Giorno: 11 Febbraio 2015

Ogni giorno un brano intonato a ciò che la giornata prospetta selezionato e commentato dalla redazione di Radio Strike.

[per ascoltarlo cliccare sul titolo]

Beat Happening – Teenage Caveman

la notizia della vittoria di Beck ai Grammy

l’album You turn me on dei Beat Happening

Domenica hanno consegnato i Grammy, “”gli-Oscar-della-Musica”” e da due giorni scorrendo le notizie, musicali e non, tutto sembra come sempre grottesco. Il premio per il “disco dell’anno” l’ha vinto Beck e questo ha scatenato una reazione grottesca del sempre grottesco Kanye West e un titolo ancora più grottesco da parte di un noto quotidiano.
Sembrerà di nuovo grottesco ma io il disco di Beck non l’ho ascoltato perchè per tutto il 2014 ho ascoltato solo un suo disco di 20 anni fa.
Un disco uscito per la K Records che, guarda caso, ha avuto la reazione più sensata di tutti a riguardo (foto).
Noi di Radio Strike, indipendenti e #dalbasso come la K, ci sentiamo dunque in dovere di ridere di tutto questo onorando la K con un brano scritto da “Mr. K” in persona. Un pezzo su una rivoluzione scritto da un rivoluzionario gent.mo e ben educato che proprio come noi è partito da una radio.

Selezione e commento di Andrea Pavanello, ex DoAs TheBirds, musicista, dj, pasticcione, capo della Seitan! Records e autore di “Carta Bianca” in onda su Radio Strike a orari reperibili in giorni reperibili SOLO consultando il calendario patafisico. xoxo <3 Radio Strike è un progetto per una radio web libera, aperta ed autogestita che dia voce a chi ne ha meno. La web radio, nel nostro mondo sempre più mediatizzato, diventa uno strumento di grande potenza espressiva, raggiungendo immediatamente chiunque abbia una connessione internet.
Un ulteriore punto di forza, forse meno evidente ma non meno importante, è la capacità di far convergere e partecipare ad un progetto le eterogenee singolarità che compongono il tessuto cittadino di Ferrara: lavoratori e precari, studenti universitari e medi, migranti, potranno trovare nella radio uno spazio vivo dove portare le proprie istanze e farsi contaminare da quelle degli altri. Non un contenitore da riempire, ma uno spazio sociale che prende vita a partire dalle energie che si autorganizzano attorno ad esso.

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