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Contributi editoria, Bargi (Lega E-R): “Per giunta Bonaccini i piccoli quotidiani online possono anche morire di stenti, aiuti solo per i grandi”

Articolo pubblicato il 27 Maggio 2020, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: < 1 minuto


Da: Ufficio Stampa Lega Emilia-Romagna

“Alla Giunta regionale Bonaccini non interessano i piccoli quotidiani online e per questo ha bocciato l’emendamento che avevamo presentato e che puntava ad allargare ai piccoli quotidiani online la platea di coloro che possono accedere ai contributi che la Regione Emilia-Romagna eroga per l’editoria”.

Così il *consigliere regionale della Lega, Stefano Bargi*, relatore di minoranza del primo progetto della nuova assemblea regionale relativo a “Interventi destinati al sostegno finanziario delle imprese emiliano-romagnole”. “Avevamo chiesto – precisa Bargi – con un apposito emendamento che si allargasse il potenziale numero dei richiedenti i contributi, anche alle imprese che operano nel campo dell’editoria, prevedendo che, come per le radio e le tv, bastasse un solo giornalista assunto per rispondere ai criteri richiesti. La maggioranza ha invece fatto delle differenze, ribadendo che solo la presenza di due giornalisti per testata garantisce prodotti di qualità. Ci sembra un evidente aiuto solo ai grandi operatori dell’informazione, quasi un ricatto. La Giunta regionale preferisce quindi lasciar morire, in un periodo così drammatico per tutte le imprese, e quindi anche quelle dell’editoria, chi non è sufficientemente strutturato benché dia democraticamente voce a una pluralità di opinioni e voci presenti sul territorio della nostra regione”, ha concluso Bargi.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
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PAESE REALE
di Piermaria Romani