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Giorno: 11 Aprile 2016

Imprese pronte ad investire a Comacchio: già tre i programmi di investimento ammessi per l’avvio di nuove attivita’ produttive e commerciali

da: ufficio stampa Camera di Commercio di Ferrara

Tra le spese ammissibili, opere murarie, macchinari, impianti, software e programmi informatici, brevetti, licenze, pubblicità e marketing, materie prime e semilavorati destinati alla produzione.
Sostenute, inoltre, le spese relative ai tributi locali quali IMU, TASI, TARI, COSAP e l’imposta sulla pubblicità.

Imprese pronte ad investire a Comacchio: già tre i programmi di investimento ammessi per l’avvio di nuove attività produttive e commerciali nell’ambito del bando promosso da Camera di commercio di Ferrara e Comune per il quale con l’obiettivo di favorire l’ingresso nella Città capoluogo di nuove attività produttive. Attesi complessivamente non meno di 300.000 euro di investimenti, con una ricaduta non solo in termini produttivi e di sviluppo dell’indotto, ma anche sull’occupazione.

Gli interventi devono riguardare l’insediamento di nuove imprese o di imprese già esistenti e aventi sede legale al di fuori del Comune di Comacchio, contestualmente alla realizzazione di un investimento produttivo di beni o servizi. Tra le spese ammissibili, quelle per opere murarie nella misura massima del 30% dell’importo complessivo dell’investimento, macchinari, impianti ed attrezzature, software e programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi, pubblicità e marketing, per affitti e noleggi, materie prime e semilavorati destinati alla produzione. Sono, inoltre, sostenute da Camera di commercio e Comune le spese relative ai tributi locali quali IMU, TASI, TARI, COSAP (temporanea e/o permanente) e l’imposta sulla pubblicità.

Ma non c’è solo il bando nei programmi di Comune e Camera di commercio. Tre gli ambiti di azione individuati: l’individuazione di opportunità territoriali per gli investimenti, l’attrazione degli investimenti veri e propri e l’attivazione di facilitazioni per l’insediamento di imprese. Tra le attività previste, in linea con il “Progetto Comacchio 2015/2020” (il Patto per il lavoro e lo sviluppo economico-sociale del Comune di Comacchio, la promozione delle opportunità di insediamento, la ricerca di investitori potenzialmente interessati, lo sviluppo del posizionamento nazionale ed internazionale del territorio comacchiese, anche attraverso l’organizzazione di eventi mirati.

Relativamente, infine, alle azioni da mettere in campo per facilitare l’insediamento di imprese provenienti dall’esterno, Comune e Camera di commercio, in collaborazione con le associazioni territoriali di categoria, assisteranno l’investitore nelle diverse fasi di realizzazione del progetto, a completamento del pacchetto di servizi offerto dalla misura contributiva: sono previsti servizi nella fase di accompagnamento alla localizzazione, la razionalizzazione delle procedure di insediamento e la semplificazione degli aspetti procedurali e burocratici.

Comacchio: bando per esposizioni nella Vecchia Pescheria seicentesca

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Entro il 19 aprile prossimo dovranno pervenire, secondo le modalità elencate nel bando, le domande di ammissione per partecipare alla selezione di artisti per esposizioni temporanee d’arte, presso l’antica pescheria seicentesca. Come gli scorsi anni, l’obiettivo che si prefigge l’Amministrazione Comunale è quello di conferire visibilità agli artisti locali e non, puntando a riqualificare e a valorizzare L’Antica Pescheria, attraverso l’arte, in tutte le sue forme ed espressioni. Il periodo interessato dalle esposizioni comprende i mesi di maggio-giugno-luglio-agosto-settembre prossimi. Le modalità di partecipazione alle selezione, con iscrizione assolutamente gratuita, nonchè di realizzazione delle mostre, sono dettagliatamente riportate nel bando, consultabile e scaricabile dalla home page del sul comunale, all’indirizzo: http://www.comune.comacchio.fe.it/index.php/Notizie/Selezione-artisti-per-esposizioni-temporanee-d-arte, nonchè all’interno della sezione Gare, Appalti e concorsi.

Sabato 16 aprile presentazione del libro “L’identità ritrovata”

da: Liceo Artistico Dosso Dossi – Ferrara

Riconoscersi nel museo, nella città, nella storia, nei segni e nelle parole.

Sabato 16 Aprile alle ore 10.30 presso Palazzo Bonacossi di via Cisterna del
Follo la memoria e la storia diventano narrazione illustrata. Verrà presentato il libro “L’identità ritrovata” scritto e illustrato dagli studenti delle classi 2^B e 4^E in collaborazione con la 3^A del Liceo Artistico Dosso Dossi e edito anche in formato Ebook dal Comune di Ferrara.

Il progetto didattico-editoriale racconta la storia e la memoria che rivivono nella città di Ferrara attraverso i suoi spazi, le vie del ghetto e il museo MEIS, per rivelare un’identità comune che valorizza il passato e le proprie radici e integra comunità e destini diversi.

Il racconto veicola una rappresentazione culturale della città attraverso gli occhi e l’anima vivace e curiosa del giovane protagonista Andrea che ricerca con insaziabile ed tenace volontà per fare luce sulla storia della propria famiglia e di se stesso scoprendo così la propria città e il museo nelle ex carceri di via Piangipane.

Il percorso didattico sperimentale si è avvalso di un laboratorio di scrittura creativa, del viaggio studio a Berlino, al museo dell’olocausto e al campo di concentramento di Sachenhausen, e di un percorso di ricerca storica. In questo modo l’intensità delle emozioni vissute è stata rielaborata e poi tradotta in parole, narrazioni e immagini.

L’obiettivo formativo prioritario del progetto è stato il recupero della memoria e del passato per ritrovare la propria identità e la storia ma anche quello di allontanare i ragazzi dalla percezione di “museo” come edificio per la conservazione per trasformarlo in luogo privilegiato di relazioni e di conoscenza attiva.

La presentazione del libro si attuerà in tre momenti:

• Riflessioni sul libro, sulla scrittura e sulle illustrazioni
I giovani autori proporranno alcune riflessioni sul percorso di nascita del libro e sulle illustrazioni.

• Emozioni di viaggio
Esposizione di un bassorilievo composito “Emozioni di viaggio”.

• Lettura interpretativa
Lettura espressiva agita di brevi porzioni del testo da parte di un gruppo di studenti

Il progetto didattico è stato sostenuto da: Fondazione Meis, Istituto di Storia Contemporanea, Assessorato alla Cultura del Comune di Ferrara, Assemblea Legislativa dell’Emilia Romagna.

