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Mese: Maggio 2019

Aldo Modonesi: “Il futuro di Ferrara passa anche dall’industria dei big data”

Da: Informazioni Aldo Sindaco
Una parte dell’ex macello comunale ospita da alcuni mesi il data center più grande della regione Emilia-Romagna: un’opportunità a disposizione di enti pubblici e soggetti privati che va assolutamente sfruttata per la crescita economica del tessuto cittadino. Ne hanno parlato proprio nella sede di via Trenti il candidato sindaco Aldo Modonesi insieme all’assessore regionale Patrizio Bianchi, alla candidata in consiglio comunale per il Partito Democratico Caterina Ferri e a Riccardo Maiarelli, industriale del settore informatico e presidente di Open1 Srl che ha contribuito alla realizzazione del data center che è di proprietà pubblica, ma gestito attraverso una partnership pubblico privata.

“Questa infrastruttura rappresenta un’opportunità per le imprese e per una pubblica amministrazione sicura ed efficiente. In più occupa un bene comunale in disuso che è stato riqualificato. Si estende su 1000 metri quadri di area interna per apparati e locali tecnici e 745 metri quadri di area esterna per gruppi frigo ed elettrogeni” ha ricordato Caterina Ferri.
“È il primo data center dell’Emilia-Romagna per velocità nativa: grazie ai suoi 100Gb. – ha puntualizzato Riccardo Maiarelli – Rappresenta in generale un’opportunità per le imprese locali che necessitano di potenza di calcolo, sicurezza e affidabilità dei sistemi informatici, velocità di connessione e rispondenza alle ultime normative di sicurezza informatica che sono diventate stringenti”. “Tutti elementi necessari per fare impresa con i big data, che sono già un nuovo settore industriale – ha aggiunto Patrizio Bianchi – Avere un data center nella nostra città significa poter essere competitivi per le imprese. Come Regione abbiamo avviato un dialogo con IBM per portare qui un loro significativo investimento”.
“Siamo vicini al Tecnopolo e allo ‘snodo’ della rete Lepida, un’ area che potrebbe conoscere un forte sviluppo. Sogno che quest’area, così vicina al polo tecnologico, possa diventare un campus dove il tema dei big data possa essere sviluppato, in strettissima collaborazione con l’Università. È una tipo di industria che per iniziare richiede spesso meno investimenti immobiliari rispetto ad altre, abbiamo un’Università che può specializzarsi su questo fronte, abbiamo un’ imprenditoria che su questo versante è matura e pronta ad accogliere nuove sfide. E a Bologna sorgerà il nuovo centro europeo di meteorologia, dobbiamo fare sistema e scommettere in questa direzione” è l’auspicio di Aldo Modonesi.

Edilizia Sanitaria. Calvano e Zappaterra: “20 milioni a Ferrara per riqualificazioni e nuove tecnologie all’avanguardia”

Da: PDStampa
“Strutture all’avanguardia, efficienti, dotate di tutti i confort. Pensate e realizzate in base alle esigenze di chi ci lavora e, prima ancora, dei pazienti. La Regione Emilia-Romagna è pronta ad investire, tra nuovi ospedali e riqualificazioni, un “pacchetto” da oltre 300 milioni di euro, resi disponibili dal riparto nazionale. Arriveranno fondi anche a Ferrara”. A dirlo sono i consiglieri dem ferraresi Paolo Calvano e Marcella Zappaterra.

“Sono in arrivo diversi milioni di euro nel ferrarese, che fanno parte di un piano straordinario di interventi che punta a rafforzare la sanità dell’Emilia-Romagna, guardando all’oggi e anche al futuro – spiegano – Alla provincia di Ferrara nello specifico sono destinati: 13 milioni all’Asl per la riqualificazione della Casa della salute ex anello San Rocco, 4 all’Azienda ospedaliera universitaria per l’adeguamento e il rinnovo delle apparecchiature tecnologiche e altri 3 milioni di euro all’Asl per spostare gli ambulatori di via Boschetto presso l’anello del Sant’Anna e per nuove tecnologie negli ospedali territoriali.
Un totale quindi di 20 milioni che verranno investiti in sanità nel ferrarese. Crediamo che con ospedali all’avanguardia si possa rispondere in modo più efficiente ed efficace alle nuove esigenze organizzative e funzionali per chi lavora ma anche per i pazienti stessi”.

Dunque un programma straordinario da Piacenza a Rimini, passando anche per Ferrara che vedrà strutture, costruite ex novo o da riqualificare, dotate delle più moderne tecnologie e di tutti i comfort; nuovi reparti ospedalieri e, ancora, Case della salute e hospice per le cure palliative.

Shelter, film doc di Enrico Masi, è la storia migrante di Pepsi. A Bologna l’anteprima italiana con Human Rights Nights il 29 maggio

Da: Ufficio Stampa Rizoma
La storia delle persone migranti è quella di Pepsi, rifugiata transessuale che rivendica il suo diritto di essere al mondo.

Shelter: Farewell to Eden, nuovo film doc di Enrico Masi e della casa di produzione bolognese Caucaso, è l’attualissima e dolorosa storia di Pepsi, militante transessuale nata nel Sud delle Filippine in un’isola di fede musulmana. Dal Mindanao alla “giungla di Calais”, rincorre il riconoscimento di un diritto universale, vivendo l’odissea dell’accoglienza in Europa.
Human Rights Nights, festival dedicato ai diritti umani in programma alla Cineteca di Bologna, ospita la prima italiana di Shelter mercoledì 29 maggio alle 20.00, mentre il 13 giugno il documentario comincerà la distribuzione nazionale con Istituto Luce Cinecittà, anche nella versione doppiata da Eva Robin’s. Shelter ha già partecipato a tre importanti appuntamenti europei: in concorso al CPH: DOX Festival di Copenaghen, terzo maggiore appuntamento mondiale per il cinema documentario, lo storico Cinéma du Réel di Parigi, presentato in Competizione internazionale, e il BFI Flare di Londra, dove il British Film Institute presenta il meglio della produzione internazionale a tematica LGBT. Il film, inoltre, è stato nominato per il Doc Alliance Award presentato a Cannes quest’anno.
“Mi sono creata sette nomi diversi, ma l’ottavo nome, il mio vero nome, è quello che non userò.” Sono le parole con cui Pepsi apre Shelter, definendo un individuo in transizione, che dopo aver lavorato per oltre dieci anni nella Libia di Gheddafi come infermiera, è costretta a seguire il flusso dei rifugiati in Europa. Sostiene il colloquio per la richiesta del diritto d’asilo a Bologna e prosegue quindi per la Francia, attraversando il passo della morte sulle alture di Ventimiglia. Pepsi non mostra il suo volto, e questo rende la sua storia ancora più ampia e universale, rappresentativa della condizione di migliaia di persone migranti. Il suo è un viaggio dai toni mitologici, dove anche i luoghi si celano e si confondono, si sovrappongono e si richiamano fra loro, assegnando allo spazio dove la persona si trova a essere una dimensione quasi incidentale. Shelter offre la visione di un’esistenza e di tante altre, ricordando come ognuna di queste sia “un ingrediente di questo pianeta”. Pepsi, d’altra parte e proprio per queste condizioni, non è una persona smarrita e rivendica il suo diritto di essere al mondo.
Shelter: Farewell to Eden, è stato girato nel corso di tre anni fra Sardegna, Emilia, Liguria, le Alpi Marittime e Parigi. La regia di Enrico Masi e la fotografia di Stefano Croci esplorano memorie e spazi onirici, dalle luci del Mediterraneo agli accampamenti del ponte di Ventimiglia, all’apparizione del toro bianco, in Sardegna, che richiama il mito di Europa, tutto viene saldamente ancorato alla realtà dal racconto di vita di Pepsi. Il documentario completa la trilogia dedicata ai Mega Eventi, dove The Golden Temple (2012) mostrava l’impatto delle Olimpiadi di Londra sulla popolazione e il territorio, e Lepanto (2016) guardava al Brasile trasformato, in pochi anni, prima dai Mondiali e poi dalle Olimpiadi. Con Shelter il “grande evento” è quello della crisi umanitaria, e il legame si rinforza nella resistenza e resilienza che tutti i protagonisti della trilogia esercitano nei confronti di avvenimenti travolgenti. “Shelter – dice il regista – in qualità di film e quindi di oggetto chiuso in se stesso, a sua volta corrisponde a un rifugio, un luogo sicuro che custodisce la storia di Pepsi, ciò che lei ha voluto raccontare a noi, ciò che è accaduto sulla sua pelle.”

Teatro e salute: il progetto “Il teatro e il benessere” al Caregiver Day 2019 a Ferrara

Da: Balamòs Teatro – Associazione Culturale
Anche quest’anno il tradizionale appuntamento con il Caregiver Day: un momento di confronto tra familiari, medici, operatori socio-assistenziali e sanitari, operatori teatrali, studiosi di teatro, figure istituzionali, rappresentanti del Terzo Settore, aperto a tutta la cittadinanza.
La giornata è organizzata nell’ambito delle iniziative promosse dalla Regione Emilia Romagna attraverso una apposita legge a favore di chi si prende cura di persone non autosufficienti (i cosiddetti “caregivers”) e si svolgerà Giovedì 23 Maggio 2019, dalle ore 15.00, presso la Sala dei Comuni del Castello Estense di Ferrara.
Una parte della giornata è dedicata al progetto “Il teatro e il benessere”, un’innovativa esperienza di laboratorio teatrale che nell’anno 2018 ha coinvolto persone con malattie neurodegenerative, loro famigliari, operatori del settore, gli allievi del laboratorio del Centro Teatro Universitario di Ferrara “Linguaggi dell’attore e del teatro” e una donna detenuta dal laboratorio teatrale “Passi Sospesi” alla Casa di Reclusione Femminile di Giudecca (Venezia), entrambi diretti da Michalis Traitsis, regista e pedagogo teatrale di Balamòs Teatro e responsabile del progetto “Il teatro e il benessere” insieme a Patrizia Ninu, educatrice professionale, in un percorso fisico ed emotivo all’interno del quale poter esprimere sensazioni, emozioni e pensieri legati al lavoro di cura, sia dal punto di vista del curante che dell’assistito.
Il percorso teatrale nel primo trimestre del 2018 ha coinvolto il gruppo nel riallestimento dello spettacolo teatrale “Altrove” che è stato presentato il 26 Marzo alla Sala Estense di Ferrara nell’ambito della Giornata Mondiale del Teatro. Il laboratorio è stato ripreso nel mese di Settembre e si è concluso nel mese di Dicembre con la presentazione dello spettacolo teatrale “Che cos’è l’amor… Epistolari d’amore”, il 14 Dicembre alla Sala Estense di Ferrara.
Durante il percorso di laboratorio è stata prodotta una documentazione fotografica a cura di Andrea Casari e un video documentario a cura di Marco Valentini che saranno presentati al Caregiver Day 2019 di Ferrara, da Michalis Traitsis.
In seguito ci sarà l’intervento di Guido Di Palma, docente di Istituzioni di storia del teatro e dello spettacolo, Università di Roma La Sapienza, dal titolo “Lo sguardo e l’ombra – Teatro sociale e pedagogia”.
Ingresso libero.

