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Giorno: 23 Settembre 2019

Calvano (Pd): “La Lega sui campi nomadi si metta d’accordo con sé stessa”

Da: Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico

Paolo Calvano, Consigliere e Segretario regionale del Pd dell’Emilia-Romagna, commenta la notizia dell’assegnazione di tre alloggi popolari ad altrettante famiglie ferraresi sgomberate dal campo nomadi e le dichiarazioni, rilasciate dal consigliere regionale della Lega Daniele Marchetti nel corso della IV Commissione regionale riunitasi lo scorso lunedì, 16 settembre.

“È davvero singolare l’atteggiamento della Lega. L’altro giorno in Commissione regionale li abbiamo sentiti contestare con veemenza la possibilità di assegnare in situazioni di emergenza case popolari a rom e sinti e oggi abbiamo ascoltato i leghisti Naomo Lodi e Cristina Coletti – assessori di Ferrara – annunciare che, a seguito dello sgombero del campo nomadi di Pontelagoscuro, tre nuclei famigliari troveranno accoglienza in case Acer di proprietà del Comune di Ferrara. Nessuna obiezione al fatto che in presenza di situazioni di emergenza e di fragilità economica e sociale si possa procedere anche ad assegnazioni straordinarie a prescindere dall’etnia, ma qui l’emergenza è stata creata dal comune stesso e da un’amministrazione che fa della demagogia il proprio tratto distintivo. All’opposizione (in Regione) predicano una cosa, al governo della Città fanno l’esatto opposto”.

Cia Ferrara: non si tutela l’ambiente togliendo il gasolio agricolo agevolato

Da: Ufficio stampa e comunicazione Cia – Agricoltori Italiani Ferrara

L’associazione chiede maggior rispetto per il lavoro delle aziende, già in crisi per la difficoltà di
fare reddito e certamente non in grado di sopportare un aumento dei costi.

Ferrara, 23 settembre 2019 – “Togliere le agevolazioni e aumentare le accise per l’acquisto del gasolio a uso agricolo vorrebbe dire un ulteriore aumento dei costi di produzione per le aziende. E il settore non se lo può davvero permettere, visto che già così i prezzi pagati all’origine non coprono le spese sostenute per produrre e le aziende hanno i redditi sostanzialmente azzerati.” – spiega Stefano Calderoni, presidente provinciale di Cia – Agricoltori Italiani Ferrara.
L’associazione esprime una ferma opposizione all’ipotesi contenuta nel Decreto Legge sul clima, ventilata nei giorni scorsi dal ministro dell’Ambiente Costa, d’imporre una tassazione sui carburanti agricoli per disincentivarne l’uso. Solo una proposta, al momento, ma che mette in allarme il mondo agricolo, già fortemente in crisi per problemi fitosanitari e di mercato.
“Aumentare le tasse sui carburanti agricoli sarebbe un vero paradosso – continua Calderoni – per due motivi che chi conosce il settore agricolo dovrebbe sapere alla perfezione. Innanzitutto i prezzi di mercato pagati per i prodotti consentono a malapena, quando va bene, di ottenere un reddito e quindi mi chiedo come potrebbero le aziende rinnovare, in massa, il parco macchine aziendale, sostituendo i mezzi datati con quelli a minori emissioni. Inoltre non ci sono in commercio molti mezzi ecologici per le lavorazioni agricole più comuni o sono ancora dei prototipi, come i trattori a biometano. Dunque più che di un paradosso si tratta di un’utopia. Il paradosso numero due è quello di chiedere alle aziende di immettere sul mercato prodotti a residuo zero, coltivando praticamente senza l’utilizzo della chimica – peraltro vietando l’uso di molecole efficaci contro patologie fitosanitarie aggressive – e di salvaguardare, al contempo, l’ambiente. Tutto molto bello. Ma coltivare grandi estensioni in questo modo vuol dire un utilizzo maggiore dei mezzi meccanici e dunque di gasolio, perché se non si utilizza la chimica qualcosa le aziende devono pur fare, ad esempio, per diserbare. Quindi, in sostanza, si chiedono prodotti sostenibili o biologici per il bene dei consumatori, ma per produrli si utilizza più gasolio a discapito degli operatori e dell’ambiente. È sostenibilità, questa?”.
L’associazione auspica che ci sarà un passo indietro sul provvedimento e si cercheranno soluzioni condivise con i produttori agricoli e con le filiere, per consentire al settore di non essere schiacciato da ulteriori accise, anche se progressive.
“Voglio precisare – conclude Calderoni – che noi siamo i primi a voler salvaguardare il territorio, l’aria che respiriamo, la nostra salute e quella dei nostri figli. Ma non è aumentando le tasse sui carburanti che si disincentiverà l’uso dei mezzi agricoli e tantomeno si risolveranno i problemi delle emissioni. La tutela ambientale va fatta bene seguendo un piano organico, nel quale le aziende agricole possono svolgere un ruolo essenziale di salvaguardia, magari sostenute da forti incentivi per l’acquisto di mezzi più ecologici. Ma è chiaro che gli agricoltori devono poter continuare a lavorare e produrre, non possono diventare il capro espiatorio e pagare, letteralmente, per tutti”.

Ferrara in Jazz 21° edizione, presentata la prima parte di stagione con Enrico Rava, Bill Frisell, Fabrizio Bosso, Chris Potter, Uri Caine e moltissimi altri…

Da: Ufficio Stampa Jazz Club Ferrara

Si dice spesso che la vita inizia a quarant’anni. Di certo il Jazz Club Ferrara – sulla scena dal 1977 senza alcuna interruzione – pare non sentirli, anzi, la maturità gli ha giovato conducendolo ad imporsi tra i più importanti jazz club europei, conseguendo prestigiosi riconoscimenti: dall’inclusione nella guida alle migliori jazz venues del globo stilata dall’internazionale DownBeat Magazine, al podio del Jazzit Awards nella categoria “Jazz club Italia” da sette anni a questa parte. Quella che presentiamo oggi è la ventunesima edizione di Ferrara In Jazz, affermata rassegna concertistica realizzata con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Comune di Ferrara, Endas Emilia-Romagna ed il prezioso sostegno di numerosi partners privati, che – dal 1999 – si svolge nella suggestiva sede del Torrione San Giovanni, bastione rinascimentale iscritto nella lunga lista dei beni UNESCO e location per il cinema di Emilia-Romagna Film Commission.
Ad inaugurare il cartellone, venerdì 04 ottobre 2019, è il trio del chitarrista e compositore danese Jakob Bro, completato da Joey Baron alla batteria e Thomas Morgan al contrabbasso. Già con Paul Motian e Tomasz Stanko, Bro ha fatto incetta di ben cinque Danish Music Awards che lo hanno incluso nella Jazz Denmark’s Hall of Fame. Questa formazione ha più di un lustro di attività alle spalle. Il tutto si traduce in un affiatamento fuori dal comune, capace di produrre visionari dipinti sonori, attingendo da una ricchissima tavolozza timbrica.
Ferrara In Jazz si prolungherà fino a maggio, dopo aver dispensato, ad un pubblico sempre più vasto, otto mesi densi di concerti animati da protagonisti assoluti del panorama internazionale, serate dedicate a talenti emergenti e novità discografiche, nuovi itinerari musicali ed esposizioni, per un totale di circa 80 appuntamenti che abbracciano il linguaggio jazzistico a 360° gradi, valicando confini geografici e di genere.
In questa prima parte di stagione si esibiranno icone della musica afroamericana quali Bill Frisell, The Bad Plus, Mary Halvorson, Dave Douglas, Joy F. Brown, Uri Caine, Chris Potter, Dena DeRose, Ralph Alessi, Miguel Zenón, Aaron Parks, David Torn e Paul McCandless. Tra gli italiani menzioniamo Enrico Rava, Fabrizio Bosso, Giovanni Guidi, Massimo Faraò e molti altri ancora.
Procede di gran carriera l’avventura della Tower Jazz Composers Orchestra, l’apprezzata resident band del Torrione composta dagli oltre venti elementi diretti da Alfonso Santimone e Piero Bittolo Bon, che tra il 2019 ed il 2020 ha in cantiere, oltre alle consuete residenze mensili al Jazz Club, un tour nazionale ed europeo, nonché la registrazione dell’album d’esordio. Tornano, articolati e pirotecnici più che mai, i lunedì del Jazz Club, che esordiscono con un goloso aperitivo a buffet accompagnato da dj set. Momento clou sono i live set dedicati alla presentazione di nuovi progetti discografici a cui seguono infuocate jam sessions. In ambito didattico segnaliamo il seminario d’improvvisazione musicale tenuto dalla contrabbassista francese Joëlle Léandre. Spazio infine all’arte contemporanea con Segnosonico, collettiva che ha visto fondersi gli universi espressivi della musica e del disegno, realizzata in collaborazione con BilBOLBul, Bologna Jazz Festival e Endas Emilia-Romagna, e la sgargiante personale di Gianni Tarroni.
Il prestigio di questa ventunesima edizione firmata Ferrara In Jazz è impreziosito dalle co-produzioni con Bologna Jazz Festival, Mauro Rolfini, Seven Virtual Jazz Club, Teatro De Micheli di Copparo, Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara, Ferrara Musica, Crossroads Jazz e altro in Emilia-Romagna e Cinema Boldini.

