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Giorno: 5 Giugno 2018

Comunicato Regione: Imprese

Agroalimentare, verso un accordo con lo Stato della Pennsylvania. Incontro a Fico con la Regione e il sistema produttivo dell’Emilia-Romagna

L’assessore alle Attività produttive Palma Costi ha incontrato oggi il sottosegretario allo Sviluppo economico dello Stato Usa, Joseph Burke. In autunno la sigla dell’intesa

Bologna. “L’incontro con lo Stato della Pennsylvania ha messo in evidenza le forti potenzialità di partnership con l’Emilia-Romagna e ci auguriamo che si possa a breve siglare un accordo di collaborazione nel settore agro-industriale”. Così l’assessore alle Attività produttive Palma Costi ha commentato l’esito di un incontro che si è svolto questa mattina a Fico Eataly World (Bologna) sulle opportunità di business nel settore agroalimentare in Pennsylvania. Erano presenti il Sottosegretario allo Sviluppo economico dello Stato Usa Joseph Burke e lo stesso assessore Palma Costi, con la partecipazione di diverse imprese regionali dei settori macchinari e agrondustriale, dei rappresentanti del cluster Agrifood e di Caab. Burke e Costi hanno concordato di realizzare in autunno l’incontro per sottoscrivere un protocollo bilaterale su diversi settori.

La Pennsylvania è a vocazione principalmente agricola e il settore agroindustriale rappresenta il fattore trainante dell’economia, che fa di questo Stato il maggior produttore a livello nazionale per il comparto biologico e per la produzione lattiero-casearia.
“Le opportunità per le nostre imprese sono di sicuro interesse– ha aggiunto la Costi-. Come Regione ci impegniamo ad approfondire gli aspetti che possono agevolare l’internazionalizzazione delle nostre imprese verso questo mercato. In un contesto come quello odierno, di grande incertezza per il futuro dei rapporti commerciali con gli Stati Uniti, che sono il primo partner extra-Ue dell’Emilia-Romagna, questo incontro dimostra come risulta cruciale la collaborazione istituzionale per facilitare e garantire il business delle nostre imprese”.

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“Se questo è welfare: la lotta alla povertà”

Presentazione Rapporto Povertà 2018 della Fondazione Zancan

Mercoledì 6 giugno 2018 ore 9,30
ASP Sala Romagnoli – Via Ripagrande 5 Ferrara

Programma
Tiziano Vecchiato, Direttore Fondazione Zancan
Chiara Sapigni, Assessore alla Sanità e Servizi alla Persona Comune di Ferrara

Coordina
Roberto Cassoli, Istituto Gramsci

Saranno presenti rappresentanti delle Associazioni
Forum del Terzo Settore, Agire Sociale, Caritas, Viale K, Nadiya

Teatro Carcere Ferrara

Da Istituto Gramsci Ferrara

Martedì 5 giugno ore 21 presso Teatro Comunale di Ferrara “Claudio Abbado”. Presentazione dello Spettacolo Teatrale <> . Una produzione Teatro Nucleo. Regia: Horacio Czertok e Davide Della Chiara. Con gli attori della Casa Circondariale “C.Satta” di Ferrara: Lester Batista, Desmond Blackmore, Alcide Bravi, Carlos Calderin Carbonell, Edin Ticic, Limantri Francesco, Derjaj Land, Mastromauro Michele, Sabattini Yuri, Miceli Indra, Ndoja Samir, Illuminato Mario, Gjini Robert, Abbidi Bouchaib.
Drammaturgia, progetto scenografico, musica: Davide Della Chiara, Costruzioni scenografiche, presso il laboratorio della CCFe: Edin Ticic. Video: Marinella Rescigno Foto: Luca Gavagna, Daniele Mantovani.
///Biglietti disponibili presso il botteghino del Teatro Comunale intero: 10€ / bambini 4-12: 5€ / over 65: 8€//
Tema dello spettacolo: “Le logiche che portano ad una truffa o ad una rapina o altro, sono sempre somiglianti dacché l’umanità esiste in quanto entità organizzata. Il principio è semplice: comincia ad invidiare. Coltiva l’invidia ed identifica il nemico, poco importa se vi è della stima reciproca. Trova un alleato, fatti aiutare e sbarazzatene una volta che hai raggiunto ciò che volevi. Lineare, uno spettacolo che l’umanità mette in scena quotidianamente, ai quattro angoli del globo”.
Ministero della Giustizia: “All’inizio degli anni Ottanta del secolo scorso il teatro in carcere – già presente in molti istituti con attività amatoriali o tradizionali – assume significati, metodologie e obiettivi nuovi che si precisano e si consolidano nel tempo.Si pone l’accento sulla pratica teatrale piuttosto che sullo spettacolo, sull’attività laboratoriale e creativa dei detenuti, sulla funzione terapeutica e pedagogica di quest’ultima”.

Comunicato Regione: Attività produttive

Crisi Martini Light: Regione, Comune e parti sociali chiedono l’esercizio provvisorio per tutelare i lavoratori

La continuità aziendale necessaria per dar modo ai 50 occupati di poter accedere alla cassa integrazione. Costi: “Sia garantito il futuro a una storia aziendale radicata in un territorio già fortemente colpito dal sisma del 2012”

Bologna – Attivazione dell’esercizio provvisorio per dar modo ai lavoratori di poter accedere alla cassa integrazione. Questo per dare continuità alla produzione aziendale, in attesa dell’individuazione di un unico acquirente industriale, opzione che potrà scongiurare che la Martini Light di Concordia (Modena) venga spezzettata e venduta a blocchi.