Alcune cose da sapere sul Referendum del 17 aprile

da: Carlo Tassi

Mancano pochi giorni al referendum sulle “trivelle”, evento che a mio parere non ha finora goduto dello spazio mediatico che avrebbe meritato, e non tanto per la questione delle trivellazioni in sé quanto per l’importanza delle tematiche più ampie che ruotano attorno al referendum stesso e che riguardano il problema energetico attuale e soprattutto in prospettiva. Pertanto vorrei porre all’attenzione dei lettori il mio personalissimo punto di vista, nell’ingenua ma sincera speranza che possa essere condiviso da molti:
1 – Non è vero che se vincesse il sì il giorno dopo finirebbero a spasso le migliaia di lavoratori che oggi operano sulle piattaforme, le voci allarmistiche sul rischio per l’occupazione messe in circolazione in questi giorni sono frutto della solita strategia fatta di terrorismo psicologico e disinformazione.
2 – Petrolio e gas estratti dai giacimenti marini intorno alle coste italiane possono coprire non più del sette per cento circa del fabbisogno energetico nazionale, il restante novantatré continuerebbe ad essere importato.
3 – Siamo sicuri che l’impatto ambientale e il rischio di incidenti e relativo inquinamento delle nostre coste valgano questo sette per cento? Ricordiamoci che il Mediterraneo (soprattutto l’Adriatico) è un mare chiuso e quindi senza ricambio d’acqua, per questo motivo un eventuale disastro tipo quello avvenuto nel 2010 nel Golfo del Messico (ricordate l’incendio della piattaforma Deepwater Horizon?) rappresenterebbe la morte definitiva del nostro mare (ambiente, pesca e turismo kaputt per sempre!).
4 – Per anni la nostra economia dovrà dipendere ancora dai combustibili fossili, è inevitabile, e, come tutti ormai sappiamo, a farne le spese sarà l’ambiente, il clima e la nostra stessa salute. Pertanto è arrivato il momento di dare finalmente un segnale forte ai nostri governanti di intraprendere seriamente la strada alternativa delle energie rinnovabili, partendo dal referendum come indicazione d’intenti. Sperando stavolta che questo segnale di volontà popolare non venga ignorato.
5 – Cosa potrebbe significare in prospettiva una politica che investa in ricerca, progettazione e espansione delle energie rinnovabili? Investimenti pubblici e privati nel campo della ricerca scientifica e tecnologica, nuove imprese e nuovi posti di lavoro, nuove tecnologie e un generale miglioramento in ogni settore, ambientale, economico, lavorativo, della salute… Non si tratta di sognare, si tratta di iniziare!
6 – Esiste un potenziale di opportunità nel campo delle rinnovabili tuttora sottovalutato se non addirittura ignorato, e questo per gli ostacoli prodotti dalle attuali lobby energetiche del petrolio. Lobby potentissime, più potenti degli stessi governi, le stesse lobby che da decenni producono guerre su guerre e che hanno tutto l’interesse a destabilizzare politicamente il mondo per concentrare l’attenzione unicamente sull’accaparramento del petrolio e di nient’altro… Relegando il discorso sulle rinnovabili a problema marginale da rimandare a data da destinarsi.
7 – La recente figura barbina che ha fatto il governo nella vicenda delle intercettazioni telefoniche e relative dimissioni del ministro Guidi la dice lunga sugli intrallazzi affaristici occulti tra politica e lobby del petrolio.
8 – Il prezzo del petrolio al barile è da tempo ai minimi storici, eppure a noi cittadini un litro di benzina continua a costare gli stessi soldi (con qualche differenza di pochi centesimi tra una compagnia e l’altra), vi siete chiesti come mai? Semplicemente perché il prezzo della benzina non dipende solo dal costo del petrolio, quanto soprattutto dalla somma delle accise (tasse) sugli idrocarburi che lo stato applica e che rappresentano una buona parte del totale. Molte di queste tasse oggi non avrebbero più alcuna ragione di esistere e una di esse risale addirittura al Regno d’Italia, ma nessuno ha mai pensato di farle decadere… Insomma, se alla fonte il petrolio cala, quando poi dobbiamo pagarlo noi, né lo stato e né le compagnie petrolifere sono disposti a rivedere i loro prezzi, anzi, ne approfittano per allargare i loro margini di guadagno.
Con tali presupposti veramente credete che i governi e soprattutto le società petrolifere, compagni di merende alla faccia nostra, siano favorevoli a incoraggiare le fonti energetiche rinnovabili?
Domenica 17 noi italiani abbiamo l’opportunità di riportare in primo piano l’attenzione sulla politica energetica nazionale e sulle scelte che da qui a breve dovremo adottare.
Quindi, fatevi sentire e andate a votare! Credo si sia capito cosa voterò io…

Sabato 16 aprile inaugurazione della mostra di Fabio Bascetta presso la sede della associazione Rrose Sélavy

da: Associazione Rrose Sélavy volantino ferrara A4

Sabato 16 aprile 2016 alle ore 18,00 presso la sede della associazione Rrose Sélavy in via Ripagrande 46 a Ferrara, inauguriamo nuovo allestimento con una personale di Fabio Bascetta, giovane fotografo bolognese.

Siamo rimasti colpiti dalla bellezza delle sue immagini, dalla cura, dalla maturità e dalla capacità di riuscire a trovare il modo di stupire ed emozionare, nonostante il cibo sia un soggetto oggi, piuttosto inflazionato.

Naturalmente l’invito è esteso agli amici degli amici, passate parola è il modo migliore per sostenere l’associazione.

Martedì 12 aprile continuano all’Alda Costa “I giorni della lettura”

da: Istituto Comprensivo Alda Costa – Ferrara

Continuano martedì 12 aprile all’Istituto Alda Costa I Giorni della Lettura, che come ogni anno prevedono numerosi laboratori di lettura creativa ed animata curati da Silvia D’Ambrosio di Circi Bibliotecablù. Si tratta della biblioteca-ludoteca, allestita presso il reparto di Pediatria dell’Ospedale di Cona, negli stessi spazi della Sezione Ospedaliera dell’Istituto Alda Costa; è curata e gestita dall’Associazione C.I.R.C.I. (Centro di Iniziativa e Ricerca sulla Condizione dell’Infanzia) nell’ambito del Progetto “Bambini in Ospedale” che comprende la Biblioteca in Ospedale (BibliotecaBlù) e la Foresteria.
Il tema scelto quest’anno per l’Istituto Comprensivo Alda Costa è “Natura, ambiente e territorio”, con il seguente calendario:
– lunedì 11 e martedì 12 aprile classi della Secondaria Boiardo e della Primaria Costa
– mercoledì 13 e 20 aprile Scuola Infanzia Guarini (alunni di 5 anni sezioni A e B) presso Centro Isola del Tesoro
– giovedì 14 aprile Scuola Infanzia Guarini con i ragazzi de “La tana della storie”

Le Penne Nere tingono di giallo Migliarino

da: Gruppo Alpini Ferrara

Sabato 9 Aprile 90 Volontari di Protezione Civile dell’Associazione Nazionale Alpini hanno presenziato al corso di IN-FORMAZIONE “I Principi della psicologia dell’emergenza”.

