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Giorno: 12 Giugno 2015

Intervento del Vice Sindaco Denis Fantinuoli sulla problematica dei gabbiani reali

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

In riferimento alla problematica delle uova depositate da gabbiani nel cortile della scuola materna “Giglio Zarattini” del Lido degli Estensi, si vogliono rassicurare genitori ed insegnanti, ma anche cittadini ed i turisti, in quanto l’Amministrazione Comunale ha a cuore la problematica originata sia dal disturbo della quiete pubblica che dalle conseguenze ulteriori legate a deiezioni ed intende porvi rimedio, lavorando in sinergia con le altre istituzioni. “L’I.S.P.R.A. (Istituto per la Protezione e Ricerca Ambientale) – riferisce il Vice Sindaco Denis Fantinuoli con delega all’Ambiente-, è l’ente preposto al rilascio di pareri obbligatori in materia di fauna protetta nel nostro Paese e tra queste specie figurano i gabbiani. E’ purtroppo ben noto il fenomeno di colonizzazione dei centri abitati da parte del gabbiano reale e delle nidificazioni sui tetti, ma anche su balconi, terrazze e giardini. l tentativi di ricorrere a dissuasori acustici non hanno sortito, laddove utilizzati, effetti sperati. L’Amministrazione Comunale , -prosegue il Vice Sindaco-, fa ancora una volta appello alla popolazione a non alimentare i gabbiani ed i volatili in generale e ad evitare l’abbandono di rifiuti, che purtroppo attraggono l’avi-fauna selvatica. L’unico metodo in grado di sortire risultati accettabili, consiste, durante la stagione invernale, previa adozione di un piano o di una specifica ordinanza, nell’intervenire direttamente sui tetti, nei quali i gabbiani reali nidificano, con azioni di disturbo e, in abbinamento, ricorrere ad azioni dissuasive con strumentazioni acustiche. Il cortile della scuola materna in cui è stata segnalata la nidificazione è vicinissimo alla darsena portuale del Lido degli Estensi – specifica il Vice Sindaco – dove i volatili in questione spesso trovano scarti di cibo e di pesce. L’Amministrazione Comunale, intende tuttavia mettersi al lavoro sin da ora – conclude il Vice Sindaco – anche con il coinvolgimento della LIPU, competente in materia, che sarà interpellata al fine di individuare l’intervento più opportuno e dunque risolutivo della problematica accennata. Secondo fonti I.S.P.R.A. il fenomeno della presenza dei gabbiani andrà tuttavia gradualmente ad esaurirsi durante la stagione estiva, quando i pulli si allontaneranno dal territorio. “

Ferrara The Excelland: 19, 20, 21 Giugno 2015, Ferrara

da: organizzatori

Tre giorni in cui le produzioni e le tecnologie agroalimentari regionali saranno al centro di scambi commerciali con approfondimenti e degustazioni.

Gli imprenditori ferraresi sono da sempre abituati a dover girare il mondo per far conoscere le loro produzioni. Per la prima volta, il 19, 20 e 21 giugno, saranno i buyer mondiali a venire in città per Ferrara The Excelland, una tre giorni durante la quale Piazza Trento e Trieste diventerà una vetrina a cielo aperto dell’eccellenza del territorio con l’Expo Village e il Food Village, e piazza del Municipio un laboratorio del gusto con i Cooking Show degli chef stellati. Tutto ruoterà attorno al cibo, individuato come il fiore all’occhiello di Ferrara e dell’Emilia-Romagna.

Questo evento segna una svolta nella promozione delle attività locali: non più sole e isolate, ma aiutate concretamente a mettersi in rete e ad incontrare chi può realmente offrire opportunità di scambi commerciali.

L’evento è promosso, in occasione di Expo 2015, da Unindustria Ferrara con il contributo della Regione Emilia-Romagna e il patrocinio del Comune di Ferrara.
Da oltre 10 anni, Unindustria investe nello sviluppo di progetti di internazionalizzazione di imprese piccole, medie e grandi ed ha un ufficio interamente dedicato a questo.

I principali sostenitori sono tre importanti aziende legate alla trasformazione: Pastificio Andalini (pasta), Bia (couscous) e CT Pack (macchine per confezionamento di prodotti alimentari). Oltre ad altre aziende del territorio che producono cibo, tecnologia e servizi legati all’agroindustria.

Nell’Expo Village di piazza Trento e Trieste, le imprese emiliano-romagnole, incontreranno operatori economici internazionali provenienti da Stati Uniti, Sud Africa e Germania, selezionati dalla società Rödl& Partner. Si tratta di tre aree che hanno un forte interesse per le nostre produzioni e dove alcune imprese coinvolte nel progetto hanno dei best client che hanno messo a disposizione delle altre, creando importanti sinergie.

Ferrara The Excelland avrà un’anteprima il 16 e 17 giugno 2015 a Milano, dove sarà realizzato un programma ad hoc per gli operatori esteri, che comprende anche una visita a EXPO 2015 e una cena-evento in un noto ristorante milanese con menu di tipicità emiliano-romagnole e presentazione delle imprese partecipanti ai buyer esteri.

Poi, dal 18 al 21 giugno, ci sarà il trasferimento a Ferrara, la terra delle eccellenze, che si animerà di incontri culturali ed enogastronomici, workshop, expo village di prodotti e servizi, convegni e dibattiti, cooking show, degustazioni, wine e food tasting.

Nelle stesse giornate verrà organizzato un programma ad hoc per gli operatori esteri, attraverso incontri one-to-one, seminari in collaborazione con istituzioni, aziende agricole, alimentari e appartenenti al comparto delle tecnologie per l’agroindustria e l’Università di Ferrara, e visite alle aziende della filiera emiliano-romagnola aderenti all’iniziativa.

Il progetto Ferrara the Excelland rappresenta, dunque, una grande opportunità per portare sul nostro territorio delegazioni di operatori esteri specializzati, che colgano l’occasione di un grande evento per poter capire i prodotti d’eccellenza del territorio, apprezzarne l’unicità e poi visitare le aziende dove questi prodotti nascono, al fine di creare nuove opportunità commerciali.

Ma non sarà un evento per soli addetti ai lavori. La storica piazza Trento e Trieste si trasformerà in The Excelland Food Village, un villaggio gastronomico con un punto di degustazione per il pubblico che potrà così conoscere le eccellenze della produzione ferrarese e regionale, con particolare riguardo alla filiera cerealicola di qualità: couscous, pasta e riso. In pochi passi si potranno attraversare i sapori del territorio, sia a pranzo che a cena, dalle 12 alle 24, associando la qualità ai luoghi di produzione e alle attrazioni naturali, culturali e paesaggistiche del territorio, per una perfetta integrazione tra prodotti e turismo.
Non c’è luogo migliore per conoscere e apprezzare un prodotto, che il contesto in cui nasce, assieme alle persone che lo hanno lavorato.

L’iniziativa porrà l’attenzione anche su temi attuali: sana alimentazione, dieta mediterranea e tecnologie di produzione per l’agroindustria sempre più sostenibili.

L’altra piazza del gusto sarà piazza del Municipio, dove si terranno i Cooking Show, laboratori del gusto organizzati come workshop con degustazione, durante i quali avverrà un confronto tecnico e didattico sulle specificità dei prodotti e le tecniche di preparazione dei piatti presentati.

I laboratori hanno l’obiettivo di avvicinare il consumatore alla cultura del buon cibo, svelare al pubblico piccoli segreti della cucina e far conoscere meglio le potenzialità di alcuni cibi sottovalutati.

I cooking show saranno condotti da Andy Luotto ed Eliana Chiavetta. I protagonisti dei cooking show saranno chef di fama internazionale: Athos Migliari, chef dell’Unione italiana ristoratori della “Trattoria & Locanda La Chiocciola” a Ferrara; Igles Corelli, una stella Michelin, chef del ristorante Atman di Pescia, (Pistoia), dove propone la propria cucina, definita spesso come “cucina garibaldina”, poiché valorizza le eccellenze di tutta Italia; il simpatico attore e chef italo-americano Andy Luotto, con esperienze trasversali dal cinema alla cucina in giro per il mondo; Chiara Maci, chef,sommelier e blogger di sorelleinpentola.com; Filippo La Mantia, oste e cuoco, conosciuto come chef dei “vip” che ha appena inaugurato a Milano un ristorante che porta il suo nome; Giancarlo Morelli, chef bergamasco una stella Michelin che lavora al Pomiroeu a Seregno (Mi); Claudio Sadler, chef appassionato e creativo del ristorante stellato che porta il suo nome a Milano e autore di numerosi libri di cucina.

Gli incontri sono gratuiti e aperti al pubblico, fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Ci saranno anche eventi collaterali, come i seminari che si terranno alla sede di Unindustria e all’Università, e il concerto Gimme Shelter! che il 20 giugno alle 20,30 vedrà sul palco di Ferrara Sotto le Stelle in piazza Castello, Post-Csi, Bud Spencer Blues Explosion e Fast Animals and Slow Kids. Un’ esclusiva del festival musicale Ferrara sotto le stelle per “Expo e territori. Viaggio alla scoperta dei tesori nascosti e delle eccellenze agroalimentari in Italia” (http://www.expo2015.org/it/progetti/expo-e-territori), promossa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri in collaborazione con il MIBACT. L’evento si svolge in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, sostenuta dalla Cooperativa Sociale Camelot, che sviluppa attività di accoglienza, protezione e integrazione di cittadini stranieri richiedenti asilo e rifugiati.

Ferrara The Excelland non vuole essere un evento a sé stante, ma ha come obiettivo lo sviluppo di azioni condivise che, mediante l’abbinamento di fattori economici, culturali e turistici, possano fungere da volano per l’attrazione di questi operatori economici internazionali, anche oltre la tre giorni.
Unindustria Ferrara, terminato l’evento, supporterà le imprese che hanno partecipato, aiutandole nell’avvio del business.
Tutte le informazioni sul sito: www.ferraratheexcelland.com.

Expo: giovani agricoltori contro la crisi con cachemire e cucina a domicilio

da: ufficio stampa Coldiretti Emilia-Romagna

Le aziende vincitrici della selezione Emilia-Romagna di Oscar Green. Menzione speciale ad un’azienda ferrarese.

C’è chi ha colto la palla al balzo di vivere nel Paese primo trasformatore al mondo di cachemere e si è messo ad allevare capre d razza “hircus” e chi ha deciso di assicurare pesce freschissimo, portandolo a domicilio appena sbarcato. Sono queste alcune delle idee innovative creative che battono la crisi e inventano un mestiere che hanno vinto la selezione regionale dell’Emilia Romagna di Oscar Green, il premio per l’innovazione delle aziende giovani promosso da Coldiretti Giovani Impresa sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica e il ministero delle Politiche Agricole, che è stato consegnato al padiglione di Coldiretti ad Expo 2015, alla presenza del presidente nazionale di Coldiretti, Roberto Moncalvo, del presidente di Coldiretti Emilia Romagna, Mauro Tonello, dell’assessore regionale all’Agricoltura, Simona Caselli.
Il premio è la prova del profondo processo di innovazione in atto nelle campagne dell’Emilia Romagna, dove negli ultimi quattro anni, secondo elaborazioni Coldiretti su dati Unioncamere, si sono iscritte al registro delle imprese delle Camere di Commercio 887 nuove aziende, con una media superiore a 220 l’anno, a conferma che nella campagne emiliano romagnole l’agricoltura offre ai giovani nuove opportunità di impresa e di occupazione.
A testimoniare l’inventiva dei giovani – commenta Coldiretti Emilia Romagna – c’è chi come Benvenuta Floriana Messina di Imola (Bologna), con il marito Gian Luca Cellini, ha avviato l’attività di allevamento di capre di razza “hircus”, capra di antica origine mongolica, unica razza per produrre lana per il prezioso cachemere. Pochi sanno – spiega Coldiretti – che l’Italia è il primo Paese trasformatore di questo prezioso tessuto, uno dei vanti della moda nazionale. Floriana e Gianluca hanno deciso di diventare fornitori delle imprese che lavorano la lana e si sono messi ad allevare le capre sulle balze del primo Appennino romagnolo, in Comune di Dovadola (Forlì-Cesena), dove gli animali svolgono anche un importante lavoro di pulizia del sottobosco. I giovani pescatori della cooperativa Armatori ed Operatori della Pesca di Cesenatico (Forlì-Cesena) hanno invece deciso di valorizzare il pesce freschissimo pescato con la loro barca per portarlo a casa delle famiglie e si sono attrezzati con un apposito furgone per recapitarlo direttamente a domicilio dove, se richiesto, forniscono anche utili consigli su come il pesce deve essere pulito e cucinato. A Marano sul Panaro (Modena), l’azienda di Gabriele Zannini, 32 anni, è nata invece nel 2014 con l’obiettivo di coltivare il luppolo, una delle materie prime per la produzione di birra, la cui produzione a livello nazionale è scarsa, nonostante la forte domanda. Si tratta di una start up avviata in collaborazione con l’università di Parma e il Comune di Marano sul Panaro. A Vernasca (Piacenza) Fabio Pini, 33 anni si è dedicato agli asini, con il loro latte ricava saponette per un bagno di bellezza, come l’imperatrice Poppea, e sta progettando la creazione di shampoo e creme. La “Fondazione Nuovo Villaggio del Fanciullo” di Ravenna si è aggiudicato il premio speciale “Paese Amico” per la sua attività di recupero di giovani disadattati attraverso la coltivazione dei prodotti agricoli, in particolare ortaggi che vengono venduti direttamente nel mercato contadino del “Villaggio”.
La molteplicità delle innovazioni ha spinto gli organizzatori di Coldiretti Giovani Impresa Emilia Romagna” a prevedere tre menzioni speciali: una per “l’innovazioni di prodotto” all’allevamento di maiali “La Bosca” di Flavio Piazzi, che in quel di Ferrara produce cotechini precotti da maiali alimentati solo con produzioni aziendali; la seconda, l’azienda agricola Alice Saccani; per “ambiente e benessere animale” con l’allevamento a terra di galline ovaiole in zone svantaggiata dell’Appennino parmense; la terza per l’azienda più giovane ai tre fratelli Ferrari (80 anni in tre) di Reggio Emilia con una azienda multifunzionale che produce Parmigiano Reggiano, vino, aceto balsamico, frutta e confetture.
Si tratta – commenta Coldiretti Emilia Romagna – di testimonianze del profondo processo di rinnovamento green in atto nelle campagne in Emilia Romagna dove l’8 per cento dei titolari d’impresa ha meno di 40 anni ed è alla guida di 5.800 imprese. Di queste circa il 70 per cento – continua Coldiretti – opera in attività multifunzionali: dall’agriturismo alle fattorie didattiche, dalla vendita diretta alla trasformazione aziendale.
“Oggi nelle campagne il lavoro c’è sia per chi vuole intraprendere con idee innovative che per chi vuole trovare una occupazione anche temporanea” ha dichiarato il presidente di Coldiretti Emilia Romagna, Mauro Tonello, sottolineando che “l’ esperienza dimostra che molti giovani hanno saputo riconoscere ed incarnare le potenzialità del territorio trovando opportunità occupazionali ma anche una migliore qualità della vita”.