Il programma della seconda parte della stagione (gennaio-maggio) sarà presentato in altra sede.

Il Palinsesto non abbandona la consolidata formula che pone in equilibrio avanguardia e tradizione, attingendo a piene mani dal miglior jazz della scena internazionale con particolare riferimento all’area newyorchese, per poi spaziare con leggiadria tra europa e sud america.

Tra i concerti della prima parte di stagione, gli Appassionati della Sei Corde avranno l’imbarazzo della scelta per varietà espressiva e di linguaggio sin dal concerto di apertura con il succitato jakob bro trio (venerdì 4 ottobre), seguito a ruota dalla fertilità febbrile di mary halvorson – già con anthony braxton, marc ribot e tim berne – che al torrione si presenta con code girl, primo gruppo per il quale ha scritto sia le musiche sia le parole e forse anche quello più riuscito in termini di originalità e di sintesi tra composizione e tensione continua all’improvvisazione (sabato 12 ottobre). Code Girl cede poi il passo ad un artista che non necessita di presentazioni: Bill Frisell. Con Harmony, nuovo progetto edito da Blue Note Records, il chitarrista di Baltimora – coadiuvato da Petra Haden alla voce, Hank Roberts al violoncello e voce e Luke Bergman alla chitarra baritono e voce – ci restituisce nella sua totalità la tradizione musicale americana (martedì 22 ottobre). Ideale preludio a questa performance è il tributo alla produzione ‘friselliana’ degli Unscientific Italians: undici tra le menti più creative del jazz nostrano – dirette da Alfonso Santimone, Francesco Bigoni e Zeno De Rossi – portano sul palco del Torrione (lunedì 21 ottobre) arrangiamenti originali firmati dallo stesso Santimone che mutuano elementi tematici e idiosincrasie chitarristiche dal corposo songbook di Bill Frisell, ponendosi scrupolosamente al riparo dagli stilemi della scrittura per big band. Novembre, invece, vede il ritorno di uno dei più rivoluzionari chitarristi della storia del jazz degli ultimi trent’anni, David Torn, che con il suo Sun Of Goldfinger, torna a calcare il palco del Jazz Club affiancato da due compagni di viaggio altrettanto visionari: Tim Berne e Ches Smith (sabato 23 novembre, in collaborazione con Bologna Jazz Festival).

Sul versante più Mainstream il jazz club dà spazio alla vocalità femminile ma non solo: sabato 19 ottobre è la volta del quintetto di joy f. Brown, cantante capace di regalare emozioni come solo le grandi cantanti della tradizione afro-americana riuscivano a trasmettere. Con lei Massimo Faraò al pianoforte, Nicola Barbon al contrabbasso, Byron Landham alla batteria e una ciliegina sulla torta: l’apporto di un astro nascente del jazz, la giovane cantante e trombonista catalana Rita Payès. Il sabato seguente, 26 ottobre, il pubblico del Torrione potrà assaporare, in prima assoluta, l’omaggio a Shirley Horn della stimatissima performer e didatta statunitense Dena DeRose, i cui arrangiamenti saranno eseguiti dalla neonata Emilia-Romagna Jazz Orchestra, co-diretta da Piero Odorici e Roberto Rossi (in collaborazione con Bologna Jazz Festival).

Sempre sul solco della tradizione, ma rivisitato all’insegna dell’innovazione e della Commistione di Linguaggi, è il duo formato dal trombettista dave douglas ed il pianista uri caine, la cui musica – qui prevalentemente incentrata su ballads e inni sacri – è densa di sostanza e tende a distillare ogni episodio in una stretta relazione tra i due strumenti (sabato 2 novembre, in collaborazione con bologna jazz festival). E ancora il quintetto del trombettista Ralph Alessi, esponente di punta della comunità jazz di New York, che torna al Torrione per presentare la sua ultima fatica discografica, Imaginary Fields, edita da ECM (sabato 9 novembre, in collaborazione con Bologna Jazz Festival). Lo segue a ruota Little Big, nuovo progetto del pianista e compositore Aaron Parks, in cui seducenti melodie, soluzioni timbriche e ritmiche eccentriche fluttuano tra elettronica, afrobeat, impressionismo e rock psichedelico (sabato 16 novembre, in collaborazione con Bologna Jazz Festival). Nuova produzione, con cambio di guardia, anche per The Bad Plus, che si presentano al Torrione con Never Stop II, costituita interamente da brani originali, ed un nuovo componente: il pianista statunitense Orrin Evans, già con la Mingus Dinasty (sabato 30 novembre, in collaborazione con Bologna Jazz Festival). Un lavoro che si muove con disinvoltura tra jazz, R&B ed elettronica è invece Circuits del sassofonista Chris Potter (sabato 7 dicembre), la cui propensione al virtuosismo e la sua proverbiale maestria strumentale si sposano con il groove di una ritmica stratosferica (Eric Harland alla batteria e James Francies al pianoforte e tastiere) che paga un forte tributo all’Africa. Sabato 14 dicembre è infine di scena Paul McCandless – polistrumentista co-fondatore del leggendario gruppo Oregon – che ripercorre il repertorio originale dei suoi storici dischi solisti avvalendosi dei Charged Particles, una delle band più apprezzate della San Francisco Bay Area.

Ad inizio stagione, lunedì 7 ottobre, con Sonero: The Music Of Ismael Rivera – progetto dedicato al leggendario cantante portoricano – il conterraneo e pluripremiato sassofonista Miguel Zenón imbastisce TRAME LATINEGGIANTI che vanno intensificandosi già dal lunedì successivo, 14 ottobre, con A Flor Da Pele, tributo al mestre Chico Buarque di una eccellente interprete vocale qual è Daniella Firpo, qui accompagnata dall’attrice Gaia Benassi nel dar vita ad un’emozionante performance che fonde musica e lettura.

Il Jazz italiano, in tutte le sue sfumature, è ben rappresentato non solo da protagonisti assoluti quali Fabrizio Bosso (Bosso – Guidi & The Revolutionary Brotherhood, mercoledì 6 novembre in collaborazione con BJF) ed Enrico Rava (doppio appuntamento con l’ Enrico Rava Special Edition 80th Anniversary, 20 e 21 dicembre), ma anche dalle numerose formazioni che animano I LUNEDÌ del Jazz Club. Oltre a quelli già menzionati, segnaliamo qui di seguito: Simone Graziano Frontal feat. Reinier Bass (4/11), Barbara Raimondi Singin’ Ornette (18/11), Matteo Bortone ClarOscuro feat. Adrien Sanchez (25/11), Istantanea Ensemble (9/12), Stefano De Bonis Slow Gold (23/12), David Helbock Solo (28/10, in esclusiva nazionale e in collaborazione con Seven Virtual Jazz Club), il Joëlle Léandre – Giancarlo Schiaffini Duo (2/12, in occasione del seminario di improvvisazione musicale tenuto dalla stessa Léandre) e Ingrid Jensen & Barga Jazz Band (16/12).

