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Mese: Giugno 2019

Martedì 4/6 alle 18:00 Micol V. Osti presenta il libro “I disertori In bocca al lupo” presso libreria Ibs+Libraccio Ferrara

Da: Eventi Ferrara

Dialogano con l’autrice Anna Maria Quarzi e Roberta Ziosi

Dalla Grande guerra alla Grande mela per fuggire da un incubo e realizzare un sogno: Peter e Atlas combattono giovanissimi in trincee opposte, ma condividono il desiderio di tornare a imbracciare i loro strumenti musicali invece dei fucili. Il tedesco e l’inglese colgono perciò al volo l’occasione che il destino presenta loro per oltrepassare le frontiere e iniziare una nuova vita nella frizzante New York degli anni Venti, come acclamato duo di musicisti nel locale del più potente boss italoamericano della città. Ma quella scintillante vita notturna che scorre tra fiumi di alcol proibito e passi di charleston è macchiata di segreti, bugie e sangue che coinvolgono anche i due ormai inseparabili amici, mettendo a rischio la loro fiducia reciproca e costringendoli di nuovo a decidere da che parte stare.

MICOL V. OSTI, nata a Ferrara il 9/9/1999 e di origini italodanesi, attualmente frequenta il corso di laurea in Lingue e Letterature Moderne. Ha sperimentato il disegno e il cinema (vincendo in gruppo con un cortometraggio un piccolo premio internazionale, Jugendpreis 2016). Il suo romanzo d’esordio, I disertori, affronta attraverso problematiche della Grande Guerra e degli anni Venti il tema che più l’appassiona, l’indagine sulla natura umana.

Alan Fabbri: “Il lavoro al centro del nostro programma: ecco i nostri impegni per rilanciare Ferrara”

Da: Elettorale Lega Nord

“Promozione delle aree industriali, fiscalità agevolata, stop ai balzelli per le attività commerciali, sostegno all’agricoltura e fare dell’enogastronomia un volano del turismo. Ecco i nostri ingredienti per il rilancio dell’economia ferrarese che deve necessariamente passare attraverso il lavoro”.
Così Alan Fabbri, candidato sindaco di Ferrara per il centrodestra torna sul programma elettorale a pochi giorni dal ballottaggio. “Al primo posto del nostro programma abbiamo messo il lavoro, perchè la nostra città non può essere fanalino di coda di un territorio com’è l’Emilia Romagna tra le regioni traino del Pil nazionale. Evidentemente troppo poco è stato fatto da amministrazioni Pd sedute sui fasti del passato e incapaci di reagire alla crisi economica degli ultimi anni e inadeguate a tenere il passo con lo sviluppo”, spiega Fabbri. “Abbiamo le idee chiare e agiremo in modo mirato su alcune leve. Promuoveremo le nostre aree industriali con i giusti canali di comunicazione, anche utilizzando al meglio l’agenzia Sipro, fino ad oggi poco sfruttata, e in questo modo riusciremo ad intercettare gli investitori” ai quali comunque “dobbiamo garantire adeguate infrastrutture a partire dalla Cispadana”. E ancora per le nuove imprese “attraverso un sistema di iniziative sula fiscalità agevolata, in particolare dedicata i nuovi insediamenti, riusciremo a portare lavoro qualificato e dedicato ai giovani”, continua Fabbri. “Per i negozi e le piccole attività commerciali prevediamo l’eliminazione dei balzelli inutili come l’imposta sulla pubblicità”, mentre “vogliamo riportare al centro dell’attenzione le imprese agricole, grande ricchezza del nostro territorio”, continua il candidato. “Per agevolare l’avvio di nuove realtà e la permanenza dei giovani in questo settore agiremo in collaborazione con tutti gli attori del territorio, coinvolgendo anche le scuole in una attività di valorizzazione delle nostre aziende”. Inoltre “elimineremo l’Imu sui fabbricati agricoli e incentiveremo e tuteleremo la vendita diretta, portando le nostre eccellenze enogastronomicheal centro di percorsi e pacchetti turistici alla scoperta della città”.

Alan Fabbri: “Università ruolo centrale nel rilancio di Ferrara: nuove aule nel polo fieristico”

Da: Elettorale Lega Nord

“Il ruolo dell’Università di Ferrara sarà sempre più strategico per il rilancio della nostra città e dobbiamo garantire agli studenti spazi adeguati per lo studio e la formazione. Per questo, quando diventerò sindaco agevolerò, in ogni modo, sul piano dei costi e delle spese, la possibilità per il nostro Ateneo di disporre di ulteriori spazi presso l’ente fieristico”.
Così il candidato sindaco per il centrodestra a Ferrara, Alan Fabbri, entra nel merito del sentito tema Università e accoglienza degli studenti. “Nella Ferrara che vogliamo costruire la presenza del nostro Ateneo è centrale per le potenzialità che può esprimere nel campo della formazione, del lavoro e della cultura, grazie anche alla ricerca scientifica e alle sue ricadute sul territorio in termini di creazione di nuove imprese ad alto contenuto tecnologico”, spiega Fabbri. “E questo soprattutto considerato l’aumento che in questi anni si è registrato nel numero di studenti iscritti, che hanno superato la soglia dei 20.000, facendo entrare l’Università di Ferrara nel novero dei Grandi Atenei”.
Già oggi “l’Università utilizza parte del quartiere fieristico per lo svolgimento delle lezioni in biotecnologia e, in prospettiva questa necessità sarà sempre più forte, considerato che l’aumento degli studenti continuerà anche per i prossimi anni e ci sarà necessità di utilizzare ulteriore spazio all’interno della Fiera”, continua il candidato. “Se il prossimo 9 giugno i cittadini, con il loro voto, sceglieranno il cambiamento, la nostra amministrazione agevolerà in ogni modo, sul piano dei costi e delle spese, la possibilità per l’Università di disporre di ulteriori spazi all’interno del polo fieristico da utilizzare come aule per gli iscritti”.

Qualche riflessione sul voto in attesa del 9 giugno

A Ferrara gli elettori sono 108.509. Domenica 26 maggio, si sono recati alle urne 77.589 elettori, che valgono il 71,50% del totale. Numeri non da poco e che testimoniano indubbiamente una volontà di partecipazione. Del resto il momento era storico e lo è ancora, visto che lo vivremo fino al 9 giugno prossimo

Guardando i numeri si nota una particolarità nel modo di votare dei ferraresi. L’osservazione è nata quando ho letto su Estense dell’ottima performance di Naomo Lodi che ha ricevuto ben 1.197 preferenze, risultando sicuramente il candidato alla poltrona di consigliere più votato tra gli oltre 500 candidati, sparsi tra le 17 liste presenti.
Ferrara era chiamata a eleggere, oltre al Sindaco, anche 32 consiglieri, ma i 77.589 elettori confluiti alle urne hanno espresso 71.416 voti di lista validi e solo 23.786 voti di preferenza. Cioè solo il 33,3% degli elettori che si è recata alle urne ha voluto esprimere una preferenza. Ma vediamo i numeri un po’ più nel dettaglio.

