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Giorno: 10 Luglio 2015

L’INTERVENTO
La gentilezza (e i diritti)

Sarà perché è il primo giorno di ferie, sarà perché rientro nella mia città per qualche giorno, prima di partire per la montagna, sarà perché ho l’animo sereno e predisposto a vedere la bellezza, sarà perché sono abituata al caos e alla fretta delle metropoli europee, ma questa mattina ho apprezzato un bel gesto. Autobus numero 9854, linea 9A che porta dal vecchio ospedale alla stazione. E’ il 10 di luglio, sono le nove di mattina, fa un pochino più fresco dei giorni scorsi e una signora in carrozzina accompagnata da una ragazza giovane se ne sta nello spazio dedicato ai disabili. Ha in testa un cappello di paglia a falda molto larga, blu e bianco, sembra una figura affascinante ed elegante d’altri tempi, quasi anni trenta. Ha l’aria gentile, ben vestita, qualche bel braccialetto, una borsa colorata, un giornale in mano. Chiacchiera serenamente con la sua accompagnatrice, lo spazio le è stato lasciato senza problemi, il bus è quasi vuoto e si respira un’aria di cittadina tranquilla e ben educata.
A differenza del disinteresse riscontrato ieri in un istituto bancario di questa stessa cittadina, che mi aveva un po’ irritato, stamattina si respira gentilezza e armonia. Il conducente, un giovane con i capelli corti curati e gli occhiali da sole, ferma il mezzo alla fermata di corso Giovecca e scende con pacatezza ed educazione. Straccetto alla mano per non sporcarsi, dopo aver abbassato adeguatamente il molleggiato autobus, tira giù la pedana per far scendere la carrozzina, che quasi volando plana sul marciapiedi. Un sorriso, un saluto, la signora che scende normalmente, a suo agio, e si riparte. Un gesto, direbbe qualcuno, normale, dovuto, parte del mestiere. E invece, dico io, quel gesto, che dovrebbe essere normale, oggi, ancora troppo spesso, stupisce. Scene analoghe le ho viste nella periferia milanese, salvo che nella grande ed educata capitale economica italiana, il conducente spesso sbuffa innervosito di fronte a quel compito considerato gravosamente aggiuntivo.
Se quindi una gentilezza va riconosciuta e apprezzata, facciamolo, ricordiamolo con forza; e grazie a questo giovane conducente ferrarese, perché ricorda come ancora la cordialità e la benevolenza verso l’altro spesso siano di casa nella piccole città, perché rende la giornata normale a quella gentile signora in carrozzina. Come deve essere, come è giusto che sia.

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Cara Simonetta, ogni atto compiuto con gentilezza è sempre apprezzabile e come tale va rimarcato, specie in un contesto di diffusa indifferenza. Però non dimentichiamoci che qui siamo sul terreno dei diritti, che vanno tutelati e rispettati a prescindere dall’umore e dalla capigliatura dei protagonisti…
Quanto al parallelo con la vicenda Carife, a me purtroppo non è sufficiente la bella immagine che riporti per riuscire a placare l’indignazione. (s.g.)

 

Arena la Romana: Domenica 12 luglio in programmazione il film di Damien Chazelle “Whiplash”

da: organizzatori

Andrew studia batteria jazz nella più prestigiosa ed importante scuola di musica di New York, è al suo primo anno e già viene notato da Terence Fletcher, temutissimo e inflessibile insegnante che a sorpresa lo vuole nella propria band. Il ragazzo è eccitato dalla possibilità ma non sa che in realtà sarà un inferno di prove, esercizi e umiliazioni come non pensava fosse possibile.
Gli standard richiesti da Fletcher sono mostruosi e progressivamente alienano sempre di più Andrew dalle altre parti della sua vita. Unendo un forte umorismo ad una contagiosa tensione verso la vittoria, la battaglia contro se stesso di Andrew viene esternalizzata e diventa una lotta contro un’altra persona che lo spinge fino ai limiti del tollerabile e poi oltre.
Si uniscono così le figure dei duri insegnanti con il percorso di purificazione personale che porta il protagonista a superare quei limiti fisici che lo bloccano inizialmente grazie ad una svolta psicologica.
Presentato al Sundance Film Festival 2014, ha entusiasmato giurie e pubblico collezionando innumerevoli nomination e premi, fra cui tre Oscar e un Golden Globe.