Sono queste, in sintesi, le richieste esposte a Angelo Zanetti, curatore fallimentare nominato dal Tribunale di Modena nelle scorse settimane, dopo la non avvenuta formalizzazione della cessione di ramo d’azienda alla Coemar Lighting di Castiglione delle Stiviere (Mn). Le richieste sono state avanzate oggi pomeriggio, a Bologna, nel corso di un incontro in viale Aldo Moro cui hanno partecipato Regione Emilia-Romagna e Amministrazione comunale di Concordia, Fim e Fiom di Modena e Rsu aziendali.

“Preso atto dell’unica responsabilità in capo all’impresa di quanto successo e dell’atteggiamento sempre responsabile esercitato dai lavoratori in questi mesi, abbiamo chiesto al curatore fallimentare- spiegano l’assessore regionale alle Attività produttive, Palma Costi e il sindaco di Concordia Luca Prandini- di ripristinare nel più breve tempo possibile un percorso in grado di garantire il futuro a una storia aziendale radicata in un territorio già fortemente colpito dal sisma del 2012. Questo per poter tutelare in primo luogo l’occupazione dei 50 lavoratori coinvolti. Inoltre, per noi è fondamentale valutare l’esercizio provvisorio ed eventualmente chiedere l’utilizzo degli ammortizzatori sociali, per accompagnare la nuova fase di vendita o cessione di ramo d’azienda attraverso un percorso a evidenza pubblica, che individui tra i criteri di assegnazione la premialità per chi garantisca maggiore occupazione”.

L’appuntamento di oggi segue l’incontro, tenutosi la scorsa settimana a Mirandola (Mo), tra il presidente della Regione Stefano Bonaccini, l’assessore Costi, il sindaco Prandini, i sindacati e i rappresentanti delle Rsu aziendale di Fiom e Fim con i lavoratori della Martini.

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Comunicato Regione: Comuni

Intesa sugli Enti di formazione pubblici, dalla Regione quasi 3 milioni di euro per garantire i servizi di orientamento

Il presidente Bonaccini: “Attività fondamentale per il futuro dei ragazzi”. Gli assessori Patrizio Bianchi ed Emma Petitti: “Stanziamento che riconosce la grande importanza di questi presidi, per famiglie e cittadini e per il territorio”. Gli Enti di formazione oggi in Regione: “Percorso positivo, ora maggiori opportunità”. Salvaguardata l’occupazione

Bologna – Quasi 3 milioni di euro – 1 milione e 400 mila per il 2018 e 1 milione e 400 mila per il 2019 – destinati dalla Giunta regionale ai Comuni, per garantire la continuità sul territorio dei servizi di orientamento attraverso i propri Enti di formazione pubblici. Luoghi a disposizione delle famiglie e dei cittadini che hanno bisogno di essere aiutati nelle scelte scolastiche e formative. Una rete che la Regione vuole sostenere, riconoscendone l’utilità per i cittadini e il valore come servizio e presidio sul territorio.
É la legge regionale di riordino (numero 13 del 2015) a mettere nero su bianco l’impegno della Regione a sostenere l’attività di orientamento svolta dai Comuni attraverso l’azione quotidiana dei propri Enti, mettendo a disposizione risorse per qualificare a scala territoriale queste progettualità.
I fondi arrivano al termine di un confronto e un lavoro comune che ha visto impegnati anche i sindacati nelle ultime settimane, visto che le risorse, permettendo la continuità nell’attività di orientamento, portano alla salvaguardia dell’occupazione all’interno degli Enti di formazione pubblici. Enti che oggi in un incontro in Regione, hanno avuto modo di rilevare positivamente i termini della soluzione individuata.
“Si tratta di contributi consistenti- sottolineano l’assessore alla Formazione e Lavoro, Patrizio Bianchi, e al Riordino istituzionale, Emma Petitti- con cui vogliamo sostenere i Comuni interessati nell’importante attività che, attraverso la loro partecipazione diretta ai Centri di formazione, svolgono in questo ambito. Un ambito fondamentale per sostenere i giovani nelle scelte educative e formative e nella costruzione del proprio percorso professionale. Vogliamo- aggiungono Petitti e Bianchi- che queste esperienze possano diffondersi sempre più sul nostro territorio, anche per il ruolo di presidio che rivestono”.
Sergio Frattini, in qualità di presidente di Arifel, l’associazione regionale istituti di formazione degli enti locali, ritiene positivo il percorso intrapreso, volto ad offrire maggiori opportunità, anche nell’ambito dell’orientamento, a sostegno delle persone per lo sviluppo delle realtà territoriali.
Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che oggi ha avuto un colloquio con Frattini, condivide la soddisfazione, riconoscendo “l’importanza del lavoro svolto dagli Enti di formazione pubblici, così come lo sforzo fatto in Giunta per reperire gli stanziamenti necessari, per garantire una funzione indispensabile per scelte che riguardano il futuro dei ragazzi”.
Stabilita l’entità delle risorse, la Giunta definirà i criteri per la concessione dei contributi. A questo primo intervento seguirà un’ulteriore azione per costruire su tutto il territorio regionale Reti di orientamento. È dei giorni scorsi, infatti, l’approvazione da parte della Commissione Ue di una modifica del programma operativo regionale Fse 2014-2020, che permetterà alla Regione di approvare, già nelle prossime settimane dopo il confronto con i diversi soggetti interessati, un ulteriore piano di finanziamento pluriennale per progetti dei Comuni destinati all’orientamento e alla promozione del successo formativo.