Sabato 9 aprile i comune di Fiscaglia loc. Migliarino ha ospitato il primo Corso di In-Formazione “I principi della Psicologia dell’emergenza” patrocinato dall’Amministrazione di Fiscaglia, organizzato dal Gruppo Alpini Ferrara per la Sez. Bolognese- Romagnola, in collaborazione con l’Ass. Psicologi per i Popoli e Ass. Il Volo Onlus di Massa Fiscaglia.
La mattinata iniziata alle ore 8,30 alla Sala Civica Falcone-Borsellino e già si ha il quadro dell’importanza dell’evento: più di 90 Volontari inplotonati nel piazzale intonano l’inno di Mameli alla salita del Tricolore sul pennone.
Dopo l’ingresso del Vessillo Sezionale della Bolognese-Romagnola sulle note dell’inno degli Alpini “il 33” sono susseguiti gli interventi delle Autorità.
“Oggi la dimostrazione della validità della sinergia delle varie associazione, A.N.A. Ferrara, Ass. Il Volo Onlus Massa Fiscaglia, Auser e A.V.I.S. Massa Fiscaglia, Biper Banca, Ass. Psicologi per i Popoli, Auxilia, hanno creato quest’evento di cui Noi Amministrazione comunale di Fiscaglia, siamo orgogliosi, come onorati di avere gli Alpini dell’A.N.A. di Ferrara qui presenti. Un grazie di cuore per averci dato l’onore di avervi qua con la speranza in un futuro breve di poter ospitare nel nostro Paese l’Unità di Protezione Civile degli Alpini” ha ribadito la Sig.ra Sindaco Sabina Mucchi.
Tra le autorità presenti il Maresciallo Di Tizio, Comandante della Stazione Carabinieri di Migliarino, Alpino Benassi presidente A.N.A. Sez. Reggio Emilia, Alpino Gottarelli Diego responsabile logistica e formazione P.C. A.N.A. Regione EmiliaRomagna.
“Sono orgoglioso di ringraziare, come Capogruppo Gruppo Alpini Ferrara, chi ha permesso tutto ciò poiché l’importanza del nostro lavoro in Protezione Civile appare sempre più pregnante e importante nel tempo” ha dichiarato il Alpino Luca Nigrisoli.
“Il colpo d’occhio che la sala gremita da è una soddisfazione per tutti, l’unione tra noi Alpini, ci da la forza di continuare ciò che già da 20 anni stiamo portando avanti, svincolandoci con corsi sempre più qualificati l’immagine che ci portiamo dietro del volontario Alpino come “sbadilografo” spiega Diego Gottarelli.
La lezione viene aperta dal Dot. Nico Dal Passo dell’Ass. Psicologi per i Popoli con accenni dei principi della Psicologia dell’emergenza, a cui segue un dibattito nel quale interscambio di esperienze sul campo amplificano la materia.
Dott.sa Alessandra Ruffoni Ass. Il Volo, segue a ruota con la Psicotraumatologia, materia complessa quanto ostica ma importante nella valutazione delle situazioni in sinergia con gli eventi nel vissuto sia degli adulti che nei bambini.
Prima della pausa caffè, momento nel quale ha trionfato l’organizzazione dell’Auser e A.V.I.S. di Massa Fiscaglia, è intervenuto il Presidente della Sez.Bolognese-Romagnola, anche Presidente Unità di Protezione Civile Sez. Bolognese-Romagnola Onlus Avv. Vittorio Costa: “La vostra presenza ci offre l’opportunità di ribadire che questo è il fiore all’occhiello del volontariato, sempre pronto e efficace nel proprio ruolo; la voglia di crescere e migliorare ci fa vanto. Grazie per quello che fate e per gli ideali che continuate a portare nel tempo: viva l’Italia, Viva gli Alpini.
La seconda parte della mattinata ha visto protagonista indiscusso il Dott. Dal Passo che ha introdotto i volontari nel mondo della comunicazione Bad-News.
“Già avervi qui, con l’attenzione che avete dimostrato riguardo la materia in esame, con gli interventi mirati per me personalmente è una vittoria –ha dichiarato il Dott. Dal Passo- in sessioni future potremo approfondire quegli aspetti della psicologia dell’emergenza che avrebbero bisogno di una sessione dedicata”.
Al termine sono stati consegnati dal Capogruppo Gruppo Alpini Ferrara attestati di stima alle Associazioni intervenute con Omaggi floreali alle signore.
Un ringraziamento particolare alla Sig. Simona Punginelli, portavoce Comitato Scientifico As. Il Volo Onlus che assieme al nostro Segretario e Referente del Nucleo di Protezione Civile Gruppo Alpini Ferrara Claudio Marchisio hanno pensato, organizzato e resa possibile questa mattinata, alla Sig.ra Sindaco Sabina Mucchi che si è resa disponibile a 360 gradi per ospitare tale evento e ad ospitarci in futuro per altre iniziative” ha dichiarato in chiusura dei lavori il Capogruppo Nigrisoli.
A bocce ferme una giornata importante per i Volontari della Sez. Bolognese.-Romagnola che ha fornito un bagaglio nozionale di alto livello grazie al Dott. Nico Dal Passo e all Dott.ssa Alessandra Ruffoni.
Che dire? Usando una frase solita nel Gruppo Alpini Ferrara… Avanti pure…

Oggi presentazione di “Angeli e Diavoli – Il Teatro nel Carcere” presso il Castello Estense

da: Roberto Cassoli

Lunedì 11 aprile ore 17 presso Sala dei Comuni Castello Estense iniziativa pubblica su: Angeli e Diavoli – Il Teatro nel Carcere – “me che libero nacqui al carcer danno”, il conflitto tra Clorinda e Tancredi nella Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso.
Ne parleranno: Horacio CZERTOK Regista e Gianni VENTURI Docente Universitario.
Coordina Roberto CASSOLI Istituto Gramsci.

Si affronterà la vita di Torquato Tasso e la sua opera più importante la Gerusalemme Liberata e dell’attività svolta del Teatro Nucleo di Ferrara all’interno della Casa Circondariale di Ferrara e della realizzazione dello spettacolo teatrale tratto dal conflitto tra Clorinda e Tancredi nella Gerusalemme Liberata.