La stagione 2019/20 di Ferrara In Jazz vede altresì l’intensificarsi dell’attività della Tower Jazz Composer Orchestra, l’apprezzata resident band del Torrione coordinata da Alfonso Santimone e Piero Bittolo Bon, inclusa tra i dieci migliori gruppi dell’anno al Top Jazz 2018 di Musica Jazz.
Quest’anno, i ventitré elementi che la compongono, oltre ad arricchire il cartellone con un’esibizione mensile, come previsto dalle residenze in programma, intraprenderanno un tour nazionale ed europeo, nonché la registrazione dell’album d’esordio, la cui scaletta potrà essere ascoltata dal vivo, in anteprima assoluta, venerdì 27 settembre al Teatro De Micheli di Copparo (Fe). La realizzazione del cd è resa possibile grazie alla produzione dello studio di registrazione Over Studio di Cento (Fe) e di Jazzos, in qualità di distributore. L’attività della Tower Jazz Composers Orchestra è sostenuta dal contributo della Regione Emilia-Romagna “Legge Musica L.R 2/18, art. 8” a cui si aggiunge, per la realizzazione del disco, quella della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.

In ambito didattico, da un’idea di Mauro Rolfini, il Jazz Club Ferrara è lieto di ospitare – dall’ 01 al 05 dicembre – il seminario di improvvisazione musicale tenuto da Joēlle Léandre. La contrabbassista, improvvisatrice e compositrice francese è tra le figure di spicco della scena creativa internazionale. L’originale attitudine performativa che la contraddistingue l’ha condotta ad esibirsi sui palcoscenici più prestigiosi del mondo con artisti del calibro di Morton Feldman, John Cage, Giacinto Scelsi, Steve Lacy, Anthony Braxton, Fred Frith e John Zorn solo per citarne alcuni. Le iscrizioni sono già aperte, per informazioni: solejazzclubferrara@gmail.com

Spazio infine all’Arte Contemporanea. Dal 7 ottobre al 23 novembre con Segnosonico, collettiva realizzata in collaborazione con BilBOlBul, Bologna Jazz Festival e Endas Emilia-Romagna, inscritta nel progetto “Intrecciare Cultura” patrocinato dalla Regione Emilia-Romagna. Segnosonico è il risultato di due percorsi didattici residenziali svolti a Bologna nel 2018 e nel 2019. Il progetto ha visto fondersi gli universi espressivi della musica e del disegno, attraverso workshop diretti dall’illustratore Stefano Ricci e dal musicista Pasquale Mirra. I due docenti hanno lavorato con gli allievi del Liceo Musicale “L. Dalla”, del Conservatorio “G.B Martini”, del Liceo Artistico “F. Arcangeli” e dell’Accademia di Belle Arti di Bologna. Il vernissage, in programma per lunedì 7 ottobre, anticiperà il concerto del Miguel Zenón Quartet. Dal 25 novembre al 23 dicembre sarà la volta della personale dai colori sgargianti di Gianni Tarroni. Le esposizioni saranno fruibili nelle serate di programmazione.

L’Associazione Culturale Jazz Club Ferrara consente di ampliare la propria base sociale attraverso il TESSERAMENTO a Endas, che riserva ai propri soci numerose agevolazioni su scala nazionale, insieme alla possibilità di fruire di un sempre crescente numero di appuntamenti di indiscusso valore culturale. Il Jazz Club Ferrara è inoltre parte integrante del circuito MyFe, la carta turistica della città estense.

Informazioni
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com
Infoline e prenotazione cena 331 4323840 (tutti i giorni dalle 12.00 alle 22.00)

Dove
Salvo ove diversamente indicato, tutti i concerti si svolgono al Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara.

Orari
Apertura biglietteria 19.30
Cena a partire dalle ore 20.00
Inizio concerto 21.30
Secondo set 23.00

È previsto un solo set per i concerti firmati Monday Night Raw.
Le esposizioni sono fruibili nelle serate di programmazione (venerdì, sabato e lunedì).
Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso è riservato ai soci.

DIARIO IN PUBBLICO
Sogni ebraici tra ricordi e musiche

Antefatto: la Sinagoga italiana di via Mazzini, luogo mitico, devastato durante la guerra dall’odio razzista e chiuso al pubblico per decenni è stata teatro della prima riunione tenuta in preparazione della ventesima edizione della Giornata europea della Cultura Ebraica il cui tema era: Sogni. Una scala verso il cielo. Si entra nella spaziosa sala dove ancora alcuni armadi e lapidi ricordano la sua funzione e nello splendore della mattinata settembrina la vista è immediatamente attratta dai grandi finestroni che danno sui tetti dove due colombe tubano. Imperioso riaffiora il ricordo del celebre passo de Il giardino dei Finzi-Contini di Giorgio Bassani tra i momenti più alti dello scrittore:

“Quando ci incontravamo sulla soglia del portone del Tempio, [….] finiva quasi sempre che salissimo in gruppo anche le ripide scale che portavano  al secondo piano, dove ampia, gremita di popolo misto echeggiante di suoni d’organo e di canti come una chiesa- e così alta , sui tetti[…], coi finestroni laterali spalancati […] c’era la sinagoga italiana”.

E nella solennità, ribadita anche dalle parole di Bassani, che gli ebrei conoscevano così bene della esclusività di appartenere alla sinagoga italiana non a caso devastata dalla furia fascista, in quella sala si è svolto il gruppo di conferenze sul sogno indette dalla Comunità e dal Meis.

Inizia il Rav Luciano Caro  capo della Comunità ebraica ferrarese su un’affascinane tema: “Sogni nella Torah” in cui,  con lo spirito arguto che lo distingue, racconta la funzione, il senso, la necessità dei sogni specie nella prima parte della Bibbia, ovvero il Pentateuco.

A seguire Simonetta della Seta direttore del Meis affronta un importantissimo argomento legato a una figura fondamentale per la nascita e sviluppo del Sionismo: “Il sogno sionista di Theodor Herzl a Ferrara”. La studiosa racconta come uno dei maggiori studiosi e propagatori del Sionismo, lo Herzl, contatta un importante personaggio ebreo ferrarese, Felice di  Leone Ravenna, che fu tra i fondatori, insieme a Carlo Conigliani, della Federazione sionistica italiana (FSI) di cui tenne la presidenza fino al 1920. Il Ravenna riesce ad ottenere per lo Herzl un appuntamento e con il re Vittorio Emanuele III e con il nuovo papa Pio X avvenuti nel 1904.I due rimasero uniti epistolarmente  e preziosa risulta una cartolina esibita dalla relatrice inviata da Vienna a Ravenna da Herzl, scritta in italiano “ Saluti e bacci” con due ‘c’.  Infinitamente meglio dei contemporanei ‘bacioni’!  Un sogno, dunque, politico che tangenzialmente coinvolge Ferrara e la Comunità ebraica.