La Lega, risultato primo partito a Ferrara, ha ottenuto 22.093 voti di lista ma solo 3.415 voti di preferenza. Dietro Lodi arriva Zocca Benito che di voti ne ha presi 239. Un abisso, poi tutti gli altri.
L’ultimo dato in colonna rappresenta la percentuale di voti di preferenza rispetto al voto di lista. Si va da un massimo del 53,43% ad un minimo del 6,93% nel caso del M5S.

Alle comunali del 2014 abbiamo avuto più o meno le stesse proporzioni tra voto alla lista e voto di preferenza. Il M5S ottenne 11.742 voti alla lista e solamente 795 preferenza. Il Pd 34.464 alla lista e 12.262 voti di preferenza. La Lega (allora Nord) 245 voti di preferenza contro 2.471 alla lista.
L’impatto visuale dei dati relativi a questi tre partiti è il seguente

Singolare che Pd e M5S abbiano mantenuto la stessa percentuale a distanza di 5 anni.
Addentrandoci nell’interpretazione dei numeri, come prima conseguenza di questi ‘voti mancati’ siederanno in Consiglio Comunale della città estense consiglieri con una dote di 61 oppure 41 preferenze, che dovrebbero essere proprio quelli del M5S. Su una popolazione votante di 77.589 cittadini risulta quanto meno singolare.

Di seguito uno sguardo ad altri Comuni che si sono recati al voto il 26 maggio 2019: Pescara, Civitavecchia e Campobasso. Tre Comuni di Regioni diverse.

L’unica analogia con Ferrara la troviamo nel dato di Pescara relativo al M5S. Per il resto, nelle altre città prese a campione, i voti di preferenza si avvicinano a quelli di lista e in molti casi li superano, grazie al voto disgiunto.
Guardando ai numeri, potremmo dire che in queste tre città gli elettori abbiano dato maggiore importanza alla persona. Sembra siano stati più attenti ai nomi da mandare nei propri Consigli.

Il confronto tra questi dati mostra che l’elettore ferrarese confida più nel simbolo, nella lista, che nelle persone. Ma in un’elezione comunale in genere si tende a scegliere il candidato più che la lista. E questo in particolare nei Comuni piccoli o medi, dove ci si conosce un po’ tutti. La conoscenza personale diventa meno palpabile nelle grandi città come Milano, Roma o Napoli.
Poca considerazione del candidato, quindi? Eppure nelle varie liste erano presenti persone anche molto impegnate sul territorio e nel sociale che sembra proprio siano state quasi ignorate.
Resta il dato. A Ferrara solo un candidato supera quota 1.000, Naomo Lodi. Seguito dalla consigliere uscente Ilaria Baraldi, a quota 516. Più o meno si ferma a metà.

Sabbia nelle scarpe

Sand In My Shoes (Dido, 2003)

Nel mio cammino quotidiano, imprigionato nel suo tracciato, mi distraggo e libero il pensiero.
Mi fermo e riparto di nuovo. Sono in ritardo ma non m’importa.
Prendo tempo, mi nascondo e guardo fuori: il mondo corre all’indietro mentre resto immobile e osservo.
Illusione, distrazione, evasione. Giocare a mosca cieca, poi capire dove andare.

Martina dove sei? Ti ho lasciata in giardino che giocavi al malato e l’infermiera. Genitori distratti e la voglia di vedere ciò che ancora non riuscivi a capire.
Adele dove sei? Sei passata come un treno. Solo uno sguardo è bastato per cuocermi a puntino. Un’estate a fuoco lento, a ribollire nel vederti ballare.
Roberta dove sei? Il mio premio: baciarti una sola volta alla festa del tuo compleanno e soltanto questo. Eppure quanto tempo i miei pensieri ti hanno scrutata.
Bella dove sei? Piccola regina di cuori. Viso di perla e chioma corvina. Sfuggente e misteriosa sempre, tranne una vigilia di ferragosto regalata per scommessa.
Claudia dove sei? Cinque anni tra inferno e paradiso. Sublime coi tuoi vent’anni la prima volta a far l’amore. Selvaggia, romantica, lunatica. Dannatamente esperta… forse troppo.

Voci, colori, odori, sapori. Idee, impressioni, le passate stagioni…

Come sabbia nelle scarpe.
Restano briciole, rimasugli di vita sbiadita.
Brillano dentro gli occhi e pungono i miei passi. Vivono ancora, nonostante tutto.
Schegge di felicità, amori acerbi, istanti perfetti, restituiti a pezzetti al mio girovagare.
Sabbia nelle scarpe, soltanto sabbia e niente più.

Passeggiando tra i mulini a vento

Ricordo di un viaggio lontano è tale fotografia, un paesaggio unico nel suo genere. Tra terra, acqua e vento sorge una piccola baia impreziosita da caratteristici mulini a vento. Uno dei simboli indiscussi dei Paesi Bassi.
È non lontano da Amsterdam infatti, che sorge Zaanse Schans, un luogo senza tempo, culla di un artigianato ancora fortemente attivo.
Dei 600 mulini presenti nella zona, oggi ne sono rimasti una decina, alcuni accessibili ai turisti.
È qui che ci si ritrova in un contesto, lontano dal traffico cittadino, dove regna una tranquillità e una tradizione che si respirano appieno. Passeggiando tra i mulini, le abitazioni tipiche e le botteghe che sorgono nelle vicinanze si entra in contatto con un mondo che avvicina fortemente alla cultura del luogo, che regala serenità e al tempo stesso, grande suggestione.

Blue monday

Gli inglesi chiamano “blue monday” il giorno più triste e malinconico dell’anno, in genere il terzo lunedì del mese di gennaio.
Tale espressione ha avuto incredibile successo, in modo particolare sulle piattaforme social, diventando manifesto per tutti i “difficili” lunedì che dobbiamo fronteggiare.
Tutti noi, chi più chi meno, soffriamo nel vedere il weekend passare troppo in fretta e nell’avvicinarsi dell’inizio di una nuova settimana, con i suoi impegni e le sue frenesie.
Al di là delle formule pseudo scientifiche che sarebbero state utilizzate per individuare tale ricorrenza, può capitarci di avere giornate che definiamo “giornate no” o “giornate nere”.
Che siano, a gusto e discrezione, blu o nere, spesso il lunedì, ancora prima che inizi è una di queste.