L’arena è organizzata dall’Associazione Ferrara sotto le stelle con Arci Ferrara, con il Patrocinio del Comune di Ferrara e dell’Università di Ferrara.
Quest’anno al Parco sarà possibile acquistare abbonamenti da 10 ingressi che avranno validità per tutta la durata della manifestazione.
ABBONAMENTO 10 INGRESSI – 50 €
ABBONAMENTO 10 INGRESSI, SOCI ARCI – 35 €
INGRESSO: INTERO 6 €; RIDOTTO 4,50 € (Soci Arci, studenti Università di Ferrara e possessori della fidelity card – Gelateria La Romana).
Inizio proiezioni ore 21.30. Apertura Parco Pareschi (c.so Giovecca, 148) ore 21.00
In caso di maltempo le proiezioni si svolgeranno presso la Sala Boldini, via Previati 18. Per informazioni: Arci: 0532.241419, Arena Estiva: 320.3570689, Sala Boldini: 0532.247050.
Per il programma completo della manifestazione: www.cinemaboldini.it

Arena la Romana: sabato 11 luglio in programmazione il film di David Fincher “L’amore bugiardo – Gone Girl”

da: organizzatori

Tratto dall’avvincente bestseller di Gillian Flynn, il thriller è un viaggio convulso attraverso la moderna cultura dei media e lungo le profonde, oscure linee di frattura di un matrimonio americano, con tutte le sue false promesse, gli inganni inevitabili e l’umorismo cupo.
Al centro della storia troviamo l’ex scrittore newyorkese Nick Dunne (Ben Affleck) e la moglie Amy (Rosamund Pike), che cercano di sbarcare il lunario nel Midwest americano in piena recessione. La loro storia traccia la sinuosa silhouette della vita di una coppia contemporanea felicemente sposata.
Ma il giorno del quinto anniversario di matrimonio, Amy scompare e quella silhouette si sgretola in un labirinto di crepe. Nick, avvolto in una nebbia di comportamenti ambigui, diventa il principale indiziato, mentre la ricerca di Amy segue il suo corso in una crescente frenesia mediatica, davanti agli occhi di un mondo assetato di rivelazioni.

L’arena è organizzata dall’Associazione Ferrara sotto le stelle con Arci Ferrara, con il Patrocinio del Comune di Ferrara e dell’Università di Ferrara.
Quest’anno al Parco sarà possibile acquistare abbonamenti da 10 ingressi che avranno validità per tutta la durata della manifestazione.
ABBONAMENTO 10 INGRESSI – 50 €
ABBONAMENTO 10 INGRESSI, SOCI ARCI – 35 €
INGRESSO: INTERO 6 €; RIDOTTO 4,50 € (Soci Arci, studenti Università di Ferrara e possessori della fidelity card – Gelateria La Romana).
Inizio proiezioni ore 21.30. Apertura Parco Pareschi (c.so Giovecca, 148) ore 21.00
In caso di maltempo le proiezioni si svolgeranno presso la Sala Boldini, via Previati 18. Per informazioni: Arci: 0532.241419, Arena Estiva: 320.3570689, Sala Boldini: 0532.247050.
Per il programma completo della manifestazione: www.cinemaboldini.it

