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Giorno: 18 Novembre 2015

Sabato 21 novembre inaugurazione del “381 Bar Ristoro” di via Azzo Novello a Ferrara

da: organizzatori

La cooperativa Sociale “Il Germoglio” Onlus da più di 20 anni opera nel territorio di Ferrara e provincia, dedicandosi all’inserimento lavorativo di persone a rischio di esclusione sociale, oltre che all’erogazione di servizi educativi e ricreativi per minori.
Nell’autunno del 2015 apre e inizia a gestire un nuovo bar, il “381 Bar-ristoro” in via Azzo Novello 4, a fanco dell’Istituto Tecnico “V. Bachelet”.
Un fabbricato in disuso recuperato e restituito ora ai cittadini, per creare un nuovo punto ristoro in città, su proposta dell’amministrazione locale, lungo il prestigioso percorso delle Mura cittadine, a due passi dal parco Urbano: a fronte di un investimento importante da parte della cooperativa, il nuovo Bar si colloca come un utile servizio nelle giornate lavorative di studenti e insegnanti, ma anche come un punto di ristoro per tutti i cittadini, risultando al tempo stesso una nuova opportunità di inserimento lavorativo sul territorio.
Da qui nasce infatti il nome “Bar 381” (come il primo servizio ristorativo gestito dalla Cooperativa , il “Ristorante 381” di p.tta Corelli) perché forte è il riferimento alla Legge nazionale n.381 del ’91, che racchiude appunto il senso di questa nuova sfda, la fnalità che accomuna tutte le cooperative sociali, ovvero gestire servizi diversi per “perseguire l’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini”.
L’evento inaugurale durerà tutta la giornata di sabato 21 novembre dalle 10.30 con l’inaugurazione ufciale del locale, alla presenza di Dirigenti scolastici e Autorità locali, seguita da un piccolo aperitivo, e continuerà nel pomeriggio dalle ore 15.30 con una merenda a base di caldarroste e cioccolata calda, oferta a tutti i cittadini che vorranno partecipare.
Per maggiori info Carla Berti
E-mail carla@ilgermoglio.fe.it cell. 347.2973529

Sabato 21 novembre al Palazzo dei Diamanti di Ferrara rassegna di danza rinascimentale organizzata dalla Contrada di San Giacomo

da: ufficio stampa Contrada di San Giacomo

Sabato 21 Novembre 2015, dalle ore 16.30, il prestigioso Palazzo dei Diamanti di Ferrara, sarà teatro della IV° Rassegna di Danza rinascimentale intitolata “La corte in danza, omaggio a Domenico da Piacenza” organizzata
dalla Contrada di San Giacomo di Ferrara con il Patrocinio del Consorzio Terre e Castelli Estensi e della Provincia di Ferrara.
La manifestazione, si propone di divulgare e valorizzare le danze curtensi dei Secoli XV e VXI e di ricreare così, le magiche atmosfere della Corte Estense in una Ferrara tornata ad essere Capitale di bellezza e di arte mirabile.
La storia della Danza Cortese trova proprio a Ferrara una dimensione innovativa e moderna. Nella nostra città Domenico da Piacenza fu maestro di buone maniere ed esperto danzatore presso la famiglia d’Este, della quale era dipendente regolarmente retribuito, a testimoniare l’importanza della sua figura nell’affermarsi del professionismo coreico. A Domenico si deve il pioneristico tentativo di far accettare al potere e alla collettività la danza come arte liberale, di pari dignità rispetto alla musica e alla pittura. Il riconoscimento della professione di ballerino è simbolicamente rappresentato dalla nomina di Domenico a cavaliere, una delle cariche più alte cui potesse accedere un uomo che non fosse nobile di nascita. Creatore di danze per occasioni celebrative e feste memorabili presso molte Corti italiane, è a Ferrara che Domenico resta legato ed è qui che concluderà la sua vita.
La Rassegna sarà aperta ufficialmente da un intervento della Dott.ssa Anna Stanzani inerente la danza nei dipinti nel corso della storia e proseguirà quindi con le danze e delle musiche care a Domenico da Piacenza che verranno proposte in questa occasione dalle seguenti Compagnie partecipanti:
“Armonie di danza” ( Rione San Paolo – Ferrara)
Ass.ne culturale “Il Contrapasso” (Salerno)
“L’unicorno” (Rione S. Maria in Vado – Ferrara)
“Danze Storiche del Ducato di Massa” (Massa )
“ Novo Balletto Estense” (Bologna)
“Spirito di Danza” (Rione Santo Spirito – Ferrara)
“Gruppo Danza San Giacomo” (Borgo San Giacomo – Ferrara).
Nell’intramezzo ci sarà l’esibizione, fuori concorso, delle piccole allieve del
Gruppo Danza della Contrada di San Giacomo.
In giuria avremo l’onore di ospitare: M. Bruna Gondoni, M. Letizia Dradi, M. Enrica Sabatini.
La rassegna è aperta a tutti.
L’ingresso sarà consentito dalle ore 16.00

Venerdì 20 novembre al Jazz Club Ferrara Rob Mazurek e i Black Cube SP in concerto

da: Ufficio Stampa Jazz Club Ferrara

Per il penultimo appuntamento in collaborazione con Bologna Jazz Festival, venerdì 20 novembre, il Jazz Club Ferrara ospita l’impetuoso e inarrestabile flusso creativo del cornettista, compositore e performer Rob Mazurek, che si esibirà con i Black Cube SP formati dal batterista Mauricio Takara, dal tastierista e manipolatore elettronico Guillherme Granado e da Thomas Rohrer al sax soprano e rabeca.

Per il penultimo appuntamento in collaborazione con Bologna Jazz Festival, venerdì 20 novembre (ore 21.30), il Jazz Club Ferrara ospita l’impetuoso e inarrestabile flusso creativo del cornettista, compositore e performer Rob Mazurek, che si esibirà con i Black Cube SP formati dal batterista Mauricio Takara, dal tastierista e manipolatore elettronico Guillherme Granado (ovvero due habitués nel collettivo São Paulo Underground) e da Thomas Rohrer al sax soprano e rabeca.
Rob Mazurek (Jersey City – US, 1965) è senza alcun dubbio il più apprezzato protagonista dell’attuale scena di Chicago, quella che fin dagli anni Sessanta si è imposta come una delle più fertili fucine d’innovazione e ricerca. Dal fibrillante bisogno di urticare la contemporaneità, sobillandola e provocandola per scandagliarne vertigini e fragilità, con “Return the Tides: Ascension Suite and Holy Ghost” (Cuneiform Records, 2014) – album registrato poco dopo la scomparsa della madre – Mazurek si dimostra ancora una volta un instancabile pioniere.
Mutuando le parole, quanto mai azzeccate, del giornalista e critico Enrico Bettinello, questo lavoro è “immerso in una atmosfera caliginosa, psichedelica, digitale e tropicalista […] Vibrante e ipnotico, è fatto di fuoco e lacrime, groove e polvere arkestrale di stelle e va vissuto così, sull’onda di un’emozione che è tempestosa e intima”.
Attivo sulla scena del jazz e dell’improvvisazione dalla metà degli anni ‘90, Rob Mazurek ha contribuito a rivitalizzare la scena di Chicago gettando un ponte vitale tra la generazione dell’AACM (Association for the Advancement of Creative Musicians) e quella più giovane, vicina al rock e alla musica elettronica. Rappresenta indiscutibilmente il jazz attuale, a cui restituisce la forza rivoluzionaria ed evocativa delle origini.
L’ultimo appuntamento in collaborazione con la decima edizione della prestigiosa kermesse felsinea è in programma per sabato 21 novembre con il quartetto di un’icona del jazz, il polistrumentista Bennie Maupin.
INFORMAZIONI
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com
Infoline 339 7886261 (dalle 15:30)
Prenotazione cena 333 5077059 (dalle 15:30)
Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso è riservato ai soci.
DOVE
Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Con dispositivi GPS è preferibile impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.
COSTI E ORARI
Intero: 20 euro
Ridotto: 15 euro (la riduzione è valida prenotando la cena al wine bar, accedendo al solo secondo set, fino ai 30 anni di età, per i possessori della Bologna Jazz Card, per i possessori di MyFe Card, per i possessori della tessera Akkademica, per i possessori di un abbonamento annuale Tper)
Intero + Tessera Endas: 25 euro
Ridotto + Tessera Endas: 20 euro
NB Non si accettano pagamenti POS
Apertura biglietteria: 19.30
Cena a partire dalle ore 20.00
Primo set: 21.30
Secondo set: 23.00
DIREZIONE ARTISTICA
Francesco Bettini

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Fusioni tra Comuni, nascono tre nuove entità

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna

L’Assemblea legislativa approva le unioni tra Granaglione e Porretta Terme (Bo), Polesine Parmense e Zibello (Pr), Monte Colombo e Montescudo (Rn). La soddisfazione dell’assessore Petitti: “Grande consapevolezza delle opportunità”

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dà il via libera a tre leggi di fusione che istituiscono i Comuni di Alto Reno Terme (Bo), Polesine Zibello (Pr) e Montescudo – Monte Colombo (Rn) che, a decorrere dal 1 gennaio 2016, subentreranno rispettivamente ai Comuni di Granaglione e Porretta Terme, Polesine Parmense e Zibello, Monte Colombo e Montescudo.
E così, a distanza di quattro mesi dall’approvazione della legge istitutiva del Comune di Ventasso (Re) nato dalla fusione di quattro municipi dell’alto Appennino reggiano, il numero complessivo dei Comuni della regione che era, all’avvio di questa legislatura, pari a 340, scenderà a 334.
“Il voto di oggi in aula è un risultato che denota la grande consapevolezza delle opportunità offerte ai territori dai percorsi di fusione, che la Regione sostiene fortemente, assecondando la volontà espressa dalle collettività interessate”, ha commentato l’assessore regionale al Bilancio, Emma Petitti.
L’approvazione delle leggi giunge a esito di tre referendum consultivi svoltisi l’11 ottobre scorso, che hanno visto il prevalere del sì alla fusione nei sei Comuni coinvolti, tutti con meno di 5.000 abitanti.
Si riscontra la prima fusione nella Città metropolitana di Bologna, coinvolgente i Comuni di Granaglione e Porretta Terme che danno vita ad Alto Reno Terme, con una popolazione di circa 7.029 abitanti e una superficie di circa 74 km quadrati. Assai vicina, con 6.838 abitanti, la popolazione complessiva della fusione avvenuta nel riminese tra i Comuni di Monte Colombo e Montescudo, con una superficie territoriale però molto inferiore, pari a circa 32 km quadrati . Infine, nel parmense, la fusione ha riguardato i Comuni di Polesine Parmense e Zibello, con un’estensione territoriale di circa 49 km quadrati e una popolazione di circa 3.300 abitanti.
Le leggi di fusione quantificano il sostegno riconosciuto ai tre Comuni neoistituiti, prevedendo contributi correnti annuali per 15 anni e contributi straordinari in conto capitale per un triennio, che si assommano a contributi statali per la durata di 10 anni. Complessivamente, a decorrere dal 2016, per il primo triennio i nuovi Comuni percepiranno ogni anno contributi 690.452 euro Alto Reno Terme, 366.127 euro Polesine Zibello e 447.000 euro Monte Colombo e Montescudo.
La Regione mette a disposizione dei Comuni interessati da percorsi di fusione l’opportunità di utilizzare a costo zero il portale “IoPartecipo” per creare una piazza virtuale come ulteriore strumento per avviare un percorso partecipativo che accompagni l’intero processo di unione, finalizzato a un confronto con la cittadinanza e i soggetti che agiscono nel territorio. La prima esperienza è già on line con la piazza ComUnico, dedicata alla fusione dei Comuni di Casalfiumanese, Borgo Tossignano e Fontanelice (Bo).
Per visitare il sito: http://autonomie.regione.emilia-romagna.it/fusioni-di-comuni