Massimo Acanfora Torrefranca, vice presidente della Comunità ferrarese e musicologo di fama ha parlato di un oratorio poco conosciuto di Schönberg, “La scala di Giacobbe”. Lo sviluppo dell’opera, la sua parziale composizione s’intrecciano nelle parole del Torrefranca con la faticosa vita privata del compositore sempre alle prese con malattie, con il servizio militare, con il suo innegabile negativismo personale. Si svolge il percorso della composizione con la stesura del testo, l’impossibile idea di farlo eseguire con effetto stereofonico da un organico colossale : un coro a 12 voci formato da 720 coristi; in più altri due cori invisibili e a 13 cantanti soliti. Ne “La scala di Giacobbe”  (traggo le notizie dalla guida all’ascolto dell’Oratorio, eseguito dall’Orchestra Virtuale del Flaminio, di Sergio Sablich) il protagonista non è  Giacobbe ma colui che sta in cima alla scala elevata al cielo: l’arcangelo Gabriele  “ che –scrive Sablich- sta presso il trono divino e passa in rassegna le anime  che sfilano davanti a lui [..] Dalla massa anonima emergono alcune voci: Gabriele le interroga sui loro destini individuali e ne mostra a ciascuno la limitatezza. Solo l’espiazione e la preghiera possono avvicinare l’uomo a Dio innalzandolo fino all’apice della scala:”

Alla fine del racconto si innalzano le note sublimi che invadono la sala e rendono l’atmosfera magica.

L’ultimo intervento della mattinata  è quello del professor Gavriel Levi insigne biblista: “ La Torah sogna?/ sognare la Torah” uno splendido intervento che ruota  attorno ad alcuni sogni del Genesi : quelli di Giuseppe, quelli del Faraone ed altri sogni interconnessi per convalidare la tesi straordinaria enunciata nel titolo.

 SOGNI CON ANIMA E CORPO

 Per i cento anni di Primo Levi, le sue poesie in musica

“Sognavamo nelle notti feroci,

Sogni densi e violenti

Sognati con anima e corpo:

Tornare; mangiare; raccontare”.

(Primo Levi, versi tratti dalla poesia “Alzarsi”, 11 gennaio 1946)

Il 15 settembre, poi, in occasione della ventesima edizione della Giornata Europea della Cultura Ebraica dedicata a “Sogni. Una scala verso il cielo”, il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah, in collaborazione con il Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Centenario della nascita di Primo Levi e la Comunità ebraica di Ferrara, organizza un concerto dedicato alle poesie di Primo Levi incentrato sui sogni di libertà e liberazione dopo il trauma della Shoah.

Shai Bachar, Shulamit Ottolenghi,Simonetta della Seta,Frank London (Foto di Marco Caselli Nirmal)

Lo splendido concerto tra i più importanti eseguiti a Ferrara negli ultimi anni e che ha visto la presenza del prefetto di Ferrara e di molti rappresentanti dell’associazionismo ferrarese ma non i rappresentanti dell’amministrazione nasce dalla meditazione di Shulamit Ottolenghi -cantante di World Music , emigrata in Israele nel 1973. Nel 2013 ha cominciato la sua collaborazione con i due altri musicisti da cui è nata la registrazione del CD “For you the sun will shine- Songs of women in the Shoah”- di mettere in musica le poesie di Primo Levi che nella bibliografia del grande scrittore rappresenta un episodio non molto conosciuto. Le poesie di Primo Levi  pubblicate dall’editore Garzanti nel centenario della nascita dello scrittore sono state meditate ed elaborate dalla Ottolenghi con l’aiuto di due musicisti di fama internazionale, Frank London, vincitore di un Grammy per la Contemporary World Music  e Shai Bachar compositore, pianista e produttore.

Così il programma di sala espone i motivi del Concerto “Sogni con anima e corpo”:

“Esattamente come la sua prosa, la poesia di Levi, scritta sporadicamente nel corso di alcuni decenni, è precisa, descrittiva, fatta per comunicare i moti dell’animo, sensazioni ed emozioni: a volte forse anche quelle sensazioni ed emozioni che sembra egli abbia avuto pudore di portare allo scoperto nei suoi testi in prosa.  “Le melodie che accompagnano questi testi – penetranti, incalzanti e a volte terribili nella loro immediatezza – ne sottolineano e intensificano il significato, senza mai sopraffarlo o contraddirlo con un’eco impropria. È una musica dell’anima che all’anima parla”Il connubio profondo di parole e musica risulta estremamente attuale e nel contempo a-temporale e si pone per chi ascolta, non solo come un’esperienza estetica, ma anche come una riflessione etica. “..

Dopo l’esecuzione de “Il canto del corvo” mi sono ritrovato con il viso bagnato di lacrime: Non lacrime di commozione , ma di sdegno.

E nell’immenso “Shemà” alla ripresa di

“Considerate se questo è un uomo,

Che lavora nel fango

Che non conosce pace

Che lotta per mezzo pane

Che muore per un sì o per un no.

Considerate se questa è una donna,

senza capelli e senza nome

Senza più forza di ricordare

Vuoti gli occhi e freddo il grembo

Come una rana d’inverno”

mi si è parata davanti la figura di Liliana Segre e quella lì presente, in teatro,  di Marcella Ravenna.

Alla fine tutti gli spettatori nel teatro strapieno sono usciti commossi e giustamente sconvolti mentre lo scalone del Municipio, deserto, rappresentava plasticamente l’assenza.

Hera: manutenzione programmata alla rete idrica di S.Nicolò (Argenta)

Da: Gruppo Hera

L’intervento comporta l’interruzione della fornitura d’acqua dalle 8 alle 19 del giorno 26 settembre. Previste quattro autobotti a servizio degli utenti nelle frazioni interessate

Giovedì 26 settembre Hera effettuerà un intervento programmato sulla rete acquedottistica del Comune di Argenta, e più precisamente in località S. Nicolò.

Per poter completare le operazioni, dalle 8 alle 19 di quel giorno sarà necessario interrompere la fornitura dell’acqua nell’area di S.Nicolò, Ospital Monacale, Santa Maria Codifiume e Traghetto.

Al fine di ridurre il più possibile il disagio per gli utenti delle frazioni interessate Hera ha già predisposto un servizio di approvvigionamento alternativo, pertanto nelle quattro località saranno disponibili altrettante autobotti. Sarà possibile trovarle:

S. Nicolò – in Piazza dell’Abbazia
S. M. Codifiume – in Piazza Luigi Gualandi  
Ospital Monacale – in Piazza Gustavo Bianchi
Traghetto – in Strada Valletta, all’altezza del civ. 27

Sono previste anche alcune modifiche alla viabilità, dato che la Strada del Ponte, nel tratto compreso tra Strada del Po di Primaro e SP65, sarà chiusa al traffico, pur rimanendo percorribile dai residenti e dai mezzi di soccorso.

Manovra: Coldiretti, più frutta in bibite per vera svolta green

Da: Coldiretti Emilia-Romagna

Mettere più frutta italiana nelle bibite per far tornare conveniente piantare alberi nel nostro paese sarebbe la vera svolta green che aiuta l’ambiente, la salute e l’economia e l’occupazione made in italy. È quanto afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini che rigetta l’ipotesi di tassare il gasolio agricolo perché è l’unico carburante utilizzabile al momento per i trattori e colpirlo non porterebbe alcun beneficio immediato in termini di utilizzo di energie alternative ma determinerebbe solo  aumento dei costi e perdita di competitività al sistema italiano rispetto ai concorrenti degli altri Paesi Europei che non hanno lo stesso inutile balzello.

Si continua a tollerare – sottolinea Prandini – la presenza nelle bevande analcoliche di appena il 12% di frutta senza neanche l’obbligo di indicarne la provenienza, con un inganno per i consumatori e un danno per i produttori. Sono anche queste le ragioni – spiega il Presidente della Coldiretti – della progressiva scomparsa dei frutteti in Italia dove svolgono un ruolo determinante nella mitigazione del clima e nell’assorbimento di polveri e gas a effetto serra mentre sull’ambiente pesa l’impatto negativo di succhi che arrivano dall’estero da spacciare come Made in Italy, dopo lunghi trasporti con mezzi inquinanti.

Occorre dire basta alle aranciate senza arance e impegnarsi concretamente – conclude la Coldiretti – nell’educazione alimentare a partire dalle scuole anche con l’aiuto dei nuovi distributori automatici snack che si stanno diffondendo dove acquistare frutta fresca, disidratata o spremute al 100% italiane.