LA NOTA
Yoga e scrittura, l’arte dello spirito

Che legame c’è fra la scrittura e lo yoga? Cosa avranno mai in comune queste due discipline, se non il fatto di avere a che fare con la mente e il pensiero? Apparentemente quasi nulla, ma riflettendoci bene, molto. Il tema appassiona e incuriosisce. Un adagio yoga recita che ogni momento è quello giusto per praticare la disciplina, un mantra che ogni yogi ben conosce. Le scuole americane di scrittura ricordano un mantra analogo, quello per cui ogni momento è quello giusto per scrivere.
Il primo punto in comune, allora, eccolo. Il momento giusto è sempre.
Scrittura e pratica yoga sono poi due discipline minimaliste, che mettono in gioco. Alla prima basta carta e penna, alla seconda un tappetino e il nostro corpo. Mano e mente servono alla prima, corpo e mente alla seconda. Pochi strumenti, gesti simili. Apriamo il taccuino-dispieghiamo il foglio (i più moderni accenderanno un computer o un più veloce tablet che non porta via troppo tempo all’ispirazione immediata che necessita di gridare subito una tastiera) e vi accompagniamo le note di una musica classica che non tolga la concentrazione, pronti a scrivere. Analogamente, stendiamo il tappetino, accendiamo un bastoncino d’incenso, scegliamo una musica rilassante e cominciamo a praticare yoga.
Le distrazioni vanno allontanate, in entrambi i casi, il corpo tenta di ribellarsi, alzandosi dalla sedia mentre si butta giù la prima riga, muovendo le gambe che si rattrappiscono un po’ quando, piegate a polletto, stiamo per iniziare con un bel, intenso e sonoro ‘Om’. Poco alla volta le membra si quietano e lo spazio viene lasciato libero, alla mente. Solo noi e i nostri pensieri, le nostre righe, le nostre parole, il vagare lontano, soli. In dolcezza, piacere, benessere, equilibrio e libertà. Consapevoli e leggeri. Responsabili solo di allinearci ai principi universali dell’armonia. Nutrendo la mente. Diventando il sole, la luna, le stelle, il cielo, la montagna.
Dal nulla si stende una riga, si stende una gamba, si piega un foglio, si piega un braccio, si riempie il foglio, si riempie lo spazio, il silenzio della pagina bianca prende anima, quello della mente vola verso l’armonia. Una volta che avremo acceso mente e corpo, difficilmente si spegneranno. Ancora molto in comune, quasi una sinergia, una corrispondenza di amorosi sensi. Tutto cambia, in poco tempo, le parole scorrono, il corpo fluisce e si rigenera, scriviamo al ritmo dei pensieri e del respiro, sulle note dell’immaginazione che spicca il volo, il corpo è centrato, la mente pure. Tutto il resto rimane sullo sfondo e non conta molto, in quel momento magico e ogni volta unico. Si può anche iniziare a scrivere mille parole senza senso, alla rinfusa, senza capo ne’ coda, giusto per cominciare a riempire il foglio vuoto e dargli anima. Poi si troverà un filo, quello giusto. Anche questo s’insegna nelle scuole di scrittura. Allo stesso modo, si inizierà con un respiro, con un piccolo gesto, casuale, ne seguiranno molti altri. Dal caos l’ordine. Attimo dopo attimo, secondo dopo secondo, minuto dopo minuto. Un susseguirsi di momenti. Il testo si scrive, la pratica si compie. Tutto scorre. In equilibrio. Bellissimo.

Fotografia di Simonetta Sandri, Mosca Parco Muzeon

IMMAGINARIO
Cent’anni metafisici.
La foto di oggi…

Nasce a Volo, in Grecia, il 10 luglio 1888 Giorgio De Chirico, pittore metafisico. Ma è Ferrara che incanta e dà forma alla sua arte con la visione delle sue piazze e delle sue architetture. Caso o destino quello che porta qui Giorgio con il fratello Alberto Savinio, arruolati nel 1915 nel reggimento di fanteria per la 1° guerra mondiale. Sono passati cent’anni e, ancora, Ferrara e le sue piazze, i suoi silenzi e i suoi scorci assolati sono più che mai dechirichiani.