TUTTI I VINCITORI DELLA SELEZIONE OSCAR GREEN 2015 DELL’EMILIA ROMAGNA

CATEGORIA “FARE RETE”

LA LANA DI CACHEMERE PRODOTTA IN ITALIA
Bologna – di Floriana Benvenuta Messina

L’origine è nella lontana Mongolia, ma si è poi diffuso in tutto il mondo per la morbidezza e l’eleganza dei tessuti che se ne ricavano. Le capre di razza “Hircus” adesso vengono allevate anche in Italia, maggiore trasformatore di la di cachemere. L’Idea di allevarle è venuta a Floriana Benvenuta Cellini e a suo marito Gian Luca Cellini, di Imola (Bologna). Hanno aperto un allevamento di capre da cui “pettinano” il vello per trasformarli in maglie, maglioni, guanti, cappelli e sciarpe.
Agricoltura e tecnologia insieme per realizzare un prodotto ricercato di moda, attento al design made in italy, venduto in Italia ed all’estero. La rete, la sinergia tra l’impresa agricola e quella artigianale, ha saputo massimizzare il vantaggio economico da me realizzato e le attese, le esigenze di acquisto dei consumatori finali.

CATEGORIA “CAMPAGNA AMICA”

IL PESCE A DOMICILIO
Forlì-Cesena – Cooperativa Armatori ed Operatori della Pesca

Per chi vuole il pesce freschissimo a casa, la Cooperativa Armatori e Operatori della Pesca di Cesenatico arriva a domicilio con il pesce appena pescato sulla loro barca e, se richiesto, forniscono anche utili consigli su come il pesce deve essere pulito e cucinato. È un progetto di porta a porta che salvaguarda il reddito, incentiva il consumo del pesce dell’Adriatico con una grande attenzione alla sostenibilità, a tutela dell’ambiente.
Con l’utilizzo di un mezzo, i pescatori riescono a consegnare a domicilio il pesce ordinato dai clienti, affinché tutti, anche i più lontani, possano gustare dell’ottimo pesce del nostro mare.

CATEGORIA “IMPRESA 2.TERRA”

LUPPOLO ITALIANO PER BIRRA ITALIANA
Modena – azienda Gabriele Zannini

Poiché anche in Italia cresce la domanda di luppolo per produrre birra, Gabriele Zannini, 32 anni nel 2014 ha deciso di produrre la materia prima. A livello nazionale infatti la produzione scarseggia nonostante la forte domanda. Attualmente i birrifici italiani utilizzano prevalentemente luppoli stranieri perché il luppolo nazionale attualmente è quasi inesistente, nonostante la fascia climatica italiana offra le condizioni ottimali.
La start up di Zannini ha origine dal progetto di ricerca avviato dall’Università di Parma e dal Comune di Marano sul Panaro (Mo). Oggi il mercato della birra artigianale è in piena esplosione, opposta controtendenza con la situazione economica generale, l’azienda riprende questa coltivazione storica in ottica moderna: ha l’obiettivo di sviluppare una filiera locale di produttori, investe nel settore della green economy e nella modernizzazione sostenibile del comparto agricolo; inoltre vanta certificazione biologica e coltiva con sistema biodinamico, in partnership con alcuni dei principali birrifici italiani.

CATEGORIA “WE GREEN”

LA BELLEZZA DAL LATTE D’ASINA
Piacenza – “La fonte di Sasano” di Fabio Pini

Dagli asini, che si alimentano con foraggi aziendali della collina Piacentina, Fabio Pini ha tratto l’ispirazione per fare prodotti di bellezza alla maniera di Poppea, con latte d’asina. All’ interno dell’azienda ha realizzato un punto vendita nel quale commercializza tutti i prodotti di sua produzione. L’azienda è certificata biologica ed è curata secondo i canoni di un’ agricoltura moderna completamente sostenibile e attenta al territorio

CATEGORIA “PAESE AMICO”

L’AGRICOLTURA COME TERAPIA PER GIOVANI DISADATTATI
Ravenna – “Fondazione Nuovo Villaggio del Fanciullo”

La Fondazione Nuovo Villaggio del Fanciullo si occupa del recupero di giovani disadattati e ha scoperto l’importanza della coltivazione dei prodotti agricoli (orto di campagna amica) come strumento didattico e formativo della personalità umana. I giovani sono guidati nelle attività teoriche e pratiche sul terreno e scoprono il piacere di coltivare la terra con metodi di agricoltura sostenibile, seguendo la crescita nel corso dei mesi e raccogliendo gli ortaggi.
Per chiudere il cerchio, gli ortaggi vengono venduti direttamente nel mercato contadino realizzato nel villaggio quale momento importante di relazione con l’esterno.

MENZIONE SPECIALE “INNOVAZIONE DI PRODOTTO”

IL COTECHINO DEL CONTADINO
Ferrara – azienda “La Bosca” di Flavio Piazzi

Produrre cotechini pre-cotti tutti da carne di maiali allevati con materie prime quali farine di mais, cereali e crusca, prodotti direttamente in azienda e quindi di provenienza garantita, ciò consente di avere una qualità di assoluta eccellenza. Le carni sono lavorate nel laboratorio autorizzato ricavato nei locali dell’azienda, dove trova posto anche il punto vendita diretta al consumatore accreditato Campagna Amica.
La società agricola “La Bosca” è ubicata nella pianura ferrarese, a circa 10 km dal centro cittadino; si estende per una superficie di circa 13 ettari di cui una metà investiti a frutteto. È condotta dalla famiglia Piazzi ed in particolar modo dal giovane Marcello, che ha saputo portare la propria vitalità e grinta in azienda.
Da qualche anno La Bosca ha deciso di investire su una gustosa tradizione storica della famiglia Piazzi, l’allevamento di suini e la produzione di insaccati tipici della gastronomia ferrarese, quali salami all’aglio, salamine da sugo, prosciutto, pancetta e, appunto cotechini pre-cotti.

MENZIONE SPECIALE “AMBIENTE E BENESSERE ANIMALE”

LE OVAIOLE CHE SALVANO LA MONTAGNA
Parma – azienda Alice Saccani

Nella sua azienda Alice alleva gallina ovaiole in zona svantaggiata di montagna, più precisamente in località Bergotto Comune di Berceto ad una altitudine di 700 metri s.l.m.
E un allevamento a terra di ultima generazione con il massimo del benessere animale, e esegue tre cicli con un numero di 1.500 capi a ciclo. L’a azienda esegue vendita diretta tramite i mercati Campagna Amica e con canali di sbocco in alcuni negozi e anche con la grande distribuzione.

MENZIONE SPECIALE “L’AZIENDA PIÙ GIOVANE”

80 ANNI IN TRE PER L’AGRICOLTURA MULTIFUNZIONALE
Reggio Emilia – azienda Ferrari

Alex, Tomas e Maikol Ferrari hanno 80 anni in tre, ma hanno, grazie ai genitori un’azienda ben strutturata e multifunzionale. Storia di tradizione, la loro, passione per il lavoro, rispetto della natura tramandata dai bisnonni da oltre un secolo. I tre fratelli hanno dato un contributo fondamentale per ammodernare e innovare l’azienda, integrandola con la vendita diretta.
Ciò che li ha spinti verso questa attività è stata la volontà di diversificare l’attività agricola, rimanendo sempre connessi a coltivazione e allevamento. La famiglia, la terra, la voglia di crescere sono elementi dai quali nasce un sentimento che si esprime in passione e si traduce nei prodotti aziendali. La stalla produce latte per Parmigiano Reggiano, veduto direttamente, e carne trasformata in salumi. Dai vigneti ricavano Lambrusco e dalla acetificazione dell’uva Aceto Balsamico. Dalle piante da frutta e dall’orto producono confetture e giardiniere trasformate direttamente nel loro laboratorio dove producono anche pasta fresca. Tutto venduto nel punto Campagna Amica.

Sesso all’Università: un’indagine svela le abitudini dei Fuori Sede italiani

da: organizzatori

Un’analisi del portale di affitto di stanze RoomUp.com, su oltre 1300 studenti, rivela gli usi e i costumi degli universitari fuori sede riguardo il sesso

Lo studente fuori sede medio confessa di praticare rapporti protetti solo per il 50% delle attività sessuali totali, di essere molto aperto alle sperimentazioni erotiche tramite l’utilizzo di sex toys e di travestimenti, ma di evitare i rapporti sessuali, completi e non, con i propri coinquilini.

Questi sono i dati emersi dall’indagine, promossa da RoomUp , che è stata concepita con l’intento di conoscere meglio gli usi e i costumi degli universitari fuori sede riguardo il sesso.
Il sondaggio è stato incentrato su quattro macro aree “Sesso protetto”, “Hai mai fatto sesso con un tuo coinquilino”, “Hai mai fatto del sesso orale con un tuo coinquilino” e “Ce l’ho mi manca”.

Per ogni macro area sono state estratte le percentuali di entrambi i sessi e le risposte sono state riportate in un’infografica al fine di facilitarne la comprensione.
L’infografica mostra che i rapporti sessuali protetti sono praticati solo dal 50% degli intervistati, e mentre solo il 15% non utilizza mai nessun metodo contraccettivo il 25% quasi sempre e il 10% quasi mai.

L’83,7% degli studenti fuori sede confessa di non aver mai fatto sesso con un suo coinquilino e la percentuale dei “NO” subisce una lieve diminuzione quando viene domandato se hanno mai fatto del sesso orale con un coinquilino raggiungendo l’83,5% degli intervistati totali.

Maschi e femmine, alcuni dati importanti: il 56,8% degli intervistati di sesso femminile affermano di avere solo rapporti protetti, contro il 49,1% degli intervistati di sesso maschile. Maggior responsabilità?

A chiudere l’analisi c’è la sezione “ce l’ho mi manca” in cui gli intervistati hanno dimostrato nella maggioranza dei casi di essere aperti a praticare esperienze sessuali “non tradizionali”.

I dati utilizzati per stilare l’infografica sono stati raccolti tra il 18 /05/2015 e il 23/05/2015 attraverso un modulo anonimo distribuito nei gruppi Facebook degli atenei italiani, al fine di raccogliere informazioni il più possibile eterogenee. L’indagine è stata commissionata a ByTek Marketing da RoomUp.com, portale di annunci di stanze con alcune importanti funzioni social.

1.337 risposte raccolte spontaneamente in sei giorni dimostrano come questo tema sia sentito dagli studenti; di queste ben 885 (445 di sesso femminile e 440 di sesso maschile) provengono da studenti fuori sede e sono state utilizzate per sviluppare l’infografica.

Maggiori informazioni su: http://blog.roomup.com/index.php/sesso-tra-coinquilini/

OGM: CAI/Coldiretti. + 15% mangimi Biotech Free, nasce il marchio

da: ufficio stampa Coldiretti Emilia-Romagna

In controtendenza alla crisi, il mercato dei mangimi senza Ogm è cresciuto in Italia del 15 per cento negli ultimi tre anni.
E’ quanto emerge da uno studio presentato da Consorzi Agrari d’Italia (CAI) nel padiglione della Coldiretti ad Expo in occasione della presentazione del marchio mangimi NO OGM per rispondere alle esigenze di un numero crescente di consumatori in Italia, in Europa e nel mondo.
I Consorzi Agrari aderenti a CAI hanno fatto una scelta di campo avanzata, a tutela del prezioso patrimonio alimentare Made in Italy, convertendo tutti i mangimifici alla produzione di mangimi NO OGM. Dalla conversione degli impianti già per l’annata in corso si prevede la produzione di 280.000 tonnellate di mangimi NO OGM che saranno tutte commercializzate con l’unico marchio di Consorzi Agrari d’Italia.
Si tratta di una vera svolta per i Consorzi Agrari aderenti a CAI che rappresentano una quota produttiva importante pari a circa il 8% sul totale nazionale, a significare che l’elemento valoriale del NO OGM assume sempre più un ruolo strategico a salvaguardia della qualità e della distintività del Made in Italy.
I Consorzi Agrari sono peraltro gli unici attori sul mercato che possono controllare la filiera partendo dal seme, giocano un ruolo nevralgico e propulsivo nel panorama agroalimentare nazionale.
Il tutto si traduce in grandi opportunità sia per gli allevatori che intendono distinguere e valorizzare le loro produzioni ma anche per i cerealicoltori che attraverso contratti di filiera possono accorciare le filiere e valorizzare le produzioni locali di qualità, sull’intero territorio nazionale
Consorzi Agrari d’Italia, con le strutture di riferimento sul territorio, si pone dunque l’obiettivo della valorizzazione dell’identità territoriale nazionale, proponendosi, sempre di più, come elemento aggregante in un contesto generale agricolo in cui fattori quali esperienza, professionalità, capillarità territoriale, efficienza nel fornire servizi alle imprese, possono risultare elementi strategici fondamentali e vincenti.
“Recenti studi dimostrano che la disponibilità a pagare di piu’ per prodotti ogm free è spesso elevato e raggiunge negli usa in media tra il 14 ed il 21 per cento” ha affermato il Professor Felice Adinolfi nel sottolineare che peraltro “i valori sono piu’ elevati per la carne per la quale i consumatori statunitensi spenderebbero 7 dollari in piu’ al chilo per averla certificata come proveniente da alimentazione priva di ogm”.
“Di fronte alle incertezze legislative comunitarie abbiamo avviato con responsabilità un percorso di trasparenza unico in Europa per rispondere alle nuove domande che vengono dal mercato” ha affermato il presidente di Consorzi Agrari d’Italia Mauro Tonello nel sottolineare che “i Consorzi Agrari di CAI con questa scelta si pongono l’obiettivo di diventare leader di mercato nello specifico settore”.

pd-logo

Ok dal Governo al pacchetto sisma: esenzioni a cittadini e imprese e finalmente le zone franche urbane

da: ufficio stampa – Gruppo Assembleare PD Emilia-Romagna

I Consiglieri Zappaterra e Calvano: “Ce l’abbiamo fatta, una vittoria per l’economia e i cittadini”

Con l’approvazione del decreto enti locali da parte del Consiglio dei Ministri arrivano novità importanti e aiuti concreti ai cittadini e alle imprese delle zone colpite dal sisma e dalle alluvioni in Emilia. Vengono infatti istituite le zone franche urbane, ma non solo.