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Open Days Jazz

Da Ufficio stampa Conservatorio Frescobaldi

Factory Grisù 6 e 7 giugno 2018
Esami e concerti aperti degli allievi del Dipartimento di Musica Jazz

Mercoledì 6 e giovedì 7 giugno, per la prima volta alla Factory Grisù di Ferrara, arrivano gli Open Days, due giorni di concerti aperti alla collettività, per farsi accompagnare alla scoperta delle sonorità jazz e – allo stesso tempo – per conoscere i diversi percorsi di formazione jazzistica proposti dal Conservatorio Frescobaldi di Ferrara. Quest’anno, una grande novità: la collaborazione con il Consorzio Factory Grisù, il cui cortile interno diventerà un palcoscenico a cielo aperto per i concerti proposti dagli allievi e dai docenti del Dipartimento di Musica Jazz del Conservatorio Frescobaldi di Ferrara.

Gli Open Days dei corsi jazz rappresentano la parte più visibile del lavoro che si svolge all’interno dei corsi jazz tenuti al Conservatorio Frescobaldi di Ferrara durante l’anno. La didattica di tali corsi, infatti, attivi ormai da più di dieci anni, mira da sempre a far partecipare il più possibile gli allievi alla pratica della musica “viva e dal vivo” inserendoli in eventi esterni di vario tipo come concerti, masterclass, seminari, festival e creando momenti di confronto con la città. Dal 2012, inoltre, anche gli esami finali di molte materie si sono svolti in forma di concerti pubblici, ospitati di volta in volta in luoghi suggestivi della città (come il giardino di palazzo Schifanoia, Piazzetta Municipale, il cortile di Palazzo Roverella, Palazzo Crema). Per l’edizione 2018, gli Open Days propongono due serate, a ingresso libero, nel cortile interno di Factory Grisù. Mercoledì 6 e giovedì 7 giugno, dalle ore 18 alle 20 e dalle 21 alle 23, i concerti si terranno a Grisù (con ingresso da via Poledrelli 21, Ferrara) e vedranno la partecipazione di Elvio Ghigliordini con Latin Ensemble, l’Ensemble vocale del Dipartimento Jazz diretto da Roberto Manuzzi, Claudio Mastracci con Drum Ensemble e il contributo musicale dei docenti del Dipartimento Jazz.

“Con circa 180 eventi prodotti durante l’anno – sottolinea Francesco Colaiacovo, presidente del Frescobaldi –, la doppia vocazione del Conservatorio di Ferrara è da un lato formare i giovani musicisti, dall’altro quella di creare una cultura diffusa, coinvolgendo le realtà più importanti della città”. A queste ora unisce anche Factory Grisù, “luogo in cui si produce cultura dell’ingegno e della formazione – aggiunge Colaiacovo –, e che per due giorni diventerà lo spazio in cui ascoltare i tanti musicisti che si sono formati in uno dei dipartimenti d’eccellenza del conservatorio ferrarese”. Una prima occasione di collaborazione, ma nella volontà di crescere con altre iniziative future. “L’obiettivo di Factory Grisù – evidenzia Massimo Marchetto, presidente di Grisù – è che momenti come questi non siano episodici, ma che diventino invece caratterizzanti dello spazio stesso: Grisù non è solo un condominio di imprese, vocazione per cui il consorzio è nato, ma anche una piazza pubblica, in cui la collettività è invitata a partecipare. Si tratta di un progetto di rigenerazione urbana che già durante l’estate ospiterà una cinquantina di appuntamenti, pensati per la città”. Due giorni, otto ore di concerti, a ingresso libero. “Gli Open Days – aggiunge Roberto Manuzzi, responsabile del Dipartimento Jazz, nuove tecnologie e linguaggi musicali del Conservatorio – uniscono il fascino del jazz alle diverse situazioni che si possono generare con questo genere musicale. Saranno concerti di qualità, che vedranno coinvolti gli allievi alla fine del loro percorso di alta formazione musicale, inoltre sarà un modo per conoscere i tre diversi corsi jazz attivi al Conservatorio di Ferrara, ai quali ci si può ancora iscrivere fino al 5 luglio”.