L’iniziativa si svolge nell’ambito delle attività del Coordinamento Teatro Carcere Emilia Romagna: “La Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso rientra fra i progetti annuali del Coordinamento Teatro Carcere Emilia Romagna che si articolano in attività laboratoriali all’interno delle carceri, in momenti dedicati al dibattito e al confronto e nella presentazione dei risultati artistico-performativi delle esperienze di teatro carcere. Alla Dozza di Bologna Paolo Billi ha affrontato la struttura metrica delle ottave affidandone ai partecipanti la lettura (“rappata” o cantata secondo la tradizione dei “Maggi”) e anche la riscrittura ex novo, a partire dai tre temi cardine dell’opera: gli amori contrastati, le grandi battaglie, la magia. A Ferrara, Horacio Czertok e Andrea Amaducci hanno scelto di lavorare sul combattimento di Tancredi e Clorinda individuandovi l’essenza della tragedia, per riflettere, con gli attori per lo più stranieri, sulle ragioni antiche e attuali dei conflitti.
Attori di diverse culture e provenienze anche a Forlì, dove Sabina Spazzoli è partita dagli interrogativi posti dal poema per rileggere la storia delle guerre da Troia alla Prima Crociata e fino ai giorni nostri. I riferimenti all’oggi si sono rivelati centrali anche nel lavoro di Roberto Mazzini con gli attori detenuti e semiliberi di Reggio Emilia, che hanno scelto tre canti del poema per lavorare sui temi della guerra, della morte, della lotta, concentrandosi sulla dicotomia buoni/cattivi. A Modena e a Ferrara gli attori detenuti e internati guidati da Stefano Tè si sono dedicati alla battaglia tra Angeli e Demoni, tra Cristiani e Musulmani per penetrare l’intreccio di conflitti e motivi epici che dall’immaginario del Tasso conduce a vicende contemporanee. Infine Corrado Vecchi ha affidato alle “mani parlanti” degli attori detenuti di Parma la rilettura del poema con il linguaggio e l’artigianato dei pupazzi.”

I progetti sono realizzati nell’ambito del protocollo d’intesa con la Regione Emilia Romagna (Assessorato alla Cultura e Assessorato alla Promozione delle Politiche sociali) e con il Prap (Provveditorato
Regionale Amministrazione Penitenziaria) e sono realizzati con la collaborazione di alcuni dei più importanti Enti Teatrali che operano sul territorio: Emilia Romagna Teatro Fondazione, Fondazione ATER Formazione, Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, Osservatorio dello Spettacolo – Regione Emilia-Romagna, Centro Teatrale La Soffitta – Università di Bologna, Arena del Sole – Nuova Scena – Teatro Stabile di Bologna.”

Il documentario “San Pietro e le Basiliche Papali di Roma” all’Apollo

da: ufficio stampa Apollo Cinepark

Per Apollo Arte e Cultura, la Grande Arte al Cinema lunedì 11, martedì 12 e mercoledì 13 aprile alle ore 21.00 arriva in sala “San Pietro e le Basiliche Papali di Roma”. La nuova produzione cinematografica firmata Sky, assieme al Centro Televisivo Vaticano e in collaborazione con Nexo Digital, Magnitudo Film e Sky Arte, propone un viaggio attraverso le quattro Basiliche Papali di Roma e i loro tesori: San Pietro (una delle 25 mete più visitate dai viaggiatori di tutto il mondo), San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore e San Paolo Fuori le Mura. Quattro edifici maestosi – ognuno con un prezioso altare papale, scrigno di opere d’arte senza tempo e meta nei secoli di milioni di viaggiatori e pellegrini – diventano così protagonisti del nuovo tour cinematografico che è stato riconosciuto come film di interesse culturale dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – Direzione Generale Cinema e che sarà distribuito nei cinema del mondo da Nexo Digital.
Guidati dai massimi esperti di arte e architettura del panorama internazionale, gli spettatori potranno scoprire le bellezze dei maggiori monumenti della Roma cristiana.

Settimana di eventi benefici al Palazzo della Racchetta

da: Autori a Corte

A partire da mercoledì 13 aprile fino al giorno 19 Palazzo della Racchetta di Via Vaspergolo 6 sarà la sede di numerosi eventi a scopo benefico a supporto di Associazione Giulia Onlus, da venti anni attiva nella nostra città e a favore di Michael Sanguin il bambino di 4 anni di XII Morelli affetto da una malattia metabolica mitocondriale rara.
L´iniziativa, promossa dallo stesso proprietario di Palazzo della Racchetta Enrico Ravegnani e da Anna Suriano prende il via martedi 13 aprile alle ore 19,00 con l´inaugurazione della mostra pittorica collettiva a cura di Enrico Ravegnani a cui hanno gentilmente aderito: Laura Govoni, Nicoletta Marchi, Graziano Villani, Maurizia Braga, Roberto Pagnani, Fabriano, Mauro Patarchi, Elena Schellino, Rossano Di Cicco Morra, Marco Jannotta, Daniele Cestari, Riccardo Bottazzi, Valentina Possati, Fabio Adranno, Giuliano Trombini, Maurizio Ganzaroli, Gian Franco Ganzaroli, Alejandro Ventura. Le opere degli artisti saranno in parete fino al giorno 19. Il pomeriggio di inaugurazione sarà allietato dalla musica del pianista Jaques Lazzari, del duo Elena Fabbri-Christian De Sandre e dalla voce di Cristina Chiaffoni.
Sabato 16 a partire dalle 18,30 si terrà un´ asta di beneficenza di svariate opere messe a disposizione dagli artisti stessi a scopo benefico. Momento preceduto alle 17,30 dalla presentazione, all´interno del ciclo Autori a Corte Outside, del libro Haloa, non solo cancro di Barbara Mariani, autrice milanese che ha messo sulla carta la sua lotta contro la malattia. Modererà l´incontro la dottoressa Giovanna Zappaterra .
L´evento è stato realizzato grazie all´aiuto di Ascom Ferrara, dell´Associazione Palazzo della Racchetta e la la ditta Xento di Ferrara.

