Skip to main content

Mese: Ottobre 2018

Coldiretti Ferrara, mercoledì 31 all’agrimercato di Grisu la festa della zucca

Da: Coldiretti Ferrara

Anche a Ferrara le iniziative per conoscere meglio l’ortaggio più grande del mondo, con laboratorio di intaglio, degustazioni ed assaggi.

Si approssima Halloween ed arrivano anche in Emilia Romagna le iniziative per scoprire i segreti delle zucche. L’iniziativa è di Coldiretti regionale che nei mercati di Campagna Amica organizza degustazioni, esposizioni, lezioni dedicate all’ortaggio più grande del mondo con assaggi, laboratori di intaglio e decorazioni.

La prima iniziativa è stata a Modena, al mercato di Campagna Amica al Parco della Resistenza. La festa prosegue sabato 27 ottobre in piazza Fontanesi a Reggio Emilia dalle 9.00 alle 13.00 con un laboratorio di decorazione delle zucche e degustazione di caldarroste e vin brulé. Mercoledì 31 ottobre sarà la volta di Ferrara al Mercato coperto Agrimercato di Grisù, dove dalle 9.00 alle 13.00 adulti e bambini potranno cimentarsi nel laboratorio di intaglio delle zucche, assaggi e ricette di piatti con la zucca spiegati dai produttori.

Sempre il 31 ottobre, all’agriturismo Tenuta Casteldarco, in località Boceto Inferiore 185 a Besenzone (Piacenza), dalle 15.00 alle 18.00, si svolgerà “Mani in zucca”, laboratorio per bambini che guidati dall’Agrichef Maria Rosa Minardi, potranno conoscere e realizzare i piatti della tradizione con la zucca.

Nei campi dell’Emilia Romagna – informa Coldiretti regionale – vengono prodotti più di 80 mila quintali di zucche su una superficie di 500 ettari. Alla tradizionale zucca prodotta per scopi alimentari, negli ultimi dieci anni si è andata affiancando la produzione di piccole zucche ornamentali e di grandi zucche da intaglio, adatte alla festa di Halloween. La zucca più diffusa – comunica Coldiretti Emilia Romagna – resta quella da cucina che può essere utilizzata sia per preparazioni salate sia per dolci, abbinata a pasta, carne, formaggi e torte. La zucca da cucina più nota nella nostra regione – informa Coldiretti regionale – è sicuramente la zucca “Violina”, coltivata prevalentemente nel ferrarese dove in abbinamento con la pasta fresca ha dato origine a uno dei piatti tradizionali della cucina emiliana, come i cappellacci di zucca, che hanno ottenuto anche il riconoscimento di indicazione geografica protetta dall’Unione europea.

Con l’affermarsi della notte di Halloween – rileva Coldiretti Emilia Romagna – si è aperto un nuovo mercato, quello delle zucche da intaglio. Si tratta di zucche tonde “giganti” di colore giallo-arancione, in genere non commestibili.

Bilancio. Dalla capacità di spesa alla pressione finanziaria pro-capite, rating pubblico “eccellente” per l’Emilia-Romagna, prima tra le Regioni in Italia nella valutazione della qualità della amministrazione pubblica

Da: Regione Emilia Romagna

Diffusa un’anticipazione del Rating Fondazione Etica: la Regione nettamente in testa fra le 15 a statuto ordinario. Il presidente Bonaccini: “Governare bene e senza scelte demagogiche si può. Crescita e conti in ordine per migliorare la qualità del lavoro e garantire maggiori diritti”

Bologna – “Motivo di orgoglio e soddisfazione nel veder riconosciute in questo modo le scelte che stiamo facendo, che guardano al lavoro e allo sviluppo attraverso politiche efficienti e servizi di qualità; c’è anche il frutto della straordinaria professionalità e dell’impegno di tutti i dipendenti e collaboratori di questa Regione, che continua a esprimere eccellenze nelle professionalità interne. Mi piace pensare, dopo anni di dibattiti sterili sul ‘modello emiliano’ e ‘la fine del modello emiliano’, che questo sistema territoriale, fatto di persone e imprese, di associazioni e istituzioni, continui nel suo insieme a distinguersi. Non è un primato, chiamiamolo così, che nasce appunto da una singola specificità, ma dall’insieme di tantissimi punti di eccellenza che si rafforzano a vicenda. Certo, in questo caso è anche il riconoscimento specifico dell’efficienza della nostra macchina regionale, in un Paese dove la pubblica amministrazione è viceversa percepita come inefficiente e sprecona; e la riprova della bontà della scelta che abbiamo compiuto, qui, di preservare la solidità dei conti pubblici e degli equilibri finanziari, in un Paese dove invece si discute anche in questi giorni di quanto nuovo debito fare”. Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, commenta così i Rating pubblici della Fondazione Etica, di cui è stata oggi diffusa un’anticipazione dal Corriere della Sera, sulla valutazione qualitativa delle amministrazioni regionali italiane a Statuto ordinario.

Una classifica in cui svetta la Regione Emilia-Romagna, unica con una valutazione di “Excellent” e un punteggio di 85 su 100 per la propria capacità amministrativa, seguita dalla Lombardia con 76 e Toscana con 73. Punteggi che spiccano ancor più rispetto al valore medio italiano di 59,1.

“Si tratta di numeri- continua il presidente Bonaccini- che andranno analizzati, per capire meglio. Certo il nostro bilancio regionale è sano ma anche per questo può sostenere il nostro progetto di governo, fatto di crescita e lavoro, diritti e opportunità. I problemi non mancano certo anche in questa Regione: anche qui, dove pur cresciamo di più, ci sono imprese in forte difficoltà; anche qui, dove abbiamo il tasso di occupazione più alto, ci sono tantissimi giovani precari e lavoro povero; anche qui, dove la ricchezza è meglio distribuita, ci sono però più poveri che in passato. Se oggi possiamo aggredire i problemi e dare risposte sia a chi eccelle, ma soprattutto a chi è più in difficoltà, lo dobbiamo anche a una macchina pubblica di qualità e ad un bilancio sano. Viceversa, come accade per lo Stato, dovremmo fare debito e usare i soldi per pagare interessi anziché servizi. Io non sono un ‘rigorista’, credo anzi che la spesa pubblica sia una cosa preziosa perché ti permette di costruire uguaglianza”.

Ambiente. Rinnovato l’accordo di collaborazione fra Regione Emilia-Romagna e Repubblica di San Marino in materia di rifiuti. L’assessore Gazzolo: “Un’azione di solidarietà nel segno della cooperazione istituzionale”

Da: Regione Emilia Romagna

L’accordo avrà durata quinquennale. La quantità annuale complessiva massima resta invariata a quota 60mila tonnellate, tra materiale di recupero – in gran parte – e smaltimento. Aumenta la quota destinata al riciclo, semplificate le procedure burocratiche

Bologna – Rinnovato l’accordo di collaborazione tra Regione Emilia-Romagna e Repubblica di San Marino in materia di ambiente e rifiuti. L’intesa, che ha durata quinquennale, è stata siglata a Bologna dall’assessore regionale alle Politiche ambientali, Paola Gazzolo, e dal Segretario di Stato al Territorio, all’Ambiente e al Turismo della Repubblica di San Marino, Augusto Michelotti.

In base all’accordo la Regione Emilia-Romagna acconsente al trattamento di una quota predefinita di rifiuti sanmarinesi, in continuità con l’esperienza precedente, ma con alcune novità importanti. Nello specifico la quantità annuale complessiva massima di rifiuti trattati, circa 60mila tonnellate, resta invariata e sarà distinta fra recupero – la maggior parte – e smaltimento, e articolata secondo le tipologie previste dalle norme europee. Di particolare rilievo l’aumento della quota destinata al recupero e riciclo e la semplificazione delle procedure, a tutto vantaggio dell’efficacia della collaborazione.

“Con la firma dell’intesa- sottolinea l’assessore Gazzolo- rinnoviamo un’azione di solidarietà e di collaborazione con San Marino nel segno della cooperazione istituzionale e in linea con le migliori esperienze di governo, per dare sempre più valore a territori che hanno in comune una grande qualità dell’ambiente e del paesaggio”.

“Esprimo grande soddisfazione- ha rimarcato Michelotti-per la riconferma della sinergia con tra la Repubblica di San Marino e la Regione Emilia- Romagna in materia di ambiente e rifiuti; due territori che, su tali tematiche, continuano a condividere strategie e obiettivi”.

L’accordo si ispira ai principi dell’economia circolare e con esso San Marino promuove alcune innovazioni in tema di monitoraggi, azioni ambientali integrative, e relazioni che accompagneranno le azioni concordate.

Tasse rifiuti: Emilia Romagna, ridotte agli agriturismi grazie a richiesta Coldiretti

Da: Coldiretti Emilia Romagna

Mentre cresce il turismo, la Regione accoglie la richiesta Coldiretti

Sostenere la multifunzionalità delle imprese e incentivare l’agriturismo in un momento di crescita della domanda turistica in Emilia Romagna (+5,1% gli arrivi totali nei primi otto mesi del 2018). È l’obiettivo di un provvedimento della Regione Emilia Romagna pubblicato sul Bollettino ufficiale di oggi, che ha accolto la richiesta di Coldiretti Emilia Romagna di modificare e ridurre la tassa dei rifiuti per gli agriturismi tenendo conto delle peculiarità di questa attività che non si svolge tutti i giorni per tutto l’anno e non produce rifiuti in tutti i locali aziendali, ma ha una minor produzione di scarti grazie alla filiera corta in quanto gli alimenti sono prodotti direttamente in azienda, senza confezioni da smaltire. Il provvedimento accoglie le richieste di Coldiretti sia per quanto riguarda le aziende agricole in generale, esonerando le serre non aperte al pubblico, sia sul piano degli agriturismi, parificando questi ultimi ai chioschi stagionali. In pratica agli agriturismi verranno applicate le stesse riduzioni previste per locali, diversi dalle abitazioni, ed aree scoperte adibiti ad uso stagionale e non continuativo, ma ricorrente. Pertanto l’attività agrituristica potrà beneficiare di un tassazione ridotta.

Si tratta di un intervento – commenta Coldiretti Emilia Romagna – che per le imprese agrituristiche significa risparmiare migliaia di euro di tasse ogni anno (le tasse sui rifiuti secondo stime Coldiretti incidono dal 2 al 5 per cento dei costi dell’agriturismo), liberando risorse per gli investimenti e l’occupazione, favorendo l’ampliamento delle offerte aziendali e migliorando i servizi a disposizione degli utenti. In Emilia Romagna – ricorda Coldiretti – operano 1.167 agriturismi con quasi 10 mila posti letto e 30 mila coperti per la ristorazione e oltre 500 piazzole di sosta per camper e roulottes.

Vittime Reato. Progetto per istituire garante regionale per la loro tutela, Morrone, sottosegretario giustizia: pieno appoggio e condivisione

Da: Ufficio Stampa Lega Romagna

Roma, 26 ottobre. “Pieno appoggio e condivisione alla battaglia intrapresa dal Gruppo della Lega in Regione Emilia-Romagna a tutela delle vittime di reato”.
E’ quanto dichiara Jacopo Morrone, sottosegretario alla Giustizia, commentando l’iniziativa dei consiglieri leghisti che presentano oggi, a Bologna, un progetto di legge che punta a istituire presso l’Assemblea legislativa della Regione il ‘Garante regionale per la tutela delle vittime di reato’.
“Al centro della nostra attenzione poniamo le vittime dei reati, spesso abbandonate dalle Istituzioni, che, troppo spesso, oltre a subire il reato, devono sopportare lunghi strascichi giudiziari, psicologici, economici e mediatici e, talvolta, sono anche costretti a doversi difendere da eventuali reazioni e denunce di chi ha commesso il delitto. A livello nazionale, sta andando avanti a tempi di record il ‘pacchetto sicurezza’ fortemente voluto dalla Lega e dal vicepremier Matteo Salvini e inserito fra i punti qualificanti del Contratto di Governo. Il provvedimento sulla ‘Legittima difesa’ è già stato licenziato dal Senato e passerà all’esame della Camera, il decreto Sicurezza è in discussione alla commissione Affari costituzionali del Senato, il provvedimento per l’esclusione dal rito abbreviato dei reati punibili con l’ergastolo sta per arrivare all’esame del Parlamento e il testo sull’Anticorruzione è all’esame della commissione Giustizia della Camera. Non dimentichiamo poi il progetto di legge sul ‘Codice rosso’, presentato ieri al ministero della Giustizia dai ministri Giulia Bongiorno e Alfonso Bonafede, che prevede corsie preferenziali per i delitti e i reati contro le donne”

L’Assessore all’ambiente Denis Fantinuoli sul Parco Nazionale del Delta del Po

Da: Comune di Comacchio

“Si apprende con stupore l’annuncio del Ministro dell’Ambiente rispetto all’istituzione del Parco Nazionale del Delta del Po, non solo in ordine ai percorsi di concertazione già conclusi con tutti i portatori di interesse per l’istituzione del parco interregionale, che ad oggi parrebbero vanificati, ma soprattutto per l’impatto che genererebbe sulle comunità interessate.

Non si può non tenere in considerazione che l’ambito del parco rappresenta un ambiente antropizzato, dove l’apporto dell’uomo è determinante, in ordine al mantenimento dell’ambiente, all’imprenditoria che spazia dall’agricoltura, alla pesca, al turismo, all’archeologia, nonché delle tradizioni tipiche dei territori che ne determinano i tratti culturali.

Un parco nazionale eventualmente imposto dall’alto, rischierebbe seriamente di trascurare gli inevitabili impatti sulle comunità, sulla loro storia e tradizioni, così facendo rappresenterebbe ad oggi una scelta azzardata nel metodo; una profonda trasformazione di questa portata deve necessariamente essere concertata attraverso tutte le Istituzioni e rappresentanti delle categorie coinvolte, ad iniziare dalle Regioni interessate, azioni utili e necessarie, finalizzate a fornire al Ministero le nozioni dettagliate affinchè si possa avere la reale cognizione di cosa significa Delta per le popolazioni che lo vivono, al fine di scongiurare un inevitabile strappo.”