Formazione Jazz al Conservatorio – Il Corso Accademico di Primo livello (Triennio) in Musica Jazz fu attivato al Conservatorio Frescobaldi di Ferrara più di dieci anni fa (anno accademico 2006/2007) su iniziativa dell’allora direttore Giorgio Fabbri. In seguito a un bando di concorso pubblico sono stati chiamati alcuni tra i migliori docenti appartenenti al mondo della musica jazz italiana. L’obiettivo dei corsi è da sempre quello di fornire una preparazione di alto livello dal punto di vista della tecnica strumentale, della conoscenza dell’armonia funzionale e delle tecniche d’improvvisazione e della cultura generale nel campo della musica jazz e delle musiche improvvisate a essa correlate.
A questo percorso formativo (diventato Corso ordinamentale nel 2010/2011 per decreto del MIUR) si è affiancato nell’anno accademico 2012/2013, grazie al direttore Paolo Biagini, il Corso Accademico di Secondo livello (Biennio sperimentale) in Musica Jazz, giungendo così al completamento dell’offerta formativa in questo settore. Dall’a.a. 2017/2018, sotto la direzione di Fernando Scafati, è inoltre stato attivato un Corso Propedeutico, di durata triennale (cui si può accedere a partire dal 16° anno di età) che è preparatorio all’iscrizione ai Corsi Accademici di Primo livello. A partire dal prossimo a.a. i Corso Accademici di Secondo livello diventeranno ordinamentali. I corsi di Jazz sono una presenza attiva sul territorio divenuta nel tempo un organismo produttivo di eccellenza per lo studio e la ricerca, con proficue e costanti collaborazioni con Enti e associazioni, tra cui il prestigioso Jazz Club di Ferrara, dove vengono organizzati concerti e jam session con docenti e allievi dei corsi, alcuni dei quali divenuti ospiti fissi della programmazione del locale.
Missione dei Corsi Jazz del Conservatorio di Ferrara è creare occasioni di confronto, scambio e crescita culturale ponendo particolarmente l’accento sulla pratica della musica d’insieme, sia attraverso lo svolgimento delle ore curriculari previste, sia mediante la partecipazione degli allievi ad eventi esterni (concerti, masterclass, seminari, festival).

Sostenibilità, a Bologna il convegno di Hera per ripensare lo sviluppo

Hera, il Bilancio di Sostenibilità 2017 punta sul valore condiviso

La multiutility innova il proprio impegno nella sostenibilità, mettendo al centro della rendicontazione la creazione di valore condiviso e gli obiettivi dell’Agenda Onu. Focus importanti su efficienza energetica, economia circolare, innovazione e digitalizzazione. Quasi 2 miliardi di euro per stakeholder ed economia del territorio.

Il Bilancio di Sostenibilità 2017 del Gruppo Hera, on line all’indirizzo gruppohera.it, contiene i numeri delle responsabilità economica, sociale e ambientale e il focus sugli impegni presi, i risultati conseguiti e le prospettive future. Numeri che sono stati presentati oggi nell’ambito del convegno “L’ecosistema e la sua unitarietà: una sfida per il futuro sostenibile”, tenutosi presso la sede bolognese del Gruppo Hera e organizzato in occasione della Settimana Europea per lo Sviluppo Sostenibile. Quest’anno il Bilancio contiene un’importante novità: cambia completamente prospettiva e al centro mette la creazione di valore condiviso, evidenziando le attività di business che portano benefici per l’azienda e allo stesso tempo contribuiscono a raggiungere le priorità definite dall’Agenda Onu al 2030, e quindi in grado di rispondere ai bisogni del territorio servito e alle sfide per il cambiamento nella direzione della sostenibilità. Il cambio di “vista” rappresenta l’evoluzione di una innovazione anticipata già in parte lo scorso anno, quando Hera, tra le prime aziende a farlo, ha quantificato nel proprio Bilancio di Sostenibilità il Mol derivante da attività che rispondevano alle priorità fissate, appunto, dall’Agenda Onu.

329 milioni di euro da attività che rispondono alle priorità dell’Agenda Onu
Le informazioni riportate sono suddivise quindi in tre ambiti principali: uso intelligente dell’energia, uso efficiente delle risorse, innovazione e contributo allo sviluppo del territorio. E in questa ottica, i risultati conseguiti dal Gruppo e gli obiettivi fissati per il futuro vengono, per la prima volta, affiancati dalla descrizione dello scenario di sostenibilità, dando la possibilità a chi legge di mettere a confronto il posizionamento e le risposte di Hera alle importanti sfide che abbiamo davanti. Nel 2017 il Mol a valore condiviso è aumentato e ha raggiunto quota 329 milioni di euro, il 10% in più dell’anno precedente e un terzo del Mol complessivo; inoltre il Gruppo ha investito circa 200 milioni di euro (circa il 41% del totale) a favore dello sviluppo del valore condiviso. Gli interventi principali sono indirizzati alla produzione di biometano dalla frazione organica dei rifiuti, al potenziamento del servizio di depurazione delle acque reflue, allo sviluppo del riciclo dei rifiuti attraverso le società Aliplast e Waste Recycling e infine alla digitalizzazione dei servizi in ottica utility 4.0 anche con importanti interventi volti alla diffusione dei contatori gas elettronici.

