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Da organizzatori

La seconda parte dell’anno scolastico porrà all’attenzione dei ferraresi una nuova serie di conferenze e convegni organizzati dall’Istituto di Istruzione Superiore Luigi Einaudi nell’ambito del ciclo ‘ApertaMente’: le porte della scuola di via Savonarola n. 32 per questi eventi si aprono infatti per consentire a chiunque di assistere a dibattiti con esperti su argomenti rilevanti e spesso di attualità: tale è certamente l’incontro che inaugura il 2017 di ‘ApertaMente’, in programma martedì 7 febbraio (ore 10,10-12,10) quando nell’Aula magna dell’Istituto alcune classi dialogheranno con la dott.ssa Monica Borghi e il dott. Michele Poli sul drammatico tema della violenza contro le donne; il confronto con gli studenti avrà lo scopo di attivare riflessioni sulle conseguenze pericolose della violenza contro le donne e su quello che l’umiliazione e l’insicurezza possono provocare, se alimentate e appoggiate dai pari e da stili di vita non esemplari delle figure adulte di riferimento.

Il percorso partirà dal presupposto che la violenza di genere, riconosciuta oggi dalla comunità internazionale, è una violazione dei diritti umani fondamentali. All’interno dell’approfondimento di queste dinamiche saranno evidenziate le differenze e le rigide divisioni dei ruoli tra i generi e si rileverà come proprio la mancanza di una cultura del rispetto, della pace e dell’ascolto provochi situazioni di dominio e controllo. I drammatici effetti sono spesso riportati dalla cronaca, che quasi quotidianamente ci dà notizia di donne uccise per mano di uomini. Partendo da alcuni errati stereotipi della società in cui viviamo, Borghi e Poli giungeranno così a mettere a nudo gli effetti negativi che molte sbagliate convenzioni sociali possono avere anche sulle vite di singoli ragazzi e ragazze. Gli stereotipi non solo portano a forzature, ma alzano muri, costringono alla non comunicazione e bloccano ogni tipo di evoluzione e di creatività.

La dott.ssa Monica Borghi dall’anno 2000 collabora attivamente ed è socia del Centro Donna Giustizia, Centro Antiviolenza di Ferrara, che aderisce alla rete D.i.Re. – Donne in Rete contro la violenza – che conta 78 centri analoghi del territorio italiano; all’interno del Centro Donna Giustizia coordina dal 2001 il progetto ‘Uscire dalla violenza’, per donne sole o con figli/e che subiscono violenza, ed è referente della Casa Rifugio ad alta protezione per donne sole o con figli/e che scappano da situazioni di violenza. Il dott. Michele Poli, presidente e coordinatore del Centro di Ascolto uomini Maltrattanti di Ferrara (CAM), è tra i soci fondatori del primo centro in Italia per autori di violenza nelle relazioni di intimità, il Centro di Ascolto uomini Maltrattanti di Firenze, e fa parte dell’associazione nazionale Maschile Plurale, che raccoglie in rete i gruppi maschili e singoli individui che sostengono il punto di vista maschile contro la violenza agita sulle donne.

[nella foto: Michele Poli, presidente e coordinatore del CAM]

foto Michele Poli

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it