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da: ufficio stampa A.N.B.I.

 CALABRIA – LA GIORNATA DELL’AGRICOLTURA CALABRESE

“Il Protagonismo degli Agricoltori e i Programmi Comunitari 2014-2020. Investire per la Calabria bella, vera che piace e vince è un dovere di tutti”: è stato questo il tema affrontato nel corso della “Giornata dell’agricoltura calabrese”, organizzata a Cosenza da Coldiretti Calabria  in collaborazione con ANBI (Associazione Nazionale Consorzi Gestione e Tutela del Territorio ed Acque Irrigue) ed ANBI Calabria.
E’ stata un’importante giornata, che ha dato voce all’agricoltura regionale, alle sue tradizioni, all’innovazione ed alla sicurezza ambientale. Significativa è stata la numerosa partecipazione di giovani, donne, uomini, anziani delle campagne calabresi e la presenza rilevante delle Istituzioni, tra cui i Presidenti della Regione Calabria, Mario Oliverio e del Consiglio Regionale calabrese, Nicola Irto.
“Ci si è soprattutto confrontati – commenta il Direttore Generale ANBI – su come cogliere, approvati dall’Unione Europea i Piani di Sviluppo Regionale e Nazionale, la grande opportunità costituita dalle risorse comunitarie, che dovranno essere indirizzate a progetti per la giovane imprenditoria agricola, per l’agroalimentare made in Calabria, per l’acqua disponibile in quantità e qualità; sono queste – conclude Gargano – le precondizioni per avere prodotti competitivi in grado di dare reddito alle imprese agricole e quindi renderle protagoniste anche di quella gestione del territorio, che assicura maggiore sicurezza idrogeologica a tutta la collettività.”
VENETO –  PREOCCUPAZIONE PER  60 MILIONI DI CREDITI DALLA REGIONE

“Attendiamo 60 milioni di euro dalla Regione, non possiamo più aspettare”: è questo il preoccupato messaggio lanciato daANBI Veneto. All’indomani dell’alluvione di Ognissanti nel 2010, i Consorzi di bonifica, seppure in fase di riorganizzazione e spending review, hanno agito secondo priorità, presentando un quadro delle opere cantierabili, necessarie e indispensabili per garantire ai cittadini una maggiore sicurezza idraulica: sono stati così realizzati 251 cantieri con un investimento pari a 192 milioni di euro di opere in concessione, le cui risorse sono di provenienza regionale! , in alcuni casi commissariale o dalla Legge Speciale di Venezia; a questi si aggiungono altri 155 cantieri, che hanno comportato un investimento totale di 20 milioni di euro, finanziati con risorse consortili. Si tratta di una serie di interventi, che si sommano al grande piano per la sicurezza idrogeologica messo in campo dalla Regione Veneto.
Nell’ambito del “Piano Nazionale per la Riduzione del Rischio Idrogeologico 2015”, ANBI Veneto ha evidenziato come i progetti  necessari per una regione idraulicamente sicura siano 685 per un investimento di 1,7 miliardi di euro; negli ultimi 5 anni l’aumento degli interventi è stato pari al 37,5%.
Negli anni, la Regione Veneto aveva sempre rispettato gli impegni, tranne nel più recente biennio, quando è venuta a mancare la disponibilità di cassa; i Consorzi di bonifica, tuttavia, hanno continuato a pagare le imprese, cui sono stati appaltati i lavori, sostituendosi alla Regione. Grazie ai 140 milioni di euro introitati ogni anno dalla contribuenza si è continuato a far opere, ma i 60 milioni di crediti aspettati dalla Regione rischiano di diventare un fardello troppo pesante da sostenere con il rischio che prima o poi si possa fermare l’attività.
Tale situazione è stata generata, in particolare, da 3 vicende: il Patto di Stabilità, che ha vincolato fortemente le casse pubbliche; la questione “crediti commerciali”, in cui la Regione Veneto  non ha inserito i fondi destinati ai Consorzi di bonifica per le opere in concessione, venendo meno così la priorità di pagamento; l’armonizzazione e pareggio di bilancio con il passaggio dalla competenza alla cassa. “Di crediti, quindi, si può fallire non per mala gestione, ma per eccesso di fare” conclude amaramenteANBI Veneto nell’attesa, che si sblocchi la paradossale, quanto allarmante vicenda.
TOSCANA – NELL’INTERESSE DEI CITTADINI

