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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Progetto speciale, sostenuto anche dalla Regione, a 40 anni dalla sua scomparsa. Un vasto programma di iniziative da settembre 2015 a marzo 2016

“Più moderno di ogni moderno. Pasolini a Bologna”: è il progetto speciale che la città dedica al suo concittadino Pier Paolo Pasolini, alla sua opera e alla sua figura intellettuale, in occasione dei 40 anni dalla morte (2 novembre 2015). Il titolo del progetto, che cita un famoso e importante componimento poetico di Pasolini confluito nella raccolta Poesia in forma di rosa del 1964, sottolinea con forza l’attualità del tutto particolare della sua arte e del suo pensiero e il legame non banale con Bologna, dove Pasolini nacque il 5 marzo del 1922.
Bologna è il luogo in cui avvenne la prima e fondamentale fase della sua formazione intellettuale, al Liceo Classico Galvani e alla Facoltà di Lettere dell’Università, e da sempre riveste, nell’universo del poeta-regista, prima e dopo il suo assassinio, un’importanza singolare e significativa, per quanto non ancora sufficientemente approfondita. Peraltro, in accordo con Laura Betti, amica e musa del poeta-regista, dal 2004 ha trovato dimora, presso la Fondazione Cineteca di Bologna, il Centro Studi – Archivio Pier Paolo Pasolini, negli anni sempre più un punto di riferimento nazionale e internazionale per gli studiosi.
Il progetto è stato presentato oggi all’Archiginnasio con la partecipazione di numerosi amministratori tra cui il sindaco bolognese Virginio Merola, quello di Casalecchio di Reno Massimo Bosso, gli assessori alla Cultura della Regione Massimo Mezzetti e del Comune di Bologna Alberto Ronchi, il direttore della Fondazione Cineteca Gianluca Farinelli. “Un programma straordinario – ha commentato Mezzetti – che tenta di rappresentare la complessità di una figura moderna, di una persona che ha anticipato temi e stili, che ci ha fornito lenti utili a interpretare ancora oggi la nostra vita e il nostro lavoro”.
Più moderno di ogni moderno. Pasolini a Bologna vuole offrire uno sguardo caleidoscopico e inedito sulla multiforme personalità artistica di Pasolini e sulla sua opera di poeta, narratore, saggista, cineasta, drammaturgo e acutissimo osservatore della società contemporanea italiana. Un vasto, composito e ricco programma di iniziative – mostre, proiezioni, incontri, conferenze, spettacoli di teatro, musica e danza, performance, letture pubbliche e altri interventi artistici – si articolerà in diversi luoghi del territorio metropolitano, in un arco di tempo che va da settembre 2015 a marzo 2016. Un’opportunità di indagine, discussione e approfondimento, un percorso artistico-culturale che interseca diversi ambiti disciplinari, col proposito di rivisitare il pensiero e l’arte di Pasolini alla luce del suo complesso rapporto con la città di Bologna.

Il programma
Dopo il prestigio del Premio per il Miglior Film Restaurato alla 72ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia conferito a Salò o le 120 giornate di Sodoma, l’ultimo film di Pier Paolo Pasolini restaurato dalla Cineteca di Bologna e da CSC – Cineteca Nazionale, che sarà nelle principali sale italiane proprio dal 2 novembre, nell’ambito de Il Cinema Ritrovato al Cinema (a Bologna sarà al Cinema Lumière in collaborazione con Gender Bender), e dopo i primi appuntamenti di settembre (Pilade/Parlamento di Archivio Zeta e Bologna – La Trilogia della Vita di La Veronal per Danza Urbana), il progetto continua con tantissime attività.
Officina Pier Paolo Pasolini è la grande mostra che Fondazione Cineteca di Bologna, in collaborazione con l’Istituzione Bologna Musei, con l’Università di Bologna / Scuola di Lettere e Beni culturali e con Cinemazero di Pordenone, dedicherà all’universo poetico, estetico e culturale di Pasolini. La mostra, che inaugurerà al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna il 17 dicembre 2015 per rimanere aperta fino al 28 marzo 2016, è pensata come un itinerario suddiviso in sei sezioni tematiche, dedicate alla formazione di Pasolini a Bologna negli anni di Roberto Longhi, quindi ai Miti che hanno caratterizzato la sua opera (il mondo contadino, il sottoproletariato romano, l’antichità classica, il terzo mondo), per proseguire con una sezione incentrata sul complesso Laboratorio dell’artista e sulla sua poetica della contaminazione, per terminare, infine, con tre Gironi che si addentreranno nella sua visione “infernale” dello “sviluppo senza progresso” del mondo contemporaneo.