Premio di Poesia Cosmica per il “ferrarese” Zairo Ferrante

Da: Asino Rosso

“Diciamolo pure a bassa voce ma, qualche volta, (R-)esiste pure la “Poesia”… ovviamente ringrazio la Giuria del Premio di poesia edita Leandro Polverini, sia per il “riconoscimento” conferitomi e, soprattutto, per le motivazioni espresse. Onorato e contento!” ZF

Prestigiosa affermazione del poeta dinanimista e a modo suo neoromantico futuribile Zairo Ferrante, originario di Salerno, a Ferrara da molti anni. Già ampiamente segnalato in questi anni anche a livello nazionale , sinergie neofuturiste varie, sul mensile a suo tempo de Il Giornale inserto Style, rivista Isola Nera, Rai Newa blog, ecc, diversi premi letterari.

Ora il Premio Polverini, sezione poesia cosmica, non caso Ferrante quindi anche cosmopoeta.

Per la cronaca ferrarese, altro esempio dei criteri spesso non meritrocratici di gestione della cultura a Ferrara, al di là del valore eventuale dei poeti di “Corte” troppo prossimi, per provincialismo e ideologismo all’era di Maisto:

Ferrante, lo provano i fatti, tra le principali voci letterarie contmporanee da Ferrara, purtroppo in città dagli addetti ai lavori sottovalutato, Invece, riassumendo, una delle migliori e di oggettiva ampiezza nazionale. (R.G.)

Info minime

http://poesia.blog.rainews.it/2013/08/la-vostra-voce-zairo-ferrante/

https://www.ferraraitalia.it/ecco-il-letterario-dinamismo-neoromantico-di-zairo-ferrante-75655.html

Alan Fabbri (LN): “In Regione esiste il garante dei detenuti? E’ arrivato il momento di istituire anche quello per le vittime”

Da: Gruppo Lega Nord Emilia e Romagna

“In Regione esiste il garante dei detenuti? Giustissimo. Ma ora è arrivato il momento di istituire anche quello per le vittime”.

Alan Fabbri, capogruppo Lega Nord in Regione Emilia Romagna, ha presentato questa mattina il progetto di legge del gruppo Lega Nord “Istituzione del Garante regionale per la tutela delle vittime di reato”, sottoscritto dai consiglieri regionali Lega Nord Emilia e Romagna.

“Con questo progetto di legge proponiamo di istituire un garante regionale per le vittime di reato, esattamente come esiste già il garante dei detenuti. Vogliamo creare una figura di riferimento per chi ha subito furti o violenze personali, con un ufficio dedicato all’interno dell’ente e aperto ai tanti cittadini che hanno bisogno di sostegno e consulenza”.

Alla conferenza stampa di presentazione erano presenti anche il consigliere regionale Stefano Bargi e Elisabetta Aldrovandi, presidente dell’Osservatorio nazionale sostegno vittime di reato,

Il progetto di legge depositato ieri è “simile a quello presentato nei giorni scori in Lombardia e prevede per queste figura caratteristiche di imparzialità e indipendenza”, aggiunge Bargi“l’assistenza fornita alle vittime dovrà essere pronta e gratuita per fornire informazioni sui tempi e i modi per presentare denuncia e querela, per ricevere assistenza anche psicologica e sociosanitaria senza dover attendere i tempi lunghissimi della legge”.

Il testo è stato elaborato con la collaborazione dell’Osservatorio nazionale sostegno alle vittime di reato. “Si tratta di un passo avanti fondamentale nel riconoscimento dei diritti di chi ha subito atti gravi di violenza e, nel nostro Paese, viene troppo spesso lasciato solo, sia a livello psicologico che economico e pratico”, aggiunge Aldrovandi. “Chi subisce un reato grave o una violenza ha bisogno di sostegno immediato per riorganizzare la propria vita e la propria quotidianità che sono state interrotte bruscamente da un episodio che lascia inevitabilmente gravi conseguenze”, aggiunge Aldrovandi. “Sappiamo che ad oggi a livello nazionale il sostegno economico, nonostante esista un fondo dedicato alle vittime, è sostanzialmente inesistente”, aggiunge e “anche per questo istituire una figura di riferimento in Regione va considerato un passo di civiltà”.

Teleriscaldamento: il ‘sistema Ferrara’ è un esempio europeo

Da: Gruppo Hera SpA

L’esperienza ha portato Hera, unica utility italiana, ad essere selezionata in rappresentanza del nostro Paese a far parte del progetto Europeo Horizon Upgrade DH, che ha lo scopo di raccogliere esperienze-pilota, nel settore, da ripetere in otto Paesi dell’Unione. Numerosi i rappresentanti delle Istituzioni alla presentazione del progetto, svolta in sala Arengo

Ferrara, esempio europeo per il teleriscaldamento; gli impianti che Hera ha realizzato nella città estense rappresentano, infatti, uno dei modelli più significativi di sistema energetico integrato.
E’ proprio questa esperienza, insieme a quella di Bologna, che ha portato il Gruppo Hera, unica utility italiana, ad essere selezionato in rappresentanza del nostro Paese per fare parte del progetto europeo Horizon Upgrade DH, sostenuto dal programma di ricerca ed innovazione dell’Unione Europea Horizon 2020.
Il progetto, che ha durata triennale, mira a raccogliere casi dimostrativi ed esperienze all’avanguardia da applicare in altre realtà europee, al fine di migliorare gli impianti esistenti, ottenendo risparmio energetico e contenimento delle emissioni di CO2 nell’ambiente. Gli otto Paesi europei coinvolti sono: Bosnia-Erzegovina, Danimarca, Croazia, Germania, Italia, Lituania, Polonia e Paesi Bassi.
La presentazione del progetto agli stakeholder locali è avvenuta in questi giorni, nel corso di un incontro che si è svolto nella sala Arengo, in Municipio. E’ stata l’occasione per mostrate le opportunità collegate al Progetto a esponenti e tecnici del Comune di Ferrara, delle Università di Ferrara e Bologna, di organizzazioni professionali e altri partner industriali, aprendo un tavolo di confronto e comunicazione per coinvolgere istituzioni in un percorso che si propone anche un progressivo efficientamento del sistema di teleriscaldamento ferrarese.
Attraverso il dialogo con gli stakeholder ferraresi, Hera desidera valorizzare ulteriormente l’esperienza d’avanguardia rappresentata dal sistema di teleriscaldamento, avendo come obiettivo la fornitura di un servizio urbano di alta qualità, con sempre maggiori benefici in termini di risparmio energetico e ambientali.

Il Cinema Boldini ospiterà il corso Saper guardare un film a cura di Roy Menarini

Da: Arci Ferrara

Il corso, realizzato grazie a AGIS Associazione Generale Italiana dello Spettacolo, FICE Emilia-Romagna, punta a trasmettere le principali nozioni di lettura del film, a fornire strumenti di analisi del testo audiovisivo e a sollecitare la curiosità dello spettatore intorno ai canoni estetici del cinema. Il corso approfondirà anche i temi della critica e del gusto, cercando di comprendere come si giunge a valutare positivamente o negativamente un film. Attraverso un ampio ricorso a immagini e sequenze, si affronteranno alcuni nodi importanti del saper guardare un film.

Gli incontri lasceranno spazio, nei finali, al dibattito collettivo e alle domande del pubblico.

Il corso è aperto a tutti, è destinato alla formazione del pubblico ed è consigliato a spettatori assidui, studenti universitari, cinefili e cultori, frequentatori di eventi artistici e culturali o semplici appassionati.

Il programma:

SABATO 27 OTTOBRE

ore 10.00 – 13.00

• Gli elementi narrativi

• La dimensione stilistica

• Le trasformazioni del linguaggio cinematografico all’epoca dei nuovi media

———————

DOMENICA 28 OTTOBRE

ore 10.00 – 13.00

• Le caratteristiche della critica cinematografica

• Il ruolo delle emozioni nel film e nello spettatore

• La nozione di gusto cinematografico come riconoscere e discutere il bello e il brutto nel cinema

Il corso può essere seguito integralmente (2 lezioni) o si può scegliere di seguire una sola lezione, che avrà comunque caratteristiche di autonomia tematica.

Ingresso:

5 euro per lezione singola – 8 euro se si frequentano entrambe

Manifestazione Insorgenti Ferrarra domenica 28 Ottobre

Da: Insorgenti Ferrara

Domenica 28 ottobre alle ore 10:30 presso il volto del cavallo in corso Martiri della Libertà l’associazione INSORGENTI manifesterà il proprio dissenso nei confronti delle dichiarazioni del vescovo Perego.

Reputiamo grave e sconsiderato, oltre che non pertinente al suo ruolo, il suo appello al meticciato (più propriamente sostituzione etnica) e a “INIZIARE UNA NUOVA STORIA CON GIOVANI PROVENIENTI DA OGNI DOVE”. Oltretutto proprio quando, come apprendiamo dalla stampa odierna gli aborti, solo a Ferrara, sono quasi due ogni giorno. Perché Perego non parla di questo grande problema invece di invocare l’arrivo di giovani (magari mussulmani) a rinsanguare la vecchia popolazione ferrarese?!

Lo reputiamo un grave insulto ai ferraresi, alla loro cultura, civiltà, tradizione e Religione. Pertanto invitiamo la cittadinanza ad unirsi al nostro dissenso, partecipando alla manifestazione ed esprimendo pubblicamente la propria opinione al riguardo

Ferrara, nuovo appuntamento con il Fè nel Baule

Da: Ufficio Stampa Edit Italia

Nuova edizione per “Il Fè nel Baule”: il mercato dell’usato con finalità di recupero prenderà forma, domenica 28 ottobre, nel parco situato a poche centinaia di metri dalla stazione ferroviaria di Ferrara, pronto ad ospitare le colorate piazzole allestite dagli espositori, tra oggettistica e design, modernariato e collezionismo, e tanto altro ancora. Appuntamento dalle 8.30 alle 17.30; l’ingresso per i visitatori è gratuito.
La Mostra Mercato “Il Fè nel Baule” ha come filosofia quella di “dare nuova vita alle cose”, la stessa che caratterizza le altre iniziative del circuito, già consolidate e di grande successo, “La Pulce nel Baule” a Ravenna e “Il Fè in Fiera” a Ferrara. La filosofia è sempre quella del recupero, del riciclo e del riuso, con un impatto positivo a livello ambientale, per dare nuova vita agli oggetti che per taluni ormai non servono più mentre per altri possono rappresentare proprio l’oggetto che stanno cercando. Al “Fè nel baule” ci sarà spazio anche per l’associazionismo, con le bancarelle gestite dai volontari, che in tal modo potranno sostenere le loro importanti attività.
Per ulteriori informazioni https://ilfenelbaule.it

I capolavori del Novecento storico ConMaria Grazia Bellocchio e Stefania Redaelli

Da: Conservatorio Frescobaldi

Sabato 27 ottobre, alle 17, per il terzo appuntamento di Ferrara PianoDuo Festival al Ridotto del Teatro Comunale “Claudio Abbado”, ospite sarà il duo pianistico al femminile composto daMaria Grazia Bellocchio e Stefania Redaelli, protagoniste che hanno dedicato gran parte della loro carriera alla musica contemporanea suonando per le maggiori istituzioni concertistiche italiane e straniere.La quarta edizione della rassegna dedicata al repertorio per due pianoforti, organizzata dal Conservatorio Frescobaldi in collaborazione con il Teatro Comunale, è arricchita dalla collaborazione con Ferrara Musica.

Nel programma proposto al Ridotto da Maria Grazia Bellocchio, impegnatae Stefania Redaelli figurano pagine contemporanee di MauricioKagel (Capriccio) e Fabio Nieder (Musica doppiata) e capolavori del Novecento storico, con BélaBartók (7 pezzi da Mikrokosmos) e Igor Stravinsky (la monumentale trascrizione dell’autore per due pianoforti del Sacre duprintemps).

L’ingresso al Ridotto del Teatro Comunale per i primi tre appuntamenti è di 7 euro (5 euro ridotto, 1 euro per gli studenti e i docenti del Conservatorio Frescobaldi), mentre l’ultimo concerto è a ingresso gratuito. Maggiori informazioni suwww.consfe.ite su www.ferraramusica.it.

Maria Grazia Bellocchio
Maria Grazia Bellocchio ha compiuto gli studi musicali al Conservatorio Verdi di Milano con Antonio Beltrami e Chiaralberta Pastorelli, diplomandosi con il massimo dei voti, la lode e la menzione d’onore. Ha proseguito gli studi alla Hochschule di Berna con Karl Engel e a Milano con Franco Gei. Nelle sue prime apparizioni in pubblico ha eseguito il Concerto di Scriabin con l’Orchestra della RAI di Milano e il Concerto n. 1 di Beethoven con l’Orchestra del Conservatorio di Milano e l’Orchestra Sinfonica Siciliana, e LesNoces di Stravinskij al Teatro Comunale di Bologna. Suona regolarmente per le maggiori istituzioni concertistiche italiane e straniere.
Il suo repertorio spazia da Bach ai giovani compositori contemporanei. Collabora stabilmente con il Divertimento Ensemble diretto da Sandro Gorli regolarmente presente nei maggiori festival italiani ed europei. Ha inciso CD per Ricordi e Stradivarius con opere di Bruno Maderna, Mauro Cardi, Giulio Castagnoli, Sandro Gorli, Franco Donatoni, Matteo Franceschini, Stefano Gervasoni. Insegna pianoforte presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali Donizetti di Bergamo e tiene regolarmente corsi di perfezionamento pianistico dedicati al repertorio classico e contemporaneo. Per altre informazioni: www.mgbellocchio.com.