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Comune di Ferrara: tutti i comunicati del 18 novembre

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

SERVIZIO COMMERCIO E ATTIVITA’ PRODUTTIVE – Incontro con i rappresentanti delle associazioni di categoria e degli ordini professionali

Applicazione dei nuovi indirizzi sull’uso del GPL nelle manifestazioni

18-11-2015

Si è svolto nel pomeriggio di martedì 17 novembre 2015, nella Sala della Musica di via Boccaleone, un incontro informativo organizzato dal Comune di Ferrara sull’applicazione dei nuovi indirizzi dell’uso del GPL nelle manifestazioni e sulla necessità della presenza di presidi sanitari in specifiche iniziative.

I rappresentanti dell’Amministrazione comunale, Luca Capozzi ed Evelina Benvenuti, affiancati dal rappresentante del Comando Provinciale dei Vigili del FuocoFrancesco Baldini e dalla rappresentante del Comando della Polizia Municipale Ispettrice Monica Montanari, hanno illustrato il lavoro concluso dal Tavolo Tecnico comunale, illustrando anche la pagina WEB dedicata agli argomenti sul Sito del Comune (http://servizi.comune.fe.it/index.phtml?id=7624)
All’incontro hanno partecipato, numerosi e interessati ai temi esposti, i rappresentanti di Associazioni di Categoria, Ordini Professionali, Organizzazioni di eventi, Fiere, Sagre e mercati.

 

A cura del Servizio Commercio, Attività produttive e Sviluppo Economico

 

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Convegno di Studi giovedì 19 novembre alle 16

Le nuove scoperte sulla ‘Romanizzazione dell’antico delta Padano’

18-11-2015

Saranno le ultime scoperte sul periodo romano del territorio ferrarese ad animare il dibattito durante il convegno di studi previsto per giovedì 19 novembre alle 16nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea. L’incontro, a cura dell’Accademia delle Scienze di Ferrara, vedrà la partecipazione dei docenti Stella Patitucci, dell’Università Lumsa di Roma, Marco Stefani, dell’Università di Ferrara e Giovanni Uggeri dell’Università “La Sapienza” di Roma.
LA SCHEDA (a cura degli organizzatori)
A quarant’anni dalla pubblicazione dell’opera di Giovanni Uggeri, ‘La Romanizzazione dell’antico delta Padano’ (Ferrara 1975), che rappresentò un innovativo modello interpretativo della fase romana del territorio Ferrarese, appare opportuno prospettare una revisione e un aggiornamento di tutta la problematica relativa alla ricostruzione del paesaggio antico e dell’insediamento nell’area dell’antico delta Padano alla luce delle recenti scoperte, degli scavi archeologici e delle ricerche geomorfologiche degli ultimi decenni.

 

BIBLIOTECA RODARI – Giovedì 19 novembre alle 17 in viale Krasnodar

‘Belle storie di fantastiche creature’ per bambini dai 3 ai 7 anni

18-11-2015

Saranno raccontate da Rita Camattari le ‘Belle storie di fantastiche creature’ per bambini dai 3 ai 7 anni, in programma giovedì 19 novembre alle 17 alla biblioteca Rodari di viale Krasnodar 102. Ad animare il pomeriggio saranno i racconti: ‘Il mostro del pozzo’ (di B. Weninger, G. Dürr, G. Schlaich), ‘Teodoro e il fungo parlante’ (di L. Lionni) e ‘Matilde il piccolo mostro’ (di M. Petz, M. Dusíková).
Gli appuntamenti con le letture per bambini alla biblioteca Rodari sono in calendario ogni giovedì alle 17.

 

INTERPELLANZA – Presentata dal gruppo consiliare M5S

Richiesta in merito all’attività di raccolta e trasporto rifiuti in forma ambulante

18-11-2015

Questa l’interpellanza pervenuta:
– il consigliere Fochi (gruppo M5S in Consiglio comunale) ha interpellato il sindaco Tiziano Tagliani e l’assessora all’Ambiente Caterina Ferri in merito alle attività di raccolta e trasporto rifiuti in forma ambulante.

 

MUSEI CIVICI – Domenica 22 novembre alle 16 laboratorio didattico alla palazzina Marfisa

‘Giocando si impara’ come vivevano i bambini dell’antichità

18-11-2015

Come vivevano i bambini sumeri? Come si vestivano, cosa mangiavano e come giocavano? A svelarlo sarà il laboratorio didattico, per bambini dai 6 ai 12 anni d’età, in programma domenica 22 novembre alle 16 alla palazzina di Marfisa d’Este (corso Giovecca 170).
L’appuntamento rientra nel ciclo di iniziative ‘Giocando si impara’ proposto dai Musei civici d’Arte antica di Ferrara in collaborazione con l’associazione culturale Arte.na. Per partecipare (al costo di 8 euro per un bambino assieme a un adulto) è necessario prenotare telefonando al numero 328 4909350 oppure scrivendo aferrara@associazioneartena.it

 

COMMISSIONE PARI OPPORTUNITA’ – Convocata giovedì 19 novembre alle 15.30 in sala Zanotti

Presentazione dell’attività dell’associazione culturale Teatro Off

18-11-2015

Per la presentazione dell’attività dell’associazione culturale Teatro Off, giovedì 19 novembre alle 15.30 nella sala Zanotti della residenza municipale si riunirà la Commissione consiliare Pari opportunità (presieduta dalla consigliera Marescotti).

MUSEO DI STORIA NATURALE – Due laboratori per bambini il 21 e 22 novembre alle 15,30

Viaggio nel corpo umano

18-11-2015

Sarà un viaggio alla scoperta del corpo umano quello che gli ‘apprendisti scienziati’ dai 4 ai 7 anni d’età potranno compiere partecipando a uno dei due nuovi laboratori organizzati, per sabato 21 e domenica 22 novembre, dal Museo civico di Storia naturale di Ferrara in collaborazione con l’associazione Didò. Giocando, sperimentando e disegnando, con l’aiuto di modelli, i giovanissimi partecipanti potranno imparare a conoscere quella macchina affascinante e complessa che è il corpo umano.
I laboratori avranno inizio alle 15,30, per una durata di circa due ore.
Per partecipare è necessaria la prenotazione, da effettuare contattando la sezione didattica del Museo (via de Pisis 24, Ferrara) al numero 0532 203381, dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 12,30 o all’indirizzo dido.storianaturale@gmail.com (info su www.comune.fe.it/storianaturale).

 

CONFERENZA STAMPA – Venerdì 20 novembre alle 11.30 nella sala dell’Arengo del Municipio

Presentazione dell’ambulanza per trasporto pediatrico attivata da associazioni del territorio

18-11-2015

Venerdì 20 novembre alle 11.30, nella sala dell’Arengo della residenza municipale, si terrà una conferenza stampa per presentare l’ambulanza adibita al trasporto pediatrico attivata grazie alla collaborazione tra le associazioni ‘Voghiera Soccorso’, ‘Insieme per Fare’ di Gualdo e ‘Giulia Onlus’.

A fianco dei rappresentanti delle tre associazioni coinvolte nel progetto, all’incontro con i giornalisti interverranno il sindaco e presidente della Provincia Tiziano Tagliani, l’assessora alla Sanità del Comune di Ferrara Chiara Sapigni e i direttori sanitari di Ausl Ferrara Mauro Marabini e di Azienda ospedale S. Anna Eugenio Di Ruscio.

INIZIATIVE SOLIDALI – Sabato 21 novembre alle 20 al Fienile di Baura (via Raffanello 79)

Cena libanese organizzata dal gruppo Emergency Ferrara

18-11-2015

I sapori e i profumi della cucina libanese per raccogliere fondi a favore del centro pediatrico di Port Sudan. E’ il programma della cena libanese organizzata dal gruppo Emergency di Ferrara, con il patrocinio del Comune di Ferrara, in programma sabato 21 novembre alle 20 al Fienile di Baura (via Raffanello 79). Al termine danze orientali.

Per info e prenotazioni tel. 3339940136 – ferrara@volontari.emergency.it

Massimo Biolcatti è il nuovo presidente di Fnaarc Confcommercio di Ferrara

da: ufficio stampa Ascom Ferrara

Il nuovo presidente della Fnaarc Confcommercio di Ferrara è Massimo Biolcatti: la Federazione degli agenti e rappresentanti di commercio del capoluogo e della provincia ha dunque eletto oggi (18 novembre) all’unanimità il nuovo presidente a seguito delle dimissione di Andrea Fantoni che si è trasferito fuori provincia per motivi di lavoro. Contestualmente è stato eletto anche un nuovo consigliere ad integrare il consiglio: si tratta di Roberto Orlandini.
Biolcatti, con un pluriennale esperienza nel settore della vendita di carburanti e lubrificanti, ha dichiarato:”Voglio innanzitutto ringraziare il mio predecessore per il suo prezioso lavoro che ha permesso di far nascere la Fnaarc qui a Ferrara. Per il futuro sarà importante puntare sempre più sulla formazione professionale e sulle consulenze legate ai mandati di rappresentanza” ha concluso Biolcatti che ricopre anche la carica di presidente Ascom della delegazione territoriale di Codigoro,
Attualmente il consiglio degli agenti e rappresentanti è dunque così composto: Massimo Biolcatti (presidente, Codigoro), Marco Bondesani (Ferrara), Fabrizio Meneguzzi (Ferrara), Francesco Michi (Ferrara), Roberto Orlandini (Codigoro) e Giacomino Tolomelli (Cento).