In attesa della piena funzionalità derivante dal nuovo Piano di Classifica, il Consorzio di bonifica Medio Valdarno (con sede a Firenze) si è posto il problema dello svolgimento delle attività senza avere le risorse economiche, provenienti dal contributo di bonifica. Con le Amministrazioni Comunali di Firenze, Fiesole e Pontassieve, l’ente consortile ha stipulato un accordo, per il quale ha anticipato circa cinquecentottantamila euro nel 2015 per cominciare subito con la manutenzione dei nuovi tratti assegnati. Di questo pacchetto di “manutenzioni anticipate” fa parte l’intervento effettuato a Fiesole, dove si è proceduto allo sfalcio della vegetazione di piccole dimensioni ed al taglio selettivo delle alberature, ostacolo al regolare deflusso delle acque. L’intervento è avvenuto in 2 fasi distinte: la prima con l’impiego delle macchine consortili, la seconda fase con squadre di operatori per il taglio manuale nei tratti non raggiungibili dai mezzi. I lavori si sono protratti per circa un mese. L’Amministrazione Comunale ha sottolineato che gli interventi erano stati precedentemente oggetto di un apposito sopralluogo con le locali associazioni ambientaliste, con le quali si è avviato un percorso di lavoro condiviso sul piano di una sempre migliore manutenzione idraulica.
PUGLIA – CONCLUSA LA STAGIONE IRRIGUA: PRIMO BILANCIO

Si è chiusa la stagione irrigua per il Consorzio di bonifica Capitanata (con sede a Foggia) ed  i primi dati dimostrano che i consumi sono stati considerevoli, probabilmente superiori alla media degli ultimi cinque anni. La stagione irrigua è stata impegnativa e le richieste idriche per la perdurante calura estiva hanno messo a dura prova l’organizzazione, che ha assicurato la distribuzione anche nelle zone fornite di impianti con ridotta pressione.
Il dato relativo alla lettura intermedia dei contatori (31 Agosto) evidenzia un consumo di 82 milioni di metri cubi nel Comprensorio del Fortore e 40 milioni di metri cubi nel Comprensorio in Sinistra Ofanto, dato superiore del 40% rispetto al volume registrato alla stessa data 2014. Alla base di tale risultato ci sono diverse variabili convergenti: le temperature alte dei mesi estivi, la mancanza di interruzioni nell’erogazione, ma soprattutto  la disponibilità massima di risorsa idrica  in tutti  gli invasi.
Ciò conferma l’importanza fondamentale degli invasi, che “trattengono”  l’acqua nei momenti di abbondanza per consegnarla, quando necessita e che il completamento degli schemi irrigui è assolutamente vitale per l’economia della Capitanata.
MARCHE – TRE MILIONI PER L’ENTROTERRA

Ben 3 milioni di euro saranno destinati dal Consorzio di bonifica Marche (con sede a Pesaro) per l’entroterra marchigiano a partire dalle zone montane: serviranno per la manutenzione straordinaria del reticolo idrografico minore e per rendere il territorio più sicuro dal rischio idrogeologico. A stabilire le priorità saranno le stesse Unioni dei Comuni, che stanno già raccogliendo e predisponendo i progetti; il tutto sarà poi concertato con la Regione e le Province . I primi interventi partiranno entro la fine della prossima primavera. Importante è anche la manutenzione straordinaria delle strade interpoderali e vicinali di tutta la regione; in tale ambito, l’ente consortile supporterà i Comuni nella consulenza tecnico- amministrativa per la costituzione dei “consorzi stradali” e per il reperimento di risorse nel P.S.R. (Piano Sviluppo Rurale). Entro la fine dell’anno, inoltre, l’ente consorziale presenterà il bilancio dei sopralluoghi eseguiti, dei lavori assegnati e di quelli compiuti nei 6 comprensori regionali, illustrando le linee guida per la redazione del Piano Generale di Bonifica, che sarà approvato nel corso del 2016.
EMILIA-ROMAGNA – BILANCIO DI MANDATO