Stefania Redaelli
Diplomata con il massimo dei voti presso il Conservatorio di Milano sotto la guida di Ernesto Esposito, ha studiato anche con Bruno Canino, Murray Perahia, Dario De Rosa, Paolo Borciani del Quartetto Italiano e NorbertBrainin del Quartetto Amadeus. Assistente ai corsi di Salvatore Accardo, Rocco Filippini, Franco Gulli, Yo-Yo Ma, Boris Belkin per l’Accademia Chigiana di Siena e la Fondazione Stauffer di Cremona.
Docente di Musica da camera al Conservatorio di Vicenza e docente di Pianoforte presso l’Accademia di Alto Perfezionamento di Sacile. Ha inciso per Warner, Warner-Fonit Cetra, Dynamic, Brilliant, Stradivarius, Ricordi e Bottega Discantica (in quest’ultimo cd anche in veste di direttore).
Come solista si è esibita con le orchestre della RAI di Milano, dei Pomeriggi Musicali e dell’Angelicum di Milano, con l’Orchestra Sinfonica di Sanremo e l’Orchestra da Camera di Padova. Ha suonato con musicisti di fama internazionale tra i quali Salvatore Accardo, Mario Brunello, Massimo Quarta, SergejKrilov, Cecilia Bartoli, Bruno Giuranna, Domenico Nordio, Marco Rizzi, AntonyPay, Rocco Filippini, Alain Meunier, Victor Tretiakov, SonigTchakerian, in prestigiosi teatri ed Associazioni come il Teatro alla Scala di Milano, Schauspielhaus di Berlino, il Teatro San Carlo di Napoli, il Regio di Parma, Unione Musicale di Torino, Serate Musicali di Milano, la Biennale di Venezia, Festival MITO, i Concerti di Radio3, IUC di Roma, l’Accademia Chigiana di Siena, Wigmore Hall di Londra, Boston Symphony Hall.
Suona in duo pianistico con Maria Grazia Bellocchio dal 1980.

Ferrara PianoDuo Festival è la rassegna nata nel 2015 da un’idea di Luigi Di Ilio, direttore artistico della manifestazione pianistica. Di Ilio, docente di Pianoforte al Conservatorio di Ferrara, ha fatto parte per più di trent’anni del duo ‘Polidori – Di Ilio’, specializzato nel repertorio per due pianoforti, vincitore nel 1973 di un premio del Teatro alla Scala di Milano e nel 1977 del prestigioso Premio Lorenzi, dell’Accademia Musicale Chigiana di Siena.

Montagna. Taglio dell’Irap per le imprese; un piano di investimenti per la messa in sicurezza del territorio e la viabilità; un nuovo progetto di riordino territoriale.

Da: Regione Emilia Romagna

Montagna. Taglio dell’Irap per le imprese; un piano di investimenti per la messa in sicurezza del territorio e la viabilità; un nuovo progetto di riordino territoriale. Bonaccini illustra le proposte della Regione: “L’Appenino al centro delle nostre politiche. Vogliamo rimuovere o compensare gli ostacoli per chi ci vive e lavora”

Quindici milioni di euro per la fiscalità di vantaggio; 360 milioni le risorse che potranno alimentare il nuovo pacchetto di investimenti sul territorio. Entro novembre la proposta di governance che parte del mancato superamento delle Province. A Bologna la conferenza regionale organizzata dall’Uncem

Bologna – Quindici milioni per tagliare o azzerare l’Irap per le imprese di montagna; un piano di investimenti per la messa in sicurezza e la viabilità del territorio appenninico sostenuto da una parte significativa dei 360 milioni di euro liberati dal recente accordo Stato-Regioni; una proposta di riordino territoriale che riconosca alle Province le risorse necessarie per esercitare le funzioni previste.

Dalla Conferenza regionale della montagna organizzata oggi a Bologna dall’Uncem il presidente della Regione Stefano Bonaccini ha lanciato la propria proposta per l’Appennino, la parte più pregiata ma anche più fragile del territorio regionale. “La montagna è stata ed è al centro delle politiche di questa Regione. Vivere e lavorare in montagna non è la stessa cosa che farlo in pianura- ha detto-. Vogliamo che questa difficoltà sia riconosciuta e compensata perché tutti i cittadini abbiano davvero pari diritti e pari opportunità. Non in astratto ma nel concreto, rimuovendo ostacoli quando è possibile, compensandoli quando non lo è”.

Per quanto riguarda la fiscalità di vantaggio, la proposta illustrata da Bonaccini prevede un taglio dell’Irap di almeno un terzo per le imprese che già lavorano in montagna e l’azzeramento per un minimo di tre anni per quelle che vogliono avviare un’attività. La misura sarà sostenuta da 15 milioni del prossimo bilancio regionale che verrà approvato entro dicembre.

“Se poi il Governo deciderà di metterci anche del suo- ha sottolineato Bonaccini- molto meglio, ma quel tanto che come Regione possiamo fare, lo faremo. E per questo chiediamo che ci venga riconosciuta l’autonomia necessaria, secondo l’articolo 116 della Costituzione”. Dunque: “Uno sconto fiscale da applicarsi automaticamente e senza burocrazia” per sostenere quella rete di piccole imprese ed esercizi commerciali, quali bar, negozi di alimentari, botteghe artigiane, che sono il tessuto economico e sociale che tiene viva una comunità. Per combattere abbandono e spopolamento e dare nuove opportunità di lavoro soprattutto ai giovani.

E proprio abbandono e spopolamento sono tra le concause di quel dissesto idrogeologico che rappresenta uno dei mali storici dell’Appennino.

“Questa Regione ha già fatto molto per la messa in sicurezza del territorio- ricorda il presidente- ma la scelta fatta dal Governo di smantellare “Italia sicura” rappresenta un oggettivo passo indietro. Il rischio è, ancora una volta, quello di dover rincorrere le emergenze, senza avere alcuna certezza sulle risorse.”

Da qui la scelta di destinare proprio alla messa in sicurezza e alla viabilità delle zone di montagna – mettendola a disposizione direttamente dei Comuni montani – una “parte predefinita e significativa dei 360 milioni di euro di nuovi investimenti resi disponibili dall’accordo che ho siglato pochi giorni fa con il Governo in qualità di presidente della Conferenza delle Regioni”. Accordo che da un lato azzera i tagli previsti per le Regioni nel prossimo triennio, pari a 4,2 miliardi di euro, e dall’altro impegna le stesse Regioni a realizzare investimenti con risorse proprie per una cifra di parti importo, liberando gli spazi finanziari. Una mole significativa di finanziamenti aggiuntivi già dal 2019, che per l’Emilia-Romagna vale appunto 360 milioni di euro.

Infine, il presidente ha annunciato che, alla luce del mancato superamento delle Province, la Giunta metterà a disposizione nelle prossime settimane una nuova proposta di governance. “Se le Province rimangono – ha detto – devono poter funzionare. Non so quando il Governo interverrà ma è necessario rimettere in equilibrio il sistema. Metteremo a disposizione di Anci, Upi e Uncem una nostra proposta organica per una discussione comune. Il nostro obiettivo è ridare un po’ di certezze in più alle amministrazioni, garantendo un dialogo più efficace tra Regione e Comuni”.

Noctis Domini, i Signori della Notte, le Origini – quarta edizione

Da: Ombre D’Arte Associazione Culturale

Ferrara, 10 Novembre 2018, dalle 18.00 alle ore 23.00 circa, centro storico.
Siamo giunti alla quarta edizione dei vampiri, licantropi, streghe e cacciatori del Noctis Domini, i Signori della Notte, evento creato su una storia scritta da Roberta Mercatelli, Presidente di Ombre D’Arte Associazione Culturale, che si sviluppa di anno in anno, portando a ogni edizione qualcosa di nuovo e spettacolare. La novità di quest’anno sarà non solo la maggior presenza di esibizioni e animazioni, ma anche i vari riferimenti alla letteratura e cinematografia vampiresca quali il Nosferatu di Murnau, le tre spose vampire del Dracula di Bram Stoker, Akasha de La Regina dei Dannati o il cacciatore di vampiri Van Helsing.
L’evento, come sempre patrocinato dal Comune di Ferrara, si svolge gratuitamente nel centro storico di Ferrara, dove creature oscure in splendidi abiti eleganti gotici, vittoriani e steampunk si aggirano per le vie della città.
Dato l’aumento di presenza di pubblico e partecipanti da fuori regione, quest’anno si sono attuate convenzioni per il pernottamento con il B&B “Locanda Borgonuovo” e il B&B “Alchimia” e per far godere e conoscere al meglio la città, prima della sfilata serale, che è il fulcro dell’evento, sarà presente il gruppo Mystery Leader, conosciuto nel territorio romagnolo, e non solo, per i ghost tour e le serate dedicate a leggende, misteri e folklore in diverse location italiane. Troveremo quindi dalle 18.00 il Mystery Leader con “Ferrara Oscura”, dove in una passeggiata serale, in cui è gradito ma non obbligatorio l’abbigliamento in tema col Noctis Domini gotico, vittoriano e steampunk, scopriremo storie e leggende di una magica Ferrara.
Dalle ore 21.15 invece si entrerà nel vivo della manifestazione con il consueto ritrovo in Piazza Municipale, dove i partecipanti si riuniranno per il corteo che vi intratterrà con un vero e proprio spettacolo itinerante nel centro storico di Ferrara. Per le vie della città potrete infatti incontrare elegantissimi vampiri, famelici licantropi, magiche streghe e impavidi cacciatori, il tutto in una tenuta rigorosamente gotica, vittoriana o steampunk, che si affronteranno in epici scontri fra bene e male incantandovi fra esibizioni di danza e di fuoco a cura di Lady Violet e le Lune di Settembre, altra collaborazione di quest’anno, e degli associati di Ombre D’Arte.
Si rinsaldano anche quest’anno le collaborazioni con San Marino Comics e Zombie Inside, organizzatori della nota zombie walk bolognese annuale, mentre ne nascono di nuove con Steampunk Italia e il gemellaggio con la Fiera del Mistero, che si terrà a Villa Papafava il giorno dopo il Noctis Domini.
La partecipazione alla sfilata, assolutamente gratuita, è aperta a chiunque voglia farne parte purché l’abbigliamento rispetti il target dell’evento, ricordando però ai minori che devono essere obbligatoriamente accompagnati da un adulto.
Come per le precedenti edizioni, i fotografi sono sempre i benvenuti e non occorrono accrediti particolari.
Seppur non esistano reali barriere architettoniche nel tragitto proposto, si chiede la presenza di un accompagnatore per le persone disabili.
L’evento Facebook dell’evento “Noctis Domini, quarta edizione ” fornisce tutte le informazioni sulla serata, su possibili convenzioni e sul pernottamento.

Laboratorio teatrale “L’arte dell’attore e del teatro” al Centro Teatro Universitario di Ferrara

Da: Balamòs Teatro – Associazione Culturale

Lunedì 29 ottobre 2018 alle 20.30 l’inaugurazione ufficiale delle attività di laboratorio del Centro Teatro Universitario di Ferrara (via Savonarola 19), con una serata di presentazione dell’anno accademico 2018-2019.
Al Centro Teatro Universitario (CTU) vecchi e nuovi allievi si ritrovano, come ormai d’abitudine ultraventennale, all’insegna del “fare teatro” nell’ambito universitario come percorso di formazione e conoscenza di sé attraverso creatività e fantasia.
Più di altri linguaggi performativi il teatro infatti dà l’opportunità di confrontarsi, viversi, vedersi all’interno di un gruppo nel quale si propagano affettività, conflitti, regole. Attraverso il “gioco” teatrale si offre l’opportunità di sostenere un dialogo continuo, a tratti armonico, a tratti conflittuale, fra comunicazione esterna e interna, con l’utilizzo di differenti registri, dal linguaggio verbale e quello corporeo, nella ricerca continua di integrazione. Da sempre, di conseguenza, la pratica teatrale mira a stimolare uno stato di benessere ed è particolarmente attenta al processo che l’individuo e il gruppo attraversano, riempiendolo dei propri contenuti, materiali, sogni, fantasie, fantasmi.
E’ da queste considerazioni di carattere generale che nell’ambito dell’Ateneo ferrarese i laboratori, progettati dal CTU e diretti da Michalis Traitsis regista e pedagogo teatrale di Balamòs Teatro, vengono proposti agli studenti sotto forma di percorso complementare alla tradizionale offerta didattica, ma anche a chi – dal personale universitario a chiunque altro esterno all’Università – intenda sperimentare la possibilità di mettersi in gioco come artefice del proprio processo immaginativo e creativo. L’invito alla serata, è dunque rivolto a tutti.
Il laboratorio teatrale sarà presentato Lunedì 29 Ottobre alle ore 20.30 e proseguirà ogni Lunedì successivo (prima prova gratuita) dalle 21.00 alle 23.00, presso il Centro Teatro Universitario di Ferrara (via Savonarola 19).