Alan Fabbri: “Università: corsi di agraria a Ferrara. Finalmente formeremo i nostri giovani sul territorio”

Da: Elettorale Lega Nord

“La terra e l’agricoltura sono una nostra grande ricchezza, un patrimonio che deve essere valorizzato e trasmesso ai giovani. Crediamo che per garantire alla tradizione agricola che ci contraddistingue un futuro positivo con il valore aggiunto dell’innovazione, sia necessario che l’Università di Ferrara possa arricchirsi di corsi della Facoltà di Agraria per crescere qui i futuri imprenditori e tecnici dell’agroalimentare”.
Così Alan Fabbri è intervenuto questa mattina alla Conferenza Stampa organizzata da Fratelli d’Italia.
“Vogliamo che i nostri giovani si formino sul territorio, per mantenere qui i saperi e attrarre le nuove capacità perchè questo è il modo giusto per garantire un futuro all’agricoltura ferrarese”, spiega Fabbri. “L’agricoltura, l’allevamento e la produzione enogastronomica fanno parte della nostra tradizione e sono una risorsa fondamentale in termini economici. Le nostre aziende offrono prodotti eccellenti di riconosciuta qualità intorno ai quali, da amministratori, costruiremo un sistema di valorizzazione e promozione importante e finalmente strutturato”, spiega Fabbri. “Prima ancora, però, dobbiamo sostenere le nostre aziende, non solo in termini economici ma anche garantendo loro un futuro. E il futuro evidentemente passa dai giovani e dalle nuove generazioni che vorranno investire e lavorare in questo settore”, spiega il candidato. “Ecco allora la necessità di avere a Ferrara corsi universitari dedicati alla materia, capaci di formare i nostri ragazzi e di attrarre studenti anche dal resto d’Italia”, aggiunge il candidato. E’ evidente come “la presenza di corsi dedicati all’agricoltura e all’allevamento, uniti ad una attività di ricerca scientifica di alto livello, quale è quella che contradddistingue il nostro glorioso Ateneo, dove anche io ho avuto l’onore di laurearmi, avrà ricadute positive su tutto il settore, delle quali vedremo gli effetti a lungo termine”.

Proposte estive del Comune di Comacchio per bimbi, ragazzi, ma anche anziani ed invalidi

Da: Stampa
Un’offerta che abbraccia tutte le esigenze!!!
Il Comune di Comacchio da sempre attento alle diverse esigenze dei propri cittadini, grandi e piccini, ha promosso iniziative atte a creare momenti di svago e socialità durante tutta l’estate 2019:
 - Il Servizio Politiche Educative anche quest’anno ha attivato una pluralità di centri estivi per i bambini/e ragazzi/e del suo Comune a partire dai 3/16 anni: Campi solari pulcini, campi solari junior, soggiorni settimanali in campeggio, in montagna e da quest’anno la novità in agosto del “Summer lab” con l’offerta di laboratori di inglese, teatro, e manipolazione!
Durante la lunga e meritata pausa estiva, anche per il 2019, i nostri bimbi e ragazzi potranno ritrovarsi facendo attività divertenti, ma anche formative! Un’occasione per condividere del tempo insieme ed un valido supporto alle famiglie. I volantini con i dettagli e gli orari sono disponibili in tutte le scuole del territorio e contengono tutte le informazioni necessarie per le famiglie. Sono presenti anche online sulla pagina facebook del Comune!
Per le iscrizioni ai centri ricreativi estivi quest’anno non si effettueranno in Comune ma presso il soggetto gestore cooperativa sociale “Girogirotondo” via Mons. Menengazzi 21 a Comacchio – tel. 0533/313372. I moduli per le iscrizioni sono già disponibili e scaricabili dal sito comunale. Il Comune di Comacchio ha aderito inoltre al progetto regionale “Conciliazione vita lavoro” che prevede contributi per le famiglie che possiedono i requisiti previsti dal bando FSE. Le domande si presentano in Comune, presso l’Ass.to alle Politiche educative via Agatopisto, 3 – Comacchio – tel. 0533/318703 – 706 – 783 – 702.

 - I Servizi Socio-Assistenziali hanno definito il programma dei soggiorni estivi termali per anziani ed invalidi 2019.
Si svolgeranno nelle località termali di Castrocaro (giugno-luglio), Pinzolo (agosto), Abano Terme (settembre ottobre). Per partecipare a tali soggiorni sarà necessario trovarsi in età pensionabile, avere la residenza nel Comune di Comacchio come requisito di precedenza per l’assegnazione dei posti. Per ulteriori dettagli è possibile contattare Il servizio al numero 0533-310115 oppure scrivere all’indirizzo: margherita.guidi@comune.comacchio.fe.it

Comacchio (FE), Medicina e societa al tempo di Napoleone. Il 25 maggio a Palazzo Bellini

Da: Organizzatori
Comacchio. Una città tra mito e scienza
Medicina e Società al tempo di Napoleone
25 maggio 2019, dalle ore 9,30
Palazzo Bellini, Via Agatopisto, 5
Comacchio (FE)
La prestigiosa sede dell’ottocentesco Palazzo Bellini, dal nome dell’imprenditore locale Luigi Bellini senior (1831-1908) che ne fu l’originario proprietario, ospita un interessante incontro che esplora il tema del rapporto tra medicina e società nell’età napoleonica, tra scienza e intrigo
Introduce:
Caterina Cornelio, Direttrice Museo Delta Antico
Intervengono
Aniello Zamboni
Dal “motu proprio” (1771) di Clemente XIV, all’editto di Eugenio Napoleone (1811)
Maurizio Marcialis
Il rilievo dell’Ospedale degli Infermi
Gian Luca Lodi
Medicina e umanità a Comacchio a fine Settecento
Riccardo Modestino
La medicina come scienza dell’uomo ai tempi di Napoleone
Maurizio Pajola
L’acquisto delle Valli: la concretizzazione di un sogno e la realizzazione di un impianto salifero
Aniello Zamboni
“Comacchio turbata da un morbo crudele”
Alessandro Bondesan
La carta napoleonica del Basso Po, poi detta “Carta austriaca”
Ingresso libero
L’incontro è promosso da Comune di Comacchio, Museo del Delta Antico, Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara in collaborazione con Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena Reggio Emilia e Ferrara
Al termine dei lavori verrà offerto un aperitivo dall’Associazione Italiana Sommelier Delegazione di Ferrara

Celebrazioni del cinquecentenario dalla morte di Biagio Rossetti

Da: Organizzatori
Nell’ambito delle celebrazioni per il cinquecentenario della morte di Biagio Rossetti, giovedì 23 maggio 2019, dalle 10.00 alle 18.00, si terrà, nel Salone d’Onore di Palazzo Tassoni del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Ferrara, una Giornata di studio dedicata a Biagio Rossetti secondo Bruno Zevi.
La Giornata di Studi è organizzata dal Comitato tecnico scientifico per le Celebrazioni dei cinquecento anni dalla morte di Biagio. Rossetti, dal Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Centenario della nascita di Bruno Zevi, dalla Fondazione Giorgio Bassani con la collaborazione del Dipartimento di Architettura della Università di Ferrara e del Comune di Ferrara.
La Giornata di Studio proporrà 9 contributi, tra cui le testimonianze di Valeriano Pastor e Gianni Berengo Gardin, che analizzeranno l’architettura di Biagio Rossetti secondo la lente di lettura di Bruno Zevi: nel 1956 l’architetto ideò l’esposizione Identità di Biagio Rossetti, tenutasi nel Teatro Comunale di Ferrara, in cui Zevi esaltò il valore e il ruolo del grande antesignano rinascimentale, celebrandolo come “primo urbanista moderno europeo” e rivalutandone il ruolo, fino ad allora sottostimato, nella storia dell’architettura occidentale.
L’allestimento, curato da Valeriano Pastor – coadiuvato da Luciano Perret e Vittorio Clauser – mescolava i rilievi metrici degli edifici alle fotografie di Gianni Berengo Gardin e ai plastici di Costantino Dardi, fondendo i materiali secondo un linguaggio inedito e dal forte impatto espressivo, che fornì nuove chiavi di lettura per l’interpretazione della città storica.
Alla mostra seguì presto la pubblicazione della monumentale monografia pubblicata da Einaudi: Biagio Rossetti architetto ferrarese. Il primo urbanista moderno europeo.
Nel 2018, alla Fondazione Bruno Zevi di Roma, è stata presentata la mostra omonima Biagio Rossetti secondo Bruno Zevi, per proporre una riflessione storica e critica su quell’esperienza della cultura architettonica postbellica, raccontando lo straordinario progetto critico, espositivo ed editoriale, con materiali inediti quali i disegni e gli schizzi di Pastor raccolti nel suo prezioso taccuino, le lettere, i provini originali delle foto della mostra scattate di Gianni Berengo Gardin, oltre a un ricco apparato fotografico.
A conclusione della giornata di studio saranno pubblicati gli atti del convegno.

Appello al voto del candidato consigliere comunale Nardone (Insieme!)

