes To College.
Birds in Jazz è aperta ai soci nelle serate di programmazione (venerdì, sabato e lunedì).
Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso è riservato ai soci.

Il Ferrara baseball ricomincia ad allenarsi, aperte le iscrizioni

da: organizzatori

Dopo il termine della stagione sportiva avvenuta in Settembre, il Ferrara Baseball Softball club a.s.d. riprende le attività della fase invernale. Tutte le formazioni, sia giovanili sia il gruppo degli adulti, hanno ripreso gli allenamenti nella palestra ex Itip – Carpeggiani situata in Via Pacinotti, 30 a Ferrara.
In particolare, la formazione giovanile, bambini dai 6 ai 12 anni, suddivisi comunque in fasce di età, si allenano tutti i Martedì ed i Giovedì dalle 18.15 alle 19.45. Il gruppo amatoriale adulti si allena negli stessi giorni dalle 19.45 alle 21.30.
Chiunque fosse interessato a provare il gioco del baseball e del softball, sia per quanto riguarda la formazione giovanile che il per il gruppo adulti amatoriale (per entrambi, possono partecipare entrambi i sessi) può scrivere all’indirizzo mail ferrarabaseball@gmail.com o chiamare i numeri 335/52 50 552 (Bibi), 335/63 45 508 (Fabio).

Intervento dell’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini al convegno Ascom Confcommercio di Pomposa

da: ufficio stampa Ascom Ferrara

Un territorio che è “caratterizzato da una crescita dal punto di vista turistico – così ha sintetizzato l’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini – che si inserisce in una stagione positiva a livello regionale; ora dobbiamo lavorare per consolidare sia le presenze interne che esterne. Il turismo è un asse portante della nostra economia e abbiamo l’obiettivo strategico di aumentare le presenze straniere”, ed ha aggiunto sulle aree vaste “credo che dal punto di vista turistico il territorio di Ferrara debba dialogare strutturalmente con le province della Romagna, il parco del Delta è il fulcro di questa cerniera dove maggiori sono le continuità e le collaborazioni” ha sottolineato Corsini.

Un’area vasta tra Ferrara Ravenna e Rovigo che coincide con il Parco del Delta come primo punto di un lavoro di sinergie per valorizzare il turismo gastronomico in questo territorio, come sottolineato dal convegno “Turismo enogastronomico e turismo slow: due facce di un unico Delta” che si è svolto oggi (13 ottobre) presso presso il residence Oasi Bianca a Pomposa, che ha inaugurato grazie al coraggio dell’imprenditore locale Succi.
L ‘evento all’interno dell'”Expo per il Delta del Po” – promosso ed organizzato da Ascom Confcommercio Ferrara in con il supporto della regione Emilia Romagna – ha condotto una decina di buyers internazionali (Usa, Russia, Slovacchia, Olanda…) e 34 operatori locali tra Emilia-Romagna e Veneto a visitare le ricchezze del Parco recentemente riconosciuto all’interno del progetto Mab – Unesco
“Si tratta di un area vasta tra Ferrara, Ravenna e Rovigo che ha opportunità e flessibilità tutte da valorizzare e da sfruttare appieno facendo sistema, alleanze strategiche di qua ed al di la del Po perché questo territorio tra l’altro possiede comunque im fascino davvero esclusivo dove gli elementi chiave sono sinergia e marketing” come ha spiegato nel suo intervento di apertura dei lavori il presidente provinciale di Ascom Confcommercio Ferrara Giulio Felloni di fronte ad un platea che vedeva la presenza del primo cittadino di Codigoro Rita Cinti Luciani che ha ringraziato di cuore “Ascom Confcommercio perchè sceglie il territorio di Codigoro per le sue belle iniziative”, del sindaco di Voghiera Chiara Cavicchi, del sindaco di Mesola Gianni Padovani, degli assessori Finotti e Zanardi di Goro, del presidente di Ascom Codigoro Massimo Biolcatti e di Argenta Tonino Natali, del presidente del GAL Delta 2000 Lorenzo Marchesini
Un parterre di relatori pronti ad affrontare tutti gli aspetti della promozione. Sulle potenzialità turistiche di questa area vasta ad un’ora dalla vicina Venezia è intervenuto inoltre Gianfranco Vitali presidente del consorzio provinciale turistico Visit Ferrara che ha ricordato che “abbiamo un’occasione storica perché siamo al centro di un Parco e su questo dobbiamo lavorare. L’Ente Parco sarà lo strumento per allungare la stagione turistica. Chiediamo alla politica infrastrutture come ad esempio una ciclabile che colleghi Comacchio a Chioggia” auspicando un marketing interregionale. Sulle potenzialità legate al lato Veneto è intervenuta Elena Grandi delle Rovigo Convention Bureau e presidente di Ascom Rovigo: “Oggi siamo di fronte ad un vera e propria situazione di start up dobbiamo; lavorare assolutamente in sinergia con un marketing interprovinciale”, mentre sulle caratteristiche uniche del Parco (lato emiliano romagnolo) è intervenuto il presidente Massimo Medri: “Il riconoscimento Mab Unesco ha certamente dato l’avvio importante a questa tipologia di lavoro nuova con Pubblico e Privato e dove quest’ultimo crede nelle potenzialità del Parco, una realtà da salvare, proteggere e valorizzare”.
Andrea Babbi segretario generale dell’Unione Confcommercio ER: “Da quindici anni insisto su questo progetto interprovinciale ed interregionale; finalmente ora vediamo i primi frutti: la Borsa del Turismo è il risultato di questa strategia, il Parco unico del Delta da Cervia a Gorino è già una realtà; ora bisogna arrivare al Parco nazionale lavorando perché il Terziario (commercio, servizi, turismo) sia alla pari degli settori produttivi”.
“Un territorio dalle notevoli caratteristiche ricettive nelle quali mettere pienamente a frutto le sinergie e le collaborazioni tra Pubblico e Privato tra tre province insomma facendo rete e poi considerando a livello generale – lavorando qui come in tutta Italia per sfruttare correttamente le potenzialità del web e combattendo ogni forma di abusivismo ” come evidenziato da Alessandro Nucara direttore generale di Federalberghi nazionale che ha colto l’occasione per ricordare il grande impegno bipartisan del Parlamento e del Ministro Franceschini per approvare l’emendamento che prevede l’eliminazione del parity rate: in pratica i singoli operatori potranno inserire, una volta che la legge sarà approvata, sul loro sito un prezzo più basso rispetto a quello dei grandi portali di intermediazioni cosa prima impedita appunto dalla clausola della parity rate già abolita in altri paesi europei.
Soddisfatto Davide Urban direttore generale di Ascom Confcommercio Ferrara: “L’Expo per il Delta del Po è un appuntamento concreto riservato agli operatori iniziato con i tour alla scoperta del territorio e delle strutture ricettive, e proseguito con tre workshop per stringere accordi one to one a favore di sviluppo ed occupazione in questa area”.
L’ intervento finale è stato dell’assessore regionale al turismo Andrea Corsini che ha sottolineato nella sua chiusura un concetto chiaro: “L’Expo internazionale è stato un lavoro importante perché ci ha permesso di seminare per il futuro, sia per l’agroalimentare, ma anche per valorizzare complessivamente il sistema Emilia Romagna (dal manifatturiero all’enogastronomico) ospitando oltre un centinaio di delegazioni straniere e tutto il territorio è stato coinvolto da Piacenza a Ferrara.”

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Approvazione alla Camera della legge sullo Ius Soli

da: ufficio stampa Partito Democratico Ferrara

Con l’approvazione al Parlamento della legge relativa allo Ius Soli è stato fatto un passaggio importantissimo nel nostro Paese.
Oggi finalmente abbiamo stabilito che chi nasce in Italia, vive in Italia, studia, cresce, ama e contribuisce in Italia, è italiano.

Tante sono state le iniziative pubbliche che come Partito Democratico abbiamo realizzato: incontri con associazioni di ragazzi appartenenti alle cosiddette “seconde generazioni”, manifestazioni, incontri informativi ed altro, come il recentissimo ciclo di appuntamenti “Alter-Nativi” organizzato dal Circolo Centro Cittadino di Ferrara.
L’obiettivo è sempre stato quello di spiegare alle persone che non può nascere nulla di buono quando in una comunità si pone un bambino in uno status giuridico diverso da quello del suo vicino di casa, sulla base della provenienza geografica dei genitori, nonostante entrambi i bambini abbiano analogo corso di vita.
Oggi abbiamo fatto il primo fondamentale passo per chiarire che la cittadinanza non è un fattore biologico, ma è piuttosto legata alla storia di ogni persona che, per svariate ragioni, si trova a sedere nel banco a fianco al nostro in classe, nell’ufficio dietro al nostro, o a giocare come nostro avversario al campo di calcio.
Grazie al lavoro fatto da tanti ragazzi “non italiani” nelle nostre comunità, come mediatori culturali, o semplicemente come cittadini (pur senza esserlo sulla carta), superare lo ius sanguinis è quanto mai importante. A loro, oltre che ai nostri Parlamentari, deve andare il nostro ringraziamento.
La discussione sul tema è tutt’altro che superata, oltre al passaggio al Senato, questa importante legge deve superare la discussione nel Paese, dove purtroppo il fenomeno migratorio, e tutto ciò che ne consegue, è oggetto di tante campagne elettorali.
Il superamento dello Ius Sanguinis non deve spaventare, perché solo dando la cittadinanza alle persone si può chiedere a tutti di impegnarsi per questa comunità.
D’altra parte, chi potrebbe mai amare un paese più di chi ha scelto di viverci?
Luigi Vitellio – Segretario Provinciale PD Ferrara
Giulia Bertelli – Responsabile Welfare e Sanità PD Ferrara