Per l’agricoltura del futuro occorre un “Distretto dell’agroalimentare ferrarese”

Da: CIA Ferrara

Secondo Cia Ferrara non basta più produrre e commercializzare prodotti di qualità. Per uno sviluppo del
settore serve che l’agricoltura sia integrata a servizi e formazione d’eccellenza

Ferrara – Il settore agricolo cresce nella provincia di Ferrara, in controtendenza rispetto al trend economico
generale che vede il saldo negativo tra apertura (333) e chiusura delle imprese (350). Secondo i dati diffusi
dalla Camera di Commercio di Ferrara – elaborazione di dati InfoCamere e Movimprese – nel periodo lugliosettembre,
infatti, l’agricoltura ha registrato un aumento delle aziende, che sul territorio sono adesso
7.787. Una situazione, quella dell’economia ferrarese, unica nella nostra Regione perché in tutte le altre
province prevalgono, in generale, le aperture di nuove attività rispetto alle cessazioni.
Secondo Cia – Agricoltori Italiani Ferrara, le aziende agricole sono un patrimonio capace di trascinare
l’intera economia del territorio, ma si tratta di un patrimonio che va “distrettualizzato”, e deve dialogare
con altri comparti, come spiega il presidente provinciale dell’associazione Stefano Calderoni.
“Leggendo i dati relativi all’andamento del settore agricolo – commenta Calderoni – sarebbe facile pensare
che la nostra agricoltura, tutto sommato, gode di buona salute, perché è sostanzialmente stabile e in
leggera crescita. Ma l’apertura di nuove aziende agricole, per quando importante e positiva, non basta da
sola a rilanciarla. Perché la nuova azienda, magari condotta da un giovane agricoltore, si troverà comunque
a lavorare in un sistema “vecchio”, dove l’impegno profuso a coltivare e commercializzare prodotti di
qualità non basta più.
Serve, invece, un vero e profondo cambiamento di contesto, nel quale l’agricoltura intesa come
produzione non sia più “da sola”. Per questo a Cia Ferrara – continua Calderoni – pensiamo che sarebbe
fondamentale creare un vero e proprio “Distretto dell’agroalimentare ferrarese”, che integri agricoltura
d’eccellenza, servizi, formazione e anche turismo. Un distretto innovativo, a forze connotazione hi-tech,
che potrebbe svilupparsi grazie a una partnership con l’Università di Ferrara e startup del settore digitale
– anch’esso in crescita nel ferrarese, insieme alla ristorazione – e diventare una vera e propria fucina
d’innovazione. Importante sarebbe, inoltre, favorire i progetti di ricerca sull’agroalimentare e l’Alta
formazione, perché non è pensabile che i giovani che vogliono specializzarsi e investire sul loro futuro in
agricoltura non trovino sul territorio dei percorsi adeguati e debbano andare in un’altra città, con il rischio
che vi rimangano e portino la loro competenza altrove. Si tratta di un’operazione così importante –
conclude il presidente Cia – che siamo aperti a un confronto con qualsiasi soggetto che voglia mettersi
attorno a un tavolo e parlare seriamente della creazione del distretto, dall’Università ai rappresentanti
politici, fino alle associazioni di categoria che sono il filo conduttore dell’economia del territorio e
dovrebbero unire le forze per il bene della nostra agricoltura”.

DIARIO IN PUBBLICO
Parole alla moda

La scena degna di un burlesque anni Venti dell’eurodeputato Ciocca che sigla il proprio dissenso per la bocciatura del programma letta da Moscovici levandosi la scarpa – rigorosamente made in Italy – e bollando i fogli della ‘condanna’ al grido “this is shit”. Questa frase viene all’unisono tradotta da tutti i commentatori come “questa è cacca”. La regressione al livello infantile dell’espulsione delle feci come “cacca”, invece del più corretto “merda”, la dice lunga sull’universo culturale dei rappresentanti del nostro governo. La diminutio renderebbe più grazioso e meno invadente il termine. Rivolgersi alla parola infantile potrebbe – lo spero ma ne dubito – mettere in luce quell’aspetto ludico e innocente che il gesto sottintende forse involontariamente, forse falsamente. Ci sarebbe poi un altro gioco linguistico che renderebbe ancor più imbarazzante il gesto: l’assonanza Ciocca-cacca.
Ben più pesanti le parole che hanno determinato la condanna nel processo Cucchi dei presunti responsabili del pestaggio o di quelle del processo Aldovrandi. Il ‘filologo’ che ha chiaramente esaminato parole che hanno prodotto azioni condannabili è l’avvocato Fabio Anselmo di origine ferrarese. Bravo!

Altre parole alla moda sono ‘narrazione’ e ‘racconto’ che rimandano a un presunto aspetto letterario di un semplicissimo fatto quasi sempre politico sociale ed economico. Qui la difesa delle lettere mi spinge a un indignazione che nasce dalla conoscenza specifica dei termini suddetti entrambi dominio delle arti parallele. Michelangelo può fare una ‘narrazione’ di letture bibliche nel soffitto della Sistina. Io posso leggere un racconto di Cesare Pavese, ma mi rifiuto di leggere o sentire il ‘racconto’ o la ‘narrazione’ del salvataggio di Alitalia o di ciò che il presidente Conte dice o secondo la nuova moda ‘racconta’ a Mosca al compare Putin.
Così, resi tremebondi da catastrofi annunciate, pronunciamo (anch’io helas!) parole come ‘spread’, ‘mission’, ‘endorsement’, anche se ‘girata’ o ‘trasferimento’ mi sembrerebbero voci più appetibili-capibili.
E affoghiamo in noie tremende rese appena sopportabili dalla chiusura delle ‘sagre’ mentre ci attendiamo – e pour cause – mirabilia dalla tre giorni di ‘Ad alta voce‘, quest’anno intitolata ‘Origini. Parole che trasformano’. Di che ‘origini’ s’intende parlare nei numerosissimi inviti? Quello che mi attira di più è ‘Le origini della vita’, se non altro perché ci sarà la mia amatissima Lia Levi; invece quello che sospetto di più è ‘Il viaggio nelle parole’, in quanto famosi relatori parleranno dell’evoluzione del linguaggio nell’era digitale dove almeno tre parole m’insospettiscono ‘era’ ‘evoluzione’ ‘digitale’. ‘Evoluzione’ o ‘involuzione’ o meglio ancora ‘cambiamento’? Ma a tutto dovrò rinunciare poiché in quel mattino dovrò essere al cimitero ebraico per rispondere davanti alla tomba di Giorgio Bassani alle domande che mi porrà il conduttore del filmato prodotto dalla figlia del grande scultore Dani Karavan che sarà presente all’inaugurazione della mostra a lui dedicata al Museo nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah-Meis il 30 ottobre.

E veniamo alle parole più brutte, quelle pronunciate dal comico nazionale Beppe Grillo nella sua performance da attore consumato (occhi in fuori, barbetta tremolante, voce strozzata) nella kermesse romana dei 5stelle al Circo Massimo: “Chi siamo? Siamo pieni di malattie nevrotiche, siamo pieni di autistici, l’autismo è la malattia del secolo”. “L’autismo non lo riconosci, per esempio è la sindrome di Asperger, c’è pieno di questi filosofi in televisione che hanno la sindrome di Asperger. Che è quella sindrome di quelli che parlano in quel modo e non capiscono che l’altro non sta capendo. E vanno avanti e fanno magari esempi che non c’entrano un cazzo con quello che sta dicendo […] Hanno quel tono sempre uguale. C’è pieno di psicopatici…”. “Chi siamo? Siamo pieni di malattie nevrotiche, siamo pieni di autistici, l’autismo è la malattia del secolo”. Idiozie urlate e condite dalle sacrosante proteste di tanti parenti, amici o persone ‘normali’ indignate da un così disgustoso linguaggio.
Secondo il dialetto ferrarese, per non dire italianamente “ma và a c…re”, si potrebbe commentare “ma fat na ca’ ad giazz” e qui si capisce che sono alle prese con il dialetto per scopi a mio parere ben più nobili ovvero filologici di quello del disumano attore! Ciò che il capetto urla sembra sia stato condannato anche dai suoi 5stelle (o da parte di essi): meno male.
Mi consolo perché la mia canina Lilla – e non il mio ‘pet’! – ha compiuto felicemente gli anni. A lei ho rivolto parole confortanti e amorose ricambiate da un frenetico scodinzolìo e da un’allegra pipì mollata in cucina.

I DIALOGHI DELLA VAGINA
Le sfumature dei lettori

Un uomo che sappia di avere riconosciute sfumature di sensibilità e tatto, può andare in crisi e sentirsi meno macho agli occhi delle donne, come è successo a S.? Cosa ne pensano lettrici e lettori?

Sfumature a nudo

Cara Riccarda,
mi considero virile e sensibile insieme. Così raro?
R.

Caro R.,
meno raro di quel che sembra. Il segreto, credo, sia sapere “spogliare” un uomo: se una donna riesce a creare le condizioni perché lui si metta davvero a nudo, tutti gli orpelli spariscono, rimane l’essenza che è sempre molto più bella di qualsiasi ostentazione.
Riccarda

Una sfumatura aiuta l’altra

Cara Riccarda,
credo che S. sia una persona speciale, anzi fichissimo, come lo definisci tu. Mi ricorda il mio amico V. Lui è caleidoscopico: non solo nel modo di vestire, di pettinarsi e atteggiarsi, ma anche nelle sfumature del carattere sensibile, creativo e autentico. Quando lo incontro, il suo modo di essere sopra le righe e i suoi occhi che sorridono mi portano piacevolmente a viaggiare sulla sua stessa lunghezza d’onda. Potrei chiacchierarci per ore senza sosta. Personalmente non trovo che certe nuances adombrino la virilità. Forse il problema è che per tanti uomini non esistono le vie di mezzo, ma una distinzione manichea fra i due sessi che li ancora a un concetto di virilità ormai superato.
Anna

Cara Anna,
facciamo conoscere il tuo amico V, che non mi sembra turbato dalle nuances, al mio amico S? Un gruppo di mutuo aiuto in cui V spieghi a S come si fa ad avere gli occhi che sorridono.
Riccarda

Virili sfumature

Buongiorno Riccarda,
trovo che le qualità che hai citato: tatto, sensibilità,capacità di ascoltare e di sognare non siano prerogative di un solo sesso, sono doti che tutti dovrebbero avere. Le prime tre ci aiutano a rispettare le persone, l’ultima ci fa gustare la vita, perché malgrado tutto quello che può accaderci, siamo sempre pronti a ricominciare qualcosa di nuovo. Non c’è niente di più bello che provare empatia con qualcuno. Pensare che la propria virilità possa essere sminuita se si hanno queste caratteristiche è da immaturi o insicuri del ruolo che si ha in un qualsiasi contesto, perché ciò che conta è l’essere se stessi, si deve accettare quello che siamo e renderlo un punto di forza. Io ho sempre trovato donne che hanno apprezzato queste qualità  e credo che il forte legame che ci unisce dipenda proprio da questo. La forza di una persona è l’insieme di queste doti, mentre il non averle è la vera debolezza.
Gigi

Caro Gigi,
ci sono uomini che fanno un punto di forza il loro essere rocciosi. Mi fanno sorridere, perché anche la roccia è soggetta, col tempo, all’erosione.
Riccarda

Potete scrivere a parliamone.rddv@gmail.com

CronacaComune – La newsletter del 25 ottobre 2018

Da: Ufficio Stampa del Comune di Ferrara

CASTELLO ESTENSE – Iniziative a partire da mercoledì 31 ottobre. Cinque giorni di visite guidate per adulti e ragazzi

Halloween e Ognissanti al Castello Estense, fine settimana tra brividi, misteri e bellezza

25-10-2018

Il fine settimana di Halloween e di Ognissanti al Castello Estense si prospetta ricco di iniziative e visite speciali dedicate alle storie custodite tra le mura del monumento simbolo della città.

Mercoledì 31 ottobre alle 16 la visita didattica “UN BESTIARIO… DA PAURA! Aspettando la notte di Halloween”: una proposta dedicata alle famiglie con bambini dai 5 agli 11 anni per visitare saloni, torri e segrete alla ricerca di suggestioni e inventare un bestiario da paura.
Dalle 17 alle 19 HALLOWEEN NELLE ACQUE DEL CASTELLO ESTENSE: navigazione nel fossato del Castello alla luce delle lanterne, per bambini dai 6 agli 11 anni, ascoltando racconti “misteriosi” (Accesso dal pontile di Piazza Savonarola).
Giovedì 1 e venerdì 2 novembre alle 16 viene proposta la visita guidata MISTERI E DELITTI A CORTE, per rievocare gli episodi più controversi della storia estense, i suoi misteri, i tragici amori e i delitti consumati nelle sue stanze. Al termine è previsto un aperitivo nella Caffetteria del Castello.
Da giovedì 1 a domenica 4 novembre alle 11, 14 e 15, CASTELLO ESTENSE: UNO SCRIGNO D’ARTE NEI SECOLI: visite guidate alle sale del Castello, dalle prigioni della torre dei Leoni al giardino pensile degli Aranci, fino alle sale affrescate del piano nobile. Il percorso museale è arricchito da alcune opere allestite negli ambienti dell’ala sud del Castello, che anticipano la mostra “L’ Arte per l’Arte. Dipingere gli affetti. La pittura sacra a Ferrara dal Cinquecento al Settecento”, in programma dal 26 gennaio 2019, mentre i Camerini ospitano un cantiere aperto in cui i visitatori, nella giornata di venerdì 2, potranno assistere alle operazioni di restauro della tavola “La decollazione di San Giovanni Battista” realizzata da Giuseppe Mazzuoli detto il Bastianino del 1572 ca. a cura del prof. Fabio Bevilacqua.
Sabato 3 novembre verrà riproposta alle 16 la visita didattica UN BESTIARIO… DA PAURA!
Giovedì 1, sabato 3 e domenica 4 novembre continuano le ESCURSIONI IN BARCA NEL FOSSATO dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.00, per ammirare l’imponente mole del Castello, ascoltando i racconti registrati sulle vicende del monumento.
La Caffetteria del Castello, situata al Piano Nobile, da cui è possibile ammirare la straordinaria prospettiva di Corso Ercole I d’Este, venerdì, sabato e domenica sarà aperta fino alle 21.00

Ad esclusione dei giri in barca nel fossato, per tutte le altre iniziative è richiesta la prenotazione.