L’IMU è cancellata fino a tutti il 2016 su tutti gli edifici inagibili (case, esercizi commerciali, uffici e capannoni) nell’area del cratere, così come le altre imposte municipali. Nel pacchetto terremoto è compreso anche lo sblocco del patto di stabilità dei Comuni per i rimborsi dalle assicurazioni: una boccata d’ossigeno per gli enti locali che vogliono accelerare con la ricostruzione. In più, con l’istituzione delle zone franche urbane, sono previsti sconti fiscali fino a 100.000 euro per le piccole imprese che vogliono far ripartire l’economia nei comuni terremotati e alluvionati.

Le zone franche urbane riguardano 16 comuni nelle province di Modena, Ferrara e Bologna: 8 sono comuni colpiti dall’alluvione del gennaio 2014 (Modena, Bastiglia, Bomporto, Camposanto, Medolla, San Prospero, San Felice sul Panaro e Finale Emilia) e 8 sono i comuni terremotati (Cavezzo, Novi, Concordia, Mirandola, San Possidonio, Crevalcore, Poggio Renatico e Sant’Agostino). Intervengono a riguardo Marcella Zappaterra e Paolo Calvano “Sulle zone franche urbane si è aperta la strada, ora si deve aprire la discussione in Parlamento per allargare il numero dei comuni. Chiediamo con forza l’impegno ad allargare ai comuni che per l’entità dei danni subiti non possono essere penalizzati”.

“Avevamo proposto queste soluzioni in una risoluzione bipartisan approvata all’unanimità dall’Assemblea Legislativa” ricordano i consiglieri Marcella Zappaterra e Paolo Calvano. “La soddisfazione è grande anche perché sono risultati che arrivano dopo mesi di polemiche da parte dei soliti gufi che dichiaravano che non si sarebbe fatto nulla – è il commento dei consiglieri ferraresi del PD – invece abbiamo ottenuto risultati ancora migliori rispetto a quelli attesi, come l’esenzione IMU fino al 2016”. “Questo conferma che da una parte c’è chi lavora e c’è una grande sinergia fra livelli istituzionali, dall’altra ci sono solo slogan e paura”.

“Ringraziamo i Parlamentari emiliani, il Commissario Bonaccini e l’Assessore Costi che hanno collaborato per raggiungere obiettivi che sono una vittoria politica, ma –concludono i democratici Zappaterra e Calvano – sono soprattutto una vittoria per i cittadini e l’economia di una terra, la nostra terra, che continua a dimostrare che anche le ferite più profonde si possono curare se ci sono la volontà e la determinazione per ripartire”.

Il Presidente Mattarella conferisce a Patrizio Bianchi il Premio del Ministro dei Beni Culturali per le Scienze Politiche e Sociali per il 2015

da: ufficio Comunicazione ed Eventi UniFe

Ieri, giovedì 11 giugno, a Roma nell’ambito della solenne adunanza a chiusura dell’anno Accademico della Accademia Nazionale dei Lincei, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito a Patrizio Bianchi, già Rettore dell’Università di Ferrara, Ordinario del Dipartimento di Economia e Management ed attualmente Assessore regionale a coordinamento delle politiche europee allo sviluppo, scuola, formazione professionale, università, ricerca e lavoro, il Premio del Ministro dei Beni Culturali per le Scienze Politiche e Sociali per il 2015 assegnatogli dalla stessa Accademia.
Felicitazioni da parte del Rettore dell’Ateneo a nome di tutta la comunità universitaria per questo importantissimo riconoscimento che premia l’intensa attività scientifica e di ricerca del Prof. Bianchi.

Ecco le motivazioni:
“Il Professor Patrizio Bianchi ha sviluppato lungo l’arco di decenni un ambizioso programma di ricerca che coniuga gli studi di economia politica nella tradizione classica con l’attenzione per i problemi e le prospettive dell’economia e della politica industriale. Le ricerche di Patrizio Bianchi configurano un programma scientifico di assoluta originalità sul piano internazionale per la capacità di visualizzare la dinamica dei sistemi industriali e le corrispondenti azioni di politica economica secondo coordinate analitiche e storiche di carattere strutturale”.

(in foto: un momento della consegna del premio al prof. Bianchi)

Il cibo giusto: non solo sano, non solo buono

da: ufficio Comunicazione ed Eventi UniFe

Lunedi’ 15 giugno alle ore 17.30, presso la libreria IBS – Libraccio, piazza Trento e Trieste, nell’ambito della serie “Aspettando Unifestival”, si terrà un incontro dibattito con Chiara Manzi, che discuterà con Vincenzo Brandolini del Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche di UniFe su “Il cibo Giusto: non solo sano, non solo buono”.
Presenta Michele Rubbini del Dipartimento di Morfologia, chirurgia e medicina sperimentale di UniFe, con il coordinamento di Fabrizio Binacchi, Direttore della sede Rai dell’Emilia Romagna.
Sarà presente il musicista e showman Andrea Poltronieri.
Un pomeriggio all’insegna di Scienza , cucina e divertimento, con intermezzi musicali e cabarettistici.
Il concetto di fondo è che il cibo che fa bene deve essere anche fonte di gioia e divertimento.
Chiara Manzi, nutrizionista esperta ed autrice di libri di cucina parlerà sul tema della preparazione degli alimenti secondo il principio che un cibo deve essere non solo buono ma anche fare bene. Principi e metodi rigorosamente scientifici e frutto di ricerca scientifica, per rispettare le caratteristiche salutari degli alimenti, la definizione di menù ed del loro contenuto in nutrienti e componenti alimentari bioattivi.

A Ferrara la XI edizione delle Giornate Nazionali sulla Corrosione e Protezione

da: ufficio Comunicazione ed Eventi UniFe

15,16,17 giugno, in onore e a ricordo del Prof. Trabanelli e dell’Ing. Daccò

Al via lunedì 15 giugno la XI edizione delle Giornate Nazionali sulla Corrosione e Protezione, una tre giorni di incontri e aggiornamento per studiosi e operatori impegnati nel contrasto dei fenomeni di corrosione.

Il convegno, si aprirà alle ore 9 nell’Aula Magna del Dipartimento di Giurisprudenza, con la commemorazione della figura del Prof. Giordano Trabanelli, Professore Emerito di questa Università, recentemente scomparso e stimato studioso dei fenomeni di corrosione e inibizione della corrosione a livello internazionale, a cui è stata dedicata la Sessione relativa agli Inibitori di corrosione. Proseguirà poi nelle sale dell’imbarcareo del Castello Estense fino al 17 giugno.
L’iniziativa, che si svolgerà fino a mercoledì 17 giugno, è organizzata dall’Associazione Italiana di Metallurgia (AIM), dall’Associazione per la Protezione dalle Corrosioni Elettrolitiche (APCE), da NACE Milano Italia Section e dall’Associazione Italiana dei Tecnici dell’Industria delle Vernici ed Affini (AITIVA) e coordinata da Cecilia Monticelli del Centro di Studi sulla Corrosione e Metallurgia “A. Daccò” dell’Università di Ferrara.
Spiega la Prof.ssa Monticelli: “ Il Convegno sarà un’opportunità per discutere dal punto di vista scientifico che tecnologico su problemi industriali di grande attualità riguardanti la corrosione e protezione dei materiali, tenuto conto delle prestazioni sempre più avanzate richieste ai materiali metallici per rispondere a requisiti economico/ambientali sempre più stringenti”.

A ricordo del Prof. Giordano Trabanelli e del Dott. Aldo Daccò, mecenate e generoso sostenitore del Centro di Studi sulla Corrosione e Metallurgia a lui intitolato, verrà scoperta una targa commemorativa, che sarà affissa nei locali sede del Centro Daccò, una volta terminati i lavori di ristrutturazione post sisma.

Confcooperative Ferrara cresce. Si fa rete con il nuovo consorzio “Ferrara Prossima”

da: organizzatori

Da pochi giorni è nato il consorzio “Ferrara Prossima” che fa capo a Confcooperative Ferrara e che, come esplicita il brand stesso, opererà in primis nell’area ferrarese.

“Ferrara Prossima” ha una progettualità ampia ed obiettivi chiari e precisi. Si occuperà di formazione, della vendita della produzione di altre coop sociali sempre della rete di Confcooperative, di inclusione sociale delle persone svantaggiate, coordinerà rapporti con gli enti locali.

“Ferrara Prossima” si occuperà delle novità, che le norme sul lavoro introducono in materia di conciliazione tempi di lavoro e vita privata e del welfare più in generale, opportunità per migliorare la qualità del lavoro stesso, la produttività e il senso di appartenenza dei lavoratori e, nel caso specifico delle imprese coop, inducono ad un rafforzamento dello spirito mutualistico cooperativo e di una maggiore partecipazione.

“Ferrara Prossima” è guidata da persone con esperienze e capacità conclamate: il Presidente Biagio Missanelli, (Presidente anche di Coop Germoglio), la vice presidenza è affidata a Nicola Folletti (Direttore di Coop Serena, che porta con se tutta la visione di Federsolidarità), Ruggero Villani (Presidente di Matteo25) e Sandra Villa, un tempo presente in Camelot (cooperativa che fa capo a LegaCoop Ferrara) e che lasciando l’incarico, porta la sua esperienza in questo consorzio, Eleonora Mota (Presidente di Integrazione Lavoro) la consigliere, e Don Domenico Bedin (Presidente Meeting Point).

“… con questo nuovo consorzio cercheremo di affrontare insieme, in modo trasparente e ben comprensibile, il “tema” anche degli asili, dell’abitare, del fare sistema soprattutto” dice il Presidente Missanelli “ faremo di tutto per trovare soluzioni a quello che oggi sta diventando un problema – affrontato in modo discutibile da sindacati – gli asili e delle persone che ci lavorano” continua Missanelli “questo che viene chiamato impropriamente “mercato degli asili” è un ambiente di lavoro che mira alla “costruzione” di persone, cultura e personalità per il nostro futuro, non è una questione di appalti o bandi o altro, è una questione di fare buona cooperazione, questo è il vero obiettivo”.

movimento5stelle

Risposta all’articolo di Mons. Negri titolato “la provocazione del vescovo. Un caso sulle eresie grilline” apparso sul Messaggero del 9 giugno 2015