Da: Informazioni Aldo Sindaco
A pochi giorni dal voto credo e mi auguro che i candidati Sindaco in campo
e i programmi presentati abbiano chiarito due punti: da un lato chi ha
un’idea concreta di governo della città e del Comune nella sua estensione
da nord a sud e da est ad ovest, dall’altro invece chi non ha niente da
proporre, tanto meno risposte da dare, continuando ad accendere fuochi e a
vendere fumo, accampandosi sopra ad un paio di questioni continuando ad
ingigantirle e strumentalizzarle spingendo sulla pancia dei cittadini,
anche qui ancora senza nessuna risposta concreta, facendo l’unico esercizio
a loro gradito cioè puntare il dito contro l’Amministrazione uscente.
Per candidarsi a governare una città o un Paese, servono competenza e
programmi non chiacchere.
Servono programmi concreti e non rappresentazioni teatrali, alcune anche
raccapriccianti come si sono viste e sentite in queste sere prima del voto,
in quello che il Centro-Destra ha trasformato da confronto elettorale in un
palcoscenico dove dare spettacolo ad ogni occasione, usando slogan
volgarità verbale, atteggiamenti fortemente rappresentativi di chi non
ha rispetto per le Istituzioni, per la Democrazia e per i Cittadini ai
quali non si può vendere fumo quando ci si propone nel ruolo di primo
cittadino.
Tutto questo alla ricerca di una visibilità fine a se stessa che non può
certo derivare per molti dei loro candidati, dal merito o dai contenuti dei
loro programmi, tanto meno dall’aver dimostrato conoscenze e competenze
adeguate per il ruolo che si sono proposti di fare: il Sindaco di Ferrara.
A questo punto punto credo che nella mente, nel cuore e nella penna di ogni
Ferrarese per amore del proprio territorio, del futuro della città e per
quello dei propri cari, l’imperativo debba essere quello di contribuire nel
dare un sindaco alla città capace di formare una giunta degna della nostra
storia e della nostra tradizione, per affrontare le sfide e il percorso di
cinque anni di legislatura nei quali serve governare il nostro territorio.
Credo che la giusta sintesi sui punti legati alla sanità, a ripristinare i
contatti con il territorio e le frazioni, le politiche per la scuola,
turismo, università, sviluppo, sicurezza siano racchiusi nel programma di
Aldo Modonesi e che lui stesso abbia la stoffa necessaria per fare il
sindaco, sulla scia e la tradizione dei grandi sindaci che questa città ha
avuto.
Mi appello anche al mondo sindacale. Delegati e delegate,
Segreterie dei tre grandi sindacati confederali dite con forza e sostenete
il candidato del centro sinistra a tutela dei valori fondanti del movimento
sindacale stesso. A questo proposito sottolineo il grande lavoro che sta
svolgendo il Segr. gen della CGIL di Ferrara Cristiano Zagatti a cui da
delegato mi piacerebbe si unisse forte e chiara la voce di tutte le
Categorie nel lanciare il messaggio: non consegnare la Città, il Comune
nelle mani del centro destra xenofobo e razzista.
Fra cinque anni faremo una valutazione critica anche severa e sull’operato
di un candidato Sindaco al quale oggi è fondamentale dare fiducia.
Diversamente il rischio sarebbe consegnare la città alla lega di Fabbri e
Lodi.

Assistenza anziani, Peruffo: “Ferrara il distretto più vecchio d’Europa”

Da: Forza Italia Ferrara
Secondo i dati nazionali, l’assistenza domiciliare agli anziani non è adeguata alle reali necessità e registra troppe disomogeneità sociali.
Attualmente, a livello nazionale, sono assistiti a domicilio soltanto 3 over 65 su 100, con 3 milioni di persone affette da disturbi cronici e disabilità che necessitano di cure continuative a domicilio.

A Ferrara le cose non migliorano, essendo il distretto di appartenenza (Centro Nord, comprendente anche Copparo, Tresignana e altri comuni) il più vecchio d’Europa, con un indice di vecchiaia del 277,3 contro il 177 della Regione Emilia Romagna.

Il problema è molto serio perché il Servizio Sanitario non è in grado oggi – e lo sarà ancor meno nell’immediato futuro – di curare queste persone negli ospedali, già oggi in sofferenza, con i Pronto soccorso presi d’assalto, per lo più proprio da anziani.
Nel 2030 si stima che saranno 8 milioni gli anziani con almeno una malattia cronica grave e di questi, 5 milioni saranno disabili.

Nella pratica stiamo continuando a curare i nostri anziani in modo sbagliato, perché ancora gestiamo la cronicità negli ospedali, con costi straordinariamente superiori rispetto a gestioni più virtuose. Per superare questo stallo è necessario un fronte comune tra pubblico e privato nel campo dell’assistenza domiciliare, per consentire alla popolazione anziana di essere assistita con professionalità tra le mura domestiche, vicino ai propri affetti e in continuità con le abitudini di vita.

Il compito della politica non è quello di identificare un unico modello di organizzazione delle cure domiciliari per tutto il territorio nazionale, quanto quello di individuare delle strategie per rafforzare e modernizzare l’assistenza domiciliare quale strumento innovativo di welfare, unica ciambella di salvataggio per il nostro Servizio Sanitario.

La stella cadente

E’ sempre complicato intravedere il momento esatto – perché c’è quel momento, esiste, ma di solito ce ne accorgiamo sempre in ritardo – quando un astro ascendente inverte la rotta. Quando un cavallo vincente si trasforma in un probabile perdente.
Notte di San Lorenzo o meno, non è facile beccare in flagrante la caduta di una stella. Eppure…
A me sembra – e mi prendo tutta la responsabilità di azzardare questo pronostico – che la storia di Matteo Salvini, l’uomo nuovo e grande regista della nuova Lega, sia oggi arrivata a un punto di svolta. Drammatico e inaspettato. Dopo aver raggiunto lo zenit dei consensi, il leader maximo sta forse per imboccare la parabola discendente. Non è ancora il viale del tramonto – il suo partito incasserà dalle urne un cospicuo dividendo elettorale – ma in questi ultimi giorni qualcosa si è spezzato. Il suo bel giocattolo si è rotto. Basta guardare la sua faccia, sempre meno tranquilla, i suoi occhi inquieti, le sue parole sempre più secche, per capire come la sua capacità animale di parlare e interpretare il ventre molle del popolo italiano sia venuta meno. Le contestazioni di piazza, gli striscioni pieni di ironia, l’onda negativa che monta sui suoi amati social sono una plastica conferma di un incipiente declino.

Che è successo? Per non perdermi in ragionamenti tra il politico e il sociologico, ho girato la domanda a un vecchio amico, contadino di professione da più di cinquant’anni, ricevendone una risposta disarmante, tanto semplice quanto saggia: “Prima io lo ascoltavo, ma adesso ha proprio esagerato”.
Matteo Salvini, prima di andare al governo, e anche dopo, ha scelto di puntare tutto su un ambo secco, su due soli numeri della roulette mediatica. Sull’Europa ladrona e sulla sicurezza. L’Europa, la sua moneta e i suoi burocrati, affamavano l’Italia. I profughi, gli immigrati, gli zingari, rubavano il pane agli italiani. “Prima gli italiani” è stato uno slogan che ha fatto breccia in un Paese impoverito dalla crisi e dove l’opposizione politica e sindacale si era liquefatta. Gli italiani avevano mal di pancia, e quella pancia vuota, quel diffuso disagio sociale ed economico vedeva nella ricetta Salvini una sorta di riscatto.
La battaglia contro i ‘poteri forti’ sembrava funzionare: anche quando la Lega, andando al governo, era diventata essa stessa un potere forte. E funzionava anche ‘la linea del Piave’, l’esibizione della fermezza e dei suoi simboli: i porti chiusi e la ruspa sui campi nomadi. Si moltiplicavano i capri espiatori e i traditori della patria: le ong diventavano, prima complici degli scafisti, poi scafisti esse stesse. Così il sindaco Lucano andava perseguito. Così anche la magistratura diventava complice del complotto contro Matteo Salvini: lui, unico paladino della autarchica sicurezza.

Da qui l’escalation. Quando anche anche l’Onu si è permessa di criticare il suo Decreto in-Sicurezza, Matteo Salvini ha sbeffeggiato l’Onu. E quando Papa Francesco ha ripetuto i suoi appelli all’accoglienza, anche per lui ha usato parole sprezzanti.
Ma Salvini vuole, deve alzare il tiro. Quando qualche giorno fa, nel grande comizio-flop di Milano cui aveva invitato i leader populisti e xenofobi di tutta Europa, ha baciato la statuetta della Madonna in una sorta di casareccio Gott mit uns, la stella di Salvini ha fatto un vero e proprio capitombolo. Tutto il mondo cattolico, nelle sue mille voci, lo ha attaccato duramente per aver usato per bassi scopi elettoralistici un simbolo sacro. E sono piovute le critiche: dal Segretario di Stato del Vaticano Parolin, a ‘Famiglia Cristiana’, a ‘Civiltà Cattolica’. E naturalmente il quotidiano ‘Avvenire’, insieme a tutti gli altri organi di stampa.

Ha proprio ragione il mio amico contadino: Salvini ha esagerato.
Non so se l’abbia fatto senza accorgersene, preso dalla foga del suo credo propagandistico. O, al contrario, perché si sia accorto lui stesso che il vento stava cambiando – che le pance incominciavano a collegarsi ai cervelli – e abbia deciso quello che fanno tutti i giocatori incalliti che, dopo una lunga striscia vincente, incominciano inesorabilmente a perdere, puntata su puntata: e allora non riescono a far altro che alzare la posta, all’infinito. O la va o la spacca.
Il 26 maggio Matteo Salvini uscirà probabilmente vittorioso. Ma non abbastanza. Non come pensava e sperava. Perché per lui l’ombra del declino sarà già arrivata. Non per questo sarà meno pericoloso. Chi ha paura di perdere tutto, di solito non si ritira. Anzi, può scegliere di battere una via diversa, una strada che non ha più nulla a che fare con la democrazia.