Per informazioni sulle tariffe e prenotazioni: tel. 0532 299233;  e-mail castelloestense@comune.fe.it, sito web www.castelloestense.it

 

(Comunicazione a cura dell’U.O. Castello Estense)

ASSESSORATO ALLO SPORT – Giovedì 25 ottobre (alle 16), nella sala degli Arazzi della residenza municipale – FOTO

Riconoscimento del Comune ad atlete e atleti del Canoa club Ferrara ASD

25-10-2018

Giovedì 25 ottobre (alle 16), nella sala degli Arazzi della residenza municipale di Ferrara, l’assessore comunale allo Sport Simone Merli ha consegnato una targa di riconoscimento, a nome dell’Amministrazione comunale, a quattro atleti del Canoa club Ferrara ASD per gli importanti risultati conseguiti nella recente stagione agonistica.

Alla cerimonia di premiazione sono intervenuti, oltre all’assessore Merli, gli atleti e le atlete protagoniste della stagione sportiva appena trascorsa Marta Bertoncelli (classe 2001), Elena Borghi (2002), Francesca Malaguti (2001) e Marcello Semenza (2000), il presidente del Canoa club Ferrara Luca Bertoncelli, il vice presidente e l’allenatore del Canoa club Ferrara Mauro Borghi e Paolo Borghi, il presidente Fick RER Claudio Camporesi, altri giovanissimi atleti e alcuni famigliari.

 

Nelle foto (scaricabili in fondo alla pagina) due momenti della cerimonia di premiazione in residenza municipale  

BIBLIOTECA BASSANI – Sabato 27 ottobre alle 10.30 nell’auditorium a lezione di consumo consapevole con Sara Checchi

“La Zucchina con la valigia”: via al primo dei tre seminari sull’educazione alimentare

25-10-2018

Sabato 27 ottobre 2018 alle 10.30 nell’auditorium della Biblioteca Giorgio Bassani del quartiere Barco (via G. Grosoli 42, Ferrara) si terrà il primo dei tre seminari dedicati all’educazione alimentare del ciclo intitolato “La Zucchina con la valigia”. L’incontro di sabato 27 ottobre sarà dedicato a “Attenzione Consumatore! Dove trovare le informazioni per essere un consumatore… di qualità” e sarà condotto da Sara Checchi che indirizzerà i consumatori sui significati di messaggi ed etichette alla ricerca di informazioni su quanto accade quotidianamente nel settore agro-alimentare e nella distribuzione degli alimenti.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori – Il ciclo di seminari fa parte del Progetto di Educazione alimentare rivolto ai ragazzi, agli insegnanti e ai consumatori, per far conoscere i buoni prodotti della terra. Il progetto include anche la realizzazione del libro illustrato “La Zucchina con la valigia” che racconta del valore del cibo sano, della sua provenienza e come il susseguirsi delle stagioni rende possibile la crescita di ottimi prodotti alimentari in perfetto equilibrio con la natura; nonché delle proprietà nutritive degli alimenti e di come salvaguardarle cucinando correttamente i prodotti freschi appena raccolti
Il libro include dieci racconti, frutto delle conoscenze e delle osservazioni del contadino Raffaello, protagonista dei racconti che sa dialogare con frutta e verdura cresciute nei suoi campi.
Importante anche conoscere. Sappiamo scegliere i migliori prodotti alimentari per noi e per la nostra famiglia? Ascoltiamo “La Zucchina con la valigia”, che conosce molti segreti, per avere uno stile di vita sano ed equilibrato.
Il primo incontro, condotto da Sara Checchi, mira a indirizzare i consumatori verso le modalità corrette per una lettura consapevole di messaggi ed etichette per una maggior comprensione di ciò che accade quotidianamente nel settore agro-alimentare e nella distribuzione degli alimenti. Tracciabilità, informazioni obbligatorie, i data-base…dalla confezione alla nostra tavola.
Durante l’incontro verrà presentato il libro “La Zucchina con la valigia” e verrà letto uno dei racconti illustrati insieme al pubblico.

Per info: pagina del sito web www.lazucchinaconlavaligia.it, Biblioteca Giorgio Bassani, via Grosoli 42, Ferrara, info.bassani@comune.fe.it, tel. 0532 797414.

APPUNTAMENTO PER FAMIGLIE – Giovedì 25 ottobre passeggiata narrativa con partenza alle 16 da largo Castello

Per le vie del centro ‘Sulle tracce dei draghi’

25-10-2018

(Comunicato a cura degli organizzatori)

Giovedì 25 ottobre 2018, per le vie del centro storico di Ferrara, avrà luogo Sulle tracce dei draghi.
Il ritrovo è fissato per le 16.00 in largo Castello: sarà quello il punto di partenza di un flash-mob giocoso per grandi e bambini, una passeggiata narrativa aperta a tutti, in cui la scuola esce dalla scuola e i libri da biblioteche di scuola e famiglie per incontrare chiunque sia curioso di assaggiare nuove storie, per lasciarsene contagiare e magari ritrovarle e approfondirle a casa propria.
La passeggiata, patrocinata dal Comune di Ferrara, è promossa dal Nido e dalla Scuola d’infanzia Mami Education, ideata da Barbara Pizzo e realizzata in collaborazione con la libreria Testaperaria, ed è aperta a tutta la città, con particolare riferimento ai bambini di 3-5 anni e alle loro famiglie.

L’evento si inserisce nella settimana di ioleggoperché, 22-28 ottobre 2018, l’iniziativa nazionale di promozione della lettura promossa da Associazione Italiana Editori e patrocinata e sostenuta, tra gli altri, dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ed è stato candidato al contest nazionale promosso nel solco della medesima iniziativa.

Dal ritrovo in largo Castello, si raggiungerà la libreria specializzata per bambini e ragazzi Testaperaria, in via De’ Romei 19/A.
Si procederà cercando e seguendo le tracce dei draghi, che contraddistingueranno 5 tappe nelle quali alcuni genitori racconteranno ai partecipanti alcuni titoli tra i più significativi della letteratura per bambini di età compresa tra i 3 e i 5 anni connessi al tema dell’evento, allo scopo non di svelare le storie, ma di incentivare la lettura in famiglia.

“Andiamo tutti insieme in cerca di draghi!
Dicono che in giro ce ne siano molti.
Ma bisogna fare attenzione, perché tendono a nascondersi…
Bambini, genitori, nonni, zii, amici: unitevi alla passeggiata tra le vie del centro di Ferrara e tra le pagine di alcuni libri per l’infanzia.
Sarà un cammino allegro e contagioso, a misura di bambino, punteggiato di storie e di scaglie. Dal Castello alla Libreria Testaperaria in Via De’ Romei in compagnia di storie da assaggiare, draghi da intravedere, per divertirsi insieme e insieme immaginare.
E per scoprire, magari, nuovi libri da sfogliare e leggere insieme, adulti e bambini. Perché non è mai troppo presto per un libro, non è mai troppo tardi per una bella storia.”

Link all’evento Facebook:
https://www.facebook.com/events/292884467989002/?active_tab=about

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Venerdì 26 ottobre alle 17 presentazione libro in via Scienze

‘A mezza luce’: i segreti di un mondo che non c’è più raccontati da Michele Balboni

25-10-2018

Racconta i segreti di una casa di tolleranza della Ferrara anni ’50 il libro di Michele Balboni ‘A mezza luce’ che venerdì 26 ottobre 2018 alle 17 sarà presentato nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via delle Scienze 17, Ferrara). In programma interventi di Daniele Lugli, Paola Castagnotto, Eleonora Telloli e dell’editore Federico Felloni, con accompagnamento musicale della pianista Cristina Carini.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori

Siamo nel 1958, in prossimità della chiusura delle case di tolleranza prevista dalla legge Merlin. Al Chez Madame in via Buonporto a Ferrara, una casa di tolleranza di prima classe, lavorano Elsà Morgana, Luisella e Martita. Dirette da Madame Ivone tutte hanno segreti, sogni e amori nascosti. Il gatto Oscar, sempre presente, ci racconta tutto con i suoi pensieri perché “i gatti non hanno bisogno di parole”. Un romanzo al femminile in cui le “signorine” brillano per bellezza e sensualità…

Michele Balboni, dirigente d’azienda, appassionato di tango e ballerino maldestro, scrittore velleitario, spallino della prima ora, faccio grazia ai lettori del seguito. Ho pubblicato Il mio tango (Volta La Carta edizioni, 2013), La Diva del tango – alla ricerca del niño rubato (Faust Edizioni, 2014, Premio Letterario per i Diritti Umani, consegnato a Papa Bergoglio il 17/12/2014), Il tango delle parole – racconti e fantasie (Europa Edizioni, 2016). Con A mezza luce – Ferrara, 1958 mi allontano dal mondo del tango per lasciare un ricordo di tanti luoghi, situazioni e personaggi della mia città – in verità validi e riscontrabili anche altrove – nonché un pensiero ad un mondo che non c’è più.

Il calendario completo degli eventi e delle attività culturali, aperti liberamente a tutti gli interessati, in programma nelle biblioteche e archivi del Comune di Ferrara su: http://archibiblio.comune.fe.it

CENTRO IDEA – Domenica 28 ottobre con ritrovo alle 9 in via Martelli 300. A cura di Gruppo Micologico di Bondeno e Annalisa Malerba

Mattinata alla scoperta di funghi, erbe spontanee ed insetti nel Bosco di Porporana

25-10-2018

Appuntamento domenica 28 ottobre 2018 alle 9 al Centro Visite di Porporana (ex Scuole elementari, via Martelli 300 – di fronte alla chiesa) per una mattinata di scoperta dei funghi, delle erbe spontanee e degli insetti del Bosco di Porporana.

L’iniziativa, coordinata dal Centro IDEA del Comune di Ferrara, sarà a cura del Gruppo Micologico di Bondeno e di Annalisa Malerba. Dopo una breve presentazione sul mondo dei funghi, delle erbe e degli insetti, ci sposteremo al Bosco di Porporana per iniziare, alle ore 10.00, la visita guidata lungo i sentieri e radure del bosco, per scoprirlo ed ammirarlo nella sua magica atmosfera autunnale. Grazie ai pannelli didattici della nuova aula didattica all’aperto, avremo modo di approfondire le specie fungine del bosco e il ruolo di alcuni insetti e molluschi invertebrati che sono indicatori dello stato di conservazione del Bosco.

Il Bosco di Porporana è uno degli ultimi esempi rimasti di bosco ripario lungo il tratto ferrarese del Po e rappresenta un habitat di grande pregio, grazie alla presenza di specie arboreee caratterizzate da età differenti e di valore forestale elevato. Tutta l’area è attualmente “Area di riequilibrio ecologico”, oltre ad essere un SIC (Sito di Importanza Comunitaria) ed una ZPS (Zona di Protezione Speciale), per la protezione di flora e fauna.

La partecipazione è gratuita e libera (non è necessaria iscrizione).
Si consiglia di indossare scarpe ed abbigliamento adatto ad una escursione nel bosco.
Il Bosco è un’area protetta, è vietato raccogliere piante ed animali!

In caso di forte maltempo l’evento verrà annullato e ne verrà data comunicazione sabato 27 dalle 17 sulla pagina facebook del Bosco di Porporana: https://www.facebook.com/BoscoPorporana/

Per informazioni sull’iniziativa e sul Bosco consultare il link http://servizi.comune.fe.it/4360/il-bosco-di-porporana

(Comunicazione a cura del Centro IDEA del Comune di Ferrara)

PALAZZO BONACOSSI – Lunedì 29 ottobre alle 17.30 conferenza in via Cisterna del Follo 5 per il ciclo “Anatomia di un capolavoro”

La tecnica scultorea di Jacopo della Quercia svelata dal restauratore Fabio Bevilacqua

25-10-2018

(Comunicato a cura degli organizzatori)

Come scolpiva il grande Jacopo della Quercia? Era normale scolpire una Madonna di marmo alta 1 metro e mezzo agli inizi del XV secolo a Ferrara? A questi e ad altri quesiti darà risposta lunedì 29 ottobre alle 17.30 a Palazzo Bonacossi l’ultimo appuntamento dell’apprezzatissimo ciclo di conferenze 2018 Anatomia di un capolavoro. Storia, stile e iconografia nelle opere del Museo della Cattedrale, quest’anno dedicato alla Jacopo della Quercia e la Madonna della melagrana.

L’appuntamento, dal titolo Come si scolpiva un capolavoro: la tecnica di Jacopo della Quercia, è un’occasione culturale di grande fascino per gli appassionati: ospite è infatti uno dei più apprezzati restauratori italiani, Fabio Bevilacqua. Specializzato in restauro di materiali litoidi, Bevilacqua ha seguito importanti cantieri di restauro in qualità di restauratore e direttore tecnico come il Mausoleo di Teodorico a Ravenna, l’atrio della Abbazia di Pomposa, il Palazzo dei Diamanti a Ferrara. Ha restaurato i dipinti murali della Sala delle Sibille a Casa Romei e ha lavorato in Santa Maria in Vado intervenendo sia sui dipinti murali a olio su intonaco e sui grandi teleri dei soffitti di Carlo Bononi, Domenico Monio e Giulio Cromer. Per il Museo della Cattedrale della città estense ha eseguito importanti interventi conservativi e di pulitura sulle formelle duecentesche del Maestro dei Mesi e sulla stessa Madonna della melograna.

La conferenza è a ingresso gratuito.

Questa edizione di Anatomia di un capolavoro è organizzata dal Museo della Cattedrale in collaborazione con la Fondazione Ferrara Arte e Il Museo. Dentro e intorno (Dipartimento di Studi Umanistici – TekneHub – Università degli Studi di Ferrara).