“Lunedì è sempre il giorno peggiore, il martedì va un po’ meglio, il mercoledì già non vedi l’ora che arrivi il fine settimana”
Trevor Hoyle

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la settimana…

PER CERTI VERSI
Il 2 giugno

Ogni domenica Ferraraitalia ospita ‘Per certi versi’, angolo di poesia che presenta le liriche del professor Roberto Dall’Olio, all’interno della sezione ‘Sestante: letture e narrazioni per orientarsi’.

Era un giorno
Speciale
Si aprì il cielo
E una metà era ancora buia
La corsa al seggio
Portava i capelli al vento
Finito era il peggio
Dicevano il meglio arriverà
Il vento i capelli scompiglio’
Correvano al seggio
Piene di sorriso
Il loro sorriso
L’altra metà del cielo
Finalmente illuminò

PER CERTI VERSI
Tra natura e società

Ogni domenica Ferraraitalia ospita “Per certi versi”, angolo di poesia che presenta le liriche del professor Roberto Dall’Olio, all’interno della sezione “Sestante: letture e narrazioni per orientarsi”.

LA TUA LUCE.

La tua luce corre
sul confine
dei miei occhi
Indossa un pullover grigio
dalle sfumature arancio
È l’anima di una notte
Che sta alitando sulla Terra
Persa nella sera
Dei fischi di pioggia
Tu sei la voce
Che scivola
Sul filo
Della radio
dentro la rotta
della vita mia
Spalata
Da un quadrifoglio
Del caso
E se ne stanno
Appese al filo
delle acque
le rane
al pericolo
di un cane gracidando affannate
Nella stessa ora delle rondini
e la fame che sbatte
i loro piccoli ai nidi
Siamo fatti
di albume noi due
Lo sai
Albume coperto di zucchero
E tu sei il lume
che corre
sul confine dei miei occhi

VUOTO PNEUMATICO

No
non riesco proprio
a guardare
Nel vuoto pneumatico
Di questi tempi
Cosi brutali
di questa politica
senza polis
di queste poleis
senza politica
di uomini e donne
dilavati dal senso civico
dal dissenso
non riesco
a cozzare contro la spessa
Muratura dell’incompetenza
O fare il filo con le semplificazioni
E le facilonerie da bar
Come se tutti fossimo cuochi
e cuoche con ottime ricette
Per l’Italia
e persino il mondo intero
dentro il baluardo
delle mura ombelicali
del prima noi poi loro
prima l’io poi gli altri
i dannati della Terra…
La verità è che l’estrema ricchezza
è la fonte
Della grande disperata povertà

APPELLO PER IL VOTO A MODONESI
Cambiare in meglio, contro l’onda oscurantista: hanno firmato in 240

Pubblichiamo, qua di seguito, l’appello – sottoscritto da 240 concittadini – che motivano il loro voto al candidato sindaco Aldo Modonesi con la volontà di propiziare un cambiamento in senso progressista: “…Gli chiediamo di porre in opera politiche concrete per la riqualificazione urbana e la sicurezza, per l’ambiente e la cultura, risorse fondamentali del bene comune cittadino. E di assumere con coerenza come priorità l’impegno a favorire la permanenza sul nostro territorio dei giovani che qui sono nati o che qui sono arrivati per studiare o lavorare…”.
Fra i firmatari, moltissimi nomi noti della cultura, dell’università e della scuola, dell’associazionismo, del giornalismo, delle professioni e del sindacato

Appello per il voto ad Aldo Modonesi

Ferrara è una città unica, ricca di potenzialità straordinarie.
Siamo fieri – come lo è la grande maggioranza dei ferraresi – di vivere in una delle capitali del rinascimento italiano, in uno dei Siti Patrimonio Unesco più importante d’Italia.
E siamo indignati da quanti oggi vogliono descrivere Ferrara per quello che non è: decadente, malavitosa, disperata. Sono gli stessi esponenti di quella vecchia destra politica che cerca da decenni di appropriarsi del governo della città, strumentalizzando a questo fine ogni malcontento e ogni sofferenza, senza fornire prospettive credibili.
Si fingono protettori di una parte fragile e indifesa della società, esasperata da questi anni di crisi economica. Ma in realtà mirano solo a contrapporre persone deboli a persone ancora più deboli, ad amplificare il malcontento senza alcuna proposta per ridurre il disagio e le disuguaglianze. Se vincessero, i deboli resterebbero deboli, i privilegiati lo sarebbero ancora di più. Basta guardare cosa stanno facendo al Governo del Paese per rendersene conto.
A Ferrara si propongono come “il cambiamento” ma l’unico cambiamento che ci si può attendere da loro è un imbarbarimento delle relazioni sociali, una riduzione degli spazi culturali e associativi, la dissipazione delle risorse, un crescente isolamento che si rifletterà negativamente anche sui servizi sociali, sul turismo e sull’economia locale.
Anche i firmatari di questo appello vogliono e chiedono un cambiamento, ma in una direzione completamente diversa, meno propagandistica e più ancorata ai problemi delle persone e del territorio. Meno finalizzata, anche a sinistra, a catturare il consenso elettorale a breve e più impegnata e capace, anche a sinistra, di guardare al futuro della città e al benessere delle persone che ci vivono: una politica dotata di una visione del futuro che in questi anni di crisi si è appannata.
Vogliamo un cambiamento meno generico, meno animato da un’indistinta furia distruttrice verso tutto ciò che è stato fatto in passato e più fondato sulla competenza, sulla fatica di distinguere tra le cose, non poche, che vanno salvate e anzi valorizzate e quelle che invece vanno migliorate o radicalmente riviste.
Per questo in vista del ballottaggio del 9 giugno sosteniamo con convinzione la candidatura di Aldo Modonesi, come artefice di una unità programmatica delle liste e dell’elettorato civico e di sinistra. Per questo chiediamo a tutti i cittadini di votare per lui e aiutarci ad arginare il disfattismo e il qualunquismo.
Ma non è un mandato in bianco. A Modonesi chiediamo di farsi con più chiarezza portatore di un messaggio di cambiamento nel rapporto con la comunità, con le associazioni, con i cittadini. Gli chiediamo di assumere impegni netti e precisi di fronte alla città intera: impegni che guardino al mondo del lavoro, ai giovani che non lo trovano, agli anziani fragili, soli e insicuri e a quelli che vogliono continuare ad essere cittadini attivi, non un costo ma una risorsa della nostra comunità. Gli chiediamo di porre in opera politiche concrete per la riqualificazione urbana e la sicurezza, per l’ambiente e la cultura, risorse fondamentali del “bene comune” cittadino. Assumere con coerenza la priorità di favorire la permanenza sul nostro territorio dei giovani che qui sono nati o che qui sono arrivati per studiare o lavorare. Gli chiediamo di fare di questi temi l’asse portante di questi ultimi giorni di campagna elettorale: le priorità condivise dalle liste che sostengono la sua elezione.
A nostro avviso ciò darebbe alla candidatura di Aldo Modonesi, e alla sua giunta che dovrà essere di riconosciuta competenza, non solo la spinta necessaria a battere l’onda oscurantista della lega ma la prospettiva per offrire alla città una visione nuova e partecipata del futuro.