Uso intelligente dell’energia: ridotti del 3,6% i propri consumi
L’impegno del Gruppo Hera sul versante dell’efficienza energetica è proseguito e i consumi energetici al 2017, grazie agli interventi realizzati, si sono ridotti del 3,6% rispetto al 2013, superando l’obiettivo del 3%, con un risparmio di circa 8.300 tonnellate equivalenti di petrolio, e avvicinandosi al traguardo del 5% fissato al 2020. A Ferrara, grazie a interventi realizzati sull’impianto di termovalorizzazione, tra il 2015 e il 2017 è aumentata del 58% (passando da 56.774 MWh a 89.935 MWh) l’energia termica immessa in rete prodotta grazie alla combustione dei rifiuti, con conseguenze positive sull’indice di efficienza e riduzione dell’utilizzo di gas metano nelle centrali integrative.
Iniziative di efficienza energetica sono state portate avanti anche all’interno delle aziende, alle quali Hera mette a disposizione il proprio know how. Inoltre, per quanto riguarda l’energia prodotta da fonti rinnovabili, entro il 2021 è previsto l’incremento dell’8% nell’utilizzo della geotermia per il sistema di teleriscaldamento di Ferrara.

Uso efficiente delle risorse: già superati gli obiettivi europei al 2030
Nell’ambito dell’uso efficiente delle risorse, le attività rendicontate da Hera riguardano principalmente l’economia circolare e la gestione sostenibile della risorsa idrica. Sul fronte dell’economia circolare i risultati raggiunti da Hera anticipano di decenni gli obiettivi fissati dall’Unione Europea. Un esempio è il ricorso alla discarica per i rifiuti urbani, che scende ancora e si attesta al 7%, contro un obiettivo europeo del 10% al 2035 e una media italiana 2016 (ultimo dato disponibile) del 28%, ponendo il territorio servito da Hera al livello dei Paesi europei più virtuosi. Ma non solo. Anche nel riciclo degli imballaggi, Hera ha già superato l’obiettivo del 65% fissato per il 2025, raggiungendo il 68%.
La raccolta differenziata continua a crescere e nel 2017 si attesta al 57,7%, cinque punti superiore alla media nazionale. Inoltre, secondo il rapporto Ecosistema Urbano 2017 di Legambiente, tra i dieci migliori capoluoghi di provincia per raccolta differenziata pro capite con più di 100 mila abitanti la metà sono gestiti da Hera e tra questi c’è anche Ferrara, con 406 kg. In città nel 2017 la raccolta differenziata ha raggiunto il 62% e importanti novità hanno caratterizzato su questo fronte l’anno passato. A Ferrara è stata infatti predisposta l’applicazione della tariffa puntuale secondo il modello di Gruppo tenendo conto della complessità e delle esigenze di un grande Comune capoluogo. Il servizio con misurazione del rifiuto indifferenziato è stato esteso a tutto il territorio comunale ed è calibrato per la copertura ottimale del territorio, con la prevalenza di contenitori stradali con calotta sull’indifferenziato nelle aree residenziali, completati da aree di servizio porta a porta con bidoni dotati di tag transponder nelle zone extraurbane e produttive. La calotta di volumetria 30 litri installata sui cassonetti dell’indifferenziato rappresenta un modello innovativo, sviluppato per migliorare la fruizione da parte dell’utenza. E’ stata consegnata a tutte le utenze una tessera, la Carta Smeraldo, per consentire  l’accesso ai contenitori stradali con calotta; il contatto con l’utenza per la distribuzione delle
dotazioni è stato gestito tramite sportelli temporanei, aperti progressivamente nei diversi quartieri, e dotati di    sistemi informativi dedicati. Numerose le iniziative di informazione e coinvolgimento dei cittadini svolte a Ferrara sul nuovo sistema di raccolta: oltre 60 serate informative, 4 ecosportelli, utilizzo di ecovolontari per molti mesi nei quartieri della città, flyer multilingua, 3 distinte  lettere inviate a casa ai cittadini, pagine informative sui quotidiani locali, numerosi tweet e passaggi sulle tv locali tra cui un video in dialetto ferrarese che ha registrato oltre 18 mila
visualizzazioni su You Tube. L’introduzione della tariffazione puntuale a Ferrara permetterà ai cittadini più virtuosi (ovvero impegnati nel differenziare bene  i propri rifiuti) di risparmiare sul costo della bolletta:

Innovazione e sviluppo sostenibile del territorio: quasi 2 miliardi di euro distribuiti agli stakeholder
Si conferma anche nel 2017 l’importante ruolo del Gruppo nello sviluppo economico e occupazionale del territorio servito, nella tutela dell’aria e del suolo e nei processi innovativi e di digitalizzazione. Ecco alcuni dati. La quota di forniture commissionata a fornitori locali è stata il 66% del totale, pari a 592 milioni di euro, il 6% in più rispetto all’anno precedente, e l’indotto occupazionale generato dalle forniture è stato di 6.500 persone, a cui si aggiungono gli 8.847 dipendenti del Gruppo. Un impatto occupazionale importante quindi e decisivo nello sviluppo del territorio, a cui si affianca il valore economico complessivamente distribuito sul territorio a lavoratori, azionisti, finanziatori e istituti bancari, pubblica amministrazione e comunità locale, fornitori nel 2017 che sale a 1.839,7 milioni, di cui circa quasi 90 milioni nella sola area ferrarese. Per quanto riguarda la tutela dell’aria e del suolo, si evidenzia la conferma dei risultati positivi nelle performance dei dieci termovalorizzatori gestiti, con livelli di emissioni in atmosfera molto contenute: nel termovalorizzatore di Ferrara sono inferiori di oltre il 90% rispetto ai limiti di legge. Sul fronte dell’innovazione e digitalizzazione, invece, gli investimenti si sono concentrati in particolare su progetti in ambito smart city (isola ecologica smart, monitoraggio della qualità ambientale, videosorveglianza, servizi informativi e di mobilità) e nello sviluppo dei canali digitali di relazione con i clienti anche grazie alla nuova app My Hera lanciata nel 2017: sono ormai il 19% contro il 17% dell’anno precedente i clienti iscritti ai servizi on line e il 20% quelli che ricevono la bolletta elettronica.