Al centro culturale Mercato di Argenta “La storia e il presente, da piazza Fontana a Federico Aldrovandi”

da: ufficio stampa Comune di Argenta

La scuola media di Argenta, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale, di Anpi e dell’Arci, ha organizzato una serie di incontri dedicati ad alcuni momenti cruciali degli ultimi decenni. L’iniziativa, intitolata “La storia e il presente: da piazza Fontana a Federico Aldrovandi”, affronta in successione i seguenti argomenti: le stragi degli anni settanta, il lungo sessantotto, il g8 di Genova e infine la vicenda di Federico Aldrovandi.
Gli ospiti sono studiosi (Francesco Barilli, Franca Menneas) disegnatori (Matteo Fenoglio) oppure persone coinvolte direttamente nelle vicende in esame: Claudia Pinelli, Haidi Giuliani, Patrizia Moretti.
A Matteo Fenoglio si deve anche il disegno della cartolina di presentazione. Gli incontri si svolgono al centro culturale Mercato e sono aperti al pubblico. Inoltre, in un’area del centro culturale verrà allestita una piccola esposizione di materiali (libri e riviste) legati agli eventi presentati durante le conferenze. L’ingresso è libero.
Programma:
24 Ottobre ore 18.00:
Claudia Pinelli, “Avere giustizia è che tutti sappiano la verità, storia di Giuseppe Pinelli”.
7 Novembre ore 18.00:
F.Barilli e M.Fenoglio, “Disegnare le stragi, una graphic novel per piazza della Loggia”.
9 Novembre ore 10.00:
Franca Menneas, “Bologna, 1977, ordine pubblico e movimento studentesco”.
20 Novembre ore 10.00:
Haidi Giuliani, “Il G8 di Genova”.
27 Novembre ore 18.00:
Patrizia Moretti, “La vicenda di Federico Aldrovandi”.
Info: Centro Culturale Mercato, Piazza Marconi 1, Argenta. Numero verde 800 111 760.

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Riordino istituzionale, al via i primi finanziamenti alle Province e alla Città metropolitana di Bologna

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Le cifre del riparto della prima tranche del 2015. Petitti: “Diamo ‘respiro finanziario’ agli Enti e concretezza all’impegno assunto”

Oltre 31 milioni alle Province e alla Città metropolitana di Bologna per garantire la continuità dei servizi legati ai compiti delegati, in attesa dell’attuazione del processo di riordino istituzionale. La Giunta regionale ha approvato la delibera che stanzia la prima tranche delle risorse previste per il 2015.
“Con questo atto diamo ‘respiro finanziario’ alle Province in questa fase di prima attuazione della legge di riordino – sottolinea l’assessore regionale al Bilancio e Riordino istituzionale Emma Petitti – e diamo concretezza all’impegno assunto d’intesa con gli Enti territoriali, per garantire i servizi e la continuità dell’attività amministrativa”.
I fondi regionali sono ripartiti tra gli Enti interessati. Nel dettaglio alla Città metropolitana di Bologna sono destinati 4,90 milioni di euro; a Piacenza 2,96 milioni; a Parma 3,23 milioni; a Reggio Emilia 3,47 milioni; a Modena 4,04 milioni; a Ferrara 3,29 milioni; a Ravenna 3,44 milioni; a Forlì-Cesena 3,49 milioni e a Rimini 2,34 milioni.

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Sisma: stanziati 3,4 milioni di euro per realizzare due edifici scolastici a Camposanto

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Il presidente e Commissario alla ricostruzione Bonaccini ha firmato il contratto di appalto, comprensivo anche della progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori, per realizzare due scuole nonché per l’adeguamento dell’edificio scolastico temporaneo esistente e la riqualificazione dei relativi collegamenti ciclo pedonali

Circa 3,4 milioni di euro per la realizzazione di due edifici scolastici del Comune di Camposanto nonché la manutenzione e adeguamento di quello esistente.
Il presidente della Regione e Commissario delegato alla Ricostruzione post sisma, Stefano Bonaccini, ha firmato il contratto d’appalto, in Comune di Camposanto, per la progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori relativi alla realizzazione di due edifici scolastici, per l’adeguamento dell’edificio scolastico temporaneo (Est) esistente nonché per la riqualificazione dei relativi collegamenti ciclo pedonali.
«Continueremo a lavorare, d’intesa con i Comuni, per completare la ricostruzione e rispondere alle esigenze del territorio, per far ripartire senza ostacoli le aree colpita dal terremoto. Il nostro impegno e la nostra determinazione proseguiranno fino a che l’ultimo cittadino o impresa non saranno stati giustamente risarciti e ogni edificio ricostruito» ha evidenziato soddisfatto Bonaccini.
Il contratto sottoscritto è frutto di una convenzione sottoscritta tra il Commissario ed il Comune di Camposanto, per agevolare l’Amministrazione comunale a dare tempi celeri di realizzazione. I lavori dovranno concludersi in 300 giorni a partire dall’approvazione del progetto esecutivo da parte della Struttura tecnica del Commissario Delegato.
Analoga procedura era già stata utilizzata dal Commissario per appalti a Castelfranco, San Prospero mentre a breve sarà realizzata anche a Concordia, sempre in provincia di Modena.

17 e 18 ottobre: seminario “L’opera interiore” promosso dall’Associazione Culturale Lauretana di Ferrara

da: organizzatori

Un intenso seminario dedicato alla cura di sé stessi, alla ricerca e riscoperta di sé stessi.

Fabio Valenzisi, tenace e costante ricercatore nell’ambito del “lavoro interiore” ci condurrà passo passo, all’interno del terreno in cui risiede la nostra coscienza addormentata.
Tramite un percorso completo ed essenziale, grazie al workshop “L’opera interiore” da lui stesso ideato, sviluppato e perfezionato nel tempo, sarà possibile, attraverso le pratiche di auto-osservazione messe in atto, arrivare a comprendere cosa significa stare nel presente, riconoscere gli inganni della mente ed appropriarsi di un metodo per risvegliarsi dal sonno in cui siamo quotidianamente immersi.
L’opera interiore è promossa dall’ Associazione Culturale Lauretana e si svolgerà il 17 e 18 ottobre a Ferrara presso le aule didattiche di Studium in Corso Isonzo, 3.
E’ una iniziativa il cui intento è quello di offrire, a chi si trova sul percorso della ricerca consapevole del sé, uno strumento fondamentale di raccoglimento interiore teso alla trasmutazione alchemica dei propri metalli pesanti.
Chi desidera partecipare può contattare Associazione Lauretana presso lauretana.associazione@gmail.com

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Riordino istituzionale, istituito l’Osservatorio regionale del processo di fusione dei Comuni

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Petitti: “Un altro importante tassello nel processo di riordino degli Enti territoriali dell’Emilia-Romagna. Così accompagniamo i Comuni che scelgono la strada virtuosa della fusione”

Monitorare gli effetti delle fusioni dei Comuni in Emilia-Romagna nella vita dei cittadini e nell’attività amministrativa degli Enti interessati e promuovere, se necessario, azioni di miglioramento, semplificazione e accompagnamento a favore di tutti i Comuni che intendessero intraprendere la scelta della fusione.
E’ questo l’obiettivo del nuovo “Osservatorio regionale del processo di fusione dei Comuni” istituito dalla Giunta regionale in attuazione di quanto previsto nelle leggi che già hanno dato vita ai nuovi Enti nati dalla fusione di diversi Comuni preesistenti: Valsamoggia (Bo), Fiscaglia (Fe), Sissa Trecasali (Pr), Poggio Torriana (Rn) e Ventasso (Re) che nascerà formalmente il prossimo 1 gennaio.
“Con l’istituzione dell’Osservatorio – sottolinea l’assessore regionale al Riordino istituzionale Emma Petitti – aggiungiamo un importante tassello nel processo di riordino degli Enti territoriali, accompagnando i Comuni nati dalla fusione e quelli che decideranno di intraprendere questa strada virtuosa, che deve essere vista come un’opportunità strategica per poter esercitare al meglio il nuovo ruolo istituzionale a cui sono chiamati”.
L’Osservatorio è costituito da rappresentanti della Regione, dei Comuni istituiti mediante fusione e delle Prefetture di volta in volta interessati dai processi di aggregazione.