In copertina: illustrazione di Carlo Tassi

Comizio elettorale di Italia in Comune

Da: Informazioni Alberto Bova
Pizzarotti a Ferrara: “sosteniamo Bova perché la sua è una politica di contenuti”.
Ieri sera il comizio elettorale di Italia in Comune. In città anche il capolista di +Europa – Italia in Comune Federico Pizzarotti e il coordinatore regionale on. Serse Soverini

Ieri lunedì 20 maggio il capolista nella circoscrizione Nord Est con la lista +Europa – Italia in Comune e sindaco di Parma Federico Pizzarotti è tornato a Ferrara per lanciare il candidato sindaco per la lista Italia in Comune – Ferrara Concreta Alberto Bova. “È sempre un piacere tornare qui perché sappiamo che quella di Alberto è una politica non urlata, di contenuti, di programmi concreti – evidenzia Pizzarotti – perché serve esperienza e competenza per rappresentare una città intera”. Il comizio elettorale organizzato dalla sezione ferrarese di Italia in Comune apre così l’ultima settimana di campagna elettorale in vista delle amministrative ed Europee del 26 maggio: “noi crediamo nella politica di una volta – spiega il candidato sindaco Alberto Bova – quella del dialogo con i ferraresi”.

“Mi candido – si presenta Bova – perché dopo l’esperienza da consigliere comunale ho capito che se si vuole cambiare radicalmente Ferrara è necessario un colpo di reni. E dobbiamo partire da un tema principale: il lavoro”. Ferrara soffre ancora un ritardo rispetto alle altre città in Regione, per questo Alberto Bova e la squadra dei trentadue candidati al Consiglio Comunale hanno redatto un programma di azioni concrete e fattibili per la città: “daremo incentivi alle nuove attività produttive che si insediano sul territorio – illustra Bova – e lavoreremo per modificare alla linea viaria con il completamento della Cispadana, l’ampliamento della Ferrara-mare e l’istituzione di una terza corsia sull’A13 per riportare Ferrara al centro dei circuiti economici. Vogliamo investire su arte e turismo, il vero volano economico della città, e coprogettare con l’Ateneo e le forze sociali per una città davvero a misura di universitario. Istituiremo convenzioni con asili e materne private per azzerare le liste di bambini fuori graduatoria e permettere a mamme e papà di lavorare. Incentiveremo anche lo sport, che deve poter essere praticato da tutti indipendentemente dalla condizione economica. Vogliamo dotare tutte le palestre pubbliche di docce e spogliatoi chiusi per tutelare chi ha un corpo diverso da quello che sente di essere e combattere le discriminazioni. Vogliamo una manutenzione straordinaria delle Mura, il completamento dell’Idrovia e l’incremento di palestre all’aperto, perché sport vuol dire educazione e integrazione. E sulla sicurezza noi abbiamo proposte vere: il sindaco non è certo uno sceriffo, il suo compito in qualità di amministratore è occupare il territorio. I negozi di continuità sono importantissimi per l’economia e la coesione sociale, noi vogliamo aiutare le piccole attività commerciali nelle frazioni e nelle periferie rimborsando (a bando) TARI e IMU: slogan e aggressività non servono a niente, la vera ricetta contro la microcriminalità sono serrande alzate, luci accese e luoghi frequentati dai cittadini”.

Domenica 26 maggio si voterà anche per le Europee, dove Italia in Comune si presenta con +Europa: “dall’Emilia Romagna – dichiara Pizzarotti – passa la possibilità di fermare l’ondata della Lega e cambiare la prospettiva della politica italiana a partire da un nuovo modo di parlare di Europa. La debolezza dell’Italia nei giochi politici è colpa della sua debole politica, ma dobbiamo tornare a giocare un ruolo importante: l’Europa unita è una potenza economica, divisa non è niente”. L’Europa è infatti “la grande sconosciuta, continuiamo a far finta che non esista – gli fa eco l’on. Serse Soverini, coordinatore regionale di Italia in Comune – ma esiste un’Italia democratica che ha voglia di tornare a parlare di futuro, di imprese, pace e ambiente, un’Italia che abbiamo incontrato nella nostra campagna elettorale, nei territori e nelle città, in cui abbiamo seminato qualcosa che continueremo a far crescere dopo le Europee. Il nostro impegno è portare alla ribalta questa Italia, che non vuole più confondere le idee con l’aggressività, con i sacrilegi e le false promesse. Ne vedremo delle belle”.

Uffici demografici chiusi lunedì 27 maggio

Da: Organizzatori
Copparo – Uffici demografici chiusi lunedì 27 maggio

In relazione all’espletamento delle procedure connesse all’organizzazione delle consultazioni elettorali previste per domenica 26 maggio, si rende noto che lunedì 27 maggio saranno chiusi al pubblico gli uffici demografici.

Cinema Boldini IL VENERABILE W – mercoledì 22 maggio

Da: Ufficio Stampa
Al Cinema Boldini
Mercoledì 22 maggio 21.00 – v.o. sott. ita
IL VENERABILE W. , regia di Barbet Schroeder
(Svizzera, Francia, 2017 – 100′)
Ingresso 5 euro

Il 22 maggio alle 21 sarà proiettato al Cinema Boldini l’ultimo capitolo della trilogia del Male di Barbet Schroeder: un documentario sulla figura e sul percorso di Wirathu, maestro buddhista birmano che predica “la protezione della razza e della religione”, esortando al massacro del popolo musulmano dei Rohingya.

Attraverso questo film il regista si interroga su come anche una filosofia tollerante come il Buddhismo possa – portata all’estremo – provocare degenerazioni nell’animo umano.
Attraverso la propaganda di Wirathu, la religione più pacifica della storia diventa strumento e pretesto di prevaricazione religiosa e di violenza: il problema non è la religione in sé, ma l’uso che da sempre ne fa l’uomo.

Il ritmo narrativo che incalza tra passato e presente intervallando riprese ufficiali e video amatoriali tratti dal web, delinea la personalità maestro buddhista in un crescendo grottesco che transita dal documentario al thriller.
La trama è scandita dalla voce narrante che svela la distorsione del messaggio buddhista: le massime vengono poste in contrapposizione con la realtà drammatica delle insurrezioni e del genocidio.

Il venerabile W. fin dalla sua prima apparizione a Cannes 2017 è stato presentato dal suo autore come la terza parte di un’opera tripartita che lui stesso ha denominato “del male”, iniziata nel 1974 con il documentario sul dittatore ugandese Idi Amin Dada e proseguita nel 2007 con L’avvocato del terrore.
Esattamente come nei due capitoli precedenti, Schroeder non prende posizione su quanto viene raccontato dal suo principale interlocutore. Si limita a dargli la parola perché finisca per rivelarsi da sé, in tutte le sue contraddizioni, in tutta la perversione ideologico-religiosa che ne contraddistingue il pensiero.

Rimborsi quote Imu e Tasi per gli anni 2014 e successivi: il comune restituisce risorse ai cittadini

Da: Ufficio Stampa
BONDENO (FERRARA), 21-05-2019.
A qualcuno non saranno sfuggiti i sistematici rimborsi Imu e Tasi avvenuti nei mesi scorsi, da parte del Comune di Bondeno. Tanti piccoli casi che, messi tutti assieme, fanno cifre importanti. Tanto che i rimborsi previsti per l’Imu (l’Imposta municipale per gli immobili, che però finisce in gran parte “nelle tasche” dello Stato centrale) e la Tasi (la tariffa sui beni indivisibili) vanno oltre le previsioni iniziali del municipio. Colpa di alcuni riconteggi dovuti alle situazioni del sisma ed a pagamenti “in eccedenza” avvenuti in qualche caso per errore, che i cittadini hanno poi richiesto in restituzione. Ora, terminate le dovute verifiche, il Comune si prepara a restituire tale cifra eccedente, pari a circa 6mila euro. «Alcuni contribuenti, dopo essersi accorti dell’errore richiedono all’ ufficio tributi la restituzione delle somme pagate in eccedenza – spiega il sindaco Fabio Bergamini – ed abbiamo individuato alcuni casi in cui i cittadini devono essere rimborsati. E’ una questione di principio, oltreché dovuta per legge». La questione è transitata nella riunione di giunta di venerdì mattina: «La circostanza è straordinaria, per cui in questi casi si potranno prelevare tali risorse dal Fondo di Riserva – evidenzia l’assessore al Bilancio, Emanuele Cestari –. Attualmente, la cifra messa da parte per le questioni urgenti del Comune ammonta a circa 39mila e 497 euro. Prelevando questi 6mila euro, la cifra scenderà a 33mila e 497, in ogni caso ben al di sopra dei 17mila e 177 euro che la legge prevede sia conservata a disposizione come “soglia minima” per finanziare spese per le quali, in mancanza, potrebbero derivare danni al comune». L’amministrazione sottolinea come «sia doveroso restituire ai cittadini le quote eccedenti versate e, dato che di solito i tempi del settore pubblico sono dilatati, abbiamo cercato di accelerare questa procedura», concludono Fabio Bergamini ed Emanuele Cestari. Successivamente, il municipio predisporrà gli atti necessari per il rimborso ai cittadini “troppo virtuosi”. Insomma, non succede spesso che gli enti pubblici restituiscano risorse nelle “tasche dei cittadini”, ma la delibera approvata in giunta nei giorni scorsi va esattamente in questa direzione.

Ultimi appuntamenti di Pint of Science

Da: Comunicazione Istituzionale e Digitale Unife Ufficio Stampa
Ultimo giorno per Pint of Science 2019, la più grande manifestazione di divulgazione scientifica al mondo, in contemporanea con altre 22 città italiane e 24 paesi. Due gli appuntamenti in programma mercoledì 22 maggio:

– Al Clandestino in via Ragno 50 (inizio ore 19), Melchiore Giganti, Preside della Facoltà di Medicina, Farmacia e Prevenzione di Unife – parlerà su “Il corpo intatto e l’anima svelata”
– Al Bar Gallery, Corso Ercole I d’Este 1 (inizio ore 21), Gaia Pupillo e Petra Martini (INFN Laboratori Nazionali di Legnaro, Università di Ferrara) parleranno sul tema “ Birranuclidi”

Caratteristica di Pint of Science futuro – spiegano gli organizzatori – è un modo diverso e originale di portare le ultime frontiere della ricerca scientifica in mezzo alla gente. Niente cattedre e lavagne ma un bicchiere di birra in mano per discutere insieme sui misteri della natura e le ultime scoperte che miglioreranno il nostro mondo.