Elenco sottoscrittori:

Paolo Accardo
Giuseppe Adesso
Sara Aggio
Francesco Aguiari
Dario Alba
Simone Alberti
Silvia Albieri
Alfredo Alietti
Sandro Arnofi
Hugo Aisemberg
Marco Ascanelli
Monica Ascanelli
Fabio Artosi
Adam Atik
Raffaele Atti
Fiorenzo Baratelli
Guido Barbujani
Francesco Barigozzi
Ibrahim Bashar
Davide Bassi
Pier Giorgio Baroni
Francesca Battista
Marco Belli
Susi Bennati
Eugenio Benini
Giuliana Besantini
Matteo Bianchi
Andrea Bignardi
Paola Bigoni
Marco Blanzieri
Francesca Boari
Gino Boari
Alice Bolognesi
Barbara Bolognesi
Alessandra Bolognini
Dino Bonazza
Loredana Bondi
Silvia Borelli
Andrea Borgi
Giorgio Bottoni
Alessandro Bratti
Marcello Brondi
Elena Buccoliero
Ivan Bui
Nausicaa Bulgarello
Rita Busoli
Laura Calafà
Vittorio Caleffi
Fabio Campagna
Laura Campoli
Daniela Cappagli
Miriam Cariani
Ermes Carlini
Emanuele Casalino
Roberto Cassoli
Gabriella Cavalieri
Maria Cavalieri
Mirko Cavallini
Emanuela Cavicchi
Franco Cazzola
Barbara Celati
Sabrina Cerini
Massimo Chiacchiararelli
Alessandra Chiappini
Enrica Cicerone
Annamaria Cino
Andrea Cirelli
Luigi Cocchi
Paola Cocchi
Sebastiano Correggiari
Rosanna Covi
Eva Croce
Tito Cuoghi
Ennio Dal Bo
Giuseppe D’Arelli
Fabio De Luigi
Sergio Dolci
Massimiliano Diolaiti
Rosa Domanico
Gabriella Dugoni
Enrico Duo
Robert Elliot
Roberto Evstifew
Gabriella Fabbri
Irene Fantini
Manuela Fantoni
Alessandra Farnetti
Grazia Fergnani
Annalisa Ferrari
Davide Ferrari
Loredano Ferrari
Giovanni Fioravanti
Davide Fiorini
Elena Forini
Michele Frabetti
Maura Franchi
Catia Franchini
Giuliano Gallini
Rosanna Gallio
Riccardo Gallottini
Alessia Gamberini
Silvano Gambi
Elena Gamboni
Giampiero Gargini
Susanna Garuti
Sergio Gessi
Luisa Ghezzo
Davide Ghidoni
Manuel Gigante
Giulia Gioachin
Dario Giorgi
Micol Giorgi
Donata Giusti
Gianfranco Goberti
Edy Golinelli
Riccardo Grazzi
Luca Greco
Salvatore Greco
Ludovica Grillo
Cristina Gualandi
Silvia Guaraldi
Giuliano Guietti
Domenico Laganà
Mattia Lanzoni
Francesco Lavezzi
Massimo Leoni
Luca Liguori
Silvia Lodi
Fiorella Longhini
Franca Longhini
Claudio Lorenzetto
Daniele Lugli
Kalaja Lutmuri
Carl Wilhelm Macke
Massimo Maisto
Lolita Magnanini
Mara Mangolini
Ida Mantovani
Marilena Marassi
Lucia Marchetti
Ilaria Marchi
Giovanna Marchianò
Paolo Marcolini
Mario Mascellani
Annalisa Massarenti
Alessandro Massarenti
Filippo Massari
Luana Mazza
Cristiano Mazzoni
Glauco Melandri
Francesca Mellone
Corinna Mezzetti
Paola Migliori
Letizia Minotti
Dino Montanari
Patrizia Moretti
Mascia Morsucci
Rosi Murro
Italo Nenci
Carlo Occhiali
Mariangela Occhiali
Silvana Onofri
Sandra Pareschi
Michele Pastore
Renata Patrizi
Carola Peverati
Elisa Piacentini
Sonia Pico
Patrizia Pigozzi
Graziella Piola
Cristiano Pistone
Paola Poggipollini
Barbara Poltronieri
Marcello Pradarelli
Ferdinand Preka
Alessio Pulizzi
Anna Quarzi
Antonio Raimondo
Giuliana Rasi
Maurizio Ravani
Enrico Ribon
Marco Righi
Carlo Rivetti
Giorgio Romagnoni
Eileen Romano
Leone Rossatti
Gabriella Rossetti
Flavia Rossi
Guglielmo Russo
Erika Salvioli
Giovanni Sandri
Gaetano Sateriale
Erika Savaglio
Letizia Savonizzi
Laura Scagliarini
Sabrina Scanavini
Giuseppe Scandurra
Savina Scavo
Ansalda Siroli
Rodolfo Spanazza
Lidia Spano
Velleda Strozzi
Daniele Serafini
Daniela Siri
Silvia Sitta
Gianna Stabellini
Franco Stefani
Veronica Tagliati
Renata Talassi
Alessandro Talmelli
Marco Tassinari
Fabrizio Tassinati
Marisa Tassinati Cardin
Maria Antonia Trasforini
Cadia Terenzi
Enrico Testa
Ruggero Tosi
Giusi Trentini
Luciana Tufani
Alessandra Tuffanelli
Rita Turati
Leonardo Uba
Gabriella Ursino
Alessandra Vaccari
Nazzareno Valenti
Federico Varese
Gianni Venturi
Elisa Veronesi
Alessandro Vignali
Rita Vitafinzi
Natale Vitali
Vincenzo Vona
Liviana Zagagnoni
Cristiano Zagatti
Davide Zanella
Marco Zanirato
Elisabetta Zannini
Roberto Zapparoli
Giorgio Zattoni
Valentina Ziosi

La regola del mare: perché sottoscrivo l’appello per il voto a Modonesi

Quando la nave è in pericolo, anche se non si è condivisa la rotta, è saggio che tutti i passeggeri contribuiscano a ripristinare il giusto assetto. Sciocco e fatale – in quel frangente – è restare inerti a discutere con il comandate le scelte compiute. Poi, una volta ripristinate le condizioni di sicurezza della navigazione, si potrà a giusta ragione valutare come si debba orientare il timone…

Ho spesso criticato, in passato, Aldo Modonesi. Ma oggi Ferrara si trova a un bivio molto rischioso: cedere al semplificazionismo leghista, credere che i nostri problemi si possano risolvere con facili e vaghe ricette, alimentare uno scontro fra soggetti deboli e altri ancora più deboli finirà col creare una sempre maggiore disuguaglianza sociale: a trarne vantaggio sarà chi già si trova in una condizione privilegiata.