La troupe del programma Rai “Fuori Binario” a bordo dei treni Tper

da: Ufficio Stampa Tper

La ferrovia Suzzara-Ferrara protagonista di una puntata del programma Rai “Fuori Binario”, Ieri le riprese a bordo dei treni Tper

Dopo aver documentato nei giorni precedenti gli aspetti salienti dei territori attraversati dalla ferrovia, lunedì 12 ottobre la troupe del programma Rai “Fuori Binario” ha effettuato le riprese a bordo dei treni Tper della Suzzara-Ferrara.
La ferrovia Suzzara-Ferrara, sarà, quindi, protagonista di una puntata del programma della Rai che riprende la tradizione del “viaggio in Italia” per declinarla in maniera molto particolare, valorizzando la cultura dei territori meno battuti dal turismo tradizionale e, per questo, tutti da scoprire.
La Suzzara-Ferrara, ferrovia che lungo i suoi 82 chilometri mette in relazione da ben 127 anni il capoluogo estense, l’Alto Ferrarese e l’Oltrepò Mantovano, sarà sottoposta nientemeno che all’attenzione del mondo: la puntata del programma verrà trasmessa nei prossimi mesi da Rai Italia, il canale del servizio pubblico televisivo per gli stranieri e gli italiani nel mondo, in grado di raggiungere il continente americano, l’Asia, l’Africa e l’Australia, oltre che prossimamente proposta anche su Rai 3.
Tper ha ospitato a bordo dei propri treni la troupe di Fuori Binario che ha ripreso, dalla visuale del viaggiatore ferroviario, stazioni, borghi e paesaggi unici che esprimono l’essenza più intima e autentica della pianura padana, consapevole dell’attrattività e della valorizzazione di territori incantevoli del nostro Paese e dell’importanza delle reti ferroviarie locali che li attraversano.

Domani a Bolognafiere apre Saie Smart House 2015

da: Ufficio Stampa e Comunicazione MEC&Partners

Domani mattina alle ore 10.15, al via la 51ma edizione di Saie, il Salone Internazionale dell’Edilizia col nuovo format Saie Smart House. Al taglio del nastro è prevista la presenza, tra gli altri, del Presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, Monsignor Marcelo Sanchez Sorondo e il Sindaco di Bologna Virginio Merola.