Venerdì 24/5 alle 18 Furio Zara presenta il libro “L’ultima curva. Ayrton Senna. La malinconia del predestinato” presso libreria Ibs+Libraccio Ferrara

Da: Eventi Ferrara

Dialoga con l’autore Sergio Gessi

Ci sono piloti che vincono, altri che restano nella Storia. Ma c’è un solo pilota che nel ricordo fa ancora battere il cuore. Ayrton Senna è stato l’ultimo mito di un’era romantica e sentimentale. Era un sognatore, dei sognatori aveva l’ingenuità e la ferocia. Possedeva l’aura del predestinato, serbava la malinconia dell’eroe solitario, coltivava il fascino irresistibile di chi è di tutti senza appartenere mai a nessuno, offriva il profilo al destino che si stava compiendo. Raccontarlo oggi – scartando la banale contabilità dei trionfi – significa recitare nuovamente un atto di fede nel campione, nell’uomo, nel suo sogno spezzato. Il viaggio nel mistero di Ayrton comincia da una statua in un parco di Imola, tra frammenti di vita e rimandi letterari, mentre torna a galla la cronaca e prende forma la leggenda. Raccogliendo storie laterali che hanno sfiorato il suo destino, andando a visitare i suoi luoghi, riaccendendo le suggestioni che egli stesso ha evocato siamo qui a riannodare il filo di una storia unica. Lo sguardo che vaga in una foto rubata, un pomeriggio carico di troppe nuvole, la pioggia amica che consola la fatica, la voce prestata a un ragazzo perduto nel sonno del coma, le solitudini apparecchiate per cena, il suono nascosto della sua macchina, il bianco tra una riga e l’altra della Bibbia che teneva sempre con sé. Dettagli che – come lampi nella memoria – illuminano la leggenda di Senna e ci restituiscono l’immagine definitiva del più fascinoso eroe del Circus. Fino al tragico epilogo. Una domenica di venticinque anni fa. A Imola. Alla curva del Tamburello. L’ultima curva.

Furio Zara (Venezia, 1970), scrive di sport e costume per «Corriere dello Sport», «Repubblica», «Vanity Fair», «Avvenire», «Guerin Sportivo», «Calciomercato.com». È autore e opinionista della Domenica Sportiva. Ha vinto i premi «Beppe Viola» e «Coni Ussi» come miglior giornalista sportivo della carta stampata. Ha scritto numerosi libri di sport tra cui il longseller Bidoni. Nel 2018 con H-57, per Baldini+Castoldi, ha pubblicato Favole Mondiali.

Paolo Bruni Presidente di CSO Italy premiato al 50º della Sagra dell’Asparago Verde di Altedo

Da: Ufficio Stampa CSO

Il cav Paolo Bruni nella prima “Serata d’Autore” è stato premiato dal Presidente del Consorzio di Tutela Asparago Verde di Altedo IGP Gianni Cesari in occasione del 50º anniversario della Sagra dell’asparago.

“La motivazione del premio attribuito al cav Bruni -ha affermato Gianni Cesari – è la particolare dedizione e capacità comunicativa che il cav Bruni ha dimostrato nei decenni per valorizzare le eccellenze ortofrutticole italiane in Europa e nel Mondo”.

Dopo aver ricevuto il premio il cav Bruni ha dichiarato “Sono particolarmente lieto che il Consorzio di Tutela Asparago Verde di Altedo IGP sia socio di CSO ITALY e ringrazio i Dirigenti della sagra perché questo riconoscimento è uno stimolo a continuare l’impegno quotidiano per valorizzare l’agroalimentare italiano nel contesto mondiale”.

Ferrara || WOMEN’S ADVENTURE FILM TOUR | mercoledì 29 maggio ore 19.50 Uci Cinemas Ferrara

Da: Organizzatori
Il Women’s Adventure Film Tour arriva in Italia!
Partito da Sidney, il tour farà tappa nei cinema italiani mercoledì 29 maggio per raccontare straordinarie storie di donne nello sport e nell’avventura.
A Ferrara data unica mercoledì 29 maggio ore 19.50 Uci Cinemas Ferrara.

Arriva anche in Italia il Women’s Adventure Film Tour una maratona di corti e documentari di un’ora e 44 minuti tutti al femminile per celebrare le imprese straordinarie che le donne compiono in nome dell’avventura.
L’appuntamento è per mercoledì 29 maggio nei cinema del Circuito Uci Cinemas.

Pasang Lhamu Sherpa Akita, la principale guida alpina donna del Nepal, impegnata in una prima salita con una partner improbabile, l’icona punk-rock locale, Sareena Rai. Mona Seraji, snowboarder professionista iraniana invita le colleghe australiane Amber Arazny e Michaela Davis-Meehan a scoprire le meravigliose montagne dell’Iran. Isabelle Green, 5 anni, in viaggio con la sua famiglia in Norvegia accampandosi sotto le stelle sulla neve fresca, fa parapendio sulle catene montuose e guida una slitta trainata dai cani.
Hayley Ashburn, slackliner, cammina sospesa su una fune di 52 metri a 2800 altitudine nel mezzo dell’inverno.

Sono solo alcune delle protagoniste del Women’s Adventure Film Tour, che a maggio fa tappa in oltre cinquanta città italiane portando sul grande schermo un serie di straordinari cortometraggi che celebrano imprese sportive e di avventura, tutte al femminile.

Donne comuni che si lanciano in azioni straordinarie: storie incredibili raccontate da corti emozionanti e di grande successo, per la prima volta proiettati in un’unica serata dedicata alle donne, al loro coraggio, al loro personale modo di affrontare le paure e alla loro determinazione.

Partito nel maggio del 2017 da Sydney, in Australia, il tour ha fatto registrare ovunque il tutto esaurito: si aprono anche in Italia le prevendite per i biglietti delle proiezioni che si terranno il 29 maggio in più di cinquanta città italiane.

Women’s Adventure Film Tour è una produzione Adventure Entertainment.

Info e biglietti su
www.womensadventurefilmtouritalia.com

Ufficio Stampa:
Arianna Monteverdi | 338 6182078 | arianna.monteverdi@gmail.com

Dieci titoli e dieci straordinari ritratti

Hayley – 90 secondi di paura
di Stian Smestad (Stati Uniti / 1,2 min.)
Hayley Ashburn medita a 2.800 metri. Prima di camminare su una fune di 52 metri a 2.800 mentri di altezza nel mezzo dell’inverno delle Dolomiti il regista le ha chiesto cosa ne pensa della paura. Hayley ha risposto con la sua frase preferita di Frank Herbert “Non devo avere ​paura​. La ​paura uccide la ​mente​. La ​paura è la piccola ​morte che porta con sé l’annullamento totale. Guarderò in ​faccia​ la mia ​paura​!” 
Hayley Ashburn attualmente vive tra Moab Utah e Yosemite Valley. È una slackliner affermata, scalatrice, skydiver e BASE jumper. Viaggia tutto l’anno in tutto il mondo per far conoscere a tutti gli sport che tanto ama con l’obiettivo di ispirare più donne possibili.
Il film è stato selezionato ufficialmente al Mountainfilm 2018. 

Mothered By Mountains
di Renan Ozturk (Stati Uniti / 15 min.)
Pasang Lhamu Sherpa Akita, la principale guida alpina donna del Nepal, è stata in cima alle vette più alte della Terra. Quando si troverà ad affrontare una prima salita con un partner improbabile – l’icona punk-rock locale, Sareena Rai – scopriranno entrambe che le vie verso le più grandi conquiste si trovano dentro di noi.
“Questo doveva essere un film sul dare potere alle donne, sul portare due mie amiche in questa avventura tosta. Ma tutto è andato terribilmente male” dice Ben Ayers della dZiFoundation, che ha pianificato di riunire Akita e Rai per un obiettivo ambizioso: da Kathmandu alle montagne in motocicletta per poi scalare la montagna.Tuttavia, l’avventura ha preso un’altra piega: le due donne finiscono per farla a modo loro, stringendo un forte legame mentre affrontano questioni come la maternità, la famiglia e le pressioni della società sulle donne”.
Il film è stato selezionato nel 2018 in numerosi festival: Mountainfilm, Kendal Mountain Festival, Vancouver International Mountain Film Festival, Trento Film Festival, NZ Mountain Film Festival, Banff e Wild and Scenic Film Festival.

Why Not Now
di Riley Hooper (Stati Uniti / 2,5 min.)
Non vedente e impaurita dall’acqua, Vivian Stancil ha imparato a nuotare a 48 anni. 
“Ho sentito che le persone non vedenti non sanno nuotare” dice Stancil, aggiungendo dopo “Oh, sì che possono!”. Dopo 221 medaglie e con metà del suo peso corporeo Stencil nuota ancora. 
Quando Vivian Stancil aveva 49 anni, il suo medico le disse di migliorare urgentemente la sua salute. Nonostante avesse paura dell’acqua, Stacy, cieca e mai stata in una piscina prima di allora, ha imparato a nuotare per fare dell’esercizio fisico. Ora, a 70 anni, è una nuotatrice olimpionica pluripremiata e ha creato una fondazione che offre lezioni di nuoto gratuite a bambini e adulti. 

Persians Powder
di Erik Bulckens (Belgio / 13 min.)
Distese di neve fresca e una quantità innumerevole di potenziali piste sciabili non sono immediatamente ciò che si potrebbe pensare quando si parla di Iran. Il film racconta la storia di MonaSeraji, snowboarder professionista iraniana che invita due snowboarder australiane, Amber Arazny e Michaela Davis-Meehan, a scoprire le meravigliose montagne dell’Iran.

In Perpetual Motion
di Krystle Wright (Australia / 3 min.)
Krystle Wright è una fotografa di sport e di avventura di Queensland, in Australia, che vive uno stile di vita semi-nomade nel tentativo di catturare momenti unici di sport estremi, spedizioni e avventure in tutto il mondo.
Che stia campeggiando su un fiordo ghiacciato per un mese nell’Artico con 23 BASE jumpers, o che stia facendo parapendio nella regione del Karakorum in Pakistan o dormendo su uno yacht lungo la Grande Barriera Corallina, Krystle affronta costantemente nuove sfide per scoprire dimensioni sconosciute nel suo lavoro. Krystel è riconosciuta per la sua creatività e per il suo spirito indomito di fronte alle avversità.