Cna in Festa venerdì 27 settembre

Da: Cna Ferrara

Venerdì 27 settembre, presso la Factory Grisù si svolgerà “Cna in festa”. Seminari rivolti alle scuole, spettacoli, momenti di riflessione: “un’occasione per metterci a disposizione della città e del territorio”.

“Un’intera giornata in cui il mondo della piccola e media impresa fa festa e si mette a disposizione della città e del territorio, con le proprie eccellenze, il proprio orgoglio e il proprio saper fare.”

Il direttore di Cna Ferrara Diego Benatti spiega così il significato di “Cna in festa”, l’evento organizzato per il prossimo 27 settembre presso la Factory Grisù di via Poledrelli: “Non è un caso – prosegue Benatti – che abbiamo scelto proprio questa location. La Factory Grisù ospita un consorzio di imprese, è un hub culturale e dell’innovazione, e ha scelto di insediarsi nel quartiere Giardino, bellissimo e bisognoso di valorizzazione. Tutto ciò è coerente con gli obiettivi che Cna si è data: contribuire alla creazione, sul territorio, di un ambiente favorevole alla nascita e alla crescita di nuove imprese”.

Sarà una giornata ricca di iniziative: alla mattina, negli spazi della Factory si svolgeranno dei seminari organizzati per le scuole, che prevedono la partecipazione di numerose classi delle superiori. Si parlerà di acconciatura, fotografia, elettronica, legatoria, e di tanti altri mestieri artigiani, Due workshop saranno inoltre dedicati alla creazione d’impresa e alla ricerca attiva del lavoro.

Nel pomeriggio spazio alla musica e allo spettacolo, con il cantautore SimoDrive, la Banda Ariosto, il pianista e cantautore Thomas Cheval e il popolarissimo comico ferrarese Gianni Fantoni, che per l’occasione si definisce “Artigiano della comicità”. Non mancheranno animazione musicale e DJ Set a cura della web Radio Giardino.

Alla giornata presenzieranno, Il Presidente Provinciale Davide Bellotti ed i vertici di Cna, il Sindaco di Ferrara Alan Fabbri, l’assessore all’Istruzione e pari opportunità Dorota Kusiak e il Presidente della Camera di Commercio Paolo Govoni.

“Sarà una festa – conclude Benatti – ma anche un’occasione in cui Cna riflette su se stessa e sul futuro: nei prossimi mesi saremo chiamati a decisioni difficili, e Cna con la propria autorevolezza e la propria leadership intende essere determinante per le scelte economiche del territorio”.

Si è chiusa Venerdì a Ferrara Fiere Congressi la XIII edizione di RemTech Expo

Da: RemTech Expo

Si è chiusa Venerdì a Ferrara Fiere Congressi la XIII edizione di RemTech Expo (18-20 Settembre www.remtechexpo.com). Trecento aziende partecipanti, duecento appuntamenti e incontri, centoventi delegati internazionali, Live Demonstrations, Laboratori, Awards, collegamenti, interviste, tre Ministeri presenti, cinque Continenti rappresentati, sono questi i numeri che hanno caratterizzato l’edizione 2019 di RemTech Expo, annunciati dagli organizzatori alla cerimonia di apertura svoltasi presso gli spazi del Ministero dell’Ambiente. Grazie a tutti per essere stati parte di questo incredibile Appuntamento!

Isi asd risultati 15° Campionato del Mondo Wska 2019

Da: Ufficio Stampa Isi asd

E’ stata la città di Odivelas, distretto di Lisbona, in Portogallo, ad ospitare l’edizione numero 15 dei Campionati Mondiali della WSKA (World Shotokan Karate Association) che si sono svolti lo scorso weekend.
La nazionale italiana dell’Istituto Shotokan Italia asd, nata da una costola dell’Ente Morale per la parte sportiva, rientra dalla trasferta continentale con 7 medaglie (4 d’argento e 3 di bronzo) e il 9° posto nella classifica per nazioni, in un mondiale vinto dalla Russia, che chiude con 24 medaglie di cui 9 d’oro, seguita da Usa e Inghilterra. “Abbiamo centrato il nostro obiettivo – ha ribadito il presidente nazionale dell’Isi asd il ferrarese Rino Campini – ovvero quello di fare bene. Siamo partiti con una nazionale forte, con 18 componenti, gareggiato con un gruppo relativamente giovane nelle specialità di kata e di kumite. Non posso che essere soddisfatto di questa nazionale che ha confermato la validità tecnica della scuola del karate tradizionale del maestro Hiroshi Shirai portando a casa dei risultati tutt’altro che scontati visto l’alto livello tecnico delle altre nazioni”.
Quattro, dicevamo, le medaglie d’argento che gli azzurri mettono al collo: secondo posto per la giovane squadra di kata maschile juniors, allenata dal coach e maestro Pasquale Acri, composta da Alessandro Bindi, Alberto Rocchetti e Vittorio Prin Clari, per la squadra di kata seniores femminile con Annalisi Casini, Giulia Gabrieli e Francesca Re, per la squadra di kata seniores maschile con Nicola Bianchi, Francesco Federico e Francesco Rocchetti e per Francesco Federico nel kata individuale maschile seniores.
Le medaglie di bronzo arrivano da Annalisa Casini nel kata individuale femminile seniores, dal giovanissimo Alessandro Bindi nel kata maschile cadetti e dalla squadra di kumite maschile juniores, allenata dal maestro e coach Silvio Campari, composta da Sergio Pretta, Kevin Ghiozzi, Marco Babbini, Aboubacar Pornon Kone ed Elio Mastrofrancesco terza a pari merito.
Della delegazione italiana in Portogallo al mondiale Wska facevano parte anche i coach Pasquale Acri (kata), Silvio Campari (kumite) il medico dottor Giuseppe Chiametti e gli arbitri internazionali i maestri Marco Cialli, Roberto Mazzarda e Carlo Rocco.

Enrico Franceschini 25 Settembre ore 18, presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino libreria Libraccio di Ferrara

Da: Organizzatori

Enrico Franceschini
Presenta
“Bassa marea”
(Rizzoli)

Dialogano con l’autore Federico Varese e Marcello Simoni


Un Grande Lebowski in Romagna.

Il lato oscuro della California italiana.

Il mare prende, il mare dà. E un mattino di primavera la bassa marea consegna alla spiaggia di Borgomarina un corpo di donna. La ritrova, più morta che viva, Andrea Muratori detto Mura, giornalista in pensione, tornato nel paesino di villeggiatura dell’infanzia dopo una lunga carriera da inviato giramondo, con pochi soldi in tasca, un capanno di pescatori come casa e in pace con se stesso. Siamo in Romagna, la riviera delle vacanze di massa e del divertimentificio, cento chilometri di litorale che con il solleone diventano metropoli diffusa spalmata tra Marina di Ravenna e Gabicce, per metà West Coast all’italiana e per metà irredimibile provincia di vitelloni, malelingue e brava gente. Ma fuori stagione gli abitanti verniciano e riparano, sperperando i guadagni estivi e portando a galla vizi nascosti. Fra un clan di calabresi che traffica schiave del sesso e immigrati cinesi che spacciano erba, toccherebbe a Mura risolvere il mistero dietro il passato di Sasha, l’enigmatica russa restituita dal mare. Un’impresa troppo grande per lui, se ad aiutarlo non ci fossero altri tre sessantenni irresistibili. «Uno per tutti, tutti per uno» ripetono i vecchi amici, citando i tre moschettieri. Che poi, com’è noto, erano quattro. Enrico Franceschini ha scritto una commedia gialla, caustica e brillante, che illumina le ombre della terra raccontata da Fellini e Tondelli, su cui – tre mesi l’anno – si rinnova la furibonda battaglia del desiderio nazionalpopolare.

Enrico Franceschini (Bologna 1956) ha girato il mondo come corrispondente estero di un grande quotidiano, pur mantenendo sempre uno stretto legame con una località balneare della riviera romagnola. È autore di saggi e romanzi tra cui L’uomo della Città Vecchia, Vinca il peggiore e Vivere per scrivere.