Inaugura domani la prima edizione del nuovo format di Saie – il Salone Internazionale dell’Edilizia – Saie Smart House, dedicato alla progettazione e alle tecnologie innovative di costruzione e di impiantistica integrate e digitali per i nuovi edifici sostenibili e per la riqualificazione energetica, ambientale e di sicurezza.
Per l’apertura di Saie Smart House, che sceglie di diventare punto di lancio verso la svolta radicale di innovazione necessaria nella cultura del costruire, Saie 2015 ha organizzato un appuntamento fondamentale, un grande dialogo che sarà aperto dall’Enciclica di Papa Francesco – come forte richiamo al cambiamento verso la terra, l’uso delle risorse ed il modo di abitare il nostro ambiente – con il Cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali Monsignor Marcelo Sanchez Sorondo. Insieme a lui, discuteranno il meteorologo Luca Mercalli, che spiegherà le relazioni tra clima e abitare, Norbert Lantschner (Coordinatore scientifico di Saie Smart House), il quale parlerà delle “tre dimensioni dell’abitare”, e tutti i vertici dell’industria edilizia: il nuovo Presidente Ance Claudio De Albertis, i Presidenti di Federcostruzioni Rodolfo Girardi, di Federbeton Sergio Crippa, di Andil Luigi Di Carlantonio, i Presidenti di tutti i consigli nazionali delle professioni, dagli architetti con Leopoldo Freyrie, agli ingegneri con Armando Zambrano, i geologi con Gian Vito Graziano, i geometri con Maurizio Savoncelli e i vertici di tutte le altre associazioni che sostengono il Salone e lo patrocinano.
Al taglio del nastro, insieme al Presidente di BolognaFiere Duccio Campagnoli, saranno presenti anche il Sindaco di Bologna Virginio Merola e il Presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi.
I numeri di Saie Smart House:
La nuova piattaforma smart per le costruzioni di BolognaFiere si presenta con dieci padiglioni – per un totale di 85.000 mq – e 3 cluster espositivi, 1038 espositori di cui 127 esteri, 23 Centri di ricerca e Università italiane ed estere, buyer internazionali provenienti da 15 Paesi, oltre 400 tra incontri, seminari, workshop e convegni e +12% di aziende che espongono nel Percorso Abitare, l’area dedicata ai temi della sostenibilità e dell’efficienza energetica.
Osservatorio Saie/Nomisma: la casa efficiente vale 13,6 miliardi di euro all’anno:
13,6 miliardi di euro annui nel solo ambito residenziale: è questo il business potenziale che si nasconde dietro la casa efficiente e le conseguenti opere globali su edificio e impianti. Il dato arriva dall’Osservatorio Saie/Nomisma e disegna uno scenario in chiaro per un mercato – quello immobiliare – sfiancato dalla crisi ma chiamato oggi a ripensare i paradigmi di sviluppo. Un mercato che deve continuare a innovarsi e progredire sul versante dell’edilizia green e sostenibile. Partendo dal patrimonio residenziale privato in genere, fino alla riqualificazione di interi quartieri e al recupero delle aree dismesse. L’Osservatorio incrocia l’ultimo censimento Istat disponibile e i dati di altri organismi quali Enea, Ance e Cresme, arrivando a stimare che in Italia ci sono 12,2 milioni di edifici a uso residenziale (oltre l’87% di tutti i fabbricati presenti sul territorio nazionale). Edifici che corrispondono a più di 31 milioni di abitazioni, e di cui oltre il 60% supera i 45 anni ed è quindi precedente alla prima legge (373/76) sull’efficienza energetica in edilizia.
In questa fetta, più di un immobile su quattro registra consumi che vanno da un minimo di 160 kW/mq a oltre 220 kW/mq all’anno e che potrebbero esser tagliati fino al 40-50%, con retrofit profondo. Nell’ipotesi di interventi di natura sia globale che parziale, si stima un risparmio potenziale complessivo al 2020 di circa 49mila GWh annui di energia finale. Traguardo che sarà possibile raggiungere riqualificando una superficie di oltre 170 milioni di metri quadri all’anno.
Ristrutturare 1.500 abitazioni al giorno è quanto dovrebbe poi fare l’Italia per rispettare il piano strategico Ue al 2050. Ma l’obiettivo è anche superare la questione energetica, ricomprendendola in un piano di offerta organizzata, che coinvolga attori diversi, per dare nuova vita e valore agli immobili. A Saie Smart House il mondo dell’edilizia discuterà con tutti gli esperti dell’urgenza di attivare una politica per la riqualificazione degli edifici e delle città e di messa in sicurezza del territorio, un volano fondamentale per una politica economica di investimenti, anche pubblici, che rilancino realmente – e strutturalmente – le linee di sviluppo nel nostro Paese.
Sie, Smart City Exhibition, Ambiente Lavoro e Saie3:
In contemporanea a Saie si terrà la prima edizione di Sie – il Salone dell’Innovazione Impiantistica per gli Edifici (Pad. 29) organizzato da Senaf/Tecniche Nuove e dedicato alle filiere produttive dell’ impiantistica civile produttive: termoidraulica, climatizzazione, energie rinnovabili e domotica in un’ottica di forte integrazione del sistema edificio-impianto all’interno della piattaforma di SAIE.
La proposta espositiva si completa con Smart City Exhibition (Pad. 31), la manifestazione dedicata alle città intelligenti organizzata in collaborazione con Forum Pa, Ambiente Lavoro (Pad. 36), organizzata con Senaf e dedicata alla salute e alla sicurezza nei luoghi di lavoro con un particolare focus rivolto ai cantieri e Saie3 (Pad. 22), il Salone internazionale della filiera di produzione del serramento e delle finiture di interni ed esterni.
Al centro servizi Bolognafiere: Smart House Living:
Al centro del nuovo Saie Smart House, nell’area del Centro Servizi di BolognaFiere allestita come l’interno di una grande casa intelligente e sostenibile vi sarà Smart House Living, un progetto che si compone di 4 anime: una mostra – Smart House Solution – in cui è rappresentata la nuova cultura dell’abitare sostenibile, per permettere ai visitatori di ‘toccare con mano’ applicazioni concrete e soluzioni tecnologiche innovative; un percorso ludico e partecipativo – la Ruota della Sostenibilità – per avvicinare il pubblico alla cultura a “triplo zero” (zero consumi, zero emissioni, zero rifiuti); Quattro Forum di approfondimento sui temi del progettare, costruire e abitare le case di domani; la Big Energy Idea, ovvero una ‘emotional room’ dell’innovazione raccontata attraverso video e suoni: un progetto che vuole motivare al cambiamento attraverso la conoscenza.
Con Saie Smart House BolognaFiere attiva anche la collaborazione con l’architetto di fama internazionale Mario Cucinella (insieme alla sua SOS School of Sustainability), che terrà a sua volta tre giorni di incontri con amministratori delle città italiane e studenti sul tema della realizzazione, nelle città metropolitane, delle regole e degli obiettivi della sostenibilità.
Altra importante collaborazione inaugurata quest’anno è quella con Nomisma e Nomisma Energia con il format Re-Use, Re-Start (Padiglione 21): un fitto programma di appuntamenti per ri-pensare il mercato immobiliare, valorizzandolo e migliorandone l’appetibilità, attraverso alcune direttrici fondamentali (un’offerta credibile, un mercato sempre più internazionale, nuove politiche di gestione del territorio e nuove normative, in un’ottica di ri-generazione e ri-uso). Una ri-partenza che sarà raccontata attraverso una serie di workshop con i principali protagonisti del Real Estate.
I percorsi di Saie Smart House 2015:
Il nuovo format è stato pensato come un percorso consistente in 3 grandi aree tematiche, divise ma tra loro integrate: dalla progettazione consapevole di un edificio all’abitare una casa responsabilmente, passando attraverso la costruzione sostenibile di un immobile.
I padiglioni 32 e 33 accolgono l’area del progettare: gli sviluppatori di software e hardware per l’edilizia e le costruzioni presentano le più importanti novità del settore, per anticipare e supportare tutte le necessità di tecnici e professionisti. Inoltre, Aist (Associazione Italiana Software Tecnico) presenta le nuove proposte di soluzioni software e una serie di incontri con gli specialisti della progettazione per le costruzioni sulle applicazioni del Bim (Building Information Modeling).
Ritorna (sempre all’interno del Padiglione 33) All Digital Smart Building, dedicata a installatori, progettisti di impianti, ingegneri, architetti, imprese di costruzioni e amministratori di condominio per offrire ad aziende e professionisti uno spazio in cui documentarsi, informarsi e formarsi per sapere come realizzare l’edificio digitale.
I Padiglioni 25 e 26 ospitano l’area del COSTRUIRE: materiali da costruzioni e sistemi costruttivi, tecnologie strutturali ed antisismiche, ingegneria del suolo e consolidamenti delle fondazioni, macchine e impianti per la produzione edile ed il cantiere sono i protagonisti di un percorso dedicato alle innovazioni più significative presenti sul mercato.
Il Padiglione 25, oltre al meglio dell’offerta commerciale, dedica grande spazio anche al dibattito sulle diverse tematiche del costruire: Federbeton – protagonista della filiera del calcestruzzo e del cemento – presenta #Costruiamo, #Concretamente un format di confronto e dibattito per evidenziare i temi del rilancio delle costruzioni in Italia; mentre Andil (Associazione Nazionale degli Industriali del Laterizio) presenta nella Parco del Laterizio e della Ceramica (nata in collaborazione con Andil e Confindustria Ceramica) Costruire consapevole: un fitto programma di incontri alla scoperta delle soluzioni per la casa del futuro. Durante le giornate di manifestazione, Andil in collaborazione con Edilio offre inoltre un servizio di consulenza nuovo per aiutare le persone a “Costruire in modo Consapevole”: gli esperti saranno a disposizione del pubblico per rispondere a domande relative ai “must” per Costruire Consapevole.
Novità 2015 è Saie #Idrogeo (Padiglione 26): un’area informativa ed espositiva dedicata al tema del recupero e messa in sicurezza del territorio dal punto di vista idrogeologico, che in questa edizione 2015 si focalizza sul tema della salvaguardia del territorio urbano.
Sempre nel Padiglione 26 tornano anche l’Area della Ricerca che ospita oltre 15 Centri di Ricerca e Laboratori Universitari nazionali, insieme al Cnr, all’Enea e a diverse reti di Imprese. L’Area della Ricerca di Saie Smart House presenta un’importante novità: dal 14 al 17 ottobre diventerà il palcoscenico dei più importanti programmi di studio universitari nel campo delle costruzioni, dell’edilizia e dell’architettura. Verranno presentati ai visitatori oltre 50 programmi avanzati di Laurea Internazionale, Master professionalizzanti di 2° livello, Dottorato Internazionale proposti dalle più prestigiose università italiane.
Architechnology (Padiglione 26): ciclo di incontri informativi rivolti a tecnici e progettisti sulle tecnologie per la progettazione e le costruzioni, organizzato da Tecniche Nuove (leader italiano nell’informazione professionale con oltre 150 pubblicazioni specializzate e media partner di Saie), che presenta Innovazioni e tecniche applicative per il costruire sostenibile.
Il Padiglione 26 accoglie anche Saie Academy, la formazione d’eccellenza proposta da Saie Smart House che quest’anno presenta 21 corsi di alta formazione con più di 50 docenti coinvolti – con rilascio di crediti formativi – realizzati in collaborazione con i Consigli Nazionali delle Professioni e le Università italiane, distribuiti in 3 aree tematiche: Nuovi strumenti progettuali per una casa sicura ed efficiente; Riqualificazione funzionale, prestazionale ed energetica degli edifici; Recupero e consolidamento strutturale degli edifici.
I Padiglioni 21 e 22 ospitano l’area dell’abitare, dedicata alle tecnologie del Costruire Sostenibile per Abitare Responsabile. Coperture, involucri e facciate leggere, tamponamenti edilizi, isolamenti e impermeabilizzazioni, complementi e soluzioni di efficientamento energetico, incrementano la loro presenza a Saie Smart House di oltre il 12%, e si integrano con l’esposizione di serramenti, infissi, chiusure e finiture di interni proposti da Saie3.
Quest’area continua idealmente nell’attiguo Padiglione 29 che ospita il Sie – Salone dell’innovazione impiantistica degli Edifici, organizzato da Senaf/Tecniche Nuove, che sarà dedicata a tutte le filiere produttive dell’impiantistica civile: termoidraulica, climatizzazione, energie rinnovabili e domotica in un’ottica di forte integrazione del sistema edificio-impianto all’interno della piattaforma di Saie.
Saie Condominio (Padiglione 21), è una nuova iniziativa in collaborazione con FederCondominio, che intende evidenziare il ruolo delle Associazioni, degli Amministratori Condominiali e delle aziende che sviluppano servizi per il condominio. Una serie di eventi per valorizzare il patrimonio immobiliare che riguarda edifici a carattere condominiale.
Costruire Verde (sempre Padiglione 21), organizzato dal gruppo #Landmaking, ospita l’area dedicata alle eccellenze made in Italy nel campo del verde strutturale e ornamentale: dove sperimentare e proporre soluzioni innovative per la qualità urbana ed il verde paesaggistico, tecnologico, verticale per un abitare sempre più eco-sostenibile.
L’Area Esterna 48 è dedicata al Cantiere Sostenibile, ovvero il luogo in cui i residui prodotti dai cantieri possono essere trasformati in risorsa, attraverso metodologie, strumenti e tecnologie che saranno mostrati a Saie Smart House in due iniziative speciali: Area Demo e R come CantieRe.
L’Area Demo è l’area dedicata alle dimostrazioni dal vivo dell’intera filiera e della fase di trasporto del materiale: demolizione selettiva degli edifici, movimentazione dei rifiuti con macchinari, prodotti, attrezzature specifiche per la selezione, la frantumazione, la movimentazione e il trasporto dei residui che, a cantiere aperto e/o finito, si vanno a creare. L’Area Demo accoglie 5 ‘sotto aree’: nella prima, sarà possibile osservare le tecnologie relative alla frantumazione di manufatti e strutture edili; la seconda e la terza area sono dedicate alle macchine movimento terra, dove il pubblico avrà l’opportunità di poter provare direttamente i macchinari; la quarta e la quinta zona dell’Area Demo sono dedicate alle piattaforme aree: la prima con piattaforme cingolate dove sarà possibile vedere in azione e manovrare vari tipi di materiali edili. La seconda realizzata attorno ad una serie di Ponteggi a Torre alti 18 metri, con diverse tipologie di piattaforme aeree.
Inoltre, sempre nel Padiglione 48, si terrà la Finale del “Gruista dell’anno” organizzato da Formedil che, come tradizione di Saie, coordinerà anche il Premio Ediltrophy, destinato alle Scuole Edili impegnate in un confronto vivace e dinamico sulla realizzazione di un campione innovativo dell’arte muraria.
Nell’Area Esterna 44 il Carrell Trophy coinvolgerà gli operatori della Distribuzione Commerciale edile con la tradizionale gara dei carrellisti.

IL FATTO
“Tempi non brevi” per la riapertura del padiglione italiano ad Auschwitz

Il blocco 21 di Auschwitz – quello italiano, chiuso dal 2011 – “riaprirà, ci mancherebbe altro…”, assicura il ministro alla Cultura Dario Franceschini, “ma i tempi – precisa Daniele Ravenna, direttore generale del Mibac – non saranno brevi”. La vicenda è surreale e costituisce uno sfregio alla memoria dei 7.500 ebrei italiani deportati. Ferraraitalia l’ha raccontata già nel gennaio scorso [leggi qua].
In sintesi, è accaduto questo: nel 2007 la direzione del museo di Auschwitz ha approvato nuove linee guide per le opere esposte, prevedendo allestimenti di taglio pedagogico-illustrativo. Dopo quattro anni di infruttuosi contenziosi con i vari governi italiani che si sono succeduti alla guida del Paese, il padiglione è stato chiuso d’autorità dai responsabili museali perché ‘il Memoriale’ (questo il titolo dell’installazione artistica multimediale, proprietà dell’Associazione nazionale ex deportati) “non corrispondeva più agli standard richiesti”.
“L’opera, collocata nel blocco 21 alla fine degli anni Settanta, in effetti è molto connotata culturalmente e storicamente – afferma Ravenna – è fatiscente e in ogni caso non è più ritenuta adeguata dai responsabili del museo, perciò va trasferita. Il padiglione è ancora chiuso perché si deve provvedere alla rimozione”.
Sono però già trascorsi otto anni da quando il problema è stato posto, quattro da quando è stato chiuso il blocco 21. E già da tempo la Regione Toscana si è offerta di dare ospitalità all’opera sfrattata, tant’è che a fine gennaio scorso era stata annunciata la sua “imminente collocazione” in uno spazio espositivo dell’Ex3, centro d’arte contemporanea.
Evidentemente c’è stato il solito intoppo, perché il trasferimento non è stato fatto. A confermarlo è ancora Ravenna: “Individuata la nuova collocazione, si sono dovute trovare le coperture economiche, reperite nei fondi del ministero della Cultura. Ora il ‘Memoriale’ verrà smontato, trasportato e rimontato a Firenze a cura dell’Istituto centrale dei beni culturali e dell’Opificio delle pietre dure”.