Ferrara per la prima volta è posta dinanzi alla prospettiva di una radicale svolta amministrativa. L’alternanza, in politica, è una sana prassi che spesso contribuisce a rendere dinamici i meccanismi gestionali ed evita il rischio di incrostazione clientelari e consociative. Ma chi oggi si candida al governo della città non offre sufficienti garanzie, né sul piano delle competenze, né tantomeno, su quello del rispetto dei diritti di tutti membri della comunità.
La linea politica della Lega, di cui Alan Fabbri è rappresentante, fa leva su parole d’ordine violente e su un modello di società divisivo, nel quale non si ricerca il confronto e l’intesa ma, al contrario, alla sana prassi del dialogo si sostituisce l’invettiva. Il risultato rischia di generare una città non accogliente né inclusiva, incapace di essere rispettosa dei diritti di tutti e tantomeno di tutelare i soggetti più deboli (anziani, malati, disoccupati…); propensa, semmai, a garantire proprio coloro che già godono di privilegi.

Per questo, a prescindere dai rilievi mossi all’attuale candidato del centrosinistra, volgo lo sguardo ad Aldo Modonesi e individuo in lui un politico in grado di tutelare i valori di civile e democratico confronto nei quali mi riconosco. Dunque, in vista del ballottaggio del 9 giugno per l’elezione del sindaco, ho sottoscritto l’appello in suo favore (diffuso oggi e pubblicato anche su Ferraraitalia) e invito a sostenerlo con il proprio voto tutti coloro che condividono queste mie valutazioni.
Sento il dovere di chiarire, per correttezza, che questa scelta – libera e individuale – impegna me solo e non coinvolge coloro che, a qualunque titolo, collaborano con la testata di cui sono direttore.

Nei prossimi giorni mi aspetto che il candidato dia ancor maggiore sostanza al proprio programma. Ottime idee, per esempio, sono state espresse e tradotte in concreti progetti da Coalizione civica e Azione civica, due dei soggetti che lo appoggiano al ballottaggio. L’obiettivo è definire strategie e linee d’azione in grado di favorire un forte rilancio della città. Spero anche che Modonesi decida di rendere preventivamente noti i nominativi dei componenti sulla sua eventuale futura Giunta, per rendere chiaro che accanto a lui opereranno i migliori e più qualificati esperti in ogni ambito proprio dell’amministrazione comunale, offrendo così preventiva garanzia ai cittadini di chi avrà cura della nostra città.

Scortichino, inglese per tutte le età: consegnati i diplomi

Da: Ufficio Stampa
BONDENO (FERRARA), 01-06-2019.
Inglese senza confini, senza sbarramenti di età, per consentire a tutti di apprendere le competenze necessarie nella società di oggi, in cui la conoscenza di una lingua straniera come quella anglosassone diventa fondamentale. Giovedì sera si è svolta la cerimonia di consegna dei diplomi per gli “studenti” che hanno seguito il corso promosso dalla Cooperativa “Arte e Spettacolo” di Scortichino, in collaborazione con il Comune. La premiazione si è svolta nella sala Ragno, che ospita anche la neonata biblioteca promossa dalla cooperativa e diventata polo culturale e di aggregazione della frazione. L’assessore alle Politiche sociali, Cristina Coletti, ha preso parte alla serata e si è complimentata per il brillante esito dell’iniziativa della cooperativa che «con il patrocinio del mio Assessorato ha contribuito a divulgare la lingua inglese anche tra chi non aveva avuto modo di studiare l’inglese a scuola – spiega Coletti –. Anche questo è un percorso di superamento di quegli steccati culturali che oggi limitano l’accesso ai servizi». Il percorso, come aveva illustrato alcune settimane fa il presidente della cooperativa “Arte e spettacolo”, Oriano Campini, ha riguardato persone che hanno concluso la loro esperienza lavorativa, ma non solo. Tutti i partecipanti che hanno ricevuto l’attestato di partecipazione sono stati animati dalla stessa passione messa in campo dal docente Federico Casari, che vanta esperienze lavorative a Cambridge e in America. Facile ipotizzare un seguito di questa bellissima esperienza formativa, che ha visto ancora una volta la cultura protagonista a Scortichino.

Italia in Comune a fianco del candidato sindaco Aldo Modonesi

Da: Informazioni Aldo Sindaco
“Abbiamo l’obbligo morale di continuare a lavorare per la nostra città, io non posso accettare che a governare sia qualcuno che invece di unire vuole solo dividere”. Sono queste le parole tuonate ieri 31 maggio dal palco di piazza Trento e Trieste da Alberto Bova, candidato sindaco di Italia in Comune – Ferrara Concreta al primo turno e ora, dopo l’ufficializzazione dell’appartamento, al fianco del candidato Aldo Modonesi.

“Credo – dichiara Bova – credo sia giusto assecondare la voglia di cambiamento, ma bisogna cambiare in meglio. Ho proposto quattro punti del nostro programma che ritengo non negoziabili per una ripresa socio-economica della città: esenzione dalle imposte comunali per le nuove attività produttive che si insedino nel territorio; rimborso a bando della TARI per gli esercenti di frazioni e periferie con un fatturato fino a 100.000 e di TARI e IMU per quelli fino a 50.000; eliminazione delle liste di attesa degli asili comunali attraverso convenzioni con strutture private; aiuti economici per permettere alle famiglie a bassa ISEE per accedere alle attività sportive. Aldo Modonesi li ha accolti, si è impegnato a portarli a termine nei primi 100 giorni, se verrà eletto. E ora sono al suo fianco”. L’appartamento della lista Italia in Comune – Ferrara Concreta a favore del candidato sindaco Aldo Modonesi è infatti stato ufficializzato il 30 maggio: il 9 giugno la città sarà chiamata nuovamente alle urne per scegliere il suo sindaco, e Italia in Comune – Ferrara Concreta sostengono la candidatura di Modonesi: “abbiamo sbagliato tutti – continua Bova – perché non abbiamo saputo comunicare che il sindaco non può fare lo sceriffo e il compito dell’amministrazione è far sì che la delinquenza non trovi terreno fertile. Come? Creando lavoro, stando a fianco delle famiglie, occupando i territori. Si è fatto molto ma si può fare di più, e il 9 giugno la scelta sarà tra il continuare migliorando o il consegnare la città in mano a chi in un anno di governo al Paese non ha saputo fare nulla, non ha migliorato nulla, e non ha neanche idee per farlo”.