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Domenica 17 aprile la “Camminata per l’Ariosto” lungo le mura di Ferrara

da: ufficio stampa I-Play Sport

Inizia di fatto la stagione sportiva di I-PLAYSPORT e, come è giusto che sia per questo 2016 in cui cade il cinquecentenario dalla prima edizione de “L’Orlando Furioso” di Ludovico Ariosto, la prima manifestazione, patrocinata dal Comune di Ferrara e dal Comitato Italiano Paralimpico – C.I.P., è appunto dedicata all’illustre poeta. Domenica 17 aprile, nella mattinata con partenza dal sottomura dietro ai Bagni Ducali cui si accede da via Marco Polo, avrà luogo la “Camminata per l’Ariosto”, una camminata libera non competitiva aperta a tutti coloro che vogliono trascorrere una mattinata lungo le mura ferraresi, le più belle d’Europa. I due percorsi, chiamati per l’occasione “Bradamante” ed “Angelica”, che giungono sino a Rampari di Belfiore, sono stati pensati per dare, per quanto possibile, l’opportunità a chiunque di partecipare alla camminata. Una giornata dedicata alle famiglie, a coloro che sono affetti da disabilità, a coloro che sono diversamente giovani, ai solitamente sedentari ed agli amici a quattro zampe. Per chi parteciperà, in ricordo, una maglietta con un’immagine dell’Ariosto ispirata al ritratto che Tiziano fece del poeta. E, per rendere la giornata ancora più primaverile e poetica, l’ Associazione Culturale e Scuola di Musica MusiJam Ferrara, con sede in viale Alfonso I d’Este 13, sarà presente con i suoi talenti per un momento musicale dedicato ai partecipanti. Per sapere tutto della camminata basta andare su Facebook cercando “CAMMINATA PER L’ARIOSTO”

EVENTUALMENTE
L’agenzia delle entrate incontra i cittadini per spiegare i segreti dei contratti di locazione

da: Agenzia delle Entrate – Direzione Provinciale di Ferrara

affitti

Mercoledì 13 aprile alle ore 17:30, presso la Sala Arengo del Palazzo Municipale in Piazza del Municipio a Ferrara, terzo appuntamento de “I progetti di comunità”. Dopo l’eco-bonus per le ristrutturazioni edilizie e il 730 pre-compilato, i funzionari dell’Agenzia delle Entrate incontrano i cittadini per fornire informazioni essenziali sui contratti di locazione.

Le tipologie di contratto, le agevolazioni fiscali, come registrare il contratto di affitto e versare le imposte sono i principali argomenti che verranno trattati durante l’incontro, organizzato con la collaborazione del Comune di Ferrara.

L’incontro rientra nel ciclo di appuntamenti promossi dall’Agenzia delle Entrate Emilia-Romagna “Progetti di comunità”. L’obiettivo è quello di incontrare i contribuenti fuori dagli spazi istituzionali, per spiegare le novità fiscali e illustrare gli argomenti di maggiore interesse, ma anche per dare un ‘volto’ all’amministrazione finanziaria, per far conoscere chi sono e come lavorano le persone dell’Agenzia delle Entrate.

Per maggiori informazioni: http://emiliaromagna.agenziaentrate.it

Referendum NoTriv 17 aprile: cosa sapere prima di andare a votare

Oggi è appena lunedì, la routine riprende e, se non avessimo il caffè, a stento sapremmo infilarci le scarpe per affrontare questo nuovo giorno. È ancora presto per organizzare il weekend, per decidere se sarebbe meglio una gita fuori porta o un pranzo con tutta la famiglia, eppure possiamo già mettere in agenda un appuntamento da non perdere, che occuperà solo cinque minuti della nostra domenica ma che potrebbe essere fondamentale per il raggiungimento del quorum. Domenica 17, infatti, sarà il giorno fatidico del referendum abrogativo tanto discusso e atteso, in cui verrà chiesto ai cittadini italiani di dichiararsi a favore o contro della norma che  potrebbe consentire alle società petrolifere di estrarre idrocarburi, sempre entro le 12 miglia dalle coste, senza limiti di tempo.

Il referendum, ormai riconosciuto con l’appellativo “No-triv” si terrà esclusivamente nella giornata di domenica 17, dalle sette del mattino fino alle undici di sera. Per votare servirà la tessera elettorale e un documento d’identità e potranno farlo tutti gli aventi diritto nel proprio seggio, invece per i fuori sede che non potranno rientrare nel loro comune di residenza, sarà possibile votare iscrivendosi come rappresentanti di seggio ( a Ferrara è possibile farlo online, cercando su Facebook il gruppo “voto fuori sede ferrara 17 aprilenotriv!”).

trivelle-800x450Importante strumento di democrazia diretta e partecipativa, il referendum permette ad ogni cittadino, che ha il dovere di informarsi e di informare, di dichiarare il proprio volere. La prima cosa da sapere, quindi, è per cosa si scende in campo. Eliminando tutta la burocrazia e i termini settoriali di difficile comprensione per i non addetti ai lavori, il quesito a cui si dovrà rispondere sarà questo: “Volete che, allo scadere delle concessioni, vengano fermati i giacimenti in attività nelle acque territoriali italiane anche se c’è ancora gas o petrolio?”

Se si vuole dare un limite alle società petrolifere si dovrà rispondere di Si, altrimenti, se si crede che sia meglio far continuare a trivellare il sottosuolo fino al consumo totale del giacimento, si dovrà segnare il No.

Sembrerebbe una domanda semplice, eppure in questi giorni che precedono la votazione, molte sono le informazioni date dalle fonti più disparate attraverso i media, e spesso queste sono contraddittorie, se non, nei casi più gravi, sbagliate.

Il problema che sembra toccare tutti  in questo periodo di crisi dal quale sembra impossibile uscire è: che fine faranno i lavoratori? Molti volti noti della coalizione che spera il mancato raggiungimento del quorum (50% +1 dei voti) evidenziano con pathos la possibile tragedia di un licenziamento di massa. Qui il primo errore, perché la vittoria del si al referendum non causerebbe l’immediato blocco delle piattaforme. Le società petrolifere potranno continuare ad usufruire dei pozzi fino al termine del periodo fissato dalla concessione, in genere di trent’anni. Nel caso in cui si volesse continuare ad estrarre da quella piattaforma, dopo esami sull’ambiente, sul territorio e sullo stato della struttura, la concessione potrebbe essere prolungata di altri vent’anni.