Però ancora nulla si sa del futuro allestimento al blocco 21. “Verrà costituito un comitato scientifico che se ne occuperà”. Ma il fatto che non siano stati designati neppure i componenti della commissione fa supporre che la questione non si risolverà in fretta. “I tempi prevedibilmente non saranno brevissimi – ammette Ravenna – di buono però c’è che i fondi già ci sono perché la Presidenza del Consiglio ha già da tempo riservato una somma importante al riparo dalle varie manovre finanziarie”.
Ma se nessuno decide di accelerare, la vergogna del padiglione italiano chiuso si protrarrà ancora per chissà quanto.

XV torneo internazionale del Delta del Po: “Il delta… in movimento”, sport, cultura e turismo

da: organizzatori

Dal 14 al 18 ottobre, si svolge l’iniziativa promossa e organizzata dall’Associazione Intercomunale “Pro Delta del Po”

Il Torneo Internazionale del Delta del Po è diventato, in questi anni, un’importante occasione d’incontro e confronto tra i giovani atleti del nostro territorio e coetanei della Comunità Europea ed extra europea, e da l’opportunità di approfondire la conoscenza delle attrattive storiche e naturalistiche del territorio del Delta. L’intento di quest’associazione è di rendere più condiviso e meglio strutturato l’evento, oramai giunto alla quindicesima edizione, implementando la partecipazione e il coinvolgimento di sempre più società straniere provenienti dalla nazioni Bosnia,Slovenia e Malta circa un centinaio di ragazzi e ragazze, inoltre saranno presenti società sportive italiane dei comuni del Delta da Porto Tolle a Ravenna e del Comune di Argenta e Fiscaglia, in totale circa 300 atleti.
Gli obiettivi che ci siamo posti in questi anni sono:
Collaborare con i portatori d’interesse locali come gli enti pubblici, gli operatori economici pubblici e privati, i gruppi sportivi, sociali e culturali, le associazioni di volontariato,coinvolgendoli in un progetto condiviso che porti alla valorizzazione complessiva del nostro territorio, in modo da determinarne un importante beneficio culturale sociale ed economico.
Integrare i giovani del nostro territorio in una situazione europeo e cosmopolita. Si è coscienti di come l’Unione Europea si stia sostituendo gradualmente ma con decisione ai singoli stati nazionali; la moneta unica è stato l’esempio più eclatante. In quest’ambito diventa di estrema importanza, specie per le nuove generazioni, la conoscenza delle culture dei costumi e delle società presenti nelle altre nazioni europee. Bisogna quindi creare le condizioni per allargare le opportunità di scambio fra i comuni del delta e altre municipalità europee con particolare riguardo all’assistenza e all’implementazione dei gemellaggi già esistenti.
Diffondere la pratica sportiva nelle giovani generazioni. Le associazioni e i volontari coinvolti assistono ogni anno i ragazzi del territorio in molteplici discipline sportive, insegnando loro oltre alla pratica agonistica, i valori di una vita onesta e leale. Per perseguire quest’obiettivo è necessario valorizzare il più possibile le attività di volontariato svolte dalle associazioni sportive locali.
Coinvolgere i giovani diversamente abili nelle attività sportive, culturali e sociali del territorio, favorendo la cultura della solidarietà sociale.
Promuovere e far conoscere, ai nostri giovani e ai gruppi stranieri in visita nelle nostre comunità, l’ambiente, i costumi e le bellezze architettoniche del territorio del delta in maniera responsabile e partecipata favorendone un futuro godimento turistico.
Ecco perché crediamo che l’Europa dei cittadini vada costruita attraverso opportunità ed esperienze, per fare in modo che le differenze siano un valore e non una difficoltà.
I giovani rappresentano non solo il futuro di questo Territorio ma anche dell’Europa, generazione nella quale bisogna avere fiducia e coraggio di investire. Lo sport è veicolo eccellente di coesione sociale, rispetto delle regole e socializzazione. Il binomio giovane e sport, è secondo noi la strada giusta da percorrere per un’Europa dei Popoli.

“La notte rossa”, festa delle Case del Popolo

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

Dal 16 al 18 ottobre nelle sedi del territorio ferrarese.

Si è svolta questa mattina, martedì 13 ottobre in residenza municipale, la conferenza stampa per illustrare il programma de “La Notte Rossa: la festa delle Case del Popolo”, che si svolgerà dal 16 al 18 ottobre.

L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Ferrara, è coordinata da un comitato promotore e da diversi partner che hanno vissuto la storia e la vita di questi luoghi di memoria storica, contadina ed operaia: Arci Ferrara, Fondazione L’Approdo, Legacoop Ferrara, Associazione Enrico Berlinguer, Uisp, Coop Camelot, Fondazione 2000, Coop Case del Popolo, UDI, CGIL, ANPI, Istituto di Storia Contemporanea, SPI CGIL, Emergency, Libera, Cooperativa altra Qualità, La Feltrinelli Ferrara.

All’incontro di presentazione sono intervenuti il vicesindaco e assessore alla Cultura Massimo Maisto, il presidente di Arci Ferrara Paolo Marcolini e alcuni referenti delle varie associazioni coinvolte: Francesca Tamascelli (Lega Coop Ferrara), Giovanna Cascino (Libera), Susanna Garuti (Cgil Ferrara), Micaela Gavioli (Udi Ferrara), Giuliano Campana (Emergency), gli operatori del Servizio Civile Volontario Alessia, Eleonora, Carlotta e Mattia.

 

LA SCHEDA (a cura degli organizzatori)

Programma NOTTE ROSSA 2015 – dal 16 al 18 ottobre

CASAGLIA v.le Ranuzzi, 65/67

Domenica 18 ottobre ore 17 – Incontro “Medicina di genere: a che punto siamo?” intervengono: On. Paola Boldrini, Fulvia Signani Azienda USL Ferrara, Luana  Vecchi Gruppo Salute Donna Udi Ferrara. A seguire torneo di Burraco

CONA via Comacchio, 943

Sabato 17 ottobre ore 18.30 – Aperitivo e proiezione doc “Articolo32” (in collaborazione con Emergency, sarà presente Alessandra Monaco, mediatrice culturale nell’unità mobile di Emergency a Bologna).
Sabato 17 ottobre ore 21 – “L’accoglienza” dibattito con Città del ragazzo e realtà operanti nell’accoglienza di migranti
Sabato 17 Ottobre ore 22 – Concerto Outlier e Cultura Minimal

Domenica 18 ottobre ore 18 – “Anziani e nuovi bisogni” dibattito assieme alle Associazioni Malattie Alzheimer e Parkinson

COPPARO via Mazzini, 4

Venerdì 16 ottobre ore 18 – Iniziativa Libera in collaborazione con Coop. altraQualità. “Partigiani oggi” Percorsi di legalità e resistenza alla malavita organizzata.

La storia di Antonio Picascia e della Cleprin, azienda modello sotto il tiro della camorra del Casertano. A seguire aperitivo equo e solidale.

BARAKKO BONDENO via Enrico Fermi, 40

Sabato 17 e domenica 18 ottobre – Festa della birra “Oktober Fest 2015”

BARCO via Bentivoglio, 83

Sabato 17 ottobre ore 21 – Rappresentazione teatrale sulla vita di Ferruccio Mazza, deportato in campo di concentramento.- A cura della Piccola Compagnia Giuoco del Pallone

GAMBULAGA via Masi, 4

Sabato 17 ottobre ore 21:00 Sala Italia- Serata balli

GUARDA FE via Botteghina, 32

16/17/18 ottobre visitabile con gli orari di apertura (10:00) – Mostra documentale, oggettistica e fotografica per i 70 anni della fondazione.

Sabato 17 ottobre dalle 15:00 alle 18:00 – Animazione per bambini

LONGASTRINO via Mezzogori, 2

Venerdì 16 ottobre ore 20:00 Inaugurazione mostra “Dalla classe operaia alla cooperativa casa del popolo” Conferenza di Sergio Felletti.
ore 20:30- Cena a buffet
ore 21:00- Concerto

MIGLIARO via Ariosto, 21

Sabato 17 ore 21:00 – Torneo di carte

DENORE via Soffritti, 26

venerdì 16 ottobre dalle ore 17:30 – aperitivo e cena a seguire torneo Tresette
sabato 17ottobre dalle 17:30 – aperitivo e cena a seguire Kizomba

PILASTRI via Farini, 43/45

Venerdì 16 ottobre ore 21:00 – Video sulla vita di Lidia Bellodi

Sabato 17 ottobre ore 21:00 Teatro Nuovo- Serata di ballo “Patti Stella”

Domenica 18 ottobre ore 20:30 – Tombola

POROTTO SERENELLA via Modena 251

Sabato 17 ottobre 21:00 – Karaoke

RAVALLE via Carlo Martelli, 87.