La mostra evidenzierà come Pasolini abbia sperimentato, nel corso della sua vita, le più diverse forme espressive e presenta, in ogni sezione, fotografie, filmati, dipinti e disegni, estratti di film, riprese di spettacoli teatrali e documenti audiovisivi, scritti originali e costumi di scena. Il progetto espositivo intende sottolineare il ruolo centrale che Bologna ha avuto nella storia di una delle più grandi figure intellettuali del Novecento e offrire la dimensione rinascimentale di questo artista, raccogliendo, al tempo stesso, in un percorso di immagini, suoni e documenti, i lineamenti del suo universo artistico e del suo pensiero e, in particolare, della sua critica alla modernità, rendendo visibili anche quei nessi profondi e importanti che legavano il pensiero e la cultura di Pasolini alla grande tradizione italiana e internazionale della letteratura e dell’arte.
Da novembre fino a fine mostra, la Cineteca proporrà l’integrale dell’opera cinematografica di Pasolini nelle sale del cinema Lumière, insieme ai film a cui Pasolini si è ispirato e ai film che si sono ispirati alla sua opera. Inoltre, dal 13 ottobre fino al 15 novembre, sarà ri-allestita, nella Piazza Coperta di Biblioteca Salaborsa, la mostra Una strategia del linciaggio e delle mistificazioni, la storia della violenta persecuzione diffamatoria che Pasolini ha subito da parte della stampa, degli oltraggi feroci sulla sua morte e delle mistificazioni orchestrate negli anni successivi alla sua scomparsa.
Numerose le produzioni originali, i concerti e gli spettacoli in programma: il 1° ottobre, Covo Club presenta al Teatro dell’Antoniano Pasolini, l’incontro, i Tre allegri ragazzi morti in uno spettacolo di disegni, musica e parole. Un ambiente sonoro live che unisce la musica del trio, la voce di Pasolini e i disegni realizzati dal vivo dal fumettista, cantante e musicista Davide Toffolo, autore del romanzo a fumetti Pasolini.
Il 2 ottobre, la Compagnia Laminarie propone Alì, una performance liberamente tratta da Accattone e Alì dagli occhi azzurri: a DOM la cupola del Pilastro, spazio gestito dalla compagnia, sarà allestito un ring per un combattimento di boxe e verrà realizzata un’installazione visiva per mettere in dialogo i lottatori di boxe con le immagini dei film e con brani musicali da La Passione secondo Matteo di Johann Sebastian Bach. Alì si realizza in collaborazione con la storica palestra di boxe “A.D.S. Le torri” del Pilastro.
Fondazione Musica Insieme per Gruppo Unipol presenta “Vorrei essere scrittore di musica”. Pier Paolo Pasolini poeta dei suoni, tre appuntamenti che vedono protagonista il musicista Mario Brunello, fra le parole di Pasolini e le musiche che lui amava. Alla letture di poesie e scritti di Pasolini si accompagnerà l’esecuzione di opere di Bach, così come di canzoni popolari della tradizione romana e friulana, con il prestigioso contributo di diversi ospiti, quali Vinicio Capossela, Neri Marcorè e Giuseppe Battiston (14 ottobre, 19 e 24 novembre, Unipol Auditorium).