Avviato a Ferrara il nuovo modello di HeraLab
Sono proseguite anche le attività di dialogo e confronto con le diverse categorie di stakeholder e a Ferrara, terminato il mandato del primo HeraLab, a gennaio si è insediato il nuovo Lab, di 12 componenti, e che avrà la durata di un anno e in 5 incontri definirà un nuovo piano di iniziative locali che Hera si impegnerà a realizzare nei 2 anni successivi.

Comunicato Regione: Trasporti

Trasporti. Dal 10 giugno, due treni regionali veloci in più per i pendolari tra Bologna e Pesaro

L’assessore Donini: “Dalla Regione un milione di euro per potenziare la rete e per dare risposte positive a chi deve muoversi in Romagna”. In tutto sono 15 i collegamenti diretti tra Bologna e Rimini, oltre a tre collegamenti con cambio treno a Castel Bolognese

Bologna – Arrivano, dal prossimo 10 giugno con l’entrata in vigore del nuovo orario, una nuova coppia di treni regionali veloci sulla tratta tra Bologna e Pesaro.
A fronte di un investimento di circa un milione di euro, la Regione risponde alle necessità dei pendolari con un incremento delle corse che andrà a migliorare, nei giorni feriali dal lunedì al venerdì, la qualità del servizio soprattutto nella fascia tardo- pomeridiana (dalle ore 17,35 alle ore 18,35).

La Regione ha inoltre chiesto a Trenitalia di potenziare ulteriormente il servizio a partire dall’autunno, prevedendo di aumentare, nel pomeriggio, le fermate tra Bologna e Rimini dei treni a lunga percorrenza, Intercity e Frecciabianca.

“Sappiamo dei problemi di sovraffollamento della linea durante la settimana- afferma l’assessore regionale ai Trasporti, Raffaele Donini- e dei disagi più volte denunciati dai pendolari, abbiamo previsto un potenziamento del servizio ferroviario di collegamento alla Romagna, oltre ai già previsti potenziamenti nei fine settimana. Un investimento di circa un milione di euro da parte della Regione Emilia-Romagna a cui chiediamo venga corrisposto anche da parte di Trenitalia uno sforzo con l’accoglimento delle richieste di fermata dei treni Frecciabianca”.

I due treni vanno a completare l’offerta che, sulla tratta, prevede già due treni regionali veloci (RV) a orari cadenzati, un Frecciabianca (FB) da Bologna (alle ore 17,42) e un Intercity (IC, alle ore 17,58).

Con l’inserimento dei due nuovi convogli si arriva così a un totale di 15 collegamenti diretti tra Bologna e Rimini oltre a 3 collegamenti con cambio treno a Castel Bolognese.

I nuovi treni circoleranno, come detto, dal lunedì al venerdì non festivi, con i seguenti orari e fermate:

RV 2915 Bologna 18: 21 – Faenza 18:51/53 – Forlì 19:01/03 – Cesena 19:13/15 – Rimini 19:36/38 – Rimini Miramare 19:43/44- Riccione 19:48/49 – Misano Adriatico 19:52/53 – Cattolica S.G.G. 19:57/58 – Pesaro 20:10;
RV2918 Pesaro 20.45 – Cattolica S.G.G. 20:56/57 – Misano Adriatico 21:01/02 – Riccione 21:06/07 – Rimini Miramare 21:11/12 – RIMINI 21:17/18 – Cesena 21:34/36 – Forlì 21:46/48 – Faenza 21.56/58 – Bologna 22:26.

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Concerti finali degli allievi. Quattro serate

A Ferrara le esecuzioni dei migliori studenti del Conservatorio Frescobaldi
Palazzo Bonacossi 5, 7 e 12 giugno 2018 ore 20.30
Museo Archeologico Nazionale il 14 giugno 2018 ore 20.30

