Mozione per l’individuazione di una sede più idonea per il Museo del Risorgimento e della Resistenza
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Da: Ufficio Stampa Gruppo PD
Premesso che il Museo del Risorgimento e della Resistenza, che attualmente ha sede nelle stanze attigue a Palazzo dei Diamanti, verrà forzatamente chiuso a causa dei lavori di ristrutturazione che il Palazzo subirà; – che si è prevista una soluzione temporanea, la quale prevede: lo spostamento dei documenti e la sede temporanea del Museo al primo piano di Porta Paola, ove è auspicabile continui lo svolgimento della parte didattica; lo spostamento di tutto il materiale espositivo, ad oggi presente nel Museo, nei magazzini comunali; – che in più occasioni l’Assessore Gulinelli ha dichiarato che la sede definitiva del Museo del Risorgimento e della Resistenza Patria Pico Cavalieri.
Considerato che il Museo del Risorgimento e della Resistenza è formato da una corposa parte documentale archivistica e da una ricca collezione di cimeli (materiale che le famiglie ferraresi di chi ha partecipato al Risorgimento e alla Resistenza hanno dona dell’Ottocento in poi); tutto materiale delicato e deperibile che richiede di essere ben conservato, anche in funzione del vincolo di tutela posto dalla Sovrintendenza sull’intera collezione; che il Museo ha negli anni via via 10.000 paganti (e oltre 10.000 per attività didattiche e con le associazioni); – che il carattere peculiare del Museo complesso del circuito museale avviato con moltissime associazioni (tra le quali Anpi, Partigiani Cristiani, UDI, sindacati, associazioni combattentistiche, Lions) e privati cittadini, oltre al rapporto con le scuole di ogni ordine e grado, ai fini didattici.
Ritenuto che la chiusura temporanea del Museo, pur imposta da lavori a Palazzo dei Diamanti, configuri una grave perdita per l’offerta museale di Ferrara;che la sede temporanea (primo piano di Porta Paola) sia appena sufficiente per la prosecuzione delle attività didattiche, le quali giocoforza non saranno supportate adeguatamente dalla collezione espositiva; – che, al contrario, la sede prevista per la riapertura del Museo, ossia Casa della Patria, non sia idonea né per dimensioni, né per disposizione logistica degli spazi, all’importanza del Museo e alla necessità che venga restituito alla migliore fruizione del pubblico (oltre al fatto che anche per essa si prevedono tempi di recupero lunghi, non compatibili con l’esigenza di riaprire il Museo il prima possibile nella sua interezza); – che l’importanza del Museo sia tale da richiedere un impegno concreto affinché la chiusura temporanea sia la più breve possibile ma soprattutto che la sede nella quale riaprirà sia adeguata e tale da consentire la integrale ripresa delle attività didattiche, formative e di collaborazione, oltre a lasciare margini per un ulteriore miglioramento della fruizione da parte del pubblico e della pubblicizzazione del Museo stesso.
Il consiglio comunale impegna il sindaco e la giunta Ad aprire un ampio dibattito cittadino con tutte le Associazioni, le categorie e i cittadini interessati per individuare – nell’ambito del patrimonio immobiliare a disposizione – la miglior soluzione possibile per la riapertura del Museo del Risorgimento e della Resistenza.
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