Sabato 17 ottobre ore 21:00- Torneo di carte, rinfresco e proiezione “resoconto attività”

SABBIONCELLO S.V. Piazza 21 giugno, 44

17/18 ottobre dalle 18:30 – Festa della birra con musica, buffet, maxi schermo e giochi.

SERRAVALLE via Bonamico, 44

Sabato 17 ottobre ore 21:00 Sala Eden – Serata di ballo

SALA PUTINATI via Cesare Goretti, 29

Venerdì 16 ottobre ore 21 – “PASSAGGI PARTIGIANI”- rappresentazione teatrale sulla vita della partigiana Darinka Joijc- a cura della Piccola Compagnia Giuoco del Pallone.

VILLANOVA via ponte Assa, 85

Sabato 17 ottobre ore 20:30 – Cena Rossa

ZONE K via Santa Margherita 331

Sabato 17 ottobre ore 21:00 – Concerto Mastice

FELTRINELLI IN ROSSO via Garibaldi, 30

Venerdì 16 ottobre – apertura straordinaria della libreria Feltrinelli di via Garibaldi, con incontri e letture fino alle ore 23.

Comitato promotore e partners: Arci, Uisp, Emergency, Libera, Legacoop, Camelot, Coop case del popolo, Cgil, UDI, SPI Cgil, ANPI, Istituto di Storia Contemporanea, Fondazione L’Approdo, Associazione Enrico Berlinguer, Fondazione Duemila, Coop. altraQualità, La Feltrinelli Ferrara.

 

MortadellaBò: Il rinascimento della mortadella passa anche da Argenta

da: Ufficio stampa CheftoChef

Il pasticcere Mauro Gualandi protagonista per CheftoChef al grande evento MortadellaBò

Dal 15 al 18 ottobre a Bologna si svolgerà il grande evento “MortadellaBò” dedicato, ovviamente, alla mortadella. La mortadella di Bologna fa parte di quella serie di prodotti tradizionali un po’ demodé nella ‘cucina d’autore’ ma che ora, come tanti altri tesori gastronomici di tradizione non adeguatamente valorizzati, sta rivivendo un rilancio per le produzioni di qualità e innovative, che giustamente stanno rimettendo sul trono un prodotto unico che tutto il mondo ci invidia e ci copia.
E come è d’uso per l’associazione “CheftoChef emiliaromagnacuochi”, che riunisce i migliori chef della regione, si sta riaccogliendo questo prodotto sia come elemento gastronomicamente valido “di per sé” o come ingrediente a tutto campo anche con pesce, dolci, verdure. E’ per questo che, credendo in questo prodotto, per la sua bolognesità tipica, ma facendone quanto meno patrimonio dell’intera regione, i nostri chef sono impegnati a diffonderne l’utilizzo nella cucina innovativa e d’autore con nuovi piatti intriganti e con presentazioni di street food inedite.
Ecco allora che all’interno del centralissimo e prestigioso Palazzo Re Enzo il pasticcere Mauro Gualandi, della Pasticceria Mazzini di Argenta, proporrà alcune delle sue raffinate ricette dolci con protagonista inaspettata la Mortadella Bologna Igp.

Dal 16 al 18 ottobre: “Beer fest in the town”, quarta festa provinciale della birra artigianale

da: organizzatori

Torna “Beer fest in the town” dal 16 al 18 ottobre al Cargo per la 4° Festa provinciale della birra artigianale!
Sono partiti 4 anni fa a Portomaggiore con due edizioni incredibili e la prerogativa della presenza dei birrifici della provincia di Ferrara. Il 2015 è l’anno del trasferimento nel “Centro culturale CARGO” (Piazzale della stazione 36, Ferrara) una fornace di idee e co-working tra arte, musica e birro-gastronomia.
Le novità sono moltissime, partendo dalle proposte birraie passando alle specialità del loro stand gastronomico fino agli eventi collaterali ed alla scelta del sound che verrà lanciato durante il weekend.
Binario 01, Vida Krei e Bender Bar, ancora insieme nel progetto di riqualifica urbana Cargo per l’unico evento sulla birra artigianale “ferrarese” dell’anno. Per la quarta volta la loro prerogativa è puntare sul prodotto esclusivo del territorio Bio e Km0 e prezzi popolari. Ma non essendo la “classica fiera” per loro una festa della birra non è festa della birra senza una selezione musicale di grande impatto, beer games e la goliardia che la contraddistingue.
Tutti i giorni dall 18.00 alle 19.00 happy hour e dalle 19.00 apertura stand gastronomico.
Il programma prevede Venerdì 16 i live dalle 20.00 di: Yes We Kill, Death On/Off, Orchestra Ogopogo, Shoot The White Flag.
Sabato 17 il Monkey Beer Anniversary, Tassinati Luca e la sua Monkey Beer con i prodotti del rinomato birrificio Goldie, Noir, Freezo e Random festeggeranno il Monkey Beer Anniversary. Dalle 19.00 Zerotrenta: Anteprima del festival del cortometraggio di Argenta
I curatori della serata saranno Andres Belsito e Michele Bondioli. Live dalle 21.00: DoRobot, Mood, Dance With The Bear.
Domenica 18 alle 17.30, aperitivo di viaggio con Kailas Viaggi e Trekking: Islanda. Live dalle 20.00: Be About, Devocka.
Durante i 3 giorni della manifestazione selezione di oltre 10 birre artigianali differenti, Beer games, Vida Krei live painting, Mostra fotografica Kailas Viaggi:Islanda, stand gastronomico con specialità bavaresi.
L’ingresso è gratuito e in caso di mal tempo ci si sposta al coperto.
L’evento si avvale del patrocinio di Asd Comitato Olimpico Locale di Portomaggiore e della collaborazione con Sonika.
Per info e dettagli seguire le pagine facebook: Cargo Ferrara e Ferrara Beer Fest.

massimo-masotti

Ordine Medici Ferrara: Massimo Masotti si dimette da vice presidente dopo caso Down scoppiato sul web

da: Ufficio Stampa & Comunicazione di Camilla Ghedini

Le dimissioni di Massimo Masotti da vice presidente dell’Ordine dei Medici di Ferrara, dopo il caso scoppiato sul web relativo ai commenti sulla bimba ritirata dall’asilo per la presenza di un’assistente affetta da Sindrome di Down

Dimissioni immediate dal ruolo di vice Presidente dell’Ordine dei Medici di Ferrara e richiesta di cancellazione altrettanto immediata dall’albo. Massimo Masotti, dopo la vicenda dei post da molti ritenuti ingiuriosi sulle potenzialità di chi è affetto da Sindrome di Down – con riferimento alla vicenda della mamma che ha ritirato sua figlia dall’asilo per la presenza di una assistente affetta – ha deciso autonomamente di lasciare. «Accolgo le sue richieste – il commento lapidario del Presidente dell’Ordine, Bruno Di Lascio -. Credo che abbia dimostrato dignità personale e rispetto professionale verso la categoria. Mi aspetto, ovviamente, che la stessa trasparenza e onestà intellettuale chiesta e rivendicata da tanti cittadini, sia all’attenzione, sempre, di tutti e in tutti gli ambiti della società».

fondi-europei

La macroeconomia e il partito unico

da: Gruppo cittadini economia di Ferrara

Ieri sera il consigliere comunale Claudio Fochi (M5S) ha presentato una mozione nella seduta del Consiglio comunale che pretendeva sinceramente troppo. Il consigliere Fochi, che non è un economista ma un professore di Liceo, laureato in Lingue e letterature straniere, ha preteso di trattare e discutere di Macroeconomia, tra l’altro in un Consiglio comunale della periferia italiana.
La mozione riprendeva una proposta avanzata da un gruppo di cittadini (Gruppo Cittadini Economia di Ferrara) a tutti i gruppi consiliari, indistintamente, senza preclusioni e che chiedeva di andare a fondo sui temi che stanno peggiorando la vita di tanti cittadini, ferraresi e non, e ne stanno offuscando il futuro.

Ha provato ad usare il buon senso, il consigliere Fochi, a ragionare sul perché non avesse senso continuare a parlare dei problemi, come l’aumento delle tasse e il peggioramento dei servizi, se non si fanno i conti con la storia degli ultimi trent’anni che ci dicono che lo Stato italiano ha rinunciato alla possibilità di risolverli cedendo sovranità politica e monetaria. E ha provato a parlare del “divorzio” tra Banca d’Italia e Tesoro, preludio della nascita del debito pubblico così come lo conosciamo adesso; certo bisognava anche avere il tempo di parlare dell’ingresso nello Sme e delle politiche dei tassi fissi, della privatizzazione dell’Iri e delle banche, della liberalizzazione dei capitali e della fine della separazione tra banche commerciali e finanziarie.