Per informazioni: www.comune.fe.it/museocattedrale | tel. 0532 244949 | diamanti@comune.fe.it

 

CERIMONIA DI INTITOLAZIONE – Domenica 28 ottobre alle 15,30

Ferrara dedica ad Antonio Slavich il Centro culturale di viale Alfonso I d’Este

25-10-2018

Sarà intitolato allo ‘psichiatra e umanista’ Antonio Slavich il Centro culturale di proprietà del Comune di Ferrara, in viale Alfonso I d’Este 13 (ex complesso Amga). La cerimonia di intitolazione si terrà domenica 28 ottobre 2018 alle 15,30, all’interno del Centro stesso, con lo scoprimento della targa alla presenza del vice sindaco Massimo Maisto e di altre autorità cittadine. A seguire, le associazioni Accademia Corale Vittore VenezianiMusijamFerrara Off e Sonika apriranno le proprie sedi, all’interno del Centro, per illustrare al pubblico le proprie attività musicali e teatrali.

L’intitolazione è stata autorizzata nelle scorse settimane dalla Commissione cittadina per la Toponomastica e le Pubbliche onoranze, dalla Giunta comunale e dalla Prefettura di Ferrara, in considerazione anche di due significativi anniversari che ricorrono nel 2018 per la storia della sanità ferrarese. Il 28 ottobre 1858  venne infatti inaugurato il Manicomio Provinciale di Ferrara, mentre nel febbraio del 1978 venne varata la Legge 180 seguita a dicembre dalla L.833 di istituzione del Servizio Sanitario Nazionale.

Grazie anche alla presenza di Slavich, collaboratore storico di Franco Basaglia, Ferrara è stata una delle realtà italiane maggiormente impegnate nel graduale smantellamento e riconversione dell’Ospedale Psichiatrico,  precedendo di molti anni il varo delle Riforma 833/1978. Vennero infatti progressivamente restituite alla città parti urbanistiche del vecchio ospedale, ad esempio gli spazi per la Facoltà di Architettura e vennero progressivamente poste le basi per la costruzione di un moderno Dipartimento di Salute Mentale. In quegli anni l’assessore provinciale alla Sanità Carmen Capatti e Antonio Slavich riuscirono a coordinare gli sforzi di molte forze politiche e sindacali progressiste, di molti operatori della sanità e di volontari per governare il processo di superamento e chiusura dell’Ospedale Psichiatrico cittadino.

La cittadinanza è invitata a partecipare (la cerimonia si svolgerà anche in caso di maltempo)

LA SCHEDA BIOGRAFICA

Antonio Slavich (1935 – 2009), d’origine fiumana, è vissuto a Bolzano dalla primissima infanzia fino alla brillante conclusione degli studi classici, dopo i quali si è laureato a Padova nel 1960, seguendo tra gli altri i corsi di Basaglia, che lo volle a Gorizia nel 1962. Nacque così quell’intesa che sfociò nella promulgazione della famosa legge n. 180, quella che portò alla chiusura dei manicomi, ed a un diverso modo di intendere e di curare i malati di mente.
Antonio Slavich riformò tra l’altro i servizi psichiatrici a Ferrara tra il 1971 e il 1978. In qualità di direttore del Centro di Igiene Mentale, negli anni ferraresi introdusse un metodo di lavoro innovativo basato sul coinvolgimento di tutti i collaboratori, medici, infermieri, assistenti e operatori sociali, dei pazienti stessi e di tutta la società civile; un metodo di lavoro che ha significato un ripensamento complessivo della psichiatria e della cura delle persone con disturbi mentali, spostando sempre più gli interventi dalla istituzione chiusa (il manicomio) ai servizi territoriali. Ha scritto libri di psichiatria, tra cui “La scopa meravigliante. Preparativi per la legge 180 a Ferrara e dintorni 1971-1978”, con prefazione di Giovanni Berlinguer.
Nel 2008 il Comune di Ferrara gli ha conferito il “Premio Città di Ferrara”.

 

INAUGURAZIONE – Sabato 27 ottobre alle 12.50 nel salone d’Onore, con assessore alle Pari Opportunità Maisto. A cornice del Convegno Fidapa su “La Nuova Carta dei Diritti della Bambina”

In Municipio apre la mostra di Maria Luisa Scaramelli “Dedicato alle bambine che in punta di piedi colorano il cielo”

25-10-2018

Sabato 27 ottobre 2018 alle 12.50, il vicesindaco e assessore Pari Opportunità e Diritti del Comune di Ferrara Massimo Maisto inaugurerà la mostra allestita nel salone d’Onore della residenza municipale intitolata “Dedicato alle bambine che in punta di piedi colorano il cielo”. Ne è autrice la pittrice Maria Luisa Scaramelli, socia della sezione locale di Fidapa BPW Italy (Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari), le cui particolari rappresentazioni di figure umane, soprattutto infantili e di elementi naturali, veicolano un messaggio di amore per la natura e di rispetto per tutte le sue creature.

L’iniziativa fa da cornice al convegno Distrettuale Fidapa BPW Italy dal titolo La Nuova Carta dei Diritti della Bambina” che si svolgerà nella stessa mattinata di sabato (alle 9.30) nella sala del Consiglio comunale, organizzato dalla sezione ferrarese dell’associazione in collaborazione con il Comune. In particolare i lavori della sessione saranno focalizzati sull’esigenza di tutelare le bambine in quanto prime destinatarie di messaggi sbagliati da parte della pubblicità, dei programmi televisivi, del marketing ecc., perché vittime di stereotipi. La mostra allestita nel salone d’Onore del Municipio sarà visitabile fino al 5 novembre 2018, dal lunedì al venerdì, con orario 8-18.

 

Giornalisti, fotografi e operatori video sono invitati.

Per info sul convegno visita CronacaComune

————————————————————————–

LA SCHEDA (a cura degli organizzatori) – Maria Luisa Scaramellinasce a Ferrara dove vive e lavora,il suo studio è immerso nella campagna padana completamente nella natura ,luogo ideale per le sue creazioni.
Il suo mondo inventivo è da sempre governato dall’innato spazio spirituale,il suo linguaggio pittorico si forgia negli anni ottanta durante un lungo soggiorno in Messico,iniziando con la rappresentazione di personaggi arcaici che si relazionano tra loro,dando origine alla storia dell’umanità fin dai tempi antichi, che si collega alla cultura Atzeca e Maya. Ogni dipinto diviene un libro dove il visibile e l’invisibile danno origine alla vita ,e riporta alla luce la conoscenza che fonda le radici nella natura,perché noi siamo la natura e quando viviamo in armonia con essa siamo connessi alla fonte primaria che è l’ amore.Tutto si può immaginare davanti alle storie aperte della Scaramelli,ognuno come meglio crede,esattamente come facevamo da bambini,quando ognuno di noi vedeva in un pezzo di legno un giocattolo diverso con cui immaginare chissà quali avventure straordinarie.
Maria Luisa Scaramelli inesauribile tlacuila,colei che scrive dipingendo,del proprio inconscio creativo,sempre uguale,sempre diverso.

ESPOSIZIONI 

Arte Italiana curata da Vittorio Sgarbi,Palazzo Reale di Milano nel 2007
Castello Pallotta Caldarola con Vittorio Sgarbi Macerata 2007
Triennale di Milano 2009
Biennale di Venezia 20011
Premio Sulmona 20011
Spiriti Danzanti Palazzo della Racchetta Ferrara 20011
Perle d’acqua dolce Antica Pescheria Comacchio 20014
Custodi della Leggerezza Gate Porta curata da Erika Scarpante 2016
Nel cuore di Madre Terra Torre di Palme Fermo 2018

Atelier Simon Labret Saint Paul De Vince Francia 1985
GalerieLaurou Parigi Francia curata dal filosofo Marcel Paquet 1987
Fondazione Isi Collin Bruxelles Belgio 1993
Centro Culturale Europeo Marcinelle Belgio …Trittico in mostra Permanente
ARTEexpo New York 2018

 

URBANISTICA E SERVIZI INFORMATIVI – Presentata in residenza municipale da ass. Fusari e tecnici comunali

La ‘scheda urbanistica’, nuovo servizio on line rivolto a operatori professionali e cittadini

25-10-2018

Si è svolta giovedì 25 ottobre 2018, nella sala di Giunta della residenza municipale, la presentazione del nuovo servizio on line attivato dal Comune di Ferrara che consente di ottenere una scheda urbanistica dettagliata comprensiva delle regole e dei vincoli che i vari piani urbanistici prevedono per terreni e abitazioni.

Per illustrare contenuti e modalità operative del nuovo servizio, all’incontro sono intervenuti Roberta Fusari (ass. Urbanistica Comune di Ferrara), Antonio Barillari e Cristiano Rinaldo (Ufficio di Piano Comune di Ferrara), Andrea Ansaloni (Uff. Urbanistica Comune di Ferrara), Fabio De Luigi  e Franco Beneventi (Servizio Sistemi Informativi Comune di Ferrara), Paolo Orsatti (SIPRO Ferrara).

“Si tratta di un servizio on line fondamentale per tecnici e professionisti – ha affermato l’assessora Fusari – ma utile anche ai cittadini che intendono conoscere tutte con facilità e gratuitamente le informazioni di pianificazione urbana relative ai propri o ad altri immobili”.

>> LINK ALLA SCHEDA URBANISTICA >> http://servizi.comune.fe.it/8944/consultazione-dei-piani-urbanistici-comunali

LA SCHEDA (a cura dell’Ass.to Urbanistica e Servizio Sistemi Informativi Territoriali) – Cartografia digitale Comune di Ferrara e nuovi servizi.

Il Comune di Ferrara ha effettuato una nuova scelta nella pubblicazione della cartografia digitale e configurazione delle informazioni. Questa gestione favorisce anche la di crescita di progetti di pubblicazione di mappe tematiche nel breve futuro. Il nuovo navigatore web rende possibile l’accesso integrato a varie cartografie utilizzando un’interfaccia molto intuitiva compatibile con i più comuni browser. E’ possibile navigare tra le cartografie caricate, effettuare ricerche, interrogazioni puntuali ma anche semplici interrogazioni geografiche.

Sono state prodotte diverse mappe tematiche ad uso pubblico e per i vari servizi dell’Amministrazione: dalla Polizia Municipale, al SUAP, ai servizi tributari. Si sono pubblicate tutte le cartografie del piano urbanistico comunale (PSC, RUE, POC) comprese le relative Varianti, nonché i piani urbanistici attuativi e la classificazione acustica.

Proprio grazie al lavoro degli uffici preposti, in collaborazione con i Sistemi Informativi è stato possibile installare e configurare l’applicazione C.D.U. che permette la creazione di un modello di C.D.U. editabile per gli uffici che si occupano di certificazione urbanistica. Tale applicazione offre inoltre la possibilità a chiunque, tecnici e normali utenti, di interrogare sul web i Piani urbanistici generali e attuativi e produrre la scheda di un immobile selezionato (senza valore probatorio) contenente le previsioni urbanistiche che lo interessano, individuando inoltre vincoli e prescrizioni che insistono su di esso.

L’applicativo per la produzione della scheda urbanistica rientra tra le attività del progetto CitiEnGov-Città per il miglioramento della performance energetica del territorio finanziato da programma Europeo INTERREG Central Europe di cui SIPRO e lead-partner e il Comune è partner associato.

CONFERENZA STAMPA – Lunedì 29 ottobre alle 11.30 al bar brasseriè “La Maison” (via Carlo Mayr, 70b – Ferrara)

Presentazione della 4.a edizione di “Carloween 2018 – Halloween in Carlo Mayr”

25-10-2018

(Comunicazione a cura degli organizzatori)

Lunedì 29 ottobre alle 11.30, al bar brasseriè “La Maison” (via Carlo Mayr, 70b – Ferrara), l’assessore al Commercio del Comune di Ferrara Roberto Serra interverrà alla conferenza stampa di presentazione della 4.a edizione di “Carloween 2018 – Halloween in Carlo Mayr”. Il rituale evento del 31 ottobre quest’anno godrà anche della straordinaria installazione artistica curata da Alessio “Bolo” Bolognesi, Stefano Capozzi, Paco, Persona Generica – membri di Vida Krei – e del quinto anonimo artista ferrarese.

L’iniziativa è promossa dall’ associazione Mayr+Verdi in collaborazione dell’agenzia “Feshion Eventi”, patrocinata e supportata dal Comune di Ferrara, dal Gruppo Hera, dalla concessionaria Estense Motori e dalle competenze tecniche delle ditte Digital Neon e DiGi.

MUSEI CIVICI – Domenica 28 ottobre alle 14,30 e alle 16 attività per bambini e ragazzi in corso Giovecca

‘Aspettando Halloween’ appuntamenti per i più piccoli alla Palazzina Marfisa

25-10-2018

Aspettando la festa di Halloween, la Palazzina di Marfisa d’Este (corso Giovecca 170 a Ferrara) attende bambini e ragazzi, dai 4 ai 12 anni, domenica 28 ottobre per tutti i preparativi del tradizionale ‘dolcetto o scherzetto’. In programma, due appuntamenti, alle 14,30 e alle 16, per scoprire origini e tradizioni della festa e per decorare le sportine da usare la sera del 31 ottobre per raccogliere caramelle e dolci.

Le attività, curate dall’associazione culturale Arte.Na in collaborazione con i Musei civici di Arte antica di Ferrara, sono rivolte a bambini e ragazzi accompagnati da un adulto e avranno una durata di un’ora e trenta minuti, con un costo di 8 euro per i bambini e 2 euro per gli adulti. E’ richiesta la prenotazione all’associazione culturale Arte.Na da effettuare telefonando al n. 328 4909350 oppure scrivendo a: ferrara@associazioneartena.it(www.associazioneartena.it – FB: Arte-Na Associazione culturale).