Lunedì 3/6 alle 17:00 Monica Longobardi presenta il libro “Viaggio in Occitania” presso libreria Ibs+Libraccio Ferrara

Da: Eventi Ferrara

Dialoga con l’autrice Fausta Garavini

L’esilio di un fauno nelle ultime terre selvagge della Camargue; la corrente del Rodano che trasporta la salma di un re verso il sacro sepolcreto degli Alyscamps; la foresta di Feytaud scenario di guerre tra stirpi umane e ferine, e morti che ritornano in maisons hantées. Tre “notturni” in una natura panica che difende misteriosamente le sue antiche leggi e pronuncia i suoi sortilegi; dove la cerva, il cinghiale, le querce, i castagni, i ginepri combattono la loro tacita battaglia contro le ferite inferte alla terra. Il bosco, i pascoli, il grande fiume, le saline e la palude: le terre d’Occitania che la storia ha silenziato e che una letteratura dei “quattro elementi” riprende a sillabare. In quale lingua? L’occitano di oggi, lingua viva ma che parla troppo sommessamente perché il mondo di fuori la distingua. La voce che fu dei trovatori, ma che non ha mai cessato il suo canto. Sino a oggi. La lettura di d’Arbaud, Delavouët, Ganhaire ci introduce in questo universo letterario inesplorato in Italia, negletto dai traduttori e dalla ricerca: un’autentica rivelazione. Prefazione di Fausta Garavini.

Monica Longobardi insegna Filologia romanza presso l’Università degli Studi di Ferrara. Dopo l’incontro con Fausta Garavini, autrice di bellissimi studi sulla letteratura occitanica moderna, ha acceso a Ferrara un insegnamento incentrato su questa disciplina. Il libro che si presenta raccoglie i frutti di questa nuova attenzione verso la posterità delle lingue e delle letterature romanze, dopo il periodo medioevale. La letteratura occitanica moderna e contemporanea è pressoché sconosciuta in Italia.

I giovani talenti Unife incontrano le aziende al Career day 2019

Da: Comunicazione Istituzionale e Digitale Unife Ufficio Stampa
L’Università di Ferrara accompagna chi studia o ha conseguito la laurea a muovere i primi passi verso il mondo del lavoro. Con tante iniziative durante tutto l’anno, e con un evento speciale che si terrà il 4 e 5 giugno al Polo Scientifico Tecnologico. È il Career Day, giunto quest’anno alla sua terza edizione nella formula di Ateneo: due giornate all’insegna della scoperta, dell’informazione e dell’incontro diretto con le imprese.

Un’opportunità per studentesse, studenti e neolaureate/i per conoscere le occasioni di impiego e gli ambiti di applicazione delle proprie abilità e competenze.

Circa 50 le aziende presenti dei più diversi settori e servizi alla ‘Job Fair’ targata Unife.

I partecipanti potranno quindi portare i propri CV e parlare con le aziende negli stand informativi per approfondire prospettive e competenze richieste. Potranno inoltre assistere alle presentazioni aziendali in aula e, per chi avrà inviato in anticipo il proprio curriculum e sia stato selezionato, effettuare veri e propri colloqui.

Un momento formativo e di crescita che nasce dall’incontro tra le proprie competenze professionali con le necessità delle imprese.

Presente al Career Day anche l’Ufficio Uscita e Placement di Unife, che si occupa di seguire le/i giovani in un percorso per approcciarsi al mondo delle aziende in modo più maturo.

E per arrivare preparati all’appuntamento di orientamento lavorativo, Unife insieme ad ER.GO, l’Azienda Regionale per il Diritto agli Studi Superiori, organizza dallo scorso anno una serie di seminari per conoscere meglio le aziende presenti, spiegare come affrontare un colloquio e creare un curriculum e una lettera di presentazione mirati ed efficaci.

Festa Finale Progetto “Adottiamo un’ aiuola”.

Da: Comitato Zona Stadio
Il giorno 5 Giugno 2019 alle ore 10.30 presso il Parco Giordano Bruno, a Ferrara, si incontreranno tutti gli attori del Progetto Poledrelli ” Adottiamo un’aiuola ” nella Festa Finale.
Quel giorno attorno alle aiuole saremo in tanti. I ragazzini delle tre Quinte Elementari delle Scuole Primarie Poledrelli e Bombonati, protagonisti in questi tre anni di percorso del Progetto.
Le entusiaste maestre sempre disponibili a sperimentare e a modulare la programmazione anno dopo anno. Noi del Comitato Zona Stadio felici per tanta partecipazione.
Chi ci ha permesso di affrontare questo viaggio dal punto logistico e chi ci ha permesso di viverlo.
Saranno presenti artigiani del Laboratorio Artenuti della Casa Circondariale Costantino Satta di Ferrara e racconteremo.
Cosa? Lo potrete scoprire partecipando a questo evento.
Siete tutti invitati! Venite ad ascoltarci!

Alan Fabbri: “Mentre Modonesi ripete la solita storia, noi progettiamo: sotto al grattacielo il più bel parco della città”

Da: Elettorale Lega Nord

“Mentre il candidato del Pd perde il suo tempo a ripetere per l’ennesima volta la favola del lupo cattivo, noi siamo al lavoro su progetti concreti. Come quello che trasformerà le aree verdi sotto al grattacielo della Gad nel più bel parco della città. Come? Innanzitutto ripulendo e rimettendo a nuovo quella che ora è una piazza di spaccio, garantendo un presidio fisso della municipale al piano terra del palazzo e, in sinergia con la questura, organizzando più controlli attraverso i 18 nuovi agenti di polizia che il ministero invierà entro aprile dell’anno prossimo a Ferrara. E poi, occupando quel territorio con mercati domenicali e bancarelle per la vendita di prodotti tipici, con un chiosco dei gelati e le giostrine per i bambini, con spazi adatti a tutti gli sport e con una zona dedicata ai concerti e alle rassegne musicali. Un sogno? Niente affatto: i nostri progetti non sono come quelli del Pd calati dall’alto come una concessione e quindi destinati a fallire. Questa volta saranno coinvolte tutte le associazioni e tutti i ferraresi di buona volontà che, finalmente, potranno essere protagonisti del cambiamento. Riprendiamoci il quartiere giardino: insieme possiamo farlo”.
Alan Fabbri, candidato sindaco di centrodestra entra nei dettagli del progetto di riqualificazione della zona Gad, il cui simbolo resta il grattacielo.
“Modonesi qualche sera fa ha illustrato il suo progetto di riqualificazione di quell’area che, lui stesso, da assessore alla sicurezza, ha consegnato nel tempo al malaffare e al degrado. Ha parlato di nuovi negozi, di atelier d’arte o di affittare appartamenti agli studenti, fingendo di non capire che prima di tutto quella zona va risanata dallo spaccio”, aggiunge Fabbri.
“Noi lo faremo, con azioni di sicurezza e occupando i luoghi simbolo del malaffare con iniziative dedicate ai giovani, agli anziani e alle famiglie e coinvolgendo i residenti che già tante energie hanno speso per migliorare la situazione”.
E continua: “Porteremo in Gad un mercato settimanale, bancarelle di prodotti tipici e rassegne enogastronomiche che valorizzino i produttori locali e gli esercenti che cercano nuove vetrine. Il calendario lo costruiremo insieme a tutte leassociazioni di categoria, che diventeranno soggetti proponenti di un importante cambiamento, mentre per i partecipanti, selezionati attraverso bandi pubblici, prevederemo incentivi e benefit per sostenerne la presenza”.
Per quanto riguarda lo sport “non solo valorizzeremo gli spazi che già esistono, gestiti dai volontari e dalle associazioni, ma occuperemo quelli esterni con rassegne sportive e attività programmate e periodiche, capaci di coinvolgere atleti di tutte le età, attrezzando l’area attraverso la realizzazione di un play ground, un campo sportivo polivalente da gestire magari d’intesa con l’Università di Ferrara, le associazioni degli studenti universitari e gli altri soggetti che si occupano delle diverse discipline”.
Ma non basta: “Il giardino sotto il grattacielo deve essere anche un luogo di cultura fruibile da tutti: proprio in quell’area supporetremo la realizzazione di rassegne musicali, concerti e serate di musica all’aperto, perchè anche questo è un modo concreto per dire no allo spaccio e alla delinquenza”.