Quattro concerti, proposti dai migliori allievi del Conservatorio di Ferrara, in orario serale. Da martedì 5 giugno – proseguendo poi il 7 e il 12 giugno – alle 20.30 a Palazzo Bonacossi (via Cisterna del Follo 5, Ferrara) si terranno le esecuzioni concertistiche di fine anno accademico, aperte gratuitamente alla cittadinanza. L’ultimo concerto sarà invece giovedì 14 giugno, sempre alle ore 20.30, ma al Museo Archeologico Nazionale di Ferrara (via XX settembre 122, ingresso a pagamento con biglietto comprensivo della visita al museo).
Le quattro serate vedono in scena una presenza strumentale assai variegata, poliedrica, rappresentativa delle tante classi attive al Conservatorio Frescobaldi di Ferrara. Martedì 5 giugno a Palazzo Bonacossi la rassegna inaugura con il Coro del Conservatorio con ‘Sicut cervus’ di Giovanni Pierluigi da Palestrina (1525-1594), ‘Laudate pueri’ di Felix Mendelssohn Bartholdy (1809-1847), ‘Les chants des Oiseaux’ di Clément Janequin (1485-1558). Sul palco Alice Guzzinati, soprano, Maristella Ragnedda, Marta Melloni, Olga Mykulyak, Stella Paci, Valentina Franzaroli, Nicola Carli e Luca Brunelli, della Scuola di esercitazioni corali di Gianfranco Placci, che per l’occasione li accompagnerà al pianoforte. Per il primo concerto in programma seguiranno le esecuzioni al violino di Maria Galetta, della Scuola di Alessandro Perpich (Passacaglia di H. I. Franz Biber, 1644-1704), di Roberta Rimondi della Scuola di Stefania de Stefano al pianoforte (con Frédéric Chopin, Studio op. 25 n. 1, e Franz Liszt, Studio da concerto n. 3 Un sospiro), di Jacopo Baioni della Scuola di Maurizio Pagliarini alla chitarra (Mario Castelnuovo-Tedesco, Capriccio diabolico op. 85), di Giulio Signorile, della Scuola di Alessandro Perpich. al violino (Eugène Ysaÿe, Sonata n. 2 Obsession), di Francesco Tralli alla chitarra della Scuola Maurizio Pagliarini (Jorge Morel, Sonatina). Infine il concerto di Carlotta Travaglini, violino, Gianmarco Pavone, violino, Jacopo Ferri, viola, Alessandro Malavasi, violoncello (Wolfgang Amadeus Mozart, Quartetto in re minore K. 421) della Scuola di Musica d’insieme per strumenti ad arco di Luca Bellentani.
Giovedì 7 giugno, sempre alle ore 20.30 a Palazzo Bonacossi, per la seconda serata dei Concerti finali degli allievi sarà il momento per le esecuzioni di Carlotta Travaglini, della Scuola di Franco Barbucci, al violino, di Francesco Verciani della Scuola di Luigi Di Ilio al pianoforte, di Cosmè Umberto Zuffi al pianoforte (della Scuola di Fernando Scafati), di Pier Matteo Marzola, pianoforte, della Scuola di Maria Grazia Dalpasso, di Francesca Antonucci al pianoforte, della Scuola di Daniele Borgatti, di Luca Zavarise, chitarra, della Scuola di Stefano Cardi, di Alice Rognini, soprano, Alice Tessaro, sax, Andrea Trombin, fagotto, Jacopo Bonora, pianoforte, della Scuola di Fagotto di Marco Lugaresi, di Nazareth Conejero Calderon, sax soprano, Cristiana Deluca, sax contralto, Andrea Del Ben, sax tenore, Tarozzo Serena, sax baritono, della Scuola di Musica d’insieme per strumenti a fiato di Gianluca Roversi. Il calendario proseguirà la prossima settimana: il 12 giugno alle 20.30 a Palazzo e giovedì 14 giugno, sempre alle ore 20.30, al Museo Archeologico Nazionale di Ferrara.

Giulio Barbieri S.r.l. per lo sviluppo economico e sociale dell’Isola di Sal – Capo Verde

Le strutture Giulio Barbieri sono in esame per la realizzazione del mercato cittadino dell’Isola di Sal.

Ferrara, 4 Giugno 2018 – Nel pomeriggio di martedì 29 Maggio, La Giulio Barbieri S.r.l. ha ospitato presso la propria sede di Poggio Renatico una delegazione proveniente dall’Isola di Sal (Capo Verde) accompagnata per l’occasione da Barbara Paron, sindaco di Vigarano, comune in procinto di avviare un gemellaggio con la cittadina capoverdiana. Facevano parte della delegazione, oltre ad alcuni rappresentanti del comune ferrarese, anche il primo cittadino dell’Isola di Sal, Julio Lopes e l’architetto Pinto Lopes.

Il motivo della visita è da ricondurre all’avvio di un progetto inerente la realizzazione di un vero e proprio mercato cittadino presso l’Isola di Sal, per il quale saranno necessarie strutture modulari temporanee capaci di ospitare le attività commerciali.
L’iniziativa presentata ha da subito incontrato l’interesse del presidente Giulio Barbieri che ha manifestato la propria disponibilità nel collaborare, attraverso le proprie strutture, alla buona riuscita del progetto.

“Saremmo entusiasti di poter prendere parte ad un’iniziativa di questo tipo – commenta il presidente Giulio Barbieri – ed un primo ringraziamento va al sindaco Barbara Paron per aver presentato la nostra azienda come un’eccellenza del territorio nel campo delle strutture outdoor. Quella di martedì è stata una visita molto gradita, perché oltre ad aver aperto le porte ad una nuova collaborazione, ci permetterebbe di supportare un progetto di rilevanza sociale ed economica. L’incontro con il Sindaco Julio Lopes, anch’egli imprenditore, è stato estremamente stimolante e potrebbe rappresentare il punto di partenza per alcune interessanti iniziative”.

“Nell’isola di Sal, il turismo si sta sviluppando in maniera esponenziale grazie al lavoro del sindaco Lopes e di tanti investitori italiani – commenta Barbara Paron – visitando il centro di Ferrara il sindaco di Sal ha visto le strutture di Giulio Barbieri, da qui la visita in azienda. Spero che altri imprenditori del ferrarese siano in grado di sfidare la crisi diffondendo nel mondo le eccellenze del Made in Ferrara ogni volta che se ne presenta l’occasione”.

