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Ambiente. “Mettiamo radici per il futuro”, si allarga il corridoio verde dell’Emilia-Romagna grazie alle nuove 580mila piante distribuite gratuitamente dalla Regione. Priolo-Lori: “Un dato che testimonia la grande sensibilità degli emiliano-romagnoli per l’ambiente. Ora via alla seconda fase con un bando da 1,6 milioni di euro per rendere più belle e vivibili le nostre città”.

Nonostante l’emergenza sanitaria, superato l’obiettivo alla chiusura della prima fase del programma. Reggio Emilia la provincia più virtuosa. Online tutti i dati sugli alberi piantati, comune per comune. Pronti contributi fino al 75% ai Comuni che si candidano per la realizzazione di progetti di forestazione urbana: domande fino al 1^ luglio prossimo.

Bologna – L’Emilia-Romagna è sempre più verde. Si rafforza e accelera il progetto “Mettiamo radici per il futuro”, il grande piano green messo in campo dalla Regione per incrementare la superficie boschiva e le aree verdi con la messa dimora di 4,5 milioni di nuovi alberi, uno per ogni abitante, entro i prossimi quattro anni.

È terminata il 15 aprile scorso la fase d’avvio del progetto che, in poco più di sei mesi, ha portato alla piantumazione in tutto il territorio di circa 580 mila nuove specie arboree distribuite gratuitamente dalla Regione a scuole, associazioni, enti pubblici, aziende private e singoli cittadini attraverso una rete di 18 vivai accreditati. È l’inizio del nuovo corridoio verde che l’Emilia-Romagna realizzerà nei prossimi quattro anni a protezione dell’ambiente e della qualità dell’aria e il cui andamento è possibile seguire direttamente online su una grande mappa dove sono riportate tutte le specie arboree piantate finora, comune per comune.

E ora, dopo l’approvazione nei giorni scorsi da parte della Giunta regionale del nuovo bando, parte la fase due del piano con una dotazione finanziaria di oltre 1,6 milioni di euro, per sostenere interventi di forestazione urbanache di qui alla fine del 2021 vedranno come protagonisti gli oltre 200 comuni di pianura a cui dallo scorso mese di marzo sono state estese le misure del Piano regionale sulla qualità dell’aria.

I traguardi raggiunti nel primo step di avanzamento del progetto e le prossime tappe della campagna sono state illustrate nel corso di una videoconferenza stampa dalle assessore regionali all’Ambiente, Irene Priolo, e alla Montagna, Parchi, Forestazione e Programmazione territoriale, Barbara Lori.

“Siamo particolarmente soddisfatti- sottolinea Priolo– dei risultati raggiunti al temine di questa prima fase. Nonostante le difficoltà legate all’emergenza sanitaria, abbiamo abbondantemente superato l’obiettivo che ci eravamo posti di 500mila nuovi alberi piantumati, un dato che testimonia ancora una volta la sensibilità e la cura degli emiliano-romagnoli, che ringrazio, per l’ambiente. Ora, in attesa di partire ad autunno con una nuova fase di distribuzione gratuita di alberi e piante, siamo in condizione di accelerare gli interventi di forestazione in ambito urbano premiando i progetti dei Comuni di pianura per rendere più belle e vivibili le nostre città”.

“C’è un tema- commenta Lori– che è di straordinaria attualità, e che mi preme qui sottolineare: gli alberi, la forestazione, sono e devono essere sempre più un elemento centrale rispetto a come immaginiamo le nostre città. Non sono elementi di decoro, devono essere parte viva di una dimensione nuova del vivere e dell’abitare. E su questo il mio impegno è totale. Parlare di sviluppo a consumo zero di territorio, come giustamente sostiene la legge urbanistica regionale, vuol dire anche questo. Vuol dire anche valorizzare il patrimonio forestale regionale, che vale circa 1/3 del nostro intero territorio. E questa iniziativa della Regione, di mettere a dimora un nuovo albero per ogni abitante, va esattamente in questa direzione”.