Va bene, abbiamo sistemato il problema della disoccupazione, ma come andremo avanti senza risorse che in Italia, sono ancora primarie? I numeri sono volati, si è parlato di una perdita del 80% delle forniture di gas e petrolio, di un consumo che andrebbe notevolmente ridotto e di una possibile crisi energetica tale da dover custodire gelosamente anche gli accendini. Ma i conti non tornano. Secondo i dati forniti dal Ministero dello Sviluppo Economico, le piattaforme soggette al referendum coprono meno dell’1% del fabbisogno nazionale di petrolio e circa il 3% di quello del gas.  In pratica, se decidessimo di utilizzare esclusivamente gli idrocarburi estratti da queste piattaforme, questi durerebbero all’incirca sette settimane per il petrolio e sei mesi per il gas, sottolineando che l’85% del petrolio italiano viene dai pozzi a terra e solo un terzo da quelli in mare oltre le 12 miglia.

trivelle-friselleUltimo, non per importanza, dei problemi considerati “inesistenti”, sempre secondo coloro che vorrebbero il fallimento del referendum, è il possibile danno ambientale. L’estrazione dei pozzi riguarda prevalentemente il gas, le fughe di petrolio hanno una probabilità minima e le piattaforme in uso sono costantemente controllate perché rispettino i parametri. Che sia rara o meno la possibilità che il petrolio fuoriesca durante l’estrazione causando un danno simile a quello di soli sei anni fa nel Golfo del Messico (i dati riportavano circa 800 milioni di litri riversati in mare, in un’area di 3200 chilometri quadrati) non ci è dato saperlo, ci toccherà sperare solo che non accada, anche perché questo è un tema che dovrebbe riguardare anche le piattaforme più lontane dalla costa ed ugualmente pericolose. L’inquinamento però non è dato esclusivamente da una catastrofe del genere. Anche la sola ricerca dei giacimenti di petrolio o di gas ha causato danni all’ecosistema marino, colpa del metodo airgun, il più utilizzato dalle società petrolifere perché in grado di fornire un rilievo preciso della stratigrafia dei fondali marini. Come ci lascia intuire il suo nome, il metodo prevede un rilascio di aria compressa che genera onde a bassa frequenza. Gli studi fatti mostrano danni sulla fauna marina, in particolare sui cetacei, sia comportamentali che fisiologici. Inoltre, gli effetti negativi sono stati notati anche sulle attività di pesca, diminuite anche del 50% nelle zone limitrofe alla sorgente sonora.

Un altro danno collaterale, evidenziato dal direttore di Legambiente Emilia-Romagna Guido Kerschbaumen è la subsidenza, ovvero l’abbassamento del suolo. Lungo le coste di questo territorio, esistono 15 concessioni, entro le 12 miglia, di estrazione di gas, per un totale di 47 piattaforme collegate a 319 pozzi di estrazione. La perdita di volume dei sedimenti del sottosuolo ne causa l’abbassamento, tanto che nella fascia costiera dell’Emilia-Romagna negli ultimi 55 anni si è riscontrato un abbassamento della fascia costiera che vai dai 70cm fino ai 100cm. Che il turismo debba essere il petrolio dell’Italia è un ritornello che ha quasi stancato, perché sembra voler restare un motivetto e non divenire realtà, ma di certo distruggere le nostre coste non potrà che peggiorare la situazione.

Non dovrebbe essere la Croazia a spaventarci, unico altro Paese con le piattaforme installate nel Mar Adriatico, poiché il governo croato ha già affrontato il problema è firmato una moratoria contro le trivellazioni. Forse a preoccuparci dovrebbe essere il nostro governo, che afferma di ricevere ingenti somme di denaro dalle tassazioni fatte alle società petrolifere. Eppure sono proprio queste società, secondo Greenpeace, che affermano quanto sia conveniente per loro estrarre in territorio italiano. Attraverso le concessioni, infatti, gli idrocarburi vengono ceduti alle società petrolifere, che devono pagare royalties irrisorie allo Stato, il 7% del petrolio estratto in mare e il 10% per quello estratto dalla terraferma. Come se non bastasse, sono esenti da aliquote i primi 25 milioni di metri cubi standard di gas estratti in terra e i primi 80 milioni di metri cubi standard in mare e sono gratuite le produzioni in regime di permesso di ricerca (quelle per cui si utilizza il metodo airgun). Le tassazioni che il governo vorrebbe mantenere sono ridicole nei confronti di quelle imposte dagli altri Paesi dell’Unione Europea, come ad esempio l’82% richiesto dall’Inghilterra o il 78% della Norvegia, che richiede anche canoni di concessione.

Il referendum è stato voluto da nove regioni italiane (Basilicata, Calabria, Campania, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Veneto) ma ogni cittadino italiano dovrebbe essere a conoscenza del problema, anche se la sua finestra non affaccia sui mari blu del nostro Paese e l”odore della salsedine è un ricordo d’infanzia.

 

Torna la Biennale Donna e porta a Ferrara la creatività latinoamericana

Dal 17 aprile al 12 giugno 2016, torna al Padiglione d’Arte Contemporanea di Ferrara la Biennale Donna, con la presentazione della collettiva “Silencio Vivo. Artiste dall’America Latina”, curata da Lola G. Bonora e Silvia Cirelli.
Organizzata da Udi-Unione Donne in Italia di Ferrara e dalle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara, la rassegna si conferma come uno degli appuntamenti più attesi del calendario artistico e dopo la forzata interruzione del 2014, a causa del terremoto che ha colpito Ferrara e i suoi spazi espositivi, può ora riprendere il proprio percorso di ricerca ed esplorazione della creatività femminile internazionale.

Cartolina-biennale donna

Da sempre attenta al rapporto fra arte e la società contemporanea, la Biennale Donna intende concentrarsi sulle questioni socioculturali, identitarie e geopolitiche che influenzano i contributi estetici dell’odierno panorama delle donne artiste. In tale direzione, la rassegna di quest’anno ha scelto di spostare il proprio baricentro sulla multiforme creatività latinoamericana, portando a Ferrara alcune delle voci che meglio rappresentano questa eccezionale pluralità espressiva: Anna Maria Maiolino (Italia- Brasile, 1942), Teresa Margolles (Messico, 1963), Ana Mendieta (Cuba 1948 – Stati Uniti 1985) e Amalia Pica (Argentina, 1978).
“Silencio Vivo” riscopre le contaminazioni nell’arte di temi di grande attualità, interrogandosi sulla realtà latinoamericana e individuandone le tematiche ricorrenti, come l’esperienza dell’emigrazione, le dinamiche conseguenti alle dittature militari, la censura, la criminalità, gli equilibri sociali fra individuo e collettività, il valore dell’identità o la fragilità delle relazioni umane.