Finding the line
di Bjarne Shalen (Stati Uniti / 15 min.)
Un film sulla paura, sulla sua presa paralizzante e su come influisce nei processi decisionali. Anna Segal, campionessa di Olympian, X Games Slope style e Freeride World, e Nat Segal, sua sorella maggiore, usano lo sci per capire cos’è la paura e come si manifesta nelle loro vite. Durante tutta la loro carriera da sciatrici professioniste, Anna e Nat hanno costantemente sfidato la paura. Nonostante siano cresciute sotto lo stesso tetto, hanno imparato ad affrontarla in modi totalmente diversi, quasi contrapposti. Le due sorelle australiane capiscono presto che le lezioni più importanti si trovano nel loro diverso approccio alla vita. Dotate di grandissima intuizione, imparano il giusto equilibrio tra stare nella loro comfort zone e il correre rischi, capendo che a   volte per andare avanti, bisogna riconoscere cosa ci trattiene.   Un viaggio sincero sul filo di lama delle grandi montagne di Canada e Francia che spinge i loro limiti fisici ed emotivi. L’Alaska, la mecca dello sci estremo le spinge ancora oltre.

Intersection
di Lacy Kemp (Stati Uniti / 4 min.)
Per Micayla Gatto, biker canadese professionista, la vena artistica è la chiave che ha plasmato il suo approccio unico alla guida di una bici, e che ha contribuito a creare questo piccolo capolavoro che mescola arte e riding.
“Credo che sport e creatività viaggino insieme, anche se non succede spesso – afferma – La società ama catalogare le persone. Con questo corto spero di celebrare quelli che non si riconoscono in una sola categoria”.

Discovering Adventure
di Timothy Green (Norvegia / 11 min.)
Non siamo mai troppo giovani per l’avventura! Il film documenta una bambina di 5anni, Isabelle Green, alle prese con la più grande avventura della sua vita. Isabelle viaggia con la sua famiglia in Norvegia accampandosi sotto le stelle sulla neve fresca, facendo parapendio sulle catene montuose e guidando una slitta trainata dai cani. Lungo la strada, la piccola impara a essere un’esploratrice a tutti gli effetti e ad amare l’avventura, ma soprattutto impara a conoscere se stessa. Con il papà Tim, pilota professionista di parapendio, e la mamma Maile, sempre con i piedi per terra, la famiglia si dirige verso il Circolo Polare Artico, alla ricerca di un paese delle meraviglie per navigare, volare, campeggiare, sciare ed esplorare tutti insieme.
L’amore per l’avventura di Isabelle l’ha già portata in tutto il mondo: navigando in Croazia, praticando lo sci nautico in California, facendo parapendio in   Francia e campeggiando in Val Thorens, stazione sciistica più alta d’Europa.
Chissà dove la porterà la sua prossima avventura!   

Nemesis
di Katrina Olsen e Simona Carter (Australia / 5 min.)
“Mentirei se dicessi di non avere paura.” Monique Forestier si è ritagliata una carriera nell’affrontare l’impossibile. Come arrampicatrice altamente qualificata, Monique ha completato alcune delle salite più difficili al mondo, prima donna australiana a scalare pareti classificate 8b, 8b+, 8c e 8c+.
Quando non viaggia per il mondo, allena altre persone o fa conoscere l’arrampicata in moltissimi eventi. Lavora con suo marito Simon Carter, (un fotografo di arrampicata su roccia ovviamente!) ed è la mamma della piccola Coco.   
Nemesis mostra la sua determinazione e la perseveranza nell’andare oltre i propri limiti.

Surfing to Cope
di Katie Welsh (Stati Uniti / 26 min.)
Brianna Cope sembra una ragazza che ha tutto: bellezza, atletismo, una vita idilliaca alle Hawaii e la possibilità di essere la migliore nel surfing. Ma c’è di più. Brianna è nata con una deformazione alla mano sinistra, difetto di nascita irreversibile che ha sorpreso genitori e medici.  Nel corso della sua vita, ha subito provocazioni, bullismo e ha avuto molti problemi a mostrare il suo corpo. C’era solo un posto in cui Brianna si sentiva bene: nell’oceano. Il surf è diventato il modo di Brianna per far fronte alle interminabili prese in giro e alle insicurezze che affliggevano i suoi anni scolastici. 
“L’oceano è l’unico posto in cui sono pienamente cosciente di me – afferma – Mi sento così felice e libera quando faccio surf. Non c’è nessun giudizio o imperfezione, c’è solo l’oceano e la sua bellezza”.
Da surfista professionista e modello per una generazione più giovane, Brianna ha capito che la sua storia personale ha il potere di insegnare ai più giovani l’accettazione di se stessi.
La surfista vuole essere da esempio, sentirsi orgogliosa e dimostrare che può superare le sue sfide fisiche ed emotive per inseguire il sogno di diventare una campionessa di surf.  

www.womensadventurefilmtouritalia.com

Presidio 24 maggio FLC CGIL CISL SCUOLA UIL SCUOLA GILDA E SNALS

Da: Organizzatori
Le Organizzazioni Sindacali FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA, GILDA e SNALS esprimono la solidarietà e la vicinanza per ciò che è costretta a subire in queste ore e in questi giorni, la Professoressa Rosa Maria Dell’Aria la docente ingiustamente sospesa dal lavoro.
Per dirle che non è sola, e che il suo caso diventa il nostro caso, non solo per effetto di una facile indignazione, ma perché attraverso la punizione che è stata inflitta a lei e ai suoi studenti (ai quali, siamo certi, lei mancherà moltissimo), è stato punito l’intero sistema scolastico, nella sua libertà di educare e istruire, nella sua autonomia di pensiero, nella sua capacità di insegnare la realtà del mondo. È stata colpita tutta la comunità scolastica, non solo quella dell’istituto di Palermo. Il messaggio è chiaro, e noi lo demoliremo. Insieme.
In queste ore sono tantissime le iniziative che stanno nascendo nelle scuole da lettere di solidarietà alla professoressa, ordini del giorno nati da Collegi Docenti, lettura degli articoli 21 e 33 della Costituzione all’interno delle classi già nella giornata di domani, fino ad arrivare AL PRESIDIO DI VENERDI’ 24 MAGGIO di tutto il personale della scuola che sarà organizzato in PIAZZA MUNICIPALE A FERRARA DALLE ORE 16,30.
Vogliamo sensibilizzare e coinvolgere tutti i cittadini sull’importanza di un’istruzione senza censure e condizionamenti.
La libertà di insegnamento è un bene fondamentale indispensabile in ogni società democratica.
I fatti che riguardano la Professoressa Dell’Aria sono il sintomo di una pericolosa tendenza della politica a invadere e condizionare gli spazi in cui si esercitano l’azione didattica e l’autonomia delle istituzioni scolastiche.
FLC CGIL CISL SCUOLA UIL SCUOLA SNALS CONFSAL GILDA UNAMAS

Cinema Boldini DOC IN TOUR – STRANGE FISH e NIMBLE FINGERS – martedì 21 maggio

Da: Ufficio Stampa
PROIEZIONE SPECIALE AL CINEMA BOLDINI
Martedì 21 Maggio ore 21.00
RASSEGNA DOC IN TOUR

Torna, per il tredicesimo anno, DOC in TOUR – Documentari in Emilia Romagna, la rassegna che dal 21 marzo al 30 maggio porta in 26 sale d’essai del circuito Fice nove documentari realizzati da autori e/o produzioni dell’Emilia Romagna.
Nella provincia di Ferrara sarà di riferimento il Cinema Boldini, dove nel mese di maggio verranno proiettati ben sei documentari dei nove proposti.
Martedì 21 maggio i documentari in programma per il secondo appuntamento del mese sono due: STRANGE FISH di Giulia Bertoluzzi e NIMBLE FINGERS di Parsifal Reparato.

STRANGE FISH, regia di Giulia Bertoluzzi
( Italia 2018, ‘52 )
Ingresso Gratuito
Come ci si sente a vedere un corpo fluttuare nel mare come uno strano pesce? Attraverso le voci degli eroi anonimi di Zarzis, un villaggio di pescatori del sud della Tunisia al confine con la Libia dilaniata dalla guerra, scopriamo come questa tragedia abbia colpito una città e la sua comunità di pescatori. Un piccolo bar è il cuore pulsante del porto di Zarzis. Qui incontriamo Chamseddine Bourassine, capitano e presidente dell’Associazione dei pescatori, Salah Mcherek, capitano di una pesche- reccio e Chamseddine Marzoug, ex pescatore, ex tassista e volontario per la Mezzaluna Rossa. Ogni volta che Salah esce in mare, teme di imbattersi in qualcosa di strano, che non appartiene al mare. A Chamseddine Marzoug è toccato il lavoro più macabro: seppellire i corpi senza nome che arrivano sulle coste di Zarzis cercando senza tregua di trovare per loro un cimitero dignitoso.
NIMBLE FINGERS, regia di Parsifal Reparato
( Italia, Vietnam 2017, ’52 )
Ingresso Gratuito
Lo stereotipo delle donne come operaie perfette per lo sfruttamento della produzione nell’industria elettronica è smontato, attraverso la vita di Bay, giovane donna migrata dagli altopiani del Nord del Vietnam che vive e lavora alla periferia di Hanoi, in uno dei siti di produzione industriale tra i più grandi al mondo. Il racconto prende forma attraverso il suo sguardo, i suoi sogni e le sue paure, descritte anche attraverso i disegni delle operaie che prendono vita nelle animazioni del film.

Nimble Fingers diventa il punto d’arrivo di una ricerca interiore e punto di partenza di un’avventura che dall’Italia ci porta nel cuore di un paese lontano attraverso l’esperienza di Parsifal Reparato, antropologo e filmmaker napoletano, partito alla volta di un mondo sconosciuto, verso un percorso di conoscenza di sé e dell’altro, e di sé attraverso gli altri. Nel territorio sconfinato del Vietnam, Parsifal trova quel legame latente e insieme indissolubile che riesce a connettere due visioni del reale, due dimensioni personali che combaciano nel momento in cui si confrontano, in uno scambio continuo di emozioni e sensazioni che solo la scoperta dell’altro può rivelare. Sarà in Bay che Parsifal riuscirà a ritrovare una parte remota di sé, rintracciando nelle emozioni imbottigliate di lei, la stessa forza che muove entrambi nel pretendere un futuro migliore.