Fiab Ferrara – Bimbimbici un progetto per un laboratorio di educazione stradale per le scuole

Da: Fiab Ferrara

La pioggia e la temperatura rigida non hanno scoraggiato le bambine e i bambini che ieri mattina (domenica 22 settembre) hanno partecipato a Bimbimbici. Tanti i gadget offerti dai volontari di Fiab Ferrara ai piccoli ciclisti, tanta la gioia nel pedalare insieme, anche sotto una leggera pioggerellina che ha divertito i giovani pedalatori (e un po’ meno i genitori). Scortati dalla Polizia Locale, rigorosamente in bici, un breve giro per le vie cittadine e sosta finale al Parco Massari, con le fantastiche favole di Teresa Fregola, le animazioni dei claun di Vola nel Cuore e le merendine naturali del ristorante MoMama. Alla partenza era presente il vicesindaco Nicola Lodi per i saluti istituzionali. Il presidente di Fiab Ferrara Stefano Diegoli e il consigliere nazionale Fiab Onlus Giuliano Giubelli hanno parlato con il vicesindaco Nicola Lodi per un progetto di laboratorio di educazione stradale per le scuole da realizzare con la Polizia Locale.

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Nelle foto Stefano Diegoli, Nicola Lodi e Giuliano Giubelli alla partenza di Bimbimbici da piazza XXIV Maggio e un momento della pedalata

Bullismo: Bondeno aderisce al protocollo d’intesa per contrastarlo

Da: Ufficio del Sindaco Comune di Bondeno

Francesca Piacentini  e Francesca Aria Poltronieri: «Fenomeno da constrare attraverso la sensibilizzazione e l’impegno di tutti»
 
Bondeno (Ferrara), 23-09-’19.
C’è chi lo chiama bullismo, chi semplicemente una forma “prevaricazione in età giovanile”. Quello che è certo è il fatto che si tratta di un fenomeno in forte crescita, balzato al centro delle cronache degli ultimi anni, per via del fatto che non fa spesso distinzione tra ceti sociali, interessando trasversalmente tutti. «Bondeno ha deciso per questo di aderire al protocollo d’intesa anti-bullismo della Prefettura – dice l’assessore alle Politiche sociali, Francesca Piacentini – consapevole del fatto che soltanto con un intervento corale di tutte le istituzioni, del mondo della scuola e con un approccio multidisciplinare si può cercare di contrastare il problema». In questo modo, il municipio collaborerà con tutti i partner coinvolti, ed anche con le forze dell’ordine, all’interno del “gruppo di lavoro” che dovrà mettere in campo una serie di strategie per offrire «un efficace ausilio – recita il documento – agli istituti scolastici, per contrastare e prevenire situazioni di rischio, nonché per tutelare il benessere degli alunni, all’interno (e fuori) dagli edifici scolastici». Il protocollo d’intesa è frutto del lavoro congiunto svolto da Prefettura, Procura della Repubblica, Tribunale dei minorenni, Questura, dei Comandi provinciali dei Carabinieri e della Guardia di finanza, dell’Ausl, dell’Università, dell’Ordine degli avvocati di Ferrara e di una serie di enti locali. Il Comune di Bondeno è sceso in campo per contrastare i fenomeni di “bullismo” giovanile e di cyber-bullismo (ovvero, quelle forme di prevaricazione che si svolgono in rete, spesso lontano dagli sguardi di genitori e insegnanti) già diverso tempo fa. Persino nel recentissimo regolamento di polizia urbana, che è stato riaggiornato per fronteggiare i nuovi fenomeni che si registrano nella società, è stata inserita la possibilità per gli agenti di entrare all’interno delle scuole. Per fare politiche di informazione ed educazione, certo, ma anche – in accordo con la dirigenza scolastica – per raccogliere testimonianze laddove ci sia più di un ragionevole sospetto che si sia in presenza di fenomeni di bullismo. «Sarà indispensabile, all’inizio di quest’anno scolastico – continuano Francesca Piacentini e l’assessore alla scuola matildeo, Francesca Aria Poltronieri – continuare lungo la strada di attività formative e di informazione, rivolte agli studenti, che perseguano la cultura della legalità. Allo scopo di prevenire comportamenti di bullismo e anche l’uso di sostanze tra i giovani». Attività già susseguitesi nel corso degli anni, che ora andranno moltiplicandosi. Non più tardi di un anno fa, infatti, l’amministrazione, assieme a Spazio 29, al mondo della scuola ed all’Ausl organizzò un confronto alla sala 2000, in cui fu presentato un video realizzato dal Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze, per promuovere il benessere tra i giovani, con preciso riferimento proprio alla questione del bullismo informatico.
 

Al Cinema Boldini il documentario italiano “Dicktatorship – Fallo e basta!” martedì 24 settembre

Da: Ufficio Stampa Arci Ferrara

Martedì 24 settembre alle ore 21.00 verrà proiettato al Cinema Boldini il documentario italiano Dicktatorship – Fallo e basta!, per la regia di Luca Ragazzi e Gustav Hofer.
Al termine della proiezione incontro con il regista Luca Ragazzi e la giornalista Camilla Ghedini
Ingresso 5 euro

La proiezione fa parte della rassegna organizzata e promossa da Fice Emilia Romagna – “Riuscianno i nostri eroi”.

Gustav e Luca sono due ragazzi che vivono insieme da tanti anni. Un giorno, a colazione, una battuta infelice rischia di mettere in crisi il loro rapporto di coppia: possibile che Gustav non si sia mai reso conto che Luca è un maschilista? E come mai anche un uomo progressista come Luca è capace di atteggiamenti sessisti senza neanche accorgersene?

La discussione è il pretesto per iniziare un’analisi puntuale del loro – e nostro – Paese. Un viaggio alla scoperta delle storie di ordinario sessismo dell’Italia di oggi, tra integralisti cattolici, improbabili raduni per “uomini veri”, esperimenti scientifici rivelatori. Incontrando diversi esperti nel campo della sociologia, della scienza, delle arti e persino del porno, provando ad orientarsi nell’intricato mondo dei rapporti di potere tra uomo e donna, Gustav e Luca guidano lo spettatore in un viaggio caleidoscopico e a tratti esilarante che li porterà a una conclusione inevitabile: sono gli uomini a dover cambiare, perché le donne, a quanto pare, lo hanno fatto già da tempo.

Nel loro quarto documentario Luca Ragazzi e Gustav Hofer tornano a esplorare con la consueta e graffiante (auto) ironia i temi culturali e sociali più scottanti per una grossa parte della popolazione del nostro Paese. Dicktatorship è un intelligente e godibile punto di partenza per una riflessione urgente e necessaria sui ruoli e sui generi nella nostra società e insieme un invito a cambiare una mentalità non immutabile: un’impresa che, da esseri capaci di pensiero e non motivati esclusivamente dalla biologia, siamo sicuramente capaci di compiere.

“Nella cultura mediterranea l’uomo sembra dover necessariamente rispondere a un’ideale di virilità: ma cosa si intende davvero per virile? L’uomo virile è “solo” un seduttore impenitente e un amante instancabile, o deve essere prepotente, violento, oppressore? Qual è la differenza tra l’essere uomo e l’essere “maschio”? La cosiddetta “crisi del maschio contemporaneo” altro non è che la sua perdita di potere? Con DICKTATORSHIP abbiamo voluto raccontare come una società fallocentrica e patriarcale non possa produrre che atteggiamenti maschilisti e sessisti. E come questi siano trasversali e indipendenti dal ceto sociale, dalla provenienza geografica, dall’orientamento politico. […]abbiamo deciso di prendere il Belpaese come case-study perché senz’altro l’Italia è un paese dove il maschilismo – e ahinoi la violenza di genere – hanno ancora un ruolo predominante. I dati ci parlano di trattamenti salariali e possibilità lavorative tutt’altro che egualitari, e le cronache riportano quasi quotidianamente notizie allarmanti di femminicidi.”