OGGI – IMMAGINARIO RICORRENZE

"Le Muse inquietanti" di Giorgio De Chirico, 1916
Piazza casetllo, a Ferrara, nel famoso dipinto “Le Muse inquietanti” di Giorgio De Chirico
tresigallo-architettura-razionalista-fotoclub-ferrara
Archiettura metafisico-razionalista a Tresigallo nella mostra di Fotoclub Ferrara, biblioteca Bassani

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…

[clic sulla foto per ingrandirla]

ACCORDI
La mia buona scuola.
Il brano di oggi…

Ogni giorno un brano intonato alla cronaca selezionato e commentato dalla redazione di Radio Strike.

[per ascoltarlo cliccare sul titolo]

1969 di The Stooges.

Quindi alla fine pare sia passata ‘sta riforma della scuola.
Anzi, senza pare perché è passata proprio e le pare arriveranno adesso.
Confesso di averci capito poco come sempre o almeno devo ammettere che non è il mio campo.
Ogni volta che sento parlare di scuola o istruzione o educazione sono sempre perplesso.
Forse un po’ per la mie esperienze all’interno del sistema educativo e forse un po’ per un naturale pessimismo/scetticismo che il buon Dio mi ha fornito in dotazione parecchio tempo fa.
Di sicuro è un argomento complesso e di sicuro è meglio che io me ne tenga fuori.
Per come l’ho sempre percepita io la scuola è una cosa che ti becchi sul groppone dai 6 anni di età, nient’altro. Sì, poi c’è quel momento in cui a 13 ti dirottano verso un altro stabilimento e lo devi scegliere tu.

Ovviamente ho anche dei bei ricordi. Ma forse si limitano alla prof di sostegno di una mia compagna delle medie che entra in classe con una borsa di dischi degli Stones.
Diciamo che dalla scuola ho imparato a interessarmi al r’n’r degli anni ’60/’70 integrandolo alla mia dieta a base di Nirvana e Aerosmith.

Ricordo anche un giorno in cui durante una noiosissima ora di algebra alle superiori presi la decisione di imparare a suonare la chitarra. Non propriamente un compito del sistema scuola.
Ma è un discorso vecchio come il Giovane Holden direi. Un po’ una palla, vero?

C’è un mondo brutto e cattivo là fuori e forse la scuola è questo: un buffet con tanti assaggini che anticipano anche gli aperitivi a cui dovrai essere preparato per una tua eventuale carriera universitaria.

Brindiamo quindi a questa bella americanata di riforma con il classico ritardo di 20 anni e ridiamo perché persino in America approcci come questo iniziano a essere messi in discussione.
A un classico si risponde con un classico.

album: The Stooges (1969)

Selezione e commento di Andrea Pavanello, ex DoAs TheBirds, musicista, dj, pasticcione, capo della Seitan! Records e autore di “Carta Bianca” in onda su Radio Strike a orari reperibili in giorni reperibili SOLO consultando il calendario patafisico. xoxo <3 Radio Strike è un progetto per una radio web libera, aperta ed autogestita che dia voce a chi ne ha meno. La web radio, nel nostro mondo sempre più mediatizzato, diventa uno strumento di grande potenza espressiva, raggiungendo immediatamente chiunque abbia una connessione internet.
Un ulteriore punto di forza, forse meno evidente ma non meno importante, è la capacità di far convergere e partecipare ad un progetto le eterogenee singolarità che compongono il tessuto cittadino di Ferrara: lavoratori e precari, studenti universitari e medi, migranti, potranno trovare nella radio uno spazio vivo dove portare le proprie istanze e farsi contaminare da quelle degli altri. Non un contenitore da riempire, ma uno spazio sociale che prende vita a partire dalle energie che si autorganizzano attorno ad esso.

radio@radiostrike.info
www.radiostrike.org

GERMOGLI
Mare.
L’aforisma del giorno

Voglia di mare, voglia di libertà.

Alessandro-Baricco

 

Il mare è senza strade, il mare è senza spiegazioni (Alessandro Baricco)

 

 

 

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…