AngelicA propone tre appuntamenti con Giovanna Marini, protagonista con un’anteprima, una ripresa d’eccezione e una prima assoluta. Il 21 ottobre, l’Arena del Sole ospita, nell’ambito di VIE Festival di ERT, l’anteprima in forma di concerto di Sono Pasolini, nuova composizione per coro a voci naturali e un lettore che andrà in scena in prima assoluta a Roma il 27 ottobre. Il 23 novembre, all’Oratorio di San Filippo Neri, grazie alla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, sarà riproposto il concertoLe ceneri di Gramsci. Oratorio a più voci, dal canto di tradizione orale al madrigale d’autore, riproduzione della partitura per coro commissionata da AngelicA, composta dalla musicista romanain occasione del trentennale della morte di Pasolini e presentata la prima volta il 2 novembre del 2005 all’Arena del Sole con la messa in scena curata da Giuseppe Bertolucci e Luisa Grosso. Per rendere omaggio a Bertolucci, che con Pasolini e con Giovanna Marini ha da sempre intessuto un prolifico e ricco dialogo, il 18 dicembre, al Centro di Ricerca Musicale – Teatro San Leonardo, si terrà la prima assoluta di Te deum per un amico. Dedicato a Giuseppe Bertolucci, concerto speciale scritto da Giovanna Marini per tre voci, coro femminile e coro misto. Sul palco, in tutte le tre occasioni, il Coro Arcanto di Bologna, che fin dal 2004 è artisticamente legato a Giovanna Marini, portandone in scena il più ampio repertorio corale (quasi l’integrale delle opere per coro).
Per la serata inaugurale della stagione teatrale del Duse, il 23 ottobre (con replica il 24), andrà in scena Tra la carne e il cielo (Pasolini/Bach), un progetto ideato da Valentino Corvino, con Ennio Fantastichini (voce recitante), Valentino Corvino (direttore e violino solista), Elisa Bonazzi (contralto), il Coro del Teatro Comunale di Bologna e l’Orchestra da Camera di Imola. Memorie, lettere, poesie e interviste di Pier Paolo Pasolini si intersecano con immagini dai set dei filmTeorema, Uccellaci e uccellini e Vangelo Secondo Matteo e con brani di Johann Sebastian Bach che lo stesso Pasolini ha usato come colonna sonora dei suoi film, capolavori immortali che continuano a conservare tutta la loro grande potenza.
Is, is oil è il nuovo lavoro di Andrea Adriatico prodotto da Teatri di Vita. Ispirato all’opera incompiuta di Pasolini Petrolio, lo spettacolo è una riflessione sulle trasformazioni sociali dagli anni ’50 a oggi, su quello che non è cambiato, su ciò che potrebbe travolgere il nostro futuro, sulle perturbazioni della coscienza e dell’eros. Una visione per appunti, come il romanzo interrotto, che ci conduce tra l’Italia, il Medio Oriente e altri orizzonti, seguendo la puzza di petrolio e di sesso (dal 28 ottobre al 1° novembre presso Teatri di Vita).
Il 1° novembre si svolgerà la Maratona Pilade/Pasolini, la lunga performance teatrale in cui Archivio Zeta riproporrà, in un’unica giornata, il proprio complesso lavoro teatrale sulla tragedia Pilade di Pasolini, realizzato in luoghi e momenti differenti nel corso del 2015.
Il 9 novembre, all’Oratorio di San Filippo Neri, andrà in scena, grazie alla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Pier Paolo Pasolini – Il libro e la pistola, spettacolo che affronta l’impegno di Pasolini come poeta e come coscienza critica del proprio tempo. Il percorso narrativo si snoderà tra la Ballata delle Madri (raccolta Poesia in forma di rosa, 1964), Che cos’è questo golpe? (Corriere della Sera, 1974) e Poesie a Casarsa (1942), la prima raccolta poetica editata a Bologna grazie all’aiuto di Roberto Roversi. In scena il poeta Gabriele Via, che racconterà anche la testimonianza diretta del Pasolini di cui ha sentito narrare da Roversi, suo compagno di scuola e intimo amico, e da Elio Pecora, testimone della stagione romana del poeta. Lo spettacolo è a cura di Associazione ABC.
Multiforme e profondo fu il legame tra Pier Paolo Pasolini e Laura Betti, che nacque a Casalecchio di Reno il 1° maggio del 1927. Il 5 novembre, il Teatro Comunale di Casalecchio di Reno verrà intitolato a Laura Betti. L’intitolazione sarà festeggiata con una serata speciale che proporrà testimonianze e diversi interventi artistici. A lei, alla sua poliedrica figura, alla sua carriera artistica tra cinema, teatro e musica, sono inoltre dedicati alcuni appuntamenti: Bimba. Inseguendo Laura Betti, spettacolo di Elena Bucci – Le Belle Bandiere, in scena al Teatro Laura Betti il 21 e 22 novembre, e Pupattole. L’identità, verso sera, fa male. Scherzo di teatro e musica per Laura Betti, di e con Francesca Ballico, al Teatro delle Moline (22, 23, 24 gennaio 2016).