Martedì 24 novembre al Bologna Jazz Festival Gregoire Maret & Kevin Hays in concerto

da: Ufficio Stampa Bologna Jazz Festival

Un duo che sa essere esuberante e intimistico, oltre che decisamente originale nelle sonorità: Gregoire Maret (armonica cromatica) e Kevin Hays (pianoforte) saranno i protagonisti dell’ultimo concerto in programma alla Cantina Bentivoglio nell’ambito della decima edizione del Bologna Jazz Festival. Mercoledì 24 novembre (con inizio alle ore 22) il loro progetto “1+1” conferirà allo storico jazz club di via Mascarella a Bologna un’atmosfera musicale raccolta ma ricca di slanci imprevedibili.
Il Bologna Jazz Festival è organizzato dall’Associazione Bologna in Musica in convenzione con Comune di Bologna e con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Carisbo, Gruppo Unipol e del main partner Gruppo Hera.
Kevin Hays è un virtuoso della tastiera, un improvvisatore dalla sensibilità moderna e con un vocabolario di notevole espressività. Gregoire Maret armeggia in maniera stupefacente con uno dei più piccoli strumenti che si possano tenere in mano: l’armonica. Assieme promettono dialoghi musicali avventurosi.
Il duo pianoforte e armonica, pur essendo piuttosto inusuale, ha già prodotto straordinari esiti musicali, basti pensare a quello nato dal sodalizio tra Bill Evans e Toots Thielemans. Sulla scia di questo illustre precedente si incontrano, su un terreno fatto di composizioni originali, standard jazz e classici della musica brasiliana, due giovani leoni del jazz statunitense nei cui percorsi figurano collaborazioni eccellenti con Herbie Hancock, Cassandra Wilson, Brad Mehldau e John Scofield.
Informazioni e prenotazioni Cantina Bentivoglio:
via Mascarella 4/b, Bologna.
tel.: 051 265416
www.cantinabentivoglio.it
Si consiglia la prenotazione. Rivolgersi direttamente al locale.
Informazioni:
Associazione Bologna in Musica
tel.: 334 7560434
e-mail: info@bolognajazzfestival.com
www.bolognajazzfestival.com
Presidente: Federico Mutti
Direttore artistico: Francesco Bettini
Bologna Jazz Card:
Socio Giovane (fino a 26 anni) – 10 euro
Socio Ordinario – 25 euro
Socio Sostenitore – 50 euro
acquistabile o rinnovabile sul sito www.bolognajazzfestival.com
Vantaggi esclusivi per i Soci possessori della Bologna Jazz Card:
Cantina Bentivoglio: riduzione del 10% sul prezzo del servizio

Restano aperte le iscrizioni al nido comunale “Il Giglio”, fiore all’occhiello dei servizi educativi

da: ufficio stampa comune di Comacchio

Per effetto di posti che si sono liberati nelle scorse settimane, restano aperte le iscrizioni al nido comunale d’infanzia “Il Giglio”. Le famiglie interessate possono rivolgersi all’Assessorato alla Pubblica Istruzione (Via Agatopisto 3, tutti i giorni dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 12).
Tra i servizi d’eccellenza rivolti all’infanzia, spicca sicuramente il nido comunale, situato in via Fattibello 8, di fronte al parcheggio del supermercato Coop. Inaugurato nel 2004 ed intitolato al compianto ex-sindaco Giglio Zarattini che lo aveva fortemente voluto, il nido comunale accoglie 37 bimbi ed è riconosciuto come servizio altamente qualificato, gestito dalla cooperativa sociale “Girogirotondo”.
Il nido comunale, inserito nel coordinamento pedagogico provinciale, mette al centro le bimbe e i bimbi con i suoi bisogni e le sue peculiarità, in un’ottica di alleanza educativa con la famiglia, elemento fondamentale su cui poggia l’educazione e la crescita dei piccoli in una fascia d’età compresa fra zero e tre anni. “Sin dalla sua fondazione Il Giglio opera in un’ottica di continuità educativa con le scuole dell’infanzia del territorio, – spiega l’Assessore alla Pubblica Istruzione Alice Carli-, per le quali l’Assessorato alla Pubblica Istruzione ha avviato numerosi ed importanti progetti, come quello di educazione motoria Io gioco, mi muovo, scopro, o quello Nati per leggere, sino all’educazione di genere e ai progetti qualificati ed innovativi, che lo hanno caratterizzato come struttura al passo con i tempi. Un nuovo progetto, L’infanzia nel giardino, – prosegue l’Assessore Carli- sarà inaugurato quest’anno proprio al nido comunale, grazie ad una formazione specifica seguita dalle educatrici con esperti del settore pedagogico, che sono Alberto Rabitti e Stefan Von Prondzinski. Il giardino è uno dei primi luoghi naturali associati all’infanzia, al gioco, alle scoperte e nei servizi per l’infanzia costituisce uno spazio ricco di risorse che non vengono utilizzate appieno per il gioco e le attività educative e didattiche, durante tutto l’arco dell’anno.”
Il nido dispone di un ampio cortile che valorizza gli elementi della natura presenti, per trasformarli in ambiente ricco di proposte di gioco libero e di scoperta per le bimbe ed i bimbi, attraverso percorsi innovativi, capaci di arricchire il loro apprendimento, la loro curiosità, favorendo al tempo stesso la comunicazione multisensoriale (suoni, profumi, rumori, colori…).
Il nido è il fiore all’occhiello dei servizi che favoriscono il benessere dei piccoli ed è in questo contesto che si inserisce l’iniziativa pubblica che l’Amministrazione Comunale ha organizzato in occasione della Giornata Internazionale dei diritti per l’infanzia del 20 novembre 2015.
“Come costruire il benessere per i propri figli” è quindi il tema dell’incontro pubblico, che si terrà venerdì 20 novembre alle ore 16,30 a Palazzo Bellini e che vedrà anche la presenza di “professionisti dell’educazione”, accanto ad Anna Carli, educatrice del nido.

Eletto ieri il Comitato esecutivo provinciale del Partito Repubblicano Italiano

da: Partito Repubblicano Italiano di Ferrara

Il Consiglio Direttivo provinciale del Partito Repubblicano Italiano ha eletto, su proposta del Segretario politico (Riccardo Saporetti), con seduta del 17 novembre 2015, il massimo organo di governo della provincia di Ferrara, ovvero l’ufficio di Segreteria e/o Comitato esecutivo provinciale. Questi gli eletti alla dirigenza provinciale:
Membri Comitato esecutivo:
Bonzagni p.i. Diego
Carli geom. Ider Carlo
Cestari Alessandro
Avv. Gagliani Renata
Dott. Marcialis Marcello
Dott. Messina Federico
Avv. Pacchioli Marcella
Dott. Sichiero Nazario Sauro
Con queste nomine, presegue l’azione di rinnovamento del Partito Repubblicano ferrarese, che si pone l’importante obiettivo di riportare i valori di riferimento nella coscienza degli elettori, ritrovando per il PRI un ruolo da protagonista.

Corso per genitori, docenti ed educatori organizzato dall’Istituto Comprensivo Statale ”Dante Alighieri” di Ferrara

da: organizzatori

L’Istituto Comprensivo 5 “Dante Alighieri” di Ferrara, in sinergia con il Comitato dei genitori d’Istituto, nell’ambito della collaborazione con l’Unità Operativa PROMECO del Comune di Ferrara-AUSL di Ferrara e di Agorà (incontri ed eventi culturali aperti alla cittadinanza) ha organizzato un ciclo di incontri dedicati ai genitori degli allievi che frequentano le quarte e quinte classi della Scuola Primaria e tutte le classi della Scuola Secondaria dell’Istituto.
Gli incontri si inseriscono all’interno del un più composito progetto “Punto di Vista-L’operatore a scuola” che prevede la presenza di un operatore di Promeco all’interno della Scuola. Con gli interventi nelle classi insieme ai docenti, il Punto Ascolto per genitori e i percorsi di formazione per docenti, la collaborazione tra scuola e Promeco ha come principale obiettivo quello di aumentare il ben-essere nella scuola, in modo da prevenire efficacemente situazioni di disagio che, se non trattate per tempo, possono facilitare comportamenti disfunzionali (bullismo, prevaricazioni, problematiche più gravi).
Il corso rivolto ai genitori dal titolo “Figli adolescenti che crescono”, a cura di Alberto Urro (operatore Promeco all’ I.C.5) insieme alla docente referente del progetto Prof.ssa Valeria Ferraresi e all’Avv. Cristina Pellicioni (presidente del Comitato genitori), ha come obiettivo quello di fornire strategie educative al fine di poter essere più “efficaci” con i propri figli, osservando e comprendendo i comportamenti che a volte possono essere difficili e faticosi da capire, a sostegno della genitorialità.
Molti comportamenti in realtà nascondono le tante fragilità della preadolescenza e dell’adolescenza, periodo nel quale l’adulto deve munirsi di nuovi strumenti educativi.
Il corso si compone di quattro incontri: tre dedicati ai genitori e l’ultimo aperto anche a docenti, educatori e figure di riferimento dei ragazzi.
Ecco il calendario:
– Venerdì 20 novembre 2015: le velocità dei bambini e degli adolescenti, impariamo a rispettare i tempi.
– Lunedì 30 novembre 2015: testa alta, educare al riconoscimento di se stessi.
– Lunedì 7 dicembre 2015: che anno è, che giorno è…(e Buon Natale!), la sintonia tra scuola e famiglia.
– Giovedì 18 febbraio 2016: ragazzi che crescono, sostenere, rassicurare e avere cura.
Tutti gli incontri si terranno presso la Sede dell’IC5 “Dante Alighieri” Via Camposabbionario, 11/a – Ferrara Ore 17-19