Nei pochi minuti a disposizione per l’intervento, ha detto però della Bce che non può prestare i soldi direttamente agli Stati ma solo attraverso le banche, per cui si genera un ovvio aumento degli interessi. Si potrebbe aggiungere che questa norma è prevista dall’art. 123 del Trattato di Lisbona che al comma seguente dice però che se uno Stato lo ritiene può dotarsi di una Banca pubblica e ricevere quindi direttamente i finanziamenti. Operazione questa che non sarebbe da economista ma semplicemente da persona di buon senso, e che farebbe risparmiare allo Stato, subito, qualcosa come 80 miliardi all’anno.

Una mozione complessa e articolata nella sua semplicità, perché non chiedeva ai Consiglieri del Comune di Ferrara di risolvere i problemi dell’Europa, ma di avere una visione, di essere i primi a prendere atto che le difficoltà di un Comune non dipendono originariamente dai mancati trasferimenti dello Stato e cominciare a ragionare su questo. La mozione chiedeva di impegnare il Sindaco a parlarne con i suoi colleghi, a mettere insieme le forze e pretendere un dibattito a più alto livello. Ferrara non poteva risolvere il problema, certo, ma poteva iniziare finalmente ad andare in una direzione diversa, accettare l’idea che continuare a sbattere contro le porte chiuse non porta a niente.

Non ci si aspettava un dibattito tra economisti e fini statisti – perbacco siamo a Ferrara! – ma almeno un tentativo, lo sforzo di accantonare per un attimo il mantra del “può andare solo così” e accettare che le strade sono tante e che noi ne abbiamo sperimentato solo una, e non ci sta portando al benessere ma alla miseria. A quando la possibilità di cambiare? Tutti questi anni sono passati andando in un’unica direzione che non ha migliorato la nostra situazione economica, anzi… Non riusciamo a immaginare un futuro migliore per i cittadini che verranno dopo di noi, come sarebbe normale, eppure ancora ci si rifiuta di prendere atto di questa situazione e si rincara la dose.
Non servono gli economisti, serve il buon senso di guardarsi intorno e constatare che ci è rimasto poco da svendere, e dopo? Ci resterà forse il rimpianto di non avere voluto ascoltare, di aver voluto seguire la stessa strada che ci ha portato all’aumento della disoccupazione, delle tasse e della povertà.

Il consigliere Rendine (Gol) ha votato a favore della mozione, affermando che gli è dispiaciuto non averla presentata lui quella mozione… il resto dei Gruppi consiliari da Sel a Ferrara Concreta, Fdi, Lega Nord e FI lasceranno ai posteri solo un silenzio assordante. Dall’altra parte il Pd, purtroppo un partito oramai senza ‘visione’, oggi come ieri. Quelli che sono al Governo hanno la ‘soluzione’ nelle privatizzazioni, oggi come ieri. I giornali ci dicono che le Poste sbarcano in borsa, un altro passo non nuovo verso il miglioramento dei conti dei mercati e della finanza, non certo dei cittadini. Svendiamo un bene pubblico per ridurre qualche misero punto di debito pubblico oggi che riacquisteremo tra qualche anno, come è già successo, grazie al sistema consolidato degli interessi sugli interessi.

Assessore e Consigliere di maggioranza – quelli rimasti – glissano, non sprecano tempo. Si ammette che forse un altro modo c’è ma non è di loro competenza. Votano contro e criticano le non sempre chiare posizioni di Grillo. Su questo siamo d’accordo, ma forse per crescere bisogna essere capaci di cambiare idea, di evolversi, migliorare e il Pd questa capacità dimostra di non averla.

E così Ferrara perde un’occasione. Alcuni rappresentanti del Gruppo Cittadini che quella mozione l’aveva ispirata presenti sulle gradinate della sala del Consiglio sfilano via, hanno da rendicontare a una lista di 400 persone che è andata come non avrebbero voluto; chi non ascolta oramai da troppo tempo continua sulla sua strada, ma ci sono anche forze nuove che crescono e qualcuno che ha voglia di ascoltare c’è.

“Gli ebrei in Friuli, tra integrazione e persecuzione”, si chiude domani il convegno della Fondazione Meis

da: ufficio stampa Meis

Si conclude domattina, presso il Salone d’Onore dell’Istituto di Cultura “Casa Giorgio Cini” (Via Boccacanale di S. Stefano, 24), il convegno internazionale “Gli ebrei nella storia del Friuli-Venezia Giulia. Una vicenda di lunga durata”, promosso dalla Fondazione Meis (Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah), in collaborazione con l’Università degli Studi di Udine e il suo Dipartimento di Scienze Umane, il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Trieste, la Comunità Ebraica di Trieste e l’Associazione per lo Studio dell’Ebraismo delle Venezie.
Dalle 9.30 alle 11.30, il tema “Gli ebrei a Trieste, Gorizia e Gradisca” sarà approfondito da Mauro Perani (Università di Bologna), Lino Vasieri (assessore ai beni culturali e al cimitero della Comunità ebraica di Trieste) e Mauro Tabor (assessore alla cultura della Comunità ebraica di Trieste), che dedicheranno le proprie relazioni rispettivamente a “Le più antiche epigrafi funerarie ebraiche del Friuli-Venezia Giulia. Una regione culturalmente italiana o askenazita?”, “Il cimitero ebraico ottocentesco di Trieste” e “Lo strappo della Shoah, la chiusura e la lenta riapertura all’esterno in un’ottica di continuità”.
Il convegno, focalizzato sulla presenza e il ruolo degli ebrei in un territorio di confine e a maggioranza cristiana quale il Friuli-Venezia Giulia, si inserisce tra le iniziative che da tempo il Meis organizza e sostiene, per approfondire i secolari casi degli ebrei in Italia e in Europa, ed è patrocinato dal Comune di Ferrara, da Ucei (Unione delle Comunità Ebraiche Italiane) e dalla Comunità Ebraica di Ferrara.

Si apre domani Smart City Exhibition: Bologna diventa capitale dell’innovazione

da: Ufficio Stampa Smart City Exhibition

Domani 14 ottobre, in fiera il primo incontro nazionale degli Assessori all’Innovazione, e in città parte #SCEoff: programma serale di appuntamenti dedicati ai cittadini e agli innovatori urbani.

