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Da: Francesco Lavezzi, Ufficio Stampa Provincia di Ferrara

Consulta provinciale per l’Economia e il Lavoro luogo istituzionale operativo per la sintesi del progetto crescita e sviluppo territoriale

Incontro della Consulta provinciale per l’Economia e il Lavoro svolto all’insegna della concretezza e operatività, convocato in teleconferenza dal vicepresidente della Provincia, Nicola Minarelli.
“I problemi legati alla pandemia – ha esordito – si aggiungono alle debolezze storiche del territorio ferrarese, ma ci sono delle opportunità inedite da cogliere”.
Recovery Fund, fondi europei, le opportunità del Patto per il Lavoro e il Clima della Regione Emilia-Romagna (dicembre 2020), condiviso da oltre 50 soggetti tra Province, Comuni capoluogo, associazioni d’impresa, rappresentanze sindacali e del Terzo Settore, sono stati i canali di finanziamento ricordati.
“Una nuova stagione d’investimenti – ha sottolineato Minarelli – che ci deve trovare pronti e rispetto alla quale è da registrare positivamente una consapevolezza territoriale, come ad esempio il Tavolo ferrarese dell’imprenditoria.
In questo quadro, la Consulta provinciale è stata proposta come il luogo in cui tutti i soggetti coinvolti possono portare a sintesi un progetto comune, una sorta di Focus Ferrara del Patto per il Lavoro regionale, perché – ha ribadito il vicepresidente – “è il momento di stare insieme”.
Proprio per dare spazio all’operatività, sono arrivate le proposte: un piano di azioni da calare sul territorio e individuare prioritariamente alcune scelte di valore strategico per intercettare le risorse.
Il punto è stato spiegato con un esempio: gli amministratori locali potrebbero condividere alcune infrastrutture prioritarie, perché importanti per il collegamento con i grandi assi viari.
Occorrono poi tempi certi e rapidi, perché Ferrara sia partecipe di una nuova stagione ormai ai blocchi di partenza
Fare presto e bene, dunque, è sembrata la sintesi e sul punto Minarelli ha ricordato il sostegno della Regione con una condizione e un suggerimento: che ci sia il massimo coinvolgimento territoriale come avvenuto per il Patto regionale, la prima, e l’individuazione di alcune scelte prioritarie, il secondo.
La proposta ha avuto un generale via libera.
Da Stefano Di Brindisi, che ha messo a disposizione il percorso intrapreso da Sipro relativo a due progetti per partecipare ai canali di finanziamento su digitalizzazione/rigenerazione urbana e transizione energetica/mobilità sostenibile, a Diego Benatti (Cna), da cui è giunto l’ok a due gruppi con la competenza della Camera di Commercio come casa delle imprese.
Semaforo verde anche da Unindustria (Gian Luigi Zaina e Giacomo Pirazzoli), su alcuni assi viari (SS16, Cispadana, Nuova Romea), coinvolgimento di competenze come Università e Camera di Commercio, oltre al convergere su pochi ma strategici progetti.
Welfare e accesso ai servizi, i temi da non escludere nella discussione secondo la parte sindacale, ma anche per Paolo Cirelli di Confartigianato e Leonardo Fiorentini per il Comune di Argenta.
Temi trasversali da tenere presenti – come sostenibilità, conoscenza/innovazione e formazione – sono stati posti all’attenzione, fra gli altri, da Chiara Bertelli di Coop Estense e Massimiliano Mazzanti dell’Università di Ferrara.
Sono solo alcuni degli interventi che si sono succeduti.
“Il Patto per il Lavoro e il Clima è una grande opportunità – ha detto l’assessore regionale Paolo Calvano – con la differenza rispetto a quello del 2018, che l’attuale s’innesta all’inizio della nuova stagione di programmazione dei fondi settennali europei e in prospettiva dell’Agenda 20/30”.
Calvano ha dato corpo poi alla nuova consapevolezza territoriale rilevata da Minarelli, parlando dell’unità di voci, dall’ambito imprenditoriale a quello sindacale.
Oltre ai temi strategici posti in risalto, l’assessore al Bilancio di viale Aldo Moro ha parlato di infrastrutture specie in prospettiva della Zona logistica semplificata, con perno sulla realtà portuale di Ravenna, oltre che della difesa della costa.
Dal punto di vista operativo, infine, Calvano ha assicurato massima disponibilità degli uffici della Regione, come supporto tecnico per accompagnare la Consulta nella redazione del Focus Ferrara del Patto per il Lavoro e il Clima.

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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