Il mistero del bozzetto delle Muse Inquietanti, la bussola per artisti e la visita guidata alla mostra su De Chirico

da: MLB home gallery

tra circa un mese, sabato 19 dicembre alle 15.30, subito dopo il nostro ritorno da Scope Miami (ci vedrete abbronzati, spero…fervono i preparativi per la partenza per questo importante appuntamento dell’arte mondiale!), farò una avvincente visita guidata alla mostra “De Chirico a Ferrara” a Palazzo dei Diamanti, mostra davvero straordinaria per la qualità delle opere in mostra e i prestiti concessi, che ci permetterà di scoprire tanti aneddoti sul gruppo di artisti che diedero vita alla Metafisica tra le nebbie e le ombre assolate di questa città. Alla MLB c’è la poetica, evocativa mostra di Silvia Camporesi sulle piazze d’Italia di De Chirico che sarà la seconda tappa della visita, per poi proseguire per il Museo di Storia Naturale con la spettacolare installazione “ENS RATIONIS” ispirata a Savinio di Mustafa Sabbagh e alla Palazzina della Marfisa per la prima mostra italiana sulla storia del manichino, tema caro alla metafisica.
Confronto tra il bozzetto e l’operaQuesto sabato alle 18, 21 novembre, invece indaghiamo un piccolo mistero: Franco Farina mi ha prestato un bozzetto quasi mai esposto delle “Muse Inquietanti” di De Chirico, che gli aveva regalato a Roma in casa sua il pittore: con l’aiuto del restauratore di carta Antolini lo toglieremo dalla sua cornice per vedere se dietro ci sono elementi utili alla sua datazione (dediche, firme…), e per tentare di scoprire se le intuizioni del giovane giornalista qui riportate siano fondate: De Chirico e gli elementi mancanti nel bozzetto de “Le muse inquietanti” esposta alla MLB home gallery. Seguirà la degustazione dei biscotti metafisici ritratti da De Chirico nei suoi quadri, che per l’occasione hanno realizzato, recuperando le ricette dell’epoca, le pasticcerie del ghetto ebraico.
Infine una dritta per tutti gli appassionati del mondo dell’arte: domenica 22 novembre, dalle alle 18 presso lo Spazio Confort Zone di Finale Emilia, terrò un incontro dal titolo “Strategie di orientamento nel sistema dell’arte contemporanea. Bussola per artisti, collezionisti e appassionati”. Una piacevole chiacchierata, un gustoso aperitivo e tante curiosità che verranno svelate: come presentare il proprio lavoro di artista a un critico o a un gallerista? come si struttura una mostra, a partire dalla sua ideazione? Come gestire autonomamente o in collaborazione con curatori e allestitori l’organizzazione di un evento espositivo? Come si fa un catalogo? Quali musei o fiere conviene andare a vedere in Italia e all’estero? Quale è il ruolo di Internet? Come si inizia una collezione? Come si può avvicinare all’arte chi non è addetto ai lavori? Come funziona il mercato dell’arte? Quali sono i libri da leggere per avvicinarsi a questo affascinante mondo? (Costo dell’aperitivo: 10 euro)

Attacchi terroristici di Parigi, gruppo Pd espone l’immagine della torre Eiffel come simbolo della pace

da: ufficio stampa Partito Democratico Emilia Romagna

Al termine dell’Assemblea legislativa di questa mattina, aperta dal minuto di silenzio per le vittime degli attacchi terroristici di Parigi, i Consiglieri del gruppo del Partito Democratico hanno esposto l’immagine stilizzata della torre Eiffel, a ricalcare il simbolo della pace che a poche ore dalla strage un vignettista aveva disegnato con una matita nera.
Durante il dibattito in Aula era intervenuto a nome del gruppo il Presidente Stefano Caliandro sottolineando che questo “non è il momento dell’esasperazione dei toni e dell’incitazione a crociate anti-islamiche, ma del superamento delle divisioni per una soluzione che tenga insieme 4 principi cardine: cultura, cooperazione internazionale, diplomazia, repressione. Quello che serve – conclude Caliandro – è un’azione forte dell’ONU con l’obiettivo primario di porre fine al conflitto siriano”.

Saharawi, dalla Regione un aiuto straordinario per i campi profughi colpiti dall’alluvione

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna

La vicepresidente Gualmini ha incontrato il ministro della Salute Lamin Deddi: “Le politiche di cooperazione e sviluppo sono al centro della nostra agenda”

Un aiuto straordinario dalla Regione per i campi profughi Saharawi di Tindouf, nel deserto algerino, dove un’alluvione si è abbattuta nell’ultima settimana di ottobre distruggendo le case di mattoni di sabbia e le tende. Ma anche interventi per migliorare la salute delle persone e garantire l’accesso ai farmaci essenziali, per prevenire l’insorgenza delle epatiti virali e la comparsa della calcolosi renale in età pediatrica tra la popolazione Saharawi rifugiata in Algeria.
Questi i temi al centro dell’incontro avvenuto oggi in Regione tra la vicepresidente Elisabetta Gualmini – che ha anche la delega alla cooperazione internazionale – e il ministro della Salute della Repubblica Araba Saharawi Democratica Mohamed Lamin Deddi, accompagnato dal rettore dell’Università di Tifariti Hamudi Jatari.
“Da sempre l’Emilia-Romagna intrattiene rapporti umanitari con i Saharawi, sostenendo i profughi e ospitando qui bambini e ragazzi tutte le estati” ha ricordato Gualmini. “Grazie all’impegno del presidente Bonaccini, stiamo per varare un aiuto straordinario di 31mila euro per far fronte ai danni ingenti causati dalla recente alluvione”.
Alimenti, indumenti, farmaci, materiale chimico necessario alla sanificazione delle fosse biologiche: come contributo ulteriore all’emergenza umanitaria causata dalle alluvioni, la Regione Emilia-Romagna, in accordo con il Tavolo Paese Saharawi e con le associazioni di solidarietà della Regione Toscana, sta coordinando l’invio di 11 tonnellate di aiuti, già stoccati al magazzino di Reggio Emilia, con un aereo cargo in partenza da Pisa entro le prossime settimane e diretto a Tindouf. Il costo del trasporto sarà a carico del ministero della Difesa, mentre l’associazione modenese Kabara Lagdaf si accollerà quello di raccolta e trasferimento a Pisa.
“Le politiche di cooperazione e sviluppo – ha sottolineato durante l’incontro Gualmini – sono al centro dell’agenda politica regionale, in una fase peraltro di grandi trasformazioni globali. Proprio all’inizio dell’anno prossimo, approveremo il nuovo Piano triennale per la Cooperazione e le Relazioni internazionali, cercando di affrontare con un nuovo approccio tutte le sfide che riguardano la politica estera regionale”.
Per la Regione Emilia-Romagna, la cooperazione a favore dei profughi Saharawi è rivolta principalmente al sostegno del sistema sanitario; gli interventi riguardano soprattutto il settore materno-infantile (con il “trasferimento” di competenze professionali a medici e operatori sanitari Saharawi), l’acquisto di attrezzature sanitarie, la produzione in loco di farmaci, l’invio di medicine per i bambini, gli interventi di ristrutturazione delle strutture di base e la formazione ai funzionari del ministero della Salute.

Sabato 21 novembre presso la sede dell’Accademia Nazionale del Cinema e dello Spettacolo si svolgerà un casting per futuri doppiatori tra i 18 e i 50 anni di età

da: ufficio stampa Accademia del Cinema di Bologna

Più di una ventina di doppiatori, dai 18 ai 50 anni, si cimenteranno sabato pomeriggio presso la sede dell’Accademia Nazionale del Cinema e dello Spettacolo per un casting voce. La scuola, che dal 1989 forma i futuri professionisti del settore del cinema e dello spettacolo, mette a disposizione dei propri allievi la possibilità di avere un vero e proprio showreel con il quale dimostrare praticamente le capacità e competenze acquisite.
“Fra i servizi che proponiamo agli iscritti ai nostri corsi offriamo diverse opportunità per farsi notare: i casting voce sono una di queste. Le demo serviranno a scegliere le voci per i lavori prodotti dagli allievi dei corsi di Regia e Sceneggiatura, Operatore di ripresa e Operatore montaggio ma saranno anche messi a disposizione degli allievi per presentarsi al mondo delle produzioni esterne. – ha spiegato Cristina che coordina lo staff della struttura – Nel corso dell’anno didattico l’Accademia offre seminari tecnici, workshop, collaborazioni ed incontri con le realtà produttive del settore, oltre che fornire servizi specifici gratuiti di contatto fra allievi ed ex allievi con le case di produzione, compagnie, teatri.”
In effetti la scuola, ad oggi, rappresenta un unicum nel panorama italiano: l’insegnamento è affidato a grandi professionisti del settore. Per fare un esempio, Rodolfo Bianchi, docente di doppiaggio, è stato il direttore del doppiaggio per “Youth” di Paolo Sorrentino. Inoltre l’Accademia segue il principio della interdisciplinarità e dà a tutti gli allievi la possibilità dell’uditorato gratuito, ogni estate propone un Master alla “UCLA”, Università di California , dove gli studenti possono confrontarsi con il mondo delle professionalità del cinema “made in USA” mentre ai Make up artist viene inoltre data la possibilità di frequentare il master TEMPTU a New York, il gotha dell’estetica mondiale, per specializzarsi in airbrush ed effetti speciali.

Accademia Nazionale del Cinema e dello Spettacolo di Bologna: sono aperte le iscrizioni ai corsi per i futuri professionisti del settore

da: ufficio stampa Accademia del Cinema di Bologna

Il Cinema chiama e la città di Bologna risponde! Sono infatti aperte le iscrizione ai corsi dell’Accademia Nazionale del Cinema e dello Spettacolo, una scuola di professionisti per formare i futuri professionisti del settore. Il cinema, infatti, oltre che “fabbrica di sogni” è anche come un’opportunità di lavoro interessante e stimolante, che riserva impegno e sorprese.
Cosa si cela dietro la pellicola? Come si fa un film? Quante persone sono impegnate nella sua realizzazione? Dagli attori ai doppiatori, passando per i registi, gli scenografi, i montatori, i costumisti e i truccatori, i tecnici del suono e delle luci, le professionalità che gravitano intorno alla realizzazione di un film sono davvero moltissime e per ognuna di essere c’è un compito, un ruolo preciso e delicatissimo. Per rispondere alle esigenze del settore, nel capoluogo emiliano c’è l’Accademia Nazionale del Cinema e dello Spettacolo, che ha sede a Palazzo Felicini in via Galliera (in centro storico a poca distanza dalla Stazione Centrale) e propone diverse tipologie di corsi, a numero chiuso, per formare chi sia realmente motivato a lavorare nel mondo del cinema che, come affermano gli insegnanti stessi, “non è solo lustrini e red carpet.”
Nata 1989 come Centro Sperimentale di Cinematografia di Bologna, ad oggi l’Accademia rappresenta un unicum nel panorama italiano: la scelta didattica della dirigenza è stata quella di perseguire il modello dei college americani, affidando l’insegnamento a grandi e professionisti dei diversi campi ed è ciò che la rende diversa rispetto ad altre realtà.
Presso l’Accademia è possibile accedere ai corsi di Regia e Sceneggiatura, Direttore della Fotografia, Operatore di ripresa, Operatore di montaggio, Doppiaggio, Tecnico del Suono e Make-up Artist, tutti specifici per rispondere alle esigenze del settore e tenuti da professionisti affermati. Il corso di make-up è tenuto da Manlio Rocchetti (vincitore di un Premio Oscar con “A spasso con Daisy” e di diverse nomination e riconoscimenti per film come Gangs of New York, Novocaina e Shutter Island) e Laura Borzelli (Titanic, Into Paradiso, Nuovo Mondo); quello di doppiaggio vede impegnati con gli allievi, fra gli altri, Massimo Giuliani (Exodus – Dei e re, Birdman) e Rodolfo Bianchi (Jeff Bridges, Jeremy Irons, Harvey Keitel), che possono vantare la direzione del doppiaggio di centinaia di pellicole.
Inoltre l’Accademia segue il principio della interdisciplinarità: esiste per tutti gli allievi l’uditorato gratuito, ossia la possibilità di poter assistere alle lezioni afferenti a specializzazioni diverse dalla proprie, “Perché questi ragazzi possano avere una professionalità completa e capiscano come si forma il complesso mosaico del mondo dello spettacolo, quali sono i ruoli, le competenze e anche le dinamiche.” hanno spiegato gli stessi docenti. Per questo all’Accademia si affidano studenti da tutta Italia, Sicilia, Puglia e Sardegna incluse, ma anche dall’estero con tanti giovani spagnoli, greci e georgiani.
I corsi sono a numero chiuso e – a seconda delle specializzazioni – possono avere una durata fino ai sedici mesi. L’Accademia però non si limita alla formazione dei propri allievi presso la propria sede: ogni estate l’Accademia propone un Master alla “UCLA”, Università di California , dove gli studenti possono confrontarsi con il mondo delle professionalità del cinema “made in USA”. Ai Make up artist viene inoltre data la possibilità di frequentare il master TEMPTU a New York, per specializzarsi in airbrush, moda sposa ed effetti speciali. Nel corso dell’anno didattico, inoltre, l’Accademia offre seminari tecnici, workshop, collaborazioni ed incontri con le realtà produttive del settore, oltre che fornire servizi specifici gratuiti di contatto fra allievi ed ex allievi con le case di produzione, compagnie, teatri.
Maggiori informazioni al sito http://www.accademiadelcinema.it/