 

Cosa prevede il bando:

Il bando, che sarà riproposto nei prossimi anni con le stesse  modalità e con identica copertura finanziaria assicurata dal bilancio regionale di previsione 2021-2023, nasce con l’obiettivo di dare più spazio al “polmone verde” rappresentato dalla superficie boschiva, per il ruolo positivo che gli alberi giocano in ambito urbano sotto vari aspetti: dalla riduzione delle polveri sottili e degli altri agenti inquinanti, alla mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici sempre più evidenti soprattutto nei grandi centri abitati e, più in generale, al miglioramento dell’ambiente urbano e della qualità della vita nei territori fortemente antropizzati di pianura.

Si stima che, grazie alla spinta propulsiva del bando, il patrimonio di verde urbano in Emilia-Romagna è destinato ad incrementarsi nel 2021 di altre 100 mila piante, per una superfice boscata superiore ai 100 ettari. Solo una piccola quota dei 10mila ettari di verde in più nell’arco di quattro anni, e delle 45mila tonnellate di CO2 all’anno in meno, fissati come obiettivi del più ampio piano regionale.

Possono candidarsi ai finanziamenti progetti che riguardano sia la realizzazione di fasce boscate, sia la creazione di veri e propri boschi urbani permanenti, purché di superficie non inferiore a 2mila metri quadrati. Negli interventi di forestazione urbana dovranno essere utilizzate preferibilmente le specie autoctone, più performanti nell’assorbimento dei principali agenti inquinamenti atmosferici (Pm10, 03, Co2, NO2) e ad elevata resilienza nei confronti dei cambiamenti climatici e degli stress ambientali che caratterizzano gli ambienti urbani.

Il contributo dipende dalla superficie piantumata e dal numero di alberi collocati, nel limite massimo di 15 mila euro ad ettaro. Non potrà comunque superare il 75% dei costi di progetto. Esclusi dai finanziamenti gli interventi di realizzazione di alberature stradali e tutti quelli sostitutivi di alberature esistenti. Le domande saranno esaminate in base all’ordine cronologico di arrivo e i progetti devono essere completati entro il 31 dicembre 2021.

La scadenza per la presentazione dei progetti, che usufruiranno di un contributo del 75% sui costi di piantagionedelle essenze forestali, è fissata al 1^ luglio prossimo. Le domande devono essere presentate al Servizio regionale Aree protette, foreste e sviluppo della montagna tramite posta elettronica certificata alla seguente casella: segrpnr@postacert.regione.emilia-romagna.it


La distribuzione delle piantine in regione:

Tornando alla distribuzione delle piantine sul territorio, in totale sono stati 587.220 gli alberi e gli arbusti consegnati a Comuni, scuole, associazioni, privati o imprese a partire dallo scorso ottobre (dati aggiornati al 15 aprile 2021).

A livello territoriale la provincia più virtuosa è stata quella di Reggio Emilia, con 117.900 “adozioni”. Seguono nell’ordine Modena (109.389), Bologna (93.047), Parma (85.183), Forlì-Cesena (78.621), Ravenna (33.411), Rimini(26.137), Ferrara (26.575) e Piacenza (16.957).

La specie arborea più gettonata è stata l’alloro: ne sono stati distribuiti 101.724 esemplari. A seguire, secondo e terzo in classifica per gradimento, si sono piazzati il ligustro selvatico (44.845) e il carpino bianco (30.240). Quindi il nocciolo (30.066), il sanguinello (18.860), la rosa canina (18.555) e il prugnolo (17632), il pallon di maggio (15975), l’acero campestre (15.539) e il carpino nero (13.845), il corniolo (13.120), il leccio (12.170), il ciliegio (11445) e il tiglio (10657).

 

Un sito per monitorare la campagna verde:

I risultati della campagna “Mettiamo radici” ora sono anche a portata di click. Alla pagina web    https://mappa.radiciperilfuturoer.it si può infatti consultare on line la distribuzione di alberi e arbusti sul territorio regionale, da Piacenza a Rimini, nella prima fase del progetto, dall’ottobre 2020 allo scorso 15 aprile.

A disposizione una mappa gis (georeferenziata) che consente di visualizzare la “fotografia” aggiornata di ciascun territorio. Per assicurare una lettura facilitata, sono immediatamente disponibili i dati relativi ad ogni provincia o singolo comune, distinti tra specie autoctone, alloctone e arbustive.

 

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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