“Autori a corte” alla biblioteca Ariostea

Da: Organizzatori

La notissima rassegna letteraria “Autori a corte” che dal 2014 con due edizioni differenti – a luglio e nel periodo natalizio – propone presentazioni librarie di autori noti in ambito nazionale (una breve carrellata vede i nomi di Gianluigi Nuzzi, Marcello Simoni, Massimo Carlotto, Cinzia Tani, Sonia Peronaci, Antonella Boralevi, Achille Occhetto, Magdì Allam, Piero Fassino, Don Antonio Mazzi, Petros Markaris e tantissimi altri) e autori locali, allarga i suoi orizzonti: a partire dal 24 settembre, a scadenza mensile, fino al giugno 2020 presso la Sala Agnelli della Biblioteca Ariostea proporrà incontri e presentazioni con lo stile che hanno reso famosa questa rassegna. Per cui anteprime, presentazioni animate da musica e letture e ospiti famosi si alterneranno nelle date da tenere a mente del 24 settembre 2019, 8 ottobre 2019, 12 novembre 2019, 17 dicembre 2019, 21 gennaio 2020, 18 febbraio 2020, 17 marzo 2020, 21 aprile 2020, 19 maggio 2020, 16 giugno 2020.

Questi incontri, ovviamente a ingresso libero, non sostituiranno le rassegne estiva e natalizia ma andranno ad integrarle per una offerta aperta a tutti i 12 mesi dell’anno.

“Lavorando da anni per una cultura diffusa, arrivando a portare la nostra rassegna dal centralissimo Giardino delle Duchesse al cortile del Consorzio Factory Grisù in Via Poledrelli, avevamo quasi dimenticato che Ferrara ha un autentico gioiello a due passi dalla nostra sede. La Biblioteca Ariostea è un luogo magico che tutti, anche chi non è vicino al mondo dei libri deve scoprire” – queste le parole di Federico Felloni uno degli organizzatori della rassegna – “non abbiamo un calendario completo, porteremo di volta in volta proposte differenti anche in base alle tante richieste che ci arrivano dalle varie case editrici con cui collaboriamo, ma non vogliamo assolutamente scordarci degli autori locali che avranno uno spazio considerevole com’è giusto che sia.”

Si incomincia il 24 settembre alle ore 17,30 con Dario Gigli, finalista del premio Giovane Holden, che presenterà il suo ultimo romanzo La fabbrica di plastica. Incontro magnificato dalla musica dal vivo di Matteo Ramon Arevalos pianista di fama mondiale che vive e lavora fra Europa e Stati Uniti e le letture della giovane attrice Camilla Lopez.

Laboratorio di “Food painting” al Centro Culturale Mercato di Argenta

Da: Iat Comune di Argenta

In occasione della mostra di Hermann Nitsch in svolgimento al centro culturale Mercato, Domenica 29 Settembre alle ore 16.00 si svolgerà “Omaggio a Nitsch. Laboratorio di pittura con il cibo” a cura dell’artista Franca Minardi.
Un originalissimo laboratorio di “food painting” dove i colori sono ricavati da frutta, verdura, spezie, erbe.
L’attività laboratoriale è gratuita ed è riservata ai bambini dai 2 ai 12 anni, è richiesta la prenotazione telefonica al numero 0532-330276.
Chi lo desidera, oltre all’attività prevista, può portare una maglietta bianca da decorare con i colori ricavati dalla natura.

In caso di maltempo il laboratorio si svolgerà all’interno del centro culturale mercato

Info e prenotazioni
Orario di apertura al pubblico:
L’ufficio Informazione Accoglienza Turistica c/o Centro Culturale Mercato sarà aperto nei seguenti giorni ed orari:
> Gennaio – Febbraio – Marzo – Aprile – Settembre – Ottobre – Novembre – Dicembre:
– da martedì a sabato 9.30-12.30
– da giovedì a domenica 15.30-18.30

“Puliamo il mondo” sabato 21 settembre, raddoppia la manifestazione 

Da: Circolo Legambiente Delta del Po
 
Sabato 21 settembre 2019 si è svolta la manifestazione “Puliamo il mondo 2019”. 
Nel territorio del Delta del Po ferrarese  la manifestazione di Sabato 21 si è raddoppiata:
Venti volontari si sono incontrati al lido di Spina, nella spiaggia libera e le dune accanto allo stabilimento Balneare Le Piramidi, ed hanno riempito  una ventina di sacchi raccogliendo tanta plastica, molto polistirolo e bottiglie di vetro.
Sono stati raccolti anche degli ingombranti. La curiosità è stato il ritrovamento di un lampadario in mezzo alla vegetazione delle dune.
In contemporanea una ventina di volontari hanno pulito e reso fruibili un’area verde a Medelana, frazione di Ostellato.   I volontari con guanti e strumenti da giardino hanno ripulito un parco retrostante la “casa del Popolo” di Medelana.  Togliendo gli ingombranti, residui di macerie e ripulendo il sottobosco, hanno riportato alla fruizione un bellissimo polmone verde ad uso delle famiglie della frazione di Ostellato.
In mezzo ai volontari ha partecipato una bambina di 14 anni e subito i volontari hanno commentato: “ anche noi abbiamo Greta, la nostra si chiama Viki (Vittoria).
E’ un bell’auspicio che i giovani sentano la necessità di collaborare, ma anche di portare avanti i diritti ad avere un ambiente sano.
Ringraziamo per la collaborazione il gestore del Bagno Le Piramidi del Lido di Spina, il Comune di Ostellato, Clara spa e la cooperativa Brodolini.

Fiera di San Matteo a Pilastri

Da: Ufficio Stampa Comune di Bondeno

Esperimenti di archeologia con i bambini, durante la fiera del paese

Bondeno (Ferrara), 22-09-’19.
Manipolare l’argilla, seguendo le indicazioni degli archeologi, per riprodurre fedelmente i reperti riportati alla luce negli scavi della Terramara. Il Gruppo Archeologico ha proposto sabato un interessante laboratorio, durante la Fiera di San Matteo a Pilastri. Con una buona partecipazione di bambini, interessanti a ricreare con le proprie mani i manufatti visti finora soltanto nei depliant degli scavi archeologici o esposti in qualche museo. La fiera di Pilastri è stata anche l’occasione per radunare il paese in un momento di comunità, al quale ha voluto portare il suo saluto anche il sindaco di Bondeno, Fabio Bergamini. Il momento più alto della celebrazione è stato certamente quello religioso, con la messa solenne con la proclamazione della preghiera davanti all’Immagine del Patrono, con la benedizione dal sagrato con la Reliquia di San Matteo rivolta a tutti gli abitanti di Pilastri.

IV Edizione del Premio Internazionale Duchessa Lucrezia Borgia

Da: Organizzatori

Alto Riconoscimento alla Cultura e alla Scienza città di Bisceglie e città di Ferrara