Venerdì 20 novembre a Unife esperti di infettivologia si riuniscono per discutere delle ultime novità nel corso del Convegno “Hot Topics in Malattie Infettive”

da: Ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

“Hot Topics in Malattie Infettive”. E’ questo il titolo del convegno che si terrà venerdì 20 novembre alle ore 8.30 nella Sala Congressi dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara, (via Aldo Moro, 8 – Cona).
Obiettivo principale del convegno che riunisce esperti con competenze specialistiche multidisciplinari (infettivologi, internisti, ortopedici, medici di medicina generale, cardiologi, reumatologi, microbiologi), è fornire un quadro completo della complessità diagnostica, terapeutica e gestionale di alcune tra le più importanti e diffuse patologie da infezione, per condividere le più aggiornate informazioni in materia, sulla base delle esperienze cliniche personali nei settori specifici di attività.
“La giornata – afferma Carlo Contini, Professore ordinario della Sezione di Malattie Infettive e Dermatologia e dell’Università di Ferrara e Presidente del Convegno – vuole essere occasione per presentare le ultime novità in alcuni campi dell’infettivologia. Accanto ai principali progressi diagnostico terapeutici in ambito HIV, HBV, HCV, Tubercolosi ed Infezioni sessualmente trasmesse, si parlerà anche di infezioni conseguenti all’impianto di devices ortopedici e cardiovascolari, realtà infettivologiche la cui incidenza è in continua ascesa ed il trattamento è particolarmente complesso, per le difficoltà dell’isolamento microbiologico, l’elevata diffusione di microrganismi multi-resistenti, il biofilm, le modalità di trattamento antibiotico. Un altro importante hot topic del convegno è legato alle infezioni correlate all’assistenza da germi quali MRSA, Klebsiella KPC, Acinetobacter, che interessano soprattutto anziani, pazienti fragili, sottoposti a grandi interventi chirurgici, trapiantati o affetti da gravi malattie di base, in cui l’impatto con questi microrganismi può rivelarsi letale”.
“Le strategie per il controllo delle infezioni – conclude Contini – richiedono necessariamente un’integrazione tra sorveglianza dell’infezione, antibiotic stewardship, diagnostica microbiologica rapida, ottimizzazione dell’antibiotico-terapia nei confronti dei microrganismi multi-resistenti. Quest’ultima è oggi quanto mai problematica sia per la scarsità di molecole realmente efficaci, sia per quelle, purtroppo scarse, che saranno a disposizione nel prossimo futuro. Infine saranno trattati due argomenti particolarmente attuali ed importanti: da un lato, le infezioni che insorgono in corso di trattamento con i farmaci biotecnologici, agenti importanti nel trattamento di molte malattie infiammatorie croniche, specialmente nei casi refrattari alle terapie convenzionali ed il cui impiego è spesso correlato a rischio infettivo. Dall’altro, l’associazione infezioni-tumori: nel 2008 ci sono stati 12.7 milioni di nuovi casi di cancro in cui gli agenti infettivi hanno avuto un ruolo in circa il 16% dei casi, di cui il 30% in persone con meno di 50 anni.
Per informazioni: Carlotta Cocchi – 0532/293554 – 338/6195391

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Calvano e Bessi intervengono dopo il vertice in Regione con Eni e Versalis: “Serve una strategia nazionale, a Ferrara e Ravenna iniziative politiche su chimica e petrolchimica”

da: ufficio stampa Partito Democratico Emilia Romagna

Dopo il vertice di ieri tra gli assessori regionali Palma Costi (Attività Produttive) e Patrizio Bianchi (Lavoro), un rappresentante del Ministero dello Sviluppo Economico ed i rappresentanti di Eni-Versalis e Eni, rimane alta l’attenzione sul futuro dei petrolchimici emiliano-romagnoli di Ferrara e Ravenna.
Il management di Eni-Versalis ha confermato di essere alla ricerca di un partner internazionale con connotazione industriale e di considerare i poli di Ferrara e Ravenna strategici rispetto al settore petrolchimico; allo stesso tempo l’azienda dichiara di volersi riposizionare sul mercato internazionale.
I consiglieri regionali PD Paolo Calvano, che è anche Segretario regionale del partito, e Gianni Bessi, seguono con attenzione la vicenda in stretta relazione con i territori coinvolti, l’amministrazione regionale ed i parlamentari PD e richiamano le parole degli assessori Costi e Bianchi al termine dell’incontro “Si ribadisce la strategicità dei siti emiliano romagnoli rispetto al settore della chimica ma – sottolineano – servono valutazioni più ampie per una strategia complessiva dell’intero quadrilatero padano, che comprende anche i siti di Mantova e Porto Marghera”.
“Ci uniamo alla Regione nel chiedere che il MiSE rivolga particolare attenzione alla questione – dichiarano Calvano e Bessi che annunciano – A riguardo saranno promosse del PD dell’Emilia-Romagna insieme alle federazioni PD di Ferrara e Ravenna iniziative che sensibilizzino il Ministro Federica Guidi e il Governo rispetto al tema delle strategie industriali della chimica in Italia. Lo ripetiamo ancora, perché è il nostro chiodo fisso: questo settore conta professionalità ed eccellenze riconosciute a livello internazionale e migliaia di occupati, la questione va ben oltre i confini locali”.

Sabato 5 dicembre inizia “Carta, nastri e solidarietà”, l’iniziativa benefica pre-natalizia di Coopi

da: ufficio stampa Coopi

Avrà inizio sabato 5 dicembre 2015 “Carta, Nastri e Solidarietà”, l’importante attività benefica che COOPI – Cooperazione Internazionale lancia ogni anno nel periodo pre-natalizio su tutto il territorio nazionale.
I coordinatori di COOPI, aiutati dai volontari, saranno ospiti all’interno dei punti vendita di diverse catene commerciali, dove confezioneranno i regali dei clienti per raccogliere fondi destinati al progetto di lotta alla malnutrizione in Mali.
COOPI è infatti impegnata nel distretto di Ségou per guarire dalla malnutrizione 7.000 bambini di età compresa tra 0 e 5 anni. “Sono proprio i bambini i beneficiari dei nostri ‘pacchetti solidali’ – spiega Alessandra Merlo, responsabile della campagna Carta, Nastri e Solidarietà. “Chi si recherà dai nostri volontari saprà che il suo dono di Natale si rivestirà di un tocco di solidarietà!”
Per il lancio della sua campagna di raccolta fondi COOPI ha creato un video promozionale, disponibile al seguente link: www.youtube.com/watch?v=ILUsaBMLUqk .
COOPI sarà presente fino al 24 dicembre in 160 punti vendita di importanti catene commerciali, nelle principali città di: Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto.
Gli interessati sono invitati a prendere parte a questa iniziativa benefica come volontari: è sufficiente offrire qualche ora del proprio tempo libero per presenziare ai banchetti.
Per tutti i partecipanti sono previsti buoni sconto e/o prodotti omaggio, diversi a seconda della catena coinvolta.
E’ possibile candidarsi anche per la posizione di coordinatore. Oltre ad allestire e presenziare al banchetto per tutta la durata dell’iniziativa, i coordinatori si occuperanno di: gestire i rapporti con la sede COOPI e coi responsabili del punto vendita; supportare COOPI nella ricerca di volontari; coordinare e supervisionare i turni dei volontari; gestire la raccolta fondi e inviarla alla sede COOPI.
Al coordinatore sarà corrisposto un rimborso spese a forfait e la tipologia contrattuale sarà una collaborazione occasionale per tutta la durata dell’iniziativa.
Cerchiamo persone estremamente motivate, con ottime doti comunicative, capaci di lavorare in gruppo e interessate alla nostra causa.
Per candidarsi come volontario o come coordinatore occorre registrarsi sul sito www.volontaricoopi.org, dove gli interessati potranno scoprire i punti vendita più vicini a loro.
COOPI – Cooperazione Internazionale, che quest’anno compie 50 anni di impegno umanitario, opera in 24 Paesi di Africa, America Latina e Medio Oriente, con 150 progetti umanitari internazionali di cui nel 2014 hanno beneficiato quasi 2.400.000 persone.
L’organizzazione aspira a un mondo senza povertà, capace di realizzare concretamente gli ideali di eguaglianza e giustizia, di sviluppo sostenibile e coesione, grazie all’incontro e alla collaborazione tra i popoli.
Per informazioni:
Alessandra Merlo ( Tel. 02.3085057; e-mail: volontari@coopi.org )