In allegato la locandina dell’iniziativa

INTERPELLANZA – Presentata dal gruppo GOL in Consiglio comunale

Richiesta in merito alle situazioni di degrado in centro storico

25-10-2018

Questa l’interpellanza pervenuta agli uffici comunali:

– il consigliere Rendine (gruppo Giustizia Onore Libertà in Consiglio comunale) ha interpellato il sindaco Tiziano Tagliani e l’assessore alla Sicurezza Urbana Aldo Modonesi in merito alle situazioni di degrado in centro storico.
>> Pagina riservata alle interpellanze/interrogazioni presentate dai Consiglieri comunali e relative risposte (a cura del Settori Affari Generali/Assistenza agli organi del Comune di Ferrara) all’indirizzo http://www.comune.fe.it/index.phtml?id=5216.

Calvano: “La stazione di Codigoro punto strategico del Delta del Po”

Da: Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico – Assemblea Legislativa Emilia-Romagna

«La mobilità ferroviaria non è solo sinonimo di pendolarismo per scuola o lavoro, ma anche per sviluppare il turismo». A dirlo è il consigliere regionale Paolo Calvano da tempo attento al tema del trasporto pubblico locale. In occasione del convegno sulla Intermodalità del Delta del Po tenutosi al Palazzo della Ragione a Pomposa, si è ribadito il ruolo strategico della stazione ferroviaria di Codigoro come snodo importante della rete ferroviaria del ferrarese.

«In questi anni insieme ai sindaci di Fiscaglia, Ostellato e Codigoro abbiamo lavorato per potenziare la linea Ferrara-Codigoro – spiega Calvano –, ottenendo risultati importanti grazie alla sensibilità dell’assessore ai trasporti Raffaele Donini e alla collaborazione dell’azienda Tper Spa. Di recente ricordo che sono stati sostituiti i treni per migliorare la qualità del servizio e dare la possibilità di trasportare anche le biciclette. Inoltre, sono stai migliorati gli orari della linea per agevolare studenti e lavoratori e proprio per valorizzare la mobilità del Delta del Po e dell’intera Regione è stato predisposto l’abbonamento integrato treno-bus che permette a chi ha l’abbonamento ferroviario di viaggiare gratis sugli autobus in città. Sono tutte azioni che danno un nuovo impulso alla linea Ferrara-Codigoro, indispensabile per il collegamento tra il Delta e la città. La prossima battaglia sarà quella per l’elettrificazione della linea, non sarà semplice perché serviranno risorse ingenti ma stiamo lavorando proprio per valorizzare la mobilità sostenibile in tutta la Regione».

La Regione chiama a raccolta la Società italiana degli economisti: al via oggi a Bologna la riunione scientifica annuale.

Da: Regione Emilia Romagna

Economia. La Regione chiama a raccolta la Società italiana degli economisti: al via oggi a Bologna la riunione scientifica annuale. L’assessore Patrizio Bianchi: “Un’occasione per condividere nuove analisi necessarie a rafforzare le competenze del sistema economico-sociale e dell’amministrazione regionale”

Fino a sabato tre giorni di seminari e workshop su crescita e sviluppo, ospitati nelle varie sedi regionali in collaborazione con EmiliaLab, la rete dei dipartimenti di Economia degli atenei emiliano-romagnoli

Bologna – Oltre 250 economisti provenienti da tutta Italia per discutere delle grandi questioni economiche e sociali del nostro tempo. Per la prima volta la riunione annuale della Società italiana degli economisti – giunta alla sua 59esima edizione – viene ospitata da una Regione, l’Emilia-Romagna, e da un network di università, facoltà e dipartimenti, EmiliaLab, la rete dei dipartimenti di economia degli atenei emiliano-romagnoli (Ferrara, Parma, Modena, Reggio Emilia, Piacenza, Bologna).
Una conferenza, in corso da oggi e fino a sabato in varie sedi regionali (Torri Aldo Moro-Fiera), animata da studiosi ed esperti, anche internazionali, che la Regione ed EmiliaLab hanno voluto a Bologna per offrire al territorio e ai suoi protagonisti l’occasione di aprire il dibattito accademico.
Principale tema del convegno, che nasce da un protocollo di collaborazione tra Regione Emilia-Romagna e Sie, associazione che promuove la ricerca economica e la sua discussione e diffusione è: crescita, sviluppo e ruolo dei governi regionali e nazionali negli attuali scenari ormai da tempo globalizzati. Contributi teorici di macro e microeconomia saranno discussi durante i tre giorni, assieme a studi di economia politica e politica economica, analisi di economia applicata ed economia pubblica, contributi di storia del pensiero e di storia dell’economia.
Tra i tanti argomenti che saranno affrontati nelle sessioni plenarie e parallele: innovazione e cambiamento strutturale delle economie e della società, immigrazione, industria e organizzazione della produzione, protezionismo, politiche industriali e commercio internazionale, competenze per lo sviluppo, qualità del lavoro. Ma si parlerà anche dell’esperienza di Paesi a consolidata industrializzazione, l’Europa, delle sfide della Cina e dei Paesi emergenti, e soprattutto del ruolo delle economie regionali e dei governi locali.

“La Sie ha accettato con piacere l’invito delle Regione Emilia-Romagna e di Emilia-Lab a tenere la sua Riunione scientifica annuale a Bologna- spiega Annalisa Rosselli, presidente Sie-. Abbiamo così la possibilità da un lato di divulgare i risultati più recenti della ricerca scientifica in campo economico anche al di fuori dello stretto ambito accademico e, d’altro lato, portiamo a conoscenza dei nostri soci un’esperienza di collaborazione tra università come quella di EmilaLab. È un’esperienza che in molti casi può risultare più fruttuosa che perseguire una concorrenza tra atenei, che spesso si traduce in una dispersione delle scarse risorse e in una valorizzazione non adeguata delle specificità di ciascuna sede”.

“Quando abbiamo firmato il Patto per il lavoro, ormai tre anni fa, abbiamo inteso mobilitare tutto il sistema regionale verso un obiettivo condiviso- sottolinea l’assessore regionale al Lavoro e Ricerca, Patrizio Bianchi-: creare le condizioni perché l’Emilia-Romagna fosse identificata a livello internazionale come una regione ad alto valore aggiunto, che compete in Europa e nel mondo perché investe sulle persone, sulle competenze e sulla capacità d’iniziativa. É in questo contesto che ospitiamo la 59ma Riunione scientifica annuale della Società italiana degli economisti. Obiettivi sono quelli di condividere nuove analisi necessarie a rafforzare le competenze del sistema economico-sociale e dell’amministrazione regionale, qualificare l’azione di programmazione, attuazione e valutazione delle politiche regionali per lo sviluppo condivise nel Patto per il lavoro e cofinanziate dal Fondo sociale europeo e approfondire il ruolo dei territori nei processi di trasformazione delle economie mondiali, per affrontare con visione strategica le sfide della globalizzazione”.

“Siamo molto contenti di questa collaborazione tra la Regione Emilia-Romagna, la Società italiana degli economisti e la nostra EmiliaLab, la rete dei dipartimenti di Economia delle università dell’Emilia-Romagna, che coinvolge ben sei dipartimenti- afferma il professor Marco Di Tommaso, direttore di EmiliaLab-. Sviluppare e incoraggiare rapporti con le istituzioni, le imprese e la società nel suo complesso è tra gli obiettivi prioritari del ‘Progetto EmiliaLab’. Ci auguriamo di essere solo all’inizio di un percorso in cui i nostri dipartimenti, docenti, ricercatori e studenti sapranno sviluppare nuove collaborazioni nella didattica, nella ricerca e nel rapporto con i nostri territori. Le università della nostra regione sono tra i soggetti principali su cui si fonda la prosperità dell’Emilia-Romagna. I nostri dipartimenti di Economia, anche attraverso i progetti di EmiliaLab, sapranno continuare ad offrire un importante contributo”.
La 59ma Riunione scientifica annuale della Società italiana degli Economisti è cofinanziata dal Fondo sociale europeo nell’ambito del progetto “Il Patto per il Lavoro: competenze e strumenti per il partenariato istituzionale e socio economico”, con il supporto scientifico di EmiliaLab e con il sostegno di Ervet – Emilia-Romagna Valorizzazione Economica Territorio SpA – e di BPER Banca.

“Ad Alta Voce”, sabato 27 ottobre giornata conclusiva con appuntamenti dalle origini alla luna

Da:Ufficio stampa Coop Alleanza 3.0

La kermesse si chiude con tre appuntamenti che hanno lo sguardo al futuro: “Alle origini dell’umanità” “Alle origini della democrazia” e “Da Luna a Luna”. Tra gli ospiti anche
Marco Missiroli, Gustavo Zagrebelsky, Guido Catalano e Dente, Paolo Rumiz e Silvia Avallone

Si conclude sabato 27 ottobre “Ad alta voce” la kermesse culturale organizzata da Coop Alleanza 3.0 – per la prima volta a Ferrara con la collaborazione delle istituzioni e delle associazioni locali – con tre appuntamenti nel cuore della città estense, che rivolgono lo sguardo al futuro.
“Alle origini dell’umanità”,“Alle origini della democrazia” e “Da Luna a Luna”, sono i titoli dei tre eventi che si svolgeranno rispettivamente alla Sala Estense e Sala Consiliare del Comune, mentre l’ultimo si terrà al Teatro Nuovo.

“Le origini dell’umanità” ore 10.30 Sala Estense, Comune di Ferrara
Alle 10.30 alla Sala Estense del Comune di Ferrara si terrà l’evento “Alle origini dell’umanità –
Incontro sulle nanotecnologie: dall’evoluzionismo al futuro”: a discuterne saranno il genetista Guido Barbujani, Ambra Fioravanti (Ricercatrice CNR-IMAMOTER di Ferrara), Stefano Mazzotti (Direttore Museo Storia Naturale di Ferrara), Elena Pettinelli (Professoressa di Fisica Terrestre dell’Università degli Studi Roma Tre), e Telmo Pievani (Filosofo della scienza ed evoluzionista).
A presentare l’evento sarà il giornalista Federico Taddia che introdurrà anche le letture degli scrittori Giorgio Fontana e Marco Missiroli. L’accompagnamento musicale dell’appuntamento sarà a cura di STAG (Marco Guazzone pianoforte e voce, Stefano Costantini tromba, seconda voce e chitarra acustica, Edoardo Cicchinelli basso).

“Alle origini della democrazia” ore 15 Sala Consiliare, Comune di Ferrara
Alle 15 alla Sala Consiliare del Comune di Ferrara si terrà l’evento “Alle origini della democrazia – Quali prospettive, in Italia e in Europa”. Dopo l’introduzione del presidente del Consiglio Comunale di Ferrara Girolamo Calò a dibattere del tema saranno il saggista Marco Belpoliti con il professore Gustavo Zagrebelsky. A seguire, lo scrittore Stefano Massini farà delle riflessioni tratte dal suo libro “55 giorni. L’Italia senza Moro”. L’accompagnamento musicale dell’evento sarà a cura del Conservatorio Frescobaldi di Ferrara.

“Da Luna a Luna” ore 18 Teatro Nuovo
Alle 18 evento finale al Teatro Nuovo “Da Luna a Luna – Da Astolfo ad Armstrong” presentato dalla giornalista Loredana Lipperini. All’appuntamento interverranno la scrittrice Silvia Avallone,
lo scrittore Guido Catalano e il musicista Dente, gli scrittori Ermanno Cavazzoni Paolo Rumiz, l’astronauta Umberto Guidoni e l’attrice Ermanna Montanari.
L’accompagnamento musicale dell’evento sarà a cura dell’Orchestra del Baraccano, diretta da Giambattista Giocoli.

Il tema di “Ad alta voce” 2018
“Origini. Parole che trasformano” è il tema della 18esima edizione di “Ad alta voce”, e non è casuale la scelta di Ferrara, emblema di una città che ha saputo dare vita a una felice fusione tra nuovo e antico: si pensi all’addizione erculea, che le è valsa l’appellativo di prima città moderna d’Europa. Una città che racconta di un passato glorioso, ma è proiettata nel futuro: per questo si riparte dalle “Origini” per andare in cerca del nuovo e per tornare a pensare a una storia ancora tutta da scrivere. Dal 25 al 27 ottobre, in dieci appuntamenti gratuiti sotto la guida del regista Riccardo Marchesini, l’architetto Stefano Boeri, il professore Gustavo Zagrebelsky, il teologo Vito Mancuso, lo scrittore Stefano Bartezzaghi e tanti altri protagonisti del mondo della cultura, della musica e della scienza come Umberto Guidoni, Marco Missiroli, Guido Catalano e Dente, Paolo Rumiz si confronteranno sulle origini della vita, il futuro delle nanotecnologie, il primo uomo sulla Luna e la scoperta dall’acqua su Marte, lo sviluppo sostenibile, la nascita della democrazia e del linguaggio. Ad ospitarli, i luoghi simbolo della vita artistica, religiosa e civile della città, come la Pinacoteca Nazionale, il Museo Archeologico Nazionale, il Meis (Museo nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah), il Teatro Nuovo, le sale del Palazzo Comunale o il Consorzio Wunderkammer, ma anche nei negozi Coop di via Mazzini e de Il Castello. Il programma della rassegna è disponibile su www.adaltavoce.it.
È possibile seguire “Ad alta voce” anche sui profili ufficiali di Facebook, Twitter, Instagram e Youtube.

Coop Alleanza 3.0 e la cultura
Per Coop Alleanza 3.0 la cultura rappresenta un veicolo essenziale di coesione sociale; per questo, ogni anno organizza direttamente o sostiene decine di iniziative di carattere letterario, musicale, teatrale, cinematografico e artistico, promosse da associazioni e realtà del territorio e stipula convenzioni allo scopo di rendere fruibile ai propri soci questo arricchimento. Dallo scorso anno, e in modo più marcato in questa 18 esima edizione, il viaggio di “Ad alta voce” nelle città italiane più rappresentative si è “contaminato” con le caratteristiche di spicco delle stesse. Ferrara rappresenta un importante approdo: da qui, infatti, la manifestazione itinerante – che dal 2001 porta letture in luoghi insoliti delle città italiane scegliendo luoghi della quotidianità e trasformandoli, per un giorno, in location speciali – prende le mosse per acquisire un respiro nazionale. Dalla prima edizione, nel 2001, a oggi, “Ad alta voce” ha coinvolto oltre 700 autori che hanno dato voce ai loro libri preferiti davanti a migliaia di persone in numerose città italiane: Bologna, Venezia, Ravenna, Cesena, Ancona, L’Aquila, Trieste e Padova.