L’esposizione si apre con l’eclettico contributo di Ana Mendieta, una delle più incisive figure di questo vasto panorama artistico. Nonostante il suo breve percorso (muore prematuramente a 36 anni, cadendo dal 34simo piano del suo appartamento di New York), Ana Mendieta si riconferma ancora oggi, a 30 anni dalla sua scomparsa, come un’indiscussa fonte ispiratrice della scena internazionale. La Biennale Donna le rende omaggio con un nucleo di opere che ne esaltano l’inconfondibile impronta sperimentale, dalle note Siluetas alla documentazione fotografica delle potenti azioni performative risalenti agli anni Settanta e Ottanta. Al centro, l’intreccio di temi a lei sempre cari, quali la costante ricerca del contatto e il dialogo con la natura, il rimando a pratiche rituali cubane, l’utilizzo del sangue – al contempo denuncia della violenza, ma anche allegoria del perenne binomio vita/morte – o l’utilizzo del corpo come contenitore dell’energia universale.
Il corpo come veicolo espressivo è una caratteristica riconducibile anche nei primi lavori della poliedrica Anna Maria Maiolino, di origine italiana, ma trasferitasi in Brasile nel 1960, agli albori della dittatura. L’esperienza del regime dittatoriale in Brasile e la conseguente situazione di tensione hanno influenzato profondamente la sua arte, spingendola a riflettere su concetti quali la percezione di pericolo, il senso di alienazione, l’identità diemigrante e l’immaginario quotidiano femminile. In mostra presentiamo una selezione di lavori che ne confermano la grande versatilità, dalle sue celebri opere degli anni Settanta e Ottanta, documentazioni fotografiche che lei definisce “photopoemaction” – di chiara matrice performativa – alle sue recenti sculture e installazioni in ceramica, dove emerge la sempre fedele attinenza al vissuto quotidiano, in aggiunta, però, all’esplorazione dei processi di creazione e distruzione alle quali l’individuo è inevitabilmente legato.
Di simile potere suggestivo, ma con una particolare attitudine al crudo realismo, la poetica di Teresa Margolles testimonia le complessità della società messicana, ormai sgretolata dalle allarmanti proporzioni di un crimine organizzato che sta lacerando l’intero paese e soprattutto Ciudad Juarez, considerata uno dei luoghi più pericolosi al mondo. Con una grammatica stilistica minimalista, ma d’impatto quasi prepotente sul piano concettuale, i lavori della Margolles affrontano i tabù della morte e della violenza, indagati anche in relazione alle disuguaglianze sociali ed economiche presenti attualmente in Messico. Le grandi installazioni che l’artista propone per la rassegna ferrarese – fra cui un’opera inedita, realizzata appositamente per la Biennale Donna – svelano un evidente potere immersivo, che forza lo spettatore ad assorbire e partecipare al dolore di una situazione ormai fuori controllo, troppo spesso taciuta e negata dalle autorità locali.
Il percorso della mostra si chiude poi con la ricerca di Amalia Pica, grande protagonista dell’emergente scena argentina. Utilizzando un ampio spettro di media – il disegno, la scultura, la performance, la fotografia e il video – l’artista si sofferma sui limiti e le varie derivazioni del linguaggio, esaltando il valore della comunicazione, come fondamentale esperienza collettiva. Le sue opere si fanno metafora visiva di una società segnata dall’ipertrofia della comunicazione, un fenomeno diffuso che sempre più di frequente conduce all’equivoco e all’alienazione, invece che alla condivisione. Ispirandosi ad alcune tecnologie trasmissive del passato, mescolate a rimandi del periodo adolescenziale, Amalia Pica sorprende con interventi dal chiaro aspetto ludico, che invitano gli stessi visitatori a interagire fra loro, sperimentando varie e ironiche possibilità di dialogo.

La mostra, organizzata dal Comitato Biennale Donna dell’UDI (composto da Lola G. Bonora, Anna Maria Fioravanti Baraldi, Silvia Cirelli, Anna Quarzi, Ansalda Siroli, Dida Spano, Antonia Trasforini, Liviana Zagagnoni) e dalle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea, è curata da Lola G. Bonora e Silvia Cirelli, ed è sostenuta dal Comune di Ferrara e dalla Regione Emilia-Romagna.
In occasione dell’esposizione sarà edito un catalogo bilingue italiano e inglese che contiene le riproduzioni di tutte le opere esposte e apparati biografici, unitamente a contributi critici di Lola G. Bonora e Silvia Cirelli.
Alla Biennale Donna verranno poi affiancate una serie di iniziative collaterali strettamente legate al filo conduttore della mostra, come una rassegna cinematografica e presentazioni letterarie. Particolare attenzione sarà poi riservata al mondo scolastico, con approfondimenti speciali pensati opportunamente per gli studenti durante le visite.

17 aprile-12 giugno, Padiglione d’arte Contemporanea Biennale, Donna 2016: “Silencio Vivo. Artiste dall’America Latina”. Inaugurazione sabato 16 aprile ore 18.00

A Milano spiccano le opere di artisti e intellettuali ferraresi. Tre mostre da vedere

Metti una passeggiata piacevolissima a Milano, un sabato pomeriggio d’aprile. Le vie attorno a corso Magenta sono vive e ricche di fermento, gente che entra ed esce da bar e caffè. Come ferrarese sei aperto a mille e vuoi respirare tutto il resto che c’è oltre le Mura della tua città. Allora visiti due mostre poco pubblicizzate, alcuni direbbero di nicchia, e guarda un po’, scopri che in entrambe sono esposte anche opere di artisti e intellettuali ferraresi.

Alla Fondazione Stelline, tra i quadri che mostrano i protagonisti della vita culturale del capoluogo lombardo nel periodo storico tra le due guerre, ritrovi De Chirico e De Pisis; due portoni più in là, la mostra sui cinquant’anni di cultura del Novecento (dal 1933 al 1983) visti attraverso i libri Einaudi, trovi nientemeno che la prima stampa del 1976 de “La strage di Peteano” di Gian Pietro Testa, giornalista e scrittore molto noto, amico che abbiamo il grande onore di avere tra i collaboratori della nostra testata. Dulcis in fundo, Palazzo Reale, la mostra “Il Simbolismo. Arte in Europa dalla Belle Époque alla Grande Guerra” dove tra i grandi artisti europei fanno la loro figura diverse opere di Gaetano Previati.

Clicca le immagini per ingrandirle

Locandina della mostra su “Le collezioni tra le due guerre”, a Milano
peteano-einaudi
La copertina della prima stampa Eiunaudi de “La strage di Peteano” di Gian Pietro Testa
Locandina della mostra sul Simbolismo a Palazzo Reale, Milano

E ti si apre il cuore, un palpito, era ciò che desideravi: ti senti un po’ milanese anche tu, italiano, europeo… l’eccellenza culturale travalica il tempo e i luoghi.