da: organizzatori

Alle tante volte che la chiesa ha voluto e dovuto chiedere scusa all’umanità – si sa la chiesa è fatta di uomini e a volte gli uomini sbagliano – ne dovremmo aggiungere un’altra che, speriamo, si materializzi sulla stampa in un futuro prossimo.
Mons. Luigi Negri che non è dotato della prerogativa, solo papale, dell’”infallibilità”, dalle pagine del Messaggero nel contesto di un’intervista a Franca Giansoldati, esprime critiche di fondo ad un presunto ed inesistente apparato ideologico “eretico” del M5S Nazionale – prendendosela con Roberto Casaleggio – e al M5S di Ferrara.
Afferma Mons. Negri, riferendosi all’ideologia che secondo la sua fraintesa interpretazione, caratterizza il M5S: “Questa nuova realtà politica, e mi riferisco ai libri di Casaleggio, diffonde l’idea sbagliata che l’uomo è uguale a Dio. E’ un’eresia. Si affidano poi alla tecnologia della rete le scelte più importanti dal punto di vista sociale, etico, morale, politico”.
L’erede di San Maurelio,primo vescovo di Ferrara, , rincara inoltre la dose cercando di mirare alle fondamenta del M5S: “ ..è la diffusione dello scientismo tecnocratico. Chi ritiene di avere come punto di vista una sostanziale equiparazione tra l’uomo e Dio e che l’autorità suprema delle scelte è la rete, per coerenza, nemmeno dovrebbe venire in chiesa” .
Non ci vuole molto a capire che nelle poche deliranti affermazioni sopracitate, il porporato attacca violentemente in successione sia Roberto Casaleggio che tutto il M5S, ma anche Internet.
L’affermazione che Casaleggio auspicherebbe l’equiparazione dell’uomo a Dio, estrapolata e decontestualizzata dagli studi sociologici sulla comunicazione mediatica che Casaleggio indaga, è puerile e tanto riduttiva da risultare semplicistica ed offensiva.
La rete in sé non è altro che un sistema tecnologico capace di dare voce e facoltà di esprimersi globalmente a chi finora non l’ha mai avuta. Né Casaleggio, né Internet propongono assiomi o verità scientifiche o percorsi ideologici.
L’ingenuità di Mons. Negri è la criminalizzazione della rete in sé, come entità in puro spirito manicheo.
La rete non è un fine , è un mezzo, ma secondo l’arcivescovo evidentemente è uno strumento pilotato dal Maligno. In questo si avvicina molto alle affascinanti tesi fantapolitico-religiose dei Testimoni di Geova che individuano dichiaratamente la presenza di satana nei grandi organismi politici internazionali, ONU incluso.
Sarebbe come demonizzare quella parte della Fisica che studia le particelle atomiche poiché le scoperte scientifiche che ne derivano permettono di creare mezzi di distruzione di massa.
Se in un concistoro, o addirittura in un conclave, i cardinali operassero con strumenti elettronici digitali (ipotetici tablet vaticani) anziché su pezzetti di carta scritti con inchiostro da ripiegare dentro un’urna, sarebbe forse l’ispirazione del loro voto meno divina?
Non ci sono dubbi che una consultazione in rete sull’operato della sua persona nella città estense potrebbe rappresentare un vero incubo per il monsignore.
Le accuse del massimo prelato ferrarese sono tanto più paradossali quanto egli sembra non rendersi conto che è proprio il M5S l’unica forza politica, nel panorama nazionale, che propone un reddito di cittadinanza che, in sostanza, concretizzandosi come un massiccio trasferimento di denaro da chi ne possiede ingiustificatamente troppo a chi trova difficoltoso sopravvivere con dignità, raccoglie e implementa il messaggio religioso di una caritas “laica” che si avvicina maggiormente ai poveri, prediletti di Cristo.
Ma monsignor Negri è troppo occupato a bersagliare l’inoffensivo Roberto Casaleggio per rendersene conto; forse teme che una forza politica e laica possa, con un processo democratico condiviso, lentamente sostituirsi all’associazionismo cattolico che aiuta i poveri (Caritas in testa a tutti)?
Perso nelle autostrade senza uscite laterali del dogma, mons. Luigi Negri ignora completamente l’esistenza della EDD (Electronic Direct Democracy), un fenomeno culturale e globale che si sta battendo, proprio puntando sull’utilizzo di piattaforme digitali, per una transizione da una democrazia rappresentativa – dove sono gli eletti nelle urne a decidere – a una democrazia diretta – dove i cittadini partecipano direttamente al processo legislativo e deliberativo della politica. Un movimento culturale con inevitabili implicazioni politiche che proietta il comune cittadino nell’agone della condivisione e decisione politica, dandogli anche la possibilità di intervenire nella formulazione delle leggi ,utilizzando proprio le piattaforme digitali.
Ma forse è proprio questo che da fastidio, il fatto che le pecorelle, smarrite o meno, possano mettersi allo stesso livello dei lupi che le dominano, le manipolano e ogni tanto le mangiano. E’ una questione di rispetto di ataviche gerarchie. E la chiesa in materia di gerarchie se ne intende. Non può capire l’uno vale uno del M5S.
La maggior caduta di stile ,tuttavia, è quella di attaccare direttamente un movimento politico, anche a livello locale, affibbiandogli l’etichetta di “Giacobinismo” e anticlericalismo.
Caro Monsignor Negri, guardi che noi non siamo anticlericali, ma bensì laici, che è un po’ diverso. Del resto, se si confonde ideologia con tecnologia……
Il M5S di Ferrara rifiuta il tentativo di strumentalizzazione mediatica da parte dell’arcivescovo di Ferrara e contestualmente stigmatizza l’inopportunità di una discesa in campo “politica” di un prelato che addirittura si interroga sulla legittimità degli appartenenti di un movimento politico di entrare in chiesa o meno.
Un‘esternazione ben poco edificante per la nostra curia.

Sentenza Corte costituzionale sulla rivalutazione delle pensioni. Molta disinformazione, inutili domande o ricorsi

da: ufficio stampa Cna Ferrara

Cna Pensionati ed Epasa: sarà l’Inps a procedere automaticamente sui rimborsi

E’ noto che la Riforma delle pensioni aveva bloccato, per gli anni 2012 e 2013, la rivalutazione delle pensioni, prevedendola solo sugli importi pensionistici non superiori a 1443 euro lordi. Di tale previsione normativa è stata investita la Corte costituzionale che ha recentemente giudicato incostituzionale il blocco di rivalutazione automatica.

Cna Pensionati e Patronato Epasa di Ferrara, mentre accolgono con favore quanto previsto dalla sentenza, nella consapevolezza della necessità di far fronte all’equilibrio di bilancio dello Stato, ritengono che, sugli importi previsti di rivalutazione in base alle fasce di reddito, si potevano corrispondere percentuali più alte. Continua quindi la pressione verso gli enti competenti, con l’auspicio che il Decreto legislativo in materia, che dovrà fissare formalmente requisiti degli aventi diritto e procedure, con i necessari chiarimenti accolga i rilievi avanzati dall’Associazione.

Tale sentenza ha, in ogni caso, creato molte aspettative nei pensionati (compresi quanti non hanno i requisiti per avere diritto al rimborso, come i pensionati al minimo), ma anche molto disorientamento sulle modalità per ottenere la rivalutazione della propria pensione, ingenerato soprattutto dalla notevole disinformazione sulla materia alimentata in questi giorni.

A tal proposito, va sottolineato che la Direzione centrale dell’Inps ha previsto un meccanismo automatico, in base al quale, una volta approvato il Decreto, il pensionato non dovrà richiedere alcuna ricostituzione della propria pensione, perché il pagamento verrà erogato automaticamente in agosto.

Cna Pensionati e Patronato Epasa invitano, quindi, i pensionati che ritengono di possedere i requisiti per ottenere la rivalutazione, a non presentare domande o ricorsi a qualsiasi titolo che, in questa fase, rischiano di generare solo confusione e false illusioni.
Cna Pensionati e Cna Epasa, comunque, si adopereranno per fornire tutta l’informazione e il supporto possibile a coloro che ne faranno richiesta.

Per informazioni, rivolgersi in via Caldirolo, 84 – Ferrara, tel. 0532/749111, email: ferrara.epasa@cna.it

Zanella nuovo presidente del Consorzio del riso del Delta del Po IGP

da: organizzatori

Il Consorzio di Tutela del Riso del Delta del Po IGP durante il suo ultimo Consiglio di Amministrazione ha eletto Adriano Zanella come nuovo Presidente.
Adriano Zanella, classe 1944 e residente a Noventa Vicentina, è titolare dell’Azienda Agricola Tenuta Florio. Fa parte dei 12 soci fondatori che si impegnarono nella nascita del Consorzio di Tutela del Riso del Delta del Po IGP; ad oggi i Soci del Consorzio – tra coltivatori, trasformatori e confezionatori – rappresentano il 100% della produzione IGP del territorio del Delta.
Nel 2014 gli ettari di terreno coltivato a Riso IGP sono stati 557,03 e hanno visto un aumento della superficie pari al 2,5% rispetto al 2013.
Il 53% della superficie è coltivata a carnaroli, la varietà più apprezzata dai grandi chef per la preparazione dei risotti.
“È un onore e una grande responsabilità essere Presidente di questa realtà. – afferma Zanella – Si pensi che solo nel 2013 abbiamo prodotto Riso del Delta del Po IGP per circa 20 milioni di risotti lavorandone circa 2.400 tonnellate. Diverse sono le sfide che dobbiamo affrontare, in primis l’affermazione sul mercato di un prodotto di qualità e con una origine certa.
In secondo luogo l’aumento degli agricoltori disposti ad investire su questa coltura. Già nel 2014 chi ha prodotto Riso del Delta del Po IGP ha visto ricadute economiche oggettive e importanti rispetto alla coltura indifferenziata” ha concluso il neoeletto Presidente.
Adriano Zanella succede ad Eugenio Bolognesi, ex Direttore Generale di Bonifiche Ferraresi.

13 Giugno 2015: ritorno al medioevo

da: organizzatori

Ancora una volta la Legge 194 torna ad essere il bersaglio di attacchi di stampo integralista e misogino che hanno il solo obiettivo di alimentare comportamenti violenti.

Attraverso l’attacco a questa legge si intende minare la libertà e autodeterminazione delle donne, imporre una visione del mondo patriarcale, autoritaria, violenta e sostanzialmente razzista.

Intorno al Comitato “no 194”, che intende organizzare il 13 giugno i suoi cortei e sit-in, si sono radunati forze politiche e gruppi xenofobi, razzisti, omofobi, sostenitori della razza bianca, della superiorità maschile, del contrasto alle pratiche contraccettive in nome di una rinnovata eugenetica di stampo nazifascista che vede le donne solo come fattrici.

Contro la libera responsabilità delle donne si ergono coloro che sbandierano la cultura della vita promuovendo e praticando gesti di morte, evocando condanne di piazza per ciò che appartiene all’intimità della coscienza individuale.

Riteniamo che tali manifestazioni debbano essere proibite in qualsiasi luogo perché incitano all’odio sociale attraverso enunciazioni provocatorie e il vilipendio delle leggi dello Stato.

Riteniamo che i Prefetti debbano intervenire perché le funebri litanie dei preganti contro la Legge 194 sono, di fatto, intimidazioni che hanno come bersaglio le donne e il personale medico non obiettore, oltre che una legge dello Stato.

In risposta alla richiesta di abrogare la legge 194 e di ritornare all’aborto clandestino, l’UDI ribadisce l’inammissibilità dell’obiezione selvaggia alla legge 194, così come viene attualmente praticata e sostiene l’esigenza di una sua severa regolamentazione affinché sia riconosciuta e rispettata la piena dignità delle donne.

Non difendono nessuna famiglia coloro che si ergono a giudici e pretendono di imporre la propria visione della vita, anche contro la legge, chiedendo di togliere alle donne la libertà di coscienza.

Chiediamo quindi a tutti i Prefetti di vietare tali manifestazioni in qualsiasi luogo e momento.

Chiediamo alle/ai parlamentari e a chiunque abbia funzioni pubbliche di operare, secondo il proprio mandato, affinché non sia permesso questo vergognoso attacco ai principi basilari della nostra Costituzione.

Il Coordinamento nazionale UDI – Unione Donne in Italia

Il centro estivo per i bambini? Ci pensa l’azienda

da: ufficio stampa Hera

Al via per i figli dei dipendenti Hera soggiorni e camp per l’estate. Nell’ambito del piano di welfare interno, che ha tra le sue priorità anche la conciliazione lavoro-famiglia, la multiutility ha messo a disposizione oltre 150 posti

Le scuole sono appena finite e per molti genitori non è facile trovare delle alternative per conciliare la gestione dei figli con il lavoro. Per venire incontro alle esigenze dei propri lavoratori e visto il successo delle iniziative dello scorso anno, Hera ha ampliato l’offerta di centri estivi aziendali per i bambini degli 8.500 dipendenti, su tutto il territorio in cui è presente: Emilia-Romagna, Nord Est e Marche.

Adesioni 2015: + 45%
Le adesioni ai centri estivi da parte dei lavoratori sono cresciute parecchio: l’anno scorso si erano fermate a un centinaio, quest’anno sono arrivate a quota 152. I centri estivi diurni sono rivolti ai bimbi più piccoli (3-10 anni). I soggiorni residenziali, invece, sono dei “camp” di una settimana, in cui i bambini un po’ più grandi (7-14 anni) restano anche a dormire. Ce ne sono sia in montagna che al mare, molti anche in inglese o che propongono attività informatiche e digitali.
L’azienda dà un contributo importante, pagando la metà della quota della prima settimana per i centri e metà della quota totale per i soggiorni.
Gli educatori e animatori dei centri estivi sono gli stessi delle cooperative che durante l’anno (11 mesi su 12) gestiscono i nidi aziendali Hera: i bambini, quindi, possono ritrovare le stesse “Tate” e spesso gli stessi compagni, ambientandosi subito nelle nuove esperienze estive.

L’offerta a Ferrara (e non solo)
Solo nella sede di Ferrara sono 8 i bambini che parteciperanno ai centri estivi con cui Hera ha stabilito delle convenzioni. L’offerta prevede iniziative al Germoglio e alle Giraffe. Tra i progetti per i più grandi, fuori regione, invece, si può scegliere, tra gli altri, il soggiorno dedicato all’ambiente con il Wwf vicino Padova, quello dedicato al mondo del digitale a Treviso o l’english camp a Lignano Sabbiadoro. Grande successo di adesioni fra i ragazzi di Ferrara e degli altri territori, ha avuto l’Educamp del Coni al Lido degli Scacchi di Ferrara.

Non solo centri estivi: Hera e il welfare aziendale
I centri estivi, insieme ai nidi aziendali, altre attività rivolte ai figli dei dipendenti o iniziative per incentivare la mobilità sostenibile, fanno parte del cosiddetto “welfare aziendale”, che ha come obiettivo principale il benessere dei dipendenti e il miglioramento delle condizioni lavorative.
Le sfide per il futuro sono ora tante: nei prossimi mesi, infatti, la Direzione Personale e Organizzazione di Hera orienterà i suoi sforzi per armonizzare le attività di welfare, basandosi su questionari interni in cui i lavoratori hanno espresso le proprie opinioni. Dai risultati è emerso che tempo, conciliazione e famiglia sono gli aspetti ritenuti più importanti, in particolare le iniziative che coinvolgono figli o genitori anziani.

Hera e il Diversity management – Susanna Zucchelli: “Così diamo risposte ai bisogni dei colleghi”
“Da anni Hera sta dedicando una forte attenzione al tema della conciliazione tra vita privata e lavoro, per dare risposte concrete ai bisogni dei propri dipendenti – spiega Susanna Zucchelli, Diversity Manager di Hera – I frutti di questo impegno sono già parecchi: abbiamo realizzato 5 nidi aziendali o interaziendali e lanciato un progetto per valorizzare competenze e potenzialità delle persone disabili in azienda. Insieme a programmi a sostegno da chi torna da lunghi periodi assenza per maternità o paternità, congedi familiari, finanziati dalla Presidenza del Consiglio”.