Elena Bucci e Francesca Ballico, dialogheranno insieme in un incontro dal titolo Teta Veleta. Una biografia onirica di Laura Betti coordinato da Stefano Casi, il 21 novembre al Teatro Laura Betti di Casalecchio di Reno. L’incontro rientra nell’ambito della XI edizione di Politicamente scorretto che lo stesso giorno, alle ore 15 presso la Casa della Conoscenza di Casalecchio di Reno, propone anche Pasolini è morto?, i misteri giudiziari e letterari a 40 anni dalla morte, indagati e raccontati da Carlo Lucarelli.
Sul finire del lungo arco temporale di Più moderno di ogni moderno. Pasolini a Bologna, il Teatro Laura Betti di Casalecchio di Reno presenta Porcile, con la regia di Valerio Binasco, il dramma in undici episodi che Pasolini ha scritto nel 1966 e che poi, nel 1969, ha trasposto nel film omonimo per raccontare l’impossibilità di vivere secondo le proprie coordinate, i propri istinti, preservando l’intima natura di se stessi dal mondo cannibale.
Due “giovani” realtà cittadinepresentano due interessanti progetti. Transizioni Festival (27, 28, 29 novembre al Teatro San Leonardo) propone Immagini corsare, un percorso di “cortometraggi fotografici” dedicati all’universo di Pasolini, una performance audio-video e una serie di incontri con vari ospiti. Cheap realizzerà diversi interventi di Street Poster Art con tecniche e stili differenti nelle bacheche affissive di via Indipendenza e curerà, in collaborazione con MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna e con Cineteca di Bologna, la realizzazione di un’opera su un muro del Parco del Cavaticcio.
Incontri, presentazioni di libri, conferenze, seminari e passeggiate alla scoperta dei luoghi della città legati al vissuto e alla poetica di Pasolini, puntelleranno tutto l’arco temporale del progetto, tra cui segnaliamo Pasolini dentro l’Università: Bologna 1942/1950/1973, ciclo d’incontri coordinato da Marco A. Bazzocchi che affronta diversi temi legati a Pasolini e al suo rapporto con Bologna (presso Biblioteca dell’Archiginnasio e Scuola di Lettere e Beni culturali), e Pasolini poeta dell’eresia, ciclo di conferenze a cura di Cineteca che vedrà come ospite d’eccezione del primo incontro Dacia Maraini (presso Biblioteca Renzo Renzi).
Il 15 ottobre verrà presentato, presso la Libreria Coop Ambasciatori, il libro Accattone. L’esordio di Pasolini raccontato dai documenti, edito da Cineteca di Bologna e Cinemazero che con questo volume inaugurano la collana monografica Pier Paolo Pasolini, un cinema di poesia dedicata ai film di Pasolini.
Nella biblioteca digitale dell’Archiginnasio sarà consultabile Il Setaccio, la rarissima rivista della GIL (Gioventù Italiana del Littorio) di Bologna sulla quale fece le sue prime pubblicazioni (testi e disegni) proprio Pier Paolo Pasolini fra il 1942 e il 1943, grazie alla digitalizzazione effettuata per l’occasione dall’Archiginnasio con la collaborazione della Cineteca. Inoltre, si segnala il prezioso documento originale di un testo teatrale del giovanissimo Pier Paolo Pasolini (La sua gloriadel 1938) conservato presso l’Archivio di Stato di Bologna e Sezione di Imola.
Doppiozero media partner
La rivista online doppiozero (www.doppiozero.com) partecipa come media partner a Più moderno di ogni moderno. Pasolini a Bologna con uno speciale dal titolo PPP che si articola in diversi interventi: la pubblicazione di interviste disperse o poco note di Pasolini con giornalisti, critici, saggisti italiani e stranieri; la pubblicazione di testi poetici particolarmente attuali scelti e curati da Marco A. Bazzocchi; la pubblicazione di lettere che scrittori e saggisti indirizzeranno a Pier Paolo Pasolini, come se lui potesse leggerle. Questa ultima sezione sarà aperta ai lettori, che potranno scrivere a loro volta delle missive indirizzate al poeta e scrittore. Infine, non mancheranno le recensione dei maggiori spettacoli/eventi ad opera della sezione Scene di doppiozero, rubrica settimanale di teatro curata da Massimo Marino.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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