L’esperienza di vita del giovane regista, maturata da un lungo lavoro di ricerca antropologica – in collaborazione con l’Università L’Orientale di Napoli e l’Accademia di Scienza Sociali Vietnamita – prende corpo nel confronto tra le due prospettive, uniche ed emblematiche di uno stato d’animo che interessa le ultime generazioni.

Nel tentativo di diffondere un messaggio di speranza a chi è costantemente spinto ai margini, il film trasporta nel cuore del Vietnam e nell’anima della protagonista, e nel racconto di sé e dell’altro rivela l’universalità di un tema che va a toccare i diritti dei lavoratori e i diritti umani.

Per informazioni:
Sala Boldini, via Previati 18 – Ferrara
www.cinemaboldini.it – www.arciferrara.org
Tel. Cinema (sera) – 0532.247050 – Arci Ferrara – 0532.241419

Martedì 21 maggio | Alla scoperta del Pedalcembalo e del Pedalflügel, il concerto di Dalibor Miklavčič al Ridotto del Teatro Comunale di Ferrara

Da: Conservatorio Ferrara Press
Rarità tutta da ascoltare. Nell’ambito della Masterclass dedicata al Pedalcembalo e al Pedalflügel, organizzata dal Conservatorio Frescobaldi di Ferrara e tenuta da Dalibor Miklavčič, docente dell’Accademia di Lubiana e specialista di questi due strumenti, martedì 21 maggio alle ore 18 nel Ridotto del Teatro Comunale di Ferrara, lo stesso docente terrà un concerto, con musiche di Buxtehude, Bach, Mozart, Schumann, Goedicke e Rachmaninoff. L’ascolto di questi due strumenti oggi è abbastanza raro, e questa sarà un’ottima occasione per riscoprire il repertorio a essi dedicato. Ingresso è libero fino a esaurimento posti.

Dalibor Miklavčič è ospite del Dipartimento di Strumenti a tastiera del Conservatorio Frescobaldi per la tre giorni di “Masterclass di Pedalcembalo e Pedalflügel – Nuove prospettive per un repertorio da riscoprire”, aperta anche ad allievi esterni all’istituto. L’obiettivo del corso è la riscoperta del repertorio per due strumenti che, seppur di uso non comune, stanno registrando una grande ripresa d’interesse, grazie ad alcuni musicisti che vi si stanno dedicando e ad alcuni costruttori che ne stanno realizzando versioni moderne.

Nato a Lubiana, Dalibor Miklavčič ha studiato organo e composizione a Vienna (Universität für Musik) prima di specializzarsi in musica antica a Milano con Lorenzo Ghielmi. Ancora in giovane età ha vinto numerosi premi nelle competizioni europee per organo (tra cui EMCY 1989 e 1992) e si esibisce attivamente in molti stati europei (Germania, Austria, Italia, Belgio, Croazia, Serbia, Montenegro, Repubblica Ceca, Slovacchia, Danimarca, Svezia, Norvegia, Gran Bretagna, Lussemburgo, Francia, Paesi Bassi, Russia, Ungheria, Polonia, Romania, Lettonia, Spagna, Slovenia) e in Asia. I suoi CD sono stati molto ben accolti dalla critica internazionale. Ha dedicato molto tempo allo studio e alla ricerca su due strumenti che per lui rivestono un grande interesse: Pedalcembalo e Pedalpiano. Le doti musicali e pedagogiche di Dalibor Miklavčič sono state notate e apprezzate in diversi paesi: è stato stato professore ospite (Organo e improvvisazione) all’Università musicale di Graz, dal 2000 insegna al St. Stanislaus College di Lubiana, dal 2007 all’Accademia di musica dell’Università di Lubiana, e contemporaneamente, da alcuni anni, al Conservatorio di Stato. Tiene corsi di perfezionamento per importanti accademie musicali in Europa (London- Royal College, Lübeck-Musikhochschule, Budapest-Franz Liszt Music Academy.

Alan Fabbri: “Chiusura campagna elettorale in tour attraverso la città. Ancora in mezzo alla gente per ringraziare i ferraresi”

Da: Elettorale Lega Nord
“Ferrara è una città unica e inclusiva, che comprende il centro, i quartieri e le frazioni e nessuno deve sentirsi lascato da parte. Per questo, per la chiusura della campagna elettorale sarò io a spostarmi in tutto il territorio per ringraziare personalmente i ferraresi del sostegno che vorranno darmi”.
Così Alan Fabbri, candidato sindaco di Ferrara per il centrodestra annuncia la chiusura della campagna elettorale:
“Per la chiusura della campagna elettorale non abbiamo organizzato un unico evento, ma un tour che attraversa tutta la città. A partire da venerdì pomeriggio saremo ancora una volta in mezzo alla gente, visiteremo tutti i quartieri compresi quelli più trascurati, quelli in cui il Pd raramente ha messo piede se non per chiedere voti”, continua il candidato. “Come abbiamo sempre fatto in queste settimane vogliamo concludere la campagna elettorale incontrando e ascoltando i cittadini. Per questo invece di un unico comizio, abbiamo organizzato un evento itinerante che attraversa l’intera città”.
“Ci sposteremo per la città toccando anche i quartieri e le frazioni che il Partito democratico al governo della città ha consapevolmente danneggiato: trascurando il decoro delle strade e del verde, non provvedendo ad una buona illuminazione, non mettendo mai mano al piano di trasporto pubblico e, fatto ancor più grave, privandole di presidi sanitari fondamentali”. E aggiunge: “E’ quasi grottesco che il candidato del Pd si ricordi solo ora di queste zone e prometta a pochi giorni dal voto di riportare i servizi sanitari vicino ai cittadini, quando è stata l’amministrazione di cui lui stesso faceva parte e il partito che rappresenta a spostarli a 20 chilometri di distanza, concentrandoli a Cona, una cattedrale nel deserto, costruita per interessi diversi da quelli dei cittadini e difficilissima da raggiungere perchè non è nemmeno servita dai mezzi pubblici”.
Presentando l’evento di chiusura il candidato precisa: “Voglio far crescere Ferrara portando lavoro, sicurezza e servizi anche dove mancano, dotandola di un trasporto pubblico efficace, migliorando i collegamenti e la viabilità e valorizzando il centro in tutte le sue potenzialità. Chiedo ai ferraresi di partecipare a questo progetto. Venerdì sarò presente per stringere la mano a chi mi vorrà sostenere, a chi mi ha semplicemente ascoltato in queste settimane e anche a chi la pensa in modo diverso dal mio: ricordando che, se i cittadini mi sceglieranno, sarò il sindaco di tutti e ogni contributo costruttivo sarà per me prezioso”.
Venerdì 24 maggio il tour di chiusura della campagna elettorale toccherà varie tappe: ore 18:15 San Martino (bar Re leone, via Bologna 1031), ore 19:00 Sant’egidio (bar Centrale, via bassa 199), ore 19:45 Malborghetto (MalbOsteria via Pasetta 23), ore 20:30 Porotto (Caffetteria Bellini, via Bellini 2/4/6), ore 21:15 Pontelagoscuro (Enry’s Bar, viale Girolamo Savonuzzi, 26), ore 22:15 Ferrara (le Corti del Maxxim, via Ripagrande 21).

Il 22/5 i bimbi del doposcuola di Viale K si trasformano in piccoli panettieri con il laboratorio di Annalisa Malerba organizzato dalla Coop Matteo 25

Da: Il Giardino Del Mondo
Mercoledì 22 maggio 2019
c/o Sala polivalente del Grattacielo – viale Cavour 189 Ferrara
Laboratorio di panificazione a cura di Annalisa Malerba su iniziativa della Cooperativa Matteo25
Partecipanti bimbi del doposcuola di Viale K

Il pasto quotidiano è un atto di cura verso di sé, un gesto di affetto verso la propria storia e quella dei propri familiari. Questo e molto altro apprenderanno i bimbi del doposcuola di Viale K – mercoledì 22 maggio – grazie al laboratorio di panificazione a cura di Annalisa Malerba, organizzato da Cooperativa Matteo 25 nell’ambito de’ “Il Giardino del mondo”, progetto vincitore del concorso “Io amo i beni culturali” edizione 2018, bandito da IBACN Emilia-Romagna.

“Giardini dove convivono piante diverse, donando fertilità al terreno, ombra ad animali, umani e non umani, nutrimento del corpo e dell’anima. Piatti ubiquitari, base dell’alimentazione, che ogni luogo declina a modo proprio. Mani che accarezzano il frutto del grano e lo trasformano in pane attraverso il gioco, il massaggio e un atto creativo”. Questo e tanto altro il laboratorio di panificazione, a cura Annalisa Malerba su iniziativa della Cooperativa Matteo25, riserva – mercoledì 22 maggio – ai bimbi del doposcuola di Viale K frequentanti la scuola primaria, nell’ambito de’ “Il Giardino del mondo”, progetto vincitore del concorso “Io amo i beni culturali” edizione 2018, bandito da IBACN Emilia-Romagna.
Dalle 16.00 alle 17.30 la Sala polivalente del Grattacielo di Ferrara ospiterà farina e ciotole: i bambini, guidati dai racconti e dai movimenti della Malerba, prepareranno il proprio pane da far lievitare e cuocere a casa. Si potrà altresì assaggiare un bocconcino dello stesso impasto, precedentemente cotto dalla docente. Il laboratorio intende stimolare una riflessione sul cibo che reca con sé nutrienti e attizza emozioni e ricordi. Il pasto quotidiano è un atto di cura verso di sé, un gesto di affetto verso la propria storia e quella dei propri familiari, un atto politico fondamentale che inconsciamente mettiamo in campo. Dalla scelta della materia prima, alla narrazione che accompagnerà il laboratorio, alle abilità che i bambini acquisiranno e potranno condividere con i genitori, lo scopo è uno soltanto: innaffiare il nostro giardino interiore e ricordarci che ogni quartiere e ogni isolato, se nutrito da cittadini consapevoli e felici, può divenire un giardino.
Annalisa Malerba è imprenditrice agricola ma anche autrice e traduttrice di libri e articoli. Chef libera professionista, lavora presso diverse realtà dirigendo la cucina o proponendo momenti didattici rivolti a professionisti e privati. È specializzata nei campi della fitoalimurgia e dei cibi fermentati, e più in generale della cucina plant based. Nella scuola e nelle associazioni che lavorano con i minori, la Malerba segue progetti di orti didattici e di educazione alimentare, cercando sempre di far mettere le mani in pasta.
Il laboratorio è organizzato con la collaborazione del Centro di mediazione del Comune di Ferrara.