Gallerie milanesi tra le due guerre“, fino al 22 maggio alla Fondazione Stelline, corso Magenta 61, Milano

I Libri Einaudi 1933-1983“, fino al 23 aprile, Galleria Gruppo Credito Valtellinese, corso Magenta 59, Milano

Il Simbolismo. Arte in Europa dalla Belle Époque alla Grande Guerra“, fino al 5 giugno, Palazzo Reale, Piazza Duomo 12, Milano

Utopia

Edorado Bennato
Edorado Bennato

Niente odio e violenza,
né soldati, né armi,
forse è proprio l’isola che non c’è
… che non c’è.
Seconda stella a destra
questo è il cammino,
e poi dritto fino al mattino
non ti puoi sbagliare perché
quella è l’isola che non c’è!
(Edoardo Bennato)

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…

Louie Louie

Oggi è un grande giorno.
L’11 aprile 1935 nasceva Richard Berry, un uomo a cui io e tantissimi dobbiamo tantissimo.
Richard Berry sarà ricordato per sempre come l’uomo che scrisse “Have Love, Will Travel” ma soprattutto la canzone più importante di sempre: LOUIE LOUIE.
Una stronzata che inizia con la, re mi e ancora re, ha generato mostri e ne genera ancora.
Da “Wild Thing” a “Blitzkrieg Bop” fino a “Smells Like Teen Spirit”: sono tutte figlie di quel la-re-mi-re.
Praticamente TUTTO il r’n’r.

Brano: “Louie Louie” di Richard Berry & The Pharaohs
Brano: “Louie Louie” di Richard Berry & The Pharaohs

“Louie Louie” è e sarà sempre la dimostrazione di come le cose imbecilli siano le migliori.
Nata come “semplice ballata in stile giamaicano”, la canzone racconta la semplice storia di questo marinaio che non vede l’ora di tornare dalla sua amata.
Ma è qui che inizia il casino.
Perchè da semplice “lato B” il pezzo si trasforma in un culto/successone.
La versione più celebre è probabilmente quella dei Kingsmen, gruppo garage di Portland.
La loro Louie Louie, con tanto di scazzi clamorosi, è quella che creerà il canone a cui si rifaranno tutti.
Ma è anche quella che interesserà l’FBI.
Tuttavia, proprio come Berry, i poveri Kingsmen non volevano assolutamente trovarsi nei casini.
Il casino inizia perchè il pezzo è davvero registrato alla brutto dio.
Il microfono è troppo in alto, il batterista sbaglia e tenta di camuffare l’errore, il cantante attacca troppo presto dopo l’assolo di chitarra e puoi quasi vederlo che si prende male e cerca di scomparire.
A completare la cappella, cappella che per me sta al pari con la Cappella Sistina, c’è questo dettaglio: i Kingsmen pensavano che quella fosse solo una registrazione di prova.
Invece no, dritta sul disco.
E quel microfono posizionato troppo in alto darà inizio alla leggenda.
Perchè di cosa cantavano i Kingsmen non si capiva una mazza.
Praticamente mezza America cercherà di capirci qualcosa e praticamente mezza America capirà delle cose sporche.
E quando in America arrivano le cose sporche ecco che arriva l’FBI.
Putroppo quelle cose sporche erano solo nella testa di tutti quei ragazzini.
E forse quelli più convinti erano quelli del Bureau.

Per avere una versione di Louie Louie davvero piena di schifezze bisognerà aspettare più di 10 anni.
A fare quel lavoro sporco, ci penseranno come sempre Iggy e gli Stooges.
E’ il 1974, gli Stooges sono al loro ultimo concerto, Iggy ha addosso un tutù e il pubblico è pieno di biker che gli lanciano addosso roba.
Tutto questo succede perchè il giorno prima quei biker hanno giurato di ammazzare Iggy sul palco e Iggy, dai microfoni di una radio del Michigan li ha sfidati a farlo.
Così la sera dopo, la sera della versione davvero sporca di Louie Louie, Iggy perde la brocca e mentre tutto va a rotoli si ricorda del proverbio.
Il proverbio che ha imparato quand’era nella band delle superiori: se tutto va a rotoli, attacca con Louie Louie.
E allora ecco il testo di Louie Louie si trasforma in una lista di insulti ai biker.
Non mi ricordo se Iggy fu riempito di botte prima o dopo Louie Louie.
Ma quella versione di Louie Louie è reperibile in “Metallic K.O.”, il mitico album in cui “si sente il rumore delle bottiglie che volano e volano per poi finire infrante contro le chitarre”.
Il povero Iggy poi quello stesso anno si farà ricoverare.
Ma come sempre si ribeccherà alla grande.

Richard Berry invece non beccò un soldo da Louie Louie fino agli anni ’80.
Tutto questo perchè, come accadeva spesso all’epoca, gli fu consigliato di cedere i diritti della sua miniera d’oro.
A quel punto si cacciò in tasca quei due soldi e li usò per organizzare il suo matrimonio.
Grazie a dio poi riuscì a intascarsi tutto quello che meritava.
E non riesco a immaginare quanta roba si sia intascato perchè sembra che di Louie Louie esistano più di 1500 versioni.
Roba che ha permesso a una radio californiana di suonarla per 63 ore di fila senza usare mai la stessa Louie Louie.

Purtroppo non ho mai registrato la mia ma l’ho suonata dal vivo.
Il mio compare di band odiava Louie Louie e quella sera si incazzò di brutto.
Il giorno dopo ci siamo sciolti.
Quindi Louie Louie, dal micro al macro, continua a fare danni.
E io sono orgoglioso, nel mio piccolo, di essere parte di quei danni.

Gratitudine eterna, tanti eterni auguri a Richard Berry e via con la versione originale.

Ogni giorno un brano intonato alla cronaca selezionato e commentato dalla redazione di Radio Strike.

 

Selezione e commento di Andrea Pavanello, ex DoAs TheBirds, musicista, dj, pasticcione, capo della Seitan! Records e autore di “Carta Bianca” in onda su Radio Strike a orari reperibili in giorni reperibili SOLO consultando il calendario patafisico. xoxo <3

Radio Strike è un progetto per una radio web libera, aperta ed autogestita che dia voce a chi ne ha meno. La web radio, nel nostro mondo sempre più mediatizzato, diventa uno strumento di grande potenza espressiva, raggiungendo immediatamente chiunque abbia una connessione internet.
Un ulteriore punto di forza, forse meno evidente ma non meno importante, è la capacità di far convergere e partecipare ad un progetto le eterogenee singolarità che compongono il tessuto cittadino di Ferrara: lavoratori e precari, studenti universitari e medi, migranti, potranno trovare nella radio uno spazio vivo dove portare le proprie istanze e farsi contaminare da quelle degli altri. Non un contenitore da riempire, ma uno spazio sociale che prende vita a partire dalle energie che si autorganizzano

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