L’Alma Mater a Pompei: Gli archeologi dell’Università di Bologna al lavoro a Pompei il 15 giugno all’Aula Prodi di Bologna

da: ufficio stampa SBArcheo Emilia-Romagna

Gli Archeologi della Soprintendenza di Ercolano Pompei e Stabia e dell’Università di Bologna raccontano i lavori in corso a Pompei (Regiones III, IV, V, IX) nel Piano della Conoscenza promosso dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo nell’ambito del Grande Progetto Pompei

Aula Prodi del Complesso di San Giovanni in Monte
Piazza San Giovanni in Monte 2
BOLOGNA

Introduzione di

Ivano Dionigi (Rettore dell’Università di Bologna)
Giuseppe Sassatelli (Direttore del Progetto dell’Università di Bologna)
Luigi Malnati (Soprintendente Archeologo per l’Emilia-Romagna)

Presentazione del Progetto a cura di Massimo Osanna (Soprintendente Archeologo di Pompei Ercolano e Stabia) e degli archeologi dell’Ateneo coordinati da Enrico Giorgi (responsabile del Progetto dell’Università di Bologna)

Il Grande Progetto Pompei
Il Piano della Conoscenza si inserisce nel più ampio quadro del Grande Progetto Pompei, promosso dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e alimentato con importanti finanziamenti provenienti dalla Comunità Europea. Nell’ambito di questo progetto, oltre al Piano della Conoscenza, è previsto anche un Piano delle Opere che punterà a mettere in cantiere gli interventi necessari per la tutela delle strutture antiche.

In accordo con il Soprintendente Massimo Osanna e con la direttrice degli Scavi di Pompei Grete Stefani, il Piano della Conoscenza è diretto dal Generale dei Carabinieri Giovanni Nistri. Luigi Malnati, attuale Soprintendente Archeologo per l’Emilia Romagna, ha coordinato il gruppo di progettazione del Piano della Conoscenza.

Si tratta di un’operazione ambiziosa e quanto mai opportuna che mira a intervenire rapidamente e con le giuste competenze per far fronte alle urgenti necessità di conservazione e valorizzazione del principale sito archeologico vesuviano.

Pompei va considerata un contesto archeologico unico al mondo con problemi di conservazione e tutela estremamente complessi e senza eguali. Tali problemi sono legati, ad esempio, alla storia antica del sito e poi a quella degli scavi moderni. Basti pensare che la maggior parte dei complessi edilizi ha subito gravi danni prima per il sisma e l’eruzione del 62 e del 79 d.C., e poi per l’inevitabile esposizione alle intemperie per oltre due secoli (i primi scavi risalgono alla metà Settecento).

Per queste ragioni sarebbe certamente utile non nascondere al grande pubblico tali complessità, indulgendo a facili allarmismi di sicuro effetto propagandistico ma capaci solo di creare un diffuso sentimento di sfiducia nelle istituzioni che non ha alcun riscontro con la realtà. Il lavoro degli archeologi e dei conservatori italiani e dei molti colleghi stranieri dovrebbe invece essere preso come esempio positivo per le capacità e le energie quotidianamente messe in campo.

Il Piano della Conoscenza
Il Piano della Conoscenza è un programma di documentazione analitica dello stato di conservazione di Pompei che prevede il rilievo topografico e la mappatura del degrado di tutte le strutture. A questo scopo nella scorsa primavera si è tenuta una gara che prevedeva l’assegnazione dell’intero sito, diviso in 6 lotti, ad altrettanti Operatori Economici. L’Università di Bologna è così giunta all’assegnazione del Lotto 3.

Il progetto dell’Università di Bologna è diretto da Giuseppe Sassatelli.

Il Lotto 3 corrisponde alla zona settentrionale di Pompei (Regioni III, IV. V, IX), tra via Vesuvio e via di dell’Abbondanza, ossia a un settore ben noto agli archeologi dell’Ateneo di Bologna, impegnati sin dal 1999 nell’Insula del Centenario nell’ambito del Progetto Vesuviana (poi esteso anche al sito di Ercolano). In questa parte della città si trovano alcuni complessi di grande interesse e impatto monumentale come le Case delle Nozze d’Argento e di Lucrezio Frontone o le Terme Centrali. Lungo via dell’Abbondanza sorgono inoltre la Casa dei Casti Amanti (riportata in luce solo negli anni Ottanta), la Casa di Giulio Polibio (che conserva ancora resti del mobilio) e infine la nota Schola Armaturarum (spesso chiamata Casa dei Gladiatori).

Grazie a questo importante risultato, che ha permesso all’Università di Bologna di distinguersi a livello nazionale, i ricercatori e gli operatori del Dipartimento di Storia Culture Civiltà-Sezione di Archeologia hanno intrapreso i lavori sul campo all’inizio della primavera di quest’anno. Il progetto di svolge in collaborazione con altri colleghi provenienti da altri Dipartimenti dell’Ateneo, ma anche di altri Atenei come l’Università di Modena e Reggio Emilia e l’Università Politecnica delle Marche.

Sul piano operativo il Piano della Conoscenza prevede 3 linee principali di intervento:

• Rilievo plano-altimetrico delle strutture edilizie, dettagliato in scala 1:50 inquadrato nel sistema topografico generale.

• Rilievo fotogrammetrico degli elevati e dei pavimenti sulla base di un archivio di immagini ad alta risoluzione acquisite con criteri rigorosi adatti al contesto architettonico.

• Mappatura del degrado delle strutture condotta da squadre ispettive multidisciplinari composte da professionisti esperti di edilizia antica (archeologo, restauratore, architetto, ingegnere strutturista).

Gli operatori dell’Ateneo di Bologna, complessivamente alcune decine di unità, sono organizzati in squadre di specialisti al lavoro quotidianamente sul campo nelle varie attività previste dal cronoprogramma. Il solo rilievo topografico, ad esempio, si avvale di una coppia di GPS, quattro stazioni totali e due laser scanner, utilizzate da squadre di circa tre operatori specializzati ciascuna. Parallelamente operano le Squadre Ispettive, composte ciascuna da archeologo, restauratore, architetto, ingegnere strutturista, impegnati nella mappatura del degrado di circa 11mila superfici.

Allo stato attuale e in via di completamento la documentazione della Regio V e nelle prossime settimane si prevede di intraprendere quella della Regio IX.

Caschetto da lavoro giallo, giubbotto arancione ad alta visibilità e maglia blu con il logo dell’Ateneo di Bologna permettono facilmente di distinguere gli operatori al lavoro, spesso disponibili anche nel fornire chiarimenti e indicazioni di cortesia ai molti turisti curiosi.

Il progetto è una importante opportunità per mettere a frutto le approfondite competenze maturate in ambito universitario da parte dei tecnici e degli esperti del settore, ma anche una straordinaria palestra per giovani studenti, allievi della Scuola di Archeologia di Bologna, che attraverso questa esperienza nel sito archeologico di rinomanza internazionale, e al tempo stesso assai complesso, possono assistere e seguire queste operazioni, usufruendo una occasione formativa eccezionale e irripetibile. Al termine del progetto decine di giovani archeologi avranno sviluppato capacità e competenze che li renderanno fortemente competitivi a livello professionale.

Tutto questo viene illustrato il 15 giugno nell’Aula Prodi di S. Giovanni in Monte da chi sta concretamente facendo il lavoro a Pompei: un’iniziativa pensata sia per esperti, docenti e studenti che per il più vasto pubblico, vista la rinomanza dell’area e del progetto.


Il Piano della Conoscenza (Organigramma)

Giovanni Nistri (Direttore Generale)
Francesco Sirano (Responsabile del Procedimento)
Alberta Martellone (Direttore dei lavori nel Lotto 3)

Expo: dall’inizio della crisi in Emilia-Romagna aperti quasi 4.000 nuovi ristoranti

da: ufficio stampa Coldiretti Emilia-Romagna

Premiati i ristoranti km zero dell’appennino tosco emiliano. Coldiretti: “Concorso menu a chilometri zero meglio di masterchef”

Dall’inizio della crisi economica in Emilia Romagna hanno aperto i battenti 3.856 nuove attività di ristorazione. Lo ha reso noto Coldiretti Emilia Romagna ad Expo, in occasione della premiazione della rassegna “Appennino Gastronomico – menù a Km zero” promossa dal Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano in collaborazione con Coldiretti Parma e Alma, la Scuola internazionale di Cucina Italiana di Colorno.
Secondo le elaborazioni di Coldiretti Regionale su dati Unioncamere, il numero delle attività di ristorazione in Emilia Romagna è passato dai 27.253 del 2008 ai 31.109 alla fine del 2014. Un balzo in avanti – commenta Coldiretti Emilia Romagna – che ha favorito l’occupazione, portando gli addetti dai 93 mila dell’inizio crisi ai 105 mila attuali, con un 13% delle imprese guidate da giovani (meno di 35 anni).
Secondo stime Coldiretti Emilia Romagna, due ristoranti su tre utilizzano nei loro menù prevalentemente prodotti locali, ritenendoli un valore aggiunto per il loro locale. Si tratta – commenta l’organizzazione – di una tendenza in aumento, soprattutto nelle zone interne dove il cibo costituisce uno delle attrattive principali insieme alla ricchezze ambientali e artistiche.
L’enogastronomia insieme con la cultura secondo una ricerca della società specializzata in indagini sul turismo Jfc – informa Coldiretti Emilia Romagna – la principale motivazione per venire in Italia, ma anche per gli italiani i piatti tradizionali legati al territorio sono una forte attrattiva per girare l’Italia.
“L’attività di ristorazione che sa valorizzare i prodotti agricoli locali – ha detto il direttore di Coldiretti Emilia Romagna, Marco Allaria Olivieri – diventa un alleato importante per l’agricoltura e per tutto il territorio nel contribuire a mantenere un patrimonio inestimabile di prodotti agricoli ed enogastronomici, ma anche per salvaguardare un patrimonio culturale e ambientale che senza la presenza dell’uomo rischia di sparire.
Per questo il concorso dei menù a chilometri zero è una occasione per consolidare una alleanza in grado di salvaguardare un pezzo di storia e di cultura del nostro Paese e, in termini di divulgazione della cultura gastronomica, vale molto più di programmi televisivi come Masterchef che nei vari continenti dagli Stati Uniti all’Australia predicano qualità, fanno riferimento a ricette italiane, ma poi si abbassano ad usare formaggi tarocchi come il parmesan, invece del vero Parmigiano Reggiano”.
La rassegna di quest’anno – ricorda Coldiretti Emilia Romagna – ha visto la vittoria di un ristorante accreditato alla rete Campagna Amica, il ristorante “Da Claudia”‘ di Corniglio (Parma), seguita dal ristorante “La Nuova Jera” di Bagnone (Massa Carrara) e dal “Rifugio della Pietra” di Castelnuovo ne’ Monti (Reggio Emilia).
“Il concorso – ha detto Maria Adelia Zana, responsabile di Campagna Amica dell’Emilia Romagna – è stata l’occasione per far emergere sinergie imprenditoriali tra produttori agricoli e ristoratori che sono già radicate sul territorio.
L’incontro tra prodotti della tradizione locale e l’arte della cucina in queste zone ha radici secolari che oggi vengono riscoperte e che portano alla massima soddisfazione delle richieste dei consumatori che hanno modo così di riconoscere l’alleanza tra produzione, enogastronomia e valori culturali territoriali che costituiscono il valore aggiunto del made in Italy”.

Pool Junior, Il rapper rodigino Vincitore di Area Sanremo 2014, presenta “Una vita perfetta”

da: organizzatori

E sognare una vita normale
La spesa le chiavi il caffè il giornale

E i tuoi piedi scoperti in fondo al letto
E pensare che sarebbe una vita perfetta se fosse con te.

È uscito ufficialmente in tutte le radio e negli store digitali il primo singolo e il video ufficiale di Pool Junior “Una vita perfetta”

L’idea di “Una vita perfetta” nasce dalla voglia di racconta qualcosa che sia speciale come una favola, ma che si può realizzare e si può vivere anche nella quotidianità.

“Era difficile poter immaginare per ogni persona quale potesse essere la sua “Vita perfetta”, per questo ho voluto in qualche modo raccontare una favola urbana, che penso ci possa rappresentare un po’ tutti.”

Una canzone piena di immagini, accompagnata da un video realizzato insieme al fumettista Biaz, un originale movie fumetto, visto dalla parte di chi lo sta creando in quel momento.

Nato a Gaiba, piccolo comune in provincia di Rovigo Tommaso Puleo, in arte, Pool Junior, 21 anni, è un artista nuovo, qualcosa che sul mercato nazionale manca; usa il linguaggio del Rap a suo modo, a bassa voce, ma va dritto allo stomaco.

La sua passione per la musica rap lo ha portato a vivere un vero e proprio sogno, inaspettato fino a poco tempo fa: partecipare e vincere “Area Sanremo” davanti a una giuria composta da Roby Facchinetti, Giusy Ferreri e dal rapper Dargen d’Amico. Il suo brano La panchina è entrato così nella Compilation Area Sanremo 2014.

UNA VITA PERFETTA nasce tra le mura della Lab del produttore Luca Red, al ritorno da Area Sanremo, un’esperienza che gli ha puntato i riflettori addosso e ha fatto conoscere al grande pubblico la sua storia, fatta di talento, passione, sacrifici e soprattutto tanta voglia di mettersi in gioco.

L’elemento straordinario di questo progetto resta la collaborazione artistica con Federico Mecozzi primo violinista di Ludovico Einaudi, che appoggia con entusiasmo il progetto “perché” – dice – “Pool sa unire tante sfaccettature del pop e lo sa fare in un modo delicato, sensibile ed unico”.

Gli arrangiamenti di “Una vita perfetta” sono di Luca Red e Riccardo Muratori.
Il brano è firmato da Pool Junior, Luca Red, Riccardo Muratori, Federico Mecozzi.
Prodotto da Luca Red.

Contatti

FB http://www.facebook.com/pages/Pool-Junior/237489599631407?fref=ts

video http://youtu.be/dHrsmdHHZ8s
http://itunes.apple.com/it/album/una-vita-perfetta/id1000768258?i=1000768263
Management Luca Red lucaredmails@gmail.com
Comunicazione Guestar – arianna@guestar.it

(in foto: Pool Junior)

Argenta, il 20 e il 21 giugno si “riscopre” la Festa di San Giovanni

da: organizzatori

Sabato 20 e domenica 21 giugno, dalle 17 fino a notte, ad Argenta – grosso centro della bassa ferrarese – si celebra la Fira ad San Zvan, ovvero l’antica Festa di San Giovanni, nella zona antistante la chiesa omonima. Una manifestazione che si perde nelle tradizioni del passato, e che la comunità argentana (in collaborazione con il Comune e l’Ecomuseo) ha riscoperto anche grazie all’importante lavoro di recupero della memoria collettiva che si sta svolgendo in questi ultimi anni, grazie allo stesso Ecomuseo e ai diversi progetti a cui esso si dedica.