Le attività di bonifica svolte dal Consorzio di bonifica di Piacenza (con sede in città) nel comprensorio di pianura (4 zone operative: Arda, Basso Piacentino, Tidone, Trebbia) sono state particolarmente mirate, nel corso dell’ultimo quinquennio, alla difesa idraulica, alla manutenzione della lunga ed articolata rete consortile, alla prevenzione del dissesto. Nella maggior parte della pianura piacentina, le acque vengono allontanate “a gravità”, sfruttando un fitto sistema di canali, che raccoglie e convoglia le acque in eccesso. Alcune aree di pianura, poste a quote inferiori rispetto all’argine di Po, necessitano, in particolari condizioni idrauliche,! di sollevamento meccanico mediante impianti idrovori; le aree “a sollevamento meccanico” comprendono l’area urbana e suburbana di Piacenza (impianti di Finarda ed Armalunga), l’area di Casino Boschi (impianto di Casino Boschi) in comune di Sarmato, le aree di Zerbio e Fossadello in comune di Caorso. Tra gli interventi realizzati nel più recente lustro, va segnalato il primo stralcio della sistemazione idraulica del territorio a monte dell’abitato di Pontenure mediante l’adeguamento dei canali Braciforti, Scovalasino e Fontana per un investimento di quasi duecentocinquantamila euro. Il sistema dei canali di bonifica ha anche contribuito a disegnare l’architettura rurale del paesaggio di pianura e nei periodi più recenti ha assunto la valenza di rete ecologica per l’ecosistema locale che, integrato a percorsi ciclopedonali, contribuisce a rafforzare la qualità dell’offerta turistica del territorio.
UMBRIA – SI AVVIA IL PROGETTO PER IL CONTRATTO DI FIUME NERA

Dopo alcuni mesi di preparazione ed incontri con le realtà locali interessate è stato definito il progetto (promosso in collaborazione con l’Autorità di Bacino del fiume Tevere) per l’avvio di un Contratto Territoriale riguardante il fiume Nera nel tratto, che connette l’asse Terni – Marmore – Piediluco, attraversando la città di Terni. La zona interessata fa parte di un più ampio percorso denominato “Trekking del Nera”, che si sviluppa per oltre cento chilometri e coinvolge 2 regioni (Umbria, Marche), le province di Terni, Perugia e Macerata, il Parco Nazionale dei Sibillini, il Parco Regionale del Nera e 11 comuni. Il progetto si propone di costruire un sistema volto a educare, informare, sensibilizzare sui valori ed i rischi connessi all’ambiente fluviale. Si basa sull’integrazione dei programmi di attività didattiche (progetto Sorella Acqua), già svolti dal Consorzio di bonifica Tevere Nera (con sede a Terni),  con il sistema di fruizione del fiume Nera, progettato dal Comune di Terni (trekking del Nera) e che diventerà luogo strategico per la diffusione di “buone pratiche” nella conoscenza del corso d’acqua come patrimonio culturale e risorsa primaria. Gli obbiettivi del progetto sono: introdurre nuove modalità di fruizione dell’ambiente fluviale, coinvolgendo studenti e cittadinanza, sensibilizzandoli alla tutela del fiume; diffondere la conoscenza della risorsa acqua; favorire la fruizione del fiume, legandola ad un turismo sostenibile; promuovere ed incentivare l’applicazione di “buone pratiche” nell’utilizzo delle acque.
LOMBARDIA – SI ARRICCHISCE RETICOLO CONSORTILE

Con la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale Regione Lombardia (B.U.R.L.) è stata ufficializzato il passaggio di competenze, dalla Regione al Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi (con sede a Milano), su alcuni corsi d’acqua, tra cui il Colatore Navigliaccio e le Rogge Ticinello, Caronna, Barona. A seguito della sottoscrizione dei relativi verbali sono state trasferite anche le pratiche di polizia idraulica.
EMILIA-ROMAGNA – QUATTRO GIORNI PER RINNOVARE  I  RAPPRESENTANTI IN BURANA