Domenica 29 settembre 2019 chiusura nell’anno per le celebrazioni per i 500 anni dalla scomparsa della nobildonna.
In occasione dei 500 anni dalla morte della Duchessa di Bisceglie e Ferrara Lucrezia Borgia (1480-1519), l’omonima associazione di Bisceglie, un evento patrocinato dal Comune di Bisceglie, dal Comune di Ferrara, Archeoclub d’Italia sez . di Bisceglie , Provincia BAT e Regione Puglia.
Il grande evento si terrà Domenica 29 settembre con inizio alle ore 18,00 presso la sala del settecentesco Seminario Diocesano in Bisceglie la cittadinanza è invitata.
Presenta la serata Mimmo Valente voce storica di Radio Centro Bisceglie.
Per questa edizione, le personalità premiate per il loro impegno professionale e sociale saranno:
Il Maestro di fama internazionale Marco Misciagna, Gold Medalist of Kiev Opera Theatre, is Viola Professor at the Superior State Conservatory “Gesualdo da Venosa” of Potenza (Italy), Honorary Professor at “Institut Superieur de Musique de Sousse (Université de Sousse, Tunisia), Honorary Professor at “Esteban Salas” Conservatory in Santiago de Cuba, Honorary Professor at “Pettman National Junior Academy of Music” (Auckland, New Zeland), Honorary Professor at Yerevan Komitas State Conservatory (Armenia) and Honorary Professor at the “S.Rachmaninov” State Conservatory (Tambov-Russia) and Far Eastern State Academy of Art (Vladivostok-Russia). He performed in the most famous concert halls of Europe such as the Berliner Philarmonie, Essen Philarmonie, Hamburg Laieszahalle, Mannheim Rosengarten, the Meistersingerhalle Nurimberg, the Prinzeregententheatre of Munich, Arriaga Theatre in Bilbao, Musikverein in Wien, Victoria Eugenia Theatre in San Sebastian, Sala Sinopoli Auditorium Parco della Musica of Rome and in the most prestigious halls of America such as the Balboa Theatre in San Diego – California, the Fox Tucson Theatre, S. Francis Auditorium in Santa Fe – New Mexico, the C.W.Eiseman Center, the Rudder Theatre, the Empire Theatre in Texas, the American Theatre in Hampton – Virginia, the Lehman Center and Carnegie Hall of New York and many others. “Distinguished Artist” of the Alion Baltic International Music Festival in Tallin (Estonia) and “Honorary Principal Soloist” of the Arkhangelsk State Chamber Orchestra (Russia), “Honorary Artist” of the St Heliers Music Centre in Auckland (New Zeland), as well as “Honorary Citizen” of the City of Ayvalik in Turkey and “Distinguished Visitor” of the City of Santiago de Cuba. He is member of the European Cultural Parliament.
Premiata per la seconda volta dopo la premiazione del 2017, la Scuola di Medicina di Bari Corso di laurea in Medicina e Chirurgia (corso in inglese) – Bari English Medical Curriculum LM-41 rappresentata e sarà conferito il prestigioso riconoscimento al professor Luigi Santacroce.

Gianni Cestari, “Contemplando affascinati la propria assenza”

Da: Organizzatori

Contemplando affascinati la propria assenza
opere su carta

Biblioteca Comunale “Lorenza Meletti”
Bondeno (Ferrara) via dei Mille, 8
e via Vittorio Veneto 29 cancello laterale

Dal 29 settembre al 3 novembre 2019
negli orari di apertura Biblioteca
Lunedì 9.00 – 18.30
Martedi 9.00 – 13.00 e 14.30 – 18.30
Mercoledì 9.00 – 13.00 e 14.30 – 18.30
Giovedì 9.00 – 13.00 e 14.30 – 18.30
Venerdì 9.00 – 13.00 e 14.30 – 18.30
Sabato 9.00 – 13.00

Inaugurazione domenica 29 settembre alle ore 17.00

Grovigli di ombre, luci e forme che si incontrano percorrendo un labirinto in un campo di mais
come metafora del disorientamento della città, hanno dato origine ad una serie di immagini e dipinti
su carta, nel formato quadrato °Polaroid° come le istantanee di un turista, con il pensiero rivolto
al romanzo di Italo Calvino Le città invisibili.
Questa serie di lavori, allusivi più che illustrativi, sono stati parte di una mostra allestita nella
Hanes Art Gallery della Wake Forest University nella città di Winston-Salem nel North Carolina
degli Stati Uniti nella primavera di quest’anno.
Come scrive Paul Bright nella presentazione, il progetto di Cestari presuppone le proprie
esplorazioni; di espressione, immagini, media e approccio. Mentre queste opere spesso includono frammenti di testo e parole, la loro incompletezza nel contesto delle immagini a l’evidenziare
il suo fascino per l’ineffabile e il misterioso.

Sogni

Non c’è persona più saggia e viva di un sognatore. Sicuramente non c’è persona che avrà più intensamente vissuto la sua vita di chi, pur non chiudendo gli occhi, può vedere intorno a sé i suoi sogni. Ma in tal caso come distinguere la realtà dal sogno ma, soprattutto, siamo sicuri sia giusto distinguerla? Forse è proprio questo il miglior lato di un sognatore: non distinguere il sogno dal vero.

“Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte”
Edgar Allan Poe

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la settimana…

Monocolture

Capita di pensare spesso, negli ultimi tempi, all’impatto umano sull’ambiente. Si sente parlare di riscaldamento, inquinanti, rifiuti. Capita che, qualche volta, una persona decida di fare una corsa, o una semplice passeggiata, perché anche di salute si sente parlare spesso. Capita, raramente, che si possa incontrare il rottame di un auto incendiata ma ciò che più dovrebbe far riflettere è il dettaglio che non si nota: le monocolture di mais distruggeranno il pianeta?

Una panchina per suonare

The Numbers (Radiohead, 2016)

Sono in due. Arrivano coi loro strumenti. Hanno facce strane.
Uno ha i capelli lunghi raccolti alla maniera dei samurai. Magrolino, barba incolta e rossiccia. Porta gli occhiali da sole, una maglietta nera, jeans e scarpe da tennis.
L’altro ha il viso squadrato semicoperto da un ciuffo di capelli neri e lisci. Espressione misteriosa da genio taciturno. Anche lui maglietta e jeans, ma con le ciabatte ai piedi.
Hanno l’aria di non essersi lavati da almeno due giorni… Nel complesso poco raccomandabili.
Una bella coppia davvero!
Si siedono, sistemano le loro cose, accendono l’amplificatore, prendono le chitarre e attaccano a suonare.

Ma è da questo momento che accade qualcosa: inizia un viaggio inaspettato.
La mente sopita dalla vita si risveglia, s’espande oltre il confine della pelle.

Sto in ascolto.
S’annulla il peso delle cose e il mondo si ferma d’incanto.
Un potere che sorprende nel riff di Thom e Jonny. Una strana, conturbante magia fuoriesce dalle loro casse armoniche. Implacabilmente mi rende schiavo, mi blocca nel piacere del loro suono perfetto.
Le note, numeri esatti. Esattamente disposti, tra battiture, arpeggi e melodie vocali. La loro somma: un’armonia ipnotica.
Basta ascoltare e arrendersi… almeno per i prossimi, restanti, infiniti cinque minuti.
Una storia latente. Una trama fuoriuscita d’abbandono e struggente bellezza, che rende sublime l’imperfetto ed eterno l’effimero, fa volare senz’ali e viaggiare oltre l’orizzonte senza muoversi.
Sensazioni, emozioni, fantasie celate da qualche parte nell’anima. Farmi guidare dalla musica per ritrovarle e ubriacarmici. Soltanto la musica dei Radiohead è in grado di condurmi a destinazione.
Così mi ritrovo un’altra volta passeggero dei miei sogni.
Almeno fino al risveglio… dopo l’ultima nota.
Grazie Thom, grazie Jonny, per questo ennesimo viaggio!

I NUMERI

Ci stringe come uno spirito
Accarezza come una brezza
Illumina la sua comprensione
Guarda, la luna sorride

Aperta su tutti i canali
Pronti alla ricezione
Perché noi non siamo in balia
Delle vostre chimere e dei vostri incantesimi
Le vostre chimere e incantesimi

Noi apparteniamo alla Terra
A Lei siamo destinati a tornare
Il futuro è dentro di noi
Non è da nessuna altra parte
Non è da nessuna altra parte
Non è da nessuna altra parte

Un giorno alla volta
Un giorno alla volta

Facciamo appello alle persone
Le persone hanno questo potere
I numeri non fanno le decisioni
Il sistema è una menzogna
Un fiume che si sta prosciugando
Le ali delle farfalle

E ci potete buttare via come una zuppa
Come se fossimo dei bei fiori appassiti
Ci riprenderemo quel che è nostro
Ci riprenderemo quel che è nostro

Un giorno alla volta

Radiohead, 2016