Nell’arco delle due serate – e della giornata di mercoledì 24, quella espressamente dedicata al Santo – i protagonisti e i partecipanti alla Fira potranno rivivere quello che secondo la tradizione San Giovanni porta: la salute e il raccolto, l’attività delle persone, i rituali dell’aglio, del formaggio, del pane…

La Festa si articola attraverso molteplici momenti, tutti legati fra loro dal rapporto con la tradizione del territorio (laboratori, enogastronomia, visite guidate a luoghi cittadini, dimostrazioni di artigianato tradizionale, omaggi a G. B. Aleotti ecc…). e avrà un epilogo nella giornata dedicata a San Giovanni, mercoledì 24. Che si aprirà alle 11 con la messa celebrativa, mentre nel corso della giornata verranno riscoperti e realizzati i giochi dei nostri nonni.

Per maggiori informazioni, cell. 349 3742788,
mail ecomuseo2@comune.argenta.fe.it

(in foto: San Giovanni in un’immagine d’epoca)

Cresce l’attesa per ReUniOn

da: organizzatori

Grande fermento, anche in rete, per l’evento creato e promosso dall’Università di Bologna che sta per invadere la città felsinea(19-21 giugno)

Cresce l’attesa per ReUniOn, il primo raduno mondiale degli ex studenti dell’Alma Mater, in programma a Bologna dal 19 al 21 giugno: oltre 60 appuntamenti per 200 ospiti legati a vario titolo all’Ateneo più antico del mondo, per una tre giorni di riflessione collettiva sui temi chiave di oggi e di domani.

Il tam tam per ReUniOn cresce anche sul web: sono 12.000 le persone che seguono la pagina ufficiale su Facebook, con più di 65.000 engaged, per oltre 2.2 milioni di FB impression su ReUniOn.

Il sito web di della manifestazione conta 7.000 utenti iscritti alla manifestazione, 30.000 utenti unici per 70.000 visitatori totali. Tutto ciò a testimonianza della grande curiosità e dell’alto valore emozionale suscitati dall’idea di ritrovarsi e rivivere i luoghi e le amicizie del proprio passato universitario.

Sono partner di ReUniOn anche due tra le maggiori community spontaneamente nate online proprio intorno all’Università.

Hai studiato a Bologna se… (community nata nel 2014 che riunisce gli ex studenti universitari nell’omonimo gruppo Facebook, composto da quasi 23.000 membri che ogni giorno condividono ricordi ed emozioni della propria esperienza universitaria a Bologna) ha lanciato per ReUniOn #etivengoacercare, per far incontrare vis à vis gli ex studenti che non si vedono dai tempi dell’Università. Per partecipare, è necessario scrivere un post dedicato alla persona che si sta cercando e pubblicarlo sul gruppo, utilizzando i tag e gli hashtag #etivengoacercare #haistudiatoabolognase #ReUnionUnibo. Entro il 15 giugno, i protagonisti della storia più bella saranno ospiti speciali durante la giornata di sabato 20 giugno nell’ambito di #reunionUnibo e riceveranno una copia omaggio del libro “Hai studiato a Bologna se…”.

Bolo90 (community nata con l’obiettivo di promuovere la realizzazione di un film documentario sulla vita universitaria a Bologna dai primi anni ’90 fino agli inizi degli anni 2000) invita durante le giornate di ReUniOn a condividere i propri ricordi rilasciando una video-intervista e diventando così protagonisti del film. In avvicinamento all’evento, hanno già prodotto un bel video, visibile qui e sulla pagina Facebook dell’evento.

In generale, la pagina Facebook è un vero grande aggregatore, che muove la community e accende interesse sulla manifestazione. I post più seguiti, condivisi e commentati sono quelli in cui viene chiesto di ricordare momenti della propria vita universitaria (ad esempio l’aula in cui si è frequentata la prima lezione); incantano i ricordi dei grandi nomi che l’Alma Mater ha laureato (ad esempio Pier Paolo Pasolini, di cui è stato pubblicato il libretto) e gli aneddoti dei personaggi famosi (ieri online in post con il libretto di Guccini e un aneddoto); e, in generale, a dimostrazione del legame tra torri e toghe, tanti commenti, emozioni, ricordi suscitano i post che restituiscono angoli della città.

C’è tempo fino al 14 giugno per partecipare al Challenge UniAmarcord in collaborazione con IgersItalia – community di Instagram che vanta oltre 150 milioni di utenti nel mondo – con Hashtag #UniAmarcord challenge, pubblicando delle foto che ritraggano i luoghi dei propri ricordi (edifici, strade, aule ecc.), oggetti a cui si è affezionati, simboli che riportano indietro nel tempo, vecchie fotografie che ritraggono gli studenti con i propri compagni di corso. Gli hashtag da utilizzare sono: #UniAmarcord, #ReunionUnibo, #igersItalia (sarà fondamentale indicare il luogo preciso dello scatto e usare tutti e 3 gli hashtag insieme). Le 20 foto più significative legate ai ricordi dell’Università di Bologna entreranno a far parte di una mostra fotografica organizzata durante i giorni di Reunion e saranno condivise sui canali social di ReunionUnibo, IgersBologna, BolognaWelcome, Twiperbole. Per tutti, tra tutte le foto condivise, sarà scelta quella più in linea con i valori del challenge. Lo scatto vincitore sarà pubblicato sul profilo di IgersItalia ed entrerà a far parte di un Instabook, scaricabile online, insieme ad alcune delle foto più belle.

DA FB POST SU GUCCINI: Anche Francesco Guccini frequentò l’Università di Bologna. Eccovi dai nostri archivi la copia della sua carta d’identità di allora.

Guccini raccontò questo simpatico aneddoto: “Nel 1963 sostenni il secondo esame universitario: Storia medievale. Il docente era il fratello di Romano Prodi, l’ex Presidente del Consiglio. Guardò il libretto e vide che l’esame precedente era Filologia romanza, anno 1959. E prima di darmi 28, sorrise ironicamente e disse, riferito al lasso di tempo tra i due esami: ‘Vedo che l’ha preparato bene…’. ”

(in foto: un giovane Guccini)

Escursione di domenica 14 giugno: un castello di confine e voli sconfinati

da: organizzatori

Domenica 14 giugno, ore 10.00, ritrovo presso il parcheggio ex M.O.F., per il terzo appuntamento organizzato da Pro Loco Ferrara “Comune di Ferrara, questo illustre sconosciuto” a cura di Gianna Andrian. Lo scopo dei percorsi mira a far conoscere e apprezzare il nostro vasto territorio comunale, uno dei più estesi d’Italia.

“Comune di Ferrara, questo illustre sconosciuto” vi porterà sui resti di un antico, quanto sconosciuto, “castrum” appena fuori dal confine del Comune di Ferrara. Attualmente, se ne può osservare soltanto la torre la cui ombra lambisce il suolo del nostro Comune. Si tratta della duecentesca Torre dell’Uccellino, oggi proprietà privata, gentilmente aperta per l’occasione, dal proprietario, il signor Giulio Barbieri, che accoglierà i visitatori all’interno della sua azienda, posta a qualche centinaio di metri dalla Torre.

A parlarci della struttura architettonica (un unicum formato da tre dadi sovrapposti e rastremati, sormontati da una corona merlata) sarà la studiosa e ricercatrice storica Manuela Rubbini che ne ha curato le ricerche d’archivio.
L’importanza strategica di questo luogo fortificato, circondato da mura, dotato di uno scorpius e vigilato da custodi armati di balestra, fa pensare ad un luogo di grande rilievo nei traffici e commerci medievali. Doveva anche avere sulla vetta, una campana bronzea di cui si potevano sentirne i rintocchi in tutta la piana circostante; la campana fu prontamente fusa dal Duca Alfonso I per farne cannoni.
La storia del luogo è avvincente e ancora tutta da rivelare!

L’itinerario proseguirà verso Montalbano dove sarà possibile pranzare, per chi lo desidera, presso lo stand gastronomico allestito in occasione della Sagra dedicata a Sant’Antonio

Il pranzo è con menù concordato a costi veramente modici con piatti di qualità della tradizione ferrarese.

A conclusione del pomeriggio, i visitatori saranno accompagnati nelle ex scuole elementari di Montalbano dove è allestita la Mostra fotografica del naturalista e fotografo Milko Marchetti, campione del Mondo di fotografia naturalistica per 8 volte, a partire dal 1999 fino al 2014.
Le sue foto, spesso scattate nel delta del Po, sono emozione pura; catalizzano l’attenzione dell’osservatore per l’originalità e il virtuosismo che sa trasformare soggetti semplici e comuni, come foglie, parti di fiori, insetti, uccelli acquatici, in opere d’arte uniche. L’artista ferrarese collabora con la Provincia di Ferrara, l’Assesorato al Turismo comunale, il Museo di Storia Naturale di Ferrara e Parco del Delta del Po. La Mostra resterà in parete nell’intera giornata di domenica.

L’escursione si farà con auto proprie partendo dal Parcheggio dell’ex M.O.F. oppure, per chi proviene dalla zona sud di Ferrara, direttamente nel parcheggio dell’Azienda Giulio Barbieri

Costo: gratuita per i soci Pro Loco; 5 euro per i non soci
Referente per info e prenotazione (obbligatoria per il pranzo) entro sabato 13 giugno al 340 5253507

Carcere di Ferrara: il colloquio tra i detenuti e i loro bambini si trasforma in gioco

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Carcere di Ferrara: il colloquio tra i detenuti e i loro bambini si trasforma in gioco. Terza tappa del viaggio nel welfare della vicepresidente Elisabetta Gualmini

Terza tappa, carcere di Ferrara, del “Il giro: storie, volti, immagini del welfare in Emilia-Romagna” della vicepresidente e assessore alle Politiche di welfare della Regione, Elisabetta Gualmini. Un percorso che si traduce in un diario pubblicato sul web, con una documentazione fatta di video, interviste, foto, materiali di lavoro e di studio.
L ‘obiettivo del “Giro” è raccontare le buone pratiche e le criticità esistenti sul territorio, incontrarne i protagonisti, scambiare impressioni e pareri e, infine, far conoscere quello che fa la Regione quando programma e pianifica interventi che incidono direttamente sulle routine quotidiane dei cittadini.

“Sono stata molto colpita dall’esperienza realizzata dal carcere di Ferrara. È certamente un passo in avanti per migliorare o ristabilire le relazioni dei detenuti con le loro famiglie – ha dichiarato Elisabetta Gualmini, vicepresidente della Regione Emilia-Romagna e assessore al Welfare e alle Politiche abitative – i bambini non hanno colpe e non possono vivere doppiamente il dramma di quanto capitato nelle loro famiglie vedendosi anche negare il diritto all’affetto del proprio genitore, anche se ha sbagliato”.

La visita all’istituto penitenziario di Ferrara è servita per conoscere meglio l’iniziativa “I sabati delle famiglie”, partita da un paio di mesi con lo scopo di sollecitare una maggiore attenzione ai figli delle persone detenute e sostenere i più piccoli in un’esperienza traumatica come la carcerazione di un genitore, rendere più sopportabili le difficoltà dovute alla lontananza e superare il problema dei colloqui senza alcuna intimità.
Nel carcere di Ferrara sono state perciò allestite alcune sale arredate grazie alla donazione di mobili e giochi da parte di Ikea e di uno spazio all’esterno con gazebo, tappeto erboso, piante fiorite e tavolini per gli incontri durante la bella stagione.
“Questi spazi colorati, moderni, puliti, pur in un luogo difficile come un istituto penitenziario – prosegue Gualmini – potranno contribuire a rendere più piacevoli gli incontri e a eliminare precedenti situazioni traumatiche dovute a modalità, ambienti, atteggiamenti, tempi non adatti ad accogliere bambini”.

La particolarità che distingue questa iniziative da altre, come ad esempio “Lo spazio giallo” (progetto che dal 2007 pratica quotidianamente nelle tre carceri milanesi un modello di sistema di accoglienza dei bambini e che ha l’obiettivo di accogliere, accompagnare e affiancare il bambino che entra in carcere per incontrare uno dei genitori), è l’impegno diretto dei volontari e di un servizio comunale come il Centro per le famiglie, animatore del progetto e già impegnato sul tema della genitorialità in carcere con il ciclo di incontri “Comunque papà” ai quali partecipano alcuni detenuti con figli minorenni, volontari, pedagogisti e educatori.
Queste iniziative si ispirano alla “La Carta dei figli dei genitori detenuti“, Protocollo d’Intesa siglato il 21 marzo 2014, per la prima volta in Europa e in Italia, tra il Ministro della giustizia, il Garante per l’infanzia e l’adolescenza e la Presidente dell’Associazione Bambinisenzasbarre Onlus per tutelare i diritti dei 100.000 bambini e adolescenti che ogni giorno entrano nelle carceri italiane.
A fare gli onori di casa il direttore della casa circondariale Paolo Malato, che ha sottolineato come il recupero della genitorialità in carcere sia importante per la vita detentiva e quanto le persone che stanno espiando una pena in carcere vivano in funzione di questi colloqui.