Nel corso della visita la delegazione ha potuto toccare con mano la qualità dei materiali utilizzati dall’azienda, nonché conoscere direttamente le modalità con cui avvengono i processi produttivi che portano alla realizzazione delle strutture. Un incontro positivo, quindi, che potrebbe portare il “Made in Ferrara” anche all’Isola di Capo Verde.
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Fondata nel 1990, la Giulio Barbieri S.r.l. azienda con sede a Poggio Renatico (FE), vanta la realizzazione dei primi modelli al mondo di gazebo in alluminio e tunnel estensibili. Dopo aver ampliato progressivamente la sua produzione, arrivando ad inserirsi nel mercato delle soluzioni green e della mobilità ecosostenibile, ad oggi, grazie alla qualità e affidabilità delle soluzioni proposte è tra i principali leader a livello nazionale ed internazionale nella produzione e commercializzazione di strutture dedicate al settore outdoor.

Valorizzare il prodotto per il giusto ricavo agli agricoltori

Valorizzare il prodotto per il giusto ricavo agli agricoltori
E’ quanto chiede il comparto cerealicolo a industria, grande distribuzione e istituzioni

A poche settimane dalla mietitura del grano, a Filo d’Argenta (FE) Terremerse ha riunito i principali attori della filiera: industria, grande distribuzione, istituzioni oltre ovviamente alla parte agricola rappresentata da moltissimi agricoltori e dalla Cooperativa stessa.
L’occasione è stata la tavola rotonda “Frumenti italiani: più valore al territorio”. Terremerse è da sempre attenta alle dinamiche del comparto agroalimentare nazionale e internazionale, in quanto le produzioni dei nostri agricoltori si devono sempre più confrontare con il mercato globale. Con maggiori criticità proprio nel settore dei cereali, in quanto in Italia si produce solo il 50% circa del frumento necessario, di conseguenza sono sempre più elevate le importazioni. «Questo significa doversi confrontare con i prezzi internazionali perché il frumento è una commodities, mentre i costi sono quelli nazionali e spesso più alti rispetto a quelli degli altri Paesi – ha spiegato Augusto Verlicchi, Direttore cerealproteici Terremerse -. Da tempo ci siamo posti l’obiettivo di valorizzare le produzioni per distribuire il giusto ricavo agli agricoltori, proponendo soluzioni come i contratti di filiera e il conferimento annuale, che permettono di fornire all’industria prodotti di qualità in maniera continuativa».
L’Industria si trova a dover interpretare e soddisfare le nuove esigenze dei consumatori, sempre più esigenti e attenti, come hanno sottolineato sia Emilio Ferrari, Responsabile acquisti grano duro e semola di Barilla SpA, sia Giorgio Dal Prato, Amministratore Delegato di Deco Industrie. «Bisogna creare dei nuovi prodotti, specializzati e innovativi. E’ una sfida grande ma questo significa avere anche una grande opportunità per tutta la filiera», ha detto Ferrari. Ha proseguito Dal Prato «Per valorizzare una materia prima “povera” come il grano occorre un messaggio forte di territorialità. La filiera rappresenta una storia vera e concreta, capace di mantenere le promesse fatte ai consumatori».
E di consumatori ha parlato anche Ezio Redeghieri di Coop Alleanza 3.0: «Le promozioni, i “primi prezzi”, gli spazi a scaffale non hanno più l’importanza di dieci anni fa. E’ quindi importante sviluppare dei progetti agricoli comuni per cogliere tutti gli aspetti migliori della filiera agricola da raccontare al consumatore».
In tutto questo un ruolo importante lo ricoprono anche le istituzioni, come ha spiegato Roberta Chiarini, della Direzione Generale Agricoltura Regione Emilia-Romagna: «La Regione lavora costantemente per fare incontrare le varie parti della filiera e facciamo da mediatori per far proseguire gli accordi, anche attraverso i disciplinari. Favoriamo, oltre al supporto tecnico, anche quello economico come avvenuto con il PSR 2014-2020 dove abbiamo ottenuto quasi 1 miliardo e 200 milioni di euro utilizzati direttamente dalle aziende agricole».
A conclusione dell’incontro – che ha visto anche il saluto di Marco Casalini, Presidente di Terremerse, e l’introduzione di Gianfranco Pradolesi, Responsabile R&S della Cooperativa che ha messo in evidenza il ruolo della ricerca per produrre di più in maniera più sostenibile – è poi intervenuto anche il Direttore Generale di Terremerse, Emilio Sabatini, che ha anticipato un’importante novità per i cerealicoltori. Da questo 2018, infatti, ai Soci della Cooperativa che opteranno per il conferimento annuale verrà erogato un consistente acconto al 31 luglio, quindi a raccolta appena conclusa senza dover aspettare l’inizio del 2019: una risposta importante ed efficace per le necessità economico-finanziarie delle aziende agricole.
La tavola rotonda è stata moderata dal giornalista de L’Informatore Agrario, Lorenzo Andreotti.

Ufficio stampa e comunicazione Terremerse

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