Gli appuntamenti di Modonesi di martedì 21 maggio

Da: Informazioni Aldo Sindaco
Il candidato sindaco Aldo Modonesi prosegue le iniziative che lo avvicinano alle elezioni di domenica e per martedì 21 maggio ha numerosi impegni pubblici in agenda.
In mattinata sarà al mercato settimanale di via Barlaam e a quello del Barco.
Al pomeriggio sarà a tre iniziative organizzate dal Partito Democratico di Ferrara. Alle ore 14.00 ad Hangar Birrerie (Spazio Grisù, viale Poledrelli, 21) è in programma l’iniziativa “Per un’educazione Europea” con la senatrice Paola Boldrini la candidata in Consiglio Comunale Cristina Corazzari e Francesca Puglisi, candidata Pd alle elezioni europee per il Partito Democratico.
Tappa poi alla Sala dell’Arengo dove i ragazzi e le ragazze di Fridays For Future Ferrara hanno invitato i candidati sindaco a confrontarsi sulle questioni ambientali del territorio.
Alle ore 17.30 sarà al Centro Sociale “L’Acquedotto” in corso Isonzo 42 con Paolo De Castro, candidato Pd alle elezioni europee. L’iniziativa sarà dedicata al tema dello sviluppo economico, in particolare legato al settore agricolo. Paolo Calvano, segretario regionale del PD Emilia Romagna, introdurrà il dibattito.
Successivamente raggiungerà nuovamente lo Spazio Grisù in viale Poledrelli, 21, per la tavola rotonda organizzata dalla Conferenza delle donne democratiche. Alle 18.00 avrà infatti inizio il convegno intitolato “La visione politica delle donne a partire dalle parole” al quale parteciperanno Angela Alvisi, Paola Castagnotto, Manuela Claysset, Stefania Guglielmi, Caterina Palmonari e Liviana Zagagnoni. Concluderà Ilaria Baraldi, candidata in Consiglio Comunale e segretaria comunale PD Ferrara. Coordinerà gli interventi Alexandra Boeru, giornalista e direttrice di Ferrarafamiglie.it.

Bologna, 31 maggio 2019: Convegno “Fare comunità. La ricostruzione dell’identità attraverso il restauro del tessuto storico” (7 CFP per architetti)

Da: SABAP-BO- UFFICIO STAMPA SABAP-BO
A sette anni dal terremoto in Emilia, un convegno vuole condividere il percorso della ricostruzione delle opere pubbliche e dei beni culturali, i segni più tangibili dell’identità dei luoghi colpiti dal sisma
FARE COMUNITÀ
La ricostruzione dell’identità attraverso il restauro del tessuto storico
Bologna, 31 maggio 2019
viale della Fiera, 8 – Sala 20 Maggio 2012
E’ richiesta l’iscrizione on line al seguente link
https://applicazioni.regione.emilia-romagna.it/IscrizioneConvegni/Iscrizione.aspx?6z%2bN8MruZcRZSOFSq2RK1e3G6IliAZFP&Lang=IT
info 051 5275820 AgenziaRicostruzione@Regione.Emilia-Romagna.it
Nel territorio emiliano sono presenti migliaia di edifici e complessi architettonici di grande rilevanza, inseriti in un sistema di relazioni che costituisce il tessuto connettivo e storico della vita quotidiana temporaneamente interrotta dal trauma di maggio 2012: ecco allora che nella sua fase matura la ricostruzione si fa elemento di valorizzazione proprio di questi tratti distintivi delle nostre comunità e dei centri abitati, per completare il suo percorso e restituirci una terra ancora più bella e vivibile.
Con questo convegno si farà il punto sul percorso della ricostruzione delle opere pubbliche e dei beni culturali nei luoghi colpiti dal sisma di sette anni fa
9.00 – Registrazione partecipanti
09.30-13.00 – Interventi di
Stefano Bonaccini, Presidente Regione Emilia-Romagna e Commissario Delegato Ricostruzione – Sisma 2012
Monsignor Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna
Palma Costi, Assessore Regionale alle Attività Produttive, Piano Energetico, Economia Verde e Ricostruzione Post-Sisma
Presentazione Video “7 ANNI DAL SISMA”
a cura di Agenzia di Informazione e Comunicazione della Regione Emilia-Romagna
LA RICOSTRUZIONE PUBBLICA
Introduce e modera Enrico Cocchi, Direttore Agenzia Regionale per la Ricostruzione – Sisma 2012
NOTE SU QUANTIFICAZIONI, SICUREZZA E RESPONSABILITÀ
Carlo Blasi, già professore di Restauro Architettonico, UNIPR
TERREMOTI E PATRIMONIO ARCHITETTONICO: CONFRONTI TRA RICOSTRUZIONI COMPIUTE E IN CORSO, PROBLEMI APERTI
Francesco Doglioni, già professore di restauro architettonico, IUAV
NOTE SUL DOCUMENTO MIBAC “LINEE DI INDIRIZZO METODOLOGICHE E TECNICHE PER LA RICOSTRUZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE DANNEGGIATO DAL SISMA DEL 24 AGOSTO 2016 E SEGUENTI”
Carla di Francesco, Direttrice Scuola dei Beni Culturali – già Segretario Generale dei Beni Culturali
14.00-17.30
IL CENTRO DOCUMENTAZIONE SISMA EMILIA 2012
Laura Schiff, Dirigente Comunicazione Promozione Coordinamento progetti Europei Regione Emilia-Romagna
Saluti
Anna Allesina, Federazione degli Ordini degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori dell’Emilia-Romagna
LE BASI PER UNA SCUOLA DI RICOSTRUZIONE EMILIANA
Introduce e modera Antonino Libro, Coordinatore Interventi per la Ricostruzione Post Sisma degli Immobili Sottoposti a Tutela, Agenzia Regionale per la Ricostruzione – Sisma 2012
LA RICOSTRUZIONE POST SISMA: ORIENTAMENTI METODOLOGICI E LO STATO DELL’ARTE NEI CANTIERI
Cristina Ambrosini, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
OGNI GENERAZIONE (…) SENTE IL BISOGNO DI DOCUMENTARE IN FORME TANGIBILI E PERMANENTI IL PROPRIO PASSAGGIO NELLA STORIA E NON AVENDO MODO O GENIO DI FARE COSA NUOVA, MANOMETTE L’OPERA DELLE GENERAZIONI PASSATE (…)”: IL CASO DELL’ABBAZIA DI NONANTOLA E DELLE PIEVI PADANE
Vincenzo Vandelli, Progettisti Associati – Sassuolo
PRESTO E BENE NON VANNO INSIEME? STUDI PER L’OTTIMIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI PROVVISIONALI POST-SISMICI
Eva Coïsson, professore associato di restauro architettonico UNIPR
MODELLI INFORMATIVI INTEGRATI PER LA CONOSCENZA DEL PATRIMONIO CULTURALE DANNEGGIATO DAL SISMA
Marcello Balzani, professore ordinario Dipartimento di Architettura UNIFE
DELOCALIZZAZIONE RIUSO: UN TEMA PER LA CONSERVAZIONE IN SICUREZZA
Paolo Faccio, professore associato di restauro architettonico IUAV
La partecipazione al Seminario dà diritto a 7 CFP per gli Architetti, assegnati dalla Federazione Ordini Architetti P.P.C. Emilia Romagna
per info AgenziaRicostruzione@Regione.Emilia-Romagna.it Tel. 051 5275820

Prefettura di Ferrara

Da: Organizzatori
La Prefettura valuta manifestazioni di interesse a partecipare alla procedura negoziata per l’affidamento dei servizi di gestione dei centri di accoglienza per stranieri richiedenti protezione internazionale 2019-2021.

La Prefettura di Ferrara ha pubblicato sul proprio sito istituzionale, all’indirizzo http://www.prefettura.it/ferrara/contenuti/Procedura_negoziata_accoglienza_stranieri_richiedenti_protezione_internazionale_2019_2021-7500777.htm, un avviso esplorativo volto all’individuazione di operatori economici interessati ad essere invitati a procedura negoziata ex art. 63, comma 2, lettera a) del D.Lgs. n. 50/2016 per l’affidamento, attraverso la stipula di apposita convenzione, dei servizi di gestione di centri di accoglienza per stranieri richiedenti protezione internazionale nel biennio compreso tra il 2019-2021, costituiti da singole unità abitative.
La disponibilità richiesta è destinata ad integrare il fabbisogno complessivo, necessario in provincia di Ferrara per i servizi di accoglienza dei richiedenti protezione internazionale, a completamento di precedente procedura di gara aperta, in fase di conclusione.
Possono manifestare il proprio interesse i soggetti indicati all’art. 45 del Codice dei contratti, oltre a Enti pubblici, Associazioni, Fondazioni ed altri organismi che abbiano nei propri fini istituzionali quello di operare in un settore di intervento pertinente con i servizi di assistenza e di accoglienza alla persona.
Gli operatori interessati, in possesso dei requisiti indicati nell’avviso esplorativo scaricabile all’indirizzo web sopraindicato, dovranno trasmettere la propria manifestazione di interesse all’indirizzo indirizzo pec: ammincontabile.preffe@pec.interno.it entro e non oltre le ore 12.00 di venerdì 31 maggio 2019, utilizzando l’apposito modello di domanda allegato al suddetto avviso, sottoscritto digitalmente dal legale rappresentante.
Le manifestazioni di interesse pervenute non saranno impegnative per la Prefettura che si riserva, a suo insindacabile giudizio, di selezionare le richieste preferibili, nonché la facoltà di recedere da qualsiasi trattativa senza obbligo di motivazione.