(in foto: un momento della visita nel penitenziario di Ferrara)

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Psr: si è riunito il Comitato di sorveglianza

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Al via il Comitato di sorveglianza. Caselli: “un confronto ampio e qualificato con il partenariato.” All’iniziativa hanno partecipato anche rappresentanti del Ministero e della Commissione europea

Al via il Comitato di sorveglianza del nuovo Psr dell’Emilia-Romagna, l’organismo previsto dall’Ue con il compito di accompagnare l’applicazione di tutto il Programma da qui al 2020, approvando, tra l’altro, i rapporti annuali di esecuzione e le eventuali modifiche al programma stesso e al piano finanziario.
La prima riunione si è svolta ieri a Polesine Parmense (PR) e ha permesso di fare il punto sull’avvio della nuova programmazione in regione.
Il comitato, che è presieduto dalla Direttore regionale all’agricoltura Valtiero Mazzotti, in qualità di Autorità di gestione del Psr 2014-2020, riunisce le istituzioni locali, il partenariato economico e sociale, gli organismi della società civile, una rappresentanza del Ministero delle politiche agricole e, in qualità consultiva, della Commissione europea.
Per il Ministero si tratta di Stefano Lafiandra e Antonio Frattarelli della Direzione sviluppo rurale. Per la Commissione di Kristine Liljeberg, capo unità Italia per i Psr e Claudia Muresan, referente per il Programma dell’Emilia-Romagna. “E’ stato un confronto ampio e qualificato – ha detto l’assessore regionale all’agricoltura Simona Caselli che ha presieduto i lavori – ricco di sollecitazioni da parte del partenariato, utili per definire al meglio i bandi al nastro di partenza.
Si tratta del primo Comitato di sorveglianza che viene istituito da una Regione italiana per quanto riguarda il nuovo sviluppo rurale, un’ulteriore conferma dell’efficacia del lavoro svolto dall’Emilia-Romagna e dai tecnici della Direzione agricoltura”. Anche Kristine Liljeberg ha sottolineato i risultati dell’Emilia-Romagna prima regione ad aver ricevuto la “comfort letter” della Direzione agricoltura Ue, un “ottimo risultato” che ha coronato un percorso di negoziazione con la Commissione fluido e proficuo.
Al centro dell’incontro di ieri l’analisi dei criteri di selezione relativi ai tipi di operazione dei primi bandi in uscita: i giovani, la formazione e la consulenza tecnica e il programma Leader per lo sviluppo locale.
L’incontro, che si è svolto presso l’Antica Corte Pallavicina, è stato anche l’occasione per compiere nel pomeriggio una visita presso il caseificio Quattro Madonne di Modena, ristrutturato dopo il sisma del 2012.
Il Psr dell’Emilia-Romagna, che può contare su una disponibilità complessiva di 1 miliardo 190 milioni di euro, è stato approvato dall’ Ue il 26 maggio scorso, nel primo gruppo di Regioni italiane.
L’8 maggio l’Emilia-Romagna era stata la prima Regione italiana ad aver ricevuto il via libera tecnico.
A segnare l’avvio operativo della nuova programmazione il bando sulle indennità compensative uscito il 9 maggio e rivolto alle imprese di collina e di montagna, con una disponibilità prevista per il 2015 di 15 milioni di euro.

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Soddisfazione della Regione per le norme approvate dal Governo in favore delle zone terremotate

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Terremoto, il Governo introduce importanti novità per sostenere la ripresa economica delle zone dell’Emilia colpite dal sisma del 2012. La soddisfazione del presidente della Regione Stefano Bonaccini e dell’assessore regionale alla Ricostruzione post-sisma Palma Costi: “Una notizia importante e attesa da tutti. Il gioco di squadra tra Regione, enti locali, Parlamento e Governo è stato vincente. Con queste norme ora la ricostruzione può proseguire con maggiore serenità e velocità”

«Una notizia importante e molto attesa dai cittadini e dalle imprese dell’area del colpita dal sisma del maggio 2012. Una serie di provvedimenti frutto del dialogo tra Regione, enti locali, Parlamento e Governo sulle norme primarie necessarie ad accompagnare tutta la fase della ricostruzione che ora può proseguire con maggiore serenità e velocità».
Così il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e l’assessore regionale alle Attività produttive e alla Ricostruzione post sisma Palma Costi accolgono con soddisfazione il via libera del Governo al Decreto legge sugli enti locali che contiene provvedimenti richiesti dal territorio per completare con maggiore tranquillità ed efficacia la ricostruzione delle aree colpite dal sisma del 2012, ma anche per sostenere la ripresa economica delle zone più colpita dal terremoto”.
«Dopo questo fondamentale risultato– hanno aggiunto Bonaccini e Costi – continueremo a lavorare, d’intesa con i Comuni, per le esigenze del territorio, per far ripartire senza ostacoli un’area che, da sola, prima del sisma valeva circa il 2% del Pil nazionale».

SALUTE & BENESSERE
Tech neck, spesso è colpa dello smartphone

E’ sempre più capillare la diffusione di smartphone e tablet, e, negli ultimi anni, stiamo assistendo a un fenomeno che, fino a 10 anni fa, interessava quasi esclusivamente le donne a partire dalla mezza età, ossia la comparsa delle rughe sul collo, inestetismo che oggi ha un nome più trendy, ‘tech neck’.
Il tech neck, letteralmente ‘collo tecnologico’ o ‘da tecnologia’, è riconoscibile dalle rughe profonde sulla cute, conseguenza diretta della postura prolungata e ripetuta che si assume più volte al giorno per consultare il web attraverso smartphone e tablet.
Ma a parte gli inestetismi, i dispositivi elettronici possono causare seri danni alla postura con notevoli implicazioni sullo stato di salute di ossa e muscoli. Sembra che l’aumento di persone giovani che accusano dolori al collo sia causato da un utilizzo indiscriminato del cellulare. Sul banco degli imputati, ci sarebbero anche i lettori portatili che aumenterebbero i livelli di stress e, alla stregua del cellulare, costringerebbero a lungo andare la muscolatura ad assumere posizioni insolite e dolorose.
Qualche piccolo cambiamento nel modo di utilizzare cellulari, lettori mp3 e ebook-reader potrebbe portare qualche beneficio per la salute e la longevità della colonna vertebrale, del collo e dei muscoli. Si sa, quando si è giovani non si pensa alle conseguenze, ma se già ci sono problemi di rigidità del collo e dolori muscolari, sarebbe opportuno fare un po’ di attenzione.

Piegando la testa con un angolo di 60 gradi per guardare lo schermo di un cellulare si ha una pressione pari a 27 chili di sulla cervicale, posizione che causa un deterioramento fisico precoce e, a lungo andare, può sviluppare la cifosi, dolori al collo e alla parte bassa del corpo. Come una reazione a catena, i fasci muscolari vengono tutti coinvolti, a poco a poco, fino ai piedi. Chiaramente non tutte le catene muscolari vengono coinvolte immediatamente, alcune anche dopo anni di postura scorretta. Arriverà poi il momento quando, da adulti, si avranno dolori nel punti più impensabili senza ricordarne la causa scatenante. Ecco perché è indispensabile prevenire. Si consiglia, quindi, di leggere dai dispositivi elettronici ponendoli di fronte al viso, senza abbassare il collo.
La perdita della curva naturale della parte cervicale è deleteria per il collo e fissare smartphone, cellulari e portatili a testa in giù può provocare tensione nei muscoli del collo e essere trasmessa verso il basso, lungo la colonna vertebrale e la regione lombare.

Consigli per ridurre il fastidio fisico e deleterie conseguenze:
– ridurre il tempo passato su cellulare e tablet;
– fare pause regolari e frequenti;
– guardare fisso davanti a sé, poi portare il mento verso il collo e ripetere l’esercizio una decina di volte;
– stare seduti in posizione eretta mentre si mandano gli sms (o si fa altro su cellulare o tablet);
– tenere il telefono un po’ più in alto, per mantenere una postura corretta;
– utilizzare appositi case e custodie che facilitino una presa più naturale e meno forzata.

EVENTUALMENTE
In esposizione alla festa di via De’ Romei le opere di Andrea Forlani pittore e videomaker

“Veniamo da un uovo più piccolo di una testa di spillo, e viviamo su una pietra che gira intorno a una stella nana e che, contro questa stella, prima o poi, si scontrerà. Tuttavia, siamo stati fatti di luce, oltre che di carbonio, ossigeno, merda, morte e altre cose e, in fin dei conti, siamo qui da quando la bellezza dell’universo ha avuto bisogno di essere vista da qualcuno.” (Eduardo Galeano)

Splendide righe ispirano la personale di Andrea Forlani, pittore e regista ferrarese, che si terrà oggi (12 giugno) all’Osteria dal 1997, in occasione della terza edizione di “Via de’ Romei in festa: musica in strada a Ferrara [vedi]. L’inaugurazione si svolgerà dalle 19, e l’allestimento esterno, lungo la storica via che sarà ancora una volta animata, piena di luce e di una vita che pare caratterizzare sempre di più le rinate, creative, poliedriche e operose vie cittadine.
Andrea Forlani aveva già esposto, nel proprio studio-giardino in via Quartieri 7, il 29 maggio, ma solo per poche ore (dalle 18 alle 21.30): l’aveva definita la mostra d’arte più breve della storia, e, “a grande richiesta, per chi non l’aveva saputo, per chi avrebbe voluto esserci ma non ha potuto, per chi avrebbe potuto esserci ma non ha voluto, e per chi non verrà e per chi allegramente ci sarà, si replica”! Eccoci qui, allora, curiosi.

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Andrea Forlani

Andrea, classe 1972, fondatore di Videobiografie [vedi], ama sperimentare, intuire, vivere di passioni e nuove prospettive, incontrando e collaborando con videomaker, pittori, scrittori, musicisti, architetti, ma anche con dentisti, idraulici casalinghe, esperti di pellami, preti, gommisti e babysitter. Tutti hanno idee da portare.
Ciò che l’accompagna sempre è, quindi, la grande passione per l’immagine, in tutte le sue espressioni, che lo porta a osservare la realtà attraverso la lente della telecamera ma soprattutto l’occhio attento del pittore. Nella mostra di via de Romei, fra musica, performance di vario tipo, buon cibo e un calice di vino, saranno esposti alcuni dei suoi quadri, in una sorta di galleria naturale che scorre libera e lascia immaginare. Gli abbiamo chiesto qualche anteprima e gentilmente ci ha spiegato la genesi di alcune delle opere che ci hanno maggiormente colpito e ispirato. Eccone alcune, fra quelle che potrete ammirare il 12 Giugno. Ne ha dipinte 450, in 25 anni. Tante. La selezione è sicuramente ardua.

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Cicatrice

Cicatrice – Quello che pare un fiume in piena che scorre fra case e campi irrigati (a prima vista il quadro mi ricordava molto una delle fotografie di Yann Arthus-Bertrand della terra vista dal cielo) è, in realtà, un’opera intensa che fa parte di una serie chiamata “cicatrici”. Dal 1995, Andrea ha dipinto questa serie, che prende spunto da una cicatrice di 50 punti che ha su una gamba. Non ne ha un numero definito perché, come per le altre ricerche, l’artista continua a produrne, quindi più che un periodo rappresentano qualcosa da dire, non una ripetizione ma un altro pezzo di frase, nuovo.
“Per leggere correttamente quello che faccio”- dice -, “bisognerebbe iniziare a vedermi come un dissociato; infatti quando penso all’immagine del mio cervello, vedo una stanza ellittica con una dozzina di porte a perimetrare e al centro un divano circolare stile bordello francese di Toulouse Lautrec; ogni tanto, qualcuno, o più di uno, esce da queste porte, si siede, parla e…”. Vi lasciamo continuare da soli, liberi di immaginare, di mettervi i vostri pensieri e le vostre parole, come lui vorrebbe.

Magari – Vignetta realizzata dopo i fatti parigini di Charlie Hebdo. Perché questo titolo? “Semplice. Perché l’artista avrebbe preferito che gli attentatori avessero puntato su se stessi l’arma.

My Munch – Fa parte di una serie di tre opere che rileggono tre grandi classici del passato come “La Monnalisa”, “La cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso”, di Masaccio e “L’urlo di Munch”, esposte la prima volta in occasione della mostra Generazioni, collettiva generazionale di Artisti dal Dosso Dossi di Ferrara (Zanni, Guidi, Cattani, Camerani); i Collage realizzati per Vinicio Capossela per il divertente album “Canzoni a Manovella” usati nel video Marajà [vedi].

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Collage P
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Collage R
Collage S

L’uovo di Giorgio – Un’enorme astronave bianca che arriva dal cielo, grandissima rispetto alle dimensioni degli uomini, un quadro sognato, null’altro. Quasi un dono con una sorpresa all’interno. A voi, però, immaginare, ancora una volta.

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Magari
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My Munch
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L’uovo di Giorgio

Mondo – Si tratta di un gioco che Andrea ha fatto e sta ancora facendo, che consiste nel chiedere alla gente di disegnare la mappa del mondo e riportare poi i loro disegni all’interno dei suoi lavori informali. Si tratta di circa 400 fogli e foglietti disegnati con mondi fatti da un campione eterogeneo di persone, molto divertente.

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Mondo
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Mondo
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Colorbars

 

Colorbars o barre di colore (di cui all’immagine in copertina) – “Sono il monoscopio – spiega Andrea – ragionato come un microscopio, inizio da dove Mondrian pensava di avere finito.” I colori ci portano lontano, dove vogliamo, dove ci piace andare. Tutto è, insomma, un richiamo divertente, e quasi canzonatorio, all’oggi, un gioco con l’arte contemporanea (come si deduce già dal titolo) che unisce vari periodi e momenti dell’arte oltre che diverse visioni del mondo. Che spesso, magari, non vuole dire nulla, ma che distrae e diverte, almeno per un po’, per una serata leggera.

Una visione che merita un passaggio…

Andrea Forlani si diploma Maestro d’arte nel 1990 all’Istituto d’arte Dosso Dossi di Ferrara. Pittore e videomaker, dal 1992 è attivo nel panorama artistico Italiano. Nel 1995, espone a Palazzo ducale di Genova, partecipa alla Biennale dei giovani artisti (1996), rappresenta l’Italia alla Mostra internazionale di pittura di Veliko Turnovo in Bulgaria (1997), collabora con Vinicio Capossela a grafica e scenografie di “Canzoni a manovella” (1999, menzione speciale agli Mtv Awards Italy).