Il tema delle occupazioni abusive di immobili nella città di Ferrara all’attenzione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.

Da: Prefettura di Ferrara

Tracciare un percorso per affrontare, con tutti gli interlocutori coinvolti, la problematica delle occupazioni abusive degli immobili nei Comuni del ferrarese, attraverso un mirato e costante monitoraggio del fenomeno.
Se n’è discusso stamane a Palazzo Giulio d’Este, nel corso della riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduta dal Prefetto Michele Campanaro, ove è stato fatto il punto della situazione per la città di Ferrara, in relazione alle recenti circolari emanate dal Ministero dell’Interno, del 1° settembre e del 12 ottobre scorso, ed al monitoraggio immediatamente avviato dalla Prefettura.
Alla riunione hanno partecipato, oltre ai vertici territoriali delle Forze dell’Ordine, l’Assessore al Patrimonio del Comune di Ferrara Roberto Serra, accompagnato dal Comandante della Polizia Locale Laura Trentini, ed il Direttore provinciale dell’Azienda Casa Emilia Romagna – ACER Diego Carrara.
Le ultime direttive ministeriali impartite ai Prefetti riprendono i più recenti indirizzi giurisprudenziali della Corte di Cassazione, sottolineando che nessuna comparazione è consentita alla Pubblica Amministrazione quando vengono in conflitto l’interesse accampato da chi ha violato la legge (l’occupante abusivo) e quello di chi l’ha rispettata (il proprietario dell’immobile occupato); sicché è impensabile che per ragioni di ordine pubblico si possa dare preferenza al primo.
In questo contesto, i presenti all’odierna riunione di Comitato hanno proceduto, anzitutto, alla puntuale ricognizione dei casi di occupazione abusiva degli immobili di edilizia residenziale pubblica, registrando che, a fronte di un patrimonio complessivo di 6.700 alloggi ACER, le situazioni segnalate di occupazioni arbitrarie risultano limitate a 2 soli casi, per i quali il Prefetto, effettuate le preliminari verifiche con l’Autorità Giudiziaria ed i Servizi Sociali del Comune di Ferrara, ha dato indicazioni per lo sgombero.
Diversa e più articolata è risultata l’analisi relativa alla situazione degli immobili di proprietà privata, ove talora le condizioni di abbandono hanno alimentato nel tempo situazioni di degrado urbano. Su quest’ultimo versante, il Prefetto Campanaro ha ancor di più sottolineato la necessità di prevenire e contrastare con decisione il fenomeno di occupazioni abusive che incidono sulla sicurezza urbana. “E’ fondamentale – ha dichiarato il Prefetto – la massima sinergia istituzionale tra tutti i soggetti coinvolti, affinché si possa garantire anche sotto questo profilo la legalità e la sicurezza in Città. Di conseguenza, in linea con le recenti direttive ministeriali, è stato immediatamente dato impulso all’attività di ricognizione e monitoraggio sui casi di occupazione abusiva di immobili privati in condizione di abbandono”.
A conclusione di riunione, il Prefetto Campanaro ha quindi disposto l’immediata convocazione della Cabina di regia prevista dal “Patto per Ferrara sicura”, con l’obiettivo di definire, in tempi rapidi, una ricognizione puntuale delle aree private in condizioni di abbandono, oggetto di occupazioni arbitrarie anche occasionali, e mettere a punto strategie di recupero dal degrado urbano.

Marco Fabbri al congresso nazionale di Federparchi

Da: Ente di gestione per i parchi e la biodiversità – Delta del Po

E’ in corso a Roma la due giorni del nono congresso nazionale di Federparchi – Europarc Italia dal
titolo dell’appuntamento è: “Parchi, comunità, territorio e competenze; le sfide del futuro per le
Aree protette” a cui ieri era presente anche l’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità – Delta
del Po rappresentato dal Presidente Marco Fabbri.
Nella giornata di ieri il Presidente Nazionale di Federparchi ha relazionato rispetto al proprio
mandato, agli obiettivi raggiunti e alla difficoltà che ancora oggi caratterizzano la gestione dei
Parchi. Per quanto attiene i Parchi Nazionali è stato richiesto tra le altre cose di investire maggiori
risorse per le aree marine protette, la garanzia rispetto alle risorse aggiuntive previste ma non
stanziate della legge di stabilità 2018, l’ inasprimento di determinate sanzioni, nonché la
definizione della governance e delle direzioni, vacanti in alcuni Parchi da diversi anni. “Molto
importante è lavorare per dare la governance ai parchi – ha aggiunto il presidente -. Noi abbiamo
11 parchi nazionali su 24 che non hanno il presidente. Ne abbiamo uno che è commissariato da 5
anni, il Parco nazionale della Sila”.
Nell’intervento del Ministro dell’Ambiente e TTM, Sergio Costa (M5S), sono stati illustrati i
propositi del nuovo governo, la necessità di investire maggiormente per la salvaguardia della
biodiversità nonché di risolvere con il supporto degli Enti Locali nel breve tutte le situazioni di
stallo legate alla vacanza di Presidenze, direttori e commissariamento.
Oltre a ciò il Ministro parlando degli abbattimenti dei lupi si è detto “assolutamente contrario agli
abbattimenti di animali all’interno delle aree protette” affermando altresì che “capisco la
necessità di bilanciare la necessità di monitorare il rapporto tra la presenza di lupi sul territorio e le
preoccupazioni degli agricoltori per cui abbiamo aperto un tavolo con il ministero dell’Agricoltura
per la gestione attenta di questa questione ma – ha aggiunto il ministro – sempre salvaguardando
le specie animali”.
Sergio Costa intervenendo ha infine annunciato la creazione di nuovi Parchi Nazionali tra cui il
Parco Nazionale del Delta del Po.
Sul tema interviene oggi il Presidente del Parco del Delta del Po Marco Fabbri “Per il Delta del Po è
un assoluto elemento di novità rispetto alla legge di stabilità 2017 che ha previsto la creazione
d’intesa tra le Regioni Emilia Romagna e Veneto di un Parco unico, a saldo zero per la finanza
pubblica statale, ovvero finanziato completamente dalle due Regioni e dagli Enti Locali e dunque
interregionale e non nazionale”.
“In questi mesi – prosegue il Presidente- abbiamo lavorato intensamente con il supporto del
consigliere Marcella Zappaterra delegata Mab incontrando associazioni di categoria, sindacati,
associazioni venatorie, agricoltori, associazioni ambientaliste e tutti gli stakeholders interessati delle Province di Ferrara e Ravenna. Il 27 giugno scorso alla presenza mia, della consigliera
Zappaterra e del presidente della comunità dei sindaci Mauro Venturi, abbiamo illustrato la bozza
di intesa da sottoporre alla Regione Veneto e agli stakeholders dei due territori coinvolti, con il
chiaro intento di accelerare la discussione tra le due Regioni e chiudere la partita del parco unico
dopo decenni di attesa”.
Anche il Presidente Stefano Bonaccini era intervenuto alla conferenza stampa con un contributo
video in cui affermava la necessità di definire tempistiche e obiettivi precisi per la realizzazione del
nuovo Parco Interregionale, individuando una sola governance, entro la fine del nostro mandato,
per la ‘Camargue d’Italia’.
“La mia nomina a Presidente risale al settembre 2017 ed era legata all’opportunità e alla fiducia
concessami dalla Comunità del Parco di definire un mandato di scopo di breve durata, per altro
gratuito e finalizzato alla creazione del Parco Interregionale del Delta del Po. In questo anno di
attività abbiamo prodotto una base di lavoro importante e avviato una discussione con tutti i
soggetti che vivono e amano questo luogo. Ieri abbiamo appreso di questo cambio di rotta per
passare da un Parco Interregionale ad uno Nazionale”.
“Non voglio entrare nel merito della scelta, ma dato che il mio mandato era legato ad un altro
obiettivo considero la mia esperienza alla guida del Parco conclusa e rimetterò alla Comunità del
Parco ogni decisione e considerazione. Mi auguro che si possa arrivare, a prescindere dalla forma
giuridica, alla costituzione di un Parco Unico”.
“E’ giusto che il Governo del Cambiamento assuma le proprie determinazioni, ma senza
dimenticare le persone che vivono questi territori, serve un percorso di partecipazione,
condivisione e confronto attento come quello avviato per l’interregionale nei mesi scorsi. Una
imposizione dall’alto- a mio avviso conclude Fabbri- non verrebbe compresa dalle comunità. Un
Parco Nazionale introduce infatti elementi nuovi rispetto ad un Parco Interregionale o regionale,
basti pensare alla governance diversa e ad alcuni nuovi divieti come il divieto di caccia”.

La tutela delle aree naturali compie 30 anni. Nel 1988 in Emilia-Romagna sono nati i primi 8 parchi. Se ne parla nella nuova puntata di Vista da vicino

Da: Regione Emilia Romagna

Un anniversario speciale per la regione che oggi annovera 14 parchi regionali, 2 nazionali e 1 interregionale. La puntata in onda da domani in tv e sul web

Bologna- Trent’anni fa in Emilia-Romagna furono istituiti i primi 8 parchi, oggi sono 17. Alla difesa delle aree protette è dedicata la nuova puntata di Vista da vicino, in onda da domani nel circuito delle emittenti locali, il format tv sugli effetti concreti delle politiche regionali in ambito locale , dando voce ai suoi protagonisti.

La puntata racconta di un territorio unico dal punto di vista ambientale, ricco di biodiversità, con 2700 specie di piante, 350 di animali vertebrati, 30 specie di piante rarissime. Una ricchezza pari al 15,8% del territorio regionale, compresi i siti della Rete natura, riconosciuta anche a livello internazionale, che diventa sempre più opportunità di crescita e sviluppo dell’economia, del turismo e dell’occupazione.

Telecamere accese nel Delta del Po, il parco più esteso della regione, istituito 30 anni fa, la maggior area ornitologica italiana con 300 diverse specie di uccelli, e nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, al cui interno risiedono tra l’altro faggete vetuste, boschi di alberi vecchi 500 anni, divenute, insieme alla riserva integrale di Sasso Fratino, patrimonio mondiale Unesco.
Le testimonianze sono di Sergio Paglialunga, direttore del Parco delle Foreste Casentinesi, e di Marco Fabbri, presidente del Parco del Delta del Po, di operatori impegnati in attività economiche e turistiche e dell’assessore regionale all’ambiente Paola Gazzolo.

In allegato giorni e orari della messa in onda. Vista da vicino è online sul sito della Regione www.regione.emilia-romagna.it, e sui social network Facebook e Twitter

Pink Lady® Day #2 Al Centro “Zero Sprechi e Ottimizzazione delle Risorse Naturali”

Da: Ufficio Stampa Pink Lady

“Entrate nel cuore dei nostri frutteti”: è questo il claim con cui l’APLE-Associazione Pink Lady® Europa, in occasione della seconda edizione del Pink Lady®Day, in programma dal 5 al 9 novembre, invita a conoscere più da vicino il proprio modello sostenibile. L’iniziativa prevede porte aperte a frutteti e stazioni di confezionamento, per incontrare i protagonisti e i valori di una filiera equo-solidale basata su un modello unico.

Bologna, 25 ottobre 2018 – “Zero Sprechi e Ottimizzazione delle Risorse Naturali” è il tema protagonista del Pink Lady®Day#2, l’evento che l’Associazione Pink Lady® Europe -formata da11 vivaisti, 2600 frutticoltori, 90 stazioni di imballaggio, 15 distributori autorizzati – replica per il secondo anno consecutivo nei tre paesi dove la mela è coltivata, ovvero Italia, Francia e Spagna.

A livello nazionale,l’iniziativa per la quale sono stati coinvolti e sensibilizzati gli oltre 1.900 frutticoltori associati,si rivolge ad istituzioni e amministratori locali, scuole primarie, enti professionali, fornitori e giornalisti. Tutti invitati a scoprire una realtà produttiva d’eccellenza, un modello sostenibile legato al territorio, fatto di aziende agricole di piccole dimensioni, frutteti a misura d’uomo regolarmente curati e rinnovati ed un rigido presidio della qualità.

In questa seconda edizione del Pink Lady®Day, tre sono le iniziative già programmate da altrettanti produttori-distributori Pink Lady®: martedì 6 novembre VOG, presso la cooperativa Biosüdtirol (BZ), prevede la visita guidata ad un frutteto bio, a cui seguirà una degustazione in azienda. Mercoledì 7 novembre sarà la volta di Zani presso l’azienda Agricola Donati Giuliano, con una vera e propria lezione sul campo rivolta agli studenti dell’Istituto Agrario di Faenza che toccheranno con mano le tecniche volte al risparmio idrico ed energetico utilizzate dai produttori di Pink Lady® e termineranno la giornata con la raccolta delle mele e una merenda nel frutteto. Ed, infine, venerdì 9 novembre Mazzoni, presso la Cooperativa C.I.C.O (FE), dove sarà organizzata una giornata dedicata al tema “Zero Sprechi e Ottimizzazione delle Risorse Naturali” filo tematico conduttore del Pink Lady® #2, interamente rivolta alla componente femminile della filiera ortofrutticola e di settori professionali ad essa collegati.

Tre eventi per vivere un momento di immersione totale nel mondo di Pink Lady®, la mela unica per il suo colore, per il gusto e per il concreto impegno di responsabilità sociale che si traduce in azioni mirate, virtuose e declinate in tutta la filiera produttiva della mela Pink Lady®.