Saranno 20 le sedi in cui votare, dal 9 al 12 Dicembre p.v., per il rinnovo degli Organi Amministrativi del Consorzio di bonifica Burana (con sede a Modena): Maranello, Vignola, Zocca, Sestola, Pavullo nel Frignano, Pievepelago nel territorio di collina e montagna, Finale Emilia, Bomporto, Nonantola, Concordia sulla Secchia, Castelfranco Emilia, Mirandola, Cavezzo, San Felice sul Panaro nella bassa modenese, Bondeno nel ferrarese, Sermide e Poggio Rusco nel basso mantovano, San Giovanni in Persiceto e Crevalcore nel bolognese e Modena. Nello “Speciale elezioni 2015” sul sito dell’ente consortile, si trova l’indirizzo degli spazi, in cui votare e la data in cui farlo.!
La chiusura di un mandato è sempre tempo di bilancio così riassumibile: oltre al terremoto dell’Emilia ed alla rotta del fiume Secchia, l’ultimo quinquennio ha contato 3 trombe d’aria nel comprensorio della Burana, diverse tempeste di grandine, nevicate eccezionali come quella di Febbraio 2015; 500 milioni di metri cubi di acqua, movimentati ogni anno per scolo e irrigazione; 310 chilometri di canali sottoposti ad attività di espurgo in bassa pianura oltre a quasi quattrocento chilometri, tra canali e condotti irrigui, sottoposti a manutenzioni annuali nell’alta pianura a Sud di Modena; la quasi totalità della rete di bonifica (duemilacentocinquanta chilometri ) è stata sottoposta ad attività di diserbo dalla vegetazione infestante; decine di chilometri di frane sono state sistemate lungo gli argini dei canali di bonifica; le criticità del terr! itorio montano, caratterizzato da smottamenti ed erosioni sempre più frequenti, hanno visto aumentare l’impegno economico e tecnico dell’ente consortile con oltre trenta progetti l’anno e circa duecento interventi dal 2010; la messa a punto di un sistema di telecontrollo rinnovato, capillare e tecnologico; l’investimento in tecniche di risparmio idrico, come il sistema irriguo Irriframe; la messa a dimora di migliaia di piante a fianco dei canali di bonifica (18.000 metri di filari, corrispondenti a 10.400 piante di essenze arboree ed arbustive autoctone dal 2001) accanto a diversi interventi di riqualificazione agro-ambientale, di tutela di biodiversità e paesaggio, di tutela della fauna selvatica ed ittica; la redazione del nuovo Piano di Classifica; l’iter per l’ottenimento della certificazione UNI EN ISO 9001:2008; un impegno crescente nella comunicazione dell’attività di bonifica (quasi centocinquanta  classi “visitate” nell’anno scolastico 2014/2015); il percorso per l’approvazione del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione 2015-2017; accanto alla conclusione del Sussidiario Pilastresi II per l’irrigazione, sono stati redatti importanti progetti per l’adeguamento delle infrastrutture irrigue e di scolo del comprensorio consortile, tra cui la realizzazione di un impianto pluvirriguo nei comuni di S. Prospero e Cavezzo  ed il potenziamento dell’ impianto Pilastresi mediante la realizzazione dell’impianto di scolo Cavaliera a Malcantone di Stellata.
VENETO – BRENTA NEWS

E’ in diffusione il n° 11 di “Brenta News”, mensile di informazione del Consorzio di bonifica Brenta (con sede a Cittadella, in provincia di Padova). In questo numero, accanto all’aggiornamento sui lavori in corso ed in progetto nel comprensorio nonchè all’illustrazione dell’intervento di diserbo effettuato lungo la Statale Postumia a seguito di apposita convenzione con l’ANAS, è annunciato l’avvio dell’iter per la gara d’appalto per la realizzazione della nuova idrovora di Brentelle, che interesserà i comuni di Selvazzano Dentro, Rubano, Mestrino, Saccolongo e Veggiano. Ospitati nel magazine anche alcuni articoli di più ampio respiro, tra cui la presentazione del libro di Erasmo D’Angelis “Un Paese nel fango! ”, organizzata a Roma dall’ANBI.
GARGANO A VENEZIA, VINCENZI IN ROMAGNA

Il Direttore Generale ANBI, Massimo Gargano, interverrà nella mattinata di giovedì 10 Dicembre p.v. alla tavola rotonda, prevista nell’ambito del convegno internazionale “The heritage of water” in calendario, per iniziativa dell’Università IUAV di Venezia, nell’auditorium del Cotonificio Veneziano nel centro storico lagunare.
Il Presidente ANBI, Francesco Vincenzi, sarà invece, venerdì 11 Dicembre p.v., a Santa Sofia, nel forlivese, per partecipare alla giornata di studio “Le nuove sfide nella gestione delle acque e del dissesto idrogeologico negli scenari di cambiamento climatico. Dalla cultura dell’emergenza a quella della mitigazione del rischio residuale”. Il seminario, con inizio alle ore 9.30, si terrà nella sede del Centro Operativo di Romagna Acque – Società delle Fonti SpA.

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Riceviamo e pubblichiamo

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

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