Expo: 500mila in Emilia-Romagna preparano conserve in casa

da: ufficio stampa Coldiretti Emilia-Romagna

Firmato l’accordo Campagna Amica/Bormioli per marmellate genuine

Sono quasi 500 mila gli emiliano romagnoli che si dedicano a preparare conserve e confetture a casa per garantirsi anche in inverno una alimentazione genuina e naturale, conservando i sapori della frutta estiva con le ricette e le tecniche della nonna.
Lo ha reso noto Coldiretti Emilia Romagna ad Expo in occasione della presentazione dell’accordo tra Fondazione Campagna Amica e Bormioli Rocco per la fornitura agevolata alle aziende agricole aderenti alla Fondazione dei più moderni ed efficienti strumenti per la lavorazione e conservazione della frutta e dei vegetali. L’accordo coinvolge in modo particolare le aziende multifunzionali, dalle imprese agrituristiche a quelle che fanno vendita diretta e che hanno nella loro offerta di prodotti le conserve aziendali.
L’accordo è stato presentato con l’accompagnamento di Marco Bianchi “chef scienziato” , divulgatore scientifico della Fondazione Umberto Veronesi e Ambassador di Expo Milano 2015 che ha preparato frutta e verdura provenienti dall’Emilia Romagna, serviti nei vasi Quattro Stagioni di Bormioli Rocco.
La conservazione del cibo – rileva Coldiretti Emilia Romagna – in particolare quella di frutta e ortaggi è stata una attività che ha sempre caratterizzato la storia dell’uomo, sia per mantenere nella stagione invernale i sapori dell’estate, sia per conservate i prodotti in eccesso e conservare il loro contenuto salutare durante tutto l’anno. Dalla metà dell’Ottocento – ricorda Coldiretti regionale – si è sviluppata proprio in Italia una importante industria conserviera, che oggi realizza un fatturato di 3.600 milioni di euro e che fa dell’Italia il maggior esportatore di conserve di pomodoro, produzione che fa la parte del leone nell’industria conserviera con più del 50 per cento delle conserve di pomodoro che vengono prodotte proprio in Emilia Romagna.
Complice la crisi – rileva Coldiretti – c’è un ritorno delle famiglie ai fornelli per trasformare la frutta in succhi, marmellate, sottaceti, conserve.
Rispetto al prodotto industriale, c’è la crescita di un interesse dei consumatori verso il prodotto delle aziende agricole, trasformate direttamente in azienda che ha portato ad un aumento degli acquisti diretti in azienda o nei mercati di Campagna Amica.
La grande differenza – spiega Coldiretti Emilia Romagna – è che nelle conserve casalinghe si utilizzano frutta e ortaggi di stagione provenienti dal territorio, mentre nei prodotti industriali invece – conclude Coldiretti regionale – non è obbligatorio indicare in etichetta la provenienza della materie prima agricola ed è facile mettere inconsapevolmente nel carrello della spesa marmellate con frutta proveniente dall’Europa dell’est, sott’oli africani o concentrato di pomodoro cinese.
“L’accordo tra Fondazione Campagna Amica e l’azienda Bormioli Rocco – ha detto la responsabile di Campagna Amica Emilia Romagna – diventa perciò importante per sensibilizzare i cittadini verso uno stile di vita più sano ed attento alla salute, all’ambiente e alle tasche”.
“Con accordi di questo tipo si riesce a fare economia di scala e si sostiene il reddito delle aziende – ha detto il direttore generale di Fondazione Campagna Amica, Toni De Amicis – in più si creano rapporti con industrie che, come Bormioli Rocco, comprendono l’importanza del cibo, il valore del made in Italy e guardano all’agricoltura con attenzione per valorizzare al meglio i nostri prodotti e la loro eccellenza”.
“Quattro Stagioni, il nostro vaso per la conserva casalinga è, ad oggi, una vera e propria icona italiana che accompagna l’eccellenza agroalimentare del paese –ha detto Matteo Davoli, Managing Director Divisione Casa di Bormioli Rocco – Le fondamenta di questo accordo sono costituite da una medesima visione che va nella direzione della tutela del nostro paese e di tutto ciò che produce.
Il Made in Italy è una scelta strategica oggi non scontata, che difendiamo con importanti investimenti e continue innovazioni, convinti che sia la miglior tutela del patrimonio di esperienza e know-how di un’azienda storica come Bormioli Rocco, che produce vetro in Italia da quasi due secoli”.

“J FESTIVAL Aspettando Le Giornate Del Riso”

da: organizzatori

18/19/20/21 giugno 2015: Quattro giorni di musica e arte presso il campo sportivo di Jolanda di Savoia (FE)

L’Associazione Culturale J-Events, in collaborazione con ALKA record label, (R)esisto Distribuzione e Atletico Jolanda, con il patrocinio del Comune di Jolanda di Savoia (FE), organizza la terza edizione del “J Festival aspettando le giornate del riso” nei giorni 18, 19, 20, 21 giungo 2015, presso il campo sportivo di Jolanda di Savoia (FE).

Quattro giornate di:

– musica dal vivo e arte

– birra e cucina con prodotti tipici a Km zero

– bancarelle e stand espositivi

– spazio giochi con gonfiabili e arredi urbani per i più piccoli

Diverse le novità rispetto alla precedente edizione. Il J Kontest, concorso per band emergenti, dopo due anni di notevoli soddisfazioni per le band partecipati e per l’organizzazione, non sarà presente all’interno del festival targato 2015, a favore di un maggiore spazio a diverse band mertitevoli, portando a 4 giorni di musica “suonata” grazie ad un lavoro di scouting da parte della direzione artistica.

La nuova edizione dirige il J Festival verso un ambito nazionale, con ospiti di rilievo nelle 4 giornate dalla scena musica indipendente nazionale.

Ampliata la zona cucina, con una struttura ricettiva operativa anche in caso di maltempo


Il programma:

Tutte le giornate sono ad ingresso gratuito, Inizio aperitivi/dj set/opening dalle 19.00 e concerti dalle 21.00

GIOVEDI’ 18 GIUGNO

opening: esibizione di ballo dei bambini di Zumba

(ins. GIulia Stabili) www.facebook.com/giulia.stabili.7

Z.G Blues Band

(Original Rock/Blues -Jolanda di Savoia)

www.facebook.com/zbluesraider

The Dice

(California Rock – Ferrara-) www.facebook.com/thediceofficialpage
The Dice nascono nel 2009. Nel 2011 esce il loro primo album “FourTDice”,un misto di rock and roll, rockabilly, swing e musica country.

Hanno condiviso il palco con musicisti come Willie Nile, Erin K, James Maddok e David Immergluck (chitarrista dei Counting Crows).

Lo Straniero

(Synth pop/New Wave -Alessandria-) www.facebook.com/LoStranieroCanzoni

Il gruppo si forma nel corso del 2013. Lo Straniero è stato fra i 6 finalisti del RockContest di Controradio e il 13 dicembre 2014 si è esibito all’Auditorium Flog di Firenze; in quest’occasione è stato fra i vincitori del “Premio De Pascale” per il miglior testo in italiano consegnato da Cristina Donà. Il gruppo è fra i sette selezionati per la realizzazione del tributo ad “Acidi e Basi” dei Bluvertigo curato da QBMusic. Il 14 gennaio 2015 è uscito in anteprima esclusiva su Rockit “Speed al mattino”, primo videoclip della band. Nel 2015 il gruppo pubblicherà il suo disco d’esordio. Il video è in rotazione su MTV nel programma MTVNew Generation.

VENERDI’ 19 GIUGNO

opening: PUZ Djset www.facebook.com/MeatMeetMeat

Show delle Swans Cheerleaders
www.facebook.com/swanscheerleaders

NI NA

(Electronic /Synth pop -Ferrara-) www.facebook.com/newideanoartist

Una miscela esplosiva tra sound “tradizionali” e suoni tipici dell’elettronica moderna che sfociano in un live accattivante ed energico seguito talvolta da Djset. Dopo i tanti anni passati nei sobborghi New Wave della cultura underground italiana e aver diviso il palco con prestigiosi artisti del movimento, i due musicisti sentono l’esigenza di dover intraprendere un nuovo percosso musicale, sfruttare tutte le esperienze degli anni trascorsi in giro per la Penisola e cimentarsi in un progetto dai sound freschi e taglienti.

BaseMents

(Alternative Rock -Misano adriatico-) www.facebook.com/BaseMentsOfficial

I BaseMents nascono a Misano Adriatico in provincia di Rimini nel Gennaio 2013, con l’intento di produrre musica originale. Dopo un breve periodo di live, i ragazzi iniziano a raccogliere le idee per un secondo lavoro, prodotto e registrato da Michele Guberti e Massimiliano Lambertini nel Settembre 2014 presso il Freedom Studio Recording. E’ maturata la scelta comune e consapevole di passare al testo italiano; l’esigenza è quella di arrivare più direttamente, e l’EP del nuovo esordio prende il nome di “BRUCIO SPENTO”.

The Fire

(Rock -Milano-) www.facebook.com/TheFireMusic

I “THE FIRE”, capitanati da Olly Riva (già leader degli Shandon, e produttore tra i tanti anche della all star band Rezophonic), dal 2005 hanno portato la loro musica in giro per l’Europa, dividendo il palco con Deep Purple, Iggy Pop, Alice Cooper, The Damned, Fall Out Boy, Kaiser Chiefs, Gotthard, Satanic Surfers, Nashville Pussy e molti altri. Sono passati 7 anni, due dischi e due EP, e i THE FIRE sono ancora qui a presentare il nuovo album dal titolo “SUPERNOVA”, contenente 10 tracce di rock melodico. Forse è veramente il disco della maturità, mai come in questo caso infatti i The Fire hanno messo a fuoco il loro progetto riuscendo ad amalgamare il rock più crudo e diretto (Mr Pain, Dynamite, Follow Me… quest’ultima con Alteria come special guest) alla vena melodica che Olly riesce sempre a portare ad altissimi livelli (Claustrophobia, See you next time e la ballad Paralyzed). Il prossimo album verrà pubblicato dalla Valery Records (già label di “Abracadabra”) in collaborazione con la storica Ammonia Records (label fondata nel 2000 da Olly in collaborazione con il suo manager Kappa)

SABATO 20 GIUGNO

opening: GreenSimo and L.Bonated DJ

www.facebook.com/GreenSimoandL.Bonated

+ Special Guest (set acustico)

Big Kahuna

(Power Trio Rock -Ferrara-) www.facebook.com/Bigkahunaband

I Big Kahuna hanno aperto il concerto della Paul Heaton band al Secret Garden e suonato oltre manica al Bannerman’s di Edinburgo ed al Roadhouse di Manchester per il loro “it’s never too late to be our way Uk tour”.

Underground Railroad

(Power Trio Rock/Blues -Ferrara-) www.facebook.com/underrail

Gli Underground Railroad sono attivi dal 2003; hanno aperto i concerti e diviso il palco con: NINE BELOW ZERO, TOLO MARTON, ANDY J FOREST, THE BLUESMEN, NIC G AND THE MOGSY, BAREFOOT, JAMES MONQUE’D.

DOMENICA 21 GIUGNO

opening: POSITIVE VIBES HIP HOP J PARTY

www.facebook.com/events/826285927453619/

Vaio Aspis

(Alternative Rock -Vicenza-) https://www.facebook.com/pages/Vaio-Aspis/147801820057

I Vaio Aspis nascono a Vicenza nel 2008 come band alternative metal sui generis, venendo poi folgorati nel corso degli anni da sonorità che vedono una sorta di estremizzazione del grunge di scuola Seattle con un crossover di post-rock e hard/alternative rock che pur mantiene evidenti le proprie radici metal anni ’90, e la scelta – complici anche alcuni cambi di line-up – del cantato in italiano dopo un esordio anglofono (Be The Other, 2010) e diversi demo. Attivi sui palchi di tutto il Veneto sin dalla loro comparsa, i Vaio Aspis coniugano un’esigenza comunicativa immediata ed essenziale con un sound pesante e veloce, caratteristica che sfocia con violenza in liriche ed arrangiamenti nervosi che rendono i loro brani, cantati a due voci, degli “anthem” bellicosi in contrasto con la riflessività dei testi. Disponibile dal 23 Gennaio 2015 in tutti i negozi digitali l’Album “Radica” dei VAIO ASPIS distribuito e promosso da (R)esisto, 9 brani di stampo Alternative Rock tra cui il brano estratto come singolo “Sotto Ricatto” in rotazione radio.

Il proposito

(Post Punk/Alternative Rock -Ferrara-) www.facebook.com/ilproposito

Attivi dalla fine del 2013, Il Proposito è un progetto nato dalle idee di Stefano e il fratello Cristiano di scrivere canzoni che raccontassero storie di paese e personaggi riverenti della propria Ferrara. i due nell’Aprile 2014 si chiudono per 15 giorni in studio e partoriscono “Come Se Non Fosse Mai Successo”; lavoro caratterizzato da suoni ruvidi, essenziali, diretti e sfrontati. Dopo questo primo disco (totalmente autoprodotto) Il Proposito si esibisce in poco più di 5 date nell’estate 2014 con l’entrata in formazione di Enrico Sambri alle chitarre e di Michele Giglioli alla batteria. A fine aprile si attende l’uscita del nuovo album KAMIKAZE con la promozione dell’etichetta IndieBox.

Tutte le giornate sono ad ingresso gratuito, Inizio aperitivi/dj set/opening dalle 19.00 e concerti dalle 21.00
Il menù proposto e la cucna saranno curati dallo staff dell’ATLETICO JOLANDA
DURANTE TUTTA LA MANIFESTAZIONE SARANNO PRESENTI STAND ESPOSITIVI, BANCARELLE e GONFIABILI PER BAMBINI
MOSTRE E STAND ESPOSITIVI, BANCARELLE, VENDITA VINILI, MAGLIE, GADGET e tanto altro.

Info

Associazione Culturale J-Events
www.facebook.com/pages/J-FESTIVAL-Aspettando-le-Giornate-del-Riso/437753906306790


info.jfestival@gmail.com
Jolanda di Savoia (FE)

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