Nuovo mercato contadino in città: Modonesi plaude e rilancia sull’agricoltura

Da: Informazioni Aldo Sindaco
Da oggi a Ferrara c’è un nuovo mercato contadino coperto in città. Presente all’inaugurazione anche il candidato sindaco Aldo Modonesi.
“Nella bellissima cornice della chiesa di San Matteo del Soccorso, in via Montebello, ventidue aziende da oggi danno vita a una nuova realtà rionale di assoluto pregio con il marchio di Campagna Amica. Per me è una bella soddisfazione, ripensando anche a quando, da assessore al commercio, ho seguito e visto nascere i primi mercati contadini nelle piazze di Ferrara. – ricorda Aldo Modonesi, che riprende alcune proposte – Nel nostro programma per il futuro di Ferrara l’agricoltura riveste un peso importante a partire dal coordinamento delle politiche rivolte alle aziende del settore con gli altri Comuni della provincia. Proseguendo con il sostegno e le agevolazioni ai giovani imprenditori per favorire il necessario ricambio generazionale in questo settore. È bene evitare un aumento della pressione fiscale complessiva e promuovendo un intervento sulla TARI per favorire il recupero o il compostaggio delle materie di scarto. Valuto di assoluta importanza anche la revisione, di concerto con le associazioni del settore, delle politiche di fiscalità locale, dall’IMU dei terreni condotti da coltivatori diretti, pensionati e coadiuvanti agricoli, alle imposte relative al Consorzio di Bonifica, passi carrai agricoli a raso, fino alla Tari per gli agriturismi”.
“Vitale è poi il rapporto tra produzione e commercio dei prodotti. Dal punto di vista dello sviluppo economico del settore è importante favorire la capacità di aggregazione dei produttori per conquistare nuovi mercati e trattare con la GDO. Inoltre, nel programma, ricordo anche il punto dedicato proprio al sostegno ai mercati contadini in un’ottica di tutela della filiera agricola nel suo complesso. Oltre alla promozione e commercializzazione dei prodotti tipici, ad iniziare dalla pera” conclude Modonesi.

Coldiretti Ferrara, aperto in via Montebello, 43 il Mercato Coperto di Campagna Amica

Da: Ferrara
Centinaia e centinaio di persone hanno affollato per tutta la mattina l’ex chiesa di San Matteo del Soccorso, in Via Montebello, 43 a Ferrara, luogo che Coldiretti ha allestito a Mercato Coperto di Campagna Amica.
Inaugurazione alla presenza di tantissimi cittadini e di molte autorità non solo ferraresi, che ha sancito il via al nuovo progetto dell’organizzazione agricola, che attraverso l’idea del Mercato Coperto costruisce una rete di luoghi di incontro ed aggregazione tra campagna e città, nella condivisione di principi, tradizioni, idee.
Non solo mercato dunque, anche se le oltre venti aziende presenti hanno offerto il meglio delle produzioni fresche di stagione del territorio e molti prodotti trasformati, ma anche occasione di trovarsi per ammirare la rassegna delle opere partecipanti al concorso “Campagna Amica degli Artisti”, assaggiare salumi, formaggi, vini, miele, confetture, gustare i frutti di stagione come fragole, ciliegie, albicocche.
Un contenitore a servizio della città, come hanno messo in evidenza nei loro interventi dopo il rituale taglio del nastro l’Arcivescovo Perego, il sindaco di Ferrara, Tagliani, il presidente di Coldiretti Ferrara Tassinari, il direttore di Fondazione Campagna Amica Troccoli, il presidente di Coldiretti Emilia-Romagna Bertinelli ed il dott. Posa in rappresentanza di Bonifiche Ferraresi.
Per la particolarità del sito, per l’appunto una chiesa sconsacrata in tempi lontani ma ancora di pregio architettonico, unanime apprezzamento ed ammirazione per l’allestimento messo in atto, con pannelli fotografici, piante, attrezzature contadine, abbinate a moderni banchi vendita che rendono caldo ed accogliente l’ambiente.
Numerosi anche i cittadini che hanno voluto sottoscrivere la petizione per la proposta di legge europea sull’obbligo di origine in etichetta e che si sono informati sulla stagionalità dei prodotti, sulle iniziative di Coldiretti, sulla storia delle aziende e della chiesa, che la guida turistica Silvia Ferretti ha ben inquadrato nell’ambito del quartiere Montebello dell’addizione erculea del 1400.
Insomma tanti motivi per tornare a visitare il nuovo mercato e farne tappa di socialità e relazione tra produttori e consumatori e tra cittadini.
Il mercato sarà aperto anche sabato 1 giugno, dalle 8.30 alle 15.00 e dalla settimana successiva ogni martedì, giovedì, sabato e domenica mattina.

Festa della Repubblica. Cerimonia in centro storico: S. Messa alle ore 10, poi corteo e interventi del sindaco e dello storico Romano Cavagna

Da: Ufficio Stampa
BONDENO (FERRARA), 31-05-2019.
Una S. Messa in duomo, poi il corteo e gli interventi per la commemorazione della Festa della Repubblica. E’ stato definito il programma del 2 di giugno a Bondeno, con il cerimoniale di domenica che partirà alle 9,45, con il raduno dei partecipanti davanti al sagrato della chiesa Arcipretale, cui seguirà alle 10 la S. Messa celebrata in duomo. Al termine della quale, seguirà il corteo lungo piazza Garibaldi, con l’accompagnamento della Filarmonica “G. Verdi” di Scortichino e, quindi, i discorsi di rito che avranno luogo in una piazzetta Costa ornata di bandiere tricolore, ma colorata anche dalle divise di gioco delle società sportive. Queste ultime, presenti come ogni anno, visto che a Bondeno la Festa della Repubblica coincide anche con la Festa dello sport e del volontariato. Al saluto del sindaco Fabio Bergamini seguirà, dunque, l’intervento dello storico Romano Cavagna.