“Madre. Icona, sogno e realtà”, a Poppi dodici artisti affrontano l’iconografia materna

da: organizzatori

Dal 22 novembre 2015 al 24 gennaio 2016 la Galleria SanLorenzo Arte di Piazza Bordoni 4, a Poppi (Ar), ospita “Madre. Icona, sogno e realtà”, mostra collettiva a cura di Sara Lovari e Silvia Rossi.
Espongono: Roberta Agostini, Emiliano Aiello, Piera Biondi, Aurelio Bruni, Luciano Cenghialta, Laura Davitti, Luigi de Rubeis, Octavia Monaco, Teresa Palombini, Anita Scianò, Oria Strobino e Gea Testi.
La mostra, a ingresso libero e gratuito, sarà visitabile tutti giorni dalle 9 alle 20 con orario continuato.
Domenica 22 novembre, alle ore 17, gli organizzatori offriranno un aperitivo inaugurale a tutti i presenti.
La mostra sarà introdotta da una pièce musicale eseguita da Rachele Nigro (voce) e Beppe Nobile (piano).
LA MOSTRA
La Madre ha da sempre un ruolo centrale, spesso discusso, nella storia dell’arte e nella società. Ruoli, vestigia, aspettative, ideali, stereotipi, tante le cose che questa figura ha dovuto – e dovrà ancora – affrontare nei secoli.
Dopo il successo di “Sensi” della scorsa estate, una nuova e prestigiosa collaborazione tra Galleria SanLorenzo Arte di Poppi ed ExpArt studio&gallery di Bibbiena porta nel borgo casentinese una collettiva di dodici artisti, chiamati ad affrontare un tema complesso ma ricco di stimoli.
Il risultato è una mostra che pone molti spunti di riflessione, grazie a opere capaci di interrogare e mostrare le molteplici sfaccettature che ruotano intorno all’iconografia materna.
Eterogenei anche nello stile, che va dall’iperrealismo al surreale, dalla grafica digitale alla fotografia, gli artisti selezionati attraverso il sistema “open call” contribuiranno ad arricchire l’offerta artistica e culturale casentinese per tutto il periodo natalizio e oltre, nonché a valorizzare uno spazio suggestivo a due passi dal celebre Castello di Poppi.
www.sanlorenzo-arte.com
www.expartgallery.com

Venerdì 20 novembre Libreria Ibs+Libraccio di Ferrara ospita Riccardo Forni per presentare il suo libro “La responsabilità sociale della banca locale per l’economia di un territorio: la storia di fondazione e Carife Spa”

da: responsabile eventi Ibs Ferrara

Presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino, Libreria Ibs+Libraccio di Ferrara presenta l’ultimo libro di Riccardo Forni edito da Streetlib Editore, dialogano con l’autore Sabrina Bonomi, Mauro Fanan e Stefano Scansani. L’incontro è previsto alle ore 17:30 di venerdì 20 novembre

Sono passati parecchi mesi dal commissariamento di Carife nel Maggio 2013 da parte di Banca d’Italia, terminata nel Luglio del 2015 con la cessione al nuovo azionista di maggioranza il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi. Ferrara, come altre zone del Paese[1], è ancora, a metà del 2015, una realtà in affanno, in crisi, con valori di benessere economico e sociale tendenzialmente stagnanti, o in discesa, e processi di profonda riorganizzazione in atto che, secondo l’istituto di ricerca SWG, per quanto riguarda il quadro economico presenta un pericoloso trend che segnala lo sgretolamento del tessuto sociale con l’aumento del senso di esclusione o inclusione, rispetto al contesto sociale ed economico nazionale, con una forbice aperta al 46% tra inclusi ed esclusi che varia dal 27 a 73 %[2].
Ferrara ha, da tempo, un valore di benessere economico e sociale basso rispetto alle altre provincie del Nord Italia e stenta a ripetere il periodicamente richiamato “fasto” degli Estensi basato, allora, su skills ancora attuali: alleanze e relazioni territoriali, strategiche e commerciali; incentivanti politiche d’immigrazione per persone capaci di fondersi con la cultura prevalente; innovazione nelle produzioni a valore aggiunto. A Ferrara ci sono approssimativamente 160 mila famiglie e circa il 40% aveva rapporti con Carife, per 175 anni punto di riferimento per lo sviluppo del territorio, fino all’intervento storico di commissariamento da Banca d’Italia. Banca con intuizioni innovative (suo il primo Bancomat nel 1976) che non diventano strategici vantaggi competitivi per sottostima delle professionalità e dei Piani Strategici. Primo Bilancio Sociale in Italia, nel 1998 e ’99, sussidio di dialogo con non specialisti, abbandonato già nel 2000, forse perché -“[…] il bilancio sociale, significativo strumento[…] di verifica del nostro agire […]”- poteva essere elemento di trasparenza su posteriori azioni caratterizzate da “razionalità limitata”, “asimmetria informativa”, “opportunismo”, “azzardo morale”. Iniziava un’era autocratica che faceva il bello e il cattivo tempo, a dispetto degli organi di controllo, erogando ai gruppi, credito senza limite, senza adeguate garanzie. I crediti agli «amici» diventano sofferenze di bilancio, il cui conto sarà pagato da piccoli azionisti e dipendenti, quando il ciclo si chiude, nove anni dopo: bilancio 2012 a -104,4 milioni e commissariamento il 30 Maggio 2013.
Lascia perplessi -per la tutela di azionisti, proprietà e per rispetto agli interventi degli ultimi amministratori- un sistema di controllo che commissaria nel 2013 la nuova governance del Cda 2010 per fotografie ispettive scattate nel 2009, per fatti del 2007.
Il “governo e la proprietà” sono un “continuum” nella selezione dei soci col metodo della cooptazione tipico della banca fondata da cittadini non da enti pubblici; centro di potere privato con legittimi interessi pubblici. Gli enti e istituzioni locali indicano, per l’Organo d’indirizzo, con la stessa logica dei soci, la discrezionalità, persone che esercitano regolari azioni di lobbying a favore d’aziende, cooperative e gruppi imprenditoriali locali e innescano sulla S.p.a. altre sofferenze oltre a quelle “contratte” lontano dal territorio. La Banca richiedeva di maggior indipendenza, competenza e capacità d’analisi disinteressata dagli uomini della proprietà.
Una banca che per decenni è stata una presenza viva, un punto di riferimento, anche e proprio per le economie di questi citati territori di prossimità del basso lombardo-veneto, della Romagna, del modenese e bolognese, ritraendo il biglietto da visita di una comunità e un polarizzatore di attenzioni, imprenditoriali e non, verso il capoluogo estense.
Ora, questa banca, così come la ricordiamo, non ci sarà più e la cabina di regia finanziaria dello sviluppo locale sarà sempre più, altrove. E se anche dovessero prevalere, per il futuro, soluzioni della proprietà legate alla dimensione territoriale, la nuova proprietà dovrà rivedere profondamente il suo paradigma culturale e imprenditoriale, cambiando interamente il telaio sul quale ordire la trama della storia che vorrebbe scrivere.
La tensione emotiva individuale e sociale verso di essa era -ed è ancora oggi- solo positiva, non calava, anzi, dipendenti e azionisti “lanciavano, sempre, il cuore oltre l’ostacolo”.
Essere “Carife”, voleva dire esser, comunque, nel salotto buono della città … costasse quel che costasse. Perché? Perché la società ne aveva sempre una percezione positiva. Perché era una banca con intuizioni innovative (suo il primo Bancomat in Italia nel 1976). Perché diffondeva ottimismo e perché aveva saputo interpretare il ruolo di azienda di servizi per la crescita economica del territorio -si trattasse di agricoltura o artigianato-.
Perché svolgeva una meritoria opera di educazione finanziaria. Perché conduceva, con intelligente oculatezza ed equità, il potere discrezionale dell’erogazione di contributi, sponsorizzazioni, benefit; anzi, essere ‘toccati’ dal contributo della Fondazione, è un esplicito riconoscimento del proprio valore e di quanto si “conta”. Perché aveva saputo modificare il ruolo del bancario in quello professionale orientato a una consulenza qualificata. Perché aveva capito che fare banca, non era più rimanere dietro uno sportello in attesa del cliente, ma essere capaci di mettere in azione servizi di consulenza per dare peculiarità e sostegno effettivo all’economia reale del territorio e perché aveva intuito che questa trasformazione passava da una valorizzazione umana di collaboratori e personale, sviluppandone talenti, valori e competenza, migliorando il benessere sul luogo di lavoro e la realizzazione personale. Perché era stata la prima banca in Italia ad adottare il Bilancio Sociale come atto di trasparenza e marketing. Perché, poi, tutti questi fattori non diventino vantaggi competitivi strutturali, istituzionali e strategici, per sottostima delle professionalità interne, per infelici scelte negli innesti di vertice e per inosservanza dei Piani Strategici di sviluppo dei primi anni 2000, che avrebbero, forse, scritto una storia diversa e raccontato l’efficienza possibile di una banca con radici nel locale e testa nel globale, tutto questo resterà, un mistero: con tanti indiziati e parecchi colpevoli.
La storia di Carife è finita in un caso di “ir-responsabilità sociale”, per “co-responsabilità” morale di una precisa classe dirigente, in anni definiti, che s’allontana dallo spirito originario di corretta relazione tra “risparmio e attività produttive”: «l’utilità […] di rendere pubbliche le sue operazioni con tutti i mezzi possibili […] e […] che l’istituzione […] esser dovesse come la moglie di Cesare, contro cui nessuno potesse nemmeno concepire un leggero sospetto», G. Recchi, il primo segretario nel 1848; 175 anni fa, sideralmente lontani dal 1999-2009.
Riccardo Forni, classe 1957, giornalista professionista dal 2000, pubblicista dal 1985.
Dopo il Liceo Scientifico, studi universitari tecnico-scientifici e umanistici alle spalle, frutto degli anni di Agraria e Scienze Politiche, con dubbio metodico, pratica la curiosità intellettuale e l’aggiornamento continuo, quale regola di vita e professionale, contagiando e contaminando, con malie trasversali, i diversi mondi che frequenta.
Nel 2011, decide -in ossequio al non è mai troppo tardi- di tornare, sui libri, e, in diciassette mesi e venti giorni, termina gli studi universitari, sostenendo diciassette esami; uno, per la prima volta, ripetuto: Macroeconomia, tra le materie oggi preferite, laureandosi -e finalmente dopo 34 esami in carriera!- in Psicoeconomia con questa tesi.
Dal 1983, per lavoro, si occupa d’informazione e comunicazione pubblica, operando, prima, per la Provincia di Ferrara, poi, dal 2007 per l’Azienda Sanitaria Locale di Ferrara.
Dal 1990 al 2007 ha partecipato intensamente alla vita di TP Associazione Pubblicitari Professionisti e FERPI Federazione Relazioni Pubbliche Italiana con ruoli dirigenziali, di formatore e professionali.
Dal Luglio 2015 è Presidente dell’Associazione Stampa di Ferrara, sezione locale di ASER-FNSI.