Si apre domani alla fiera di Bologna la quarta edizione di Smart City Exhibition dedicata quest’anno ai temi della città e ai dati, protagonisti in tutte le loro forme dell’edizione 2015. Dai convegni con speaker illustri ai laboratori in cui ‘imparare a fare’, dai prototipi ai progetti collaudati e replicabili, dalle app ai sensori, #SCE porta a Bologna (fino al 16 ottobre al padiglione 31) il meglio della ricerca e dell’innovazione con oltre oltre 50 eventi gratuiti – tra convegni, workshop e laboratori.
Si parte alle 9.30 con i saluti del Sindaco di Bologna e il convegno di apertura sulla Data Driven Decision introdotto dal Presidente di ISTAT Giorgio Alleva per capire come dall’esatta conoscenza di quello che avviene nel territorio si possa passare a decisioni di buon governo; segue nel pomeriggio l’incontro sull’Open Data Government per rendere le città più trasparenti e
(alle 15) il primo incontro italiano degli Assessori all’innovazione: 40 policy maker, di città metropolitane, capoluoghi di provincia ma anche piccole città (Milano, Roma, Torino, Venezia, Genova ma anche Bari, Siracusa, Reggio Calabria, Palermo e Cagliari) riuniti – insieme all’Assessore bolognese Matteo Lepore – per definire una lista di priorità legate all’innovazione urbana da portare all’attenzione del Governo, per scambiarsi esperienze e soprattutto per renderle scalabili e replicabili. L’incontro – organizzato da Forum Pa in collaborazione con l’Osservatorio Smart City di Anci – è il primo del genere in Italia e assume grande rilievo anche alla luce delle risorse finanziarie che stanno per arrivare sulle città metropolitane (circa 40 milioni l’una per le città del centro nord e circa 90 milioni per le città del Sud).
Altri temi affrontati nelle giornate di SCE saranno i dati generati dall’Internet of Things ovvero dai sensori distribuiti in qualsiasi dispositivo (dagli edifici ai semafori, fino al telefonino che abbiamo nelle tasche); i temi delle nuove competenze e i nuovi mestieri generati dai dati, in primis il Data Scientist, definito dall’Economist “il lavoro più interessante del XXI secolo”; ancora si parlerà di protezione dei dati personali e di utilizzo dei dati per la sicurezza dei territori e dell’ambiente. Un focus particolare sarà riservato (il 15 ottobre alle 14.30) al rapporto tra dati, mobile app e start up, durante il quale si premieranno i vincitori della call App4Cities dedicata ad individuare le app più utili per migliorare la vita in città, che ha ricevuto più di 100 progetti in meno di un mese di apertura.
Ai momenti di dibattito e di lavoro progettuale collaborativo si affiancheranno i workshop dedicati a tematiche specifiche in cui imparare ‘a fare’, e le sessioni della Data Academy con un programma di formazione gratuita su 5 aree tematiche: leggere e lavorare i dati; datajournalism, visualizzazione e storytelling; passare dai dati alle APP; civic hacking e cittadinanza attiva; usare i dati per la progettazione territoriale
Molto attesa il 15 mattina (ore 9.30) la presenza di Robert Putnam, docente di Politiche pubbliche della Harvard University, di ritorno a Bologna oltre 20 anni dopo la pubblicazione del suo celebre testo Making Democracy Work, che discuterà di come si è evoluto il capitale sociale in questi anni e come la smart city possa diventare l’humus fertile per la sharing economy, verso una città realmente condivisa e collaborativa. Bologna in questo sta facendo ‘scuola’, ad esempio, con le social street. Anche per questa edizione sarà presentato il 15 ottobre iCityRate, il Rapporto annuale che traccia la classifica aggiornata dei capoluoghi di provincia smart.
Infine, da questa edizione la manifestazione ‘esce dai padiglioni fieristici’ e – in collaborazione con il Comune di Bologna – parla ad un pubblico più ampio ed eterogeneo, proponendo #SCEoff, programma serale di appuntamenti dedicati ai cittadini e agli innovatori urbani.
L’obiettivo è collegare e riunire le energie civiche attorno ai dati e alle intelligenze delle community per sfruttarne il potenziale ancora inespresso. Cinque eventi, in collaborazione con i soggetti più attivi e attraverso i luoghi simbolo dell’innovazione bolognese, per imparare ma soprattutto conoscersi, confrontarsi e sorprendersi a scoprire quanto i dati siano al centro della vita in città.
A ospitare il primo appuntamento #SCEoff, Kilowatt alle Serre dei Giardini in via Castiglione 134, il 14 ottobre alle ore 19.00. Un aperitivo per ragionare su “Innovazione e impatto sociale, tra tecnologia e comunità”, a partire dalle esperienze territoriali di Liberex, Circuito di Credito Commerciale dell’Emilia Romagna e Agromet, startup impegnata a ottimizzare la produzione del settore agricolo. Arricchiscono la serata gli interventi di Chiara Ciociola, community manager di “A Scuola di Open Coesione”, progetto che abilita gli studenti a scoprire come i fondi pubblici vengono spesi sul proprio territori e di Eugenio Orsi, di LatteCreative sul digital campaigning per progetti a impatto sociale.
Il 15 ottobre #SCEoff si sposta alle ore 19,00 presso Dynamo – la nuovissima Velostazione di Bologna in via Indipendenza 71/z, per un appuntamento incentrato sul ruolo dei ciclisti urbani come produttori e fruitori di dati utili alla programmazione di interventi per la mobilità sostenibile che vede tra i suoi protagonisti l’Assessore bolognese alla mobilità Andrea Colombo e il Presidente di CycloPride Italia Federico Del Prete.
Sempre il 15 ottobre alle ore 19,00 presso la Caffetteria dell’Atelier Sì in Via San Vitale 69, Franco La Cecla, antropologo allievo del grande intellettuale austriaco Ivan Illich e autore quest’anno per Einaudi del discusso “Contro l’urbanistica” interviene su parole come smart o sustainable: come far sì che non si riducano a slogan? Al centro di un dialogo con Diego Segatto, artista e architetto, l’organizzazione dello spazio pubblico contemporaneo tra localismo e globalizzazione, nella prospettiva di una nuova prassi delle città che metta le persone al centro del vivere urbano. Una prospettiva per capire e fare città capace di estendere, in prima battuta, la qualità della vita.
Alle ore 19,30 del 15 ottobre anche Working Capital, in Via Guglielmo Oberdan 22, apre le porte a #SCEoff, ospitando una serata dedicata al collaborative mapping, ovvero ai nuovi modi di raccontare (e vivere) la città attraverso i dati, con una sessione pratica: usciamo a mappare il quartiere! Con Ilaria Vitellio, di MappiNA, Marco Montanari di Open Street Map, Andrea Nelson Mauro di DataNinja, Marco Lotito di Working Capital e Gianni Dominici, Direttore Generale di FPA, la società specializzata in percorsi di accompagnamento alle amministrazioni pubbliche nei processi di innovazione che da quattro anni organizza Smart City Exhibition insieme a BolognaFiere.
Da non dimenticare, nei giorni di #SCEoff, la mostra interattiva del progetto “HUB – Human Ecosystems Bologna” che animerà gli spazi dell’Urban Center. Il progetto rappresenta un’inedita sperimentazione a cavallo fra arte, tecnologia, ricerca e open data a supporto delle politiche urbane.
Smart City Exhibition (IV Edizione, Bologna, 14-16 ottobre) è la manifestazione italiana organizzata da Forum Pa con BolognaFiere, diventata punto di riferimento europeo sul tema dell’innovazione nelle città e nelle comunità intelligenti. Questa quarta edizione intende proseguire il percorso di valorizzazione delle città e delle comunità intelligenti come piattaforme abilitanti nuovi modelli di governance, nuovi servizi e nuove pratiche di collaborazione tra cittadini concentrandosi sulla materia prima dell’innovazione: l’informazione.

Giovedì 15 ottobre, al Circolo Arci Zone K, rassegna “Zone Jazz” con Gipsy Strings Quartet live

da: Circolo Arci Zone K

Dopo il lisergico concerto dei Purple Food di giovedì scorso, continua la rassegna “Zone Jazz” a Zone K, a cura di Roberto Manuzzi. Al circolo Arci di Via Santa Margherita 331 a Malborghetto Di Boara arriva il Gipsy Strings Quartet. Per l’occasione il Circolo si trasformerà in un bistrot parigino anni ’20 grazie alla musica di Davide Silimbani al violino, Andrea Bondi e Claudio Cedroni alle chitarre e Lorenzo Baroni al contrabbasso, con un ospite d’eccezione, Roberto Manuzzi al sax soprano.
La serata rievocherà le atmosfere del film di Woody Allen “Midnight in Paris” tramite il suo repertorio in puro stile “Hot Club De France” e ai brani di Django Reinhardt, Stephane Grappelly e del grande Sidney Bechet, rievocato con affettuosa dedizione dal sax di Manuzzi.
Un’altra serata di grande musica, imperdibile per gli amanti del genere, nell’atmosfera intima ed esclusiva del Circolo.
L’apertura di Zone K è prevista come sempre alle ore 18 con “l’Aperitivo in Jazz”. L’inizio del concerto invece sarà verso le 22 circa.
La serata è ad ingresso rigorosamente gratuito e riservato ai soci Arci. Possibilità di cenare in loco. Data la limitata disponibilità di posti è consigliata la prenotazione del tavolo contattando il 346.0876998.

Venerdì 16, alla biblioteca del Centro Documentazione Donna: “Non ditelo ai grandi”, viaggio nella letteratura per l’infanzia

da: Luciana Tufani Editrice

Venerdì 16 ottobre alle ore 17, in via Terranuova 12/b, il Centro Documentazione Donna di Ferrara ospiterà la conferenza Non ditelo ai grandi. Viaggio al cuore della letteratura per l’infanzia, tenuta da Elena Guerzoni.
Questo appuntamento inaugura il ciclo di iniziative del CDD sulla letteratura per l’infanzia, di cui farà parte anche il laboratorio di Fabrizia Lotta per bambine/i e ragazze/i “Affacciamoci da un libro”.
La conferenza si propone di avviare una riflessione che vada al cuore della letteratura per l’infanzia per scoprirne le evoluzioni, le caratteristiche peculiari, le ambiguità. Attraverso alcuni esempi, selezionati all’interno del suo variegato corpus, si cercherà di mostrare come e perché si tratti di una letteratura “di soglia”, a metà tra le pretese della pedagogia, all’interno di una dimensione carica di retorica e di morale, e l’esigenza – fortemente sentita dall’infanzia e altrettanto fortemente soffocata dalla società adulta – di trasgressione: la letteratura per l’infanzia risponde, in alcuni casi, a necessità civilizzatrici, educative; in altri casi, al contrario, si presenta come altamente sovversiva, disorientante, diseducativa, profondamente infantile. Il carattere liminare della letteratura per l’infanzia evidenzia, dunque, una sostanziale contrapposizione tra due mondi differenti e praticamente inconciliabili: il mondo dell’infanzia e quello degli adulti, irrimediabilmente insensibili alle esigenze primarie dell’infanzia stessa e impermeabili al suo ricco immaginario, fatta eccezione per alcuni adulti particolari. In questo panorama, che si fa luogo letterario d’elezione di critica alla società adulta, emergono quelle eccezioni, quelle “sopravvivenze” che, forse proprio perché ancora serbano qualcosa del loro Sé bambino, sono in grado di comprendere l’infanzia e di riscattarla da tutte le forme di maltrattamento, fisico e/o psicologico, a cui essa viene spesso sottoposta. Si tratta di adulti speciali, anch’essi – come la letteratura per l’infanzia – “di soglia”, a metà tra il mondo degli adulti e quello dei bambini, in grado, come i bambini, di cogliere quello che rappresenta il messaggio di base di tale letteratura, ossia: la normalità è solamente una facciata del reale, non è vera ma nasconde qualcos’altro. Per scoprire la verità bisogna aprire porte che sono state chiuse.

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