Benvenuta estate: la rassegna gastronomica a Lido degli Estensi di domenica 2 giugno

Da: Stampa
Domenica ultimo appuntamento che chiude il programma “Sulle ali della primavera” che ha visto protagonista Lido degli Estensi nei mesi di aprile e maggio 2019. Un immaginario ponte che collega la primavera con la stagione balneare, sarà la manifestazione che si svolgerà dalle ore 10.00 su viale Carducci e via delle Querce dove saranno allestite postazioni che proporranno per l’occasione prodotti tipici del Parco del Delta del Po al suono della pizzica! info e contatti: New Star Production – Paola Abile tel. 339 7804123 – abile.paola@gmail.com
VI ASPETTIAMO!

Vacanze a 4 zampe

Da: Stampa
La guida per trascorrere momenti di relax a Comacchio e Lidi con i nostri amici pelosi!

Disponibile presso tutti gli uffici d’informazione e accoglienza turistica (IAT) del territorio l’edizione 2019 della guida “Vacanze a 4 zampe”, uno strumento utile che agevola l’organizzazione del proprio soggiorno con tutte le comodità del caso. All’interno, sono segnatati tutti gli stabilimenti, le strutture ricettive che accettano i nostri amici pelosi, le agenzie immobiliari e strutture turistiche che affittano immobili ad hoc, oltre a alla pubblicazione di tutti i servizi che potrebbero essere utili quali: toelettatura, rivendita di prodotti per animali, ambulatori veterinari ecc…, nonché l’indicazione delle aree di sgambamento e di spiaggia libera. All’interno sono contenuti anche i riferimenti normativi a livello regionale e comunale da tenere in attenta considerazione per passare una piacevole vacanza nel rispetto e nella sicurezza di tutti.
E’ possibile scaricare la guida anche dal sito del Comune di Comacchio http://www.comune.comacchio.fe.it/index.php/I-Servizi/Turismo-cultura-e-sport/Vacanze-a-4-zampe

C’era una volta Roberto Soffritti, un bieco comunista… E Ferrara sembrava Bengodi

C’era una volta un sindaco, a Ferrara, che si chiamava Roberto Soffriitti ed era uno dei loro, cioè un bieco comunista. C’erano – e forse ci sono ancora – due schiatte sociali, i signori padroni e i lavoratori, operai e impiegati, gente da basto, da bastone e da galera, insomma il paradiso e l’inferno: dietro ogni angolo si nascondeva un assassino in camicia rossa, ora più semplicemente in scarpe da tennis, pantaloni stracciati e possibilmente telefonino incorporato. Sempre più difficile distinguere le appartenenze visto che i figli dei signori sembrano i rampolli di operai, quelli che restano, di operai dico, perché le macchine di ogni genere, piccole e grandi, semplici o complicate, manuali o informatizzate, troppo spesso pericolose e omicide, macchine che schiumano chimica e ammazzano anche chi sta più lontano, come mamme e bambini, sono diventate armi micidiali, subdoli carri armati invisibili, dissolti nell’aria e respirati a pieni polmoni.

Non è che anche allora, prima metà degli anni Novanta, quando Soffritti fu nominato sindaco in sostituzione del suo predecessore che andò a Roma, le armi micidiali e subdole non ci fossero, semplicemente non si pensava che fossero nascoste ovunque, anche nel giardinetto di casa, il veleno era diventato un sacro compagno di vita. Non era facile un terzo di secolo fa, quando ancora giravo per l’Italia su e giù, capire che oramai il problema ecologico era diventato un primario argomento politico, chi osava dirlo veniva accusato di essere un catastrofista, un disfattista, minimo minimo un pericoloso pessimista. Se gli raccontavo le macabre storie delle fabbriche in Lombardia, in Liguria, in Piemonte chiuse, falcidiate dal cancro contratto sui luoghi di lavoro, un sorriso di compatimento nasceva sui volti di datori di lavoro, di impiegati, di sindacalisti. E la gente moriva. Senza sorrisini di compatimento. “Bisogna fare la rivoluzione”, dicevo al mio sindaco, che spesso mi stava dietro le spalle, poi mi metteva una mano sulla spalla e mi diceva in dialetto: “Gian Pietro, a tiè un poeta”. E se ne andava. Inutile ricordargli ciò che scrisse Victor Hugo: “Soltanto quando governeranno i poeti ci sarà giustizia”. Ma allora tutto sembrava andare nel verso giusto a Ferrara: Farina aveva inventato le grandi mostre, celebrate e poi copiate in tutto il mondo, da Roma arrivavano i fondi per recuperare le Mura e trovare l’acqua calda nel sottosuolo, il danaro contante giungeva dalle casse gonfie della benedetta Coop Costruttori, le prebende venivano suddivise tra Pci, Psi e poi gli altri a scendere, Soffritti era molto attento alla spartizione degli incarichi, la Cassa di Risparmio s’ingrandiva fino a scoppiare, Ferrara sembrava diventata Bengodi.

Ma c’era un inghippo: i soldi finivano quasi sempre nelle tasche più note, mentre cominciavano a giungere attorno al Castello le facce straniere, gli slavi scivolavano giù dall’Est confondendosi – per il colore della pelle – con la popolazione autoctona, i ferraresi non protestavano, erano democratici i ferraresi, porca miseria se erano democratici! Tutti avevano dimenticato! Poi arrivarono le facce scure, anzi nere, e l’antico razzismo si diffuse sulle bancarelle; i negozi più popolari furono affittati a organizzazioni, sempre più forti, di venditori cinesi o bengalesi; i bar, antico crocevia di amicizie, di scambi di opinioni dimenticarono lo strascicato discorrere locale, il dialetto senza doppie, la “s” che si pronunciava “sc”: niente di male se questo disordine sociale fosse stato (e fosse) pilotato. No, i bambini appena sanno stare i piedi vengono mandati nei negozi a maneggiare frutta, di scuola nemmeno parlare, crescono così i bambini senza educazione civica e con le mani sozze. Ma la città non è un campo, non un piccolo agglomerato di case senza ordine: non erano questi i problemi ai tempi del primo Soffritti, l’errore à stato lasciare che le cose andassero avanti alla bengodi. Una nostra collaboratrice domestica un lunedì disse: “Ho portato ieri i bambini a vedere il Castello”. Meno male – ho pensato – ma era il supermercato. Bartolino da Novara, poveretto, si è rivoltato nella tomba.