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A Ferrara imprese sempre più “green” (rappresentano il 24,4% del totale)

da: ufficio stampa Camera di Commercio di Ferrara

Govoni: “I settori legati alla sostenibilità in senso stretto, ma anche una riconversione ecologica dell’intera economia, sono leve importanti non soltanto per uscire dalla crisi, ma anche per generare occupazione”. Nel 2016, il 6% delle assunzioni previste riguarderà figure professionali legate alla sostenibilità

Cresce a Ferrara il settore green: dal 2008 ad oggi, fa sapere la Camera di commercio, sulla base del sesto Rapporto di Fondazione Symbola e Unioncamere sulla green economy italiana, il 24,4% del totale delle imprese ferraresi dell’industria e dei servizi ha investito, o lo faranno quest’anno, in tecnologie green per ridurre l’impatto ambientale, risparmiare energia e contenere le emissioni di CO2. Una propensione che abbraccia tutti i settori dell’economia locale – da quelli più tradizionali a quelli high tech, dall’agroalimentare all’edilizia, dalla manifattura alla chimica, dall’energia ai rifiuti – e che sale al 29% nel manifatturiero.
L’orientamento green si conferma, dunque, un fattore strategico per la nostra provincia: alla green economy si deve poco meno del 10% del valore aggiunto del PIL provinciale, ed oltre il 6% delle assunzioni previste dalle imprese ferraresi per i prossimi mesi riguarderà figure professionali legate alla sostenibilità, ossia occupati che applicano competenze ‘verdi’. Tra le professioni più richieste dalle imprese, l’installatore di impianti termici a basso impatto, l’ingegnere energetico, l’auditor esperto in emissioni di gas serra in atmosfera, lo statistico ambientale, l’operatore marketing delle produzioni agroalimentari biologiche, il risk manager ambientale, l’ingegnere dell’emergenza, il progettista di architetture sostenibili, l’esperto in demolizione per il recupero dei materiali, l’esperto del restauro urbano storico, il serramentista sostenibile e l’esperto nella commercializzazione dei prodotti di riciclo.
Le aziende green hanno, inoltre, un dinamismo sui mercati esteri nettamente superiore al resto del sistema produttivo ferrarese: esportano nel 16,9% dei casi, a fronte dell’8,7% di quelle che non investono nel verde. Nella manifattura, il 41,4% contro il 23,5%. E sono più presenti nei mercati extra-europei. Ancora, le imprese green innovano di più delle altre: il 18% ha sviluppato nuovi prodotti o servizi, contro il 9% delle non investitrici. Spinto da export e innovazione, il fatturato è aumentato, fra 2013 e 2014, nel 19% delle imprese che investono green, contro il 13% delle altre.
“In uno scenario nazionale decisamente preoccupante in particolare per l’occupazione giovanile – ha sottolineato Paolo Govoni, presidente della Camera di commercio di Ferrara – i “green jobs” sono, dunque, anche per la nostra provincia, uno spiraglio di luce. I settori legati alla sostenibilità in senso stretto, ma anche una riconversione ecologica dell’intera economia – svolta quanto mai necessaria e imprescindibile – sembrano infatti leve importanti non soltanto per uscire dalla crisi e far ripartire la crescita economica, ma anche per generare occupazione, grazie ad un modello di sviluppo che si fonda sui valori tradizionali dei territori e dei sistemi produttivi di piccola impresa: qualità, innovazione, eco-efficienza, rispetto dell’ambiente. Una coesione – ha concluso Govoni – che coinvolge anche tante piccole e medie imprese ferraresi, sempre più spesso operanti in rete tra loro”.
Anche per questo, la Giunta camerale ha allo studio un pacchetto integrato di interventi e di politiche proprio a favore di imprese e professionisti della Green Economy, con l’obiettivo di attivare, in collaborazione con istituzioni ed associazioni imprenditoriali, iniziative – in particolare piattaforme tecnologiche, laboratori di innovazione e un sistema di relazioni, di rete e di community – volte a facilitare il trasferimento di conoscenze scientifiche e tecnologiche dalle Università, dal mondo della ricerca e delle professioni al tessuto delle piccole e medie imprese.

Bacia al diavolo

In questi giorni, oltre agli strascichi di Parigi, la notizia è anche questa: gli Eagles Of Death Metal.
Io voglio un sacco di bene agli Eagles Of Death Metal.
Quando ho messo su il mio primo gruppo – insieme a quel mio amico che dice sempre “c’è molto poco da dire” – saccheggiavamo il loro primo disco per scaldarci in sala prove.
Al secondo album però, siccome eravamo e siamo due cagacazzi, avevamo un po’ smesso di seguirli perché secondo noi il loro suono si era gonfiato un po’ troppo.
O almeno, eravamo così tanto affezionati a quel disco rosa e azzurro che già con “Death By Sexy” c’eravamo rimasti davvero male.
Così, dopo i fatti di Parigi ne stiamo leggendo di ogni e – purtroppo per noi, per tutti e anche per loro – gli Eagles Of Death Metal ci sono in mezzo.
Pensavo che ormai, in un’epoca in cui anche la nostra cacca è connessa a internet, potesse esistere un limite alle castronerie.

“Anthology Of American Folk Music curata da Harry Smith” del 1928
“Anthology Of American Folk Music” del 1928

Ma poi mi hanno riferito di Giletti che in diretta sulla Rai ne parla come si parlerebbe dei Mayhem.
E lì ok, è Giletti, poveraccio. Ha un cognome che sembra un’italianizzazione fascistissima per “rasoi”.
Quindi a lui passiamogliela per pietà.
Poi però mi è capitato sotto agli occhi un articolo a cui l’aggettivo “delirante” non rende giustizia.
Iniziamo dal titolo: “E fu così che inneggiando al demonio, si scatenò l’inferno al Bataclan”.
Ma ne riporterei una parte:
Eagles of Death Metal sono un gruppo rock statunitense “blasfemo” che propongono musica mettallica allo stato puro, un concerto di sballo al ritmo delle chiatarre elettroniche e tanto tanto chiasso.
Come testimoniato da un terribile filmato trasmesso dai notiziari di tutto il mondo, gli Eagles of Death Metal stavano suonando il loro brano Kiss the Devil che tradotto significa Bacia al diavolo sul palco del Bataclan, quando i terroristi hanno iniziato a sparare in sala: il fragore dei colpi, dopo pochi secondi, ha sovrastato la musica e la band è riuscita a salvarsi attraverso un’uscita sul retro del locale.
Coincidenza?!
Che dire?
Sull’eco del tonfo delle mie palline che cadono, oggi, mi pare doveroso risalire alla vera fonte da cui proviene il pezzo “incriminato”

Ogni giorno un brano intonato alla cronaca selezionato e commentato dalla redazione di Radio Strike.

Selezione e commento di Andrea Pavanello, ex DoAs TheBirds, musicista, dj, pasticcione, capo della Seitan! Records e autore di “Carta Bianca” in onda su Radio Strike a orari reperibili in giorni reperibili SOLO consultando il calendario patafisico. xoxo <3

Radio Strike è un progetto per una radio web libera, aperta ed autogestita che dia voce a chi ne ha meno. La web radio, nel nostro mondo sempre più mediatizzato, diventa uno strumento di grande potenza espressiva, raggiungendo immediatamente chiunque abbia una connessione internet.
Un ulteriore punto di forza, forse meno evidente ma non meno importante, è la capacità di far convergere e partecipare ad un progetto le eterogenee singolarità che compongono il tessuto cittadino di Ferrara: lavoratori e precari, studenti universitari e medi, migranti, potranno trovare nella radio uno spazio vivo dove portare le proprie istanze e farsi contaminare da quelle degli altri. Non un contenitore da riempire, ma uno spazio sociale che prende vita a partire dalle energie che si autorganizzano attorno ad esso.

radio@radiostrike.info
www.radiostrike.org

A Copparo il nuovo percorso pedonale realizzato dai volontari Auser

da: ufficio Comunicazione Comune di Copparo Il Comune di Copparo

Nuovo percorso pedonale che collega, in sicurezza, via Michelangelo Buonarroti con la ciclopista che porta al Pontino Tagliapietra sul canale Naviglio. Il tratto è già molto utilizzato da chi usufruisce di questo percorso per corsa o camminata sportiva, e permette di costeggiare via Leonardo Da Vinci, strada caratterizzata da un traffico intenso, in completa sicurezza. La realizzazione del percorso è stata curata dai volontari di Auser Copparo, che ne cureranno anche la manutenzione e che ancora una volta hanno dato prova di interesse per la cura del verde e degli spazi destinati alla comunità.

venerdì 20 novembre alla biblioteca del Centro Documentazione Donna presentazione del romanzo “Tulipani per il compleanno” di Gloria Spessotto

da: Luciana Tufani Editrice

La protagonista del romanzo Tulipani per il compleanno, di Gloria Spessotto, si chiama Giulia. Ha 15 anni e sta vivendo la sua tormentata adolescenza tra gli anni ’50 e gli anni ’60. Eppure, i suoi tormenti d’amore e le fatiche di crescere sono quelli di una qualsiasi ragazzina di oggi.
Anela al mondo degli adulti e allo stesso tempo lo rifiuta. Vorrebbe cambiarlo, quel mondo, renderlo più simile a quello dei suoi sogni.
Invece sarà lei a doversi adattare e piegare alla realtà, con sofferenza e disincanto.
Però non dimenticherà quel periodo “eroico” della propria esistenza. Sarà infatti un ricordo che conserverà gelosamente e con nostalgia.
Gloria Spessotto è nata a Portoguaro (VE) e vive ai piedi dei Colli Euganei. Da anni collabora come operatrice culturale con il Centro contro le Dipendenze di Trento, e ha raccontato la sua esperienza in Ciò che gli angeli non sanno (1998), scritto con Sandro Travaglia. Questo è il suo ottavo libro.
La presentazione si terrà venerdì 20 novembre alle ore 17, presso il Centro Documentazione Donna di Ferrara, in via Terranuova 12/b.
La relatrice sarà Giulia Maria Ciarpaglini. Nata ad Arezzo nel 1952, vive a Ferrara da quarant’anni. È una delle socie più attive del Cdd, ha scritto due romanzi, una raccolta di racconti e un saggio.

La programmazione di questa settimana all’Apollo Cinepark

da: ufficio stampa Apollo Cinepark

La settimana di programmazione si apre all’Apollo con tre nuovi film: “Dobbiamo Parlare”, il nuovi film di Sergio Rubini, regista e interprete assieme a Isabella Ragonese e Fabrizio Bentivoglio; “A testa alta”, film drammatico di Emmanuelle Bercot con Rod Paradot e Catherine Deneuve, presentato fuori concorso al Festival di Cannes; “Iqbal – Bambini senza paura”, film di animazione di Michel Fuzellier e Babak Payami che denuncia il lavoro minorile.
Fra gli eventi speciali, lunedì 23 alle ore 21.00 il film in lingua originale, con sottotitoli in italiano “Il segreto dei suoi occhi” (Thriller con Julia Roberts e Nicole Kidman) mentre martedì 24 e mercoledì 25 alle ore 21.00 per la rassegna Apollo arte e Cultura arriva “La Grande Arte al Cinema :Teatro alla Scala, il Tempio delle Meraviglie”, distribuito da Nexo Digitals.
Restano inoltre in programmazione Snoopy and Fiends, Gli Ultimi saranno gli ultimi, Il segreto dei suoi occhi.

Venerdì 20 novembre al Sax Pub Cafè di Lugo il trio “Jazz a la Mode” in concerto

da: organizzatori

Prosegue venerdì 20 novembre, al Sax Pub Cafè di Lugo di corso della Repubblica 4 – di fronte al Pavaglione – la rassegna “November Jazz”, curata dal batterista forlivese Vince Vallicelli.
La band che si esibisce venerdì 20 è “Jazz a la Mode”, trio romagnolo di giovane formazione ma composta da musicisti di grande esperienza: il sassofonista Alessandro Scala, il tastierista Sam Gambarini e il batterista Fabio Nobile daranno vita ad una serata che miscelerà i ritmi del jazz più classico a quelli della bossanova e di sonorità maggiormente sudamericane, per un altro appuntamento da non perdere.

Venerdì 20 novembre Vito e Claudia Penoni inaugurano la Stagione di Prosa al De Micheli di Copparo

da: ufficio stampa Teatro De Micheli

Venerdì 20 novembre alle ore 21, si apre il sipario sulla Stagione di Prosa del Teatro Comunale De micheli con Vito e Claudia Penoni in “Ogni martedì alle 18”, commedia di Francesco Freyrie e Andrea Zalone; costumi di Monica Mulazzani, scenografia di Leonardo Scarpa, regia di Daniele Sala.
I due attori portano sul palcoscenico l’esilarante comicità dei personaggi interpretati grazie ad una lunga carriera e alle loro oramai consolidate doti interpretative.
La commedia racconta lo strano caso del Signor Bonetti, uomo dalle mille voci e dai variopinti personaggi, che diventerà il paziente speciale dell’affermata psicoterapeuta Dottoressa Galeotti. Un putto rinascimentale, Batman, l’immenso Freud…questi e tanti altri sono gli “io” che abitano il protagonista e il suo condominio interiore. Il caso Bonetti rappresenta per la Galeotti “un mondo nuovo da esplorare”, una sfida professionale che si trasformerà poi in molto altro, in qualcosa che l’aiuterà a comprendere meglio anche il suo universo personale.
Vita professionale, affetti e ricordi si incastrano come in un puzzle che solo alla fine dello spettacolo farà comprendere agli spettatori un disegno mirabilmente nascosto.
“L’uomo cambia in continuazione, come un camaleonte spinto dalla necessità impellente di realizzare i propri desideri – spiegano gli autori Francesco Freyrie e Andrea Zalone – e per farlo scivola da una personalità all’altra per aggiustare piccole storture, per esaudire quei sogni minimi che la società e la politica non riescono più ad avverare”. “Inizia così la più folle, comica, favolosa seduta psicoanalitica che possiate immaginare – aggiungono Freyrie e Zalone – perché dentro ciascuno di noi c’è un desiderio irrealizzato, magari piccolissimo, e Bonetti non è certo tipo da lasciarselo scappare”.
Per info biglietteria del teatro 0532 864 580-1.

L’INCHIESTA
Italia prima in Europa a includere la cultura fra i servizi essenziali

In Italia esistono circa 3.847 musei, gallerie o collezioni, 240 aree o parchi archeologici e 501 monumenti e complessi monumentali. Un comune su tre ospita almeno una struttura a carattere museale, abbiamo in media un museo, un’area archeologica o una galleria ogni 13.000 abitanti. Nel 2014, secondo i dati del ministero, i luoghi di cultura italiani che occupano le prime 10 posizioni nella classifica di presenze hanno collezionato più di 16 milioni di visitatori per un introito complessivo di circa 95 milioni di euro. Un settore che per fatturato e occupati non è secondo ad alcune aree della piccola e media industria né ad altri comparti del pubblico impiego.
Se, almeno in potenza, il nostro patrimonio culturale è quello che qualcuno definisce il nostro petrolio, non dovrebbe sorprendere che esso sia sostenuto, sospinto verso il successo e – in certi ambiti – anche regolamentato.
In particolare, dall’inizio di novembre, è regolamentato il diritto allo sciopero dei lavoratori del settore secondo le stesse regole dei lavoratori di comparti essenziali come la sanità e il trasporto pubblico.
A disciplinare la questione il decreto legge n. 146 del 20 settembre scorso, chiamato Decreto Colosseo, arrivato con carattere di urgenza a seguito di un’assemblea sindacale dei lavoratori del monumento capitolino che avrebbe bloccato il flusso dei turisti al monumento creando pesanti disagi.

Il tamtam mediatico ha fatto sì che tanto l’allora sindaco di Roma, Ignazio Marino, quanto il ministro alla Cultura Dario Franceschini abbiano ritenuto opportuno intervenire. Il decreto inserisce i servizi culturali nella disciplina del diritto allo sciopero dei servizi indispensabili, richiedendo obbligatoriamente la comunicazione alle imprese o amministrazioni che erogano il servizio dell’intenzione di assemblea o sciopero almeno 10 giorni prima dell’astensione. La comunicazione del preavviso deve contenere la durata, le modalità di attuazione e le motivazioni dell’astensione collettiva dal lavoro; essa dovrà inoltre essere indirizzata anche alla ‘Commissione di Garanzia dello Sciopero nei Servizi Pubblici Essenziali’ che si esprimerà sulla legittimità dello stesso, potendo eventualmente anche decidere la sospensione o il differimento dell’astensione e arrivare anche alla precettazione dei lavoratori interessati, nel caso di effettuazione dello sciopero. In caso di violazioni saranno applicate sanzioni di natura pecuniaria e disciplinari per le associazioni sindacali, i responsabili delle imprese erogatrici e per i lavoratori.
In questo modo, il Ministro Franceschini ha cercato una soluzione rapida per ovviare all’eventualità di “figuracce” con le frotte di turisti e visitatori che si trovano, di quando in quando, a dover girare i tacchi e rinunciare alla visita programmata a questo o quel sito: conoscendo con anticipo le date e le modalità di astensione si avrà il tempo necessario per comunicare la possibilità di disagio all’utenza.
Lo stesso Franceschini ha spiegato che la scelta del decreto legge è stata obbligata “perché c’erano caratteri di urgenza e necessità”, mentre il premier Renzi aveva aggiunto che “con questo decreto legge non facciamo nessun attentato al diritto allo sciopero ma diciamo solo che in Italia, per come è fatta l’Italia, i servizi museali sono dentro i servizi pubblici essenziali.”, raccontando anche di aver incontrato in treno dei turisti stranieri che si sarebbero lamentati di non aver potuto visitare dei monumenti perché chiusi per sciopero.

Le critiche giunte dagli stessi lavoratori del comparto e da parte dei sindacati non si sono fatte attendere. La Fondazione Studi consulenti del lavoro ha redatto un approfondimento secondo il quale il decreto Colosseo non garantisce a sufficienza i lavoratori, mentre l’Unione Sindacati di Base (Usb), in una nota alla stampa, ha protestato contro l’idea che i lavoratori dei Beni culturali italiani siano stati indicati come rei di “leso diritto del turista” e che il Governo non avrebbe convocato l’Usb, che pure è formalmente rappresentativa nel Pubblico Impiego, per sopire qualsiasi accenno di conflitto sociale, anche latente, che avrebbe rischiato di mettere in crisi gli equilibri tra Governo, maggioranza pd e Confindustria.

Che la questione sia politica o meramente di ordine gestionale, a quanto pare il caso italiano è un unicum, almeno nel vecchio continente. In Europa, infatti, il diritto di sciopero dei lavoratori del settore della cultura non è sottoposto ai paletti presenti adesso in Italia. Benché si narri sempre dell’efficienza dei siti stranieri, solo nello scorso anno la National Gallery di Londra (seconda meta d’arte più visitata della Gran Bretagna con circa 6 milioni di ingressi l’anno) ha chiuso totalmente o parzialmente ai visitatori per 50 giorni; nella scorsa primavera la Torre Eiffel e il Louvre sono stati chiusi al pubblico in diverse occasioni per l’adesione del personale ad uno sciopero generale e a manifestazioni estemporanee contro il proliferare di borseggiatori nelle code; il Musée d’Orsay – era il 1999 – a causa di un’agitazione sindacale ad oltranza lasciò fuori circa centomila visitatori, mentre in Spagna nel 2012 i dipendenti de la Alhambra di Granada, dei musei e dei teatri di Madrid e di altre città iberiche fermarono all’ingresso migliaia di turisti senza alcuna forma di preavviso per richiedere la revisione dei contratti.

Nei musei di questi Paesi arrivano in media il doppio dei visitatori che pagano il biglietto d’ingresso nei musei italiani. A quanto pare, la corretta gestione della comunicazione da parte delle istituzioni culturali dei Paesi stranieri scongiura la diserzione dei visitatori dai siti più ambiti e amati. A quanto pare, i servizi del comparto culturale e turistico offerti all’estero sono migliori di quelli offerti nel nostro Paese, se i turisti delusi dalla chiusura per sciopero tendono a tornare sul sito per recuperare l’occasione perduta e non si dilettano oltre il dovuto nel lamentare le mancanze riscontrate alle persone che incontrano, fosse anche il primo ministro italiano. A quanto pare, i Paesi che hanno scelto di riconoscere ai musei autonomia gestionale e finanziaria, pur lasciandoli nell’ambito dei servizi statali – in primis Francia, Germania e Spagna – è stata colta, in tempi diversi e con modalità differenti, un’occasione importante per sostenere e sospingere il loro stesso successo e la formazione di un’opinione pubblica che si riconosce nelle istituzioni culturali del proprio Paese.

“Siamo in una fase di transizione importante per il sistema museale italiano. – ci ha spiegato Anna Stanzani, ex direttrice della la Pinacoteca Nazionale di Ferrara ora è incaricata al Museo dell’età neoclassica di Faenza e a Ravenna, al Mausoleo e Palazzo di Teodorico – La problematica è complessa: il “decreto Colosseo” nasce dalle difficoltà correnti del sistema. Se i lavoratori, che peraltro avevano regolarmente richiesto e ottenuto il permesso di riunirsi, fossero stati regolarmente pagati non avrebbero indetto alcuna assemblea. Partiamo dal presupposto che i nostri musei mancano di personale, personale qualificato e risorse economiche. La riforma dei musei proposta da Franceschini, che prevede il conferimento di autonomia a 20 musei e istituzioni culturali italiani, va nel senso delle riforme dei musei europei. Sarebbe un passo importante verso la responsabilizzazione dei direttori, degli organi di gestione delle strutture e delle istituzioni ma, mi ripeto, sarebbe auspicabile che alla responsabilità si affianchino delle risorse”.

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